Il tema della riforma pensioni 2021 continua a tenere banco sui social, specie alla luce dell’approvazione della Legge di bilancio 2021 e dell’anno nuovo appena iniziato, sono in moltissimi a sperare che riprenda il dialogo tra Governo e sindacati affinché, almeno dal 2022, si possa andare incontro ad una riforma pensioni equa e maggiormente in linea con i desiderata degli italiani. In questo dibattito non poteva mancare Matteo Salvini, padre della Quota 100, che non solo nei giorni scorsi ha nuovamente elogiato la bontà della misura, ma si é detto disposto a dare battaglia per difendere lavoro e pensioni. Come riporta l’Agenzia Vista il leader della Lega avrebbe detto: “Tornare alla Legge Fornero é roba da pazzi”. Vediamo nel dettaglio le sue parole e il punto della situazione ad oggi 2 gennaio.
Riforma pensioni 2021: Salvini promette battaglia contro il Governo: ‘Mai più Fornero’
In realtà sono in molti a criticare al leader del Carroccio le sue affermazioni, in moltissimi fanno notare come sia inopportuno continuare a dire ‘Tornare alla Fornero roba da pazzi’ perché, fanno notare i nostri lettori e molti politici, la Legge Fornero non é mai stata abolita, é vigente ed anche nella Legge di Bilancio risultano confermati i capisaldi di uscita in essa contenuti. La Quota 100 di cui parla orgogliosamente Salvini, fanno notare in molti, altro non é che un’opportunità a scadenza, in quanto nel 2021 terminerà, che ha dato sollievo a qualche fortunato che é riuscito o riuscirà a centrare un ‘ambo secco’.
Ricordiamo infatti che per poter optare per la quota 100 occorrono almeno 38 anni di versamenti contributivi e 62 d’età, se uno solo dei due requisiti viene meno, pensiamo ai precoci con 41 anni di contributi alle spalle ma under 60, si é automaticamente fuori dalla ‘finestra’ quota 100. Ragion per cui dicono molti nostri lettori Salvini dovrebbe iniziare a fare proposte per il 2022 senza mettere in mezzo sempre la Fornero, in quanto nemmeno con la Quota 100 é stata abolita, ragion per cui non vi sarà un ritorno a quell’impianto pensionistico, che nessuno ha mai eliminato, ma verrà meno un’opzione di uscita anticipata che dovrebbe essere ‘rimpiazzata’ velocemente da un’altra al fine di evitare il famoso ‘scalone’ di 5 anni, che riporterà l’età anagrafica di uscita dai 62 ai 67 anni. Le parole pronucniate da Salvini che hanno aperto al dibattito.
Riforma pensioni 2021, ultime novità al 2 gennaio Salvini: eliminare quota 100 follia
Agenzia Vista riporta le parole di Salvini pronunciate a fine 2020 ove risulta ‘tagliente’ nei confronti del Governo e delle intenzioni di voler alzare a 64 anni l’età per accedere alla quiescenza: “In un momento in cui rischiamo il posto di lavoro 1 milione di italiani pensare di cancellare quota 100, alzare l’età per andare in pensione, portare l’età a 64 anni per tornare alla legge fornero é una roba da pazzi“. Ecco infatti come risponde il Leader della Lega alla domanda di un collega: “Secondo lei segretario Conte arriverà a Quota 100?”
“Non lo so, me interessa che ci arrivino gli italiani le famiglie e le imprese italiane, ci sono dei dati pessimi, stiamo lavorando come Lega ad un piano di utilizzo dei fondi europei serio che metta la sanità, le famiglie e le imprese al primo posto e non all’ultimo posto, una battaglia la nostra battaglia del Piave per l’anno prossimo sarà quella a difesa del lavoro e delle pensioni. In un momento in cui rischiano il posto di lavoro 1 milione di italiani pensare di cancellare quota 100, alzare l’età per andare in pensione, portare l’età a 64 anni per tornare alla legge Fornero é una roba da pazzi. Noi difenderemo il diritto al lavoro, alla pensione, alla vita degli italiani a qualcunque costo. Cioé toccare quota 100 per alzare l’età pensionabile é una follia in un momento di crisi economica come questo“.
