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Riforma pensioni 2021, ultime: tutti concordi su quota 41, ma cosa si intende?

Non si placa il dibattito politico e sui social riguardante la riforma pensioni 2021, le ragioni sono evidenti: la quota 100 é ormai in scadenza al 31/12/2021, si rischia l’effetto scalone, come viene definito dai sindacati, da diversi politici e dagli stessi lavoratori, si attende l’incontro di cui a lungo si é parlato, ma mai si é concretizzato tra Sindacati ed il Ministro del Lavoro Orlando. In questi giorni il dibattito specie sui gruppi facebook di nicchia e sul nostro portale si é concentrato sulla quota 41, in tanti si stanno chiedendo in cosa potrebbe consistere realmente qualora una delle proposte dei sindacati passasse, ossia la quota 41 per tutti.

I dubbi più frequenti sono quando si parla di quota 41 per tutti si intende con contributivo? Si intende senza paletti e dunque per tutti o come quella attuale ossia solo per determinate categorie? e ancora sarà senza limiti anagrafici? Vediamo ad oggi chi può già accedere alal quota 41, destinata, come molti sanno unicamente ai precoci.

Riforma pensioni 2021, la quota 41 oggi

La quota 41 ad oggi é considerata una pensione anticipata, sebbene molti lavoratori già trovino fuori luogo tale definizione trattandosi di uscita pensionistica dopo 41 anni di lavoro, tra questi anche l’onorevole Rizzetto. Alla quota 41 ad oggi possono accedervi solo i lavoratori precoci, ossia quei contribuenti che abbiano lavorato e versato i contributi almeno per 12 mesi anche non continuativi prima del compimento dei 19 anni. Ed abbiamo inoltre maturato l’anzianità contributiva necessaria al 31/12/1995.

Per potervi accedere oggi é necessario far parte di una delle categorie che hanno diritto all’Ape sociale, ossia sono considerate maggiormente disagiate, in dettaglio sotto le specifiche.

Riforma pensioni 2021: chi può accedervi già da ora?

  • Disoccupati che abbiano terminato da almeno tre mesi la fruizione della NASPI o altra indennità spettanteù
  • Lavoratori dipendenti o autonomi che svolgono la funzione di care giver da almeno 6 mesi per il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap al momento della domanda
  • Lavoratori dipendenti ed autonomi che abbiano una percentuale di invalidità civile superiore o uguale al 74%
  • Lavoratori che svolgono attività gravose o usuranti

Un domani, si chiedono i lavoratori precoci e quarantunisti interessati che cosa si intenderà per la quota 41?

Pensioni 2021, Quota 41 per tutti come sarà?

Nonostante le varie proposte tra cui il Ddl 2855 a prima firma Durigon che proponeva la quota 41 per tutti senza limite anagrafico, ma con assegno calcolato interamente con contributivo i lavoratori ed i sindacati hanno in mente una quota 41 per tutti che non tenga conto dell’età del richiedente e che non implichi penalizzazioni alcune. Il ragionamento sotteso é che dopo 41 anni di lavoro é giusto che si possa accedere alla quiescenza o almeno essere liberi di poterlo fare.

Si spera che l’incontro tra Governo e sindacati avvenga quanto prima al fine di comprendere cosa potrà essere della futura riforma pensioni e soprattutto che si possa ben delineare anche la quota 41.

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Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 29 commenti

  1. Maxs

    Ma guardiamo alla realtà 41X TUTTI, sono una vita lavorativa che colpa abbiamo aver iniziato giovani al lavoro, ma le tasse le abbiamo pagate, ora Basta! poi si parla di disoccupazione giovanile facciamo lavorare i giovani, è una vergogna, vergogna ormai saranno in pochi nel futuro lavorativo a raggiungere 41 anni di lavoro. Governo, sindacati bisogna solo accettarla 41x tutti.

  2. Socci Giovanni

    41 anni è sacrosanto andare in pensione.la legge attuale prevede di andare in pensione se hai lavorato 12 mesi prima del 19 anno di età, questo è diabolico È incivile.41 x tutti senza paletti e basta

  3. Bruno

    Ci sono vari insetticidi anti, non hanno ancora fatto quello antipolitica?

  4. Fabrizio

    Con almeno due anni figurativi.
    Tutti d’accordo? Le p…. le abbiamo o le hanno solo i francesi. Dove sono i sindacati?

