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Riforma pensioni 2022, i lavoratori: ‘Bene proposta Tridico, NO contributivo puro’

La discussione sulla riforma pensioni resta viva più che mai, in molti, ora che sono ripresi i confronti tra Governo e sindacati, confidano che questi ultimi non intendano scendere a compromessi col Governo e che proseguano la loro battaglia per la flessibilità in uscita dai 62 anni o con la Quota 41. Altri si dicono al più favorevoli alla proposta Tridico ossia la possibilità di uscire dai 64 anni con la sola parte contributiva della pensione che andrebbe poi ad aumentare con la parte retributiva al raggiungimento dei 67 anni, si tratterebbe, dicono, comunque di un’opportunità e di una scelta per chi non riesce più a lavorare e non ha altre alternative.

NO invece al ricalcolo della pensione con il contributivo puro, meglio resti inalterata la Riforma Fornero piuttosto che uscire prima, dicono all’unanimità i lavoratori, ma con una pensione ‘da fame’. Vi è poi chi, invece, si interroga, giunti a questo punto, sul concetto di flessibilità, rispetto a cosa? si chiede uno dei nostri lettori. Vi lasciamo ai commenti che ben delineano le preferenze, sopra sintetizzate, verso cui propendono i lavoratori.

Riforma pensioni 2022: Flessibilità rispetto a cosa? NO quote che favoriscono solo alcuni

Franco Giuseppe, scrive aprendo il dibattito sulla riforma pensioni: “Quando si parla di flessibilità viene da chiedersi: ” Rispetto a cosa ?” Per essere flessibili bisogna che ci sia una norma uguale per tutti e da quella norma partire per concedere spazi, opportunità, a tutti i lavoratori non solo a qualcuno. Questo consentirebbe ad ognuno di poter decidere in autonomia. Purtroppo, da tre anni e anche per questo 2022, la flessibilità è stata concessa solo ad alcuni, addirittura più giovani di altri o con meno anni lavorati sulle spalle.

Poi puntando al nodo critico delle risorse, si espone in maniera chiara: “Quando sento dire che ,“non c’erano abbastanza fondi e quindi abbiamo accontentato grandemente qualcuno e penalizzato i più”, mi assale una rabbia incontenibile.

I fondi non c’erano proprio. E’ stato fatto tutto a debito e quindi è sbagliato parlare di tesoretto. Semplicemente si è speso di meno e quindi il debito è stato inferiore ma sempre di debito si tratta.
2) Se sei incapace di fare una legge uguale per tutti è meglio lasciar perdere e non creare disparità e delusione.
3) Se per la quota durata solo tre anni, saranno spesi 21 miliardi ( una finanziaria ), i soldi non erano pochi, sei tu che li hai spesi male o per tuoi inconfessabili deliri politici.
4) Se qualcuno ritiene di vivere bene con una pensione di solo 38 anni di contributi, figuriamoci quelli che ne avevano già 40-41-42.
5) Se chi ha inventato le quote si fosse limitato ad abbassare la vecchiaia a tutti ed eliminare anche solo le finestre, probabilmente si sarebbe speso meno e con la gioia di tutti sarebbe stato davvero l’eliminazione della odiata Fornero.
6) Se quando si poteva fare non è stato fatto è improbabile che lo si farà nei prossimi anni e se qualcosa dovesse cambiare sarà solo a danno dei prossimi pensionati. C’è chi ha goduto e chi pagherà questo godimento.

Vi è poi chi si dice Pro flessibilità in uscita proposta dal Presidente Tridico, che viene vista pur sempre come un’opzione che andrebbe approvata, una scelta aggiuntiva, un po’ come opzione donna chi vuole vi accede, pur sapendone le limitazioni, chi non desidera prosegue a lavorare, ma avere una ‘scappatoia’ per molti sarebbe già indice di abbassamento di uno stress notevole. Ecco perché sono molti quelli che chiedono ai sindacati di non accantonare del tutto questa proposta.

