Pensioni salvini su quota 41

Riforma Pensioni 2024, sindacato contro Salvini: la promessa di Quota 41 svanisce

In un recente comunicato stampa pubblicato sul proprio sito, il sindacato F.L.P. (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche) della sezione Provinciale del settore Scuola di Foggia ha duramente criticato il Ministro Matteo Salvini riguardo alla mancata realizzazione della promessa elettorale su Quota 41, evidenziando al contempo i nuovi sviluppi nella riforma del sistema pensionistico italiano.

Ultime novità Riforma Pensioni 2024-2025: FLP contro Salvini su quota 41

Il sindacato ha accusato Salvini di aver “strombazzato in tutti i luoghi, in tutti i laghi e in tutto il mondo” la possibilità di implementare Quota 41, che avrebbe permesso ai lavoratori di andare in pensione dopo 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. Tuttavia, secondo l’FLP Scuola, questa proposta è stata “definitivamente abbandonata” e “bloccata sia da Giorgia Meloni che da Giancarlo Giorgetti“.

In contrasto con le promesse di Salvini, il governo ha affidato al CNEL (Consiglio Nazionale per l’Economia e il Lavoro), presieduto da Renato Brunetta, il compito di elaborare una proposta organica di riforma delle pensioni. A tal fine, è stato istituito un “Gruppo di lavoro” coordinato dal professor Domenico Garofalo dell’Università di Bari e composto da altri nove esperti in materia previdenziale. Il gruppo, insediato a fine febbraio, sta lavorando intensamente al progetto. Per fine luglio è prevista la pubblicazione di quattro documenti tecnici su temi cruciali: previdenza obbligatoria, previdenza complementare, contribuzione e casse dei liberi professionisti. Questi documenti dovrebbero fungere da base per la successiva proposta di riforma delle pensioni, che potrebbe essere inclusa nel DDL bilancio 2025 o seguire un percorso legislativo autonomo.

Sebbene i dettagli definitivi non siano ancora noti, il comunicato riporta alcune anticipazioni sugli orientamenti che sembrano emergere all’interno del gruppo di lavoro:

  1. Per le pensioni di vecchiaia, si prospetta la conferma dell’età pensionabile a 67 anni, ma con un inasprimento del requisito contributivo da 20 a 25 anni.
  2. Per la pensione anticipata ordinaria, verrebbero mantenute le attuali regole (42 anni e 10 mesi per gli uomini, un anno in meno per le donne), compresi gli scatti legati all’aspettativa di vita.
  3. Per quanto riguarda le altre forme di pensionamento anticipato, si ipotizza l’abbandono del sistema delle “quote”, eliminando le attuali opzioni “quota 103”, “APE Sociale” e “Opzione donna”. Al loro posto, potrebbe essere introdotta una nuova griglia di uscite anticipate dai 64 ai 72 anni, con un calcolo delle pensioni future basato esclusivamente sul sistema contributivo.

Pensioni 2024-2025, perplessità del sindacato sulla riforma

Il sindacato esprime preoccupazione per queste prospettive, sottolineando che la tanto auspicata “quota 41” sembra ormai “un’ipotesi tramontata“. L’FLP Scuola critica la possibile riforma, affermando che non risolverebbe i “nodi storici della ‘Fornero‘, in primis l’assenza di una significativa flessibilità in uscita dal mondo del lavoro”, ma potrebbe invece portare a “una stretta ulteriore delle maglie del sistema“.

Il comunicato evidenzia anche l’assenza, tra i documenti attesi per fine luglio, di un approfondimento sul trattamento di fine rapporto (TFS/TFR), in particolare riguardo alle differenze tra settore pubblico e privato e all’attuazione della sentenza n. 130 della Corte Costituzionale. Il sindacato attende ora la pubblicazione dei documenti tecnici del CNEL per comprendere meglio gli sviluppi della riforma pensionistica, chiedendosi se seguirà “finalmente il confronto con le Parti sociali”.

Il comunicato si chiude con un monito: “occorre decisamente diffidare dalle ‘facili promesse elettorali’ sventolate in occasione di appuntamenti per il rinnovo del Parlamento ed oltre, perchè del ‘domani non c’è certezza ma solo …parole..parole..parole…’ specialmente se provengono da certi ben identificati ‘personaggi'”.