Cosa ne pensate delle parole di Matteo Salvini, le condividete o meno? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito, affinché anche nel 2021 il sito resti luogo di confronto costruttivo sulla riforma previdenziale e ci sia più facile comprendere i vostri desiderata e le vostre richieste al Governo. Rinnoviamo a tutti gli auguri di buon anno nuovo.
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Io credo che ciò che deve essere la base della riforma siano gli anni contributivi almeno n.38 anni e non la diversità delle mansioni gravose svolte che sono del tutto opinabili. il numero di anni lavorati deve essere la base di ogni riforma seria . non e’ possibile che abbiamo visto andare in pensione con 16 anni di contributi col metodo retributivo milioni di persone a 45 anni di età e chi invece è disoccupato e con 40 anni di contribuiti deve essere portato sul lastrico senza un futuro . io 60 anni con 40 anni di contributi e disoccupato non vedo il perchè non possa andare in pensione visto che non ci regala niente nessuno in quanto col metodo contributivo abbiamo quello versato. darò sempre ragione a chi vuole fare con equità una riforma giusta .crdo che i sindacati debbano puntare su questo per ritornare dalla parte del popolo .
Ma se non è mai stata cancellata la Fornero .
Ognuno di noi ha un percorso diverso e sarebbe giusto introdurre , a seconda delle difficoltà incontrate nel percorso lavorativo , una flessibilità in uscita valutando caso per caso . Ovvio che 41 devono essere più che sufficienti soprattutto per le donne bisogna abbassare drasticamente sia l’età che la contribuzione .
Ma derebbe ora dividere Assistenza dalla previdenza!
a 62 anni una persona deve avere la massima libertà di scegliere se andare in pensione o rimanere al lavoro. Le penalizzazioni possono scattare se una persona non raggiunge i 41 anni di contribuzione (quota 103). Mi sembra una soluzione equilibrata.
Gentile Elena Venditti,
riporto virgolettato una frase dell’articolo: ” pensiamo ai precoci con 41 anni di contributi alle spalle ma under 60″.
Sotto i 60 poniamo a 59 anni e 41 di contributi, quando ha iniziato ‘sto Cristo a lavorare?
59 – 41 = 18 anni, appena in tempo per arrivare a 19 anni con il primo anno di contributi, paletto indispensabile per far valere la condizione di lavoratore precoce. Quindi prima di far valere il suo diritto avrà maturato 42 anni di contributi.
E se ha 58 anni? Significa che ha cominciato a 17 anni con un lavoro stabile, cosa sempre più rara ma possibilissima mezzo secolo fa. Questo dovrebbe attendere due anni, ma arriva a 43 di contributi e prima di arrivarci può andare con la Fornero.
Questi sono gli unici due casi diciamo così “penalizzati”, chi ha una età ancora inferiore matura il diritto prima dei 60 anni di età, quindi la condizione di precocità manco gli serve…
In conclusione solo chi arriva ai 41 di contributi a 59 anni di età è veramente penalizzato e quindi se volessero potrebbero facilmente risolvere con una norma ad hoc per questa coorte di lavoratori. Cosa peraltro ad esaurimento perché ormai è praticamente impossibile con il mondo del lavoro attuale che una persona riesca a maturare un intero anno prima dei 19…
Parole parole parole…
Sapete quanti nati nel 1960 navigano verso quota 42 di contributi (quindi verso quota 103 come me)?
Io ne conosco centinaia. L’ inps centinaia di migliaia.
Cominciate, anzi cominciamo a lasciare ogni speranza…
E ancora parlate di quota 100…
Quinto Fabio Massimo il ” temporeggiatore” rispetto ai nostri politici, sindacalisti, economisti …era un misero dilettante.
E’ verissimo quello che dice Paolo, tuttavia non siamo Francesi noi Italiani..purtroppo. Non è mio desiderio fare una propaganda ad un politico , osservo semplicemente una cruda realtà e mi dico che
a qualcuno forse siamo obbligati ad appoggiarci se vogliamo un qualche cambiamento. L’alternativa è piangerci continuamente addosso e continuare a lamentarci.
