Riforma pensioni 2024, Fornero, Damiano, Cazzola a confronto alla presentazione di Teorema

Nella giornata di Venerdì 10 Novembre a Roma si é tenuta la presentazione della prima Associazione nazionale di Previdenziali, Teorema, che ha lo scopo di riunire specialisti in campo della previdenza, che puntano ad essere inseriti all’interno di un albo che riconosca la professione. Una figura sempre più importante specie in un panorama previdenziale incerto come quello odierno, ove le riforme non sono mai strutturali ed i lavoratori più anziani nonché futuri pensionandi da un anno all’altro vedono sfumare, vedi opzione donna, possibilità di pensionamento a seconda del Governo in carica. Molte le modifiche apportate dal Governo Meloni ma per lo più peggiorative come dicono gli stessi lavoratori, che al grido di Salvini ‘elimineremo la Riforma Fornero e faremo quota 41 entro fine legislaturarispondono ormai disillusi e soprattutto preoccupati ‘lasciaci almeno la Fornero, che era meno peggio di quanto stai facendo’.

Ormai i lavoratori hanno ben chiaro che opzione donna é stata cancellata, sebbene si continui a parlare di questa misura, in quanto nulla ricorda quella originaria, così come il sistema delle quote, già un ambo secco, viene oggi peggiorato da una quota 103 che é possibile ottenere solo con finestre e ricalcolo contributivo. Insomma paradossalmente la Legge Fornero pare riacquistare punti tra i lavoratori, visto che almeno aveva ‘regole chiare‘ e la pensione anticipata si raggiungeva con 41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini. In molti si chiedono pensando alla quota 103, ma chi é che non 41 anni di contributi, specie se donna, opterà per questa misura che prevede comunque un paletto fisso anagrafico e per giunta una penalizzazione sull’assegno ultimo? Va da sé che con buona probabilità resterà una misura sulla carta, molto poco spendibile nella realtà e che i lavoratori opteranno per lavorare qualche mese in più per avere la pensione piena. Dell’attuale riforma pensioni, delle ultime misure in legge di bilancio, del sistema previdenziale in generale e dei suoi limiti ne hanno parlato nel corso della presentazione di Teorema, al convegno ‘la nuova previdenza’, la Professoressa Fornero, Già ministro del Lavoro ed economista, il Professor Cazzola, giuslavorista, il Dott. Cesare Damiano, già ministro del Lavoro, intervenuto in presenza a Roma, Il Dott. Domenico Cosentino esperto di previdenza nonché responsabile delle relazioni istituzionali di Teorema, e Francesco Giordani, Presidente della neo associazione. Vediamo alcune dichiarazioni.

Riforma pensioni 2024, le parole di Fornero, Cazzola e Damiano

Fornero: ‘ E’ il contrappeso alla questione dei Diritti, bisogna sempre domandarsi a chi sono messi a carico: quando contrapponiamo i diritti di qualcuno, chiamiamo anziani, ai diritti dei giovani, che continuiamo a negare, questo é chiaramente una situazione non sostenibile. Allora la politica dovrebbe cercare di entrare nei meccanismi , nelle tecnicalità di un sistema pensionistico, guardare cosa si può fare nel breve termine e nel breve termine é inutile dire che verrà cancellata la Fornero entro la legislatura perché non ci saranno le risorse, perché questo va detto, e al tempo stesso dovremo pensare ad aggiustamenti di più lungo termine perché nel più lungo termine ci possa essere un ritorno alla produttività almeno media europea e ci possa essere un’occupazione che é almeno uguale alla media europea e dei salari che sono più elevati di quanto non siano, questo é l’agenda per una legislatura. Non quello di dire adesso abbiamo fatto qualche piccolo aggiuntamento alla riforma ma poi la cancelleremo, sono illusioni vendute a buon mercato

