Pensioni anticipate 2023, ultime: quali margini di manovra ha ancora il Governo?

Il dibattito sulle pensioni anticipate e sulla futura riforma pensioni non si é placato nemmeno sotto le feste, sono in tanti a chiedersi, visto il pressing che il Governo Meloni continua a ricevere su più fronti a causa dell’insoddisfazione delle misure presenti nella prossima Legge di Bilancio, Quali margini di manovra ha ancora il Governo? Della questione ne abbiamo parlato direttamente con il nostro esperto previdenziale il Dott Claudio Maria Perfetto, che dal canto suo ci ha detto: Mi verrebbe da dire ciò che disse Ponzio Pilato: “in quest’uomo non vedo alcuna colpa”. Nel Governo Meloni non vedo alcuna colpa.

L’inflazione ha fatto letteralmente esplodere le pensioni a seguito della perequazione automatica. Dall’altro lato, i salari non sono aumentati in virtù dell’inflazione perché la scala mobile è stata da tempo abolita. Se i salari non aumentano nella stessa misura in cui aumentano le pensioni, si ha un vuoto contributivo che potrebbe creare seri problemi per coprire la spesa pensionistica.

Stando così le cose, è giocoforza frenare al massimo la spesa pensionistica, e il Governo lo sta facendo da un lato rimodulando le percentuali da applicare alle rivalutazioni delle pensioni, dall’altro riducendo la platea dei futuri pensionandi mediante l’introduzione di vincoli sempre più stringenti fino ad arrivare a snaturare Opzione Donna. In queste azioni governative non riscontro alcuna colpa, in quanto il Governo si sta muovendo spinto da uno stato di necessità. La sola colpa che si potrebbe attribuire al Governo è di non avere nuove idee per superare in maniera adeguata le criticità che stiamo attraversando. Ma, mi domando, è da considerarsi una colpa il non avere idee?

Personalmente mi propongo di inviare in gennaio/febbraio 2023 un documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (con in copia conoscenza la Ragioneria Generale dello Stato) in cui mostrerò nuove idee con cui liberarci dal pantano socio-economico in cui oggi ci troviamo. Sono idee corredate da un supporto matematico e sperimentale che danno credibilità e concretezza ai suggerimenti che esporrò nella mail che indirizzerò loro.

Nella speranza che il Dott. Perfetto produca questo documento quanto prima e che questo venga tenuto in debito conto da chi ci governa, di seguito pubblico l’elaborato, che sarà diviso in due parti, la seconda verrà pubblicata domattina, in cui il nostro esperto bene spiega il punto della situazione ad oggi.

Pensioni anticipate 2023, l’analisi del Dott. Perfetto su quanto fatto dal Governo

L’anno 2022 sta per concludersi, e il Parlamento lavora senza sosta per approvare la Legge di Bilancio per il 2023.

Il Governo italiano ha scritto la Legge di Bilancio, sotto lo sguardo vigile e silente (ma alquanto eloquente) dell’Unione europea (Commissione e Consiglio). In particolare, Il Governo ha accolto la raccomandazione del Consiglio europeo di “attuare pienamente le passate riforme pensionistiche al fine di ridurre il peso delle pensioni di vecchiaia nella spesa pubblica e creare margini per altra spesa sociale e spesa pubblica favorevole alla crescita”. A maggior ragione, il Governo ha provveduto a ridurre il peso delle pensioni anticipate nella spesa pubblica.

In altre parole, la Riforma Previdenziale di riferimento rimane la Riforma Fornero: pensione di vecchiaia a 67 anni di età anagrafica, e pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva – un anno in meno per le donne – indipendentemente dall’età anagrafica.

La Legge di Bilancio per il 2023 introduce la pensione anticipata flessibile (valida solo per il 2023) con uscita con 41 anni di anzianità contributiva e con il minimo di età anagrafica di 62 anni; inoltre, proroga per il 2023 Opzione Donna, riservata alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di 60 anni se senza figli, o un’età di 59 anni se con 1 figlio, o un’età di 58 anni se con 2 figli, a condizione che siano caregiver, oppure invalide con  invalidità civile superiore o uguale al 74 per cento, oppure siano state licenziate (tali lavoratrici potranno andare in pensione anche a 58 anni di età, a prescindere che abbiano figli o meno).

Pensioni 2023, su quota 41 per tutti e proroga opzione donna: é mancata la volontà politica?

Si dirà che è mancata la volontà politica di attuare pienamente quanto promesso in campagna elettorale. È un pensiero che nasce dallo sconforto, dalla delusione nel non vedere mantenute le promesse fatte in campagna elettorale dai Partiti che oggi sono al Governo, che promettevano (anzi, garantivano) che nel 2023 si sarebbe potuto andare in pensione con 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall’età anagrafica (uomini e donne) e, per le lavoratrici, con Opzione Donna avente gli stessi requisiti vigenti nel 2022.

Ma non è la “volontà politica” che è venuta a mancare. Una volta al Governo, i Partiti hanno dovuto guardare in faccia la realtà. Una realtà piuttosto deprimente, fatta di giovani a zonzo e di anziani al lavoro. I Partiti che oggi sono al Governo si sono resi conto che se i lavoratori anziani vanno in pensione si perdono i contributi per pagare le pensioni correnti, e quindi hanno dovuto, come si suole dire, fare “marcia indietro”.

Pensioni 2023, come si calcola la pensione?

Ma c’è un aspetto più sottile da considerare, che spesso sfugge all’attenzione dei lavoratori. Durante la vita lavorativa si versa in contributi ogni anno il 33% del proprio stipendio lordo annuo; ma quando si va in pensione si percepisce all’anno il 70% dello stipendio lordo annuo che si percepiva durante l’attività lavorativa. Ciò significa che, semplificando al massimo, occorrono 2 anni di versamenti di contributi per finanziare 1 anno di pensione. In pratica, occorre lavorare 40 anni per godere di una pensione per la durata di 20 anni.

Questo cosa significa? Nell’articolo di domani il Dott. Perfetto con esempi calzanti spiegherà per quale ragione si ‘é dovuto fare marcia indietro’. E ci illustrerà con la solita semplicità di ragionamento che lo contraddistingue anche perché formule attuariali per il calcolo delle pensioni sono così complesse, perché, ci spiega, devono tener conto di tante variabili, domani potrete capirne molto di più leggendo il seguito di questo dettagliato elaborato.

Nel frattempo ricordiamo a chiunque volesse riprendere parte dei contenuti che é tenuto a citare la fonte, ai nostri lettori, invece, chiediamo di lasciare un commento se avessero dubbi o osservazioni da porre direttamente al Dott.Perfetto che si é già reso disponibile, e di questo non possiamo che essergliene grati, a rispondere alle varie richieste di delucidazione.

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71 commenti su “Pensioni anticipate 2023, ultime: quali margini di manovra ha ancora il Governo?”