Ora ci sono due schieramenti. Uno che vuole portarci alla morte in pensione, e che NON cambierà MAI quel desiderio, lontano oltremodo dal suo pensiero nativo di salvaguardia dei diritti dei lavoratori, e un altro che qualche speranza la vuole dare. Fa male al cuore, alla pancia, al proprio credo? Forse per alcuni sì ma per altrettanti NO. Bello sarebbe che quel tipo di proposte partissero da persone al Governo maggiormente titolate in quelle salvaguardie e direi anche aspetti umani dei lavoratori..ma ahimè la realtà si sta capovolgendo in quelle poltrone.
Partire con una speranza verso un bene collettivo piuttosto che con proposte indecenti e massacranti fa una gran bella differenza per chi si aspetta un cambiamento.
Gentile Ale, un conto è la speranza e un conto sono le bufale. Io che non sono un politico, ho il buon senso e il buon gusto di non promettere cose che non so se posso mantenere. E’ facile fare il politico così: Prometto un milione di euro a tutti e vinco le elezioni, poi do’ 5 euro a qualcuno ( non a tutti ) e la mia coscienza è a posto. Ma secondo Lei, gli altri partiti sono così masochisti da farsi del male da soli non promettendo gli stessi miracoli ? La vogliamo dire tutta ? Quando al governo ci sono partiti di cdx, nascono leggi a personam, leggi a favore di pochi e che lasciano fuori tutti gli altri. Così è accaduto anche con l’opzione quota 100, faccio un esempio: Due colleghi con stessa mansione nello stesso posto di lavoro. Il primo ha 61 anni, è stato assunto prima e ha già 42 anni di lavoro di anzianità. Il secondo, 62 anni è stato assunto dopo e ha solo 38 anni di lavoro sulle spalle. Il primo domani mattina alle 6 è sulla banchina della stazione ferroviaria al freddo e al gelo, il secondo è già in pensione ed è sotto le coperte al calduccio. lei dice: “Fa male al cuore, alla pancia etc etc, a qualcuno si e ad altri no”. Allora diciamo chiaramente che Lei accetta moralmente le iniquità, le ingiustizie, le porcherie e così tagliamo la testa al to……po.
Sarà forse che alcuni partiti si fanno carico delle difficoltà economiche della tenuta dei conti di questo dannato paese e qualche altro partito pur di rimanere al potere quegli stessi problemi non se li pone ? Lo sa che ogni cittadino italiano, compresi Lei ed io, abbiamo un debito procapite di 40.000 euro neonati compresi ? Lo sa che qualcuno, da buon padre di famiglia, quel debito lo deve pagare e che nel frattempo alcune nostre inderogabili necessità, a causa di questo, ci vengono tagliate ogni anno sempre di più ? Lei parla di pancia, io parlo di onestà e su questo non accetto compromessi. La quota 100 che è costata miliardi, è stata una memorabile porcata che piace solo a chi ne ha potuto usufruire. La legge Fornero, nella sua crudeltà, aveva almeno il ” pregio” di essere crudele con tutti e non faceva figli e figliastri. Io sono andato felicemente in pensione con la Fornero con 43,2 di contributi. Ma io sono io e sono un caso a parte e non posso essere felice di vedere andare in pensione qualcuno con 38 mentre altri con 42 sono ancora al lavoro. E la finisco qui, altrimenti mi viene l’ulcera a rispondere a chi continua a giustificare le ingiustizie. Alla mia età non ho ancora fatto il callo a vedere chi leccherebbe le suola del politico di turno che lo favorisce.
Egregio Giuseppe ho letto a fondo ma non mi ha ancora convinto.
Su una cosa che scrive assolutamente non concordo.
La legge Fornero NON è stata “almeno crudele per TUTTI come Lei asserisce.
MAGARI FOSSE STATA DEMOCRATICA COME TANTI CREDONO.
i decreti dei vari comparti di lavoro si trovano in google facilmente.
