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Riforma Pensioni 2023: ipotesi di uscita soft lanciata da Orlando per il post quota 102

Il tema della flessibilità in uscita e della riforma delle pensioni continua a tenere banco anche durante la crisi di Governo che ha colpito l’ Italia nelle ultime ore. Dopo il ‘nulla di fatto’ nell’incontro tra Governo e Sindacati della settimana scorsa, le parti si dovrebbero rivedere il 26 o il 27 luglio prossimo, ma l’incertezza politica delle ultime ore lascia tutto aperto. Il Ministro Orlando nelle ultime ore, durante la Festa dell’Unità a Napoli ha lanciato un nuovo appello al M5S per ricucire lo strappo di Governo e trovare il modo di proseguire con l’attuale esecutivo ed evitare di bloccare l’agenda sociale del paese. Sulle Pensioni, la settimana scorsa Orlando ha confermato la proroga di Opzione donna e di Ape Social, ma ha anche aperto le porte ad una possibile riforma, con una ‘pensione soft‘ che punta ad accompagnare l’uscita dal mondo del lavoro con una riduzione dell’orario negli ultimi anni necessari per soddisfare i requisiti. Vediamo di cosa si tratta.

Riforma Pensioni 2023: l’appello di Orlando al M5S

Ci sono dei margini per rimarginare la frattura tra PD e M5S e poter quindi continuare con il Governo Draghi ed effettuare le riforme previste entro la fine dell’anno. Orlando tende la mano e dichiara: “Non posso che unirmi all’appello del segretario Letta, chiedendo al Movimento 5 stelle di non indebolire la possibilità di realizzare un’agenda sociale che oggi è sul tavolo, che è oggetto del confronto tra le parti sociali e che rischia di bloccarsi se dovesse venire meno il loro contributo dalla squadra di governo e fatalmente anche se dovesse venire meno, questo è abbastanza ovvio, il governo”.

Orlando continua poi spiegando che c’è ancora margine per portare a termine i vari impegni dell’agenda politica (tra cui le pensioni): “Io credo che non ci siano prospettive nelle quali si può rafforzare la possibilità della realizzazione degli obiettivi dell’agenda sociale diversi dalla prosecuzione di questo governo con il loro contributo”.

Riforma Pensioni ultime novità: nuova proposta, l’uscita Soft con riduzione dell’orario di lavoro

Ma a proposito della Riforma delle Pensioni 2023, quale sono le ipotesi sul tavolo? Tra le proposte di flessibilità per sostituire l’attuale quota 102, spunta anche una nuova idea, lanciata proprio dal Ministro Orlando la settimana scorsa: puntare ad una riduzione dell’orario di lavoro per gli ultimi anni necessari prima di andare in pensione, senza però utilizzare i meccanismi di anticipo dell’età previste dall’uscita anticipata a 63-64 anni con riduzione dell’assegno pensionistico (la proposta Tridico e simili).

Orlando ha dichiarato: “Rimane aperto il cantiere per il superamento delle misure temporanee di flessibilità in uscita e per la definizione di una misura generalizzata e strutturale di flessibilità a regime. Quest’ultimo fronte interseca anche il tema della riduzione dell’orario di lavoro e della possibilità di un accompagnamento all’uscita dal mercato del lavoro che, senza anticipare l’età della quiescenza, possa operare invece sul versante della diminuzione delle ore come strumento di flessibilità e anche di ricambio generazionale”.

Ovviamente al momento non sappiamo se questa soluzione di uscita ‘soft’ dal mondo del lavoro sia da affiancare ad altre più classiche che prevedono uno “sconto” sui requisiti di età anagrafica o se potrebbe prendere il posto della quota 102, ed affiancare le proroghe di opzione donna e ape social. Come sempre vi aggiorneremo nei prossimi giorni sulle possibili novità sulla riforma pensionistica, intanto diteci cosa pensate di questa proposta nei commenti qui sotto!

Stefano Rodinò

Classe 1981, ho studiato scienze politiche ad indirizzo Comunicazione Pubblica. Scopri di più

Questo articolo ha 56 commenti

  1. PRECOCE DEL 60

    oRLANDO E CHI E PRECOCE E disoccupato da 2 anni COSA MANGIA FINO A 64 ANNI
    x esempio io ho 62anni con 41 versati ho ereditato LO SCALONE DRAGHI disoccupato
    con 230 curriculum evasi mi ospiti a casa tua x 2 anni NON SPORCO ….

  2. ,bruno

    E pensare che l’ho pure votato.torna a dormire che solo questo ti riesce di fare.

  3. Renzo

    La riforma che propone draghi in materia pensionistica e una angheria unaingiustizis togliere i diritti aquisiti prima del 1995 allora è bene che sivada al voto!

