Dalla pubblicazione nei giorni scorsi del Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine 2025-2029 approvato dal Consiglio dei Ministri e già inviato all’UE emerge un quadro che, per quanto riguarda la previdenza, è completamente diverso rispetto a tutte le dichiarazioni fatte in questi ultimi mesi dagli esponenti del Governo.
Riforma Pensioni 2025, non ci sarà nulla per le uscite anticipate
Non ci sarà alcuna riforma strutturale della previdenza e soprattutto non ci sarà quella flessibilità in uscita anticipata che da anni viene richiesta e che la Lega con Salvini e Durigon ha sempre affermato di voler attuare. Niente “Quota 41” per tutti indipendentemente dall’età anagrafica, il cui costo sarebbe di circa quattro miliardi l’anno e niente nemmeno per “Quota 41 light” che Durigon ha rilanciato quest’estate con il conteggio totalmente contributivo di per sé molto penalizzante perché avrebbe obbligato a percepire un assegno previdenziale con decurtazione del 15/20% per sempre. Il costo di questa misura che in ogni caso avrebbe avuto poco appeal sarebbe stato di circa un miliardo ma, evidentemente, comunque troppo alto per le pochissime risorse messe sul piatto della previdenza.
Al momento dei tre istituti in scadenza al 31 dicembre quello certo di riconferma è sicuramente l’Ape Sociale con taluni dubbi per il rinnovo per un altro anno di Opzione Donna e Quota 103. Nonostante Opzione Donna e Quota 103 siano costati quest’anno molto meno di quanto preventivato perché pochissime persone vi hanno potuto accedere a causa di requisiti troppo restrittivi la loro riconferma sarebbe in forse, anche se, credo, che alla fine saranno comunque riconfermati da parte di un Esecutivo che rischierebbe di perdere la faccia su una questione quella dell’anticipo pensionistico su cui avevano puntato molto in campagna elettorale.
Pensioni anticipate 2025: cosa ci sarà nella manovra?
Ma al di là di questi piccoli interventi di maquillage sembra proprio che di flessibilità in uscita anticipata non se ne parli ma addirittura si parli di flessibilità posticipata. Non è una novità che l’Europa da sempre punti il dito sulle pensioni in Italia intimando di contenere i costi troppo elevati ma, probabilmente, se tali saranno le scelte del Governo stiamo andando oltre a quella che è una necessita vista la reale situazione della previdenza in Italia. Celebrare la Legge Fornero come baluardo ai costi esagerati delle pensioni e ipotizzare di ritardare l’uscita dal mondo del lavoro oltre i 67 anni mediante bonus fino ad arrivare fino a 70 anni mi sembra paradossale. Se si volesse consentire tale uscita volontaria oltre l’età ordinamentale di pensionamento dovrebbe essere permesso altresì, a chi lo desidera, di poter uscire prima dal mondo del lavoro accettando lievi penalizzazioni annue. Mi sembra invece che si stia ragionando solo in un verso con addirittura ipotetici aumenti delle finestre d’uscita per chi uscisse con la pensione anticipata fissata a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne. Se poi consideriamo che dal 2025 riprenderà a correre l’aumento dell’aspettativa di vita che aumenterà ulteriormente i requisiti per il pensionamento mi sembra che ci sia la volontà di mantenere nel futuro solamente l’Ape Sociale a salvaguardia di categorie svantaggiate e al tempo stesso si cerchi di comprimere sempre più la pensione anticipata. Il tutto per aumentare velocemente l’età effettiva di uscita che nel 2023 è stata di 64,2 anni come fatto notare nel XXIII rapporto INPS dove veniva anche rilevato che la spesa per le pensioni in Italia è aumentata fino a 347 miliardi e che “lo scenario demografico attuale, caratterizzato dall’aumento dell’età media della popolazione, dal calo della fecondità e dalla riduzione della popolazione in età lavorativa, non compensati dall’immigrazione, sta determinando un peggioramento del rapporto tra pensionati e contribuenti”.
Nulla è previsto, invece, per la pensione di garanza per i giovani e per intervenire sulla tassazione delle pensioni che essendo attualmente equiparate integralmente al reddito dei lavoratori in attività e non godendo di una tassazione privilegiata sono in Italia tra le più alte in Europa.