Se fosse stata veramente così democratica ho forti certezze che avrebbe avuto ALTRI risultati per noi lavoratori e non saremo qui a roderci il fegato così amaramente.. I termini sarebbero stati molto più “umani” per TUTTI i lavoratori E SI SAREBBERO POTUTI fare dei risparmi NELLA RIFORMA FACENDO una MEDIA di trattamenti tra privilegiati e meno , cosa che un gestore della cosa pubblica DOVREBBE FARE .
Tutto il comparto militare ( sono contento per loro ) e altri privilegiati non sono stati assolutamente coinvolti DALLA FORNERO e non lo saranno neppure nelle prossime RIFORME.
Lavoratori del 1963, 1964 sono in pensione da ben 2 anni senza alcuna penalizzazione avendo fatto solo 36 anni di lavoro.
Vogliamo fare a gara quanto sia più disarmante la disparità tra andare con 35/37 anni rispetto a 43 e 3 mesi ( cosa che avviene da ben oltre 10 anni) o non poter andare con quota 100 per 1 gg di ritardo nel proprio compleanno per poi attendere di fare altri 5 anni per arrivare ai 43?
Il riultato sig Giuseppe è uguale :
NON EQUITA’,
INGIUSTIZIA,
LAVORATORI DI CLASSE A E LAVORATORI DI CLASSE B
COSTI DOVUTI ALLA MANCANZA DI CONTRIBUTI VERSATI
E non si parla di poche centinaia di lavoratori. Questi comparti hanno la quota 41 senza limiti di età applicata da anni. Questi comparti possono scegliere di andare in pensione a 62 anni…Questi comparti hanno un regime che permette a loro di VIVERE con serenità e PROGRAMMARSI una vita .
NOI, lavoratori di serie B, NO
lavoriamo altri 8 anni anche per pagare i contributi DEI COMPARTI PRIVILEGIATI CHE ESISTONO DA DECENNI E ESISTERANNO PER ALTRI DECENNI .
Cosa ha fatto la Fornero per colmare queste ingiustizie? NULLA, LE HA AGGRAVATE DI BEN 8 ANNI.
Come vede quelle porcherie che lei dice che io accetto, le accetta involontariamente anche Lei e arrivano da destra come da sinistra.
Che poi Lei lanci fiamme principalmente sul lato dove ci si aspetta maggiormente che arrivino PER UNA QUOTA 100 INIQUA COME UNA FORNERO E COME LA PROSSIMA è libero di farlo.
Io sono incavolato più di Lei, ma lo sono maggiormente perchè quelle ingiustizie, che ci fanno rabbia e privilegiano DI MOLTO lavoratori e penalizzano DI MOLTO tutti gli altri senza trovare una media che avrebbe ridotto le forti disparità, LE HANNO prodotte, o quanto meno non hanno agito per eliminarle, la parte che io ho sempre votato e che ritenevo maggiormente sensibile a questi temi.
E’ FA UNA GRANDE DIFFERNZA PER ME !!
E non mi parli di debito procapite di 40keuro quando MAI nessuno ha mosso un dito per risolvere vergogne come 100 miliardi di evasione all’anno ( CENTO MILIARDI DI EURO OGNI ANNO) O 100 MILIARDI DI EURO DI GIOCO D’AZZARDO , e altre atrocità che non voglio scrivere perchè a Lei verrà l’ulcera e a me mi viene il vomito e non è certo solo per Salvini .
I responsabili di regole che hanno portato a quel debito il nostro Paese sono certamente tutti con la pancia piena più di me e di Lei, e non si preoccupano di certo di età pensionabile o penalizzazioni o quota 100.
Anzi ogni tanto alcuni DI QUELLI si preoccupano con dei ricorsi che vincono stranamente sempre.
QUEL DEBITO NON l’ho fatto io e credo neppure Lei, e NEPPURE TUTTI i lavoratori che chiedono ora di andare in pensione ad una età di 60 anni dopo aver lavorato 40 anni e aver PAGATO per 40 anni !
e non AMBISCONO A fare tutta la vita a lavoro come, attualmente, una certa parte, la SOLITA, desidera che avvenga insistentemente.