  1. Pregiatissimo dottor Perfetto…… riporto una parte del suo elaborato.
    Quali margini di manovra ha ancora il Governo? Della questione ne abbiamo parlato direttamente con il nostro esperto previdenziale il Dott Claudio Maria Perfetto, che dal canto suo ci ha detto: Mi verrebbe da dire ciò che disse Ponzio Pilato: “in quest’uomo non vedo alcuna colpa”. Nel Governo Meloni non vedo alcuna colpa.
    Non credo sia così …….. il governo attuale è composto da personaggi “politici” di lungo corso che erano in parlamento nel novembre 2011 ed hanno votato la legge n. 214/2011 (il peccato originale….insieme alla precedente legge sacconi) ed oggi sotto “altri simboli ed altri partiti” …… non solo in parlamento, ma anche al governo, presidente del consiglio incluso …… che allora ha votato la legge già descritta, senza nemmeno leggerla ……… fidandosi ….parole sue….. degli esperti dell’allora suo partito (il pdl dell’oggi 86enne italo-forzuto). Aggiungo che il pdc di cui sopra sollecitata da domande pre-elettorali in merito (eventuali modifiche della legge fornero di cui sopra) ……ha risposto in modo tale che ha dimostrato ……che ne ieri ne oggi ……ha capito come funziona il congedo pensionistico, meno che mai il pensionamento per anzianità contributiva, con parametri contributivi (anni e mesi di contributi versati) diversificati per sesso, aumentati a rate e sotto taciuti dal 2013 al 2018 di 25 mesi (e congelati da Di Maio con provvedimento ministeriale nel 2019 fino al 31/12/2026), nell’omertà quasi assoluta di partiti, governo e parlamento, di cui l’attuale presidente del consiglio faceva parte e che della “progressività” rateizzata forse se ne è resa conto …… di recente. Strano per una parlamentare che si diceva impegnata a studiare e documentarsi su quanto votava……….
    In questo ambito non pare ……ed inoltre sottolineo che la legge n. 214/2011…… non riguardava la modifica del codice della strada.
    Aggiungo che per togliersi dall’impaccio pre-elettorale l’attuale presidente del consiglio aveva promesso una generica “flessibilità in uscita”.
    Peraltro credo che della suddetta progressività sopra descritta …… molti “sedicenti pensionandi” se ne sono accorti quando si sono rivolti ai vari patronati convinti di poter andare in pensione a breve…….
    Dei parametri da gioco del lotto del duo legaiolo (e del governo e del parlamento che l’ha permesso)…….. con la fissa del 62 (enni)….. per inserire il promesso feticcio ….. Quota41 (promessa più volte e sempre disattesa)…… a me sembra un insulto all’intelligenza, al buon senso ed al buon gusto…… ed alle speranze di coloro che avevano o hanno già superato i 41 anni di contributi se donne ….. ed i 42 se uomini …… e under62enni.
    Meno male ……che i parametri ex-lege 214/2011 per le pensioni per anzianità contributiva “resistono”.
    Vedremo se gli smemorati italiani (poco attenti e poco lettori di quotidiani extra-sportivi….ed ancor meno delle proposte di legge ……compresi i parlamentari “nominati”) ……………. alle prossime elezioni lo ringrazieranno o meno…….. e se crederanno ancora ……… a promesse inattuabili (ieri, come oggi e come domani)……… e Lei, dottor Perfetto ha ben descritto le motivazioni, ma per quanto riguarda le responsabilità politiche ……. sono di tutte le forze politiche …….. più o meno……. dal 2011 ad oggi …….. e “lavarsene le mani” non è sufficiente.
    Per chiarezza riporto gli attuali parametri della legge n. 214/2011 per le pensioni “anticipate” ordinarie per anzianità contributiva……validi (per ora) fino al 31/12/2026.
    Donne 41 anni e 10 mesi di contributi + 3 mesi di finestra –
    Uomini 42 anni e 10 mesi di contributi + 3 mesi di finestra –
    Le persone di cui sopra sono coloro ……… per ottenere una pensione ….. hanno pagato o pagheranno ……… più contributi previdenziali e per più tempo di altri.
    Forse ….. invece che la Quota103 ……. 62+41 …… ridurre a tutti e tutte di almeno tre mesi i contributi necessari …….. sarebbe stato più onesto, magari dicendo: è quello che per ora possiamo fare …….. e meno ed ancora “caparbiamente divisivo”.
    Il divide et impera …… dei “nostri” rappresentati in parlamento ……. ci perseguita.
    Ad maiora.

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  2. È inutile discutere su quanto hanno realizzato questi traditori al governo, la situazione è chiara ormai, dietro ai proclami di abolizione della Fornero ci stava un piano ben stabilito……scomparsa della Fornero certamente, ma sostituita da una quota 103 che ……altro che la fornero, a cui aggiungiamo la quota donna diventata ora quota ape social- quindi la frittata è fatta e dietro l’angolo c’è certamente un nuovo mostro in arrivo che sarà ancora peggio della 103- quindi ognuno se ne faccia una ragione e eviti di andarli a votare, perché questi maldestri politici ci stanno massacrando e non hanno più limiti, perché la loro cattiveria è sconcertante- perciò dico ai sindacati di darsi una mossa , per tentare di fermare questo massacro perpetrato ai danni di precoci,vecchi, giovani e donne- la rivolta sociale è l’unica strada che resta per porre un argine a un fiume in piena che tutto distrugge e tutto porta via.

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  3. Domanda per il Sig Perfetto
    Considerato che ha intenzione di mandare un documento ai governanti cin alcune sue idee im materia previdenziale, pensa che le proposte opzionali di anticipo pensionistico con penalizzazione tipo Tridico, Rizzetto e Damiano abbiano, volontà politica permetendo, una minima speranza di accoglimento dal governo? Giacché diono che lo stato non spenderebbe quasi niente essendoci anticipo di cassa?
    Grazie per eventuale risposta e saluti ai gestori drl sito

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    • Sig. Lucky, non c’è alcuna speranza che le proposte di anticipo pensionistico come quelle di Tridico, Rizzetto, Damiano vengano accolte dal Governo.

      È vero che si tratterebbe “solo” di anticipo di cassa, ma neppure questo anticipo sarebbe possibile, dal momento che ora il problema che il Governo ha è di individuare dove recuperare risorse per l’adeguamento delle pensioni all’inflazione. E questo, per quanto riguarda le uscite.

      C’è anche l’altra faccia della medaglia, che riguarda le entrate. Se si mandano in pensione i lavoratori anziani, si riduce la forza lavoro che versa contributi alti, e quindi si verrebbe a creare un vuoto contributivo che sarebbe penalizzante per il pagamento delle pensioni. In più, anche le nuove pensioni sarebbero soggette all’adeguamento automatico all’inflazione.
      L’inflazione ha decisamente spiazzato il Governo. In pratica, l’ha messo nella condizione di non poter mantenere fede alle promesse elettorali.

      Si potrebbe pensare all’APE volontaria, l’Anticipo Pensionistico volontario, che viene finanziato dalle banche (anziché dallo Stato) tramite una sorta di “accensione” di un mutuo ventennale da parte del futuro pensionato. Ma anche qui ci sarebbe un problema: lo Stato risolverebbe il problema delle uscite, ma rimarrebbe il problema delle entrate contributive. Pertanto, nemmeno l’accesso anticipato con l’APE volontaria sarebbe percorribile.

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  4. Osservateli bene quando parlano, i Salvini, i Durigon, i Meloni… Gli si legge bene in faccia che dicono cose e ne pensano altre. L’etica della politica non gli appartiene. Forse un po’ alla Meloni, ma adesso che è sul carrozzone anche lei sta cambiando… Io so Giorgia, non lo dirà più.
    Sulle pensioni stanno maturando una riforma ben peggiorativa della Fornero e state sicuri che poi i Salvini e Company si arrogheranno il merito di aver abolito la Fornero come promesso. Chi farà in tempo a usufruire delle regole Fornero sarà un privilegiato!

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    • I legaioli amanti degli ambi da lotto …hanno caparbiamente promesso cose che probabilmente sapevano che non potevano mantenere …….. e caparbiamente insistono puntando sull’ormai palese e smemorato analfabetismo originario o di ritorno dell’italico medio…….. adducendo in seguito che sono obiettivi di legislatura.
      Giorgina, che nel 2011 ha votato la legge-fornero senza nemmeno leggerla, fidandosi, parole sue degli esperti dell’allora suo partito (ndr il PDL della banda bassotti) e quando è stata costretta a rispondere a porta a porta in particolare …… ha parlato di flessibilità in uscita generica ……. oppure ha proprio dimostrato di non sapere nulla ……. in particolare delle pensioni ottenute per anzianità contributiva e dell’indicizzazione della stessa dal 2011 in poi.
      Ora hanno le elezioni regionali a breve……. e le europee nel 2024.
      Vediamo cosa prometteranno ora …….. e se gli italioti e quanti di loro ….. gli crederanno ancora.

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  5. Ho letto da qualche parte che il costo della politica italiana 2023 sarà superiore ai costi sostenuti nel 2022, pur considerando i tagli dei parlamentari. Ora qualcuno mi spiega se è vero e com’è possibile?
    Se fosse vero lo si potrebbe riassumere in questo modo: i politici che sono rimasti si sono suddivisi gli stipendi (e costi aggiuntivi) dei 300 politici mandati a casa. Vi pare una cosa sensata con i tempi che corrono?
    Per risanare l’italia ci vuole una sola cosa, cancellazione della politica tutta quanta. Ci facciamo governare dall’Europa.

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  6. Sono stato un cretino illuso a convincermi ad andare a votare per l’ennesima volta ascoltando tutte le ipocrisie di Meloni e altri sul dovere del voto, sul fatto che altri decideranno se io non vado e su tante altre fesserie.
    Speravo in una riforma giusta ed equa e invece si sono comportati peggio dei precedenti.
    Avete perso
    NON farò mai più nella mia vita questo errore. Il mio dovere è terminato e dopo anni di “dovere”raccolgo un risultato pessimo come non mai.

