Riforma pensioni 2025, critiche al Governo Ghiglione (Cgil): ‘Oggi muoio ma domani vado in pensione’

Su Il Fatto Quotidiano si leggono le dichiarazioni di Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil, relativamente alle varie ipotesi di nuove misure previdenziali che stanno circolando in questi giorni: “È evidente che, nonostante i continui slogan e le promesse fatte in campagna elettorale, il governo ha un solo obiettivo: fare cassa ancora una volta sulle pensioni”, poi un post pubblicato sui suoi social ben evidenzia la presa di posizione della Cgil, contraria in toto a quanto sta emergendo. Sebbene allo stato attuale non vi sia nulla ancora di definitivo, la Ghiglione non usa mezzi termini, specie chiamando in causa il leader della Lega, Salvini, e la sua Quota 41, mai arrivata nonostante le promesse e si dice perplessa, pare che l’andazzo del Governo sia aspettare il più possibile prima di concedere la quiescenza, ecco perché scrive: ‘ Oggi muoio ,a domani vado in pensione’.

Vi lasciamo alle sue parole:

Riforma pensioni 2025, Ghiglione, Cgil: ‘Oggi muoio ma domani vado in pensione’

Oggi muoio …ma domani vado in pensione.

In questi giorni stanno uscendo vari articoli sulla previdenza. Ci comunicano che, in definitiva, salteranno tutte le forme di flessibilità in uscita, anche quel pochissimo rimasto.

Ovviamente il Governo non ci convoca e tutto è demandato alla discussione sulla Legge di Bilancio.

In queste ore stiamo cercando di capire cosa c’è di vero per poter commentare nel modo più preciso possibile le prodezze di questi esponenti di Governo che in campagna elettorale promettevano di superare la Legge Fornero.

Vi ricordate Salvini con i 41 anni di contributi?Beh si conferma ancora una volta che erano bugie. Ora dovremmo averlo capito. O serve ancora altro? Perché poi arriva un momento nel quale la colpa a quelli di prima non si può più dare.Soprattutto se siedi negli scranni del Parlamento da 20 o 30 anni.

Per ora questo. Ma avremo molto da dire“.

Sui social ci siamo imbattuti in un post di Lorenzo Ferrari, seguitissimo su Linkedln, un ragazzo giovane e brillante che purtroppo ha già colto in uno dei suoi ultimi scritti non sono l’assurdità del nostro sistema previdenziale, che porta gli anziani ad ancorarsi al lavoro, legandoli sebbene spesso stanchi ed improduttivi, ma anche che l’unico modo per poter avere una pensione dignitosa resta il 2° pilastro della previdenza, ossia quella complementare. Lavorare duramente oggi, che si hanno le forze, per mettere da parte qualcosa per quando le stesse veranno meno, il termine usato nell’immagine a corredo del post, volutamente provocatorio (A lavoro rincoglioniti in pensione nella tomba), per indicare quanti over 60 sono costretti a restare a lavoro perché non raggiungono i requisiti ha fatto discutere, ma non era chiaramente usato con l’idea di offendere gli over 60, quanto per scuotere chi legifera, speriamo serva, noi dal canto nostro trovandolo affine alla frase iniziale della segretaria confederale della Cgil, lo rilanciamo per dare voce ai giovani.

Riforma pensioni 2025, ed i giovani cosa ne pensano di questo continuo procastinare l’età di accesso alla pensione?

Così Lorenzo Ferrari: Secondo la previsione dell’INPS dovrei andare in pensione a circa 71 anni, evviva. Invece di incentivare i giovani a lavorare in questo Paese ci si aspetta che le persone rimangano energiche, utili e produttive anche a età dove bisognerebbe soltanto godersi il proprio tempo.

Mi ricorda molto quando in università, o a scuola, i professori spiegavano per ore e si aspettavano pure che si stesse attenti per tutto il tempo. Lo facevano pur sapendo che non fosse possibile, ma non era un problema loro e quindi poco importa.

Il concetto, più o meno, è simile.

A mio parere andare in pensione a 70 anni è una follia senza senso.

In una società che richiede di essere costantemente performante, riuscire ad esserlo a un certo punto diventa altamente improbabile.

E non fraintendetemi, non intendo affatto dire che a 70 anni non puoi essere brillante o in gamba come un giovane ma che, ovviamente, nella maggior parte dei casi l’energia non è la stessa. E neanche la voglia di lavorare.

Non servirebbe neanche discuterne, è normale.

La pressione, le aspettative, l’ansia sociale ti portano a essere stanco già a 20 anni. Come si può pensare di continuare a lavorare a 60 o 70?

Dovremmo fare pressione per indurre un cambiamento e costruire un sistema più equo, che riconosca il valore del lavoro ma anche il diritto al riposo e alla qualità della vita. Mi rendo conto però che forse è un’utopia.