Cordialmente
Tutte le proposte che vanno contro a quelle fatte fino ad ora da questo governo ormai a pezzi, vedi 5 stelle per non parlare del pd, sono ben accolte. No a 63 , 64 anni no a penalizzazioni o tutto contributivo NO A LLA FORNERO NO al meccanismo della aspettativa di vita . Se pensate che questo Governo possa prendere in considerazione almeno una di queste priorità accomodatevi ..
Salvini propone altro . Chi preferisce lavorare fino a 64 anni o più e andare comunque penalizzato in pensione , magari con 45 anni di lavoro alle spalle scelga la propria speranza nel pd e 5 stelle. Non vedo altre alternative.
Ci risiamo, si sta preparando a ripetere quello che in una situazione economica favorevole non è riuscito a mantenere. “Mai più Fornero”, Salvini l’aveva promesso già 2 anni fa e infatti, negli ultimi due anni, migliaia di lavoratori hanno continuato a pensionarsi con la legge Fornero che lui dice di aver eliminato, io tra questi. Se il fine ultimo per la Lega, nell’arco della legislatura in cui era al governo, era quello di abbassare gli anni contributivi ed arrivare a cancellare definitivamente la Fornero, sarebbe bastato togliere A TUTTI 5 mesi per ogni anno dei 5 della legislatura: tot 25 mesi = 2 anni e 1 mese = 41 anziche’ 43,1 attuali e nessun lavoratore avrebbe trovato da lamentarsi, TUTTI avrebbero avuto uno sconto. Oltretutto per ogni anno non ci sarebbe stata quella emorragia di miliardi che invece sono stati spesi per scontentare molti a vantaggio di pochi. Se invece, come promette nuovamente, voleva arrivare ai 41 X TUTTI dopo solo tre anni della insulsa quota 100, bastava togliere 8 mesi A TUTTI per ogni anno e si sarebbe arrivati ugualmente ai 41 X TUTTI. Come vedete sto scrivendo in grassetto la parola “X TUTTI”, perchè ritengo che un buon politico, quando emana una legge, questa legge deve valere PER TUTTI, nessuno escluso. Accetto di buon grado e senza fare polemica eccezioni per malati cronici, portatori d’andicap e lavori effettivamente gravosi, ma non si può accettare che due lavoratori che svolgono la stessa mansione nello stesso posto di lavoro siano trattati diversamente e che chi ha lavorato meno anni e versato meno contributi oggi abbia uno sconto fino a 5 anni ed essere già in pensione a 62 anni quando c’è chi deve obbligatoriamente arrivare a 67. Chi crede in questi politici è certo che aspiri a nuove disuguaglianze e magari spera di trarne un vantaggio personale. Una mentalità inqualificabile.
Sig Giuseppe oggi i notiziari riportano questo:
..La Catalfo non ne ha parlato, ma secondo le ultime indiscrezioni la misura individuata per sostituire Quota 100 è quella che risponde al nome della Quota 102.
Una misura che consentirebbe l’uscita dal mercato del lavoro una volta che la somma tra età e contributi dà come risultato 102. Un meccanismo simile a quello della Quota 100, ma con delle differenze: ad esempio, a fronte di 38 anni di contributi (che sarebbe il minimo individuato) si potrebbe andare in pensione solo una volta compiuti i 64 anni di età (quindi due anni dopo rispetto a Quota 100)…
Abbiamo fatto proprio un passo in avanti rispetto alla quota 100 di Salvini !!
Sig. Alessandro, sono già in pensione e la cosa non mi riguarderebbe più se non fosse che ho sempre aborrito le ingiustizie. E’ da quel dì che critico la quota 100 e quindi anche la quota 102 ritengo sia deleteria se alla fine c’è chi deve comunque raggiungere i 67 della vecchiaia. Sono propenso ad una età unica e certa per tutti e poi libertà di scelta se continuare o meno a lavorare sia che si abbiano 30 anni di contributi sia che se ne abbiano 40. Libertà di scelta per tutti !!! La quota 100 di salvini ha concesso la libertà di scelta solo a qualcuno e soprattutto a chi meritava meno. Inoltre è una opzione nemmeno lontanamente replicabile per i conti dello Stato, un unicum di stoltezza e demagogia.
