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Riforma pensioni 2023, esito incontro Governo-sindacati: resoconto di Sbarra (Cisl)

Oggi si é tenuto l’atteso incontro tra Governo e sindacati, di seguito pubblichiamo la dichiarazione integrale del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra da cui emergono i punti salienti trattati e quelli rinviati al prossimo incontro che si terrà tra il 26 ed il 27 luglio, i dettagli dalle sue parole:

Incontro Governo-sindacati: parla Luigi Sbarra, le richieste della Cisl

E’ stato un incontro positivo, potenzialmente decisivo, in cui il governo si è impegnato ad un confronto strutturato e permanente con le parti sociali raccogliendo e condividendo la nostra impostazione per governare l’emergenza, con misure legislative finanziarie che l’esecutivo conta di deliberare prima della pausa estiva, finalizzate a salvaguardare e a tutelare il potere d’acquisto di salari, pensioni e reddito delle famiglie.

Abbiamo chiesto di prorogare le misure messe in campo negli ultimi decreti: il taglio sulle accise dei carburanti, di allargare la platea dei beneficiari degli sconti in bolletta e valutare la possibilità di prorogare nei prossimi mesi il bonus dei 200 euro, recuperando quei lavoratori e lavoratrici stagionali, precari, autonomi. Pensiamo agli agricoli, ai somministrati, ai lavoratori dello spettacolo, agli insegnanti pubblici che sono stati tolti dal decreto aiuti. Bisogna inoltre fare un intervento forte e deciso sulla riduzione del cuneo fiscale per quanto riguarda la componente lavoro, aumentare il netto in busta paga, assicurare la piena rivalutazione delle pensioni rispetto all’inflazione, detassare i frutti della contrattazione di secondo livello, sulla produttività, sul welfare, sul lavoro notturno, sulle maggiorazioni. Bisogna inoltre valutare la possibilità di garantire l’azzeramento dell’iva su beni e acquisti di largo consumo per famiglie in difficoltà. Il Governo deve impegnarsi a mettere sotto controllo prezzi e tariffe toccate anche dalla speculazione. In una parola prima della pausa estiva il Governo è impegnato ad approntare un nuovo decreto con misure a sostegno del potere d’acquisto di salari e pensioni e famiglie.

Quanto alle risorse per finanziare e dare copertura a questi interventi , è possibile rinvenirle attraverso l’aumento della tassazione degli extra-profitti delle imprese energetiche, allargando anche la tassazione alle multinazionali della logistica e dell’economia digitale, reinvestendo l’extra-gettito Iva che sta entrando copiosamente per effetto dell’aumento dell’inflazione. Bisogna inoltre destinare alla riduzione delle tasse tutto ciò che deriva dalla lotta all’evasione fiscale. Abbiamo anche sollecitato di valutare entro dicembre la possibilità di procedere ad uno scostamento di bilancio. C’è convergenza per affrontare questo tema, insieme, legato all’emergenza. Poi c’è il tema di come dare strutturalità a questi interventi e come costruire le condizioni per un progetto condiviso e partecipato che guardi al medio e lungo periodo. Il Presidente del Consiglio non esclude la possibilità di lavorare ad un patto sociale per mettere dentro i percorsi di attuazione del Pnrr, di parlare di una nuova politica industriale ed energetica e Mezzogiorno. Abbiamo inoltre posto la necessità di parlare, e realizzare un accordo, sul tema delle pensioni prima della fine dell’anno.

Riforma pensioni 2023, resta un tema centrale che va affrontato entro fine anno

Spiega Sbarra: “ Come assicurare una pensione contributiva di garanzia per i giovani e le donne; come incentivare l’adesione alla previdenza complementare , come dare strutturalità all’Ape sociale e come negoziare misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro evitando il rischio che dal 1° gennaio 2023 si presenti questo odioso, pesante scalone di 5 anni rispetto all’età deella pensione di vecchiaia. Vogliamo inoltre discutere di non autosufficienza, di politiche sociali, di riduzione delle tasse.

Queste sono le condizioni su cui il Governo si è impegnato a condividere, a negoziare, a discutere con le parti sociali in un percorso di confronto e di dialogo. Il prossimo incontro sarà sicuramente tra il 26 e il 27 luglio, quindi prima della pausa estiva perché il Governo si è impegnato, prima di andare in Consiglio dei Ministri , a discutere, a condividere con le parti sociali i contenuti delle nuove misure per sostenere e tutelare il potere di acquisto di salari pensioni e reddito delle famiglie”.