In questo quadro per nulla edificante l’unica nota positiva riguarda il tasso di inflazione che sta scendendo molto velocemente e che nel 2024 dovrebbe assestarsi sull’1,5%. Questo dato dovrebbe finalmente consentire al Governo di perequare tutte le pensioni al 100% dell’inflazione e non soltanto quelle fino a quattro volte il trattamento minimo (circa 1.750 euro netti mensili) cosa che ha determinato dubbi di costituzionalità su cui la Consulta si esprimerà nei prossimi mesi.
Monti e Fornero … non siate choosy … li avete poi azzerati i privilegi?? … ah ah ah ah
Leggendo alcuni argomenti mi rendo conto che è la solita guerra tra poveri,mentre chi sta’ al potere si gongola ancora nei loro lauti stipendi e vitalizi,dove negli anni sono solo aumentati, perché per loro, ciò che è stato conquistato costituzionalmente non può essere toccato,mentre x far cassa negli anni le pensioni e i pensionati sono sempre stati tartassati,senza nessun riguardo alla costituzione,sono entrato nell mondo del lavoro che si andava in pensione con i 35 anni di contributi, adesso ne dovrò fare 43 e 5 mesi,che poi le chiamano finestre non cambia niente x mantenermi dovrò ugualmente lavorare
Tra le oscene proposte di riforma c’è quella di aumentare da 20 a 25 anni il periodo di versamento minimo.
E questo anche a chi, disoccupato 67enne, il lavoro non c’è l’ha e certo non lo potrà mai trovare.
Altro che Fornero.
Una vergogna.
Bravo! Parliamo di contributi pagati. Speriamo che lascino i 20 anni o mettano clausole – vedi CNEL – di pensione minima a 1,5 assegno sociale.
CNEL= Brunetta… Cosa c’è da sperare?
Non voglio fare polemica ma solo capire. Credo che l’intenzione di aumentare i versamenti minimi per accedere ad un assegno pensionistico, anche in questo caso sia legato ai nuovi parametri dell’aspettativa di vita. Sono passati decenni da quando esiste il limite dei 20 anni e l’aspettativa di vita era notevolmente più bassa. Si pensi che nel 1980 era di soli 71 anni ( dato preso da internet ), e quindi l’assegno veniva versato per una durata minore. Oggi l’aspettativa di vita per gli uomini è salita a circa 83,5 anni, qualcosa in più per le donne, quindi quell’assegno minimo dei 20 anni dovrebbe essere versato per 12 anni in più. Sono sempre stato favorevole ad aiutare le persone in difficoltà e trovo giusto l’assegno sociale anche a persone che non hanno mai versato nemmeno un contributo. Però la domanda sorge spontanea: Di cosa hanno vissuto fino ai 67 anni queste persone ? Di pane e cicoria ? Oltretutto lo Stato ha sempre garantito aiuti ed esenzioni ai redditi zero o bassi. Inoltre, come mai solo 20 anni di contributi raccolti in quasi 70 anni di vita ? Che avete fatto negli altri 50 anni ? Sono solo domande senza nessun accento critico. Ogni tanto salgono alla ribalta notizie di ex attori e cantanti che oggi si trovano in difficoltà finanziaria e chiedono aiuto allo Stato, ma che all’epoca li si vedeva fotografati su riviste, in locali alla moda che pasteggiavano a champagne e caviale. Cioè, hanno dissipato una fortuna e adesso chiedono aiuto all’INPS ? L’ultimo caso si riferisce a un noto, famoso e anziano giornalista tv di mediaset. Insomma, non proprio un operaio di fabbrica. Scusatemi ma quando ce vò ce vò.
Ci sono altre Casse obbligatorie non solo INPS . Basta fare dei controlli.
però non è giusta quella dell’aspettativa di vita: oggi per gli uomini è, alla nascita, di 81 anni scarsi
dici cose severe ma in buona parte giuste
Volevo provocare e ci sono riuscito. Qui ognuno pensa a se stesso e basta.