La necessita’ di flessibilita’ in uscita e’ ineluttabile.
**Certezza nel tempo: il continuo innalzamento dell’eta’ pensionabile favorisce l’evasione contributiva: io, giovane, saro’ piu’ portato ad accettare salario (totale o almeno parizale) in nero, in quanto non so quando e come potro’ riprendermi quanto versato.
La continua incertezza normativa fa si che leggi temporanee (vds quota 100) vengono colte al volo intasando le uscite che diversamente sarebbero piu’ scaglionate nel tempo :se ho 62 anni e 38 di contributi ma ho ancora voglia di lavorare , avendo l’opportunita’ di uscire oltre che a 62,anche a 63 a 64 , etc. magari qualche anno in piu’ resto ma se non “approfitto “ di quota 100 e poi devo aspettare 68 anni (se mi va bene ….aspettativa di vita….) ?!?!
**Riparazione nei confronti dei Diritti acquisiti: io che nel 1989 ho effettuato il mio primo versamento ho fatto un contratto con l’INPS che recitava che a 60 anni sarei potuto andare in pensione. A quell’epoca non avevo quindi interesse a riscattare la laurea (a 60 anni in pensione mi andava piu’ che bene) ora se voglio riscattare la laurea occorrono 100.000 euro.
**Ma soprattutto Competitivita’ del sistema Paese: vogliamo fare la guerra (economica) ai paesi emergenti con un esercito (di lavoratori) dall’eta’ media di 50,4 anni??? Non solo piu’ alta rispetto ai paesi emergenti ma anche rispetto a tutti i paesi occidentali!!!! Con il tasso di occupazione degli under 30 piu’ basso d’Europa. Ma dove vogliamo andare…? E si dice: non e’ vero che ogni pensionato in piu’ crei 1 posto di lavoro. E dobbiamo gioirne? Vuol dire che c’e’ forza di lavoro in esubero nelle aziende (che non rimpiazzano il lavoratore che va in pensione) ergo diseconomia aziendale e minore competitivita’ ; e di questo passo che fine pensiamo possano fare le nostre aziende nel medio termine?
Allora il dogma: il nuovo pensionato non crea posto di lavoro, crea costo per lo stato, e quindi innalziamo l’eta’ pensionabile. Giusto ragionamento se rivolto al semplice calcolo ragionieristico del breve periodo. Purtroppo esiste anche il medio periodo ( nel lungo, come diceva Keynes, saremo tutti morti…) dove con questo dogma l’esercito sara’ sempre piu’ vecchio, le nostre aziende sempre meno competitive, ergo meno crescita, meno occupazione e piu’ insostenibile il carico pensionistico ( ameno di portare l’eta’ pensionabile a 83 anni -eta’ di vita media-!!). Una rincorsa al suicidio. E’ del tutto ovvio che la crescita economica e la competitivita’ poggiano anche su altri fattori importanti (ricerca, sburocratizzazione, infrastrutture fisiche e digitali, formazione, chiara e precisa politica industriale, perfetto funzionamento della giustizia fiscale , penale e civile, etc. ), ma questi possono essere piu’ efficaci se si dispone di un esercito giovane , in forze e ottimo pilota nelle autostrade digitali.
**Sostenibilita’: 16 mln sono i pensionati, 23 mln gli occupati, preoccupante si dira’… preoccupanti sono questi altri due dati: 2,5 mln di disoccupati, e ,,!! 13 milioni di inattivi (tra i 15 ei 64 anni)!!!! Altri dati preoccupanti , molto preoccupanti: la meta’ degli italiani non paga Irpef (il 98% dell’Irpef viene versata dal 48%) , l’evasione fiscale e contributiva stimata dal Ministero delle Finanze assomma a piu’ di 100 miliardi di euro l’anno. Il costo di quota 100 stimato per quest’anno= poco piu’ di 5 mld. Fate due conti…. Non si possono avanzare calcoli sui costi pensionistici totali in quanto sono drogati dalla spesa assistenziale che vi viene cumulata.
