Il tema della riforma delle pensioni per il 2022-2023 resta molto caldo, e le discussioni continuano per poter arrivare ad una soluzione che superi la riforma Fornero. Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, è tornato sull’argomento in una intervista ai microfono di Isoradio Rai, ed ha ricordato come la quota 100 sia stata una misura “importante, anche se insufficiente”, spiegando poi che è necessario ripensare il sistema pensionistico per garantire “misure più eque e sostenibili” per l’uscita dal mondo del lavoro. Vediamo di seguito i passaggi più interessanti del suo intervento.
Ultime notizie Riforma Pensioni 2022-2023: il segretario della CILS Luigi Sbarra su quota 100
“L’obiettivo che con Cgil e Uil ci siamo dati nella piattaforma unitaria che da mesi abbiamo presentato al Governo, è quello di avviare un confronto proficuo finalizzato ad introdurre elementi di modifica e di cambiamento nell’attuale sistema pensionistico e previdenziale, regolato come sappiamo in questi anni dall’ultima riforma legislativa, dalla riforma meglio conosciuta come riforma Fornero. Questa riforma ha alzato un muro di rigidità all’accesso alla pensione di vecchiaia, creando un grosso scalone che ha determinato difficoltà evidenti a lavoratrici e lavoratori in parte attenuato dall’introduzione di quota 100 che ha creato una piccola finestra di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro”.
Quota 100 però, secondo Sbarra non è stata sufficiente, perchè “a fronte di un milione di uscite che si pensava di realizzare, secondo i dati, hanno aderito non più di 400mila persone. La combinazione di età e contributi ha agevolato in massima parte il pubblico impiego e le grandi aziende del sistema privato. Ha invece penalizzato le aree meridionali, dove i rapporti di lavoro sono precari e saltuari. Oggi il sistema pensionistico e previdenziale va ripensato per giungere a definire misure più eque e sostenibili possibili”.
Riforma Pensioni 2023 ultim’ora, Sbarra: ‘flessibilità a partire dai 62 anni”
Sbarra ha poi spiegato la ricetta della CILS, e le quattro priorità che sono state indicate al Governo in merito alla Riforma delle Pensioni: “La prima è quella che riguarda i giovani e le donne. Se i giovani sono il presente e il futuro del nostro Paese, il sistema, nel suo complesso – istruzione, politiche del lavoro, la casa, i servizi sociali ed anche la previdenza e il sistema pensionistico – deve muoversi nella direzione di istituire progetti di vita. Ecco perché pensiamo che per i giovani vadano riconosciuti come anni contributivi anche i periodi di formazione, fasi di transizione lavorativa; così come va riconosciuto il lavoro di cura quando rivolto a famiglie al cui interno convivono disabili o portatori di handicap“.
Sulle risorse necessarie per una Riforma delle Pensioni Sbarra spiega: “Nei dieci anni di vigenza della riforma Fornero si sono determinati risparmi enormi per le casse dello Stato. Alcune indicazioni li stimano in 117 miliardi. Per la stessa quota 100 c’era una dotazione finanziaria di 19 miliardi. Ne sono stati utilizzati non più di undici.
È giunto il tempo di reinvestire una parte dei risparmi in quattro grandi temi: una pensione contributiva di garanzia a giovani e donne, rendere strutturale l’allargamento dell’Ape sociale, incentivare l’adesione alla previdenza complementare e negoziare una misura di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro che noi invitiamo a partire dai 62 anni, perché mediamente in Europa si va a 63 anni”, ha concluso.
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Con 35 di contributi versati si può andare in pensione a 62 anni anche perché se perdi il lavoro dopo i 50anni non lo trovi più e devi fare dei lavoretti per vivere sottopagati e schiavizzato dopo una vita di lavoro vogliamo giustizia sociale ma dei sindacati non mi fido la colpa di questa situazione e tutta loro non imputiamo tutto aMonti e la Fornero non hanno Mosso un dito quando si è varata la legge credo che il sindacato vada superato non rappresenta più gli operai e i lavoratori e una costola dei governi che si avvicendano ma non scendono in piazza e stringono le mani a Draghi e a Confindustria e a quei politici con stipendi da 13mila €netti al mese no questa gente non ci rappresenta più.