Poi ancora: ‘ Il sistema delle quote é rigido e va superato eravamo andati nel senso, e ricordo per altro che la riforma é stata approvata in un momento emergenziale non dopo un anno di governo a studiare o a discutere con le parti sociali, in 15 giorni, esiste la pensione normale, come viene detto in Europa,che é la pensione di vecchiaia, questa, nella situazione attuale, con quella gobba che non riusciamo ad appiattire, si acquisisce a 67 anni con 20 anni di contribuzione, però c’é la possibilità di fare una pensione anticipata per chi ha una vita lavorativa particolarmente lunga e questo allora era 40 anni, avevamo aggiunto uno, perché io amo la trasparenza ma molti politici non la amano, e quindi poi ti dicono 40 anni ma poi ti aggiungono l’anno di finestra in cui tu non puoi avere la pensione, non la ottieni e per di più paghi i contributi senza che questi contributi si tenga conto nel calcolo della pensione, una piccola furbizia. Invece le pensioni non arrivano inaspettate quando matura il diritto c’é tutto il tempo prima di preparare anche le sostituzioni negli uffici e quindi si può andare in pensione quando i requisiti maturano senza dire vi aggiungiamo dei mesi, come è stato fatto anche di recente dove sono stati aumentate, ecco tutto questo era in attesa che entri in vigore il metodo contributivo che da flessibilità al pensionamento, ma é una flessibilità responsabile, che al di là della solidarietà nei confronti di chi ha avuto una vita di lavoro sfortunata, é una flessibilità che ciascuno si paga, non una flessibilità di cui io godo ed un altro paga il conto. Quello che é stato fatto ora sono piccoli aggiustamenti, continuare a dire che si andrà incontro all’abbassamento dei requisiti anagrafici, ripeto, con questa demografia, e questa economia che non sembra sollevarsi, é impossibile, vuol dire scrivere promesse sulla sabbia.

Il Professor Cazzola nel suo brillante intervento aggiunge: “Altra cosa che trovo folle e questa idea di Fare per il futuro misure che tengono conto del presente, un’ idea che circola nella maggioranza e che circola anche tra le organizzazioni sindacali, é quella di costruire il sistema pensionistico sulla possibilità di andare in pensione a 41 anni, questo vuol dire ragionare sul futuro sulla base del presente, perché un giovane sono convinto che guarda con meno preoccupazione l’età a cui andrà in pensione, rispetto alla possibilità di raggiungere i 41 anni di contributi, che sa quasi per certo che non riuscirà a raggiungere. Noi abbiamo questa tendenza ad abbassare il più possibile l’età pensionabile e ad alzare quella contributiva che é un assurdo. Quota 103, 9 io penso sia una stupidaggine, Questo Governo ha dei pallini , ha dei numeri che gli vengono dati alla notte dal fantasma dello zio da giocare al lotto, uno di questi numeri é 41 che l’hanno infilato nelle quote, ma il realtà hanno fatto un’operazione molto più rigida, perché sono sempre due i requisiti da raggiungere, e se manca uno si deve continuare a lavorare incrementando di conseguenza anche l’altro. Per giunta Quota 103,9 attuale prevede anche un bel taglio sulla pensione, mentre con quota 104 questo problema non ci sarebbe stato, ma si doveva alzare il requisito da 62 a 63 anni, e siccome anche 62 é un altro numero che appare in sogno e si gioca al lotto, non si poteva toccare. Meglio quindi vendere una quota 103, 9 con una pensione che permette di uscire ad età più bassa ma oggettivamente anche in termini di soldi più bassa. Che poi già quota 100 era stata utilizzata da pochissime persone che sono riuscite a centrare l’ambo secco, quindi va da sé che questo sistema delle quote, come ha già detto la Fornero, é molto più rigido e non offre una vera flessibilità

