Caduta del Governo e riforme: cosa aspettarsi post elezioni?

Gianluigi de Martino un nostro lettore che sul suo blog personale si definisce un ‘libero pensatore’ ci ha fatto dono, perché di questo a mio avviso si tratta, di uno scritto interessante in cui ci si interroga da cittadino su quale necessità oggettiva ed irrimandabile da parte dei politici vi era per arrivare in un contesto sociale ed economico già così complesso alla caduta dell’esecutivo. Soprattutto ci si interroga su quali saranno le riforme che potranno vedere davvero la luce post elezioni al netto delle liti tra partiti e delle varie proposte propagandistiche. I cittadini insomma attendono queste votazioni per vedere scoprire “le carte” di chi salirà al Governo ed in tanti temono che ‘ne vedremo delle belle’. A voi il suo elaborato:

Riforma ed elezioni: chi salvaguarderà il benessere del popolo?

Abbiamo una crescita straordinaria, ma ci sono delle nuvole all’orizzonte, soprattutto per la crisi energetica e anche in generale per un rallentamento significativo del resto del mondo, le previsioni sono preoccupanti per il futuro”.

Con queste parole definisce il futuro il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri ed immediatamente ci si interroga su quali possano essere le misure a contrasto di questo imminente periodo, che si prospetta di lunga durata, di crisi energetica e, più in generale, economica.

La prospettiva di un insediamento che andrà a coincidere con l’inizio di un duro autunno ed un ancor più complesso inverno, accentua ulteriormente le perplessità sulla necessità di una caduta dell’attuale esecutivo così come è avvenuta, necessità che hanno palesemente riguardato le ambizioni dei partiti piuttosto che la salvaguardia degli interessi del popolo italiano.

Programmi di centrodestra e centrosinistra: quali misure prioritarie?

Poi De Martino aggiunge: “Ed è così che, mentre il centrodestra guarda ad un programma orientato all’investimento sull’imprenditoria e all’agevolazione della classe medio alta attraverso l’introduzione di quello che ritengono il principale strumento d’attuazione, cioè la flat tax (dovranno accordarsi se porla al 23% come richiesto dal Berlusconi o al 15% come invece vorrebbe Salvini), il centrosinistra ha dovuto affrontare il tema alleanze, schema necessario in virtù di una legge elettorale che premia maggiormente i sodalizi alle formazioni che corrono da sole.

Lo scenario preoccupante, sembra non preoccupare i futuri rappresentanti del popolo, che, in un’estate torrida, riscaldano ancor più l’ambiente rincorrendosi nel denigrare, insultare e parlare dell’avversario piuttosto che esaltare le proprie idee e proposte. Il tutto poi in stile “novella 2000”, con gossip vari, cronachette da giornale rosa e discussioni da mercato rionale, laddove ci si aspetterebbe un serrato dibattito sulle visioni a medio lungo termine soprattutto in campo riforme, dove le prospettive di una economia lineare ormai al collasso dovrebbero far riflettere su come generare strumenti di attuazione di una sempre più necessaria economia circolare.

Insomma l’italica estate è tutt’altro che rilassante per chi comincia a dare un’occhiata ai prossimi mesi, dove le nuvole nere prospettate da Draghi non saranno solo quelle che disturberanno la tintarella da spiaggia (sperando ne arrivino per dare un pò di pioggia e tregua alla grave siccità che sta colpendo Italia ed Europa), ma potrebbero essere davvero nuvole di tempesta sotto il profilo politico, economico, geopolitico e, di conseguenza, sociale.

Non ci resta che andare a votare e sperare“.

Dal canto vostro cosa ne pensate delle condierazioni di Gianluigi, le condividete? Ricordo a chiunque desideri riprendere parte delel sue parole che trattandosi di esclusiva per il sito si é tenuti a citare la fonte.

9 commenti su “Caduta del Governo e riforme: cosa aspettarsi post elezioni?”

  1. Modifiche alle pensioni solo per coloro che hanno contributi dopo il 1995, facciamo un piccolo conto, chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 ha al massimo 27 anni di contributi e si aggira intorno ai 50 anni, quindi stiamo parlando di persone che ancora prima di parlare di pensione devono aspettare almeno un’altra quindicina di anni. E per chi ha più di 60 anni? I partiti di una volta almeno qualche promessa la facevano, questi non hanno vergogna di sparare fregnacce alla luce del sole. Non si sa proprio a quale santo votarsi. Come dice il prof. faranno una riforma per quattro gatti.