Ditemi solo se in un paese civile è normale che un sessantaduenne e oltre debba lavorare 43 anni per pagare la pensione a chi ci è andato con appena 19 anni sei mesi e un giorno di contributi , hanno detto che i diritti acquisiti non si toccano, quando ognuno di noi ha iniziato il proprio percorso lavorativo sapeva che avrebbe dovuto lavorare per determinati anni per andare in pensione, non è anche questo un diritto acquisito, per non parlare di chi ha fatto determinate scelte sapendo che gli mancavano tot anni per la pensione. Non si possono cambiare le regole del giuoco con la partita in corso. Quindi per chi ha iniziato a lavorare con una determinata legge sarebbe dovuto restare quella. Sindacati? Non posso dimenticare la Camusso quando diceva ” i 40 anni di contributi non si toccano” vergogna.
Esodati: Troppo comodo penalizzare chi magari ha lasciato l’azienda… da esodato.
Se non si vuole generare un nuovo scandalo, ai fini pensionistici, devono valere le regole esistenti al momento della sottoscrizione dell’Esodo
Una proposta seria potrebbe anche essere di chiudere a 65 anni con il pieno della pensione indipendentemente dai giochini politici e demagogici.
Io sono andata in pensione a 65 anni e42 e mezzo di contributi Prendo 840,00€ al mese,che vergogna…!
Ho iniziato a lavorare per necessità, all’età di 15 anni su una macchina da cucire 8 ore al giorno e ho proseguito per 15 anni questa vita,fino a quando ho partecipato ad un concorso pubblico e lho passato iniziando così a lavorare in una RSA. Prima il corso ASA,poi il corso OSS quindi lavoro e studio più tirocinio contemporaneamente. Dopo 26 anni di assistenza a anziani con qualsiasi patologia, 2 anni di covid finalmente a novembre di quest’anno raggiungo i requisiti per andare in pensione con il cumulo. In tutti questi anni di lavoro avrò fatto 2 malattie con un totale di 20 giorni di assenza. Come regalo mi porto un intervento di ernia discale,una rotula del ginocchio rotta e due protusioni alle vertebre cervicali. Il mio sogno dopo la pensione era con i soldi del TFS fare un po di terapia riabilitativa seria.SORPRESA!!! Per l’articolo della leggen.232 del 2016 della Fornero avrò il TFS al compimento dei 67 anni che poi con i tempi DELL’INPS diventeranno 70.Tengo a precisare che io ho 57 anni.Grazie per aver permesso questa ingiustizia. Ahh… dimenticavo che grazie ai vostri accordi,fatti con la Fornero posso avere il mio TFS direttamente tramite un prestito dalle banche.Per farla breve, devo pagare gli interessi per avere soldi miei,che mi sono guadagnata in 42 anni di sacrificio. Grazie ancora
Io resto sconvolto!!! Ie nostre grandi menti parlano di competitività e tengono le persone che hanno oltre 64 anni al lavoro!!! E magari non sanno nemmeno fare un bonifico con il cellulare!!!! Le aziende cercano tecnici preparati e devono tenersi le cariatidi!!! Forse perché…. le cariatidi versano contributi folli e i giovani oltre ad avere contratti di lavoro assurdi versano miserie che poi dovrebbero essere il risultato per i contributi pensionistici??? Soluzione geniale!!! Fate delle assicurazioni complementari!!! Con quali soldi visti gli stipendi???? Non ho parole!!!!
Carlo
41 precoci ma in più bisogna essere andicappati o malati di tumore, vergognatevi dovrebbe bastare la precocità.
Qui ogni giorno ne uscite delle nuove! Quando si va in pensione? Subito dopo aver ricevuto l’estrema unzione, oggi chiamata “unzione degli infermi”?
Qui ogni giorno ne uscite delle nuove! Quando si va in pensione? Subito dopo aver ricevuto l’estrema unz one, oggi chiamata “unzione degli infermi”?
Qui ogni giorno ne uscite delle nuove! Quando si va in pensione? Subito dopo aver ricevuto l’estrema un Ione, oggi chiamata “unione degli infermi”?
I so. Ma, qui ogni giorno ne uscite delle nuove! Quando si va in pensione? Subito dopo aver ricevuto l’estrema un Ione, oggi chiamata “unione degli infermi”?