46 commenti su “Riforma Pensioni 2024, sindacato contro Salvini: la promessa di Quota 41 svanisce

  1. Mi preoccupa molto la parte pensione complementare. Pagare due volte per mezza pensione? Con quali soldi? Ormai ci mangiano il 50% di stipendio in tasse, tra dirette e indirette. Non mi stupisco che un figlio su due già pensi di proseguire studi e lavoro all’estero. I sindacati che parte tengono? Ma a noi lavoratori chi ci tutela?

  2. Ormai sono rassegnato. L’unica soluzione che intravvedo per uscire dal mondo del lavoro prima dei 67 anni, sperando che non diventino 68, è attraverso la RITA. Del resto, anche se dovessero approvare una qualche forma di flessibilità dai 64, sarebbe penalizzata. Meglio aspettare di ricevere una pensione non decurtata al raggiungimento della vecchiaia.

  3. Ragazzi ma il sindacato cosa sta facendo in merito? Questi personaggi dovrebbero far tremare la nazione intera con il potere che anno ,e invece se ne stanno buoni buoni come
    cagnolini, vi chiedete il perchè? Io questa domanda me la faccio!!!.

    1. Buonasera Delfina.
      Questo non avverà mai.
      Il perchè? Perchè molti ricevono una pensione senza mai aver versato un solo contributo.
      Quindi …… chi non ne ha o chi ne ha pochissimi crea questo stato di cose.
      Saluti

  4. Continuiamo a far commenti su varie proposte dei nostri politici.Se non capiscono che la soluzione migliore è quella del Prof.Perfetto non andiamo da nessuna parte.Io ormai vicino ai 65 anni mi arrendo.Fac59

    1. Addormentare le proteste concedendo qualcosa subito, e poi momento di incassare ci saranno altri e ulteriori problemi di bilancio, per cui non potranno mantenere le promesse, e la giostra ricomincia…

  5. Ormai mi sembra evidente che sulla previdenza Salvini deve subire le direttive di Giorgetti e Meloni, perfino la Fornero lo ha preso (anche se diplomaticamente) in giro in tv, vista la distanza tra le sue promesse e le misure adottate dal governo.
    Come ha detto se ben ricordo Bombardieri della UIL “Salvini andava davanti alla casa della Fornero, ora possono fare le fotografie insieme”…una frase che dice tutto

  6. Si è passati dalla tronfiezza alla spregiudicatezza politica, nonostante la scarsa affluenza alle ultime elezioni. Guerre, pandemie, falso green, daltronde l’agenda non è la loro, come pure la sovranità del popolo.

  7. Buongiorno
    Quota 41 ? promessa elettorale di questo governo di centrodestra; Meloni; Salvini, Tajani….bla bla bla…ecc.ecc… compreso Duringon…bla bla bla.
    Duringon chiamato da Salvini per la riforma pensioni e quota 41 per tutti, Lui ex sindacalista che ha fatto carriera sulle spalle dei lavoratori,
    Duringon che aspetti a chiamare i tuoi ex amici sindacalisti e confrontarvi per una soluzione buona per tutti?
    Cominciamo ad applicare quota 41 per tutti, cominciando dai LAVORATORI PRECOCI senza nessun ma e senza nessun se, e, senza disgrazie di salute per il lavoratore precoce o per la sua famiglia, perchè il lavoratore precoce va in pensione a 41 anni solo se ha disgrazie di salute……..CHE VERGOGNA.
    Cominciamo quota 41 per i lavoratori precoci, che poi è semplice, sono rimasti in pochi e basterebbe inserirli in una delle formule già esistenti, tipo mansione lavoratori gravosi.

  8. Se toglieranno la possibilità di andare in pensione di vecchiaia con i 20 anni di contributi , DEVONO restituire i contributi versati per gli anni che non arrivano ai 25 ai lavoratori , sennò è FURTO.

    1. Non è cosi.
      RESTITUIRE qualcosa che non hanno, quando mai!
      La pensione per chi vanterà solo 20 anni e non 25 di contributi, presumo, sarà spostata più la … in base a quache … ALGORITMO.

  9. Non toccate la Fornero. I dipendenti e pensionati sono il bancomat dei politici. Ci vuole una mobilitazione seria a Roma.

  10. I Sindacati sono stati e saranno sempre assenti. Oramai è una struttura pubblica anche quella che mira al mantenimento dei propri privilegi e poltrone. Se la protesta non nasce dalla gente che scende in piazza e va a protestare con veemenza sotto ai palazzi del potere sarà solo un rimandare di anni il problema fino a raggiungere il loro vero obiettivo cioè quello di mandare in pensione il più tardi possibile tutti con meno soldi. Spero nella protesta dei giovani che si rendano conto di quello che andranno incontro in futuro. Per noi oramai c’è ben poco da sperare ci accontenteremo di quello che ci daranno, gli anni di vita e i soldi se li stanno già prendendo da un pò.
    Personalmente ho chiuso con la politica e i sindacati, non andrò a votare mai più gente inetta che non sa gestire il bene pubblico se non vessando chi non deve esserlo, tutelando categorie che dovrebbero dare quello che si sono presi in più in questi anni.

