Riforma Pensioni ultime news: cosa cambierà nel 2025 e aumenti per chi?

La Legge di Bilancio 2025, approvata dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre scorso, è ora al vaglio del Parlamento. A causa dei vincoli di bilancio non vi sarà una riforma organica del sistema pensionistico, ma vi saranno alcuni cambiamenti, soprattutto relativi alle pensioni minime e agli strumenti di flessibilità in uscita.

Riforma Pensioni 2025 gli aumenti previsti per le minime

Il 2025 vedrà un incremento degli assegni minimi, che passeranno dagli attuali 614,77 euro a 617,89 euro, con un aumento del 2,2%. Per il 2026 è invece previsto un incremento più contenuto dell’1,3%. È importante sottolineare che, senza le misure inserite nella Legge di Bilancio, gli importi minimi avrebbero subito una riduzione, scendendo a 604 euro mensili.

La maggioranza di governo sta valutando un ulteriore innalzamento delle pensioni minime, con l’obiettivo di raggiungere i 620 euro, e non si esclude la possibilità di arrivare fino a 630 euro. Questa modifica interesserebbe una platea di 1,8 milioni di pensionati, ma richiederà risorse aggiuntive rispetto ai 290 milioni già stanziati per il 2025 e ai 176 milioni previsti per il 2026.

Pensioni 2025 quali novità sulle uscite anticipate?

Una delle innovazioni più significative riguarda le madri lavoratrici con almeno 4 figli, che potranno beneficiare di un anticipo di 16 mesi sull’età pensionabile, superando il precedente limite di 12 mesi. Questa misura si applica alle lavoratrici che hanno iniziato l’attività dal 1996 e che rientrano completamente nel sistema contributivo.

La Legge di Bilancio mantiene attivi anche per il 2025 i principali strumenti di pensionamento anticipato: Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103. La misura Quota 103 continuerà a consentire l’uscita dal mondo del lavoro al raggiungimento dei 62 anni di età anagrafica combinati con 41 anni di contributi versati. È importante sottolineare che questa opzione prevede che l’assegno pensionistico venga interamente ricalcolato con il metodo contributivo, il che potrebbe comportare una riduzione dell’importo finale rispetto al calcolo con il sistema misto.

Pensioni 2025 ultime news Bonus Maroni e dipendenti pubblici

Il 2025 vedrà la detassazione del Bonus Maroni, intitolato all’ex ministro del Welfare scomparso nel 2022. L’incentivo è rivolto ai lavoratori che, pur avendo i requisiti per Quota 103, scelgono di continuare a lavorare. Il bonus prevede l’accredito diretto in busta paga della quota contributiva a carico del lavoratore (9,19%), garantendo un aumento netto dello stipendio fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Per il settore pubblico, la manovra introduce una significativa novità: la possibilità di prolungare l’attività lavorativa oltre i limiti attuali, previo accordo con l’amministrazione di appartenenza. Questa opportunità è particolarmente orientata ad attività di tutoraggio e affiancamento dei neoassunti, con un limite del 10% rispetto alle facoltà assunzionali dell’ente.

Il limite massimo di permanenza in servizio è fissato a 70 anni, con eccezioni previste per specifiche categorie professionali come magistrati, avvocati e procuratori dello Stato, nei casi in cui le Pubbliche Amministrazioni ritengano necessario continuare ad avvalersi delle loro competenze.

41 commenti su “Riforma Pensioni ultime news: cosa cambierà nel 2025 e aumenti per chi?”