Ringraziamo il segretario generale della Cisl per averci concesso la pubblicazione di questa dichiarazione integrale che ben chiarisce ai nostri lettori quali siano stati i contenuti dell’incontro di oggi e quali saranno gli argomenti che verranno trattati a fine luglio. Chiediamo come sempre ai nostri lettori di esprimere la loro opinione a riguardo nell’apposita sezione commenti del sito.

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Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 39 commenti

  1. Walter

    Gente che pensa solamente ai bonus!
    Ma vi sembra corretto che due persone (marito e moglie) che prendono uno stipendio di 34 mila euro ciascuno prendano 400€ di bonus e una famiglia monoreddito che prende 36 mila euro non prenda niente?

  2. Precoce del 60

    Sbarra ho 61anni e quando ero
    Giovane mi ricordo che ogni mese si scioperava incazzati
    adesso abbiamo i sindacati
    Fighetti vediamo ci rincontreremo faremo coma sta presidente….. Mi sa che oltre lo scalone di quota 100 la legge marziale della FORNERO e tutto il resto tornerò a essere un precoce Disoccupato SENZA reddito da 2 anni manco i 200 EURI ho avuto nn ci rimane neanche più la speranza a noi precoci….

  3. Marco

    Buongiorno.Credo sia chiaro il concetto.Parlare di tutto per non parlare di niente.Personalmente non capisco queste quote 100-102.Scusate ma quota 101 cosa aveva di strano?Passeranno a quota 104 e tanti resteranno fuori perché o troppi giovani o per mancanza di contributi.Teatrino tristissimo.Saluti Marco

  4. Emanuela

    Solite chiacchere parole e false promesse. Importante che i ” signoroni” che sono al governo percepiscano stipendi prima e pensioni dopo che noi lavoratori non immaginiamo neppure scritti su una carta. Continuate cosi

  5. Luigi

    Ho scritto qualcosa di fastidioso? Non leggo il mio commento all’articolo non siamo sopra le parti redazione?

    1. Erica Venditti

      Ora lo visualizza? Ne approvo decine al giorno, spero non mi sia sfuggito.

  6. Plab

    buon giorno,
    bene, bene,
    finalmente i sindacati riuniti gliele hanno cantate al governo in carica …
    grazie dott. Sbarra
    il prossimo tavolo (26/27-07 vi siete dimenticati di fissare il giorno preciso, perché di sicuro gli impegni sono tanti) deciderete quando suonargliele ?
    siete diventati l’incubo di tante persone avanti con l’età, come non bastasse, il vostro tentativo di dividere le generazioni, promettendo ai giovani (a casa) sicurezze sulle loro pensioni mentre siete incapaci di difendere quelle dei loro nonni o padri e madri (ancora in fabbrica) tutto ciò vi rende ridicoli.
    Nel mio piccolo, propongo, di mettere a capo dei sindacati (tutti) dei TECNICI così da poter affrontare almeno alla pari i governi che nel nostro paese si susseguono incaricati dal presidente della repubblica, perché la politica non sa o non vuole governare.

    Dott.ssa Venditti,
    nel ringraziarla del lavoro che svolge per rendere le persone almeno consapevoli, ammetto che qualche volta le sue interviste mi paiono un po’ (mi passi il termine e me ne scuso) “mielose”, tecnicamente, però, mi permettono di capire che la maggior parte degli intervistati sono inconsapevoli del mondo reale e staccati dalle persone che dovrebbero rappresentare.
    di questo Le do atto.

    grazie e buon lavoro a tutti

  7. Mc

    Sindacati e Politici Come già detto ieri sono solo dei buffoni e parassiti.
    Poi ci si meraviglia perché gli Italiani non vanno più a votare……ma chissà perché??

  8. Mimmo 60

    Sindacati ridicoli e governo in malafede; il risultato non può certo essere favorevole a chi lavora e versa contributi da una vita. Non ne verremo fuori. Un saluto e buon lavoro a tutti

  9. ,bruno

    Con questi politici e sindacati in via di estinzione non si va da nessuna parte è ora che se ne vadano hanno proprio rotto.i lavoratori non sono da prendere in giro ma ammirare e rispettare non sono i politici o i sindacati a fare grande un paese fatevene una ragione.