  5. Franco

    Una volta ci dicevano che dovevamo lavorare per pagare la pensione ai nostri anziani, adesso ci dicono che lo dobbiamo fare per i nostri giovani. L’ aspettativa di vita dagli ultimi dati raccolti dall’Istat si è abbassata di 1 anno e 6 mesi. ORA BASTAAAAAAAAAA!!! VOGLIAMO QUELLO CHE CI SPETTA!!! OK 41 SENZA PENALIZZAZIONI CON IL CALCOLO MISTO!!!!!!!!

  6. Pier

    Buongiorno, rivolgo questa richiesta a Politici, sindacati, governo a a chiunque abbia voglia di discutere seriamente della questione: Vorrei sapere se è così difficile portare a compimento con decreto quanto proposto da PAOLO CECCARELLI e che qui riporto

    “”””Paolo ceccherelli
    1 Giugno 2021 alle 10:38

    Decreto Legge:
    “È consentita l’uscita dal lavoro, ed il conseguente collocamento in pensione, al compimento del 62^ anno di età e/o al raggiungimento di 41 anni di versamenti contributivi. Il trattamento economico dovrà essere calcolato col sistema misto, secondo le attuali normative e senza penalizzazioni.

    In conformità agli art 1, 35,36,37,38 della Costituzione è altresì previsto il collocamento in pensione dei cittadini con oltre 58 anni di età, disoccupati di lungo periodo, ovvero è previsto l’obbligo dello Stato di ricollocare i medesimi in lavori socialmente utili, con retribuzioni e contributi relativi, fino al raggiungimento delle condizioni di cui al primo comma del presente decreto”.
    Poi basta con idee e progetti “su misura” personale. Pensate agli altri prima di ragionare solo per voi. “””””
    POLITICI A VOI LA PALLA NE VA DEL NOSTRO FUTURO E PERMETTETEMI ANCHE DEL VOSTRO….

    1. MASSIMO

      CONDIVIDO IN MERITO AL PENSIONAMENTO DEI CITTADINI ULTRASESSANTENNI DISOCCUPATI DI LUNGO PERIODO , CON ALMENO 20 ANNI DI CONTRIBUTI E CHE NON ABBIANO NESSUNA INDENNITA’.
      PER L’INPS SARA’ MEGLIO DARE LA PENSIONE A LORO ANZICHE’ IL REDDITO DI CITTADINANZA ALLE PERSONE CHE NON SPETTA.

  7. FAUSTO

    41 anni di contributi sono la cosa giusta.Se non verrà attuata mi aspetto da questi sindacalisti qualcosa di concreto. Perchè oggi vanno in piazza quelle categorie (giustamente) che se arrivano a un milione di lavoratori è tanto (vedi ristoratori artisti e altre categorie) noi che siamo qualche decina di milioni siamo qui da mesi ad aspettare che il governo convochi il sindacato.
    HOOOOOOOOOO sindacato io ti pago come i politici ti devi muovere a scendere in piazza altrimenti ci inc…………Muovetevi sindacato perchè io ho iniziato a lavorare negli anni 80 e che cosa era il sindacato allora. CAPITOOOOOOOOOOOOO LANDINI FURLAN EPIFANI BOMBARDIERI CAMUSSO SBARRA

  8. Bruno

    Orlando è latitante non doveva incontrare i sindacati a metà maggio .? Questi fanno i furbi.

  9. Patrizia

    Non ho visto il mio commento pubblicato vi chiedo il motivo

    1. Erica Venditti

      Patrizia credo di averli pubblicati tutti, sicura non ci sia?

  10. MASSIMO

    QUOTA 41 X TUTTI..

  11. Paolo

    Potete dire quello che volete ieri ho letto il report del Inps sulle Baby pensioni..Pazzesco .E mi volete dire che 41 anni di contributi non Bastano col c…o ma dove pensate di vivere nel mondo dei Balocchi…
    41 per tutti senza penalizzazioni.