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  7. strano che i soldi delle pensioni che poi sarebbero i nostri, non ci siano mai ma poi vengano dati contributi stupidi e inutili a destra e a manca anche per le cose più assurde come il bonus pannolini per esempio che se non fosse vero potrebbe essere assunto come barzelletta per far ridere tutto il mondo. No non ci siamo, la meloni si è rivelata quello che è una grande ipocrita incapace opportunista e fintopposizionista tale e quale come era e io sono contenta di non essere andata a votare!!!

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  8. Quanti governi non me li ricordo tutti come non ricordo di un governo fatto di persone serie i pagliacci dovrebbero essere al circo non dirigere una nazione.

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  9. La prossima riforma quota 104?a proposito credo che la sua analisi sia imperfetta abolire la politica risolverebbe i problemi mondiali..

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  10. Sono un 60enne laureato in Economia, sono stato dirigente 5 volte, oggi sono consulente di marketing e mantengo la mia famiglia grazie ad una Partita IVA. Quanto segue la vedo come una soluzione integrativa al vostro lavoro per dare flessibilità in uscita e tornare all’incremento demografico:
    LIBERALIZZIAMO LE PENSIONI, poche regole. Gli over 55/60 non sono molto ricercati dalle Aziende, se in organico al limite sopportati perché pur se esperti costano molto di più e per la maggior parte delle funzioni considerati meno efficienti, “liberalizziamo” permettendo a chi vuole, e a chi può, di andare in pensione superati i 35 anni di versamenti INPS, con una valorizzazione mensile in funzione della propria contribuzione storica e delle aspettative di vita. La proposta è a costo zero per lo Stato, i calcoli di matematica attuariale permettono di stimare oggi una rendita pensionistica a parità di montante complessivo calcolato sulle aspettative di vita che vedrebbe però il lavoratore libero di scegliere il momento nel quale dedicarsi a se stesso o impegnarsi socialmente. La disoccupazione giovanile si che scenderebbe, si risolverebbe il dilemma relativo al mantenimento dell’Opzione Donna perché verrebbe incluso nella proposta di flessibilità, semplificheremmo un sistema complicato e inutilmente complesso, ma soprattutto si ricostituirebbero nuovi nuclei familiari che rilancerebbero i consumi, assisteremmo infatti nuovamente ad una ripresa delle nascite ed avremmo la fondata speranza di non essere un Paese di vecchi, e quindi di poveri, al massimo tra 15-20 anni.
    NON E’ UNA ALTERNATIVA A QUANTO LA CLASSE POLITICA STA FACENDO IN QUESTI GIORNI E/O COMPLETERA’ NEL GENNAIO 2023, E’ UNA PROPOSTA DI INTEGRAZIONE.
    Buon proseguimento,

    Paolo Mario Aghem (3292184840)

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    • Bella idea. Chiaro che in un commento in questa sede la proposta non può che essere succinta. Mi piacerebbe però vederci qualche numero. Ad esempio 35 anni da dirigente che montante e che pensione per l’aspettativa di vita. E 35 anni da operaio idem. Giusto per capire quale rilancio dei consumi attendersi per esempio, oltre a quale tenore di vita.
      Diceva un dirigente dell’azienda dove ho iniziato la mia carriera allora come operaio, “datemi i numeri che poi è meglio o è peggio, andiamo bene o male, siamo in crescita o in perdita lo capiamo tutti”. Mi è rimasta la fissa per i numeri.

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  11. In realtà il governo ha dato i soldi ai ricchi, agli evasori, alle squadre di calcio la casa di Verdi, la dotazione per i politici, le pensioni monegasche per Noi moderati!….
    Hanno promesso mentendo in campagna elettorale che avrebbero prorogato OD ed ora prendono in giro le donne, le tengono sulla corda tirando in lungo per arrivare alle regionali! Magari molleranno un piccolo inutile paletto per dare un contentino, ma non rimetteranno OD originale. Tantissime donne resteranno fuori pur avendo già maturato i requisiti nel 2022!!!
    Questo è ciò che si vede dalla situazione. Ma di cosa stiamo parlando? CERTO CHE NON C’È VOLONTÀ POLITICA!!!!

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  12. Il fatto che si continua a dire che non ci sono soldi per le pensioni sta diventando una barzelletta. Purtroppo c’è poco da RIDERE. Io, sul mio e/c Inps, i soldi li vedo. La Meloni inviterà il presidente ucraino e volerà pure in Ucraina. So prospettano altri aiuti militari incostituzionali. Non farò l’ennesimo elenco dei soldi che li Stato italiano ha buttato via solo negli ultimi 30 anni: la lista sarebbe interminabile. Non c’è volontà politica di redistribuire i redditi, né di diminuire le crescenti povertà. SIAMO QUI A DISCUTERE DEL NULLA E COME POPOLO VALIAMO ZERO. E chi ci governa sta facendo l’esatto contrario di ciò che aveva promesso. Se fosse un sogno sarebbe un incubo. Ma purtroppo è realtà.

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  13. Rispondo con questo post ai diversi commenti che mi chiamano in causa.

    Preciso che non rientra nelle mie intenzioni “scusare” (ovvero “giustificare”), o “avallare” (ovvero “approvare”) il comportamento del Governo Meloni le cui azioni provo ad interpretarle in termini di causa-effetto.

    Un elevato debito pubblico, unito alle pressioni europee per ridurlo, avrebbe mai potuto consentire quel grado di flessibilità pensionistica che era stato promesso in campagna elettorale? Più precisamente: se la Riforma Fornero era nata per sanare le finanze pubbliche, come si sarebbe potuta realizzare una Riforma Previdenziale più favorevole della Riforma Fornero con finanze pubbliche peggiorate?

    Se i Partiti oggi al Governo avessero detto durante la campagna elettorale: “non facciamo promesse che sappiamo di non poter mantenere, ma ancora una volta siamo costretti a chiedere agli italiani di fare sacrifici” (grossomodo è quanto fu detto dal Governo Monti nel 2011), ebbene, credo proprio che il Governo Meloni oggi non ci sarebbe, ma nutro la ragionevole convinzione che staremmo qui a parlarne anche se a governare ci fosse stato un Governo di Centrosinistra.

    Durante la campagna elettorale gli elettori credono a quel miraggio che realizza le loro aspirazioni, e i politici alimentano quel miraggio edulcorandolo con allettanti promesse al punto che, a furia di ripeterle, anche loro finiscono col credere a quel miraggio, un disegno sulla sabbia come quelle belle figure che i bimbi costruiscono assieme al padre in riva al mare. Ma quando soffia il vento della realtà quel disegno piano piano svanisce e con esso pure il miraggio. Gli elettori rimangono delusi, tanto più profondamente quanto più elevata era la loro aspettativa; mentre gli eletti rimangono ancorati a quel miraggio traslandolo in un tempo un po’ più lontano. La macchina elettorale funziona così.

    Con chi bisogna prendersela? Con gli eletti che hanno fatto promesse che non riescono a mantenere; o con gli elettori che hanno instillato negli eletti promesse che non possono essere mantenute?

    Ci sono cose che potrebbero essere cambiate (ma per farlo, occorre cambiare le circostanze): il ricongiungimento gratuito dei contributi versati in casse separate nel caso di Opzione Donna, per esempio; oppure il riscatto gratuito della laurea. Il fatto che si creino ostacoli per accedere alle pensioni anticipate, non tanto in termini di importi pensionistici (o perlomeno non solo in questi termini), quanto invece in termini di appartenenza a categorie disagiate come nell’ultima versione di Opzione Donna, è indicatore di una condizione davvero grave del nostro sistema previdenziale, del nostro sistema economico, del nostro sistema sociale.

    È questo a doverci davvero turbare. Più dei nostri risentimenti.

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    • Dr. Perfetto
      a me sembra chiarissimo che sono i politici eletti che hanno fatto promesse che non possono mantenere, gli elettori non hanno proprio nessuna colpa: hanno semplicemente letto i programmi elettorali e le dichiarazioni rilasciate dai politici sulla stampa e sui media…si veda ad esempio l’intervista a Durigon di settembre riguardo a quota 41 subito e senza paletti…

      Rispondi
      • Sig. Luigi41, ho tenuto a precisare che non riscontro colpe nel Governo Meloni che, costretto dagli eventi (inflazione innanzitutto), si trova ad agire in termini assistenziali (aiuti a famiglie e ad imprese).

        Non trovo neppure colpe negli elettori che hanno letto i programmi elettorali, i quali, però, sono stati scritti dagli elettori stessi.