Sono molto perplesso comunque. Nel dubbio il mio consiglio (banalissimo) è di spingere il più possibile ora per accorciare i tempi… e sperare che l’INPS non ci lasci a piedi un domani.😂

Che ne pensate di questa situazione?💬

PRECISAZIONE:
Questo non è un articolo di giornale, è un’immagine simpatica con scritto un testo volutamente provocatorio, affiancato dall’emoticon di un arcobaleno. Già questo dovrebbe dissuadere dal prenderla troppo sul serio, in quanto i termini che ho usato sono scelti apposta e non vogliono né offendere, né denigrare.🌈”

Ringraziamo Lorenzo per averci concesso di rilanciare il suo post che ci sembrava sia in linea con le parole forti della Ghiglione, ‘Oggi muoio, ma domani vado in pensione’, visto che entrambi asseriscono che sembra sempre più probabile che la pensione la si raggiunga nella tomba, e soprattutto perché non é sempre così facile avere pareri così ben dettagliati dai giovani, che spesso sembrano non pensare proprio, attualmente alla loro pensione. In parte come dargli torto, manca il lavoro, ma per quanti come Lorenzo sono imprenditori in giovane età, chiaro che la questione tocchi.

Voi cosa ne pensate delle due dichiarazioni? E dalla vostra se doveste pensare ad uno slogan che identifichi la vostra situazione previdenziale o la direzione verso cui pare propendere il Governo, cosa scivereste? Ditecelo, se vi va, nella sezione ‘commenti’ del portale.

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67 commenti su “Riforma pensioni 2025, critiche al Governo Ghiglione (Cgil): ‘Oggi muoio ma domani vado in pensione’”

  1. Quel signore che oggi coltiva mirtilli Lavoro durissimo da bambino in cima a un monte per mantenere madre a fratelli. Niente Naspi,niente reddito cittadinanza . A 10 anni puliva la stalla prima di andare a scuola a piedi in mezzo alla neve. Rispetto per coloro che con fatica si sono sempre rimboccate le maniche e non sono mai andati a chiedere bonus …..e hanno insegnato ai figli a lavorare .

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  2. E brava la Ghiglione, siamo perfettamente d’accordo con il suo incipit ma… non mi risulta che abbiate fatto qualcosa quando siete stati al governo (voi come estensione del PD). Inoltre bisognerebbe chiedersi: quale unico gruppo parlamentare voto’ compatto la L. fornero?

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  3. Rispondo al SIG. FRANCO GIUSEPPE (suo commento del 1 Settembre 2024 alle 11:05).

    Sig. Franco Giuseppe, nei mesi passati il Governo ha convocato più volte i Sindacati al solo scopo per aggiornarli sulla successiva data di incontro. Io non ero lì.

    Riguardo alla Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin, non ho creduto che prendessero in considerazione la proposta di tre illustri semisconosciuti. Ma un Professore illustre, vedendo il nome Armiliato (conosciuto peraltro ad un vasto pubblico per il suo impegno sociale), si è incuriosito, e quindi si è creata l’occasione per uno scambio di opinioni per via telefonica tra il Professore e me.

    Se il Governo, o il CNEL, o altri esperti previdenziali volessero prendere in considerazione i contenuti della Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin, non avrebbero di certo da riconoscere la loro incapacità nel produrre una Proposta migliore. Si tratterebbe solo di valutarla e, qualora ne condividessero i contenuti, applicarla.

    I contenuti della Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin non sono affatto originali, nel senso che si rifanno a Proposte già sviluppate da altri e in particolare si basano su:

    • Atti Parlamentari italiani dal 2013 al 2022 (Damiano, Baretta, Gnecchi, Pastorelli, Locatelli, Marzano, Rizzetto, Durigon, Serracchiani)

    • Atti Parlamentari europei del 2017 (Dalvaux)

    • Pareri di esperti di Diritto tributario internazionale del 2017 e del 2020 (Oberson, Allevi)

    • Analisi di Responsabili di stabilimenti di dimensione internazionale del 2017 (Intini, La Forgia)

    • Studi del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2018 (Bottone)

    • Studi della Banca d’Italia del 2020 (Carta, D’Amuri, von Wacther)

    • Indicazioni del Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena del 2021

    • Sentiment popolare espresso attraverso i social ai tempi nostri (Armiliato, Marino)

    Ciò su cui insiste la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin (PAG) deriva anch’esso dal passato e proverò a spiegarlo portando a confronto le soluzioni del Governo (GOV) con quelle della Proposta PAG:

    • Problema Denatalità

    o Soluzione GOV: dare soldi alle famiglie per incentivarle a generare più bambini (il problema verrebbe risolto a valle)

    o Soluzione PAG: impiegare la forza lavoro robotica (Robot e AI) per colmare il vuoto della forza lavoro umana generata dalla denatalità (il problema verrebbe risolto a monte, ovvero verrebbe eliminato)

    • Problema finanziamento pensioni

    o Soluzione GOV: mantenere i lavoratori anziani più a lungo al lavoro (il problema verrebbe risolto, ma si impedirebbe il ricambio generazionale e di conseguenza si alimenterebbe ancora di più il problema della denatalità)

    o Soluzione PAG: far versare i contributi previdenziali anche a Robot e AI (il problema verrebbe risolto, si favorirebbe il ricambio generazionale e di conseguenza anche il problema della denatalità verrebbe risolto)

    Il punto di forza della Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin è che essa si fonda sul “paradigma digitale”, sulla Economia Digitale, sui fattori di produzione digitali, sulla forza lavoro digitale, sulla produzione dei servizi digitali (prevalentemente fai-da-te), sulla natura della moneta digitale (che non viene creata dal nulla ma è insita, “cristallizzata”, nelle risorse fisiche ed attende solo che qualcuno la renda liquida e la faccia circolare).