Fa Eco Damiano che ricorda come opzione donna attuale sia stata completamente smantellata, come l’attuale sistema delle Quote sia rigido e non possa essere chiamato così, ma in realtà sarebbe corretto parlare di finestre, perché le vere quote erano quelle che, quando era ministro del lavoro, aveva creato lui ossia raggiungibili sommando età e contributi non ponendo due paletti rigidi. Inoltre anche il Ddl 857 proposto con Baretta e Grecchi continuerebbe ad essere spendibile con piccole modifiche, una penalità dunque per chi esce prima, a livello anagrafico, pari al 3%, ma che consenta l’uscita dai 62/63 anni. Nel suo Ddl 857 era menzionata anche la Quota 41, bollinata come troppo dispendiosa ed irrealizzabile all’epoca dalla Ragioneria, ecco perché al già ministro del lavoro, non torna per nulla la promessa di una Quota 41 entro fine legislatura. Allo stato attule, dice Damiano, non solo non si é affatto eliminato la Fornero, ma si sono andate ad irrigidire alcune misure varate precedentemente, con il rischio di tornare a pieno alla Legge Fornero e forse anche a peggiorarla. Ad esempio: “Quota 103, 41 anni di contributi e 62 anni, chi dovrebbe andare in pensione dovrebbe farlo con la pensione calcolata col contributo, perde 200 euro al mese, 2400 all’anno, 24 mila euro in 10 anni, 48 mila in 20 anni che é l’aspettativa di vita, quando aspettando 10 mesi va con l’anticipata Fornero, ma chi ci va? E’ evidente che non ci andrà nessuno, é una misura finta. Smettiamola di dire cose finte, lo scenario lo condivido, dobbiamo tenere conto dei fattori esogeni ed endogeni, dell’ invecchiamento della popolazione, della situazione demografica drammatica, ma io dalla mia sostengo un principio della flessibilità. Ad esempio nella legge Fornero c’ é una cosa buona con un limite ‘Il giovane che entrato nel 1 gennaio 1997, a 64 anni puoi andare in pensione, essendo nel sistema tutto contributivo, ma con una pensione che deve essere 2.8 volte quella minima, circa 1400 euro, ecco io mi batto per abbassare questo paletto, basse retribuzioni, lavori discontinui, rischia di diventare un traguardo beffa, cosa ha fatto il Governo? l’ha alzato a 3.3, per togliere il paletto di l’1.5 a quelli che stanno andando in pensione. Allora smettiamola di dire che Stiamo aiutando i giovani. Non é assolutamente vero”.

E’ intervenuto anche Domenico Cosentino, esperto previdenziale nonché responsabile delle relazioni istituzionali di Teorema, che si trova assolutamente d’accordo con quanto affermato da Damiano, sulle finte quote, sul fatto che, essendo egli anche un operatore di patronato ed a stretto contatto con il lavoratore desideroso di accedere alla queiscenza, occorrano misure certe, strutturali, non é più possibile vedere misure che cambiano ogni anno e non danno alcuna certezza per il proprio futuro, basti vedere cosa é accaduto per opzione donna, tante promesse di conferma poi disattese. Poi ha aggiunto: ‘Quota 103,9 é una beffa, richiede il calcolo contributivo e vi aderiranno pochissime persone che continueranno ad uscire con l’anticipata Fornero, che ribadiamo, nessuno, nemmeno Salvini e Meloni, ha eliminato. Cosentino, come Confsal, ha anche presentato una riforma previdenziale, diversi punti che se attuati, potrebbero portare ad un cambiamento in meglio per i lavoratori. Al momento, precisa, nonostante i tavoli di confronto poco o nulla é stato fatto, si spera in un dialogo più costruttivo e in cambiamento di alcuni punti già relativi a questa legge di bilancio, che in ambito previdenziale ha tagliato parecchio: opzione donna, ape sociale, aumentata di 5 mesi, quota 103, divenuta 103,9 con aggiunta di finestre e ricalcolo contributivo rispetto alla precedente quota 103, che si andava dicendo sarebbe stata riconfermata. Insomma Teorema nasce anche per questo, conclude, per cercare di aiutare le persone a comprendere quale potrebbe realmente essere la modalità migliore per accedere allal quiescenza senza andare incontro ad eccessive penalizzazioni.

L’intervento di apertura e di chiusura del Convegno ‘La nuova previdenza’ é toccato a Francesco Giordani, Presidente dell’Associazione dei previdenziali, lanciata in occasione del 10 novembre, che ha spiegato lo scopo che si pone Teorema nel contesto previdenziale, chi ospiterà e quale formazione sarà doveroso fare per potervi prendere parte come esperti, ed ha espresso alcune sue considerazioni circa l’attuale riforma pensioni, quantomeno discutibile nelle misure ad oggi inserite nella Legge di Bilancio.

L’incontro é stato moderato dal Giornalista di ItaliaOggi Michele Damiani. Posso confermare, essendo stata presente al Convegno, che é stato un piacevole momento di incontro tra grandi esperti del settore, che dalla loro, la Fornero in primis, hanno apprezzato la pacatezza nel confronto. Perché per confrontarsi pur avendo opinioni differenti serve intelligenza e voglia di esporre le proprie idee in modo costruttivo. Spesso in passato e talvolta ancora ora si é additata la riforma che porta il suo nome e si é dato spazio, perché faceva audience, a persone, come Salvini, che poi oggi, al Governo, non sono in realtà riusciti a fare nulla di quanto promesso. Teorema può, se si lavora al suo interno con determinazione e passione, divenire quell’occasione di confronto tra persone preparate e brillanti che possono davvero dare un valore aggiunto al panorama previdenziale odierno, fornendo, perché no, spunti anche alla classe politica.