Riforma pensioni 2022: Proposta Tridico tra le preferite, appello ai sindacati

Luigina: “Sono pienamente d’accordo con Tridico, la sua è una alternativa su base volontaria. Permetterebbe ai lavoratori/lavoratrici che sono stanchi di lavorare e non possono accedere alle opzioni attuali (Vedi opzione donna, ape sociale, quota 102 ecc.) di ritirarsi prima dei 67 anni. Spero che governo e sindacati prendano in considerazione questa interessante proposta”

Leandro fa eco a Luigina: “PIENAMENTE D’ ACCORDO , MI SEMBRA UNA PROPOSTA EQUA E SU BASE VOLONTARIA. SI DAREBBE LA POSSIBILITA’ A CHI VUOL LASCIARE IL LAVORO A CHI HA RAGGIUNTO I 64 ANNI E NON CE LA FA PIU’ A TENERE I RITMI DI LAVORO, NON AVENDO I 36 ANNI DI CONTRIBUTI PREVISTI ANCHE SE SI SVOLGE UN LAVORO USURANTE”

Vi è poi chi ritiene, partendo dalla piattaforma unitaria dei sindacati, che sia giusto dare priorità all’interno della prossima riforma pensioni alle donne e ai giovani, ma che non vada diminuito il pressing su quota 41 e uscita dai 62 anni.

Riforma pensioni 2022: priorità a giovani e donne + quota 41 e via dai 62 anni, NO contributivo

Don62: Giusto dare priorità a giovani e donne. Per i giovani se non si fa qualcosa avranno pensioni da fame non coerenti con una società civile. Idem per le donne che devono avere sicuramente per ogni figlio fatto uno sgravio in anni contributivi.
E poi noi a fine carriera, devono lasciarci andare senza penalizzazioni con 41 anni di contributi, e in alternativa, uscita volontaria dai 62 anni di età… ma con il misto per chi ce l’ha!
E ribadisco che la pensione non deve essere un mero calcolo economico
ma un diritto sociale!
Con i soldi risparmiati con quota 100 si finanzino questa cose!”

Paolo62: Aggiungerei solamente che la cosiddetta Opzione Donna diventi strutturale e che venga estesa a tutti i lavoratori senza distinzione di sesso. “Si tratta della possibilità di accedere alla pensione anticipata a 58 anni (59 per le lavoratrici autonome) con 35 anni di contributi versati.
Un combinato che però penalizza fortemente la pensione. L’ assegno risulta infatti ridotto perché interamente calcolato col sistema contributivo.”
Essendo un’opzione fortemente penalizzante sarebbe volontariamente una possibilità di scelta in più per chi desidera ritirarsi in anticipo o per chi, disoccupato a tarda età, avrebbe accesso almeno ad un minimo sostegno economico”

Antonello 61: “Condivido pienamente con Don62 il suo pensiero. Niente della contrattazione con le OOSS sulla riforma pensionistica deve essere al ribasso come vorrebbero lor signori del governo ” furbi”. I diritti acquisiti come per lor signori non si toccano. Uscita dai 62 e 41 a prescindere dall’età anagrafica senza penalizzazioni. La pensione è il premio che uno stato democratico deve garantire ai propri lavoratori!

Marc, dalla sua chiude con alcune perplessità e chiamando in causa i sindacati, è bene che nessuno accetti il ricalcolo contributivo: “Per quanto riguarda la flessibilità in uscita, le dichiarazioni degli stessi sindacati cominciano a diventare ambigue. Non si capisce ad esempio cosa voglia dire l’affermazione che “nessuno di noi pensa di cambiare il sistema contributivo” questa possibilità non è mai stata prospettata nelle richieste dei sindacati.
Il sistema contributivo è in vigore con riferimento ai contributi versati dal 1996 anche per chi è nel “misto” e dal 2012 per chi è nel “retributivo pieno”.
Dovrebbero pertanto essere i sindacati a dire al governo che tale costruzione del calcolo della pensione non deve essere cambiato, ed in particolare trasformato in “totalmente contributivo” a prescindere che una persona sia nel misto o nel retributivo, nelle nuove ipotesi di flessibilità che si vanno a valutare. Soprattutto, non viene detto a chiare lettere che “correggere la Fornero” deve voler dire trovare soluzioni migliorative rispetto a quanto questa legge oggi prevede non andando assolutamente a peggiore né dal punto di vista temporale né dal punto di vista del calcolo (misto o retributivo che sia) l’attuale previsione di pensione anticipata di 41 anni o 42 anni e 10 mesi che, vista la piega che sta prendendo il confronto, dovrebbe essere chiarito che comunque tale disciplina rimane come clausola di salvaguardia. Diversamente questa mossa dei sindacati verso il Governo sarebbe un clamoroso autogol”.

Cosa ne pensate delle considerazioni dei nostri lettori, quali sposate maggiormente? Fatecelo sapere, se vi va, nell’apposita sezione commenti del sito. Nel mentre ringraziamo tutti coloro che quotidianamente in modo costruttivo e pertinente prendono parte al dibattito sulle pensioni permettendoci anche di fare il punto della situazione sui desiderata dei lavoratori.