Si dovrebbe parlare anche di opportunita’ di uscita oltre che flessibili anche morbide (part-time, lavori socialmente utili nella fase di pensione, etc) ad altro commento….
Innanzitutto la legge Fornero non è mai stata cancellata. E queste mi sembrano parole di pura propaganda. Le coperture mancano . L’Europa porta lo spread a 600 ti voglio vedere eliminare la legge dei 67 di vecchia. Parlano di 71 anni . Se mi sbaglio è stato qualcuno di destra ad innalzare l’età a 64 dando il là all’aumento . È ora di fare chiarezza nel marasma delle pensioni . È un diritto in fondo . E soprattutto non si cambiano le regole durante il gioco . Ho iniziato con 35 anni di contributi 60 anni età e retributiva . Ora 67 età e contributiva . E nel caso di perdita del lavoro a 61 anni e 38 di contributi nel 2021 uno deve aspettare 6 assurdo . Quota 100 senza paletti e o prolungare APE social più strutturata e comunque introdurre una flessibilità in uscita . Ho versato Tot contributi me li corrispondi per gli anni versati , ma retributivi e poi , se sono ancora vivo scatta la sociale .
Altrimenti togliere il versamento dei contributi all INPS , tutti a casa e fare assicurazioni private e io decido . Tanto la pensione è una chimera , il servizio sanitario lasciamo stare ( proprio Salvini è venuto ab Abbiategrasso nelle ultime amministrative a visitare l’ospedale nuovo e dopo 30.000.000di euro spesi chiude ) se non si eliminano sprechi corruzione ecc ecc non eliminiamo nessuna legge Fornero rimarranno solo parole
Quello che la gente si ostina a non capire ,che chiunque governi e manovrato da bruxell , le intenzioni di salvini sono buone ma voglio vedere se riesce ad attuare quota 41 una volta al governo. Io sono a quota 39 e mezzo e sto perdendo il lavoro ,sono scoraggiato sebbene operaio specializzato non voglio piu chiedere l’elemosina ,ti chiedono di lavorare a 1100 euro al mese quando stesso lavoro un collega tedesco ne prende 2800 ma stiamo scherzando meglio uscire con le pezze al c…..con i 41 . Litalia non ha più l’infrastruttura industriale degli anni 80 ,non c’è più posto per tutti a maggior ragione ci dovrebbe essere un cambio generazionale che porti a ringiovanire il nostro mondo del lavoro ,perlomeno non sarà per tutti ma per buona parte dei nostri giovani non occorre grande capacità logica per arrivare a questo non lo vogliono fare .
I politici non hanno ancora capito che se non faranno una buona riforma pensioni nessun governo durerà molto possibile che non gli entra nella testolina?
Salvini ha ragioni da vendere e l’eliminazione di quota 100 è soltanto una scelta politica, la misura potrebbe continuare benissimo, visto che non l’hanno utilizzata nemmeno tutti quelli che erano stati preventivati. Con la crisi del lavoro che ci sarà sarebbe vitale occupare i giovani e liberare finalmente gli anziani, che oltretutto non rendono nemmeno più molto sul lavoro. Questi mostri della “classe dirigente” andrebbero condannati fino ai 67 anni “ad metalla” invece che in poltrona a pontificare sulla pelle degli altri.
Aspettano che muori per non pagare la pensione. Solo chiacchiere ci vogliono i fatti, la Fornero non è stata mai abolita solo propaganda politica.
Dobbiamo aspettare il prossimo governo per il diritto alla pensione in età ragionevole?
Non si può che una persona con 41e 5 mesi non riesce ad andare in pensione cosa devo fare rimanere ancora a lavorare per pagare i contributi agli immigrati vergogna governo di merda
Con 40 anno di contributi e 60 anni di età la gente deve poter essere libera di andare in pensione…. La nuova legge pensionistica deve essere flessibile in uscita e non creare ulteriori gravi problemi sociali!!
Il problema della quota 100 è che non tutti possono usufruirne per il limite d’età. Ma scusate, chi ha già dato, lavorato per 38/ 40 anni potrebbe finalmente riposarsi e dare spazio ai giovani, indipendentemente dall’età anagrafica?
