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Ultime decreto Pensioni su quota 100: Damiano difende i sindacati, Anief su riscatto laurea

Le ultime novità di oggi 28 gennaio 2019 sul decreto delle Pensioni e su quota 100 riguardano la mobilitazione che i sindacati hanno indetto per il prossimo 9 febbraio e gli ultimi aggiornamenti sul riscatto contributivo della Laurea.

Cesare Damiano ha appoggiato i Sindacati definendo scandaloso che il decreto sulle pensioni sia stato fatto senza interpellarli. L’Anief invece parla del riscatto dei contributi per la laurea, fornendo spiegazioni sui costi e sulla possibilità di estendere il tetto fino a 50 anni!

Decreto Pensioni ultime novità oggi 28 gennaio: Damiano su mobilitazione sindacati

“La mobilitazione dei sindacati del 9 febbraio è un appuntamento molto importante, da non mancare”. È scandaloso che si adottino provvedimenti su temi come le pensioni o il reddito di cittadinanza senza coinvolgere le parti sociali. I governi non hanno l’obbligo di fare gli accordi con i propri interlocutori, ma hanno il dovere del confronto. Questo argomento l’ho sostenuto quando l’attacco ai corpi sociali intermedi è stato sferrato dal governo Renzi e, a maggior ragione, lo sostengo oggi in una situazione nella quale, tra le altre cose, il Governo gialloverde sta trattando anche il Parlamento da passacarte”.

Così Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico difende i sindacati e la prossima manifestazione. Poi continua parlando del suo partito: “Il Pd deve stare dalla parte della concertazione soprattutto quando, come in questo caso, riguarda la condizioni di vita di lavoratori, pensionati e parte più povera della popolazione. Noi dobbiamo essere favorevoli alle Quote, che conferiscono flessibilità al sistema previdenziale e a un sostegno al reddito per i più poveri, ma non possiamo condividere il modo con il quale il Governo ha individuato la soluzione a questi problemi”.

E Ancora poi su quota 100 spiega come non sia sufficiente come provvedimento nel decreto: “Per le pensioni, Quota 100 da sola non basta perché discrimina donne, disoccupati e lavori discontinui che non trarranno alcun vantaggio. Per il reddito di cittadinanza si preannuncia un percorso a ostacoli di sapore prevalentemente elettorale, temporalmente tarato sulle elezioni europee, difficile da gestire e realizzare con i centri per l’impiego e i ‘navigator’. Il Pd, in Parlamento, avanzi le sue proposte di emendamento per correggere e migliorare queste misure contenute nel Decretone”.

Pensioni ultime novità: riscatto dei contributi di laurea, costi e nuovo tetto

Durigon nelle ultime ore parlando di pensioni ha rilanciato i lavori per alzare la soglia di età per riscattare con lo sconto gli anni universitari e passare da 45 a 50 anni. L’ANIEF (Associazione sindacale professionale) ha spiegato in una nota sul suo sito che nel decreto delle pensioni oltre a quota 100 ci saranno provvedimenti anche per chi intende riscattare la laurea e le cose dovrebbero migliorare rispetto alle prime versioni.

“Il riscatto agevolato varrà anche ai fini del calcolo del valore dell’assegno pensionistico e non solo per ridurre gli anni necessari al pensionamento. Nel calcolo del riscatto, si conteggiano gli anni di durata legale del corso di laurea (non si tiene conto dunque degli anni fuori corso)”.

Poi sui costi del riscatto della laurea ecco il calcolo dell’ANIEF: “Il costo del riscatto agevolato è calcolato moltiplicando l’aliquota Irpef (33%) per il reddito minimo della Gestione Inps di artigiani e commercianti, pari a 15.710 euro nel 2018, con una spesa di 5.185 euro circa per ogni anno da riscattare. L’importo varia tra i 15mila euro per una laurea breve e i 25mila per un corso di laurea completo. Un metodo meno costoso di quello tradizionale per i periodi contributivi, che prende come riferimento non una base forfettaria, ma l’ultima retribuzione imponibile del lavoratore prima della richiesta per applicare il 33%. Un lavoratore in regime contributivo, che guadagna circa 40mila euro lordi, col metodo ordinario pagherebbe poco più di 13mila euro l’anno, col nuovo metodo spenderà poco più di 5mila euro l’anno”.

Stefano Rodinò

Classe 1981, ho studiato scienze politiche ad indirizzo Comunicazione Pubblica. Scopri di più

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