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45 commenti su “Riforma pensioni 2022, i lavoratori: ‘Bene proposta Tridico, NO contributivo puro’”

  1. LA PROPOSTA DI TRIDICO ?
    SE A QUALCUNO STA BENE PRENDERE PER ANNI UNA PENSIONE DA FAME .. OK, È UNA SUA SCELTA, MA CHI HA RAGGIUNTO I 43 ANNI E 1 MESE DI CONTRIBUTI HA DIRITTO DI ANDARE IN PENSIONE CON IL SISTEMA MISTO !!! GIÀ CHE SIAMO ESASPERATI .. NON SCHERZIAMO CON IL FUOCO !!!

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  2. Mentre noi, da almeno un anno, litighiamo verbalmente sul fatto che alcuni abbiano potuto andare in pensione con 38 anni di contributi e 62 anni di età (+ finestre) quota 100, di altri che avendo iniziato a 15 anni e lavorando continuamente ci siano riusciti prima di compiere i 59, o di tutte le altre: scale, scalette, finestre e finestroni di questo mondo pensionistico italiano incolpando un partito, un politico o altro …
    Questo bellissimo mondo economico-finanziario Neoliberista su cui si fonda il Mondo e l’amatissima Europa non ce la raccontata sempre tutta.
    Leggendo a riguardo delle misere pensioni tedesche se confrontate alle nostre, mi sono imbattuto, casualmente, in un articolo risalente al 2 dicembre 2014 e dunque lo cito come richiesto dal sito in quanto a: fonte e a titolo.
    Da: scenarieconomici.it , il titolo dell’articolo : “L’enorme concentrazione di ricchezza delle elites tedesche è alla base degli indirizzi EU pro-austerity a vantaggio del proprio paese (e a scapito dei periferici): la ricchezza privata in EU”. di Mitt Dolcino.
    Sarà così … ci si può far fede … o continuiamo a parlate di 38 e 62?
    Pregherei di leggerlo, di non fermarsi a dire: “cosa centra”; perché se così fosse allora dico che centra moltissimo con tutti i lavoratori, non solo italiani, centra moltissimo con i nostri salari e le nostre pensioni in particolare visto che queste ultime, piano piano, ve le stanno distruggendo.
    Le “persone” o meglio le elite ultraricche (UHNWI) a cui si riferisce l’articolo, altro che le “castucole” di cui spesso parliamo, sono coloro che indirizzano le politiche economiche Europee e dunque le conseguenze, positive o nefaste che siano.
    Elite che, interpretando l’articolo, sembrano godere grossomodo del:
    In Germania gli UHNWI possiedono il 20% della ricchezza privata nazionale.
    In Italia gli stessi UHNWI a confronto si fermano al 2,3%, (si vede che sono più democratici!).
    In Francia gli UHNWI arrivano solo al 4%.
    Coloro che tutti noi considereremmo vivere nella nazione più ricca del mondo, gli Stati Uniti, si fermano al 15% della ricchezza privata presente.
    La Svezia, un paese che forse consideriamo dalle idee più progressiste, presenta una quantità di UHNWI in percentuale ancora ben superiore.
    Guardatevi l’acronimo UHNWI e poi, lungi da me che possa essere un fatto di invidia sociale, direi … ma almeno “la lotta di classe” smettiamola di farla con chi si pensiona o si è pensionato con 38 anni di versamenti … visto che il buon J.M. Keynes è, purtroppo, defunto!

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  3. BUONGIORNO

    SE VI STA’ BENE LA PROPOSTA DI TRIDICO OK MA CHI HA RAGGIUNTO I 43 ANNI DI CONTRIBUTI (VEDI LEGGE FORNERO) HA DIRITTO DI ANDARE IN PENSIONE CON IL SISTEMA MISTO, SU QUESTO NON CI DOVRA’ ESSERE NESSUNA DISCUSSIONE ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO VERAMENTE

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  4. A luglio compirò 62 anni, lavoro continuativamente dal 16/11/1981 quindi il 16/11/2022 avrò 41 anni di servizio (carriera continuativa settore pubblico) come molti altri e altre. Non sono abbastanza rigorosi i termini della pensione anticipata Fornero? Dovrò lavorare ancora 10 mesi dopo 16/11/2022 che a rigore costitiuscono 42 anni di contributi (ricordate l’anno fiscale) come lavoratrice mentre i lavoratori ne dovranno lavorare 43 (cd anno fiscale). Si ricordi anche che le tabelle del contributivo si arrestano a 40 di contributi. Qualcuno nota qualche “stridente contraddizione”?? Cosa vogliono da noi? Lilli Reolon