Il sig. Sbarra, come altri sindacalisti, continua a rilasciare a destra e a manca interviste ma la realtà è una sola: VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA perchè è da ANNI che per le pensioni si fa quasi nulla…..Capisco che voglia far vedere che si interessa al problema, ma dopo anni di inutilità alle parole è meglio far seguire il silenzio. Abbiamo capito che tutti vogliono portarsi a casa il loro ottimo stipendio, ma basta giocare sulla pelle di chi fa fatica. Noi degli anni 60 siamo stanchi di questi ciarlatani..Grazie dell’ospitalità. Beppe 61.
Buonasera sono una lavoratrice di 57 anni con 36 di contrubuti che prima dei 63 anni non potra’ andare in pensione e poi chissa” con che pensione. Quando ho cominciato a lavorare dei colleghi senza limiti di eta,’ molto giovani, andavano in pensione con solo15 anni di contrubuti e sono usciti con pensioni che io lavorando 42 anni prendero” all incirca come loro se non sara’ anche meno la mia pensione!! Questo non mi sembra giusto,stiamo pagando per tutti gli sbagli passati e dobbiamo continuare a farlo anche per tutti gli sbagli presenti!!! Dovrebbe essere considerato inoltre che se non si va in pensione noi anziani non possono essere assunti i giovani e non puo”‘ esserci il ricambio generazionale.
Salve,
Sono sconvolta su tutte queste leggi che cambiano ogni anno che passa….e i conti non tornano !!!…ma pensano ad aumentare pensioni che pagano da circa dieci anni a persone che sono andate con età di 57/58 anni con 40 anni di contributi. Persone che hanno lavorato per 42anni consecutive con lavori usuranti , non mandano in pensione!. Dovete controllare un po’ più a fondo il sistema pensionistico …
Ma perché per opzione donna devi avere 35 anni di contributi versati per esempio chi ne ha 33 di contributi non può versare 2 anni perché non è previsto. Io che voglio andare in pensione prima per vari motivi. Anche se prendo uno straccio di pensione dopo 35 anni di contributi che non mi sembrano pochi una vera vergogna penalizzare così le persone.
A 62/63 anni si deve poter andare in pensione, abbiamo già dato, che prendano da quelli che vivono di bonus vari. Siamo stufi di pagare l’assistenza con i contributi che abbiamo versato. Basta rinvii. Chi non è stato eletto vada a casa e chi è stato eletto cancelli la legge attuale che se non erro è già stata dichiarata incostituzionale in più parti.
Saluti
Buongiorno, ma c è il sindacato in Italia? Io non ne vedo,vedo solo figure, poltronari,e noi paghiamo la tessera poveri lavoratori lavorare finché crepiamo e questo che vogliono ,e le caste ci mangiamo tutti i contributi,tasse, versate ecc.
Scusate volevo fare una domanda a proposito dei lavori usuranti. Come mai nei lavori usuranti non sono stati inclusi gli insegnanti di sostegno? Tengo a precisare che tale lavoro è molto ma molto usurante soprattutto se viene fatto per anni . Grazie per chi mi risponderà.
certo michela; io l’ho fatto per 13 anni e tieni conto che noi di ed. fisica abbiamo subito una bastonata ferocissima nel lontano 1988; sarebbe giusto; nell’opinione pubblica noi siamo quelli che lavorano solo di mattina, che abbiamo 3 mesi di ferie estive; forza e coraggio e tieni duro; saluti a te e ai gestori del sito
Antonella Sono d’accordo, anche io sono insegnante di scuola primaria e non siamo state incluse. Davvero una grande vergogna , i soldi ci sono per tutto tranne per le pensioni, soldi che abbiamo già versato… La pacchia per i poltronari continua ma qui dobbiamo dare un segnale, questi giocano con la nostra pelle…
Angelo calo. Io dico che vabene parlare ma presi i giro no e mo basta. 35.37. 42.10.mesi. A che gioco giochiamo. X loro le leggi e soldi. Subito. E ora di finirla
Non può esserci un’alternativa alla flessibilità in uscita a partire dai 62 anni, non possiamo morire sul posto di lavoro. I sindacati latitano, si diano una svegliata. Il problema è che anche loro come politici e giornalisti, sono dei privilegiati in fatto di pensioni, perché sbattersi tanto per i lavoratori?