Per quanti volessero riprendere le dichiarazioni qui riportate, ricordo che é necessario citare pensionipertutti, in quanto le dichiarazioni sono state raccolte, video ed audio, in sede di convegno e dunque sono esclusive.

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73 commenti su “Riforma pensioni 2024, Fornero, Damiano, Cazzola a confronto alla presentazione di Teorema

  1. Grazie delle dotte spiegazioni…che non fanno altro che rendere ineluttabile l’amara pillola da ingoiare per i pensionandi…o supposti tali!

  2. Condivido quota 103 è una presa per i fondelli io posso andare con questa il 7 giugno 2024 ma come è stato detto aspetto 42 e 10 mesi a novembre 2024…quindi Fornero che è migliore. Salvini e il GOVERNO difendono le categorie note e non certo lavoratori dipendenti e pensionati. Mi raccomando venerdì tutti in piazza io già fissato per Firenze
    Saluti

  3. Insomma, grazie agli esperti per le belle parole, grazie agli addetti ai lavori per la pacatezza nell’esposizione delle idee…grazie alla classe politica se prenderà magari qualche spunto dagli esperti…insomma grazie a tutti quanti!!…E chi si è visto, si è visto, come si suol dire…restano i poveri pensionandi, con le pive nel sacco!! Purtroppo!

  4. Salvini e Durigon … datece promesse … fatece sogna’ … ma voi dopo quanti anni di legislatura maturate il diritto alla pensione ????

  5. Una politica che da trent’anni non funziona, il sindacato che per anni ha cambiato mestiere, il debito fuori controllo (140%), evasione, le lobby che non vogliono la redistribuzione equa dei profitti….questo è un paese senza soldi e alla deriva !!!! Questa classe politica sia di destra che di sinistra è inadeguata. Questi signori non hanno la capacità e la formazione non solo per risolvere il tema delicato delle pensioni ma anche per tutto il resto.

  6. Se venerdì 17 ( accidenti) l’agenzia di rating Mood’s dovesse dare un giudizio positivo sull’Italia all’ora il governo potrebbe farci un regalino rimettendo le mani alle pensioni. Speriamo, ottimismo.

  7. Commenti lucidi e inc..ti. Bello.
    L’anno scorso a Bologna ho partecipato a sciopero per riforma pensioni, eravamo in 4 gatti. Di muoversi come fanno in Francia non se ne parla, tutti bravi seduti davanti al pc e nessuno in piazza.
    Tranquilli il governo aumenta nei sondaggi, vuol dire che la maggioranza degli italiani è favorevole, saranno mica tutti lavoratori a P.IVA nel regime della flat tax? quelli che avranno la pensione sociale ma diversi immobili in affitto?
    Continuate a disertare le urne o a votare i pifferai senza usare la testa.
    i soldi ci sono, raccontano balle, solo che li usano per la flat tax, i condoni, i mega ponti e non faranno mai una seria lotta all’evasione.
    O mi sbaglio?

    1. Renzi (sinistra) ha tolto l’articolo 18 … pazzesco … Salvini (destra) ha fatto solo ingiustizie (quota 100) e riforme inaccettabili … Fornero (sinistra) ha distrutto le pensioni … Draghi (tecnico) non ha risolto nulla … Meloni (destra) immigrazione incontrollata … ecc. ecc. … SINISTRA = DESTRA

      1. La destra sta facendo la destra. Difende i ricchi raccontando panzane ai poveri. È la sinistra che avrebbe dovuto fare la sinistra.