        Non bisogna dimenticare che i politici che affrontano una campagna elettorale sono affiancati dai cosiddetti “spin doctor”, coloro che impostano la campagna elettorale, che sono persone qualificate e capaci di catturare il sentiment del popolo (sentiment che viene sintetizzato in slogan semplici ed immediati del tipo “Io Credo”, “Siamo pronti”). Tali spin doctor ricorrono a sondaggi di opinioni, ad analisi di ciò che si dice in rete, e quant’altro. Ecco dunque, che il COSA (il programma) è quello scritto dal popolo, mentre il COME (con quali modalità e strumenti verrà attuato il programma) non viene esplicitato in campagna elettorale dai politici. Quando i politici verranno eletti, si troveranno a dover affrontare il COME attuare il programma che avevano promesso di attuare, e si trovano in difficoltà.

        Occorre onestà intellettuale, dirà lei, sig. Luigi41. La Prof.ssa Fornero fu intellettualmente onesta nel 2011 quando, per motivare i sacrifici che si sarebbero dovuti sostenere, affermò che occorre “evitare la vecchia pratica di promettere a qualcuno presente oggi trasferendo l’onere di questa promessa a qualcuno che oggi conta poco o magari che non c’è ancora, cioè le generazioni future”.

        La prof.ssa Fornero, lo sappiamo tutti, non è un politico. E sappiamo anche tutti come da molti viene considerata per la sua onestà intellettuale.

        Rispondi
        • Gent. Dr Perfetto,
          A mio avviso la sig.ra da Lei citata ha considerato le pensioni come una semplice riga del bilancio statale, mentre ritengo che ci siano aspetti sociologici che sono importantissimi, quando si tratta di previdenza, non ci si può limitare a considerarla una riga del bilancio.
          Per il resto mi sembra che alcuni (spero non Lei) comincino a considerare normale che i politici facciano false promesse elettorali, e poi fingano di averle mantenute riempiendole di paletti di cui prima del voto non avevano parlato…a me sembra troppo comodo e soprattutto troppo scorretto !
          Invito i lettori, nuovamente, a rileggere l’intervista che Durigon ha rilasciato a settembre …

          Rispondi
    • Dott. Perfetto, come fa ad ignorare le decine di miliardi buttati via dallo Stato anche solo nell’ultimo ventennio? Non mi faccia fare l’elenco perché sarebbe un continuo ripetersi. Qui non è un problema tecnico/ragioneristico. Qui manca la volontà politica. Ma si rende conto quanto abbiamo speso sino ad oggi anche solo per l’Alitalia e derivati?
      Meglio stendere un velo pietoso.

      Rispondi
      • Sig. Giovanni, non ignoro affatto i miliardi che lo Stato perde per mancata riscossione di IVA e di contributi, oppure per il salvataggio di banche e di imprese. Questi sono aspetti che vanno senza dubbio considerati, affrontati e risolti in maniera adeguata.

        Il mio campo di interesse è la produzione (di beni e servizi), in particolare il mio interesse riguarda l’impiego dei fattori di produzione capitale e lavoro con focus sul lavoro.

        Nel lavoro è riposta l’identità dell’individuo, il sostentamento della famiglia, la dignità della persona sociale.

        Sono fermamente convinto, e lo affermo senza alcuna ombra di dubbio, che una volta risolto il problema del lavoro, tutti gli altri problemi economici e sociali si scioglieranno come neve al sole.

        I derivati sono asset pericolosissimi (ma devo confessare che non mi occupo di finanza). Spero proprio che l’interesse delle banche e di Istituzioni non passi dai derivati alle criptovalute (altro asset finanziario che considero di particolare pericolosità).

        Rispondi
    • In poche parole, credo che il Dott. Perfetto stia dando a tutti voi del ” Credulone”. Aver creduto alle panzane di qualche personaggio politico quando noi gente comune sapevamo bene della situazione economica del paese, fa di noi, come minimo, “esseri ingenui”. Insomma la colpa è nostra. Spesso mi sono chiesto il perchè altre parti politiche non promettono allo stesso modo riforme roboanti, acchiappando voti a dismisura e vincere così le elezioni ? Forse perchè più seri e non vogliono prendervi in giro ?

      Rispondi
      • Sig. Franco Giuseppe, lasci che le riporti un pensiero di Demostene, filosofo vissuto circa nel 400 a.c. che studiai in terza liceo scientifico sul Vol. 1 di “Storia del pensiero scientifico” di Nicola Abbagnano (3 volumi, con copertina gialla e strisce marroni verticali). Ebbene, Demostene osservava che “nulla è più facile che illudersi, perché l’uomo crede vero ciò che desidera”.

        In un certo senso, è vero, si pecca di ingenuità nel credere vera la promessa di poter andare in pensione anticipata a 41 anni indipendentemente dall’età anagrafica con un debito pubblico che supera abbondantemente quello del 2011 da cui scaturì la Riforma Fornero.

        Se la promessa non è stata mantenuta, tale “colpa” non è di nessuno: né di chi ha fatto la promessa (senza sapere come mantenerla), né di chi ha creduto in quella promessa (senza sapere che non si sarebbe potuta mantenere).

        La parola “colpa” è assai ricorrente, anche nei presenti commenti. Ricordo che, quando al lavoro si verificava la caduta di un’applicazione software che arrecava l’interruzione momentanea del servizio ai clienti, il responsabile della produzione veniva immediatamente da me per dirmi: “di chi è la colpa?”

        In altre parole, la responsabilità del disservizio era da attribuirsi alla struttura Operativa oppure alla struttura Applicativa?

        In cuor mio la responsabilità era da attribuirsi ad entrambe le strutture, sia pure in percentuali differenti. Agli Applicativi, perché non avevano testato l’applicazione in maniera esaustiva; agli Operativi, perché avevano accettato di passare in produzione un’applicazione non testata in maniera esaustiva.

        Così, lo ripeto, se le promesse elettorali non sono state mantenute, la colpa non è né degli elettori, né degli eletti. Ma certamente la responsabilità della mancata realizzazione delle promesse elettorali, sia pure in percentuali differenti, è di entrambi: degli eletti, che hanno fatto le promesse senza averle “testate” nella loro attuazione; degli elettori, che le hanno “accettate” senza passarle al vaglio della ragione (perché hanno creduto vero ciò che desideravano fosse vero).

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        • Mi scusi Dott. Perfetto, ma che ragionamenti fa ? Quindi : ” Tutti colpevoli ….. nessun colpevole ?” Allora anche Wanna Marchi e il mago Do Nascimiento dovevano essere assolti. Avevano promesso guarigioni, fortune, in cambio di denaro e molti creduloni ci sono cascati. Questa si chiama: truffa. Persino la casalinga di Voghera sapeva che la situazione economica del paese era pessima, ma questo non ha fermato i nostri politici dal fare promesse non mantenibili. Sembra che lei voglia giustificare questo andazzo: ” Si sono accorti dopo il voto che …………etc etc.”. Mi stupisco di Lei che so essere una persona ragionevole. Di questo passo una donna non potrà vestirsi come gli pare, magari in maniera avvenente, perchè “senza passare al vaglio della ragione” ha accettato il rischio di essere braccata dal branco. O un ciclista che si avventura sulle piste ciclabili, ” senza passare al vaglio della ragione”, accetta il rischio di essere travolto dal primo ubriaco, drogato, senza patente. Gli esempi da me fatti denotano un dolo e una truffa ai danni di qualcuno e sono penalmente rilevanti nelle aule di giustizia per noi cittadini normali. Invece nelle aule parlamentari il dolo e la truffa sono legalizzati: Un politico può mentire spudoratamente per accaparrarsi il voto dei cittadini e non dovrà mai rispondere della cosa. Nel caso delle pensioni due reati penali in una botta sola: Prima la truffa e poi anche il dolo. Ci spiega cosa dovevano “testare” quei politici, quando noi cittadini ” seri” eravamo già al corrente del problema ? Sig. Perfetto, non faccia l’ingenuo, sa benissimo anche Lei che hanno preso coscientemente in giro le persone. I lavoratori che hanno votato la Lega, Salvini e Durigon in particolare, sappiano che hanno regalato il loro voto e uno stipendio di 15.000 euro + benefit vari per i prossimi 5 anni a chi li ha presi per il culo, non ricevendo in cambio nulla.

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          • Sig. Franco Giuseppe, per certi versi i politici si presentano come degli imbonitori, e provano a vendere, per esempio, il “prodotto pensione”. La gente ci crede e “paga” dando il proprio voto. Ma poi si scopre che il “prodotto pensione” è una scatola vuota. Allora le domando, sig. Franco Giuseppe: come si fa a provare che il “prodotto pensione” è una truffa, un raggiro, un imbroglio, un inganno? Come si fa a provare che il politico sapeva fin dall’inizio che non avrebbe potuto mantenere la promessa fatta per la quale ha ricevuto “in cambio” (quindi uno scambio c’è stato, anche se non di natura monetaria) il voto dell’elettore?