Mi lasci dire che è stata una provocazione un pò idiota. E’ vero che ognuno pensa a se stesso e al proprio tornaconto ( vedasi i superfortunati che hanno usufruito dello scalone di 5 anni e che per spregio davano dell’invidioso a chi è rimasto fregato ), ma dare dell’egoista a chi raggiunge l’anticipata (anticipata ??? ) Fornero, come fa Lei, è demenziale. Non si offenda ma, dopo la quota 100 con soli 38 anni, quella sì stra-anticipata, quanto li vorrebbe far lavorare ancora quelli con 42,10 ? Cerchi di non offendere l’intelligenza altrui.
Provocazione fuori fuoco: io ho 63 anni e pago contributi da quasi 41, contributi che servono a sostenere pensioni retributive ottenute con 35 anni di lavoro. Quindi rimando al mittente l’accusa di pensare SOLO a me. Certo che l’ipotesi di cambiare in peggio le regole a questo punto della vita è invece una carognata.
Grazie per la provocazione, non è andata bene, magari la prossima volta sarà più fortunato
Era riferito alla maggioranza di chi partecipa. Possibile che non si capisca che ci sono carriere discontinue, chiusure di aziende, licenziamenti, INPS e altre Casse obbligatorie. Non sempre si può fare cumulo e con la totalizzazione ti fregano 18 mesi. Quando si immagina una riforma delle pensioni bisogna pensare a tutti. Io ho 66 anni, 36 anni complessivi di contributi cominciati a 22 anni. Non so ancora se avrò la pensione nel 2025 nonostante un montante di circa 400000 euro solo di INPS. Devo finanziare io quote o anticipate?
Si ma non si deve pesare su chi ha versato tutti i contributi…
Per questo bisogna dividere la previdenza dall’ assistenza.
Chi ha avuto carriere discontinue interviene l’ assistenza attraverso la fiscalita’ generale e non andando a penalizzare chi ha avuto la possibilita’, fortuna(!) Costanza … di versare tutti contributi
Se hai un buon lavoro 20 anni sono più che sufficienti per la pensione.
Poi non c’è solo INPS. Non sono tutti evasori
E allora uno che magari raggiunge i 43 anni e vari mesi di contribuzione e però non ha ancora i 67 anni di età perché magari lavora da quando ne ha 19 di età, e quindi ha raggiunto la fatidica anticipata a 62/63 anni, invece, dovrebbe lavorarne 48, di anni per avere la pensione MISTA che era la regola fino a un minuto prima? Gli butta addosso altri 5 o 6 anni così, de botto, quando non ha più strumenti per difendersi?
Il prossimo anno raggiungerà i 67 anni e andrà in pensione di vecchiaia, con i suoi 37 anni di contributi e i suoi 400.000 euro versati. Lei non finanzierà le anticipate che sono già pagate con i propri contributi. Oddio le quote sì, deve finanziarle sia Lei che noi. Le quote sono migliaia di contributi che non sono più entrati nelle casse, in compenso sono usciti in anticipo migliaia di assegni pensionistici.
Perché, io non ho finanziato pensioni retributive prese a 55 anni? Ho 63 anni e quasi 41 di lavoro, la storia era che con 43 e mezzo prendo la mista. Cambiare adesso le regole è o sarebbe una ingiustizia plateale. E pure io ho anni buoni ma senza contributi per motivi di salute. E quindi?
La mia spiegazione è in moderazione.
Avrei bisogno di più spazio
Guido, qui la gente non è realista.Con questa demografia è questo debito pubblico se la prendano con i governanti di turno non capendo che il problema parte da lontano.Le pensioni anticipate all’estero non esistono in moltissimi paesi.In Germania ci vogliono 45 anni.Resiste la Francia, perché sono combattivi e hanno condizionato anche i governi, ma presto finirà anche per loro.Lei più che una provocazione, ha invitato le persone ad un bagno di realtà.
Mi sembra di scrivere un italiano corretto. Sono contrario alle pensioni anticipate non a chi arriva al max contributivo. Chi ha cominciato prima è giusto che vada prima. Come chi ha fatto lavori usuranti. Sono anni che scrivo ma evidentemente leggete solo quello che vi fa comodo. Ho 66 anni e sono adesso disoccupato. Ho cominciato a pagare a 22 anni e ne assommo 36 con INPS e un altra cassa.