    Il punto di forza della Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin è anche il suo il suo punto di debolezza.

    Poiché nessuno, ad oggi, ha pienamente compreso che cosa sia l’economia digitale, sono molto attivo nel divulgare verso le Università italiane la nuova disciplina STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) che ho chiamato Economia Informatica.

    L’Economia Informatica fonde Economia e Informatica, in altre parole è possibile avere una sola Disciplina (concetti, modelli, leggi) che si applichi sia all’Economia che all’Informatica. Ma è difficile comunicare l’Economia Informatica ad economisti che hanno scarse conoscenze di informatica, e ad informatici che hanno scarse conoscenze di economia. Sarebbe possibile comunicare l’Economia Informatica in maniera più agevole agli studenti.

    CONCLUSIONE.

    Economisti, esperti previdenziali, esperti del lavoro, Governo, applicano modelli del passato ad un’economia che appartiene invece ad un futuro che è già presente. Risultato: più disoccupati e inattivi, bassa crescita economica, allungamento della permanenza al lavoro.

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    • RIPETO FINO ALLA NOIA QUESTI FANNO I FURBI CONE OL PD E GLI ALTRI PARTITI LA RIFORMA DELLE PENSIONI LA FATTA IL CORONA VIRUS CON 153MILA MORTI IN TUTTA ITALIA E L INPS FESTEGGIA TUTTI I GIORNI E INCASSA 1MILIARDO DIEURO AL MESE PER LE PENSIONI CHE NON EROGA PIU!!!!!!! I SOLDI CI SONO E COME MA LO STATO NON PARLA E NON DICE NULLA PERCHÉ NON VUOLE CHE IL POPOLO LO SAPPIA’ !!!!!! QUESTI E I PRECEDENTI SONO IL MALE ASSOLUTO DELLA POLITICA SONO DEI FALLITI CHE CAMPONO SUL POPOLO ??????? CACCIATELI VIA TUTTI T UTTI capito DATE IL PAESE IN MANO ALLE MERKEL PER 10 ANNI E L ITALIA RISORGERA’!!!!!!! SOLO LEI AL COMANDO!!!!! QUESTI E QUELLI DI PRIMA MANDATELI IN SIBERIA !!!! GRAZIE

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    • Ribadisco i miei complimenti e il mio parere favorevole a PAG. Io non ho il coraggio e non trovo le parole. Glielo dica Lei ai nostri amici qui del sito che invece verrà approvata la proposta Gov.

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      • Sig. Franco Giuseppe, domani 4 settembre 2024, invierò una mail al Parlamento italiano (Deputati e Senatori) con in copia conoscenza la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In allegato alla mail ci sarà tutta la documentazione della Proposta di Riforma Previdenziale Perfetto-Armiliato-Gibbin.

        Ciò che non sono in grado di fare, o che non hanno il coraggio di fare i Sindacati (CGIL, CISL, UIL, UGL) lo farò io.

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  4. Coloro che svolgono il lavoro che amano non lavorano mai (è una gran fortuna). Succede che si identificano con la loro professione (in bene e in male).. In Germania quando si decisero le pensioni,si fece uno studio per sapere a che età,in media,si moriva…..a 60…bene..pensione a 60. Perché non accettare che uno abbia il piacere di coltivare mirtilli a 70 anni ? Penso non levi lavoro ai 20 enni. Compro i mirtilli da un ottantenne,un tempo operaio. Mai pensato tolga lavoro ai 20enni. Mette il suo tavolino al mercato ,in regola con le disposizioni per coltivatori in proprio. Nessun 20enne ha chiesto di poter svolgere quel lavoro …. Non ci capiamo signor Paolo Prof .. pazienza.

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  5. Ripeto che ognuno è libero del proprio tempo, quindi anche lavorare, anche un lavoro mai svolto precedentemente. O girare per il mondo o andare avanti e indietro per le strade della propria città-paese. LIBERTÀ. Ciò che fanno gli altri rispettando regole e leggi non mi riguarda. Così come cio che gli altri pensano di me è un problema loro.

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    • no delfina; se parli di viaggi è una cosa; se dici che una persona è libera di fare un altro lavoro pur essendo in pensione per me non esiste; togli opportunità a chi il lavoro non ce l’ha; oppure non sai cosa fare e allora fai volontariato o ti occupi dei tuoi interessi personali; se una persona ha sofferto sul lavoro non vede l’ora di finirlo; se non ha sofferto beato lui ma liberi posti per altri che il lavoro non ce l’hanno; tutto qui; chi impedisce alle persone di andare in pensione gioca anche su queste persone che non smetterebbero mai; io ho un amico che ha detto questa frase: poi se termino non sono più nessuno; rimane un amico ma ……. la mia visione è un’altra; saluti a te e ai gestori del sito

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    • Mi pare che questa testata tavolta proponga articoli sull’argomento.
      Mi ha fatto piacere leggere tra le risposte quella di un lettore che accenna alla proposta di tassazione su Robot e AI di Perfetto. Non so se l’autore la abbia mai letta ovvero se sia solo uno dei tanti articoli che viene retributo all’autore dai 10 ai 30 euro al pezzo.
      Articolo che richiama si un problema vero, ma che propone di risolverlo con le idee che scaturiscono in quelle riunioni che annualmente si svolgono dalle parti di Davos, ovvero da quei tali che dal tetto della piramide sociale voglono continuare a comandare il mondo.