            Io non tendo a giustificare alcuno. Non sono un difensore, né tantomeno un giudice. Mi attengo ai fatti. E i fatti sono questi: è facile stare all’opposizione e dire che cosa fare, ma non è facile stare al governo è fare ciò che si voleva fare.

            Quando non si ha alcuna responsabilità si è liberi di fare ciò che si vuole (sempre entro certi limiti, si intende). Ma quando si hanno delle responsabilità, non si è più liberi di fare ciò che si vuole, ci sono nuovi vincoli, nuove regole, nuove norme.

            Una donna può vestirsi come le pare. Ma è bene che sappia che l’uomo il più delle volte è guidato più dall’istinto che dalla ragione.

            A Milano, dove abito, vedo spesso (ma davvero spesso) su Viale Monza (tra Piazzale Loreto e Sesto San Giovanni) ciclisti su piste ciclabili che vanno contromano e passano con il rosso. I ciclisti possono fare ciò che vogliono, ma è bene che sappiano che possono incorrere in incidenti stradali.

            In tali esempi (gli stessi che lei mi ha portato) non esprimo giudizi, ma solo relazioni tra causa ed effetto.

            Personalmente non ho elementi per provare che un politico mente. Posso pensarlo, e quindi posso regolarmi di conseguenza, se votarlo o meno. Ma non posso emettere la sentenza che è un “politico mentitore” solo perché, una volta eletto, non è riuscito a mantenere la promessa fatta. Non ne ho le prove. E se è vero che nel nostro ordinamento giuridico vale la presunzione di innocenza, allora devo anche ammettere per il politico la presunzione della “buona fede”, fino a prova contraria. Ma qual è questa prova contraria?

            Le ripeto, sig. Franco Giuseppe, io posso anche pensare che i politici oggi al Governo hanno preso in giro le persone. Ma non ne ho le prove.

    • Dr. Perfetto, mi torna alla mente un saggio di Erich Fromm, tradotto in italiano come psicanalisi della società contemporanea dove si analizzava la dinamica della menzogna ed il politico come caso particolarmente esemplare. Caso talmente immedesimatosi nel ruolo da non essere più in grado di una cognizione sufficientemente reale degli eventi. Non abbiamo bisogno di menzogne e alienati alla guida, ed incolpare gli elettori non è alla sua altezza. LO stato è messo economicamente male? Non per tutti e i punti del bilancio dello stato che già molti commentatori evidenziano li conosce anche lei. Si tira nel collo agli ammalati con scarsi fondi per sanità e ricerca ma si salvano le grandi squadre di cui, anche alla luce delle circostanze culturali del recente mondiale, c’è da dubitare che servano alla polis. ecc. Giustamente ricorda le indicazioni europee ma sono indicazioni che provocano indigenza e non stimolano consistenza.

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      • Sig. Stefano1961, come ho risposto al sig. Franco Giuseppe, non è mia intenzione incolpare alcuno, né Governo né elettori.

        Forse anche lei avrà visto il film “V per Vendetta” in cui il personaggio V (che indossa la maschera di Guy Fawkes) invita le persone a guardarsi allo specchio per conoscere il volto di chi è responsabile dello stato di coercizione e di terrore in cui essi si trovano a vivere.

        È un film, lo so; mentre la nostra realtà è tutt’altro che un film. Ma è un film che invita a riflettere, che invita a ruotare il riflettore verso se stessi. In fin dei conti, chi ha votato i Partiti che ora sono al Governo?

        Non ho letto il libro di Erich Fromm che lei cita, e pertanto non saprei come interpretare la figura del “politico menzognero”. Mi torna alla mente invece un’osservazione acuta di Winston Churchill quando afferma che “il politico diventa uomo di stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni”. Ecco, anziché attribuire l’attributo di “menzognero” al politico, sarei più propenso a differenziare il politico dall’uomo di Stato.

        Abbiamo al Governo dei politici. Non uomini di Stato.

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        • Grazie per l’attenzione e per la sempre continua disponibilità al dialogo. Concordo con la sua conclusione in termini di analisi ma è una distinzione preoccupante e personalmente non può essere un obbiettivo, anzi. Personalmente penso che il politico debba essere un uomo capace di sintesi tra le eredità del passato, le necessità di tutela del presente e le preoccupazioni di agevolare le generazioni future. Diversamente avremo questo compiacimento del mercato elettorale per avere il voto salvo smentire appena eletti quanto promesso ( un po’ da gioco dei tre viali). Interlocutori politici troppo dipendenti dagli spin doctor non sono interlocutori affidabili per un dialogo politico e non è quello che serve oggi. Anche il comandante del Titanic ha fatto quello che si aspettavano da lui. Quanto poi al fatto che non sapessero come stavano le cose, mi permetta, i parlamentari hanno fior fior di materiale in termini di report e di “BIGNAMI” per cui mi sta bene il garantismo ma solo fino a che non è evidente la responsabilità: sei un parlamentare, o eri assente o hai partecipato alla discussione e votato fior fior di provvedimenti del governo precedente causati dalle stesse scuse addotte oggi. Se fossero dirigenti d’azienda non potrebbero accampare scuse per non aver realizzato quanto si erano impegnati a raggiungere.

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      • Sig. Franco, la sua domanda è diretta e legittima, e meriterebbe pertanto una legittima risposta.

        Ma non mi è possibile risponderle ora, senza avere prima trovato le parole adeguate da rivolgere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui esprimere, in maniera semplice e comprensibile a tutti, le mie argomentazioni supportate da modelli matematici ancora sconosciuti a tutti (quindi, le lascio immaginare le difficoltà che dovrò affrontare).

        Sarà una “Lettera aperta”, che la Redazione di Pensionipertutti potrà pubblicare su questo sito qualora la riterrà meritevole di essere pubblicata.

        Intanto, faccio appello alla sua comprensione e la inviterei ad attendere gennaio/febbraio 2023 per conoscere la risposta alla sua domanda.

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    • Buonasera.
      Non ho letto tutti i commenti e l’osservazione potrebbe essere già fatta.
      Mi rode un pensiero: ma questo totem del debito pubblico, com’è composto realmente (in maniera comprensibile), dati alla mano? L’hanno trasformato in un ombrello per tutte le stagioni…

      Altra osservazione: sono sempre stata convinta che il raggiungimento dell’età pensionabile di chi è nato attorno agli anni ’60 avrebbe fatto scricchiolare prepotentemente il sistema. Mi pare che ci siamo…

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      • Sig.ra M.Luisa 61 il debito pubblico italiano è composto da diverse sigle: BOT, BTP, CCT… Tra queste riconoscerà certamente i BOT (Buoni Ordinari del Tesoro). I BTP, invece, sono i Buoni del Tesoro Poliennali (con scadenza superiore all’anno solare).

        Per dire le cose semplici, i BOT sono per i risparmiatori (ovvero per le famiglie), mentre i BTP sono più indicati per gli investitori (generalmente esteri).

        A mio avviso, data la liquidità disponibile sui conti correnti degli italiani, lo Stato dovrebbe richiedere più BOT delle famiglie italiane (che in qualsiasi momento potranno richiedere indietro la liquidità sulla base delle proprie necessità) e meno BTP degli investitori esteri. Insomma, più Italia e meno estero.

        Come si forma il debito pubblico? Si forma con il deficit pubblico. Il deficit pubblico è quello che emerge nella Legge di Bilancio e sta ad indicare il fabbisogno dello Stato. Per colmare tale deficit, lo Stato ricorre ai prestiti tramite emissioni di BOT, BTP, ecc. Per ottenere tali prestiti, lo Stato paga degli interessi (proprio come accade quando si chiede un muto alla banca, alla quale dopo un periodo di tempo concordato occorre restituire la somma prestata, più gli interessi).

        La somma dei vari deficit pubblici accumulati negli anni, comprensivi degli interessi, forma il debito pubblico. Il debito pubblico di per sé non è un problema se si è in grado di restituire il prestito ricevuto. Una famiglia può chiedere, per esempio, un muto ventennale pagando una rata mensile di duemila euro, premesso che abbia un reddito in grado di sostenere tale pagamento. Quindi, per lo Stato, è importante la capacità di coprire il debito pubblico con il suo reddito che è il PIL (prodotto Interno Lordo). Per questo si fa riferimento al rapporto “debito pubblico/PIL”.