        1. Ancora con ste sciocchezze destra e sinistra ???? … sono tutti uguali … nessuna differenza … ai politici fa comodo creare il tifo da stadio per annebbiare la testa delle persone

  8. Buongiorno al sito: scrivo un commento sulla riforma pensioni secondo me non si farà mai purtroppo? Ricordo dicono che non ci somo risorse (e vitalizi della legge 3 luglio riammesso 40 milioni di €) io vorrei dirgli governo parole pesanti però poi non viene pubblicato penso che meloni si dovrebbe fare un giro per le industrie italiane ecc. Invece sempre in giro per il mondo specialmente a brux con la leyen comunque avanti con sciopero forza sindacati non vi fate intimidire( salvini non servi più vai ha casa) sciopero avanti

  9. Gent.ma dott.ssa Fornero contrapporre i diritti degli anziani a quelli dei giovani è forviante in quanto i diritti degli anziani di oggi cioè i giovani di ieri, i diritti che realmente restano, sono disponibili anche ai giovani di oggi, alle regole attuali. Esistendo però degli aventi diritto a precarizzare, i giovani di fatto non matureranno mai le condizioni per poterne beneficiare, ma non è volontà degli anziani. Se da economista quale si presenta giustamente, che è molto di più di un amico al bar, volesse anche articolare come si potrebbe inoltre raggiungere la media europea nell’occupazione e nell’importo dei salari e magari incentivare, e non premiare che è un’altra cosa, le nascite, sarebbe un arricchimento vero. Gli obbiettivi nella loro enunciazione è alla portata di quasi tutti, la ricetta per raggiungerli no.
    Quanto poi a chi paga il costo dei diritti, in ambito assicurativo paga chi è obbligato al premio anche se non sa se mai beneficerà ed in che misura di quel premio. E’ normalità assicurativa. Il welfare è una grande assicurazione, sicuramente mal gestita, ma è una assicurazione. Mettere in conflitto i beneficiari per colpa della mala gestione, ometto l’elenco sia finanziario che aggiungo culturale, non è corretto. Detto questo ad oggi tifo per il mantenimento della sua legge perchè introducendo l’elemento “inseguimento del consenso” non potremo che peggiorare.

    1. Caro Daniele T. non ci daranno mai una pensione adeguata ai versamenti, ma solo quanto risulta dal montante contributivo e da altri calcoli penalizzanti: c’è il sistema a ripartizione. Faccio presente che INPS intasca miliardi all’anno dai nostri versamenti per tutti gli anni che lavoriamo. (20 milioni circa di occupati per 400 Euro IRPEF mensile. Fa una bella cifra vero?
      Un caro saluto Lilli Reolon

  10. Ma una demografia non crescerà mai neanche lo stesso se uno deve pagarsi anche le p.integrativa e comprarsi l auto green da 40.000 euro…o le case green..

    1. I termini green, Unione Europea, euro andrebbero aboliti per sempre insieme ai loro indefessi propugnatori! Maledetti bastardi!

  11. Comunque tagliare sugli assegni futuri…temo significhi anche aumentare lavoretti a nero…
    Ma perché modificare in peggio?

  12. Quello che sta succedendo è veramente vergognoso. Cambi di rotta peggiorativi e difficoltà sempre maggiori per poter lasciare il lavoro.
    Chi come me rientra nel sistema misto, probabilmente avrà anche una pensione molto più bassa di chi è riuscito ad andare in pensione prima. Anche avendo livelli funzionali più bassi e avendo pagato meno contributi. Bisognerebbe mobilitarsi tutti, ma stanno cercando di toglierci anche la possibilità di protestare. Sono veramente infuriato

      1. Purtroppo il disastro più grande l’hanno fatto le pensioni baby e i prepensionamenti a vario titolo e la reiterata mancanza di controlli sugli ammortizzatori vari evidentemente abusati. Tutto questo malgoverno pregresso ha armato la mano delle varie riforme di contenimento. Perciò malgoverno=disastro. E il tutto ha danno di giovani e vecchi indistintamente.

  13. Sembra di essere in un incubo, anzi no, sembra di essere all’ inferno nel girone dei mentitori seriali.
    Senza scioperi ad oltranza , non si esce da questo brutto sogno.

    1. D’accordo con Giovanni E , perché se non scendiamo per le strade cazzuti e a muso duro, non usciremo dall ‘inferno in cui ci hanno rinchiuso- ben venga lo sciopero generale del 17 ma non basta…. bisogna continuare con manifestazioni e scioperi per cercare di piegarli e indurli a prendere decisioni più eque, più giuste, più democratiche , perché non possiamo vivere le pene dell’inferno in eterno, senza poter disporre della nostra vita a quasi 67 anni….condannati dalla banda Meloni in uno stato di sequestro sociale che non ha giustificazioni.