  4. Paolo B.

    Pd mai più.
    Ma neanche tutti gli altri.
    Stop al voto

  5. ,bruno

    I politici hanno mai pensato che uno per fare il ministro del lavoro avrebbe dovuto lavorare ?chi non ha mai lavorato come può farlo?.

  6. ,bruno

    Orlando ministro?ma mi faccia il piacere.

  7. Must

    E una idea geniale per ridurre l’orario per trascinare i lavoratori e la voratrice per arrivare al 2030,per passare tutti al contributivo puro sono furbi questa grande Idea de Ministro non ha nessun rispetto per gli quelli anziani hanno 64 e 65 anni che non hanno nessun lavoro e che ormai non li assuma nessuno e aspettano quella miserabile pensione per colpa di legge che è stata fatta per far lavorare la gente fin all’ultimo giorno così i contributi rimarranno nelle casse , come qlla povera gente che è deceduta per quella maledetta pandemia .

  8. Massimo 61 41

    Quando uno parla solo per dare aria ai denti (sono del ’60 e qualche volta leggevo Alan Ford …) non merita nessun commento. Comunque mi risulta che i part-time sia orizzontale che verticale già esistono se uno intende usufruirne. A meno che il ministro Orlando intenda conguagliare il 50% dello stipendio di chi sceglie il part-time utilizzando una parte della sua lauta retribuzione da ministro o del suo vitalizio. Povera patria !

  9. Luciano Lattanzio

    È semplicemente assurda una proposta del genere, molto meglio la proposta Tridico

  10. WAL52

    Il governo non saprà più che pesci pigliare.
    Il ministro del lavoro (PD) fingerà di spremersi le meningi, ma alla fine traslerà il più possibile il pagamento di NUOVI ASSEGNI pensionistici.
    La soluzione sarà la riforma Fornero e l’immediato ritorno agli incrementi dovuti all’aspettativa di vita.
    Draghi, se rimarrà, sarà per garantire questo.
    Se invece mollerà sarà per il timore dei garbugli tra governo e partiti a cui saranno costretti a fine anno per limitare gli esborsi conseguenti alla perequazione da 23 miliardi a causa inflazione.
    Economisti dove siete .. che disastro … sono 30 anni che non ne azzeccate una!
    In questo ultimo trentennio il salario italiano è calato mediamente del 2,9%, in Germania è aumentato fino al 33%.
    Però abbiamo l’Euro! Abbiamo la BCE che ci presta denaro preso dal mercato!
    Per noi italiani la soluzione è in corso da tempo. Sono i lavoratori di riserva chiamati a salvarci, quelli a “salario minimo” che nel frattempo continuano a sbarcare e ai quali ci chiederanno di allineare le nostre retribuzioni.
    Alla sinistra e ai sindacati è bene ricordare e imputare che:
    In questi ultimi 30 anni avete portato i lavoratori attraverso la CONCERTAZIONE dall’era dei DIRITTI a quella della loro TOTALE ABOLIZIONE.
    Vergogna … state continuando a concertare!

  11. giorgio da capo d orlando messina

    una mia opinione , base pensionistica per tutti, il resto integrato con i contributi lavorativi , eta! | minima 60 anni

  12. Massimo

    Sono sempre più convinto che nel Bel Paese la politica ne abbia ancora strada da fare, manca sicuramente una SINISTRA vera, chi adesso crede di rappresentare i lavoratori rappresenta solo interessi propri o di parte e non crea invece quella redistribuzione della ricchezza equa è più sociale. Sono il primo ad affermare che nel passato il sindacato e la politica hanno fatto accordi “sbagliati” mandando in pensione chi aveva solo 15 anni di lavoro, ma non credo nemmeno che stravolgere le carte senza ragionevolezza, da chi invece professa tale, sia la strada maestra da percorrere. La legge Fornero nata solo per far risparmiare lo Stato invece di chiedere a chi non paga le tasse o le EVADE non rappresenta certo la soluzione non per persone come il sottoscritto quasi giunto al pensionamento, ma per i nostri figli e figli dei nostri figli.
    Quindi perché non possiamo dire che chi raggiunge i 41 anni di lavoro può andare in pensione senza incorrere in penalizzazioni ? O anche chi raggiunge i 62 anni può andare in pensione con il corrispettivo di quanto versato ? E perché non possiamo dire che vi deve essere lo scorporo tra assistenza e previdenza ? Uno stato equo e Sociale DEVE chiedere a chi ha di più e non il contrario e la Politica deve essere garante di questa “Democrazia”

  13. Veronica

    Potrei essere d’accordo se si intende come una opzione aggiuntiva e facoltativa, in attesa di una riforma strutturale che, purtroppo, sembra essersi arenata nelle secche dell’incapacità politica di affrontare questioni che richiedono equità e lungimiranza.
    Sono d’accordo a una riduzione di orario tipo part time orizzontale oppure verticale (a seconda delle singole esigenze) a partire almeno dai 38 anni di contributi o dai 60 anni di età, senza penalizzazioni di contributi né di stipendio.
    Questa proposta è fattibile per i dipendenti ma non credo per i lavoratori autonomi, per i quali andrebbe articolata diversamente.

