Da ieri fanno molto discutere le dichiarazioni sulla riforma delle pensioni ed in particolare su quota 100 del premier Giuseppe Conte, che ha ribadito come la misura sperimentale finirà nel 2022: “Una misura triennale che voleva supplire a un disagio sociale che si era creato, provocato dalla riforma Fornero. Si tratta di un’offerta temporale, per cui non è all’ordine del giorno il suo rinnovo”. Oggi 28 settembre vediamo alcune reazioni a queste parole, partendo proprio da cosa ha detto Elsa Fornero. Oltre all’ex Ministro del lavoro ecco anche le dichiarazioni del segretario Ghiselli, di Tiziano Treu e di Roberto Maroni.
Ultime news Riforma Pensioni oggi 28 settembre: Elsa Fornero favorevole ad abolire quota 100
Elsa Fornero ribadisce ancora una volta di spostare i soldi di quota 100 per fermare la disoccupazione giovanile, ecco il suo commento nell’intervento agli stati generali del lavoro: “Bene che quota 100 non sia rinnovata. Mi piacerebbe che utilizzassimo le risorse del Next Generation Ue con un programma molto chiaro e ben dettagliato che non aumenti le risorse per il sistema previdenziale e le sposti verso altre azioni di welfare come il sostegno alla povertà infantile, alla disoccupazione giovanile e per aiutare i lavoratori nelle loro discontinuità”. Poi prosegue: ” Mi auspico una ricomposizione del nostro welfare: ora i 3/4 vanno alle pensione e non ci sono altre nazioni che hanno proporzioni simili“.
Anche l’ex Ministro Roberto Maroni, intervenuto sempre all’interno dell’ incontro del comitato scientifico degli Stati Generali del Lavoro ha parlato della riforma delle pensioni e di quota 100, con idee diverse da quelle della Fornero: “Cosa vuol dire non rinnovare quota 100? Che si andrà in pensione a 80 anni o ci sarà un sistema diverso? Serve un intervento equo, che non blocchi il ricambio generazionale. Poi conclude: “Non si può tornare a quello che c’era prima di quota 100. Bisogna salvaguardare i conti dell’Inps ma anche i giovani. Quota 100 non ha funzionato bene, ma dobbiamo capire cosa ci sarà poi”.
Riforma Pensioni ultime novità oggi su quota 100: le proposte di Treu e Ghiselli
Anche Tiziano Treu è intervenuto al dibaddito, e l’attuale presidente del CNEL ha spiegato: “La staffetta generazionale è assolutamente fondamentale, ma va curata. Non funziona mandare in pensione i lavoratori più anziani per far assumere i giovani. Servono forme di collaborazione”. Una ipotesi, per l’ ex ministro del Lavoro, è un pensionamento progressivo con part-time negli ultimi anni di vita e la contemporanea assunzione di giovani in apprendistato, ma “Per mettere in pratica questo modello servono dei sostegni ai lavoratori che consentano loro di non perdere reddito e non diminuire l’importo della pensione“.
E quindi cosa succederà ora? Il segretario Roberto Ghiselli su Facebook sintetizza bene quanto sta accandedo: “Quota 100 non ha cancellato la legge Fornero… Se il Parlamento non interviene con una nuova legge dal 2022 tutto tornerà come prima. Il confronto in corso tra governo e sindacati ha l’obiettivo di una riforma della previdenza, basata sulla flessibilità e sul riconoscimento dei lavori gravosi, di cura, delle donne, dei precoci e di chi ha carriere deboli o discontinue. Sosterremo questo confronto con responsabilità e coerenza e, se necessario, con la mobilitazione della nostra gente”.
Voi cosa ne pensate di queste parole? Cosa fareste post 2022? Fatecelo sapere nei commenti qui di seguito, vi aspettiamo!
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E se la ride pure la ex ministra (più odiata dagli italiani)!
Che suggere sangue dai lavoratori provochi ilarità incontrollabile? Sembrerebbe proprio così…
Comunque il PD (al solito) sta facendo una figura di emme a dire poco. Mi chiedo chi siano le persone che ancora votano per una organizzazione politica palesemente contraria agli interessi dei propri cittadini… Mistero.
Siamo in tanti a chiederci chi vota ancora PD …eppure lo votano….