  14. Le pensioni? Sempre giù e dopo dieci anni da pensionato sei in miseria tra inflazione, ecc ecc. Meno male che crediamo nel Paradiso… dove non troveremo ne’ politici di destra né di sinistra….

    1. Non penso Pio che certa gente la troveremo in Paradiso…… nell’inferno ci penserà il Demonio a conciarli per le feste!

  15. Siamo l’unico Paese democratico al mondo che cambia le leggi tutti gli anni. I diritti acquisiti valgono solo per i politici & co. Mattarella svegliati!

    1. Democratico?
      Ma se fanno quello che vogliono…….
      Piuttosto siamo in piena dittatura camuffata da concetti democratici illusori e il popolo continua a credere ancora a questi pagliacci

    2. Quando un potente ha un diritto acquisito nessuno osa toccarlo……Quando un operaio o impiegato ha un diritto acquisito nessuno osa non toccarlo…..metti che magari ci offendiamo….questa è l’Italia purtroppo

    3. D’accordo Giorgio, purtroppo il capo dello Stato è il maggior complice del misfatto perché si fa sempre i fatti suoi, senza dire una parola sullo stato pietoso in cui ci troviamo noi che a quasi 67 anni siamo rinchiusi nelle gabbie sociali in cui ci hanno imprigionati…… altro che gabbie salariali!

  16. Bona sera, Dr.ssa Erica Venditti
    Leggendo il suo articolo, mi sono soffermato sulla frase detta da Domenico Cosentino che riporto:
    “Quota 103,9 é una beffa, richiede il calcolo contributivo e vi aderiranno pochissime persone che continueranno ad uscire con l’anticipata Fornero, che ribadiamo, nessuno, nemmeno Salvini e Meloni, ha eliminato”.
    Venerdì 10 Novembre a Roma si é tenuta la presentazione della Teorema.
    Hanno parlato della Riforma della pensioni 2024 nelle varie sfaccettature.
    Il DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell’economia e delle finanze (GIORGETTI), riguardante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 ed in particolare l’ART. 33, (Disposizioni in materia di adeguamento delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali) citando le quote di pensione a favore degli iscritti alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli Enti locali (CPDEL), alla Cassa per le pensioni dei sanitari (CPS) e alla Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI), che al Convegno NESSUNO DEI PRESENTI AL TAVOLO HA ACCENNATO…
    La mia curiosità è sapere ad oggi se la detrazione, di cui all’Art. 33, è applicata a quei lavoratori che andranno in quiescenza nel 2024 usufruendo della quota 103, e NON all’anticipata Fornero 42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne, oppure verrà applicata a decorrere dal 2024 a TUTTI i dipendenti pubblici indistintamente dalla forma di uscita anticipata e non?
    Mi saprebbe dare una risposta, possibilmente più specifica possibile? dato che ho letto l’art. 33, come scritto sembrerebbe che TUTTI siano colpiti.
    In attesa di sue, cordialmente saluto.

    1. Le riporto la risposta del Dott. cosentino che ho prontamente contattato per porle la sua domanda: “La detrazione interessa tutti i lavoratori presenti nelle 4 casse che al 31/12/1995 hanno meno di 15 anni di contributi”

  17. Gli intervistati lasciamoli pure al loro posto tanto parlano a seconda di come tira il vento. La cosa più brutta è aver votato SALVINI per quota 100 e non essere andato in pensione per pochi mesi, per non aver fatto una riforma strutturata. Ricordo ancora della sua poesia che narrava a pochi giorni prima del nuovo governo “faremo barricate dentro e fuori Montecitorio per cancellare Fornero”. Credo che in cancellati siamo noi che non sappiamo come ci andremo in pensione. Oggi ho 63 anni e quasi 40 di contributi. In pensione ci sono andati tutti quelli che non l’hanno votato a Salvini.