  14. Paolo

    Che Amarezza, continuano a lasciare a lavoro Lavoratori con 40 passa Anni di contributi continuativi ,ma perché cosa C…o vi abbiamo Fatto di Male..

  15. Ermanno

    Il ministro Orlando è un altro scaldapoltrone che non sa cosa significhi farsi 40/45 anni di lavoro…vero.
    La legge Fornero ha spazzato via i diritti delle persone che già lavoravano da anni per un mero calcolo economico. Disprezzo assoluto per la vita e la dignità dei lavoratori. Progetti di vita di tante persone mandati in fumo con la scusa del dissanguamento delle casse dell’INPS.
    Ora c’è il Presidente dell’INPS Tridico, lui che in prima persona ha il polso della situazione previdenziale, che fa una proposta quantomeno equilibrata.. L’unica che a conti fatti permetterebbe il prepensionamento a 63 anni con un minimo di penalizzazione fino al raggiungimento dei fatidici 67 anni (nel mio caso, 67 e 8 mesi ed ho quasi 62 anni e 37 anni di contributi).
    I conti con questa proposta tornerebbero, la spesa per la previdenza sarebbe in questo caso, ampiamente dimostrato matematicamente, di gran lunga, la minore.
    No, la politica (e anche i sindacati a dire il vero…) si oppongono, continuando a proporre le loro ben più dispendiose idee. Tutto questo per difendere ideologie e prestigio di casta.
    Parole inutili, anche queste mie, purtroppo…

    1. Vito

      Condivido in toto. Vito

  16. Pietro

    Ministro la prego, quanto ha detto è una c…. ta pazzesca, dia modo ad ognuno di noi di poter scegliere e se lo riteniamo opportuno di liberarci da quest’incubo quotidiano, chi le parla ha oggi 63.5 anni, 2 ore al giorno di auto, la salute che sta diventando sempre più precaria, una guerra quotidiana con giovani dal sangue fresco che giustamente vogliono crearsi il loro percorso, Lei mi spieghi perché dovrei continuare tutti i giorni a fare questa vita, anche se magari con qualche agevolazione di qualche ora? che senso ha? Se questa è una sua idea le dico che è malsana, se qualcuno gli ha suggerito questa cosa le dico cambi consulente, questo non ha idea di cosa sia il mondo del lavoro oggi.
    Un saluto alla redazione.

  17. Stefano

    Buongiorno ma la riduzione di orario ad un artigiano non serve proprio a nulla quindi priva di senso. Agite in modo che un’ eventuale riforma previdenziale possa agevolare tutti sia dipendenti che autonomi .

  18. Alex61

    Questa dell’accompagnamento all’uscita con diminuzione dell’orario…dopo tanti mesi di silenzio, ha tanto il sapore di una boutade estiva…buttare qualcosa in pasto all’opinione pubblica…per far vedere che si esiste e non mancano “proposte” sull’argomento da parte di un vacillante esecutivo. Però, per favore, risparmiateci follie burocratiche di questo genere…sono francamente incommentabili !!

  19. Ezio

    Noi Italiani siamo fatti così, peste e corna sui politici ma allo stesso tempo siamo da loro a mani giunte per il nostro orticello, diciamo che ognuno ha quello che si merita noi ci meritiamo questi politici dove cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa, e nel frattempo loro godono di tutti i loro incredibili privilegi ( vitalizi, super pensioni accumulabili dopo 4 anni e mezzo, rimborsi da capogiro con giustificazioni ridicole, fondi ingenti per campagne elettorali, ecc.) per noi rimane la proposta “soft” una presa in giro.

  20. Mimmo

    Questa è una proposta che ho fatto sulla piattaforma Rousseau nel 2018, sarà un caso sentirla dal Ministro Orlando o sono andati a rivederla, in ogni caso mi fa piacere vederla eventualmente attuata.