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  5. Ho finito Medicina con qualche anno di ritardo (come è capitato a molti negli stessi anni), la scuola di specializzazione, sia pur con la nuova normativa, truffaldinamente non dava ancora il riconoscimento di anni di anzianità, poi ho riscattato gli anni di università (riscatto non agevolato!). In questo iter mi mancano degli anni di contribuzione ovviamente. Ho quasi 64 aa, e qualche disturbo di salute, non ce la faccio a lavorare fino ai 67, ma perché mai mi viene proposto solo il contributivo come alternativa? La proposta di ape contributivo di Tridico mi andrebbe benissimo, anche a partire dai 65 eventualmente. Gli psichiatri come me forse non fanno parte dei “medici eroi”, ma anche noi ad inizio pandemia abbiamo fatto consulenze nei reparti covid. Possibile che a fronte di tante parole, poi non ci sia mai niente?

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    • perchè fanno le leggi come piacciono a loro, agli amici e agli amici degli amici; tieni duro ancora per poco; in te stessa hai gli strumenti di conoscenza e competenza per resistere ancora un po’ dati gli studi che hai fatto; forza e coraggio con simpatia

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  6. Compio 64 anni a fine Gennaio 2022 e vorrei richiedere la pensione anticipata .Ho versamenti contributivi dal 1978 al giugno 2015 e sono disoccupato a tutt’oggi .in totale ho 1861 settimane contributive sia col retributivo e contributivo misto.posso avviare domanda di pensione anticipata e con quale opzione Grazie

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    • Buongiorno Roberto, da quello che so una soluzione potrebbe essere APE Sociale visto che lei ha 37 anni di contribuzione. Provi a chiederlo ad un Patronato, saranno senz’altro più informati di me. Spero di essere stata utile, ma con le norme pensionistiche bisogna andarci cauti. Auguri . Lilli Reolon

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  7. Anto60: Arrabbiata è dir poco, ho 62 anni e 40 anni di contributi, per 8 mesi non sono rientrata con quota 100.
    Non è giusto!!!
    Non sono più all’altezza di lavorare, mi farò giustizia da sola, vado in malattia fino alla Fornero mi colga…
    Uno Stato che pensa solo alle poltrone e dare sussidi a chi non ha mai lavorato non mi rappresenta…
    Che schifezza.

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    • Cara Antonella, ti capisco, sono del 1960 e lavoro dal 1981. Dovrò aspettare ancora 2 anni circa per raggiungere la Pensione anticipata Fornero -41 e 10 mesi. Se faranno 41 per tutti (senza penalizzazioni per chi abbia lavorato prima del 1/1/1996) potrebbe andare bene. SE faranno 41 tutto contributivo (le loro tabelle di contributivo prevedono solo 40 anni di contributi pensa che contraddizione) sarà se non miseria per tutti, tutti a prestiti agevolati INPS allora indigenza per tutti. Un saluto. Lilli Reolon

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  8. scusate, ma la proposta Tridico inizialmente non proponeva l’uscita a 62/63 ora perchè si parla di 64?
    Non sono d’accordo per i 64 anni, sono troppi.

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  9. Buona domenica, l’unica proposta di flessibilità per tutti i lavoratori di uscita anticipata, che non penalizza nel dover accettare compromessi al ribasso e allo stesso tempo non aumenta il debito dello stato che andrebbe pa pesare su Tutti è la proposta Tridico. Le altre proposte o penalizzano troppo il lavoratore ( anticipare l’uscita dal lavoro accettando il ricalcolo della pensione al 100% con il contributivo ) o pesano troppo sul debito pubblico ( non si possono togliere anni di previdenza a tutti a carico dello stato che siamo noi ). La proposta Tridico è rivolta tutti i lavoratori con un minimo di 30 anni di contribuzione. Il lavoratore in difficoltà per l’età di lavoro a partire dai 63 anni, senza rimetterci di pensione effettivamente maturata, pur di uscire prima, accetta di percepire dai 63 anni la parte relativa ai contributi effettivamente versati ( si tratta di un anticipo di cassa per lo stato ma non di aumento del debito pubblico) e all’età di pensione di vecchiaia percepisce in aggiunta l’altra quota maturata sul retributivo ( in questo modo non perde nulla della pensione effettivamente maturata al 100% ). È l’unica proposta credibile e presentabile che non va a penalizzare alcuno e garantisce la necessità di non apportare altro debito a carico dello stato. Grazie molte per lo spazio dedicato.