        Se il PIL non cresce, o cresce pochissimo, il debito pubblico diventa un problema enorme, occorre evitare innanzitutto di ricorrere ad altri prestiti, ridurre la spesa pubblica, in modo da non avere deficit pubblico, ridurre quindi i servizi pubblici (sanitari, scolastici) e le prestazioni pensionistiche (soprattutto).

        Se il Governo dimostra di non essere all’altezza di controllare la spesa pubblica, e quindi il debito pubblico, gli investitori chiedono un tasso di interesse più alto (perché il rischio di non vedere restituiti i soldi è alto), e qui entra in gioco lo spread: quanto più è alto lo spread, tanto maggiore saranno gli interessi che lo Stato dovrà pagare per ottenere il prestito di cui necessita. Oggi, mercoledì 28 dicembre 2022 alle ore 18:05 lo spread è pari a 212,8 (non è proprio una bella cosa).

        Se lo spread diventa altissimo, per esempio, 500, come accadde nel 2010 col Governo Berlusconi IV, potrebbe intervenire la BCE per acquistare i BTP. Nel 2010 la BCE di Mario Draghi non intervenne, e il Governo Berlusconi cadde.

        Infine, occorre dire una cosa che forse pochissimi sanno. Quando lo Stato dice che abbasserà le tasse e intanto chiede prestiti, bisogna prestare attenzione a credergli. Perché, in economia, “prestiti oggi” significa “tasse domani”.

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      • Buonasera Sig.ra Luisa, rispondo alla sua domanda in maniera meno tecnica del Dott. Perfetto e quindi più terra terra. Ad oggi il debito pubblico si attesta intorno ai 2470 miliardi di euro che come chiarito dal Dottore è tutto nelle mani degli investitori che ci guadagnano interessi enormi. Ora però le faccio un ragionamento: Questo debito pubblico, essendo pubblico, è a carico di ogni singolo cittadino italiano che ad oggi è in debito di circa 30.000 euro cadauno, neonati compresi. Ora lei si chiederà: ” Ho un debito così alto e non me ne sono accorta, anzi, in cambio non ho ricevuto nulla. Le scuole crollano, la sanità non funziona, i ponti cadono, il lavoro non c’è e i giovani scappano all’estero e le pensioni e gli stipendi sono cifre irrisorie. Tra poco finirà che lo Stato entrerà direttamente nel mio conto in banca e preleverà quei 30.000 euro a mia insaputa per coprire quella mia parte di debito”. E’ solo un incubo ? Provi a chiedere ai Greci a cui hanno bloccato per mesi i propri conti impedendogli il prelievo eccessivo ai bancomat. Ritornando ai sottoscrittori del debito pubblico italiano, la informo anche che una buona parte di quei titoli sono in mano proprio degli evasori fiscali che investono quel profitto e oltre ad aver evaso le tasse ci guadagnano anche gli interessi. Quindi non si chieda come mai la politica non affronti in maniera seria l’evasione fiscale. Senza quei soldi investiti nei nostri titoli, l’Italia sarebbe già fallita da un pezzo.

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    • Condivido molto ma non tutto……
      Qualche settimana prima che diventasse ministro, un sabato mattina nel 2011……… la Fornero, intervistata da Radio Padania (ripeto Radio Padania….) sulla riforma …. in itinere. Qualcuno lo dica ….. ai giocatori del lotto leghisti …..
      Alla domanda: Prof.ssa Fornero, 40 anni di contributi saranno sufficienti per andare in pensione?
      Risposta (risposta della Fornero): secondo me si …… se una persona ne ha già versati almeno venti………..
      Risposta di gran buon senso (ALTRO CHE LE SCHIFOSE, PARZIALI E DIVISIVE DEROGHE LEGAIOLE ALLA LEGGE FORNERO PER FINGERE DI REALIZZARE LE PARZIALI FALSE ED AMBIGUE PROMESSE ELETTORALI – AGEVOLANDO EVENTUALMENTE SOLO GLI OVER62)……..poi l’algido monti , PREMIATO con il vitalizio di senatore a vita, ….. le lacrime della Fornero ….. ed i 40 anni di contributi ora sono diventati ed aumentati ….. a rate (malgrado la lieve modifica ed il loro temporaneo congelamento …. del 2019 governo conte1 – ministro Di Maio), indicizzati all’aspettativa di vita….. in particolare durante i tre governi a guida piddina dal 2013 al 2018 fino a diventare
      41 anni e 10 mesi + 3 mesi di finestra per DONNE
      42 anni e 10 mesi + 3 mesi di finestra per UOMINI
      divide et impera ……… squallido, continuo ed esasperante……….
      nell’omertà quasi assoluta di parlamenti (di nominati) e di governi conseguenti e bugiardi, di sindacalisti ….. i cui componenti “nuovi” ricevono un vitalizio dopo 4 anni e 6 mesi ed 1 giorno di legislatura di € 1.000,00…… esattamente la durata dell’ultima ……. quelli in parlamento da più legislature …… molto di più …… casini, meloni, salvini, calderoli, berlusconi, bersani, franceschini, damiano …. primo firmatario di un disegno di legge post-fornero del 2013 ……. mai arrivato in discussione ad oggi in parlamento
      Quanti di loro …… avranno raggiunto i 42 o 43 anni di contributi previdenziali?…….. forse l’ immarcescibile Casini ………tutti maturati nei vari parlamenti …….
      Ora insistono a ripromettere……… per fine legislatura …… la Quota41 per tutti……….ma fino a quale elezioni ???? ……… e quale legislatura…..???? Ma fino a quando ci prenderanno in giro ……
      Promettono ancora ……… perchè siamo vicini alle regionali in Lombardia e nel Lazio……. e nel 2024 ci sono le europee……
      Quando la maggioranza degli italiani impareranno a leggere …… almeno le sintesi giornalistiche delle leggi che li riguardano e modificano la loro vita …… e se ne ricorderanno ………….??????
      I politicanti e le politicanti che sono al parlamento dal 2011, primi loro poco lettori delle leggi che votano e che non gli riguardano, se non modificano i loro programmi personali, contano sul diffuso italiota smemorato analfabetismo (originale o di ritorno il risultato non cambia) …… recentemente ammesso nelle statistiche dei percettori di reddito di cittadinanza??????
      Gli italiani si sono accontentati nel tempo di pensioni di invalidità più o meno fasulle, di lavori e lavoretti in nero e conseguenti pensioni sociali maturate senza alcun versamento previdenziale o pensioni minime conseguenti versamenti minimi …..e/o di reversibilità , di esenzioni IRPEF, ICI, di € 80,00 mensili, buon ultimo del reddito di cittadinanza e quindi il cetriolone a qualcuno doveva arrivare prima o poi ……… a chi ? ai pensionandi ……. sottolineo pensionandi ……… in particolare quelli che lavorano e pagano irpef e contributi previdenziali da oltre 41 e 42 anni, magari dall’età di 14-15-16-17-18-19 anni, ritenuti quasi colpevoli di volere una pensione e di essere andati a lavorare troppo giovani…… magari i primi mesi e/o anni in nero……….
      Hanno fatto … la Quota41 …… per alcuni …. precoci più o meno sfortunati …. e per altre categorie é solo formale …. ma sostanzialmente è 36 anni di contributi……. ed in ogni caso la legge n. 214/2011 è stata votata a maggioranza “mussoliniana” dall’allora PDL e PD …..casini, meloni, salvini, calderoli, berlusconi, bersani, franceschini, damiano, mussolini, carfagna, gelmini ………..senza nemmeno leggerla…….. e bersani escluso …….. sono ancora lì…… sotto altre/i sigle/loghi politici…….una girandola semantica di sigle e di nomi ….. dove spicca continuamente ripetuta l’espressione geografica da tifo da stadio “italia”.
      La Meloni ….. fintamente nuova …. ed aiutata in campagna elettorale dalla mediocrità dei suoi avversari e dei suoi alleati ….. degli aspetti previdenziali sapeva …. nulla ed ha votato la legge-fornero ad occhi orecchie e cervello disattivati fidandosi, parole sue, degli esperti dell’allora suo partito (il Pdl della banda bassotti) ed anche in campagna elettorale ha vagheggiato “di una generica flessibilità in uscita” rendendo quasi palpabile la sua totale non conoscenza in merito.
      Franco Battiato cantava: Povera Patria.
      Un bambino delle elementari in un tema in classe a Napoli scriveva:
      Io speriamo che me la cavo.