  10. Ruggero cl. '60

    Come volevasi dimostrare ci troviamo di fronte al nuovo Circo Barnum, con sindacalisti e governanti come principali attori protagonisti nella parte di pagliacci. Che purtroppo non fanno assolutamente ridete ma piangere centinaia di migliaia di Italiani che sono nell’attesa ormai surreale di avere risposte per il loro futuro dopo decenni di lavoro, una vita intera dedicata all’impegno professionale e al sostegno dell’economia italiana. Qui non stiamo parlando più solo di attese inevase, stiamo assistendo ad una rabbia sociale che è sul punto di esplodere.

  11. giacinto

    Spero solo che non ci sia nessun ridicolo che parli di riforma previdenziale in vigore dal 1 gennaio 2023!

  12. Alex61

    Il tema della flessibilità in uscita?…Si conferma come è da tempo, cioè non pervenuto!…Sul punto, una coltre di fumo impenetrabile protegge quello che è diventato “il mistero dei misteri”. Il segnale non è per nulla incoraggiante. La percezione è che nelle segrete si stia confezionando un portentoso “medicinale”: una pillola miracolosa per digerire l’attuale inaccettabile inconcludenza…che a breve potrà anche assumere per i lavoratori un’altrettanto miracolosa e indesiderata forma farmaceutica: quella….”ogivale”!…Comunque teniamo sempre accesa la fiammella della speranza.

    1. Bruno

      Secondo me il problema pensione si può risolvere in questo modo, nn solo si riesce mandare più persone in pensione, ma? Si potrebbe dare la possibilità hai giovani di lavorare e? L’economia può crescere, mandiamo in pensione tutti quelli del 1957, si da il salario di 1.500 ero in tanto nn salda la buona uscita, finito questa cifra poisi torna allo stipendio che li aspetta. Secondo me in questo modo i giovani possono lavorare, poi si sposano, avranno figli ecc,ecc, e in questo modo l’economia cresce, questo potrebbe essere una soluzione? soluzione

  13. Paolo

    Non ci sono più parole ,lasciano a lavoro lavoratori con più di 40 anni di contributi, i soldi gli hanno
    solo per chi vogliono loro questa e un ingiustizia Sociale ..E facile prendersela con i più vulnerabili…
    Non ci sarà più nessuno ora in avanti che lavorerà tanto cosi …
    L’amarezza resta Grande che dire ;Signori Politici non ci meritate!

  14. Immacolata Aiello

    Si chiede per chi si è avvicinato ai 38 anni di contributi pagando riscatti vari ( laurea, specializzazione) ma non li ha raggiunti nel 2022, la proroga di Quota 102. Grazie

    1. Marco

      Sig.Immacolata buongiorno.E’ una richiesta che mi alletta ma credo si debba fare una riforma strutturale che sia chiara per tutti e non solo per i singoli casi.Personalmente ero fuori di pochi mesi con quota 100.Poi fuori con quota 102 perché troppo giovane.Vedra’ che faranno quota 104.Saluti.Marco

  15. Mauro

    Come al solito il Governo si è impegnato a parlare di tante cose ma è più di un anno che si sta’ impegnando ma parla solamente di fatti ne vediamo veramente pochi . Tutte le volte che parla con voi (sindacati) si impegna sempre e voi abboccate sempre e non combinate niente. Anche voi tanti bei discorsi ma di fatti niente, forse vi hanno promesso qualcosa? Magari che so una bella pensione ancora più alta di quella che prendete adesso? Con i soldi che non ci verranno dati a noi poveri lavoratori che sono più di 40 anni che vi manteniamo?

    1. Raffaele

      Buongiorno a tutti. E’ tutto calcolato Signori ,come dire ,minimo sforzo massimo rendimento, ovviamente a nostro discapito ,per tutti loro manco a dirlo.Con la tattica usata stanno ci stanno e ci manderanno in pensione anticipata, se così vogliamo chiamarla dopo 43 anni di lavoro, con la Fornero illudendoci con la famosa 41 ,che se dovesse arrivare , sarà ricalcolata interamente col contributivo facendo un altro bel regalo ai Lavoratori, per finire danno un aiuto politico a chi sostiene quota 41 per tutti .Ecco cosa stanno facendo, ecco tutti i ritardi,per il resto sono solo favole ,offendendo di continuo l’intelligenza delle persone.
      Buon Lavoro

  16. ,bruno

    Ai sindacati piace solo incontrarsi sono 10 anni che non fanno niente.la riforma la faranno come dice la fornero nel 2035?