  1. Buongiorno, porgo la presente domanda al prof. Perfetto, che ringrazio per i suoi puntuali chiarimenti.
    Una persona và in pensione a Febbraio 2025 (cessazione lavoro il 31 Gennaio con 67 anni di età) e la pensione viene liquidata a Marzo 2025(calcolo Misto con arretrati di Febbraio) acquisendo la rivalutazione della parte contributiva a seguito coefficenti del tasso di capitalizzazione aggiornati già a Novembre 2024 e coefficenti di trasformazione il cui aggiornamento(speranza di vita) è previsto i primi di Dicembre 2024; successivamente ad Aprile 2025 vengono determinati in aumento i coefficenti di rivalutazione della parte retributiva (a seguito calcolo inflazione ). In questo caso si ha diritto ad un ricalcolo della pensione per recuperare l’inflazione sulla quota retributiva visto che la liquidazione è stata fatta prima dell’aggiornamento dei coefficenti? Se si occorre far domanda o il calcolo precedente è provvisorio e poi INPS ricalcola in automatico? Grazie

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    • So che il Dott. Perfetto ha degli impegni personali e non riesce spesso a commentare sul portale, proverò Cosimo a girare la sua domanda al Dott. Cosentino, anche se é molto molto specifica.

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  2. Buongiorno, porgo la presente domanda al prof. Perfetto, che ringrazio per i suoi puntuali chiarimenti.
    Una persona và in pensione a Febbraio 2025 (cessazione lavoro il 31 Gennaio con 67 anni di età) e la pensione viene liquidata a Marzo 2025(calcolo Misto con arretrati di Febbraio) acquisendo la rivalutazione della parte contributiva a seguito coefficenti del tasso di capitalizzazione aggiornati già a Novembre e coefficenti di trasformazione il cui aggiornamento(speranza di vita) è previsto i primi di Dicembre; successivamente ad Aprile vengono determinati in aumento i coefficenti di rivalutazione della parte retributiva (a seguito calcolo inflazione ). In questo caso si ha diritto ad un ricalcolo della pensione per recuperare l’inflazione sulla quota retributiva visto che la liquidazione è stata fatta prima dell’aggiornamento dei coefficenti? Se si occorre far domanda o il calcolo precedente è provvisorio e poi INPS ricalcola in automatico? Grazie

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  3. Grazie,purtroppo le risposte sono sempre discordanti quando si va dai sindacati.Io la domanda già l ho inviata entro la scadenza dal 1 settembre 20 25 andrò in pensione anticipata raggiungendo 62 anni di età e 42 anni anni di servizio.Per quanto mi verrà decurtato sulla pensione nessuno mi dice con chiarezza ..contributivo…misto ma senza darmi risposta.Che dire…a settembre me ne renderò conto con la prima pensione che prenderò.

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  4. Buongiorno,non sono riuscita a capire cosa cambia per la pensione anticipata nel 2025 .Sono una insegnante elementare che da1 settembre 2025.vado in pensione anticipata con calcolo misto.Nel 2025 avrò 42 anni di servizio e 62 anni di età .Quanto perderò sulla pensione considerando che vado con il calcolo misto?Nel 2025 cambieranno vogliono considerare per tutti calcolo contributivo così non si perde niente sulla pensione??

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    • Cara Patrizia collega presumo che tu abbia già fatto la domanda per la pensione che mi pare scadeva al 21 ottobre; se non l’hai fatta comunque c’è una finestra, e in genere è di circa 20 giorni, tra gennaio e febbraio 2025; questa finestra recepisce i risultati della finanziaria che si sta discutendo in parlamento; andrai in pensione come anticipata Fornero; il calcolo è complesso: sistema misto e la parte contributiva viene rivalutata con coefficienti in rapporto all’età; hai parlato di 62 anni; i coefficienti di trasformazione per i 62 anni non sono tanto buoni; al più presto vai da un patronato a farti fare i calcoli di quanto prenderai di pensione; in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito

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  5. Buonasera,non sono riuscita a capire se dopo il 2025 chi va in pensine anticipata con 41 anni di servizio e 10 mesi avrà una pensione con calcolo contributivo intero.Fino ad ora 2024 2025 ci rientrava solo una parte di dipendenti pubblici ..agli altri veniva considerato misto. Io vado in pensione anticipata ,insegnante elementare,con 41 anni di servizio e 10 mesi con calcolo misto ( ruolo settembre 1983) o con calcolo contributivo?Grazie.