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  6. Signor Paolo Prof. penso che ogni persona in pensione, purché rispetti le leggi,abbia diritto di continuare a lavorare versando il dovuto in regola con le imposte sul reddito . Sono per la libertà. Molti su dedicano al volontariato GRATUITO e lo sottolineo (in Piemonte sono soltanto due le associazioni di volontariato puro, cioè niente rimborso spes) ,altri al volontariato con rimborso spese . ..altri aiutano amici,vicini….. Altri viaggiano per il mondo…. Rispettando le regole e il prossimo ognuno è libero del proprio tempo .

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    • Delfina, non ci capiamo; i viaggi per il mondo sono una cosa che non c’entra nulla con il lavoro ; il volontariato è lodevole ma non c’entra con il lavoro; io parlo di quelle persone che dicono: sono in pensione, continuo a lavorare; se tu sei in pensione e fai volontariato è una cosa bella ma è un’altra cosa; se tu aiuti altri ottimo ma non è lavoro; io parlo di quelli che, pur essendo in pensione, continuano a lavorare; salvo che sei costretto perchè la pensione non ti basta ma quella è un’altra situazione; un mio amico e collega, e ormai ha 68 anni, continua a lavorare; lui in una scuola c’è stato oltre 15 anni ; la scuola era su 3 sedi, lui ha visto la realtà di 1 sede; io in totale di 4 anni ho visto tutto; la prassi era che l’ultimo arrivato si sorbiva le situazioni peggiori; chi ha sofferto sul lavoro non vede l’ora di terminare e dire basta lavoro; sul viaggiare siamo d’accordo e tra meno di venti giorni parto; sul volontariato siamo pure d’accordo saluti a te e ai gestori del sito

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  7. Visto che tutti gli anni cambiano le regole in peggio, sarebbe onesto poter far scegliere se versare i propri contributi all’ Inps oppure ad un fondo pensionistico non statale

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    • Buongiorno Max
      E’ un po come il pensare se sia meglio una economia totalmente di mercato o se lo sia una economia, almeno, mista.
      Quella mista era la nostra dei primi 30 anni del dopoguerra, quella di mercato è quella attuale anche se ancora interamente completata.
      Ammesso che in un futuro sia pemesso si possa fare la scelta che proponi, qualora il fondo pensionistico da te scelto fallisse… però … nessun aiuto dallo Stato!
      Saluti.

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  8. È il Paese che muore, così. Non solo noi. Ed è questo che è perfino più grave. Siamo smontati e quindi indirizzati con una discreta serenità di fondo verso il baratro, e tutto accade senza particolari sussulti. Dove la presunta cura all’annegamento è dare meno aria, insufflando volontariamente acqua di mare nei polmoni. Ma questa è la parabola evidentemente di una comunità che non sa difendere sé stessa, poiché appare aver perso qualsiasi spirito critico, inteso come consapevolezza delle cose e delle cause, e come forza per resistere alla violenza imposta alla comunità stessa. Ci siamo cacciati, malguidati, in un orgia finalizzata alla privatizzazione di tutto, dove l’interesse pubblico (cioè nostro!) – quello che opera sulle cose e sugli eventi per apportare un beneficio collettivo, che cura gli ammalati, che istruisce chi non ha istruzione, che ha cura dei bambini e degli anziani, che insegna l’importanza della solidarietà e dell’aiuto reciproco nell’interesse non solo del singolo bensì di tutti! – è prevaricato e sostituito dall’interesse privato, che ha come prioritario ed anzi esclusivo scopo il profitto personale. La totale spoliazione dei beni e dei servizi pubblici (quelli che erano nostri, di tutti) resta lo scopo principale. Nulla dev’essere salvato. Tutto va giudicato in via esclusiva in ottica di potenziale profitto. Perfino i mercati comunali, situati spesso al centro delle città – storici luoghi dove bearsi dei colori della verdura e della frutta coltivati nei paesi dell’hinterland, di pesci pescati nel mare di fronte casa, sempre pieni di persone a ogni ora, per acquistare prodotti genuini a costo accessibile – vengono chiusi o trasformati in orrendi posti di ristoro fasulli per soli turisti. I quali pure affollavano i mercati suddetti muniti di macchina fotografica, stupiti di tale bella abbondanza colorata e a buon mercato, e del continuo viavai di persone cariche di pesanti buste gonfie di ogni bendidio, e che ora viceversa si guardano bene dall’incappare nelle ridicole trappole a prezzi assurdi a loro prevalentemente dedicate. Ecco questo è solo un altro esempio. Così come noi che abbiamo superato i sessanta e lavoriamo da quaranta… facciamo parte per certi versi di questo sconfortante quadro generale. E una delle cose più sconfortanti è il percepire che questo indottrinamento verso ‘la bellezza del privato’, l’estasi della privatizzazione diremmo, è accolta da tutti tout court, senza sommovimento di neurone alcuno. Mi spogliano di tutto, ergo godo. Regalano tutto ciò che è di tutti a pochi affinché questi pochi si arricchiscano con i beni pubblici, già creati viceversa per l’appunto per un benessere collettivo. Ma che importa. L’importante è aver privatizzato tutto. Anche la moneta stessa. Altrove, ovviamente. Il culmine dell’estasi. Essere schiavi non solo di pochi, ai quali si è regalato tutto, ma esser servi di pochi che sono perfino estranei alla nostra stessa comunità. Che risiedono altrove, e che non hanno alcun interesse di sorta per le nostre sorti, e perdonate il gioco di parole. Eppure … c’è da chiedersi, c’è il modo per riacquistare un minimo di consapevolezza? Pur all’interno di questo continuo profluvio di sciocchezze mediaticamente diffuse, c’è ancora la possibilità di riiniziare a pensare con la propria testa? Di discernere il motivo per cui le cose erano state fatte e funzionavano in un certo modo? Ho fatto l’esempio del mercato semplicemente perché mi pareva più immediatamente comprensibile. Credo siano queste le domande da porsi. Poi, la forza per riprenderci le cose, e le briglie delle nostre vite, ma solo una volta riassunta piena consapevolezza della situazione, l’abbiamo.