Vogliamo andare in pensione nel 2022. Per chi come me che è nato nell’aprile 1960 e per quattro miserandi mesi non cade in quota 100!!!!!!
Scusate ..il finale è nero di seppia , non fumo
Una riforma seria parte dal presupposto costituzionale che tutti i cittadini hanno gli stessi diritti. Chi in pensione c’è, chi ci deve andare e chi ci andra’ in un lontano futuro . Tutti lo stesso sistema di calcolo sostenibile per il paese. Se qualcuno in base al nuovo sistema prende cio’ che non gli spetta ( fatta salva una base…es 1500 lordi.)..gli verra’ ricalcolata la pensione
Il diritto acquisito di alcuni non puo’ . negare il diritto generale di ognuno degli altri ……..i rattoppi che si intendono mettere sono rattoppi….leggo…quota 41 solo per i precoci ….che significa ?…che chi ha fatto qualsiasi lavoretto e si è trovato con un anno di contribuzione prima dei 19 anni …va a 18+41 59 anni …..gli altri si ritrovano a 63 anni e 42 di versamenti al lavoro (almeno con la 102 proposta che sembra accreditata. Vi pare giusto?? Altra ingiustizia e disparita che si assomma alle altre in atto….appunto solo rattoppi e fumo di seppia,
La riforma fornero è la più brutta riforma pensionistica che sia mai stata partorita. Oggi abbiamo un sistema pensionistico che dire assurdo è poco e probabilmente va pure contro la nostra costituzione, infatti l’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, ma vedendo quello che succede oggi mi vengono dei dubbi.
Infatti con 67 anni e 20 di contributi si ha diritto alla pensione, calcolata col sistema misto per chi aveva dei contributi versati prima del 1996, però con 5 anni in meno ci vogliono almeno 18 anni in più di contribuzione per accedervi (vedi quota 100 finta). Non mi sembra che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, qualcuno è più uguale e qualcuno molto meno.
Però se sei donna puoi andare 9 anni prima ma devi avere 15 anni di contributi in più e devi accettare il calcolo interamente contributivo, con un notevole abbassamento dell’importo, (chissà cosa hanno fatto di male le signore per questi politici per punirle così severamente, forse ritengono che il lavoro quotidiano svolto tra le mura domestiche oltre a quello sul posto di lavoro sia una colpa gravissima da condannare) ma la nostra costituzione non dice senza distinzione di sesso? Perché allora un uomo non può fare la stessa scelta?
E infine se vuoi lasciare il lavoro prima dei 67 anni devi avere solo “23 anni” di contributi in più se sei uomo e 22 se donna e con oltre il doppio dei contributi ti dicono che hai avuto la pensione “anticipata”, con quale coraggio.
Ho letto su questo sito proprio un articolo sulla riforma Dini, a conti fatti forse la sua riforma sarebbe la più equa proposta, magari mettendo dei correttivi (per non stare a riscrivere tutto il mio pensiero che potete leggere quanto avevo scitto qui https://www.pensionipertutti.it/riforma-pensioni-2021-ultime-da-perfetto-post-quota-100-restera-la-fornero-ecco-perche/ ho spiegato una mia ipotesi di correttivo al contributivo, poi sicuramente se ne possono trovare di migliori) per addolcire il passaggio al contributivo secco, ma almeno ha il pregio di trattare tutti nella stessa maniera e di tenere in ordine i conti dello Stato.
La riforma contemplava un accesso flessibile alla pensione, con assoluta parità di trattamento tra uomini e donne, a partire dai 57 anni e fino ai 65 che soddisferebbe le richieste di moltissimi lavoratori.
Suppongo che le risorse di cui la sig.ra Fornero parla e che vuole “spostare” siano i contributi che i lavoratori hanno versato per il “sistema previdenziale “.
E brava la Fornero!
Tanto a lei che gli frega? Ha un lavoro comodo in ufficio (ammesso che lavori), mica deve tirare la carretta ogni mattina!
Senza quota 100 la gran parte dei giovani non troveranno un lavoro stabile, saranno precari e sfruttati.
In ogni caso si sapeva che i liberisti volevano chiudere quota 100 a fine 2021, Conte si è adeguato al PD.
Vediamo cosa ne pensano i M5s si adegueranno anche loro?
E la cosiddetta sinistra parlamentare che dice? Che dice Speranza? Che dice sinistra italiana?
Cosa dice la burocrazia sindacale?