  17. ,bruno

    Ancora proroghe e la riforma quando la faranno?
    A Questi di pensioni interessa solo la loro dopo soli 4 anni e sei mesi.

  18. Bruno

    Da quanto ho capito di quota 41 neanche l’ombra,spero solo che non peggiorino ulteriormente le cose e intanto il tempo passa…….

  19. Luciano

    sembra che gli incontri servano solo a fissare la data del successivo incontro …
    finirà come molti hanno già prospettato: in un nulla di fatto, perchè mancherà tempo e denaro

    1. Bruno

      Dico la verità caro Luciano speriamo solo che te, paradossalmente, abbi ragione perché qua’ mi sa che la gatta ci cova, almeno ora sappiamo com’e’ intanto questi professori sicuramente peggiorerebbero solamente la situazione, insomma in parole povere rassegnamoci, è triste dirlo ma purtroppo la realtà è questa

  20. PAOLO Prof

    sembrano le parole fotocopiate di quello che dicevate 1 anno fa; nel frattempo quota 102 con i 64 anni; secondo me peggiorerà; stendiamo un velo pietoso; saluti ai gestori del sito

  21. Valter

    Negoziare misure di flessibilità in uscita? Non ci siamo proprio, non dobbiamo negoziare nulla, è ora di pretendere ciò che ci spetta e basta, smettiamola con le farse e facciamo le riforme seriamente, non dobbiamo cedere di un passo se vogliamo portare a casa dei risultati.
    Detta così sembra una richiesta per far decidere al governo che strada prendere o che quota ottenere e vai con la slot-machine 100 -102-103…..

  22. Leonardo rea

    E Sbarra si è dimenticato che il suo sindacato aveva chiesto quota 41? Che distrattone!

  23. Salvatore

    Quindi? Insomma come volevasi dimostrare argomento pensioni non pervenuto!!!! Ridicoli e patetici. Ai gestori del sito chiedo di fare da portavoce presso i sindacati del nostro malcontento. Grazie

  24. Agostino

    E quindi? Per la riforma delle pensioni cosa è stato fatto? Tutta una pagliacciata, come al solito.

  25. Maria

    Buongiorno, sono una donna che attualmente é disoccupata 58 anni e mi sto versando contributi volontari per portarmi a 41 anni di contribuzione sperando che si approdi ad una rifirma costruttiva x il 2023 e che dia la possibilita a questi lavoratori che hanno iniziato a lavorare presto di andare finalmente in pensione. É giunta l’ora che si pensi anche un po’ a noi quindi in pensione a 41 anni a prescindere dall’età. Per una donna poi che ha lavorato sempre a full time conciliando lavoro e famiglia e facendo i salti mortali. I soldi si trovano…il governo non puo sempre rispondere che non ci sono….per tutti si trovano e perché x noi no? Ci dovrebbero ringraziare e agevolare noi che abbiamo versato x 41 anni! È solo un nostro meritato diritto. Propongo quondi una manovra di uscita dal lavoro con 41 anni a prescindere dall’eta e senza penalizzazioni…..non siamo noi da penalizzare ma chi si ritira dopo 20 o 35 anni!!! Magari fare una manovra limitata a 2 anni se si considera troppo onerosa! Sarebve solo fare una cosa buona e giusta nel rispetto di questa categoria di lavoratori Speriamo che il governo usi il buon senso.

  26. ,bruno

    Pare che questi di riforma pensioni non vogliono proprio parlare se continuano così questo paese sarà sempre peggio.basta coglioni a decidere la vita delle persone.

