Le novità dell’ultima ora sulla riforma delle pensioni e soprattutto su quota 100 arrivano dalle parole di Cesare Damiano che prova a fare chiarezza sulle finestre di uscita per il prossimo anno. Inoltre vediamo anche cosa ha detto il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia a SkyTg24, che ha risposto alle critiche delle agenzie di rating sul rischio di una riforma strutturale delle pensioni.
Infine attenzione alle novità di oggi 29 ottobre per quanto riguarda l’uscita con quota 100, con una ipotesi del Governo per riuscire a ridurre la spesa pensionistica: il divieto di cumulo. Stando a quanto riporta oggi 29 ottobre la Repubblica, questo paletto potrebbe esser introdotto dal Governo per cercare di limitare l’incisione della riforma delle pensioni sulla spesa totale prevista dalla legge di bilancio 2019.
Pensioni quota 100 ultim’ora dal Governo: Divieto di cumulo un paletto possibile?
Stando alle ultime indiscrezioni sulla riforma delle pensioni, chi vorrà uscire in anticipo dal mondo del lavoro utilizzando l’ormai nota quota 100, non potrà lavorare per almeno due anni, con la pensione che non sarà quindi cumulabile con altri redditi. Questo paletto secondo i tecnici dell’esecutivo, potrebbe portare ad abbassare il costo della manovra da 6,7 miliardi a 5 miliardi, lasciando almeno 50mila lavoratori nel mondo del lavoro. I pensionandi passerebbero quindi dai 400mila annunciati da Salvini a meno di 350mila.
Riforma Pensioni 2018 ultime novità: parla Garavaglia
“Alla fine la riforma della legge Fornero prevede un’opzione in più, andare prima in pensione con quota 100: va solo spiegata. E’ un’opzione, poi ognuno sceglie se vuole avere una pensione più elevata può rimanere e maturare contributi aggiuntivi”. Queste le parole del viceministro all’Economia, che continua poi a spiegare la quota 100, ribadendo che non sostituirà il regime esistente, ma aprirà una finestra per chi vorrà approfittarne.
“Poi va valutato che nella PA ci sono il 7% di persone che hanno meno di 35%, è evidente che il tappo della Fornero sta bloccando il rinnovo del personale, lo stesso vale nel privato. Un tappo che evita l’ingresso di giovani, con conseguenze sul costo lavoro. Quota 100 è anche un modo per abbassare strutturalmente il costo del lavoro, se si valutano tutti gli aspetti le cose sono più semplici da capire”.
Pensioni ultimissime notizie: Damiano fa chiarezza sull’uscita con quota 100
Pochi istanti fa, Cesare Damiano ha fatto un esplicativo post sulla sua pagina ufficiale facebook, spiegando che “È tramontata l’ipotesi di bloccare, fino al 2023, l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia dopo il passaggio, nel 2019, a 67 anni e si sta valutando l’aumento dell’età ogni due anni a seconda degli andamenti della speranza di vita”.
Damiano spiega che nella bozza di «Pacchetto pensioni» del governo sulla pensione anticipata “Si apprende che i lavoratori pubblici che maturano, entro il 2018, il diritto ad andare in pensione con quota 100 (con un minimo di 62 anni di età e 38 di contributi) potranno avere l’assegno a partire dal primo luglio 2019. Per i lavoratori privati è prevista una finestra «mobile» di tre mesi. Chi avrà maturato i requisiti entro dicembre 2018 uscirà il 1 aprile 2019 mentre chi li avrà maturati dopo avrà la pensione trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti. I requisiti anagrafici saranno adeguati agli incrementi alla speranza di vita dal 1 gennaio 2023.
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Buona sera Marina io vorrei sapere quante probabilita’ ci sono che stoppino l’aspettativa di vita siccome jio ho 60 anni e 42 anni e 6 mesi di contributi.
La ringrazio anticipatamente
Antonio
Dovrebbe essere bloccata almeno per le anticipate, ma finché non leggiamo non crediamo 🙂
Stiano tranquilli, Draghi, Fornero e L’UE, in pensione con quota 100 ci andrà chi è veramente scoppiato. Tra le penalità dei minor contributi versati, l’adeguamento dell età di uscita alla aspettativa di vita, il divieto di cumulo con altre possibili entrate, le lunghe finestre per i pensionamenti, e con la riduzione quindi dell’assegno tra il 10 e il 20% e il TFR liquidato a 67 anni vedrete andranno via non più del 50% degli aventi diritto. Dopo una vita di sacrifici chi è colui che, con i figli che saranno autonomi l’anno del poi e il mese del mai si può permettere tagli pensionistici del 20%? . Saremo costretti a lavoro col bastone e con i pochi neuroni rimasti ,e renderemo per i nostri datori di lavoro quello che possiamo, con ripercussioni su produttività ed efficienza. A questo punto non vedo purtroppo alternative.
TANTI PROCLAMI OGNI GIORNO ( ieri sera Sera Salvini ribadiva che sta smontando la Fornero ) E A NOI PRECOCI CI ABBUONA 2 MESI PERCHE’ CON 42 ANNI E 10 MESI UNO SCONTO DI 5 MESI E’ TROPPO . I DUE CIALTRONI CI DICONO CHE ANCHE PER CI SARA’ UNA FINESTRA DI 3 MESI !!!!!!!!!!!!!!!! E’ UNA VERGOGNA SONO BEN 63 MESI IN PIU’ DI CHI SI CUCCA IL REGALINO DI QUOTA 100 . QUESTA LEGGE E’ UNA PORCATA CONCEPITA SOLO PER DARE UN RICAMBIO NEL PUBBLICO IMPIEGO !!!!!!!!!!! UN VERO E PROPRIO REGALO ELETTORALE .. SOLO 2 MESI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Da giorni no si parla di quota 41,
ho una domanda….io ho 42 anni e 2 mesi di contributi pagati, quando vado in pensione ??
Non mi ha detto quanti anni ha Giovanni, non posso , non avendo le info esaustive, fornirle una risposta.
cercate di spiegarvi meglio esempio io compio 62 anni il 26 gennaio 2019 con 39 anni di contributi quando potrò andare in pensione e quali penalizzazioni se ce ne sono?
Cara Marina ci pare di essere sempre stati molto chiari in ogni articolo ed anche rispondendo ai singoli sul sito, forse basterebbe leggere con maggiore attenzione. Se ha bisogno di una consulenza privata ci contatti all’indirizzo pensionipertutti@libero.it. Saluti