  21. Giovanni Gasparotti

    Premesso che a 62 anni di età ogni dipendente ha le scatole piene del lavoro e quindi tantissimi lavori diventano gravosi, si dovrebbe tener conto che se andassi in pensione tra un anno (ne avrei 62), sarei ancora attivo per incrementare un po’ di economia interna, ma se dovessi aspettare ancora, arrivando alla pensione più vecchio e stanco, non mi staccherei da poltrona e TV.

  22. Ivana

    uscita anticipata dal lavoro anche con penalizzazioni ma la possibilità di scelta è fondamentale. Uscita con il contributivo dai 63/64/65 con pensione piena al raggiungimento dei 67 anni questa è l’unica proposta valida secondo me.

    1. Daniela

      Sono d’accordissimo con Ivana. La possibiltià di fare scegliere i lavoratori é vitale. Mettete in atto l’uscita dal lavoro a partire dai 63/64/65 (che già non é poco) con contributivo, ma con l’erogazione della pensione piena al raggiungimento dei 67.
      Questa é l’unica proposta che abbia un senso, non solamente secondo me.

  23. MAURO

    Concordo con Raffaele i costi della politica è la prima spesa che va tagliata e non sono pochi spiccioli.
    Solamente Di Pietro fece questa proposta ma come tutti sapete il suo partito fu silurato subito.

  24. Alfonso_62

    Ministro Orlando, a volte il silenzio assordante è meglio delle affermazioni. Probabilmente in letargo faceva meno danni. Si metta in aspettativa non retribuita che è meglio per tutti.

  25. agostino

    Ormai è chiaro, degli anni di contribuzione non se ne frega nessuno.
    L’idea è solo quella di far arrivare tardi alla pensione i lavoratori e di fargliene godere quanto meno è possibile.
    E’ brutto dirla così ma è, purtroppo, la sola verità.

    1. il gambero

      Già ….. quanto meno possibile magari nulla.
      degli anni di contribuzione non se ne frega nessuno ……. probabilmente non sanno nemmeno cosa sono
      sarebbe interessante vedere gli estratti contributivi di questi geni proponenti, da quando e se hanno contributi da lavoro dipendente chi li ha pagati ….. e non vitalizi con 4 anni 6 mesi ed un giorno di parlamento
      FACCIANO 42 ANNI DI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI PER TUTTI.
      GIA’ E’ TARDI forse troppo tardi
      Si basi l’uscita dal lavoro sulla effettiva contribuzione, sganciandola dall’età, se questa consente una pensione d’importo dignitoso e congruo.
      Si pensi a rivedere i criteri relativi alle aspettative di vita.
      Perché ad oggi è apparso chiaro che individuare per legge come e quando si può vivere, non lo può certo decidere la politica con una legge ed un algoritmo da discutere nel merito e nel metodo, ma bensì una unica legge che sovrintende tutti indistintamente.
      La progressione (per aspettativa di vita) dei contributi (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne) è stata congelata con un provvedimento ministeriale di Di Maio I° governo Conte, fino al 2026, senza questo intervento sarebbe, secondo le previsioni statistiche del 2011, 43 anni e 9 mesi. Questo intervento era stato richiesto in precedenza anche all’attuale italo vivente, allora presidente del consiglio, che ha minimizzato e deriso gli interlocutori, che lo intervistarono in merito…. (lett.: suvvia per qualche anno in più), sarebbe interessante vedere il suo estratto contributivo previdenziale e conoscere chi ha versato i suoi contributi.
      Occorre rimodulare le uscite partendo da chi oggi ha più versato e 42 anni di contribuzione previdenziale da lavoro (ancor più se dipendente) sono una vita.
      Salvini ha fatto il contrario ha ridotto l’età anagrafica da 67 e 62 anni e gli anni di contribuzione addirittura sotto i 40 anni di contributi (38) e solo per tre anni.
      Chi ha o aveva 41-42 di contributi previdenziali e 59-60 o 61 anni è stato costretto a lavorare ancora.
      Sarebbe stato meglio una quota 100 (somma tra contributi ed età) per tutti se l’importo della pensione corrispondente dia un reddito mensile di almeno 1.200,00 Euro netti e lasciare questo perimetro per un tempo congruo.

  26. matteo

    Ormai siamo alle barzellette! Ma quale uscita soft con riduzione dell’orario di lavoro dopo i 62 anni? (oppure i 63? i 64? i 65? gli 80?mah..). Ma dove vive il ministro? Non sa o fa finta di non sapere che agli attuali ultrasessantenni viene chiesto di tenere ritmi di lavoro da ventenni? Che le ore di straordinario non vengono più retribuite da anni ma si è comunque obbligati a farle pena il licenziamento? Dove lavoro anche i giorni di ferie che non è stato possibile prendere per motivi di servizio entro fine anno si perdono automaticamente grazie agli illuminati accordi sindacali interni! Come diceva il grande Totò: ma mi faccia il piacere!!