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  10. Continuo sempre con quota 41 senza limiti di età.BASTA .sono più che tanti perché purtroppo si vive una volta e mi sembra giusto potersi godere un po di vita tranquilla.Speriamo almeno in una pensione decente con i contributi che abbiamo versato..

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  11. Buonasera,
    Io ho 58 anni e 41 di contributi, mi mancano ancora 2 anni per andare in pensione con la Fornero (43 anni e un mese),a mio avviso chi vuole andare a riposo anzitempo,deve rinunciare a qualcosa,non sono assolutamente d’accordo che alla fine venga penalizzato il lavoratore che ha versato più contributi!
    La legge Fornero non si tocca,no al contributivo per tutti!
    Saluti

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  12. I soldi si trovano ,separare l assistenza dalla previdenza, dare lavoro alla gente no 8 miliardi sul reddito di cittadinanza meno sprechi, tagliare vitalizi,pensioni d`oro,stipendi dei manager più alti guadagnano 20000/30000 EURO al mese allucinante .Un operaio dopo 43 anni di lavoro 1200/1300 euro al mese di pensione sempre se li prende ecc.

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  13. Sono d’accordo con la proposta di tridico a 64 anni per chi non ha più possibilità di un lavoro e disoccupato. Sono pienamente d’accordo.

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  14. Bene la proposta Tridico che consente una possibilità di anticipo in uscita dai 63 anni in poi con penalità limitata fino al compimento dei 67 anni di età. Ritengo comunque ingiusto che in Italia la pensione di vecchiaia non sia uguale agli altri paesi della UE (65 anni) soprattutto ora che l” aspettariva di vita si è abbassata. Scandaloso il continuo richiamo alla mancanza di risorse … incominciassero davvero a risparmiare i soldi pubblici atraverso riforme strutturali che in Italia si aspettano da decine e decine di anni e con controlli veri sull’ utilizzo dei fondi da parte della Pubblica Amministrazione e dai pessimi ( eufemismo) politici che la governano

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  15. A luglio avrò 65 e 3 mesi e 36,7 mesi di servizio, che fanno quasi 102
    Ma non ho i famosi 38 e quindi e giusto
    Che vada a 67 anni????
    102 è anche così, perché questa disparità
    Di trattamento

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  16. A questo punto unica via : uscita a 63 e sono a 67 prendi la parte contributiva e da 67 la pensione piena e 41 idem contributivo poi da 43 retributivo così solo se ne esce, oltre questo c’è solo Fornero secca 67 e 43 o contributivo puro da fame.

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    • A questo punto mi tengo la Pensione Anticipata Fornero (41 e 10 mesi che poi fanno 42).Almeno non rischio di perdere la parte retributiva del sistema misto. E pensate che per i lavoratori 42 anni e 10 mesi fanno 43. Perché essere concordi con la proposta Tridico e non con quella dei sindacati che chiedono 41 anni per tutti e senza penalizzazione per chi ha lavorato ante 1996? Perché rischiare di essere favorevoli alla riforma Monti Fornero? Se il trattamento pensionistico non sarà equo per chi è prossimo alla pensione ora come potremmo mai pensare che ci sarà l’equità verso i giovani?
      Lilli Reolon

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  17. Angelo buongiorno non toccate quota 41 precoci per chi ha cominciato a lavorare a 14 anni. dunque avendo 12 mesi lavorativi prima del (DICIANNOVESIMO ANNO DI ETÀ) . Dunque chi ha studiato a studiato ognuno ha fatto le sue scelte a suo tempo E largo ai giovani noi gli damo il posto grazie

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  18. …mi chiedo a fronte di questa dichiarata mancanza di fondi per le pensioni, perché non venga mai esplicitato dove siano i contributi da noi versati “ad personam” …forse gli unici direttamente riconducibili a chi li ha versati…e che quindi che non confluiscono nella fiscalità generale…mi chiedo inoltre se non ci siano i presupposti per un azione collettiva su base di trattamento disparitario…Ivana60

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  19. Bene Tridico se si torna alla proposta originaria dell’uscita a 63 anni e se si lasciano comunque inalterati i diritti acquisiti a una pensione anticipata per chi ha 41+ anni di servizio.
    NO sempre e comunque al calcolo contributivo puro per tutti.
    E comunque la proposta Tridico dovrebbe essere una soluzione di flessibilità in uscita ovvero facoltativa: chi non ne volesse usufruire, magari per necessità economiche, dovrebbe essere libero di continuare tranquillamente a lavorare fino al limite attuale dei 67 anni.