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  9. Ecco un volto, a me nuovo, che purtroppo nel suo intervento si unisce solo al coro di coloro che danno la colpa a qualcun altro.
    In questo caso, però, a quelli che vengono dopo i governi passati della sua stessa fede politica e, allo scopo, perché non citare il “famigerato” Salvini.
    Dice la sindacalista che … stanno cercando di capire le: “prodezze di questi esponenti di Governo”.
    Ma dimentica che i lavoratori stanno cercando, ormai da quarant’anni, di capire dove siano finite le prodezze del sindacato.
    Affranti che il governo non li ha mai considerati quando anche loro proponevano la pensione con 41 anni di contributi e la caldeggiavano dai tempi nei quali era ministro del lavoro chi condivideva le loro idee politiche.
    E poiché … stanno ragionando … e sono al momento in difetto di favella prova a trovare le parole estraendole dai social (ma si sa anche loro sono un simbolo dei tempi).
    Scusandosi perà in anticipo prima che qualcuno possa fraintenderle e sentirsi offeso.
    Tutto questo in quanto sembrerebbe che ormai quando si diventa sessantenni non sia solo il datore di lavoro talvolta a considerarti improduttivo, anche nel sindacato sorge qualche dubbio che data l’età si possa, seppure metaforicamente, non tutti guadagnarsi appieno lo stipendio.
    Gentile sindacalista non è così, è la società che è cambiata e, forsenon lo avete ancora digerito; quello che, non metaforicamente, si è rubato è solo il LAVORO.
    Io sono in pensione da 13 anni, di contributi ne ho versato per 41 anni e 5 mesi fino alla soglia di una loro manciata dal diventare uno tra i sessantenni.
    Con l’arrivo della legge Monti Fornero, alla quale non mi risulta vi siate fermamente opposti, ho deciso che sarebbe stato meglio smettere di lavorare anche per rendere qualcosa ai miei anziani che vivevano in caso con noi.
    Per questo lascando a mia moglie “l’INCOMBENZA di LAVORARE” e lo ha fatto fino a raggiungere i 63; ovvero la ho attesa per 11 anni fintanto che maturasse gli arcinoti 41anni+10+3 mesi.
    Senza lamentele di non aver potuto usufruire per una sola settimana di lavoro di quota 100; quota, che le ricordo giusta o sbaglia che lei la possa ritenere, a suo tempo fu parzialmente elogiata anche dall’onorevole Damiano.
    Tutto questo, ovviamente, non essendo stati ne improduttivi ne tanto meno “rin….niti”.
    Saluti.

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  10. PROPOSTA per il GOVERNO: Fate coincidere la data della pensione con quella della morte e il problema è risolto. (in senso ironico, ovvio). Ho 61 anni e 41 di contributi (4 me li hanno fregati). Sono 41 anni anni che verso i MIEI soldi nelle casse dell’ INPS e se riuscirò a vivere ancora 10 / 15 anni, l’INPS di sicuro non mi avrà restituito tutto ciò che ho versato. Alla mia età con gli acciacchi vari, NON ce la faccio più a lavorare, MANDATECI IN PENSIONE E LASCIAMO IL POSTO AI GIOVANI. Sindacalista cara, invece di scrivere sui giornali tante belle parole, fate qualcosa, organizzate uno sciopero bello massiccio per qualche giorno… altro che chiacchierare e poi uscire a braccetto con chi Governa.

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  11. Tanto vale abolirle le pensioni…ridateci quanto versato ( che è del lavoratore) e ce lo investiamo noi…
    Poi aboliamo il SSN tanto stanno dando tutta la salute ai privati .. e poi ciao Stato Italiano…
    A proposito i sindacati si sono da tempo aboliti da soli…sono solo un vuoto poltronificio…

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  12. Potremmo fare coincidere la data del funerale con la data della pensione e questo l,’intento del Governo e così che risolveranno la partita. Haimee.!!!!! Se tutto va bene siamo rovinati.