Negli ultimi anni non ho potuto lavorare per motivi di salute. Soddisfattii?
A parte la pesante sfumatura personalistica, chi arriva ai 43 anni e tot mesi di lavoro è giusto che goda della pensione mista anche se non ha 67 anni. Io, confidenza per confidenza, ho perso un anno di studi da giovane perché ho perso la vista da un occhio, completamente. Un anno non riscattabile ma del tutto fermo con lo studio. Un anno inutile dal punto di vista previdenziale.
Questo episodio, a distanza di decenni, mi ritarda la pensione di un anno: capita. Ma mica pretendo di peggiorare per tutti perché io ho avuto una sfiga.
Fatti i già interminabili 43 e sblisghi, amen, e pensione mista, che non si capisce perché a persone che se li sono cuccati con la regole del misto si debbano cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto
Ciao sono Maurizio La prossima volta invece di andare a votare stiamo tutti a casa almeno le promesse se fanno solo per loro buona serata se sbaglio correggetemi
Si, sbaglia caro Maurizio. Non andare a votare è come lasciare una delega in bianco a fare i suoi interessi agli altri e che sicuramente non lo faranno mai, perchè qualcuno a votare ci andrà sicuramente e quindi faranno semmai gli interessi di questi, non certo i suoi che non ha votato. Ormai la quasi maggioranza degli aventi diritto al voto non si presenta al seggio e per i partiti è un bene perchè riescono ad avere una maggioranza di voti in percentuale dei voti ottenuti da chi ha votato, ma non è la percentuale di tutti gli aventi diritto al voto. Per farmi capire meglio: C’è chi ha ottenuto il 30% dei votanti, ma in realtà è solo il 15% di tutti gli aventi diritto al voto. Questo perchè si è presentato al seggio solo la metà dei possibili elettori. Vada a votare sempre, anche se non vincerà la sua lista. E’ l’unica difesa che ha per esprimersi. Saluti.
Come volevasi dimostrare:non fanno nulla.Sono veramente degli incapaci.Poi quelli precedenti sono sempre la causa di tutto.In particolare se non sai come giustificare le balle che hai raccontato.Non oso pensare ai sorrisi della signora Fornero.Fac59
Ma speriamo non facciano nulla, se toccano rompono il giocattolo.
Possibile che a Pontida non si parli di pensioni e di Quota 41 Secca, da anni un cavallo di battaglia della Lega ?
Come possibile?Ma credi ancora nella lega?Fac59
Quelli sul palco di Pontida non sono mica scemi. Invece quelli sotto il palco ………..
Parlare di pensioni sarebbe stato…impossibile!! Sarebbe stato un autogol clamoroso!!
Governo di incapaci , truffatori e bugiardi .
I sindacati ?
” NOI NON CI STIAMO”…..questo sanno dire .
Tessera disdetta senza se , senza ma .
Dovremmo andare tutti in piazza, vedi come in Francia, invece si parla, si scrive ma nessuno che faccia nulla, siamo capaci di scendere in piazza solo quando l’ Italia vince gli europei o mondiali!
Ripeto che sono contrario se sono finanziate dagli altri cioè messe nel calderone. Ok a costo zero INPS. No ho mai detto che non si può andare col max contributivo. Hai iniziato prima vai prima. Bisogna intendere quello che uno scrive.
Buongiorno Signor Guido. Vorremmo sapere quanti anni ha e che lavoro svolge. Vorrei ricordarle che anche noi abbiamo versato contributi che giustamente, credo, dovrebbero farci avere una pensione dopo 43 o più anni di lavoro. Lo dico soprattutto per chi, non come me per mia fortuna, svolge lavori pesanti. Un saluto a tutti.
Lei non coglie che un conto è dire chi oggi ha venti o trent’anni che fra parecchi decenni la loro pensione sarà contributiva, che poi è da vedere, visto quanto tempo manca a quel momento.
