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Riforma Pensioni 2020 ultimissime oggi 23 novembre

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni al 23 novembre 2019 giungono dalle reazioni che hanno suscitato le ultime dichiarazioni rilasciate dai sindacalisti su quello che realmente servirebbe ai lavoratori pensionandi e pensionati nella manovra 2020. Molte le misure indicate come prioritarie da Cgil, Cisl e Uil per precoci, donne ed esodati, ma il Governo al momento, nonostante i confronti, non pare aver ascoltato del tutto le loro richieste.

Così allora un nostro lettore, C.M.P, in un lungo commento sul sito, che qui vi ripresentiamo, si dice certo delle buone intenzioni dei sindacalisti, quel che manca, a suo dire, son però le azioni concrete per poi vederle realizzate. Eccovi le sue parole.

Pensioni 2020, Giuste le richieste di Cgil, Cisl e Uil

C.M.P: “Si può essere in disaccordo con il Segretario generale del sindacato pensionati della Cgil, Ivan Pedretti, che chiede la rivalutazione piena delle pensioni e la quattordicesima a più pensionati? Direi proprio di no, che non si può essere in disaccordo con Ivan Pedretti.

Si può essere in disaccordo con il Segretario confederale Uil, Domenico Proietti che chiede la valorizzazione del lavoro di cura, il completamento delle salvaguardie degli esodati, e Quota 41? Direi proprio di no, che non si può essere in disaccordo con Domenico Proietti. I sindacati sono carenti non nelle intenzioni. I sindacati sono carenti nelle azioni. Ecco forse cosa si dovrebbe fare, le manifestazioni davanti al Parlamento, dice il nostro lettore, non bastano:

Pensioni 2020: presidiare Bruxelles non parlamento

Così prosegue il commento: “Se pensano di presidiare il Parlamento giorno per giorno per verificare se i parlamentari risponderanno agli obiettivi che si sono posti, hanno proprio sbagliato luogo. Il “Parlamento” (dove “si parla veramente”) non è a Roma (lì c’è l’Istituzione). È a Bruxelles che bisognerebbe andare a presidiare.

A Bruxelles ci vanno il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Certamente non ci vanno il Segretario generale del sindacato pensionati della Cgil e il Segretario confederale della Uil.
I sindacati, come sempre (e lo vedremo nei prossimi giorni), accetteranno le scelte già fatte dal Governo italiano su persuasione morale (moral suasion) della Unione Europea

Voi cosa ne pensate? Chiediamo altresì a Domenico Proietti, Roberto Ghiselli e Ivan Pedretti se intendono replicare a tale lavoratore di scriverci, saremo lieti di pubblicare le loro considerazioni.

Stefano Rodinò

Classe 1981, ho studiato scienze politiche ad indirizzo Comunicazione Pubblica. Scopri di più

Questo articolo ha 3 commenti

  1. Manuele

    Buon giorno , nel mio piccolo mi associo a quanto detto da Francesca e sopratutto da Giuseppe.
    I sindacati oramai sono anni che non fanno che prendere atto di quello che vuole il governo , mostrano solo volontà di facciata.
    Sono oramai anni che i sindacati hanno perso il loro valore nei confronti del governo , ma qualcuno si ricorda di Marini e Benvenuto che passarono dai rispettivi sindacati al governo di allora ? Già da lì cominciarono a perdere potere contrattuale con il governo e le imprese.
    Ho l’ impressione che gli incontri che sbandierano con il governo siano solo teatrini di facciata.

  2. FRANCESCA

    QUOTA 100 GIA LEGGE FINO AL 2021 COMPRESO COME DICHIARATO DA MOLTE PERSONALITA’ POLITICHE E SINDACALI DEVE ANDARE AVANTI E COSI’ COME E ‘ FINO ALLA FINE DELLA SPERIMENTAZIONE SEI 3 ANNI COME PREVISTO, 2021 COMPRESO COME PREVISTO, LE PERSONE DA QUANDO E’ USCITA LA LEGGE HANNO PROGRAMMATO E FATTO AFFIDAMENTO FINO AL 2021 COMPRESO, COME MINIMO HANNO 62 ANNI E PROBLEMI FISICI E DI SALUTE (SCHIENA, GINOCCHIA, SPALLE ECC. ), E DI SALUTE E MANCA L’ENERGIA DOVUTI ALL’ETA’ E AL LAVORO, INOLTRE LE DONNE SVOLGONO ANCHE DOPPIO LAVORO, CURA DELLA FAMIGLIA E FIGLI E PER QUESTO TROVO GIUSTO LO SCONTO CONTRIBUTIVO DI 1 ANNO PER FIGLIO GIA IN LEGGE DI BILANCIO 2020 COME PEROPOSTO DA PERSONALITA’ POLITICHE E SINDACALI, PRECEDENZA ALLE LEGGI GIA’ IN VIGORE DA PORTARE A TERMINE COME PREVISTO POI PER IL 2022 SI APPLICHERA’ UNA NUOVA RIFORMA PENSIONISTICA, QUOTA 100 GIA’ LEGGE, DEVE RIMANERE E COSI’ COME E’ FINO AL 2021 COMPRESO SE SERVONO SOLDI SI DEVONO TROVARE ALTROVE!!!

  3. Giuseppe

    I sindacati non sono più dalla parte dei lavoratori, pensano solo alla loro poltrona, non gliene frega nulla di lottare per la legge più giusta , ditemi voi cosa stanno facendo per i precoci, per quota 41, accettano che 38 anni di contributi vanno in pensione e 42.5 no.
    Mi dispiace ma anche loro pensano solo a mangiare e gliene frega niente del resto.

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