State premiando chi ha lavorato meno e penalizzando chi ha più annoi di contributi
Io il prossimo anno dovrei andare con 42 anni e 10 mesi che poi con i tre mesi diventano 43 anni cercate di tenere valide almeno queste opzioni non fare il gioco del governo che ci vuole vecchi e usurati e penalizzati così le possibilità di passare ad altra vita aumentano e loro hanno un risparmio garantito come con il covid
solo che questo lo rendono strutturale
che vergogna si trovano soldi a destra e a sinistra per gli armamenti e altre cose
Ma per dare una vita dignitosa a chi ha lavorato una vita non ci sono mai risorse
Poi fanno tutte le sceneggiate di commozione come se tenessero alla vita
Sacra e dignitosa della gente penso che dopo questa ultima fuoriuscita di denaro per questa guerra si smetta di umiliare i lavoratori italiani e non..!
DOPO 40 ANNI SI HA IL DIRITTO DI ANDARE O SE UNO VUOLE PUO’ CONTINUARE MA NON SI POSSONO IMPORRE LIMITI D’ETA’. DRAGHETTO SVEGLIA SINDACATI SVEGLIA POLITICI SE ANCORA ESIOSTONO MA NE DUBITO SVEGLIA E’ BELLO VIVERE SULLE SPALLE DI CHI LAVORA.
Fra qualche anno andiamo tutti col contributivo: perciò la proposta di Tridico è ragionevole, chi vuole andare prima con 63/64 con la parte contributiva, al raggiungimento della vecchiaia la parte retributiva così non si perde nulla.
Cari signori sinceramente non so con quale metodo affrontate il discorso pensione .ma
Dovreste sapere che non tutti i lavori vengono svolti dietro una scrivania come hanno fatto i nostri politici. Ma purtroppo ci sono dei lavori che tantissimi lavoratori hanno svolto che gia a 55 anni dovrebbero andare in pensione. Ma siccome come ho già detto i nostri politici non sanno cosa vuol dire lavorare x 40 anni ha
Fare i manovali ho i marittimi oppure nei vari cantieri. Allora le viene facile dire pensione a 67 anni tanto x loro non ci sono problemi come del resto non ci sono stati durante la loro vita. Io dico solamente che purtroppo noi italiani non abbiamo gli attributi ,
altrimenti non verremo trattati in questo modo. E mi dispiace dirlo ma e la pura verità. E come diceva un grande cantautore non so se dobbiamo vergognarci di essere italiani almeno noi della nostra generazione
I sindacati ripetono esattamente quello che fecero nel 2011 cioè niente e guarda caso questo governo è la fotocopia del governo monti che schifo.
Ho iniziato a lavorare da bambino, scuola e lavoro per imparare un mestiere, appena diplomato, mi sono trasferito al nord,. Ho lavorato qualche anno presso una ditta che poi ho scoperto che non mi versava i contributi, e dal 1982 ho lavorato in regola presso un salumificio che dopo 37 anni di lavoro ha ben pensato di chiudere , lasciarci tutti a casa e poi ha riaperto assumendo solo 3 operai , ( i più giovani) 2 impiegati, 3 pensionati di cui una ho un vago sospetto, questi su 26, lasciando a casa chi ha acciacchi situazioni difficili e invalidanti. Ecco il sindacato, il governo e l’ ispettorato del lavoro dovrebbero evitare questi sciacallaggi, queste ingiustizie sociali. La riforma delle pensioni dovrebbe tutelare queste figure deboli e senza prospettive, dovrebbe creare un fondo a carico delle aziende che dopo la naspi gli dia perlomeno un sostegno economico dignitoso sino all’età pensionabile. E alle aziende che fanno il gioco delle 3 carte, l’obbligo di mantenimento o riassunzione. Oppure se oltre i 60 anni e almeno 40 anni di contributi mandarli in pensione. .
N
Dopo 41 anni di contributi tutti a casa. Siamo stanchi di pagare le pensioni degli altri. La nostra è pagata ampiamente. Io in 41 anni ho pagato più di 400.000 euro di contributi. Ma perché non me li restituite? Ci penso io a pagarmi la pensione se voi non siete capaci
Buonasera sono una collaboratrice scolastica lavoro Nella scuola dall età di 16 anni ora ne ho 57 e 40 di contributi quando potrò andare in pensione e quando prenderò di stiendio
Politici e Sindacati avete PERSO ….LA MIA CONSIDERAZIONE!!!!
SONO DELUSO ,RASSEGNATO E INCAZZATISSIMO….!!!!
SPERO IN UNA GIUSTIZIA VERA ,CHE VI RENDA TUTTE LE SOFFERENZE CHE STIAMO PAGANDO NOI ….!!!!!