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  14. …Errata corrige… Spero che la prossima Riforma delle pensioni consenta, ad una vasta platea di futuri pensionandi, di poter accedere alle pensioni ed alle nuove generazioni, di poter trovare più facilmente lavoro. Auspico, inoltre, che vengano ” incrementate al milione” le pensioni di invalidità civile parziale. Mille grazie a tutti dal profondo del cuore!

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  15. Gent. Dr. Perfetto,
    a mio avviso il gruppo UTP aveva già predisposto mesi fa una proposta validissima, purtroppo non ripresa dai media e ignorata da sindacati e governo …ho l’impressione che il governo si interessi (almeno in parte) solo delle proposte che arrivano sulla stampa nazionale …mi auguro che la Sua ci arrivi !

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  16. Buonasera! Spero che la prossima Riforma delle pensioni, consenta ad una vasta platea di futuri pensionandi, di poter accedere alla pensione ed alle nuove generazioni di poter trovare più facilmente lavoro. Auspico, inoltre, che vengano ” incrementate al milione” le pensioni di invalidità civile parziale” Mille grazie a tutti dal profondo del cuore!

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  17. Grazie PANZERI e a tutti i sindacalisti x la mia PENSIONE FUTURA DOPO 41 ANNI VERSATI DI
    1040 NETTI GRAZIE X AVER NEGLI ANNI BADATO A I MIEI INTERESSI PRELEVANDO UNA QUOTA AL MESE DALLO STIPENDIO… CHE PENA…. VALIGIE
    PIENE DI SOLDI TUTTA LA SINISTRA CHE NN NE PARLA.. COME SE PANZERI E CRICCA DI SX SIA ARRIVATA A BRUXELLES CON LA PIENA… CHE SCHIFO L ALTRO GIORNO AL SINDACATO L OPERATRICE MI DICEVA CHE LA FORNERO MI HA TAGLIATO LA PENSIONE (OPERAIO X 41ANNI).
    LANDINI FORSE CON SINDACALISTI PIÙ ONESTI CHE BADAVANO A GLI INTERESSI DEGLI OPERAI CHISSÀ CHE INVECE CHE 1040 FOSSERO STATI UN PO’ DI PIÙ….. CHE SX DI MER….. E PARLO DA EMILIANO EX EX DI SX….

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  18. Se pur con rispetto Dr. Perfetto non sono assolutamente d’accordo con la Sua analisi e nemmeno quello di “scusare” il comportamento VERGOGNOSO di taluni governanti che si sono rimangiati tutte le promesse fatte, una su tutte OPZIONE DONNA STRUTTURALE.
    Che l’inflazione fosse alle stelle non era un mistero, era già chiaro ad agosto e settembre 2022 (campagna elettorale), e che ci sarebbero state conseguenze sull’aumento delle pensioni. Poi Quota 41, oddio sono anni che la Lega promette di abolire la Fornero, l’hanno fatto? all’inizio della campagna elettorale Durigon, in un intervista, aveva paventato “41 possibile con ricalcolo contributivo”, per poi smentire e rimangiarsi quello che aveva detto perchè fortemente contestato. E OPZIONE DONNA ??? che non era una formula a lui gradita anche se promessa, purtroppo noi Donne l’abbiamo capito….ma non molleremo davanti a questa ingiustizia.
    Non è che non sapevano, o che non avevano fatto bene i conti, ci hanno semplicemente preso in giro, ed ancora una volta subiremo una riforma delle pensioni che penalizzerà sempre gli stessi… quelli che stanno ancora pagando le conseguenze della riforma Dini, D’amato, Fornero…che si vedono allungare ancora gli anni di lavoro, cambiare il calcolo della pensione, ecc. … La scusa sarà ancora una volta che lo fanno per salvare l’Italia??
    Ancora una volta quest’Italia è governata da gente che degli Italiani pare proprio che non gliene freghi un bel niente….nemmeno di quelli che li hanno votati.
    Saluti e auguri di buon anno a tutti!

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    • carissima Roberta; di quota 41 indipendentemente dall’età io non ci ho mai creduto anche perchè potevano mandare in pensione 1,5 milioni di persone (è una cifra ipotetica)? credo proprio di no; anzi mi ha sorpreso l’abbassamento a 62 anni ma poi hanno alzato di 3 i contributi; ( noi fregati del 1960 di nuovo fregati se non raggiungi i 41 anni di contributi; opzione donna? qualche particolare mi era sfuggito; l’hanno fatta diventare tipo ape sociale; tu dici: già ci tolgono il 30 % e non ci fanno pure andare? la pensione però te la danno, se pensi che con la RITA ti fanno andare a 62 anni e ti mangi quella integrativa; vedremo questa proposta del dott. perfetto cosa ne uscirà da parte dei nostri politici; saluti a te Roberta e ai gestori del sito

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  19. Ogni volta che penso che allo schifo, alle bugie, alla falsità delle persone, all’usare i lavoratori e non i passacarte di turno e credo che al peggio no ci sia mai fine….arrivano come quasi ogni anno muove elezioni e Zacchete cosa succede? Succede che al peggio non c’è mai fine. Chiedo che prima di votare alle prossime elezioni che visti i fenomeni mi S a Che ci saranno di nuovo a breve, dicevo chiedo che chi si presenterà per essere eletto dovrà firmare prima delle votazioni quello che promette dopodiché lo controlliamo alla macchina della verità e se ha detto anche una piccola bugia non potrà Mai più essere eletto ….sai le risate be in quel caso io sarei per mettere una vera massaia a capo del governo e vedrete che i conti torneranno come si deve fare in qualsiasi Famiglia…Normale. Un’altra cosa visto che oramai chi va a governare a prescindere dal colore quando va bene fa pochi danni ma mi spiegate perché per stare in Parlamento qualche giorno per la finanziaria o per firmare leggi che gli interessano personalmente e poco più gli dobbiamo dare tutti questi soldi oltretutto per peggiorare sempre la vita delle persone? Propongo un referendum nel quale dobbiamo decidere lo stipendio massimo da dare a questi signori e credo che 3/4000€ più spese Vere e stipendi normali a Portaborse e Autisti e vediamo se chi sceglie questo lavoro lo fa perché ci tiene a farlo bene o i vuole sfruttare come fanno in molti?

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    • Buongiorno, non sono andata a votare per la prima volta in vita mia e sono soddisfatta della mia scelta, ma se dovesse essermi data la possibilità di esprimermi mediante un referendum sullo stipendio massimo dei dirigenti, sul tetto alle pensioni, vitalizi, superbonus attuali, andrei a votare con soddisfazione.
      Ah dimenticavo … mi sa che la corte costituzionale troverebbe sicuramente dei motivi di incostituzionalità, privando me e qualche altra decina di milioni di italiani della possibilità di cambiare rotta alla politica, quindi …
      grazie ai gestori del sito per la pubblicazione del commento e saluti

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  20. Ma come fanno a dire ( e il dottor Perfetto anche ad avvallare questa motivazione) che una volta al governo, la attuale maggioranza ha dovuto fare i conti con la realtà dei fatti ???? Ma dove vivevano prima ??? Si riempivano la bocca di “noi siamo pronti”! Questa frase significa che la situazione era stata ben analizzata e si aveva un’ idea ben chiara di come agire e di cosa fare! È troppo facile dire dopo “ ci siamo sbagliati “! Una scusa meschina che il popolo italiano, soprattutto le donne italiane non dimenticheranno!! Personalmente come possibile aspirante ad OD “vecchia maniera “ ( anzi già con finestra dei 12 mesi trascorsa ), sono rimasta delusa, mortificata, demoralizzata. Questa Opzione serve ad uscire un po’ prima sì, ma a caro prezzo, e se si sceglie OD è perché ci sono delle situazioni dietro questa scelta dettate da esigenze non più procrastinabili !! Capisco che la politica abbia una logica e degli equilibri a volte non facili da intendere per chi non è addetto ai lavori, ma il sostegno alle squadre di calcio, alle pensioni monegasche, a Casa Verdi ecc, ecc, mi risultano molto difficili da “digerire” . Una donna molto arrabbiata 😡

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    • Concordo pienamente, Elisabetta …dove vivevano prima ?
      Anch’io penso che abbiano colpevolmente fatto false promesse elettorali per ottenere voti, compresa quota 41 subito senza paletti, e lo ritengo un comportamento che si commenta da se’ …
      A mio avviso una vera flessibilità non la introdurranno neanche nel 2023, ormai per me hanno perso ogni credibilità

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  21. “Una volta al Governo, i Partiti hanno dovuto guardare in faccia la realtà.” Su questa affermazione chiedo al Dr.Perfetto: ma perché prima dov’erano ? Se hanno fatto delle promesse elettorali sapendo della reale situazione hanno fatto promesse campate in aria altrimenti se erano all’oscuro della reale situazione si chiama incompetenza. Se queste sono le “misure ponte” per la riforma pensionistica, spero che resti la riforma Fornero. Un cordiale saluto

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  22. Questo governo aveva detto in campagna elettorale che Opzione donna sarebbe diventata strutturale, ( le promesse si mantengo)invece l’hanno stravolta NON RINNOVATA perché rinnovata vuol dire che doveva essere uguale all’anno scorso. Non hanno mantenuto le promesse , sono molto delusa!!!! E arrabbiata

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  23. Vi ringrazio per l’informazione sempre puntuale che viene data e approfitto di questa occasione per chiedere al Dott Claudio Maria Perfetto quanto ritiene opportuna, e se potrà essere associata alla nuova quota 103, una modalità agevolata di riscatto della laurea, almeno per chi occupa una posizione lavorativa per cui è necessaria la laurea e utilizzerebbe gli anni da riscattare per raggiungere quota 41, avendo almeno i previsti 62 anni di età. Ancora grazie.