  27. Tina

    Senza se e senza ma l’unica riforma equa è 41 anni per tutti senza penalizzazioni. Le altre proposte sono a vantaggio del governo non nostra. La riforma Tridico va bene solo per chi ha Solo il contributivo e pochi anni ma chi ha il misto oltre 15 anni pre 96, ci rimetterebbe un sacco. Ma infatti la proposta è fatta per convertire tutto al contributivo , seconda riforma Dini!

  28. Angela

    senza se e senza ma l’unica riforma equa è 41 anni per tutti senza penalizzazioni. Le altre proposte sono a vantaggio del governo non nostra. La riforma Tridico va bene solo per chi ha Solo il contributivo e pochi anni ma chi ha il misto oltre 15 anni pre 96, ci rimetterebbe un sacco. Ma infatti la proposta è fatta per convertire tutto al contributivo , seconda riforma Dini!

  29. Marco

    Ma possibile che si parla sempre di chi il lavoro ce l’ha? E chi come me dopo aver lavorato 40 anni a 60 anni viene licenziato cosa deve fare ?
    Dove sono i sindacati ? Sono 2 anni che si parla di aprire un tavolo …ma quanto e’ lungo questo tavolo ?
    Per chi ha 60 anni e ha lavorato 40 anni sarebbe piu’ che legittima la pensione ..magari anche un po decurtata…oppure si pensa che in questo paese un 60 enne ritrova un lavoro ?
    Ma su quale pianeta vivono politici e sindacalisti…??
    Marco

  30. Raffaele

    Qualcuno gli dica al Sig. Orlando che il part-time già esiste da una vita, o forse adesso che si è svegliato ha scoperto l’acqua calda.

  31. anna

    Se dobbiamo sentire sciocchezze del genere, per quel che mi riguarda possono andare tutti a casa. Per chi sta per raggiungere i requisiti, la proposta migliore rimane la Fornero anticipata.

  32. Mimmo 60

    Ma dove vive sto cavolo di ministro ? Se qualcuno ha un servizio da tenere aperto per un orario prestabilito cosa fa ? Chiude prima ? Veramente, i nostri governanti sono slegati dal mondo del lavoro e pretendono di prendere decisioni che ci riguardano. Alcuni sindacalisti, forse, vengono da realtà più simili, dovrebbero farsi sentire anziché essere asserviti in tutto e per tutto a questi buoni da niente.

  33. Matusalemne

    Ma questi politici non si vergognano??? Considerare dopo 43 anni di lavoro come un uscita ANTICIPATA( VERGOGNA) dal mondo del lavoro è una presa in giro e Basta!!!!

  34. claudio

    ministro Orlando io per raggiungere il posto di lavoro impiego più di 2 ore con i mezzi pubblici, secondo lei ridurmi l’orario di lavoro che vantaggio trarrei ? ogni giorno passerei sempre più di 4 ore di viaggio ma per solo 4 ore di lavoro e quindi con metà stipendio

  35. Lucky

    Sono d’accordo con raffaele per sentire queste caz….. te dal ministro è meglio che se nevadano a casa almeno non fanno più danni. Saluti

  36. Luigi

    Continuate pure a votare PD e poi vi lamentate ma roba da matti il peggior partito al mondo che possa esistere e non è che gli altri siano dei fenomeni anzi ma almeno governano se votati. Orlando ma vai a sederti sul wc che è meglio che dire idiozie

  37. Salvo

    Da quando è pseudo ministro del lavoro non ha fatto altro che dormire e adesso lo volete svegliare?

  38. ugo

    e assurdooo

  39. Clara

    io penso che quota 41 sia più equa.
    L’idea del ministro non tiene conto del fatto che in questo modo si raggiungerebbero i 67.
    Può essere valida solo se si tengono in campo altre modalità come quella dei 41 senza troppe penalizzazioni. Allora chi ha voglia di farlo lo può fare.
    Non pensate che la soglia dei 67 andrebbe proprio cambiata? è questa la cosa non giusta. Dovremmo fare come gli altri paesi europei: massimo 64, allora sì che si ragiona.

  40. Alex

    Serve una legge seria e definitiva e questo se ne esce con una genialata simile.
    Pazzesco

  41. sergio

    Ma questo Orlando ci è o ci fa? Ma è completamente fuori di testa ? Uscita soft la farei fare a lui ma per sempre dal Parlamento- Ma è mai possibile che dobbiamo essere presi per i fondelli da questa gente- qua si deve risolvere il problema della flessibilità in uscita ed evitare la Fornero e questo campione si inventa una cosa che non sta né in cielo né in terra- il tutto senza nessun commento dei sindacati e dei politici che ormai ci hanno messi all’angolo e ci trattano come stupidotti- bisogna solo scendere in piazza, solo così abbiamo possibilità di essere rispettati,ci vogliono le maniere forti purtroppo!