Cinghiali con la peste suina, scimmie con il vaiolo, queste sono le priorità. Che i politici chiedano il voto agli animali ed i sindacati vadano a proporre loro i tesseramenti. Un saluto ai gestori
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Sbarra: Di cognome e di fatto!
SBARRA, condivido in parte il suo pensiero, e intanto procediamo con ordine:
– mentre lei e altri luminari ripensate al sistema da attuare per il prossimo futuro, mandiamo in pensione chi ha già versato per oltre 40 anni di contributi.
– Poi quando le idee saranno mature, verificate e giudicate accettabile, attueremo le nuove proposte.
Mi pare inutile aspettare e penalizzare ancora una volta chi ha già lavorato per oltre 40 anni tenendolo prigioniero al lavoro fino ai requisiti della Fornero?.
Ringrazio i gestori del sito per questo spazio.
Grazie a voi
SBARRA, condivido in parte il suo pensiero ,a intanto procediamo con ordine:
– mentre lei e altri luminari ripensate al sistema da attuare per il prossimo futuro, mandiamo in pensione chi ha già versato per oltre 40 anni di contributi.
– Poi quando le idee saranno mature, verificate e giudicate accettabile, attueremo le nuove proposte.
Mi pare inutile aspettare e penalizzare ancora una volta chi ha già lavorato per oltre 40 anni tenendolo prigioniero al lavoro fino ai requisiti della Fornero?.
Ringrazio i gestori del sito per questo spazio.
Salve, bisognerebbe dare alla riforma pensioni la giusta considerazione: discussione – proposte legislative – emanazione legge. Basta con inutili personalizzazioni, si inizi a trattare e si portino sul tavolo le proposte delle parti sociali e del governo con le relative motivazioni ma soprattutto che si fissi la data di approvazione. Siamo over 60 e per organizzare il nostro futuro non abbiamo poi tutto questo tempo per accettare rinvii e stalli. Se il governo e le parti sociali italiani non posseggono le competenze si prenda in riferimento un qualsiasi sistema pensionistico di un paese della comunità europea e lo si approvi chidendo la relativa consulenza ai loro governanti. Grazie.
Io non capisco perché non dare la possibilità alle donne con 62 anni età e 34 di contributi quando con ape sociale con 64 anni età bastano 20 anni di contributi!!! A 62 anni una donna è stanca di lavorare!!! Ho sentito quota 93 ma solo per gli edili.. ma non si potrebbe estendere anche alle donne con i contributi versati???? E la famiglia cresci figli lavora fuori casa poi dentro casa e non dimentichiamo genitori anziani da accudire ma nessuno ci pensa tutti a dire 41 x tutti e chi i 41 non li avrà mai???? Deve morire di lavoro fino a 67 anni?????! I politici dovrebbero pensare alle donne su c’è x ora opzione donna ma ci sono molte donne che hanno perso il lavoro!!!!’n sindacati politici pensate ALLE DONNE…. I signori maschi non fanno 3 lavori come le donne quindi perché non applicare quota 93 anche x le donne grazie
Ma con la riforma che fine fa la pensione dei 42 e 10 mesi/41 e 10 mesi per le donne se non si è precoci? La generazione dal ’60 in poi quanto dovrà ancora sopportare? Con 60 e magari 40 di contributoi versati ad un soffio dal raggiungimento dei requisiti sarà costretta a lavorare 47 anni per andare col sistema misto oppure a lavorare 44 anni per andare con tutto contributivo? E provate a farvi fare i conti per capire cosa significa passare dal misto al contributivo, anche – 40% DOPO 44 ANNI!!!
SINDACATI DIFENDETE I DIRITTI DELLA GENERAZIONE CHE HA LAVORATO UNA VITA E PAGATO LE PENSIONI A TUTTI! Non potete svenderci, qualche penalizzazione può essere accettata ma questa sarebbe una vera beffa, una VERGOGNA!!!
SCENDIAMO IN PIAZZA E FACCIAMOCI SENTIRE!
Concordo! La generazione degli anni 60 sta pagando per tutti. Inoltre si trova nella condizione di dover assistere genitori anziani e mantenere figli che ancora non lavorano. Facciamo lavorare i giovani, è necessario un ricambio generazionale e riposo per chi ha lavorato e pagato contributi quasi quarant’anni. Non è possibile dover lavorare tutta la vita
Credo sia riferito alla riforma Fornero, ma all’uscita a 67 anni, non a quella anticipata.