  11. L’inasprimento del requisito contributivo da 20 a 25 metterebbe molte persone, sopratutto donne, nell’impossibilità di avere una pensione dovuta per ciò che si è versato, un’altro scippo degno di uno stato fallimentare. Ci avevano illuso con la manovra “Salva Italia” (legge 214/2011), varata dal governo Monti, ora siamo al si “Salvi chi può”.

    1. Credo sia l’unica cosa sensata quella di alzare il minimo contributivo di anni 20 anni a anni 25… in una prima soglia di età… anche rispetto a tutti gli altri inasprimenti finora effettuati. La pensione a 67 anni e 20 di contributi rispetto ai 42 e 10 mesi non dovrebbero neppure chiamarla pensione.. Se hanno eliminato opzione donna a 58/59 poi a 60/61 anni con 35 di contributi… che senso avrebbe ancora una pensione con 67 anni e 20 anni?

        1. Bisognerebbe chiedere alla Donne con 60 anni e 35 di contributi che differenza c’e’!
          Allungare l’eta della pensione anticipata rendendola ormai uguale alla pensione di vecchiaia (67 – 20) potrebbe far pensare a qualche furbone che una volta raggiunto 20 anni gli conviene lavorare in nero…cumulare pi soldi evadendo i contributi e tasse per farsi una pensione da solo.
          Ha ragione riflettiamo tutti prima di parlare e ma non guardiamo solo il ns caso.

        2. Non è questione di riflettere.
          Questa è la realtà.
          O si parla di pensione o si parla di assistenza.
          Se uno campa 80 anni non puo pensare di lavorarne 20.

      1. Ma prima di scrivere hai pensato? Una volta fissato il requisito degli, assurdi, 67 anni per la vecchiaia, l’assegno va erogato indipendentemente dagli anni di contribuzione, è ovvio che sarà rapportato all’importo versato. Cosa c’entrano gli anni…

    2. Sì perché in alternativa bisogna avere una volta e mezzo l’assegno sociale. Alzare di 5 anni in una volta sola è da manicomio.

    3. Tanto peggio se oltre ai 25 anni aumentano anche il limite minimo per accedervi, da una volta l’assegno sociale a 1,5.

  12. Salvini è solo un burattino che si muove ma i fili li comanda la Meloni. Tante parole su quota 41 ma non è capace di mantenere quello promesso un altro che manteniamo per niente

    1. Marco ! la Meloni …. muove i fili? … si! Come li muoveva il capo del governo del 2011.
      Due risatine in mondovisione e tutti a casa.
      Immagina un poco dove finiscono i fili di cui parli.
      Saluti.

    2. Parola chiave quota 41….41 x tutti…
      Dopo 41 anni un essere umano ha il diritto di andare in pensione …..grandi verità ma dette tanto x dire….la verità stava e sta nel trovare una flessibilità in uscita equa e sostenibile che permetta di uscire anche un anno prima della Fornero ma senza assurdi e ridicoli tagli…..ma questi stanno inventando cose abominevoli che nulla hanno a che fare con una forma di flessibilità….ribadisco anche un minimo di libertà in più della legge Fornero poi chi se ne frega di sto maledetta quota 41…..

  13. Complimenti al sindacato FLP, che ha fatto un’ analisi concreta e per me veritiera, così come l’on. Damiano pochi giorni fa.
    Spero che sindacalisti importanti come Landini e Bombardieri facciano proprie queste analisi (su Sbarra da quando c’è questo governo non so più come la pensi)

  14. “Quota 41 senza se e senza ma da subito e senza penalizzazioni” questo era lo slogan pre elezioni 2022…. Abbiamo visto come è andata!

    1. E da nessuna parte del programma della Lega c’era scritto che Quota 41 si sarebbe fatta con calcolo contributivo e tetto all’assegno !!!
      Forse è anche per questo che Salvini non parla più di pensioni da un po’…
      A mio avviso ne parlerà nuovamente nella prossima campagna elettorale, non prima

  15. La solita ipocrisia quota 41… i fondi dove andrebbero a reperirli ? Per caso da chi ha contribuito per 43 anni ? A pensar male…

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