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    • Caro Giuseppe, io oggi festeggio: non sono mica come quelli che in pensione dicono questa frase: finchè ce la faccio io lavoro; la frase mia è un altra: finche lavoro lavoro, in pensione non esiste lavorare , ci si gode la pensione finchè si sta bene; poi quando non si sta bene non te la godi più; e poi si muore; oggi 2 anni dalla pensione senza pensione ma io festeggio comunque; saluti a te e ai gestori del sito

      Rispondi
      • Come hai ragione, caro Paolo! Seguo sempre i tuoi commenti saggi, so che stai usufruendo della RITA. Io sto contando i giorni, a me, se non ci saranno nuove sorprese in peggio, mancano circa due anni e mezzo. E, con i venti di burrasca che spirano sui pensionandi, mi sa che a noi tocca affidarci ad un’altra Rita, la santa dei miracoli impossibili! Un caro saluto

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        • Grazie Marina, Wal, Don; io la penso così; se c’è un’occasione ,pure pessima, io la prendo; quella successiva potrebbe essere migliore ma anche peggiore oppure non esistere; ma lo posso fare visto che ho risparmiato una vita; saluti a voi e ai gestori del sito

          Rispondi
      • “Se potessi avere mille Lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovare
        tutta la felicità.” ops Paolo, scusa ora mille Euroni!
        Testo della canzone, se non erro, di Carlo Innocenzi e Alessandro Sopranzi, testo geniale vista dai nostri tempi!
        Saluti

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  13. Purtroppo quello che ci costringeranno a fare sarà lavorare sempre di più in nero per poter accumulare un piccolo gruzzoletto da nascondere magari all’estero come da sempre fanno i nostri amati politici e utilizzare quando si sarà anziani in aggiunta alla pensione sociale che come spingono alcuni partiti presto avrà lo stesso importo di chi ha lavorato onestamente e pagato tasse sempre più alte per una vita. Per un giovane poi sarà meglio emigrare al più presto in paesi che a differenza del nostro rispettano e tutelano i diritti dei lavoratori

    Rispondi
      • Caro Guido a sentirti sembrerebbe che la dottoressa, dopo aver viaggiato verso Damasco per limitare l’accesso alle pensioni degli ultrasessantenni, sia stata colpita da fulgore improvviso apparso nel cielo e, cadendo a terra, ci abbia ripensato.
        Non credo il problema sia: ma chi ti assume?
        Se bastasse perdere il lavoro per ottenere la pensione sai quanti … ne approfitterebbero.

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  14. Non vedo l’ora che su questo argomento si esprima il segretario,Landini Che quando parla urla e sbraita sempre,vediamo quali proposte ha in serbo X i lavoratori che si sono fatti il mazzo tutta una vita.Se non sbaglio anche loro sventolavano la bandiera dei 41 X tutti,col misto ovviamente

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  15. Il ragazzo in maniera spiritosa ha colto nel segno….x chi come il sottoscritto deve continuare a lavorare nonostante i 62 anni compiuti è chiaro già da qualche anno che il vero obiettivo è quello di stressare noi anziani a tal punto di accorciare la permanenza in pensione il più poco possibile….x quanto riguarda i giovani (i nostri politici continuano a fingere preoccupazione) la situazione è ancora più complicata perché oltre a far fatica a trovare un lavoro decente si rendono conto che dovranno lavorare una vita x ottenere un eventuale pensione da miserabili…se non si cambia il meccanismo diabolico perpetrato in questi anni e non si pensa a soluzioni innovative (proposta dott. Perfetto) I nostri giovani cercheranno altre alternative col rischio veramente concreto di non avere più contributi x mantenere il sistema pensionistico in equilibrio altro che dentaria o varie scuse portate avanti dai vari finti esperti

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  16. di certo c’è che la pensione ormai è un miraggio ma a me sorge un dubbio. Io credo che ci faranno lavorare ancora molti anni ma lo fanno per noi, per tenerci efficienti con la memoria attiva, con una certa mobilità e poi non neghiamolo il lavoro nobilita l’uomo. E poi pensate che brutto se nel nostro Paese girassero a guardare i cantieri migliaia di anziani, oppure occupare tutte le panchine dei giardinetti per dare da mangiare agli uccellini o in giro con i nostri cagnetti. Quindi deduco che non ci sono intenti punitivi ma solo attenzioni per noi anziani per manterci in forma. Quindi non resta che ringraziare questo governo che vuole anziani vispi e felici. Grazie anche ai sindacati che assecondano il governo senza mai intervenire in temi così importanti. Mi raccomando alzare subito la pensione anticipata almeno a 45 anni di lavoro naturalmente almeno 3 anni di finestra e per quanto riguarda la pensione di vecchiaia portarla a
    75 anni : Poi nel welfare inseriamo bonus pannoloni, dentiera e la badante per il sabato e domenica. Per i nostri giovani invece portiamo la scuola dell’obbligo sino a 30 anni cosi non servirà trovare un lavoro. Forza e Coraggio, grazie Meloni continua così.

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  17. Bravo Lorenzo! Uno che ragiona, merce rara di questi tempi, e il fatto che sia giovane è un merito ulteriore. Politici del piffero, ascoltate il buon senso, ma dubito siate in grado di intendere, importante è avere il vostro culo al caldo ( e quello dei vostri famigli).