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  6. Tutti i governi allungano l’età pensionabile a tutti, tranne che al solito comparto sicurezza e difesa, questi continuano ad andare in pensione ancora prima dei 60 anni, oppure aspettano i 60 per andare con il massimo e tutti i politici hanno paura a toccarli

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  7. Vorrei pregarti di specificare, oltretutto, un particolare che è fondamentale ma che viene taciuto clamorosamente;
    le quote 41 SALVINIANE non sono un miglioramento della legge FORNERO, sono invece un netto peggioramento di ciò che ti sei guadagnato, perchè sono pensioni calcolate con il sistema contributivo….che tagliano l’assegno del 30% e non si è ancora alzato nessun sindacalista….fisarmonicista…..giornalista…..scienziatista…..a dire chiaramente che SALVINI farebbe bene a non “costruire” il Ponte con lo stesso cemento con cui vorrebbe costruire le nuove pensioni anticipate……altrimenti il Ponte sarebbe più corto del 30% rispetto al progetto originale!

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  8. Continuiamo a vedere la pagliuzza e non la trave. Mafia, corruzione, evasione fiscale, sprechi e privilegi condizionano le riforme necessarie.

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  9. Buongiorno
    ma la pensione anticipata ordinaria di 42 e 10 mesi con il sistema misto è confermata ?
    la finestra è ancora 3 mesi… nessuno parla o scrive di questo…..
    chi ha news certe per favore

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  10. vorrei sapere perché un dipendente privato con l’invalidità dell’ 85% può andare in pensione un dipendente pubblico NO. Forse lo stato vuole sfruttare il dipendente Pubblico fino a quando non muore non valutando che è solo una spesa che si ripercuote sempre sulla spesa Sanitaria senza contare la scarsissima produttività.

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    • Perchè vincendo il concorso, hai vinto il lavoro fino alla morte, fanno bene i giovani ad evitare l’assunzione pubblica come la peste.
      Gli unici dipendenti pubblici che stanno bene e sono coccolati dai politici sono quelli del comparto sicurezza e difesa, questi possono ancora andare in pensione prima dei 60 anni
      No, in Italia non siamo tutti uguali, c’è sempre chi è un pò più uguale degli altri

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    • Il problema non è solo dipendente pubblico o privato. Il problema è che i disabili oltre a varie agevolazioni percepiscono anche la pensione di invalidità e noi così detti “sani” dobbiamo aspettare

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  11. Perché a coloro i quali sono andati in pensione a 50 anni non Viene trattenuto un contributo di solidarietà?…
    E poi perché non fare versare i contributi alla robotica??
    Risolveremmo subito il problema

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    • Se uno fosse andato in pensione a 50 anni, dopo 35 anni di lavoro, ed ora si ritrovasse con meno di 1.000 Euro al mese … cosa cavolo vuole trattenere!
      Noto che tra le “donne” appaiono spesso commenti di … trattenere ai già pensionati.
      Io terrei, costoro, al lavoro quanto gli uomini.
      Pensate ai miliardari che vi licenziano che forse è meglio.