Ma dire a gente di sessanta e passa anni ” No, belli miei, non vi daremo la pensione mista come vi abbiamo fatto credere per decenni, ma la contributiva, coi 43 anni e passa di lavoro”, quanfo ormai i giochi sono fatti è semplicemente una porcata.
Tanto più che i sessantenni di oggi mantengono laute pensioni RETRIBUTIVE di pensionati con dieci e anche venti anni in meno di lavoro.
Visto che la situazione e i costi della previdenza sono problema che non ha eta (riguarda chi ce in pensione, chi ci sta andando e soprattutto i veri penalizzati i giovani che non ci andranno mai), condividendo che per chi lavora da tanti anni ed è stanco si merita la pensione..non sarebbe equo..che chi sceglie una pensione anticipata non possa più lavorare?
Un pensione anticipata .. e fare ancora contratti di lavoro dipendente (c’è ne sono molti) identici a quelli del pensionamento o mascherati da fonti part time con tanto di nero ha un altro scopo…
Si dovrebbe dare info di quanti in una qualsiasi forma di anticipata .. non calcolata con il contributivo ..lavorano ancora.. e non è una questione che versano le tasse o volontariato retribuiti..etcc
Nelle anticipate è già vietato il lavoro extra-pensione (tranne quello saltuario entro un certo limite) fino al compimento dei 67 anni. Quella che intendi tu una volta si chiamava ANZIANITA’, quindi come quella di VECCHIAIA ti permette il lavoro, che si tramuta in contribuzione per pagare le pensioni a chi è già in quiescenza.
Peggiorare la Fornero invece di migliorarla, questo governo sta facendo l’ esatto contrario di quello che aveva promesso, una banda di incapaci.
Ribadisco che sono contrario a quote e anticipate. Le paghiamo tutti anche chi va in ordinaria. Se vuoi andare prima dei 67 ci vai col max contributivo o prendi meno con Inps a costo zero. No ho intenzione di finanziare col mio montante uno che vuole andare prima.
Caro Guido, contrario alle anticipate:
A che età hai iniziato a lavorare?
Che lavoro fai?
Ma se uno comincia a 15, 16…18 anni, magari perdendo anni di contributi (sai come erano gli anni 70/80…), che male ti fa se usa l’anticipata Fornero ?
Bravo!!Rimanga lui fino a 70 anni se gli fa piacere.
Bravo Paolo, condivido quanto scritto, forse Guido ha iniziato a lavorare a 30-35 anni e non comprende che dopo 43 anni di lavoro non riesce ad avere le capacità e le forze x lavorare; se poi dobbiamo andare a lavorare con la badante, tutto e’ possibile.
Ci sono carriere discontinue, licenziamenti, INPS e altre casse obbligatorie. Quando si pensa ad una riforma bisogna farlo per tutti.
Buonasera,
Cambiare nome alle pensioni di ANZIANITA’ con pensione ANTICIPATA ordinaria a sommo scopo, ha creato una sorta di acredine per la stessa in quanto si desume che sia una BENEFICIO. Io raggiungo l’ ordinaria nel 2025, se dovessi attendere la pensione di VECCHIAIA dovrei lavorare 48 anni ( finestre a parte), quindi caro Sig. Guido a me non regala niente nessuno, nemmeno lei con il suo montante perchè a conti fatti con i coefficienti di trasformazione attuali , con il MIO montante contributivo mi gioverei della pensione per circa 24 anni e solo all 85 esimo anno di età sarei in debito con lo stato.( arrivarci!!!!)
Saluti
Fabio
Intanto un conto è dire a chi ha venti o trent’anni che prenderanno la contributiva, ammesso che poi vada a finire così, e un altro cambiare le carte in tavola a chi ha sessanta e passa anni.
E poi la mia generazione (ho 63 anni) ha pagato e paga retributive ottenute con dieci se non venti anni di lavoro in meno di quelli richiesti a noi. E poi a noi si rinfaccia una pensione a calcolo misto con 43 anni e mezzo di lavoro.
Tutto questo ha un nome ben preciso: macelleria sociale
Forse sei in pensione da molto tempo sei andato giovane e non sai cosa vuol dire lavorare 43 anni e per quello che ragioni cosi
Ho 36 anni di contributi tra Inps e altra cassa.