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  18. Ghiglione se mi legge,gradirei sapere cosa ne pensa il segretario generale, Landini,che se non sbaglio anche lui era a favore di quota 41,ovviamente col misto.Cosa ha intenzione di fare?Grazie.

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    • Sicuramente nulla i sindacati sono servi dei governi pensano solo ai loro interessi e non a quelli dei lavoratori. Ci vuole una solenne protesta tipo gilet gialli alla Francese e uscire fuori gli attributi se li abbiamo.

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  19. Concordo con Andrea.
    Cari sindacati avete utilizzato gli scioperi in maniera impropria e politicamente strumentali alla politica anti destra, gli avete resi un arma spuntata ed inutile.
    Ora, che c’é la necessità di protestare, come facciamo ?

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  20. Il sig. Andrea mi ha preceduto e mi ha tolto letteralmente le parole di bocca.

    Lara Ghiglione afferma: “Oggi muoio, ma domani vado in pensione’.

    Claudio Maria Perfetto a Lara Ghiglione: E ALLORA? COSA AVETE INTENZIONE DI FARE?

    Già il 4 Giugno 2017 alle ore 20:39:58 veniva scritta sul web la stessa frase pronunciata da Lara Ghiglione.

    Evidentemente in 7 anni i Sindacati sono stati con le mani in mano (almeno, per quanto riguarda le pensioni).

    E qui veniamo al punto con i Sindacati, per dare un consiglio a Lara Ghiglione su cosa i Sindacati potrebbero avere intenzione di fare.

    I Sindacati dovrebbero recarsi a Palazzo Chigi, ANCHE SE NON VENGONO CONVOCATI.

    Dovrebbero recarsi a palazzo Chigi, ma non già come fece Enrico IV che si recò a Canossa per ottenere il perdono dal papa che lo aveva scomunicato.

    NO.

    TRE VOLTE NO.

    Il primo NO, è perché il perdono i Sindacati lo devono chiedere ai loro iscritti, delusi dalla inerzia dei Sindacati che restano in attesa che il Governo li convochi all’ultimo istante quando tutto è stato già deciso dal Governo.

    Il secondo NO, è perché i Sindacati vengono pagati dai loro iscritti per lavorare e per ottenere i risultati in linea con le aspettative dei loro iscritti.

    Il terzo NO è perché i Sindacati devono recarsi a Palazzo Chigi come fece il Presidente della Regione Campania Vincenza De Luca, e restare davanti a Palazzo Chigi al fine di “chiedere per ottenere” (che le loro istanze vengano accolte), e non già al fine di “chiedere per sapere” (cosa il Governo ha deciso per loro).

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    • Mi stupisco di lei Dott. Perfetto, dovrebbe saperlo che un sindacato non è di proprietà del segretario in carica, ma appartiene a tutti gli iscritti, i quali, quando vengono talvolta chiamati a esprimersi con uno sciopero di protesta, negli ultimi anni si presentano in pochi. Sono finiti i tempi degli scioperi oceanici con 2 milioni di manifestanti in piazza. Oggi quando va bene si presentano in 200.000. Lo sa bene anche Lei che non si indice uno sciopero sulle voci di corridoio, di Luglio e Agosto poi. Bisogna che esca qualcosa di ufficiale e poi si protesta prima dell’approvazione. In Francia, visto che spesso ne guardiamo le gesta, era stata depositata una proposta di legge restrittiva e solo allora i sindacati sono insorti. Noi, qui oggi, insieme ai sindacati, non sappiamo ancora nulla, nulla sulla cancellazione della Fornero con qualcos’altro, nulla sulla 41 light, nulla su quanto saranno allungate le finestre delle sole pensioni anticipate, nulla sulla proroga di OD e infine nulla sappiamo se hanno ricevuto e tanto più letto e compreso la proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin. Su cosa debbano indire uno sciopero, sul sentito dire ? Presentarsi davanti a Palazzo Chigi per essere ricevuti ? Ma Lei dov’era quando nei mesi passati il governo ha convocato più volte i sindacati per parlargli del nulla visto che lo stesso governo si presentava a mani vuote senza uno straccio di proposta ? Ma poi perchè chiedere solo a CGIL e UIL di protestare, quando la CISL nemmeno si presenta ai cortei e quel pseudo sindacato UGL è direttamente coinvolto nel governo con la presenza di Durigon suo ex segretario ? Ce la prendiamo solo con gli iscritti CGIL e UIL ? E gli altri sindacati dove sono ? Ora mi rivolgo direttamente a Lei Dott. Perfetto; Ma davvero ha creduto che prendessero in considerazione la proposta di tre illustri semisconosciuti ? Sarebbe come ammettere che il governo e i suoi ministri non siano in grado di elaborare una proposta seria di riforma e inoltre sarebbe come ammettere che la commissione di dieci autorevoli esperti insediata al CNEL, in mesi di lavoro, non siano riusciti a produrre nulla di meglio. Dott. Perfetto, si metta il cuore in pace. Al governo non interessa fare il bene dei lavoratori, gli interessa solo recuperare soldi per far passare questa finanziaria. Quello che succederà il giorno dopo non è di loro interesse. Con stima, Franco Giuseppe.