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  2. cosa da aspettarci dopo le elezioni? nulla di buono; pensioni? faranno qualche norma per far andare in pensione non più 4 gatti; diventeranno 3 gatti; si, prorogheranno opzione donna? bella notizia; chi potrà usufruirne: le poveracce o chi se lo potrà permettere? però la speranza è l’ultima a morire; saluti ai gestori del sito

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  3. Iniziato lo show delle promesse per accaparrarsi i voti , nessun partito che indichi una via certa e sicura per attuare la flessibilità entro fine anno per evitare la tagliola Fornero- i 5S non escono allo scoperto proponendo la proposta Tridico, Salvini parla solo di 41 senza avere il coraggio di aggiungere un’uscita a 62 o 63 per chi non ha i 41 anni, il PD è patetico non dicendo nulla su come evitare la Fornero, FI e Fdi non si esprimono ,parlando solo di aumento delle pensioni- quindi la conclusione è che a questi politici non bisogna proprio credere e c’è da aspettarsi solo macerie, l’importante è che si accomodano sulle loro dorate poltrone giocando con la nostra pelle che a piu di sessant’anni dobbiamo lavorare per pagare la pensione a chi ha avuto il mazzo di uscire a 57 anni e pure meno- e questa sarebbe democrazia? Questa sarebbe un sistema equo e democratico? Solo chi avrà le palle di dire cosa farà subito dopo le elezioni per aggiustare le cose facendoci uscire dalle gabbie in cui siamo rinchiusi, avrà il voto , sperando che rispetti il programma, il resto è aria fritta e noi tutti abbiamo bisogno di fatti concreti, basta con le chiacchiere dei pagliacci.

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  4. Buonasera! Vorrei ringraziare, di vero cuore, tutte le Istituzioni e la Redazione di Pensioni per Tutti. Spero che, dopo le elezioni politiche, maggioranza e minoranza, collaborino e affrontino insieme le questioni economiche e sociali che riguardano il nostro Paese.

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  5. Condivido tutte le considerazioni, ad oggi la politica offre uno spettacolo indecoroso. Io per la prima volta non andrò a votare ma penso di essere in buona compagnia. Purtroppo il mio è un non voto di protesta, di rassegnazione all’idea che non si possa fare niente. Alle ultime elezioni ho votato i due partiti scelti dalla maggioranza degli italiani, per pentirmene dopo qualche tempo. Erano quelli che proponevano quota cento e reddito alternativo per chi perde il lavoro … bello, ma poi scopro che costava troppo e dovrò pagare io e quindi non so quando potrò andare in pensione.
    Nessuno che proponga la revisione totale di tutte le pensioni in essere non in linea con i contributi versati, ma quelli però sono DIRITTI ACQUISITI E NON SI TOCCANO, invece io non ho diritti, ringrazio per lo sfogo

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  6. Dico solo una cosa che GRANDE DELUSIONE. e non aggiungo altro per quanto riguarda la riforma previdenziale
    Ho letto le 15 proposte del centro destra e la mia delusione è accompagnata da tanta rabbia e frustrazione, perché ho creduto mi accorgo ingenuamente che le intenzioni di modificare la legge Fornero fossero attuabili sentendo le dichiarazioni di certi politici. Mi sembra di capire che eventuali modifiche alla legge in vigore verranno fatte per coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1995 e per coloro che hanno avuto discontinuità lavorativa . Ma per quelli con oltre 41 anni di contributi e con più di 62 di età questo periodo è stato
    una vacanza.? e quindi possiamo godercela ancora per altri anni? Gradirei una Vs. Risposta

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  7. Sono completamente d’accordo con il Sig. De Martino, eppure qualcuno ancora continua a sostenere che ci siano ampie possibilità di manovra. Ed io, da buon testardo, continuo a chiedere senza ricevere degne risposte: ” Ma se nel 2018, quando la situazione economica e sociale, senza epidemie, senza guerre, senza problemi energetici, non è stato possibile fare di meglio, come possiamo pensare di risolvere oggi quello che si poteva fare tranquillamente ieri ?

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    • dici che si poteva fare tranquillamente nel 2018? per la precisione era nel 2019 e quello che era possibile fare allora lo hanno fatto; dicevi che si poteva abbassare i 42 anni e 10 mesi? sogni; e con quota 100 hanno bloccato l’aspettativa di vita a 42 anni e 10 mesi altrimenti era già salita a 43 anni e 3 mesi + finestra; ma quell’epoca di 3 anni fa è preistoria; un dato è certo : gli inc. del 1960 3 volte inc. soprattutto su quota 102 (4 gatti in pensione); ti ricordo che si parla sempre di debito pubblico; certo è costato quota 100; è stata una scelleratezza? per l’unione Europea ha scombinato i loro piani; avrebbero voluto mantenere la legge fornero intatta anzi peggiorarla; adesso non gli par vero di ricattare: vuoi i soldi del pnrr? non toccare le pensioni; tanto la legge fornero c’è sempre; io tra meno di 3 settimane finisco e vado con la RITA; la pensione ufficiale la vedrò nel 2027 salvo che passi la proposta tridico e allora un po’ prima; sarà dura ma ho sempre detto: meglio una proposta schifosa; quella successiva potrebbe essere migliore ma anche peggiore o non esistere; saluti a te e ai gestori del sito

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  8. Il programma del centro destra sulle pensioni è una farsa.
    Si promette una generica flessibilità in uscita che non vuol dire niente.
    Tutto quello che ha promesso Salvini ( abolizione legge Fornero e quota 41) non esiste.
    Probabilmente la Meloni lo ha convinto a non fare promesse che non si potranno mantenere, forse è più realista del venditore di fumo di Salvini.
    Vediamo adesso cosa si inventa per giustificare questa mancanza nel programma.
    Il centrosinistra e i vari comici Calenda e Renzi non ne parlano nemmeno, per loro si deve lavorare fino a 70 anni
    Mah ho capito che ci sarà la solita fregatura e la flessibilità resterà un sogno.

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