Sicuramente con il tuo montante preferisci pagare le pensioni d’oro dei nostri politici e di tutta la loro settima generazione che non ha mai lavorato e che ha sempre vissuto sulle spalle di chi ha iniziato a lavorare a 17 anni e non sa se arriverà vivo alla Pensione.
Ma prima di che cosa??Se io ho lavorato 43 anni e sono ancora giovane, perché ho iniziato presto a lavorare ho tutto il diritto di andare in pensione!!E ci voglio andare col misto,perché mi spetta!!Capito???È una colpa avere iniziato giovanissimo a lavorare??Vai te a 67 anni,che caxxo di ragionamento!!
Caro sig.Guido, probabilmente lei ha iniziato a lavorare tardi, io a 16 pagavo la pensione a quelli con 19 anni di contributi per non parlare di quelli che sono usciti con 14 anni. Quindi secondo lei devo aspettare 67 anni con 49 anni di contributi.Ti faccio notare che chi va in pensione anticipata con 42 e 10 mesi e già penalizzato perché il coefficiente di calcolo a parità di contributi versati per un sessantenne e inferiore.
Ho iniziato a 22 anni dopo studi e militare e ho INPS e altra cassa.
vedi Guido, stai dicendo una grande cavolata e ti spiego il perchè: intanto non tutti i lavori sono uguali e all’interno di un lavoro ci sono varie situazioni; io ho un amico che ha fatto in pratica quasi il mio stesso lavoro: il prof. di ginnastica; siamo dello stesso anno ma per varie circostanze io ho subito una legge del 1988 molto dura per i prof. di ginnastica (in pratica hanno voluto colpire la categoria in maniera prepotente e molti hanno dovuto cambiare lavoro o non iniziarlo con la prospettiva di 10-15 anni di disoccupazione tanto è vero che adesso manca nella scuola la cosiddetta fascia di mezzo (ci sono quelli di 30-35 anni e quelli vicino ai 60); io ho fatto 13 anni di sostegno e mi trovavo bene con i ragazzi, era durissima con i colleghi (non tutti ma molti); questo mio amico non ha mai fatto sostegno; io, appena ho potuto sono scappato grazie al fatto che ho risparmiato una vita e sto usufruendo della RITA; questo amico collega ha 64 anni come me e , pur avendo i requisiti Fornero, pensa di andare in pensione tra 2 anni; io ho approfittato perchè ho detto: finchè si è in discreta salute e si può non lavorare più è meglio; tornando al discorso tuo tu hai diritto di continuare se ti piace il lavoro ma c’è anche il diritto di chi facendo altri lavori di terminare in età ragionevole; fino al 2011 esistevano le anticipate; poi solo legge Fornero; poi quota 100 e ribadisco che , anche se i primi fregati siamo stati noi del 1960, ci voleva; ora stanno facendo di tutto per evitare che la gente vada in pensione; saluti a te e ai gestori del sito
Giustissimo Paolo Prof! È meglio scappare finché si è in tempo, perché le regole pensionistiche diventano sempre più restrittive e penalizzanti da un anno all’altro.
La scelta di restare al lavoro fino a 70 anni su base volontaria è condivisibile ma è anche legittimo il diritto di lasciare prima se si sono maturati i requisiti.
Ho fatto domanda di pensione anticipata Fornero la settimana scorsa e e mi sembra già di volare verso la libertà!
Un saluto a te e ai gestori del sito.
Basta con i fatti vogliamo le promesse!
Ma di questo governicchio c’è qualcuno che si può chiamare ministro? Compresa la il premier, sono una banda di incapaci. I soldi ci sono ma questi sono servi non dell’ Europa ma dei vari potentati italiani vedi fininvest e banche. Nemmeno un’€ sugli extra profitti, partite iva che pagano pochissimo, evasori che vengono premiati, condoni a go go.
Lascino le cose come stanno, si prendano una vacanza fino al 2027 e poi si godano la loro pensione, in questo modo possono affermare con forza che han cambiato la storia. Almeno possiamo dire che non hanno fatto fallire l’Italia.