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      • Buongiorno Wal nel rispetto di tutte le opinioni che siano di uomini , donne (con le quali piena solidarietà in quanto bastonate con le modifiche o meglio la cancellazione di opzione donna) , anziani , giovani , vicini o lontani dal traguardo di una pensione non avrebbero detto nulla di male…
        In un sistema a ripartizione che dovrebbe essere equo per regole tutti dovrebbero contribuire e usufruire in egual maniere : chi ci andra con requisiti piu alti di anni e restringenti di importi e giusto che che chieda che chi e’ gia in pensione contribuisca un po anche lui.. (se lo stato non lo fa perche bastonare solo i giovani… ). Il numero di anni di lavoro rispetto al montante dei contributi e irpef che si versa e contribuisce perche ha un peso diverso e piu importante ? 10K x 42A sono 420K e mi sembra che 20k x 21A sia sempre 420 e a parita di eta anagrafica…. (l’italiano e’ sempre stato piuttosto furbo)
        Quando una persona va in pensione con una certa aspettativa di vita e questa si alza… non gli si abbassa la pensione… pero e’ probabile che viva di piu anche lui rispetto a quando gli e’ stato calcolato l’assegno (qualche esperto o il gentile Dt Perfetto potrà correggermi se sbaglio.. sono un semplice operaio e non un matematico)
        e non parliamo di inflazione e aumenti delle pensioni … che neppure i rinnovi dei ccnl di chi lavora coprono..
        iniziamo ad esempio con una regola semplice: chi e’ in pensione anticipata (quindi prima dei 67 anni) e continua a lavorare dovrà accettare il calcolo interamente con il sistema contributivo…sembrerebbe equo (come in molti stati all’estero) . Un calcolo della pensione con sistema misto attinge a risorse della collettività senza aver versato quei contributi (anche se si puo dire che l’incidenza e’ sempre meno .. ma moltiplicando l’importo di maggiorazione dato dal misto per gli anni di aspettativa di vita)…
        Naturalmente sotto la soglia di vita dignitosa non dovrebbe essere il sistema pensionistico ma l’assistenza… poi siamo siscuri che in italia chi prende una pensione bassa tutti avrebbero bisogno si assistenza…con evasione degli anni 80-90 di contributi e irpef e accumuli di patrimoni.
        Ripeto non sono un matematico … ma qualcosa che non torna con molta disuguaglianza e’ presente,.

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        • Buon giorno Carlo.
          Lei mi dica dove esite un sistema a ripartizione (suppongo il più diffuso) che preveda di ridurre le pensioni in essere; al più se ne rallenta l’adeguamento, da sempre.
          Lei sostiene per caso che questo sistema non regga e che dunque queste debbano essere necessariamente, oltre a questo, ridotte?
          Lei allora sosterrebbe per caso che giunti ad una certa età debbano essere soppresse le pensioni o le persone perchè questo sistema non regge?
          Come lo vorrebbe modificare il sistema esistente visto che da 3 lavoratori per ogni pensionato siamo nella situazione opposta.
          Lei addosserebbe la colpa di questo rapporto ai lavoratori e ai pensionati?
          Facile affermare chiediamo ai 50 enni pensionati che oggi magari di anni ne hanno 80 … contribuisci anche tu.
          Ovviamente che tutti hanno il diritto di esporre le proprie ragioni (donne comprese) ma talvolta, a me pare, si scada nel banale ovvero pensare che coloro il cui compito è di fare i conti siano solo degli “incapaci” e che la soluzione è li a porata di mano … ridurre gli importi esistenti.

          Saluti.

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          • caro Wal, ognuno pensa di avere la ricetta in questo ambito; chi non è in pensione dice: facciamo pagare qualcosa a chi lo è già; qualcun altro, Franco Giuseppe, dice: riportiamo a lavorare i fortunatissimi di quota 100; io penso che invece l’unica ricetta valida sia il far partire, e il dott. Gibbin è stato chiarissimo, al più presto, la proposta perfetto, Armiliato Gibbin; dimenticavo : siccome con il concordato fiscale calcolavano di incassare 2 miliardi e ne hanno 1,3 adesso nuovi termini pare fino al 13 dicembre; poveri noi, in che mani siamo; saluti a te e ai gestori del sito

          • Non e una questione di capace o incapace. ..xo arrivare a dire …non toccate la fornero.. e sinonimo di visione o convenienza..
            Arrivare a scaricare tutto sul prox che arriva..sui ns figli…e questione di avere soluzioni o convenienza.. veda lei… non e difficile la risposta.
            Buona pensione..