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  20. Nadia65 ritengo che i sindacati debbano davvero fare pugno di ferro perché venga stabilizzata per sempre OPZIONE DONNA e la tutela dei giovani , dare così possibilità di scelta di accedere all’OPZIONE DONNA per coloro che vogliono approfittare di uscita anticipata con 35 anni di contribuzione e libertà di continuare per chi se la sente . Non scendere a compromessi almeno su questo!!!! Pensiamo già a quanto l’inps risparmierebbe lasciando opzione donna quando l’assegno pensionistico verrebbe decisamente ridotto e inoltre si creerebbe spazio occupazionale per le nuove generazioni !

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  21. Anche io sono d’accordo con Emilio e considero una proposta accettabile quella di Tridico ma a partire dai 62 anni con il contributivo per poi adeguare ai 67 col misto, lasciando in questo modo una flessibilità reale; a mio avviso se rimanesse da 64 anni mi sembra molto poco flessibile. Inoltre, se è vero che costa così poco, perchè non farlo? Date la possibilità ai lavoratori di scegliere! Ad oggi pensate e decidete al posto nostro credendo di sapere le nostre aspettative e i nostri desiderati? Ripeto lasciateci scegliere a noi il nostro futuro, grazie. Sicuramente così facendo si possono liberano posti per i nostri giovani altrimenti ci riempiamo la bocca di belle idee ma alla fine il mondo del lavoro si invecchia sempre più. Per chi invece ha già dato tanto i 41 con contributivo e poi adeguamento ai 67 mi sembra corretto ed equilibrato ai 62 di cui sopra. Per finire vorrei avvalorare queste mie proposte/idee col fatto che sarebbero poco impattanti sulle casse statali con un forte ritorno in termini occupazionali per i giovani; il classico uovo di Colombo. dateci la possibilità di scegliere , grazie

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  22. Bisogna ridurre assolutamente l età contributiva dai 42 A 10 M per gli uomini e portarle tutte uomini e donne a 41 effettivi di contributi. Altrimenti quando se la gode la pensione uno???? Per quanti anni? In Italia ci sono un sacco di pensionati che prendono la pensione anche da oltre 40 anni per aver lavorato magari per soli 25 anni e per di più con il retributivo puro. Vi sembra giusto fare lavorare noi per 43 anni per mantenere ancora intatte le pensioni di queste persone che hanno lavorato la metà degli anni nostri???? Riducete l’importo a queste persone che prendono la pensione da molti più anni di quelli lavorati, così recuperate i soldi per chi come noi volete mandare in pensione DOPO 43 ANNI DI CONTRIBUTI PER PRENDERLI TUTTI O QUASI NEL CONTRIBUTIVO!!!!!!! VI SEMBRA NORMALE UNA COSA DEL GENERE O SCATENERÀ CONFLITTI SOCIALI GIUSTAMENTE??????????

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  23. La proposta Tridico è la meno peggio, non ha quote e possono accedervi tutti i lavoratori che avranno voglia di aderirvi.
    Naturalmente… la proposta iniziale di 62anni e non quella che si vocifera in giro dei 64anni.

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  24. Ho lavorato dal 1978 fino sl 2019 poi finito il contratto a termine a casa,risposto a tanti annunci ma nessuno vuole un vecchio di 60 anni con 41 anni e oltre di contributi,adesso non posso andare in pensione e non posso lavorare finito la naspi e sono a contribuzione zero,grazie anche al VOSTRO decreto dignità, VOGLIO,PRETENDO LA MIA PENSIONE E SE VOI AVETE MAL GESTITO IL TESORETTO INPS NON MI FREGA NIENTE RIVOGLIO I MIEI SOLDI È UN MIO DIRITTO SACROSANTO

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  25. Io penso che l’età di partenza per andare in pensione sia 62 anni. Magari perché qualcuno ha perso il lavoro o per altri svariati motivi di necessità. Potrei essere d’accordo anche su una penalizzazione ma che sia a scalare. Cioè più tardi vai in pensione meno penale paghi fino all’azzeramento. Certamente non deve essere una pensione da fame.

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  26. La proposta Tridico tra tutte le assurdita’ sentite e’ l’unica praticabile e sostenibile. Non capisco perche’ il sindacato si ostina a non prenderla in considerazione. Si sarebbe dovuto fare una legge retroattiva per portare il sistema pensionistico uguale per tutti. Ma nessuno, nemmeno i sindacati l’hanno fatto. Sindacati che accettarono la macelleria sociale del dopo retributivo, e firmarono per interessi propri la famigerata legge Dini. Comunque la proposta Tridico la considero dal mio punto di vista l’unica da prendere seriamente in considerazione. La flessibita’ con il contributivo puro e’ un furto. Allora meglio la Fornero fino alla morte. Io ho la fortuna di fare l’ impiegato, e di amare il mio lavoro. Certo “frego” il posto ad un giovane. Ma se tutto questo incredibile sistema vuole questo, (grazie anche e soprattutto al qualunquismo di milioni di persone e di tantissimi giovani che non hanno capito veramente niente) allora ben venga ed io lavorero’ all’infinito.

