Le ultimissime novità sulla pensione anticipata 2017 arrivano da un resoconto dettagliato diffuso nella serata di ieri da parte di Davide Baruffi, Pd, che ha spiegato quanto la commissione lavoro sia riuscita ad ottenere nella prossima Legge di bilancio 2018. Diversi i successi ottenuti, ma due sconfitte, che lasciano il segno. Le parole di Davide Baruffi:
“Sto dando conto di alcune cose positive che abbiamo costruito con la legge di bilancio 2018 uscita stamattina dalla Commissione. Per onestà debbo indicarne due mancate, di cui mi sono occupato in prima persona e che considero quindi una sconfitta anche personale”
Pensione anticipata 2017 non passa il cumulo, una sconfitta personale per Baruffi
Poi prosegue: “La prima è l’estensione del cumulo gratuito a chi, sommando gli anni di contributi versati in gestione diverse, potrebbe accedere alla sperimentazione di opzione donna o alle salvaguardie come accade ora in generale per la pensione anticipata o di vecchiaia. Si tratta di una profonda e stupida ingiustizia. Le risorse ci sono: solo col decreto fiscale di qualche settimana fa il Governo ha accertato un risparmio prudenziale di 750 milioni di euro per la salvaguardia degli esodati, rispetto alle stime iniziali; opzione donna prevede invece il calcolo contributivo. È accettabile proseguire in questa ingiustizia? Il Ministero del Lavoro mi ha risposto più volte in questi giorni che Inps non forniva quantificazioni per la relazione tecnica di accompagnamento. Credo che il Ministero i dati li dovrebbe pretendere, dopo 12 giorni che un emendamento è segnalato e per di più su un tema di cui dibattiamo da oltre un anno. Sanare questa stortura dovrebbe essere preoccupazione del Ministero e dell’Inps, prima ancora che di qualche deputato rompiscatole.
Pensioni e non solo, Seconda sconfitta per Baruffi in Ldb 2018
La seconda sconfitta riguarda il regime sanzionatorio per somministrazione abusiva, utilizzazione illecita, appalti e distacchi illeciti di lavoro. Sono fattispecie di illeciti in cui sguazza il malaffare d’impresa a danno dei lavoratori e della leale concorrenza. Sono gli abiti dove la subordinazione del lavoratore tocca oggi i punti più inaccettabili. Avevo proposto un raddoppio delle ammende per dare un primo segnale, in coerenza con quanto andiamo dicendo e con quanto abbiamo fatto col caporalato. In questo caso avevo trovato la disponibilità fattiva del Ministero e un’intesa anche con il gruppo di Ap. Ma l’emendamento si è letteralmente “disperso” (al pari di tanti altri) nei flutti di una sessione di bilancio piuttosto isterica. Me ne rammarico molto. Non avrebbe cambiato i destini del mondo ma avrebbe rappresentato, insieme alla norma sulle false cooperative approvata, un oggettivo passo avanti nella battaglia per la legalità e la tutela dei diritti nel mercato del lavoro. Ci ho provato fino a stamattina alle 9.30 e non sono riuscito.