        • Dunque lei sig.Carlo punta il dito verso il sistema misto, e vorrebbe che questo venisse equiparato alle pensioni anticipate come quota 103 etc., dimenticando che quelli che hanno lavorato 42 anni e 10 mesi, non sono più fessi di tutti quelli che con questo sistema FORNERO sono già andati in pensione dal 2011 ad oggi. Se vuole fare magari una rivoluzione proponga di cancellare tutte le pensioni che sono già state date con il sistema misto o col sistema retributivo!!!!! Devo però dirle che gli italiani hanno un brutto vizio, che non è quello di ribellarsi ad un sistema che colpisce e abbassa le pensioni di anno in anno, ma che è quello di abbassare i diritti di chi ha lavorato una vita per ridurlo a prendere il meno possibile. Gli italiani non avrebbero mai dovuto accettare il sistema contributivo, e me ne infischio che questo fu introdotto da Dini, perchè a questo signore qualcuno avrebbe dovuto domandare perchè mai milioni di italiani sono potuti andare in pensione col sistema retributivo……mentre tutti gli altri devono accontentarsi di andarci oggi in pensione secondo i pensierini di un genio come Dini, al quale vorrei tra l’altro domandare perchè mai prende la pensione che prende!!!!!!!!!!!! Se qualcuno propone di abbassare le pensioni portandole tutte al contributivo, deve avere anche il coraggio di rivedere i contributi che noi lavoratori di oggi continuiamo a pagare, sicchè si paga sempre di più per prendere domani una pensione sempre più bassa, glielo dica lei a DINI….e lo dica lei anche a Salvini, che spara di anno in anno la frase boom di voler cancellare la legge Fornero, mentre poi non spiega che la vuole cancellare per mandare in pensione chi ha lavorato una vita offrendogli una pensione col 30% in meno. Poniamoci infine un’altra domanda, perchè continuiamo a pagare quasi 1 milione e 800 mila pensioni sociali attingendo dalla previdenza? (e cioè dai versamenti dei lavoratori dipendenti), se lo Stato vuole regalare la paghetta anche a chi ha lavorato per tutta la vita in meno, deve trovare i soldi da qualche altra parte, ma deve sicuramente smetterla di venire a prelevarla dai miei sacrifici, salvo poi sguinzagliare i giornalisti a farci terrorismo psicologico che il sistema pensionistico italiano non regge più……per me non reggono più queste immani ipocrisie, le pensioni elargite da Salvini per mandare in pensione con la quota 100…101….etc. etc. sono già costate decine di miliardi…..se vuoi una pensione decorosa lavora come hanno dovuto lavorare quelli che hanno versato 43 anni…..PER FAVORE!!!!!

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          • Sono vecchia e non posso andare in pensione pur lavorando da oltre 40 anni perchè altrimenti morirei di fame!Io sono una dipendente ex- INPDAP, le penalità valgono solo per noi della sanità, per le maestre d’asilo e gli ufficiali giudiziari. Non posso andare con i 41+10 mesi + 4 di finestra perchè, avendo io versato contributi prima del 1996, verrei fortemente penalizzata e non potrei sopravvivere. Le varie quote di cui hanno comprensibilmente beneficiato in tanti hanno infatti ulteriormente compromesso il sistema pensionistico. I soldi per le armi, i ponti ed altre quisquilie però ci sono sempre. Chi è povero lo sarà sempre di più e non potrà nemmeno curarsi e avere una vita dignitosa. Mai avrei pensato che le cose sarebbero peggiorate fino a questo punto. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo sfacelo credendo a promesse elettorali assurde o perchè ne sono complici.
            Un saluto a tutti

      • Corretto.
        “l’attuale centralità dell’attività finanziaria rispetto all’economia reale non è casuale: dietro a ciò c’è la scelta di qualcuno che pensa, sbagliando, che i soldi si fanno con i soldi. I soldi, quelli veri, si fanno con il lavoro. È il lavoro che conferisce la dignità all’uomo non il denaro” cit. Papa Francesco.