Per adesso ancora no, ma ci avviciniamo velocemente e pericolosamente a quello che successe nel 2011.
Quando finalmente riusciremo a leggere un editoriale che ci spieghi come mai, nell’arco di soli 5 anni, siamo passati dalla meravigliosa quota 100 con 62 anni e 38 anni di contributi, al fatto che oggi sembrano non bastare più nemmeno 65 anni con 42,10, forse riusciremo a fare un discorso serio di verità.
Detto che un asteroide o un missile ci sistemerà tutti, cos’altro devono combinare i nostri fedeli servi della ue per farci veramente muovere una volta per sempre? L
Ma l’Europa rompe le palle solo all’Italia,o usa lo stesso metro con gli altri paesi???Una cosa vergognosa,siamo lo zimbello dell’ europa.Governo di parolai oltretutto.Da andare in piazza e manifestare,ma i sindacati tacciono.Sanno solo dire non siamo d’ accordo!!
l’Italia è il Paese col secondo debito pubblico più alto della UE. Ci sta che siamo sotto osservazione. Il problema è che sono sempre le pensioni (quelle ancora da erogare) il salvadanaio per rimediare. Non si doveva ammettere una misura scassa conti come il superbonus, si dovrebbe contrastare l’evasione fiscale e contributiva, non si dovrebbe approvare una normativa troppo favorevole al lavoro autonomo, sarebbero da eliminare un sacco di microsprechi che alla fine pesano. Il problema non è il cosa o il perché: è il debito pubblico. Il problema è il
come, ovvero sempre usare le pensioni future come metodo per restare a galla
Ue, manica di corrotti e squallidi funzionari, al soldo dei potentati finanziari. Poveri noi, ma poverissimi loro se la ruota gira, non troveranno un nascondiglio sicuro per sottrarsi alla rabbia popolare.
Ormai hanno vietato anche quello ….
C’è poco da commentare, stanno facendo pena! L’Italia è un Paese disastrato, dove chi governa, sia destra o sinistra, fa fatica ad operare per il bene dei cittadini, solo quando si è all’opposizione sentiamo tanti bla bla bla di chiacchiere irrealizzabili. Ma a criticare sono buoni tutti. Poveri noi!
Caro Gianni e caro Don, qualcuno deve ripagare la cifra monstre di 40 miliardi ( due finanziarie ) spesa per le quote. Non si può più fare bellamente altro debito pubblico, anzi, bisogna rientrare al più presto. L’Europa si accontentava della Fornero, ma qualcuno ha deciso di buttare via miliardi come noccioline e quindi non c’è più trippa per i gatti. Qualcuno ha detto su questo sito, che non è vero che la spesa di quota 100 è la causa del caos odierno e del rischio del peggioramento della Fornero. Sapete chi sostiene questa tesi ? Uno che sosteneva ed ha usufruito della quota 100. Quindi, mentre voi temete che 42,10 non basti più, c’è chi è già andato in pensione con 41 con il misto e che dice a voi che siete invidiosi. Ma noi italiani siamo fatti così: Mors tua Vita mea.
Sarebbe ora che smettessero di fare danni
Buongiorno
Quindi, in buona sostanza, i “fregati” saremo noi che matureremo 42/10 nel 25, con aumento delle finestre?
Il rischio è quello Gianni soprattutto dopo che Durigon ha assicurato che non le toccano.
Se rivedono le finestre, allora è inutile dire che la legge Fornero non si tocca fino al 2026. Forse la Meloni invece di dire che va tutto bene e che l’Italia è ormai il paese più prospero dell’Europa, dovrebbe cominciare a capire che i soldini ricevuti dalla stessa… vanno restituiti con tanto di interessi e per concludere a pagare sono sempre gli onesti e il settore privato. Non il settore pubblico del quale anche LEI fa parte
Alla fine siamo qua a sperare che non peggiorino la Fornero alla faccia delle promesse da marinaio effettuate, questi toccano pure la cristallizzazione del diritto vedi quota 103 versione 2023 che se richiesta adesso da chi aveva quel requisito vale la versione del 2024!!