    1. Caro Pantera, pensi che chi è al governo sia capace di fare una riforma strutturale? E’ più facile danneggiare i lavoratori e lavoratrici che si stanno avvicinando alla pensione, chi ci difende se in Italia dobbiamo chiedere permesso per scioperare dal 1990 (governo Andreotti VI) e chi doveva cambiare (promesse Meloni Salvini) ha solo peggiorato. Un caro saluto.
      Lilli Reolon

  18. Come fate ancora a stupirvi, la cosa oramai conclamata è UNA SOLA E SEMPLICE………..QUESTI SONO SOLAMENTE DEI MENTITORI SERIALI..TUTTI i componenti di QUESTO GOVERNO

    1. Caro Mog, no non sono mentitori, fanno la loro politica: trasformare l’Italia in uno stato autoritario di terribile memoria. I lavoratori e le lavoratrici avranno sempre meno diritti, la pensione chissa! Meloni e C. sono sicuri di vincere il referendum confermativo sulla Madre di tutte le riforme. Che si cullino nelle loro idee malsane, rispondiamo come sappiamo quel giorno, se questi non crollassero prima sotto il castello “costituzionale sovranista bianco maschilista e patriarcale” che progettano di fare. A me pare tutto un incubo e a voi? Lilli Reolon

  19. Penso che la finanziaria sia stata elaborata allo scopo di garantire che le agenzie di rating non declassino i titoli di stato italiani . Il 17 di novembre tocca a Moody’s che è quella che ha posto i titoli di stato italiano ad un solo gradino sopra la spazzatura cioè “junk”. Tutti ricordiamo cosa è successo alla grecia quando le agenzie di rating certificarono il fallimento .dello stato. Poco importa chi paga il conto , i lavoratori , i pensionati , coloro che avevano il reddito di cittadinanza , la sanità , la scuola . Venerdì prossimo il nostro governo tirerà un bel respiro di sollievo se tutto va bene e poi fino al prox anno si tirerà avanti senza la minima riforma. Dimenticavo la riforma sul premierato che è quella più importante e che avremo un bel progetto del ponte ( sulla carta) . Si saranno cose importanti ma non per gli italiani ai quali interessano altre cose tipo arrivare al 27 … o pagare il mutuo . Va benissimo che si riuniscano i superesperti previdenziali e critichino , ma lo sanno benissimo che se non si intaccano i famosi diritti acquisti ( anche i loro ) a pagare saranno sempre quelli che vengono dopo cioè noi .

  20. Invece per le loro laute pensioni con il retributivo cosa pensano di fare?
    Il nulla come al solito?
    E facile pontificare senza dar il buon esempio, comincino loro tagliandosele con tutto contributivo e massimo 4 volte la minima fino ai 90 anni, visto che le hanno godute fino ad adesso!

  21. Ci credo sia stato un piacevole momento di incontro tra grandi esperti del settore… chi li smuove nella loro sicurezza economica, nei loro diritti acquisiti, nel potere di creare nuove figure che studiano gli aspetti previdenziali puntando ad essere inseriti all’interno di un Albo a suon di parole inutili ma soprattutto di ricche parcelle…già… chi vi smuove, continuate a prenderci in giro, ad approfittare della nostra impossibilità di protesta, tutelati dal nulla.
    La Fornero dice: “E’ il contrappeso alla questione dei Diritti, bisogna sempre domandarsi a chi sono messi a carico…” infatti io mi sto domandando i miei diritti che avrei dovuto acquisire da quelli che mi hanno preceduto dove sono finiti? è giusto mi devo preoccupare del futuro dei miei figli ma chi mi ha DERUBATO deve pagare. Perché sono prigioniero di paletti e tagli? Cari esperti, ve lo dico con tutto il cuore, studiate invece il modo di togliere a chi ha avuto troppo, date, intendo come governo, l’esempio…rinunciando a privilegi, a scappatoie di categorie avvantaggiate rispetto ad altre, fate comprendere a noi tutti a cosa rinunciate, fateci capire che chi ha preso a man basse deve ridare, siate giusti e non fate leggi inutili, solo così possiamo accettare sacrifici, quando questi vengono fatti da tutti…non dalla sola nostra classe di nascita. Il problema scoppierà prima o poi in tutta la sua forza sociale.

  22. Ribadisco: 65 ANNI, per la pensione di vecchiaia, COME NELLA MAGGIORANZA DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI…Fate largo ai giovani che stanno aspettando il loro turno per entrare nel mondo del lavoro!!

    1. Lo pensavo da sempre ci prendono per i fondelli fanno finta di bisticciare ma poi sono sempre assieme al ristorante e noi poveri fessi gli diamo il voto convinto che cambierà qualcosa,si per loro.