Sono anni che ci hanno venduti, hanno accettato la Fornero senza batter ciglio
Uscire a 62 anni con pochi contributi la vedo dura come compenso dignitoso,vedo commenti che dopo 43 anni consecutivi si viene a prendere €1200 netto, c’è qualcosa che non va….
Provateci almeno con quota 41….pee tre mesi non rientro nei lavoratori precoci e ora che sono ad un soffio di 41 anni di contributi e in disoccupazione chi cavolo se la prende a lavorare una donna di 58 anni…. Progetto donna mi danno una cavolata dopo 41 anni non ci si può vivere da sole…. Non posso fare la prostituta sono troppo vecchia… Chi mi prenderebbe… Dovete tenere conto anche delle donne sole che devono vivere con le proprie forze e basta che over colpa di queste restrizioni del covid si sono trovate senza lavoro che devono fare?? Devono morire di fame dopo che hanno versato più di 40 contributi??? Ho cresciuto un figlio tenuta mia madre anziana sempre mentre lavoravo mi sono fatta un cosiddetto culo della miseria e ora con 700 euro al mese se me lo danno con il progetto donna srmore che lo rinnovano io devo vivere?? È una vergogna meglio chi non versa nulla e se li mette da una parte….. Cercate di tutelarci io li ho versati sempre da quando avevo 18 anni e tre mesi…. Per questi tre mesi non rientro nei lavoratori precoci.. Vi sembra giusto?? Io li pagherei anche ma non lo posso fare mi hanno detto….. Pensate alle donne della mia età che sono rimaste con il culo per terra grazie a questa cavolo di pandemia… Se non siamo morte di covid ora ci fanno morire di fame…
Pensione immediata alla data del compimento di 67 anni senza finestre o scaglioni.
Pensione anticipata a 63 anni (la dichiarata media europea). Penalità del 2,5 % per ogni anno di anticipo.
Minimo contributivo di 20 anni per la pensione a 67 anni e di 30 anni per le anticipate ( per evitare pensioni troppo basse).
Unica alternativa: proposta Tridico.
Tutto il resto è demagogia, ricerca di visibilità personale o peggio ricerca del nulla di fatto….
La proposta di Giuseppe mi sembra giusta.
È difficile dare una valutazione, mi chiedo se un ente come l’ inps che spende milioni di euro e nn riesce a dare una risposta dopo tre anni …
Concordo con l’uscita anticipata a 63 anni e con contributi di almeno 20 anche con penalizzazione. È sempre una scelta della persona quindi non mi sembra giusto imporre per i 30 anni minimo x andare a 67 anni!! In ogni caso la migliore soluzione è quella proposta da Tridico!!!
Assolutamente d’accordo.
Pensione a 63 o 64 anni, con una penalizzazione per ogni anno di anticipo, mantenendo però il sistema misto per chi lo ha avuto nella sua vita lavorativa.
Tutto con il contributivo sarebbe come l’opzione donna, con una decurtazione troppo alta per essere perseguito
SBARRA. 2 ANNI DISOCCUPATO
NASPI FINITA 41ANNI VERSATI
61 ANNI D ETÀ 320 CURRICULUM INVIATI (IN EMILIA A 60 ANNI NON TI VUOLE PIÙ NESSUNO) COSA MANGIO SE FANNO LA PROPOSTA TRIDICO FINO A 64 ANNI???? GIÀ STO PAGANDO LO SCALONE DI QUOTA 100 ESSENDO DEL 60…. ALMENO PROVATE UN QUOTA 41 E 10 MESI…. PER TUTTI I PRECOCI
Fai veloce domanda x 41 precoce hai tutti i requisiti, cosa aspetti? Che cambiano la legge? Insomma affrettati è vai di corsa da un patronato!!!!!!!!! Auguri.
Ma i precoci con 1 anno di lavoro prima dei 19 anni di età e con 41 anni di contributi versati ,non hanno diritto alla pensione?