Io ho iniziato a lavorare a 14 e 10 mesi ho 51 anni 37 di contributi 37 anni di contributi faccio il falegname ho il 67% di invalidità 104 personale in situazione di gravità io nn c’è la faccio più quindi gli invalidi devono essere tutelati capito fornero conte di Maio Zingaretti renzi tridico andate voi con 4 pasticche al giorno a lavorare in fabbrica 37 anni vergognatevi basta noi dobbiamo andare in pensione prima e il 74 %di invalidità é troppo alto va abbassata la soglia al 67% già erano stati votati in parlamento 2 ordini del giorno ritirateli fuori dalle cancellerie di stato ok
Bravo Antonio, il 74% è troppo alto. Io di pasticche ne prendo 17 al giorno, faccio terapia immunosoppressiva, tutti i giorni cortisone e durante l’anno decine e decine tra visite, controlli, esami e prelievi. Ho 58 anni con 37 di contributi, sono rimasto disoccupato, sono distrutto fisicamente e moralmente. l’INPS mi ha dato il 70% di invalidità che non serve a nulla. Devono assolutamente abbassare la soglia del 74% per avere qualche agevolazione previdenziale. Nelle mie condizioni non riesco a trovare lavoro. È ora che i sindacati si diano una sveglia
Ma il CNEL non è qull’ente che doveva essere soppresso con la riforma costituzionale di Renzi? Beh, se si eliminassero un po’ dei circa 7000 enti inutili o quasi inutili quante risorse si recupererebbero per fare una vera riforma delle pensioni?
Giuseppe Conte ha parlato di quota 100 come misura straordinaria momentanea per far fronte ad un “disagio sociale “ . Ma ora quel disagio sociale Non c’’è più? Oppure sta crescendo ancora di più ? Come ha colto Damiano i diritti acquisiti di chi è andato in pensione prima ,lavorando meno anni e guadagnando di più,li dobbiamo pagare solo noi?
La nostra generazione mi pare stia dando un contributo importante andandoci dopo è con meno soldi…..per poi sentirci dire da qualcuno che noi scarichiamo il debito sui nostri figli e nipoti.
Allora,
Oggi 28.9 si leggono sui giornali notizie preoccupanti. Dal 2022 scalone di 5 anni se non si trova una soluzione adeguata.
Quota 100 se ne sarà andata (e non è un gran male). Per gente come me,del 1960 e con già 41 anni di contributi cosa resta? Arrivare a 63/64 anni con 45 di contributi? (Quota 109?).
Cari sindacati mi pare una ingiustizia totale! (Da restituire la tessera!).
Pensate un po’ anche a noi con 40/41 già fatti ad oggi. Almeno lasciate, o migliorate un poco, l’anticipata Fornero (i nostri 42/43 anni nel 2022 li avremo fatti) e senza penalizzazioni.
Altrimenti che senso avete di essere nostri rappresentanti?
Cari politici vi manderei davvero a lavorare in fabbrica davanti a una presa, o trancia ecc.. tutto il giorno a fare la stessa cosa come un robot e dopo 41 anni di lavoro dire che non bastano ancora ,dire che mancano i soldi sono 20 che continuate a a perseveranza su lavoratori e pensionati e era di finirla .
Resto sbalordito dalle dichiarazioni di Maroni. Ma non fa più parte di quel partito o non lo informano ? La quota 100 non verrà rinnovata perchè è nata come una opzione sperimentale triennale che non ha dato i risultati sperati, non ha quell’equità che lui stesso chiede, non ha cancellato la Fornero come invece dice il suo caporione, non ha sbloccato affatto il ricambio generazionale e non ha salvaguardato i conti dell’INPS. Per fortuna che poi si accorge che non ha funzionato bene. Complimenti ! Glielo dica anche a Durigon che abbiamo perso tre anni di tempo per una riforma farlocca.
In pensione con 41 anni di contributi senza limiti di età, per alcune categorie usuranti come insegnanti proporrei anche 40 anni di contributi. Non va penalizzato chi per merito ha iniziato a lavorare in giovane età, ha già dedicato ampiamente la sua vita al lavoro sentendosi ormai stanco e ha versato abbondantemente la sua parte di contributi.
Parlano addirittura di mobilitazione della gente…ma sono anni che non vedo piu nessuno in piazza a protestare!!!!