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  27. abbiamo capito che il governo punta a fare la megaporcata nei confronti degli sfi……………….. del 1960 e successivi; proposta tridico: era a 62-63 ora l’ultima è a 64 anni con la parte contributiva; il guaio è che il governo fa porcate e il sindacato gliele fa fare sulla pelle nostra; disdire le tessere sindacali in massa in modo che l’acqua tocchi il c….lo anche a loro: così si svegliano ; siamo nella m……………………..da più totale saluti ai gestori del sito

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  28. Leggendo qua e la, le opzioni sul tavolo mi pare siano, per i sindacati una uscita a partire dai 62 anni oppure con 41 anni di contributi mantenendo il calcolo misto per chi ne ha ora diritto, per il governo invece l’uscita dovrebbe essere a 64 anni col calcolo però interamente contributivo.
    Premetto che quello che sto per scrivere non è certo la mia riforma delle pensioni ideali, però partendo da questi presupposti penso che sarebbe una vittoria per i lavoratori se si arrivasse ad avere la possibilità di pensionarsi con un sistema che sia un punto d’incontro tra queste due proposte corrette in salsa Tridico, ovvero lasciare il lavoro a 62 anni con il calcolo contributivo fino ai 67 e poi il misto per chi ne ha diritto e lasciare parimenti con 41 anni di contribuzioni indipendentemente dall’età anagrafica con un calcolo contributivo per i primi 5 anni di pensione poi passaggio al misto dopo questo periodo.
    In nessun modo deve essere accettato l’innalzamento dei 62 anni anche perché se poi opzione donna non venisse resa strutturale già così ci sarebbe un salto di 4 anni figuriamoci se l’età viene posta a 64 con un salto di 6.
    Inoltre andrebbe assolutamente abolito l’aggancio all’aspettativa di vita perché se no saremmo punto e a capo, nel 2023 si andrebbe a 62 anni e poi ora del 2030 saremmo magari già a 64 o 65.

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    • Tra l’altro, a proposito di aspettativa di vita, qualcuno mi sa spiegare perché il calcolo viene fatto sempre al rialzo (o al massimo bloccato) ma mai al ribasso.
      Durante questi anni di pandemia, purtroppo, i decessi in Italia sono aumentati mediamente del 15% (statistiche ISTAT) rispetto alla media dei 5 anni precedenti quindi, a mio parere, l’aspettativa di vita dovrebbe essere diminuita…

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    • Buonasera a tutti .Egregio Sig. Emilio ,da premettere che questi signori non spenderebbero per chi ha lavorato neanche un centesimo,per loro si ,sono diritti acquisiti e rispetto ai nostri non esiste paragone. Detto questo Sig. Emilio ,io rispetto tutti i pareri ,ma non condivido quello che propone Tridico ,questo l’ho detto anche in altri commenti ,questa cosa potrebbe andare bene a chi non ha problemi economici ,prendere una trance adesso il restante tra qualche anno ,ricalcolo e altre fesserie .Vi faccio un esempio rapido ,lei sa quanto guadagna Tridico? se questa cosa venisse applicata a i suoi corrispettivi ,non avrebbe problemi ,quello che un normale Lavoratore percepirebbe al mese,come prima trance ,sarebbe l’equivalente di un giorno per questa persona ,gli stipendi sono sulle pagine web. Concludo ,chi ha lavorato 41,42,43,anni deve andare in pensione e non deve assolutamente perdere un centesimo di quello che gli spetta. Molti di questi signori non sanno cosa significa ,probabilmente se ne fregano pure, alzarsi alle 5 del mattino e recarsi al lavoro per 8/9 ore e guadagnare 1600/1700 al mese .In tutto questo , non ci regalano assolutamente niente ,quindi la smettessero di rompere le scatole .
      Buon Lavoro

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    • Ma perchè una persona dovrebbe uscire a 41 anni con il contributivo e aspettare 5 anni per avere il misto se una donna con 41 anni e 10 mesi o un uomo con 42 anni e 10 mesi avrebbe subito il misto?

