Ultim’ora pensioni 2019, Quota 100: precoci beffati, quale superamento della Fornero?

L’uscita anticipata con quota 100, comunque, indipendentemente dalle possibili penalizzazioni più o meno implicite continua a non convincere molti lavoratori per i quali la misura non é affatto da intendersi come superamento della Legge Fornero. Molti confidavano infatti nella quota 41 per tutti, o almeno nello stop immediato del meccanismo che lega l’età del pensionamento con l’aumento dell’aspettativa di vita, che, invece, al più pare potrebbe venir bloccato dal 2019 solo per le anticipate, a detta di Claudio Durigon.

Vi è anche chi, come  Ardito Brigida Cristina, l’amministratrice del gruppo ‘Giovani, Lavoro, pensione’ , coglie l’occasione in questi giorni di grande fermento per esprimere il proprio disappunto sulla quota 100 per i precoci a prescindere dalle penalizzazioni implicite.

Pensioni anticipate quota 100, penalità o meno, non è una misura per precoci

Ardito Brigida Cristina, amministratrice del gruppo ‘Giovani, lavoro, pensione‘, ne approfitta per dire la sua con un post Fb sulla tanto discussa quota 100, non si tratta di penalità, ma della misura in sé che non va bene assolutamente per  i precoci, questo è il punto, che rischia, vista la polemica di questi giorni, di passare in secondo piano.

Ecco le sue parole: “Ribadisco che a me la quota 100, così come l’hanno strutturata, non convince neanche un po’. I lavoratori precoci verranno fortemente penalizzati in quanto si consente la quiescenza dopo 38 anni di contributi, però si pone l’obbligo di attendere il compimento dei 62 anni di età: che senso può avere?
E coloro che hanno già maturato 41, 42, 43 anni e oltre, però non hanno ancora l’età anagrafica prevista, cosa faranno? Da noi in Romagna si dice: “piuttosto che niente è meglio piuttosto”, però non va bene per niente, perché anche se ce ne volessimo fregare del discorso etico, coloro che hanno iniziato a lavorare in giovane età, sono per la maggior parte persone appartenenti a classi medie o addirittura povere. Persone che in età adolescenziale non sono potute andare in discoteca o a divertirsi, ma si sono obbligatoriamente dovute rimboccare le maniche per guadagnarsi “la pagnotta”. Quindi le fasce deboli, le classi meno agiate, vengono ancora una volta penalizzate. Io non ci sto!”

Pensioni 2019, Quota 100 non è superamento della Fornero

Un lavoratore iscritto al gruppo Fb ‘ diritti negati lavoratori precoci Esodati’ scrive mostrando totale disappunto per le misure pensate dal nuovo esecutivo per il comprato pensionistico e nello specifico corredando il post con la foto dell’onorevole Matteo Salvini, al quale si rivolge critico: “CANCELLEREMO LA LEGGE FORNERO. Diceva così in campagna elettorale e tutti ci hanno creduto, pensando di tornare al 2011. Dalla “cancellazione” si è passati a QUOTA CENTO SENZA PENALIZZAZIONI. E tutti ci hanno creduto.

Poi prosegue: “Dal “senza penalizzazioni” si scopre che ci sarà un taglio del quasi il 5% della pensione per anno di anticipo (e se non era questa quale altra penalizzazione sottintendeva Salvini, nessuno lo sa). Nel frattempo, si scopre che non bloccando (e torniamo alla mancata cancellazione) il meccanismo dell’adeguamento dell’aspettativa di vita, non solo dal 2019 si andrà in pensione con 43,3 anni di contributi ma che LA PENSIONE, PUR CONTRIBUENDO DI PIU’, SARA’ PIU’ BASSA, PER EFFETTO DELLA MODIFICA AUTOMATICA DEI COEFFICIENTI CHE MOLTIPLICANO IL MONTANTE CONTRIBUTOVO, PASSATA (nel caso di 62 anni) dal 4,85 del 2018 al 4,76 del 2019. Davvero una bella cancellazione!”

 

Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 6 commenti

  1. ione

    sono una lavoratrice precoce lavoro da quando avevo 20 anni (grazie a Dio) adesso ne ho 60…ho dedicato la mia vita al lavoro tante rinunce…….. adesso spero nella quota 100 x godermi un po i nipotini…..non mi deludete e non deludete quelli che come me….sono lavoratori PRECOCI……

  2. Ivo valsecchi

    I precoci si ricorderanno alle prox votazioni. Prepara la tua felpa: LA PACCHIA E’ FINITA

  3. giorgio

    Nulla di nuovo sotto il sole…..buffoni i vecchi buffoni e nuovi!!!

  4. Paola

    Gira che ti rigira a essere penalizzati siamo sempre noi … se io ho versato 38 anni di contributi andrò in pensione per quello che ho versato è uguale sarà per chi ne ha versati 41 ogni uno avrà la cifra che che gli spetta per i contributi versati … spero che questo governo non ci deluda Che

  5. Francesco

    Questi “signori” hanno preso in giro milioni di italiani e ancora siamo lì a parlare invece di mandarli via a calci nel sedere? Mandiamoli a casa…. Stanno facendo più danni loro in sei mesi che i loro degni compari in tanti anni……

  6. Renato

    Bisogna farsene una ragione ,è ovvio che uno uscendo con 38 anni di contribuzione abbia poi un importo inferiore il perchè è semplice ” ha HA VERSATO MENO CONTRIBUTI ” non serve essere dei geni per capirlo .Ogni giorno leggo di tanti che si lamentano , uno che va’ in pensione con 42anni e 10 mesi ha versato 58 mensilità in più ( 148 settimane in più su un totale richiesto di 2227 ) ma di cosa si meravigliano è giusto così . Continuo a ripeterlo quota 100 così come è concepita è un’opportunità non di certo un regalo , perchè le 58 mensilità mancanti non li regalano di certo anche perchè sarebbe ingiusto nei confronti di chi questi mesi li ha lavorati . Io ho già quota 100 ma con 58 anni non mi ci mandano ( io potessi andrei domani mattina ) e non mi lamenterei a meno che mi facciano il ricalcolo dal 95 al 2018 e è certo che mi lamenterei affatto visto che mi mancano solo 5 mesi.

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