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      • Caro Franco Giuseppe noto un tono leggermente polemico, ma allo stesso tempo ho compreso che é più verso il Governo in generale che verso il Dott. Perfetto verso il quale prova stima. Mi dissocio dalla prima parte del suocommento ove chiede al Dott. Perfetto dov’era prima, in quanto chi segue il sito da tempo sa che vi é sempre stato ed ha ‘dietro le quinte’ sempre lavorato alla proposta di oggi, che é stata presentata quando completata. Ho avuto anch’io il sentore che la proposta sembri non interessare proprio per paura che tre ‘comuni’ cittadini possano aver prodotto qualcosa di importante pur non essendo eletti tra i ’10 esperti’,anche se credo che ogni proposta degna di questo nome andrebbe quantomeno udita e non bannata dall’inizio. Lascio al Dott. Perfetto eventuali aggiunte.

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        • Gentile Erica, io apprezzo l’impegno profuso dai tre proponenti e mi creda sulla fiducia, questo commento non ha nulla contro il Dott. Perfetto che io stimo davvero per intelligenza e visione del futuro. Ma …………. prima di questo elaborato di proposta c’erano le quote e su quelle siamo stati profondamente in disaccordo. Lui favorevole, io contrario. I fatti odierni mi stanno dando ragione, tant’è che oggi molti si augurano che la Fornero non venga addirittura peggiorata. Non credo che ricordare le passate affermazioni siano un’offesa. La verità non è mai un’offesa. Rinnovo la mia stima al Dott. Perfetto e gli ricordo che io non ho nulla contro di Lui come non ho nulla contro gli altri 450.000 che si sono pensionati con la quota 100. D’altronde non sono stati loro ad ideare quella norma delinquenziale, iniqua, costosa, catastrofica per il sistema pensioni. E anche grazie a quella che oggi, a tre mesi dal 1 gennaio 2025, molti lavoratori non sanno ancora se possono presentare domanda per l’anticipata Fornero con 43,1. Guardi come siamo messi male.

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          • Magari lo sforzo l’hai pure fatto, caro franco Giuseppe, ma non è andato in porto; norma delinquenziale? permettere a persone di minimo 62 anni e minimo 38 di contributi di andare in pensione? e quelli di 40-45 anni con 20 di contributi? quella era una norma per prendere voti e sconquassare le casse dello stato; hai letto l’ultima? 150mila persone a oggi prendono la pensione da oltre 30 anni; non hanno 90 anni, molti ne hanno 70; saluti ai gestori del sito

          • Non se ne può più di attendere”Godot” . Gli sfortunati che per pochissimo tempo non hanno centrato quota 100 nel lontano 2021 ,poi quota 102, quota 103 e poi la promessa di quota 41 vengono, ancora una volta, presi in giro e avere come prospettiva solo la morte? È una vergogna.

  21. Sono riuscito a parlare con Landini qualche minuto, pochi giorni fa. Argomento, pensioni.
    Da parte sua, un evidente fastidio, una evidente noncuranza.

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  22. Sullo scritto del giovane non si può che essere d’accordo, persone oltre i 60 anni possono avere oltre le difficoltà insite nell’età anche problemi di salute in percentuale nettamente più alte che in persone più giovani, lavorare oltre 40 anni di contributi lo trovo persino inumano anche per chi come me non faceva un lavoro fisico ma mentale dove lo stress era sempre ai massimi livelli, dopo così tanti anni non hai le forze per seguire i clienti sempre più pretenziosi e maleducati.

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  23. Le politiche previdenziali sono demenziali e contraddittorie. Nel 2024 non sai se andrai in pensione nel 2025. La Costituzione è stata accantonata. Non esistono più poteri che verifichino
    l’operato del Governo. Formato in qualche caso da alcuni che non sanno fare la O col bicchiere. Siamo ad uno dei punti più bassi della Repubblica.

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  24. La pensione ormai è un miraggio ma a me sorge un dubbio. Io credo che ci faranno lavorare ancora molti anni ma lo fanno per noi, per tenerci efficienti con la memoria attiva, con una certa mobilità e poi non neghiamolo il lavoro nobilita l’uomo. E poi pensate che brutto se nel nostro Paese girassero a guardare i cantieri migliaia di anziani, oppure occupare tutte le panchine dei giardinetti per dare da mangiare agli uccellini o in giro con i nostri cagnetti. Quindi deduco che non ci sono intenti punitivi ma solo attenzioni per noi anziani per manterci in forma. Quindi non resta che ringraziare questo governo che vuole anziani vispi e felici. Grazie anche ai sindacati che assecondano il governo senza mai intervenire in temi così importanti. Mi raccomando alzare subito la pensione anticipata almeno a 45 anni di lavoro naturalmente almeno 3 anni di finestra e per quanto riguarda la pensione di vecchiaia portarla a
    75 anni : Poi nel welfare inseriamo bonus pannoloni, dentiera e la badante per il sabato e domenica. Per i nostri giovani invece portiamo la scuola dell’obbligo sino a 30 anni cosi non servirà trovare un lavoro. Forza e Coraggio, grazie Meloni continua così.

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