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  24. Con 40anni di contributi e 58anni sto tremando al pensiero che questi fanno una riforma, questi sono capaci dopo aver rovinato opzione donna di togliere anche la fornero e invece che a 41anni e 10mesi aumentare i contributi, poi non si lamentassero se la gente si incazza e dalle parole passa ai fatti

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  25. Se devo rimetterci io perché loro hanno sbagliato a fare i conti e hanno promesso quello che non potevamo li ripago con la stessa moneta, mi mancano 2anni e mezzo alla fornero, mi faccio licenziare e prendo la naspi e nel frattempo mi sposo un ragazzo piú giovane di 30anni così se muoio prima almeno gli lascio la mia pensione e li frego ancora come loro a me

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    • Hai avuto un’ottima idea, se tolgono la Fornero anticipata mi sposo anch’io uno più giovane, almeno lascio qualcosa a lui, visto che i nostri figli non possono usufruire della reversibilità. Non ho parole per definire il comportamento dei politici italiani.

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      • Buongiorno Marianna e Anna siete grandi davvero e piene di spirito. La pensione anticipata Fornero è una norma strutturale, non un provvedimento (tipo varie quote opzione donna) che può essere sperimentale e valere solo- come quota 103- da una Legge di Bilancio a quella dell’anno successivo. Quindi: per le lavoratrici 41 anni e 10 mesi e per i lavoratori 42 anni e 10 mesi e dulcis in fundo 3 mesi (per tutti) di finestra. un abbraccio. Lilli Reolon

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  26. Tutte le promesse elettorali sulle pensioni:
    – Quota 41 -> NON MANTENUTA
    – Opzione Donna Strutturale .. e perche non estenderla agli uomini -> NON MANTENUTA
    – PENSIONI MINIME a 1000,00 euro -> NON MANTENUTA
    – RIVALUTAZIONI PENSIONI-> NON MANTENUTA (solo aprzialmente)
    – LIMITI ALLE PENSIONI D’ORO -> NON MANTENUTA
    – PACE CONTRIBUTIVA-> NON MANTENUTA
    – basta quote (ANTICIPATA 102) -> PEGGIORATA IN QUOTA 103
    – INTRODUZIONE DI UN SISTEMA FLESSIBILE EQUO-> VEDREMO….
    Di promesse disattese tante (TUTTE).
    Complimenti.

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    • Concordo con Lei, Alessandro, e penso che ora le donne, così come gli uomini che si aspettavano una vera quota 41 , sappiano per chi votare alle vicinissime elezioni regionali…anzi …sanno per chi non votare !

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  28. Franco giuseppe mi ha chiesto se il personale della scuola fa in tempo su quota 103 o su opzione donna? certo; allertarsi con lo spid; passare dai patronati e appena uscirà l’ordinanza il tempo ci sarà ma non di mesi; pronti e reattivi; tutto chiaro? saluti a Franco Giuseppe e a tutti

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  29. Cioe’hanno urlato contro tutti i provvedimenti dei governi precedenti e poi, una volta raggiunto lo scopo, si sono resi conto della situazione?!? – – come dice la sora Lella :Annamo bene— da “1000 euro con click” a un programma elettorale basato su promesse (non mantenute)come 41x tutti, 1000 euro di pensione minima, proroga di OD addirittura strutturale… SUPEREREMO LA FORNERO… rimasta invece unica soluzione possibile x andare in pensione… Credibilita’ 0 assoluto

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  30. Opzione Donna non è stata prorogata ….dovevano essere 41 anni poi ci hanno aggiunto in62 anni ….hanno preso in giro i cittadini italiani che hanno dato fiducia a questo governo BUGIARDO…..

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  31. Sono ansioso di vedere il seguito ma intanto:
    1) mi piacerebbe sapere se pari a 100 il numero di lavoratori che versano il 33% del lordo in quanti usufruiranno per 20 anni del 70%. (Questione posta in fretta ma che necessita di chiarezza perchè o si va a ripartizione o a capitalizzazione, cioè se uno muore il giorno dopo il pensionamento il suo versato và in eredità – io preferisco la ripartizione che non si può ritenere inefficente vista la gestione degli ultimi 70 anni.)
    2) non avere idee adeguate è una colpa considerato che il nostro sistema anche politico vuole solo fedeltà di bandiera a scapito di qualsivoglia razionalità o innovazione (è un’esperienza e quindi una valutazione personale. Negli ultimi decenni molti sono stati i casi di politici o sindacalisti in contrasto locale e non solo per le loro idee ammazzati se in zona prevalentemente mafiosa o denunciati salvo assoluzione dell’imputato dopo anni di tribunale in altri casi.) Poi il politico al governo, viste le attribuzioni di status sia in termini operativi che remunerativi, non consente atteggiamenti escusatori davanti ai risultati.
    3) Confido nella bontà e razionalità del documento che invierà alla presidenza del consiglio dei ministri e auspico sinceramente che possa constatare che la razionalità è l’unico atteggiamento di giudizio in quelle sedi.
    4) qualunque sia la ragione risulterà difficile a chiunque convincere che chi ha fatto 43÷47 anni di versamenti lavorando come quadro, grazie all’avvento del contributivo puro, nel giro di 4 anni, alla meglio, andrà in pensione con meno di quanto ai dipendenti della sua azienda del livello operaio più basso in pensione 4 anni prima. Non c’è fatalismo congiunturale che tenga.

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  32. Gent.ma Erica,
    Avete pensato, in redazione, di intervistare i leader dei sindacati confederali – in primis Sbarra che sembra il più d’accordo su questa finanziaria predisposta dal governo – ora che la manovra è a un passo dal diventare legge ?
    I lavoratori a mio avviso devono conoscere in dettaglio cosa pensa chi per ruolo li rappresenta, ma ogni tanto mi sembra che subentrino mesi (o comunque diverse settimane) di silenzio

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  33. Da donna sono molto arrabbiata.. perché vedo che elargiscono soldi a tutti tranne che hai pensioni..devo rimanere al lavoro con il catetere?…che si facciano stare a casa che ha già dato e si assumono i giovani…io ritengo una VERGOGNA quello che ha fatto il governo x opzione donna..lorena

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  34. La situazione socio-economica e politica era già come quella attuale durante la campagna elettorale, quindi i casi sono due: o chi ha fatto certe promesse in campagna elettorale non aveva presente la realtà socio-economica e ha promesso con superficialità (quota 41 per tutti SUBITO, SENZA SE e SENZA MA, SENZA PALETTI) oppure chi ha promesso non era in buona fede e già pensava che avrebbe poi messe dei paletti una volta ottenuto il voto …in entrambi i casi lascio ai lavoratori il giudizio su politici con questo comportamento !!!
    Ora dicono che faranno la riforma entro un anno …ma come fanno i lavoratori a crederci ancora ?
    Credo che tireranno fuori dal cilindro un quota 41 con calcolo contributivo, dicendo che la situazione socio economica è peggiorata rispetto a quando facevano le loro promesse in campagna elettorale… ma non è vero, i lavoratori sanno che la situazione era già come quella attuale in campagna elettorale
    A mio avviso certi politici dovrebbero dimettersi, e non stare in questo governo che ti fa una quota 103 con paletti giganti (età e taglio sopra soglia 5 volte la minima) …ma ognuno ha una sua idea di cosa significhi coerenza, serietà e credibilità !

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