  12. emilio

    Quota 41 con penalizzazioni, potrà interessare l’1% dei lavoratori. Pura follia. Non si tiene conto della seconda via, parallela e non alternativa, riguardante la pensione di vecchiaia i famosi 67 anni (più eventuali incrementi) senza prevedere nessuna forma di flessibilità. Ci troviamo chiaramente di fronte a dichiarazioni parziali e incomplete di incompetenti e sprovveduti in cerca di una fugace pubblicità. Senza apparire di parte, a mio parere va posta in primo piano l’anzianità anagrafica, vedasi sistema pensionistico tedesco, ritengo che un lavoratore a 63 pur con solo 30 anni di contributi, sia più usurato di un lavoratore di 58 anni con 40 anni di contribuzione. Ritengo poi che, avuto riguardo alla sostenibilità economica, ogni lavoratore debba essere in condizione di gestire liberamente la propria vita a seconda delle proprie esigenze e condizioni economiche. Vorrei fare osservare che se c’è tanta gente che vorrebbe anticipare l’uscita dal mondo del lavoro, c’è pure quasi altrettanta platea di lavoratori che preferirebbe continuare a lavorare oltre i limiti attuali pensionistici. Di questo i nostri politici fanno finta di nulla…

    1. Paolo ceccherelli

      Decreto Legge:
      “È consentita l’uscita dal lavoro, ed il conseguente collocamento in pensione, al compimento del 62^ anno di età e/o al raggiungimento di 41 anni di versamenti contributivi. Il trattamento economico dovrà essere calcolato col sistema misto, secondo le attuali normative e senza penalizzazioni.

      In conformità agli art 1, 35,36,37,38 della Costituzione è altresì previsto il collocamento in pensione dei cittadini con oltre 58 anni di età, disoccupati di lungo periodo, ovvero è previsto l’obbligo dello Stato di ricollocare i medesimi in lavori socialmente utili, con retribuzioni e contributi relativi, fino al raggiungimento delle condizioni di cui al primo comma del presente decreto”.
      Poi basta con idee e progetti “su misura” personale. Pensate agli altri prima di ragionare solo per voi.

  13. Don61

    C’è poco da aggiungere:
    Hai raggiunto 41 anni (2132 settimane) ti puoi ritirare in pensione da subito con il sistema di calcolo in essere, senza penalizzazioni e senza finestre!. Rivedrei però i coeficienti di trasformazione che sono troppo penalizzanti, anche alla luce delle speranze di vita che si sono ridotte.

  14. Franco

    Ok 41 ANNI E ASSOLUTAMENTE CALCOLATI CON IL SISTEMA MISTO!!!!.. altrimenti per chi ha iniziato a lavorare 40 anni fa sarebbe un enorme furto.. Evidenzio a tutti che sono ben 3 anni in più rispetto ai 38 richiesti fino al 31/12/2021 con quota 100.. che ricordo è calcolata col il sistema misto!

  15. MASSIMO

    Le istituzioni non si devono dimenticare dei disoccupati ultrasessantenni che non troveranno più un lavoro. Quindi per i disoccupati, da anni senza sussidi e con almeno 20 anni di contributi, deve essere data la possibilità di andare in pensione a 62 /63 anni.

  16. Mauro

    QUOTA 41 PER TUTTI SENZA PENALIZZAZIONI E CON SISTEMA MISTO PER CHI NE HA IL DIRITTO.
    PUNTO E BASTA
    Mauro

    1. Claudio

      Concordo al 100 %

  17. Michele

    E per un 64enne con 39 anni di contributi?
    Bisogna prevedere anche una flessibilità legata all’età.

  18. max

    E’ ora che la smettano di proporre ”Supercazzole” per fregare i lavoratori…

  19. max

    E’ ora che la smettano di proporre ”Supercazzole” per fregare i lavortatori…

  20. Gabriele

    Quota 41 senza penalizzazione.. è un sacrosanto diritto , ma ….capiranno mai cosa significa andare a lavorare a 14 anni? Ed essere penalizzati per questo.

  21. Robi

    Ci rendiamo conto che chi decide sulla nostra pensione, su quanto prenderemo e quando andremo, sono persone che andranno in pensione con cifre astronomiche, a 60 anni potranno andare in pensione e al contrario di noi guai a toccargli benefici acquisiti, vi va bene che gli italiani sono pecore al contrario dei lavoratori francesi che hanno le p…

  22. Enrico

    41 senza penalizzazioni,no tutto contributivo.

  23. Bruno Benassi

    Dopo aver versato 41 anni di contributi la pensione è sacrosanta e non devono esistere penalizzazioni

  24. Don62

    Quota 41 senza penalizzazioni e senza finestre!

  25. MAURO LASTRUCCI

    QUOTA 41 PER TUTTI SENZA PENALIZZAZIONI E CON SISTEMA MISTO PER CHI NE HA IL DIRITTO.
    PUNTO E BASTA

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