  27. Roberto Solbiati

    Come assicurare una pensione contributiva di garanzia per i giovani e le donne; come incentivare l’adesione alla previdenza complementare , come dare strutturalità all’Ape sociale e come negoziare misure di flessibilità in uscita?
    In poche parole…? Ho 41 anni di contributi sono un lavoratore precoce…naspi finita ..nessun sostegno da parte del governo.. perché non ce n’è manco una che con tutti i paletti messi io possa rientrare ho 60 disoccupato e qua si parla di ape sociale.. previdenza complementare… garanzia giovani…ma il famoso 41 x tutti? O il 41 x i precoci senza paletti? Sparito tutto…le solite chiacchiere….

  28. Pa

    Come sempre sul tema pensioni nn c’è certezza.ma noi 60enni e oltre che abbiamo lavorato per oltre 40 anni e abbiamo versato allo stato parecchie tasse e contributi, possiamo andarcene fuori dal mondo del lavoro?
    Siamo esausti, basta, game over.. Lasciamo ai nd giovani i posti di lavoro. Eliminando il superbonus che sta creando solo grandi casini, eliminando reddito di cittadinanza che viene sfruttato x la maggior parte da chi nn ne ha bisogno, abbassando il tetto massi delle pensioni. Credo che i signori che nella vita lavorativa hanno preso fior di migliaia di euro al mese possano “accontentarsi’di max 5000 euro di pensione…insomma fate qualcosa xké nn se ne può più

  29. ,bruno

    Come al solito non si è parlato della cosa principale ossia riforma pensioni.solite buffonate.

  30. matteo

    Sono basito! L’incontro tra sindacati e governo è stato non solo inconcludente ma anche un insulto per i lavoratori con più anzianità di servizio. Sbarra dice che bisogna prendere provvedimenti affinchè non si verifichi “il pesante scalone di 5 anni rispetto all’età de ella pensione di vecchiaia”. Ma dove vive?? Non una sola parola per il vergognoso scalone di 5 anni di versamenti contributivi che abbiamo subito in questi anni: ancora oggi e negli anni a venire pochi fortunati con le varie quote e le donne dell’alta boghesia con OD contnueranno ad andare in pensione con 38 (!!) anni di contributi mentre per tutti gli altri se va bene continueranno ad essere necessari 43 anni!! E la riduzione dell’aspettativa di vita?? E l’indecente finestra di 3 mesi per accedere alla cosiddetta anticipata Fornero?? Credo purtroppo che la risposta dei sindacati e del prode ministro Orlando sia stata solo una (ricordate il grande Sordi?) : lavoratori? Tiè!!

    1. parassita

      “donne dell’alta borghesia”: sei un grande!

  31. Sergio

    Il solito teatrino, con l’incontro di oggi ancora una volta Draghi ha evitato il discorso riforma pensioni e ,cosa gravissima, i sindacati non hanno nemmeno accennato alla cosa,come se fosse l’ultimo argomento di cui parlare ! Nella conferenza del pomeriggio, ne Draghi, ne Orlando ,ne i giornalisti presenti, hanno messo in mezzo il discorso- allora mi chiedo che sono andati a fare a Chigi questi sindacati? A fare tappezzeria? Noi ad aspettare conclusioni degne di questo nome e questi parlano di tutto tranne riforma ,flessibilità e come evitare la Fornero- è tutto assurdo e surreale, rassegnamoci, i sindacati sono completamente succubi di Draghi e mai si metterebbero di traverso,infischiandosene della delicatezza della questione e del disagio di noi lavoratori- vanno mandati tutti a casa ,ormai sono attori del peggiore teatro di avanspettacolo e noi non possiamo più essere presi per i fondelli da questi cialtroni.

  32. Sindacati sempre più inutili

    Ma non chiarisce una beneamata …. Tutte chiacchiere come al solito…vedremo faremo …

  33. Marc

    Per la cisl erano andati bene anche gli incontri sulla flessibilità in tema pensionistico avviati nello scorso luglio 2021 tanto da non partecipare neanche allo sciopero indetto a dicembre 2021 dalle altre sigle sindacali.
    Ho letto le interviste che hanno rilaciato sia la CGIL che la UIL e non mi sembra che usino gli stessi toni entusiastici.
    Comunque mi pare che sul tema delle “pensione” in chiave di flessibilità è come se non ne avessero parlato perchè da quanto riportato Sbarra lo si è fatto imaniera molto superficale e semplicistica, poco di più di un poi vediamo.
    Questa “poi vediamo” sarà sempre la risposta che riceveranno se non organizzeranno un azione di contrasto di qualche tipo.

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