  42. Andrea

    Ma cosa vuol dire ?
    Dopo 40 anni di contributi lavori 25 ore a settimana e un giovane ne lavora 15 (“ricambio generazionale”)?
    E quanto pagano il lavoratore esperto ed il lavoratore giovane ?
    E chi paga le ore “scontate” ? L’Inps ?

  43. giorgio

    siamo a un bivio:
    a) il governo cade e la riforma delle pensioni non si fa;
    b) il governo non cade, rimane Draghi e la riforma delle pensioni non si fa.

  44. Raffaele

    A questo punto se dobbiamo sentire di queste fesserie da Orlando e meglio o che continui a fare quello che ha fatto finora, cioè niente o che a questo punto vadano veramente a casa e torniamo a votare.

  45. GIUSEPPE

    Ministro Orlando ma pensa che siamo dei gioppini?
    Quota 41 senza limiti di uscita di eta’.

    Giuseppe

  46. alberto

    Uscita soft? ma che cosa è?
    Forma puntiamo su quota 41.
    Ministro Orlando parliamo seriamente, uscita soft con due dita negli occhi?
    Ma è da 40 anni che lavoro!!!
    Sindacati SOSTENETECI!!!

    Grazie dell’attenzione
    Alberto da Roma

  47. Rino

    Per favore, ditemi che le affermazioni di Orlando non sono vere. Ditemi che stiamo su scherzi a parte. L’elefante ha partorito un topolino ubriaco. Ma come è possibile. Perdonatemi,l’ho votato.

  48. Luciano

    Resto dell’idea che più opzioni saranno disponibili, più il lavoratore potrà scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.

    Ma anche per questa opzione vanno considerati diversi fattori, perchè non tutti lavorano vicino a casa.
    Quindi a qualcuno potrebbe far comodo la riduzione giornaliera (es. 6 ore , invece che 8), perchè per andare al lavoro ci mette poco tempo o spende poco (per carenza di mezzi pubblici adeguati, spesso si usa l’auto); ad altri potrebbe convenire fare meno giorni (3 su 5 o 4 su 5), ma di 8 ore.

    Staremo a vedere cosa ha pensato il Ministro ….

  49. Carlo Foschiani

    Puo’ essere valida se contributi e pensione futura interi.Invece la pensione dovrebbe essere uguale con stessa carriera perche’ chi aveva 18 anni di contributi prima rif dini comunque ha lavorato 7-8 anni in meno di coetanei magari x pochi mesi fuori rif 1995

  50. raffaele

    Buonasera a tutti .Queste persone tengono una fantasia fuori dal comune ,non sanno proprio come fare per svincolarsi dalla cosa è incredibile ,il motivo presumo che è sempre lo stesso ,le risorse ,come dicono ,anche se io non ho mai creduto a una sola parola . Diciamo che il motivo sia questo ,scusate ma se si occupa un posto come il vostro dove si monitora l’economia e l’andamendo dei vari trend ,ma veramente non si sa dove risparmiare ?ma è mai possibile che si attinge acqua sempre dallo stesso pozzo?con tanti pozzi disponibili?Non mi stancherò mai di dirlo, tagliate tutti i privilegi alla politica ,faccio solo l’esempio piu’ vergognoso ,pensione dopo 4 anni 6 mesi 1 giorno? se poi fanno doppia legislatura raddoppia l’assegno?Un Lavoratore matura il diritto dopo 41,42,43 anni ?Ma state scherzando?No non scherzate è tutto vero ,ma si fa finta di non sentire e capire il disagio delle persone.
    Non aggiungo altro ,buon Lavoro a tutti e un saluto ai Sig. del Sito.