E’ certamente condivisibile lo sdegno di voler portare a 64 anni l’età di uscita dai 62 quando la vita media si sta riducendo e con le condizioni economiche attuali. Infatti solo dei pazzi potrebbero pensare di fare una cosa del genere, soprattutto con i sondaggi elettorali che vedono il centrodestra nettamente vittorioso alle elezioni, così facendo non c’è nemmeno partita. Purtroppo dalle affermazioni di Salvini qui riportate non si può esprimere un giudizio sulla bontà della legge che verrà, sono necessarie altre informazioni. Ad esempio cosa intende fare con quota 41? E sempre a proposito della quota 100, pensa di riproporla come l’attuale oppure di estenderla senza paletti? (es. 60+40,61+39 e così via)
Dove andrà finire questo Paese gli anziani non ne possono più di lavorare e i giovani senza lavoro ,senza una posizione senza futuro ,popolazione povera sarà sempre più povera ,e questi Governanti non riescono a trovare un dritto …Speriamo sempre in una concreta riforma Pensionistica Penso che sia arrivato il momento …
Non ci sono parole per commentare……ormai la prospettiva di vita è “Lavora finché muori”
Ormai sanno come fare…..secondo me l’unico modo è non votare più tanto non serve a niente.
Svegliatevi.
Importante è non votare quelli che votarono la fornero in primis pd.
Salve, da diverso tempo si continua a dire che quota 100 ha deluso le aspettative per quanto si riteneva ottenere in termini di adesioni. Stante che vi sono stati
circa 400.000 lavoratori che sono andati in quiescenza con quota 100, in controparte, sono stati realizzati 400.000 nuovi posti/opportunità di lavoro ? Se così non è stato bisognerebbe chiedersi il perché tutto ciò non è accaduto. È impensabile pensare di dover lavorare fino a 67 anni in quanto non vi è un cambio generazionale tale che garantisca il pagamento delle pensioni future. Siamo in comunità europea ? Bene, adeguiamo il nostro sistema pensionistico a quello degli altri Stati europei……..in Francia in pensione a 62 anni indipendentemente dai contributi versati.
Aspettano che muori per non pagare la pensione. Solo chiacchiere ci vogliono i fatti, la Fornero non è stata mai abolita solo propaganda politica.
Adesso il ministro dice entro giugno ci sarà la riforma pensioni peccato che non sarà lei a farla .
Io sono già in pensione, ci sono andato con 44 anni di anzianità, uno dei quali fregato. Certo è difficile dire bisogna aumentare, rimanere con quota 100 con la vita media alta, con un paese vecchio(anche se purtroppo il Covid ha dato un colpo in negativo), con la situazione economica che abbiamo fra un pò ci saranno problemi a pagare le pensioni, io fortunatamente riuscirò a vivere comunque, chi non c’è la farà? Come farà, ci penserà Salvini a darli? E la colpa non è solo dei governi che si sono succeduti ma di tutti gli italiani.
Sono d’accordissimo con salvini
Dopo 40 anni di lavoro un cittadino ha pure diritto a staccare la spina
Appoggerò questa sua battaglia
2011 un anno da ricordare forse peggio del2020
E’ vero. Il governo con la Lega nel 2011 portò il paese al disastro finanziario e a causa di ciò fu chiamata la Fornero con tutte le conseguenze.
A volte sarebbe bene ricordarsi la causa e non l’effetto. Ad ogni azione corrisponde una conseguenza. Il governo Berlusconi con la la Lega è la causa, la legge Fornero è la conseguenza.
meno male che esiste salvini altrimenti la sinistra porta la pensione a 80
Salve ho 64 anni 36 di contributi c’e’possibilita di andare in pensione quest’anno?
CON QUOTA 100 no, potrebbe vedere se riesce ad accedere all Ape sociale
Il momento e’ brutto io 60 anni con 40 di contributi disoccupato quando finira’ quota 100 31/12/2021 avrò 61 e 41 anni di contributi non rientrerò in questa legge perché 62 anni li farò il 28/2/2022.. vi sembra giusto? Disoccupato con un curriculum di tutto rispetto ma nessuno ti vuole ….