    2. Infatti se poni su un grafico ideale gli atti e le omissioni dei vari attori, non le dichiarazioni, vi è continuità, coerenza e progressività nello smantellamento del welfare in generale e delle pensioni in particolare. Difficile se non statisticamente impossibile che tale continuità pluridecennale e recentemente anche internazionale non contenga elementi volitivi.

  23. Buonasera
    …mah..
    Il fatto che la prof. Fornero parli di “piccole furbizie” e che il prof. Cazzola dia risalto al fatto che fosse q.104 la scelta migliore (da vedere)…mi fa inc…..re come una bestia…
    Proprio loro che hanno sempre contestato le scelte “lega”…
    Ciò mi fa pensare al grande “furto di pensioni” ..ed alle “schifezze” (come disse qualcuno)…che sono riusciti a mettere in campo facendo credere di avere migliorato l’attuale situazione
    Mah…che dire
    W loro…
    Poveri noi…

  24. Oramai si è arrivati ad un punto di non ritorno perché sentire la Fornero che attacca le ultime misure truffa di questi impostori bugiardi ingannatori, ci danno il segno che veramente abbiamo toccato il fondo e che se non cambia qualcosa, qua ne usciremo sempre più spennati vivi, succubi ormai delle malefatte di chi è stato votato anche per cambiare la fornero e darci una flessibilità degna di questo nome- la conclusione è una sola…… protestare….protestare…. protestare e manifestare nelle strade, spinti stavolta dalla rabbia, spinti dalla delusione, spinti dalla consapevolezza che siamo stati per l’ennesima volta presi per il deretano dalla feccia umana, che non mostra un minimo di sensibilità verso chi è stanco fisicamente e mentalmente , verso chi ha l’esigenza di staccare la spina per motivi personali, familiari…..in parole povere … per motivazioni umane- e pertanto a fronte di questa disumanità dilagante, la risposta non può essere che OSTRUZIONISMO a tutti i livelli.

  25. premesso che quota 103,9 è una vera presa per il c##o, ribadisco il concetto, che 41 anni di lavoro e di contributi sono troppi (mica tutti campiamo 90 anni)
    “Cari” studiosi e politici, invece di continuare a sfoggiare la vostra cultura, la vostra sapienza e la vostra grande saggezza, dovreste andare a lavorare in fabbrica oppure in ufficio tutto il giorno, con i colleghi e il capo che vi stressano tutto il giorno; dovreste provare cosa vuol dire LAVORARE veramente e per pochi euro al mese (accidenti all’euro), che bastano a malapena a sopravvivere… e dopo tanti sacrifici, andare in pensione con un piede già nella fossa, è una vera VERGOGNA.

  26. I ” vecchi ” al lavoro , i giovani che aspettano l’uscita per inserirsi nel mondo del lavoro , mentre i politici dormono …..
    Sono stanco di dire le stesse cose….

  27. Mai avremmo ipotizzato che dopo avere tanto criticato la riforma Fornero, a cominciare da Salvini , ma anche tanti di noi lavoratori che stiamo con la bava alla bocca da anni in attesa che venisse trasformata in meglio o eliminata, criticando aspramente la fornero….. alla fine venisse fuori che la stessa Fornero e pure Cazzola criticassero duramente le ultime misure truffa di questo esecutivo che primeggiano per rigidità e iniquità , al punto che la fornero è una passeggiata – questo la dice lunga sulle promesse da marinaio di Salvini e soci, che sono sfociate in feroci misure che devastano le poche speranze di noi tutti di pretendere un minimo di flessibilità senza scottarsi troppo- ed invece eccoci qua a sperare che la fornero rimanga e che non venga inasprita , cosa difficile da ottenere, perché questi maghi del crimine sociale sono stati capaci di far molto peggio, con il chiaro intento di tenerci incollati al lavoro chissà per quanti anni ancora, mentre i baby pensionati se la godranno per chissà quanti anni ancora- ed ora noi cornuti e mazziati cosa dovremmo dire e fare di fronte a questo scempio….. la parola d’ordine in questo triste frangente è una sola…… scendere in piazza e non votarli mai più…… come cantava il buon Ligabue….. il mio nome è mai più….mai più!

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