    1. il gambero

      Lascino perdere i 41 anni di contributi per tutti, a questo punto porta male.
      La riforma monti-fornero fatta in 15 giorni, nel 2011 e sbandierata come uno scalpo dall’algido senatore a vita monti, con la complicità e l’omertà di tutti i governi (e dai parlamenti relativi, e dai sindacalisti di allora) succedutesi da allora, dal berlusconi, che faceva cu-cu alla Merkel e non solo (vedi la scena ad incontro credo g7 o g8 a Berlino), reazione mercati spread a 700/800, a quello di oggi del drago ……Hanno fatto la quota 100-102-104 con 38 anni di contributi con 62-64 anni di età (a scadenza).
      PARLAMENTARI!!!!! strapagati e nominati ….
      BASTA TERGIVERSARE ….. FATE 42 ANNI DI CONTRIBUTI PER TUTTI SENZA PORTE E FINESTRE… MA DECIDETE, DECIDETE, DECIDETE UNA COSA BASATA SUI CONTRIBUTI PAGATI = PER TUTTI (lasciando i 41 per i lavoratori gravosi, gli abbastanza invalidi o malati, ecc., ecc.) PER UN TEMPO CONGRUO ….ma decidete qualche cosa di onesto e chiaro, realizzabile e sostenibile nel merito e nel tempo.
      Per i parlamentari et affini (sindacalisti inclusi) vitalizio calcolato con il contributivo e somministrabile solo dal 71 anno di età.
      L’attuale governo (draghi in primis) e parlamento e quelli precedenti, molti parlamentari attuali e non nel 2011 hanno delegato monti (nominato da giorgio I° senatore a vita) per fare il lavoro sporco: gargamella (ed i piddini nel 2011) ha lasciato fare ……. senza alcun intervento… era troppo preso nello smacchiare il giaguaro, senza guardarsi alle spalle, dal futuro senatore semplice, in seguito italo vivente (ancora purtroppo), dal sereno enrico, dall’unto dal signore ed i suoi compagni/e di merende e/o cene eleganti, dall’energumeno tascabile e gli allora pdl (non tutti…ma la maggioranza) giorgina compresa, oggi fratellina d’italia, poi di nuovo italo forzuti, ed i loro nominati, sono persone che:
      a) o di età spesso vicini ai 70 anni o oltre e mi chiedo “chi rappresentano?” ;
      b) o hanno contributi previdenziali, da lavoro, scarsi o nulli, quelli che hanno sono spesso provenienti solo dalle loro cariche politiche o amministrative, con pensioni parallele al vitalizio, contributi previdenziali delle quali sono o figurativi o pagati dalle amministrazioni pubbliche di riferimento (chiedete a Boeri).
      c) in maggioranza sono nominati (le elezioni con voto di preferenza ….sono state dimenticate), 400 di loro spariranno (nelle prossime elezioni da 1000 a 600 e questo grazie ai 5S….senza di loro e grillo ed il loro 32% dei voti del 2018 questo non sarebbe mai avvenuto).
      Credo che la stragrande maggioranza dei parlamentari, della pensione basata sui contributi previdenziali denominata “anticipata”, ora 42 anni e 10 mesi per gli uomini un’anno in meno per le donne, non sappiano nemmeno il significato di pagamento di contributi previdenziali, la progressione infame e subdola (per l’aspettativa di vita..decisa con legge Sacconi e in origine solo per l’età anagrafica non per i contributi … ma applicata in seguito) dei contributi è stata congelata da un provvedimento ministeriale di Di Maio I° governo Conte, fino al 2026. In previsione precedente ì contributi necessari sarebbero già 43 anni e 9 mesi e oltre.
      Dei pensionandi attuali e futuri, se ne sono dimenticati, scegliendo in alternativa di distribuire il reddito di cittadinanza ed hanno fatto la quota 100-102-104 con 38 anni di contributi adesso con 64 anni di età, fino a fine anno. Chi di contributi pagati ne ha 42 (anni) e magari è un lavoratore precoce ed primi anni di lavoro non gli sono stati pagati (situazione molto diffusa) e non ha 67 anni, deve lavorare ancora per 10 mesi.
      Poi i 5s sono stati usati e ricattati e molti di loro, ma anche di altri partiti avevano ed hanno interesse a durare fino a settembre 2022, (per i parlamentari di prima nomina, per ottenere un vitalizio di circa € 1.000,00 65 anni, devono versare 3.000,00 € mensili, per 4 anni e 6 mesi) non hanno radicamento certo sul territorio, qualcuno si è venduto, hanno poca esperienza politica e senza Grillo, non sarebbero mai entrati in Parlamento, ma stessa cosa vale per gli italo forzuti, gli italo viventi e prima piddini.
      Dei pensionandi attuali e futuri, se ne sono dimenticati, scegliendo in alternativa di distribuire il reddito di cittadinanza, per mantenere una riserva di voti ed hanno fatto la quota 100-102-104 con 38 anni di contributi adesso con 64 anni di età.
      In estrema sintesi i parlamentari sono stati molto attenti solo a che il sistema regga il loro stipendio e relativo vitalizio futuro…..