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      • Me lo chiedi anch’io. Più che un sistema pensionistico il nostro sembra un guazzabuglio medievale con regole che non sono valide per tutti ma carenti per tutti (lavoratrici e lavoratori dipendenti i soli che pagano le tasse pagate dal sostituto d’imposta cioè da chi?) Lilli Reolon

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      • Cerco di rispondere a tutti, come ho detto in premessa questo non è certo il mio sistema pensionistico ideale ma data la situazione non mi sembra ci sia molto margine di manovra, soprattutto perché il presidente del consiglio Draghi mi pare sia stato chiarissimo su un punto, ovvero non ci sarà nessuna riforma se questa intaccherà i conti pubblici, in altri termini si potrà spendere o uguale o meno di quello che farebbe oggi la riforma fornero.
        Detto questo, che quindi diventa un punto imprescindibile per qualsiasi riforma futura, cerco di fare un esempio semplice. Supponiamo che la signora Maria vada in pensione anziché con la legge fornero con 41 anni e 10 mesi contributi versati, con una ipotetica quota 41 futura, ovvero 10 mesi prima, questo comporta un costo maggiore ipotizziamo di 10.000€ se la sua pensione fosse di 1.000€ al mese per le casse dello Stato. Poiché l’assunto è che la riforma non possa costare di più, bisogna in qualche modo recuperare quei 10.000€, e la proposta Tridico è forse una delle più ragionevoli attualmente disponibili, quindi per analogia, se per la pensione di vecchiaia viene anticipata a 62 anni dai 67 ovvero per 5 anni, si ottiene per un primo periodo l’assegno col contributivo e successivamente col misto, con la stessa analogia per 5 anni anche con quota 41 sarà pagata col contributivo per i primi 5 anni e poi col misto.
        Ipotizzando sempre il caso della signora Maria, per 5 anni percepirà 850€ e poi i suoi 1.000€. Questo comporta un taglio di 150€ per 13 mensilità (1950€ annui) per 5 anni ovvero circa i 10.000€.
        Considerato poi che molte donne aderiscono ad opzione donna dove il calcolo dura per sempre non mi pare una follia la proposta di avere il calcolo contributivo per un periodo limitato di anni rispetto ad averlo per tutta la vita.

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        • Mi scusi Emilio, con questo ragionamento però non quadrano i conti con quelli che dovrebbero andarci a 67 anni ed invece ci andrebbero a 62 con il metodo Tridico, perchè allora la signora Maria per pareggiare il conto dovrebbe avere il misto dopo ben 16 anni e quindi a 78 anni.
          Se lo Stato fa lo stesso suo conteggio di pareggio delle prestazioni ecco spiegato perchè non prende in considerazione il metodo Tridico.
          In realtà Tridico ha parlato di sostenibilità dei conti dell’inps cosa ben diversa dal pareggio del dare avere tra contributivo e misto verso un soggetto in virtù dell’anticipo pensionistico.
          In definitiva il mio pensiero è che la proposta Tridico abbia una sua ragion d’essere proprio in chiave dell’asserita “sostenibilità dei conti Inps” ma deve essere mantenuta una proporzione di anticipo temporale simile tra chi anticipa la vecchiaia e chi anticipa l'”anzianità”.

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    • Salve, sono completamente d accordo.
      I sindacati DEVONO proporre al governo un compromesso tipo Tridico se vogliono ottere la flessibilita in uscita.
      Se continuano a chiedere opzioni irricevibili da governo ci sarà sempre muro contro muro e non ne usciamo. Saluti

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  29. BUONGIORNO IO A LUGLIO COMPIO 59 ANNI DI ETA HO LAVORATO 31 ANNI E 3 MESI PRIMA COME ARTIGIANA ODONTOTECNICA E POI COME COMMERCIANTE HO AVUTO UNA FIGLIA , PURTROPPO NEL 2015 HO SVENDUTOPL ATTIVITA PERCHE LE TASSE ERANO TROPPO ALTE COSI SONO RIMASTA A CASA DAL LAVORO E HO AIUTATO MIA FIGLIA TENENDOLE LE BIMBE COSI LEI POTEVA ANDARE A LAVORARE. AVEVO CHIESTO DI PAGARMI I CONTRIBUTI PER POTER ARRIVARE ALMENO A 35-36 ANNI PER ACCEDERE A OPZIONE DONNA MA COSTAVA TROPPO E ADESSO IO HO INIZIAT A LAVORARE NEL 1983 FINO A MARZO 2O15 E ADESSO COSA POTRO FARE PER AVERE UNA PENSIONE DOPO AVER VERSATO PER 31 ANNI I CONTRIBUTI

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