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  12. Ma lasciate il posto ai giovani e date pensioni decenti, la rivoluzione digitale con gli over 60 non porta da nessuna parte , quando lo capirete sarà sempre troppo tardi ed invece bonus per restare fino a 70 anni..

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  13. a parte che sia Quota 103 che questo bonus del 10% mi sembrano una vera presa per i fondelli, ma così facendo, si continua a far lavorare i sessantenni e non lasciare il posto ai giovani. Quando sento dire a Giorgetti e combriccola, che c’è un calo della natalità e quindi bisogna inasprire l’uscita dal mondo del lavoro, viene spontaneo chiedersi se si divertono a prenderci per il culo (scusate il francesismo) oppure se Giorgetti e soci, sono così tanto sprovveduti da non riuscire a capire che fin quando un giovane è precario, giacchè i posti di lavoro sono occupati dai “vecchietti” ultra sessantenni, non potrà costruire un proprio futuro come padre di famiglia, e soprattutto mettere al mondo dei figli senza la certezza di poterli mantenere !!!
    “Cari” (per modo di dire) Giorgetti, Salvini, Meloni e associati, avete vinto le elezioni grazie ai lavoratori sessantenni, con la tanto promessa QUOTA 41 per tutti fin da subito… NON avete un pò di vergogna ? Avete tradito i lavoratori italiani.
    Un sentito “grazie ” a Landini che come sempre NON fa una beata mazza per tutelare noi lavoratori… Egregio Landini, sei forse troppo preso dalla caccia ai fantasmi del 1943, per non riuscire ad organizzare una protesta, per una riforma pensionistica umana ???
    40 anni di lavoro e di contributi, sono già abbondanti; farne 43 + finestre, è disumano !!!

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    • Condivido in pieno quello che ha scritto Marco, in più aggiungo riguardo ai lavoratori precoci, non solo devono aver lavorato per 41 anni ma in più hanno messo 4 paletti. Io dico mettere i paletti nei laboratori precoci è una presa per i fondelli. Uno se ha lavorato un anno prima dei 19 anni la cosa giusta fatti i 41 anni di lavoro che già per sé sono molti, deve essere lasciato libero di andare in pensione senza penali sanzioni oppure se ha voglia di continuare. Grazie

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    • Caro Marco B, premetto che non nutro particolari simpatie per Landini e sindacati confederali. Anzi, avendo attivamente militato nei sindacati di base, limho criticati e avversari per anni.
      Beh, adesso CGIL e UIl hanno appena indetto uno sciopero generale per il 29 novembre. Vedremo, quindi, quale seguite avrà tale iniziativa di lotta tra i lavoratori perché, in caso di scarse adesioni, anche ai sindacati più conflittuali ed agguerriti non rimarrebbe altro da fare che battere in ritirata con le code tra le gambe.
      Parafrasando il compianto presidente USA Kennedy, si potrebbe dire “Non chiedete cosa può fare il sindacato per voi, chiedete cosa potete fare voi per il sindacato”.

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    • Vorrei pregarti di specificare, oltretutto, un particolare che è fondamentale ma che viene taciuto clamorosamente;
      le quote 41 SALVINIANE non sono un miglioramento della legge FORNERO, sono invece un netto peggioramento di ciò che ti sei guadagnato, perchè sono pensioni calcolate con il sistema contributivo….che tagliano l’assegno del 30% e non si è ancora alzato nessun sindacalista….fisarmonicista…..giornalista…..scienziatista…..a dire chiaramente che SALVINI farebbe bene a non “costruire” il Ponte con lo stesso cemento con cui vorrebbe costruire le nuove pensioni anticipate……altrimenti il Ponte sarebbe più corto del 30% rispetto al progetto originale!

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    • E hai ragione a preoccuparti adesso la danno come opzione lavorare fino a 70 anni poi in men che non si dica diventerà obbligatorio secondo me con o senza Fornero.

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