      Elettori …guardate in rete chi votò favorevole (nome per nome e partito nel quale erano stati nominati) alla legge monti/fornero del 2011 giustificabile negli obiettivi infame e subdola nei metodi decisi, decisa ed adottata in 15 giorni, ricordatevelo quando si voterà nuovamente (salvo non ci racconteranno che non si può votare …. è quello che sta succedendo!) per le politiche……
      Leggete il loro programma…… se ci sarà ancora quota 41 …….. ricordatevi che c’era anche nel 2018. Il più bugiardo è stato l’unto dal signore ……. riguardatevi Porta a Porta pre elezioni 2018. Gli altri hanno scelto l’omertà.
      Salvini ogni tanto spara quota 41 per tutti. ma lo diceva anche nel 2018 insieme ai 5 stelle, a Fedriga.
      Purtroppo la possibilità di ridurre gli anni di contribuzione, prima dei 67 o 64 o 66 anni di età, anche di qualche mese, per andare in pensione (e la hanno chamata anticipata) ci continuano a ripetere che stravolgerebbe i conti….. Tridico, qualche mese fa, ha dichiarato che quota 41 per il triennio 23-24-25, costerebbe 8 miliardi di euro (già meno di quanto dichiarato negli ultimi 11 anni…nel 2018 a Porta a Porta presente l’unto veniva esposto un costo di 4 miliardi € l’anno). Quota 42 dovrebbe costare ancora meno, mentre hanno fatto il rdc (crendosi un bacino di voti elettorali).
      Fanno impressione certe dichiarazioni di persone che malgrado abbiano certi ruoli, ora e/o in passato, molti di loro hanno almeno circa 70 anni e la pensione (magari più di una) la percepiscono da lustri, dichiarazioni dalle quali sembra palese che non sappiano cosa è la pensione che si basa sui contributi previdenziali. Da quando hanno eliminato l’ici per la prima casa per tutti, sia dall’unto dal signore poi da mortadella hanno fatto tornare i conti con la monti-fornero…. Attribuendo la responsabilità all’Europa.
      Credo che in parlamento attualmente chi ha più di 30 anni di contributi previdenziali e meno di 60 anni di età si contano sulle dita di una mano. Non solo, molti di loro, quando intervistati nel merito è palese non capiscano la differenza fra pensione di vecchiaia e la adesso chiamata pensione anticipata, o minimizzano la questione (in primis la muher meloni, poi … l’italo vivente che con il suo sorriso beota ci ha preso per I fondelli, insieme ad altri suoi compagni di merende, ma eletti nel pd, altri: esempio l’energumeno tascabile di dalemiana memoria).
      Hanno messo li Draghi ma l’Italia non è una banca, men che meno la BCE.
      Lui ha accettato, convinto di andare poi al Quirinale, ma qualcuno pensava di andarci lui e non si è ancora arreso. Allora hanno deciso meglio lo status quo, con teatrini annessi, nessuno escluso.
      RIPETO
      Elettori …guardate in rete chi votò favorevole (nome per nome e partito nel quale erano stati nominati) alla legge monti/fornero del 2011 giustificabile negli obiettivi infame e subdola nei metodi decisi, decisa ed adottata in 15 giorni, ricordatevelo quando si voterà nuovamente per le politiche……
      FATEVI UN’IDEA
      Leggete il loro programma se ci sarà ancora quota 41, …….. ricordatevi che c’era anche nel 2018. Il più bugiardo è stato l’unto dal signore ……. riguardatevi Porta a Porta pre elezioni 2018. Gli altri hanno scelto l’omertà…… Salvini ogni tanto spara …. quota 41 per tutti…. ma lo diceva anche nel 2018 insieme ai 5 stelle, a Fedriga ….. poi ha fatto la quota 100 (e per tre anni) ….. che forse è stata utile ….. per coloro che hanno iniziato a pagare contributi a 25 anni.
      Per chi ha cominciato a lavorare a 15, 16, 17 anni, magari all’inizio senza contributi e non sono abbastanza malati e non fanno lavori definiti gravosi (pochi….) se la sono presa in saccoccia.
      Secondo me una cosa possibile e realizzabile è fare 42 anni di contributi per tutti.
      Ripeto
      la progressione (per aspettativa di vita) dei contributi è stata congelata da un provvedimento ministeriale di Di Maio I° governo Conte, fino al 2026. In previsione precedente ì contributi necessari sarebbero già 43 anni e 9 mesi e oltre.

  51. Rino

    Evviva Orlando probabilmente è uscito dal letargo. Ma scusatelo si è appena svegliato e quindi può dire delle sciocchezze. Ma quella che dice sulla riduzione dell’orario è veramente grande. Ma un politico navigato , come lui, può dire certe scemenze?? Si avvicinano le votazioni. Il mio voto, questa volta,non l’avrai. Mi hai deluso.

  52. Giuseppe

    Neanche degno di risposta.

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