SBARRA LANDINI E BOMBARDIERI LA DEVONO FINIRE CON 62 E INSISTERE CON 63 CON DOPPIA USCITA E POI LA PROPOSTA MARINO CON PICCOLA PENALITÀ-BASTA CHIEDERE LA LUNA E INDIRE SUBITO SCIOPERO MANIFESTAZIONI DANDO UN ULTIMATUM A DRAGHI CHE VUOLE FARE TUTTE LE RIFORME,TRANNE QUELLA PENSIONISTICA E NESSUNO LO CONTRASTA – METTETELO ALLE STRETTE E SE NON RAGIONA ,LASCI IL POSTO AD UN ALTRO CON UNA TESTA PENSANTE- CI HANNO STUFATO E VOGLIAMO SAPERE COME E QUANDO USCIRE IL 1 GENNAIO PROSSIMO. . ..TEMPO SCADUTO !
Il posto a chi secondo te, non vedi che sono tutti della stessa Forza, insomma se non è zuppa è pan bagna’tradotto se non è zuppa è pane bagnato!!!!
Ma che stai a dire? Io il prossimo anno ho 43 anni e 1 mese di contributi con 62 anni di età. Devo poter andare in pensione
E vai che ripensiamo il sistema. Così facciamo passare altri 2 o 3 anni senza far nulla, e chi oggi a 40 anni andra in pensione con la Fornero. Poi tanto inizieranno le generazioni che hanno pochi contributi e quindi lavoreranno meno di 40 anni, intanto castighiamo per bene i babybomber (classe 1960-1970) che per anni hanno mantenuto questa inetta classe politica in combutta con i sindacati e forti poteri.
Se in questi anni con la Fornero ci sono stati dei risparmi è bene redistribuirli su coloro che i hanno prodotti e non sulle giovani generazioni, altrimenti castighiamo sempre gli stessi. Quando ero giovane mi raccontavano che lavoraro per gli anziani, ora che sono anziano lavoro per i giovani, e quando verserò per me stesso, dopo la morte?.
Su via, è ora di finirla con le pagliacciate, siamo seri, scendiamo in piazza e chiediamo a gran voce l’uscita per chi ha 40 anni. Il resto sono solo chiacchere.
Grande!!! Condivido pienamente.
Opzione donna molte donne non hanno più un lavoro a 50 anni in su le prendono solo per un ora in un ufficio un altra ora in un negozio.e in più se arrivano a 58anni di età e 35di contributi prendono solo contributivo con un taglio del 25/30 %parlo di donne che hanno lavorato più di dieci anni prima del 1995. Inserite al più presto opzione donna nel 2023ma con migliorie
In Italia classe politica che percepisce gli stipendi più alti d Europa e classe operaia/media che percepisce gli stipendi più bassi, guardiamo i sanitari con il carico di responsabilità che hanno!!!!! una vergogna …
Di sicuro c è qualcosa che non va… Un paese così bello che si è ridotto tra i più poveri d Europa, ma veramente…….
Buongiorno. Cari sindacati se non volete essere “complici” di Draghetto & C. SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
BLA BLA BLA … BLA BLA BLA… Quante chiacchere per nulla, solo per prendere tempo.
le priorita’ sono altre.! Mandare in pensione chi ha contributi oltre i 40 anni, queste le priorita’. Poi c’è il resto, possibile che sia tanto difficile da capire?.
Ma voi al sindacato avete mai lavorato? Volete passare con me una settimana e poi moltiplicarla fino a 40 anni?? poi vedrete che le priorita cambiano subito.
Non si può fare a meno di prendere atto che la riforma previdenziale è diventata oramai mera attività intellettuale nella quale più o meno insigni personaggi, appartenenti alle varie categorie, esercitano le loro presunte abilità mediatiche. Il Governo non cerca altro per adottare la propria strategia dilatoria. Tutti comprendano che la primaria esigenza di quasi tutti i lavoratori è quella di potere fare scelte di vita che consentano, per chi ne sentisse la necessità, di abbreviare la strada per il raggiungimento della pensione. GIOVANI, DONNE, PENSIONI COMPLEMENTARI ECC…. SIANO DI COMPETENZA DEL GOVERNO E NON VENGANO SCARICATE SULLE SPALLE DEI LAVORATORI! CARI SINDACALISTI, POLITICI E COMPARI FATECI VIVERE GRAZIE!
Per favore non facciamo demagogia. Lo sappiamo che il governo non accetterà mai l’uscita a 62 anni. Se in Europa la media è 63 anni allora cominciamo a trattare a partire dai 63 anni. La base potrebbe essere la proposta Tridico.
Con 43 anni di contributi e 62 anni si deve andare in pensione e basta!