Le ultime novità sulla riforma delle pensioni ruotano intorno alle informazioni emerse post ultimo incontro tra Governo e sindacati, avvenuto in data 14 ottobre, dal quale é emersa la volontà dell’esecutivo di prorogare per almeno tutto il 2021 la misura dell’opzione donna e quella relativa all’ape sociale. Grande sconforto invece hanno avvertito i lavoratori precoci e gli esodati avendo inteso che al momento ogni risoluzione non pare imminente. Certo si tratta di due categorie completamente differenti, ma entrambe provate seppur per ragioni diverse, i quota 41 da tempo chiedono di poter accedere alla quiescenza, indipendentemente dall’età, avendo alle spalle 41 anni di contributi versati, gli esodati dalla loro chiedono di poter vedere sanata un’ingiustizia che ha ridotto molti di loro, privi di lavoro e di pensione da anni, sul lastrico. La Confsal, esattamente come Cgil, Cisl e Uil, ha puntato in sede di confronto, moltissimo sulla tematica esodati, chiedendo possa essere posta la parola fine a tale calvario. La Confsal ha scritto pochi giorni fa, ringraziamo Domenico Cosentino responsabile previdenza area privata per averci girato la comunicazione ufficiale, direttamente al Ministro Catalfo per porre alla sua attenzione l’annoso problema, eccovi i dettagli della missiva protocollata dal Ministero in data 19 ottobre.
Riforma pensioni 2020: Confsal chiede incontro col Ministro Ctalfo
Così riporta la missiva indirizzata ‘Alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Sen. Nunzia CATALFO‘, protocollata in data 19 ottobre a firma del Segretario Generale Confsal, Angelo Raffaele Margiotta
“Gent.ma Ministra,
La CONFSAL nei diversi tavoli di lavoro ha più volte espresso il proprio disappunto sulla questione degli “esodati”, nella speranza di potervi trovare quanto prima una soluzione efficace. L’impegno profuso e manifestato nelle varie occasioni di confronto mira ad una risoluzione che rappresenti un riscatto sociale per i suddetti, che, già sottoposti ad una condizione di estrema drammaticità ancor prima che si verificasse l’emergenza Covid-19 (divenuta oggi insostenibile sia dal punto di vista sanitario che economico), sono tutti soggetti a rischio in quanto di età superiore ai sessanta anni.
Con la presente si chiede di essere convocati, anche disgiuntamente dalle altre parti sociali, al fine di poter contribuire ad arricchire la discussione, con proposte e suggerimenti validi. In attesa di un Suo gradito riscontro, porgiamo distinti saluti”. Dalla loro gli esodati hanno più volte esplicitato attraverso comunicati quale é l’unica possibile soluzione ad oggi che metterebbe davvero la parola fine alla loro ‘agonia’ previdenziale.
Riforma pensioni 2020: Cosa richiede il Comitato 6000 esodati esclusi?
Nell’ultimo comunicato Stampa datato 13 ottobre il Comitato 6000 esodati esclusi, che noi stessi abbiamo rilanciato sul sito, data l’importanza del tema alla vigilia dell’incontro tra Governo e sindacati, la Stojan, fondatrice ed amministratrice del Comitato, aveva esplicitamente spiegato cosa richiedono dalla loro gli esodati rimasti esclusi dalle precedenti salvaguardie, riportiamo uno stralcio dello stesso: “Per sanare DEFINITIVAMENTE questa vergognosa ingiustizia e per garantire anche a questi ultimi Esodati il dovuto riconoscimento del diritto a pensione negato a causa delle incostituzionali discriminazioni in essa contenute, il Comitato 6.000 Esodati Esclusi che li rappresenta ribadisce che l‘unico provvedimento UTILE e EQUO è la riapertura dei termini dell’Ottava Salvaguardia per gli Esodati che maturano il “requisito previdenziale” entro il 31/12/2021. Tale provvedimento esprime le richieste sempre portate avanti in questi anni e sostenute anche alle Organizzazioni Sindacali con le quali c’è piena condivisione. Nessun’altra soluzione si volesse ipotizzare può rispondere ai principi costituzionali di uguaglianza dei cittadini di fronte alla Legge, in quanto anche agli ultimi Esodati spetta per equità lo stesso trattamento riservato agli altri Esodati già salvaguardati in precedenza”
Si confida dunque che questo intervento della Confsal, che ha ben chiara la richiesta del Comitato esodati, possa essere utile per sanare definitivamente tale increscioso capitolo previdenziale.
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Volete idee?
Ma invece di far fuggire i giovani e parlare di pensioni complementari perchè non fanno le pensioni complementari anche ai dip statali??!
Se devono tagliare e ripetere continuamente che non ci sono soldi comincino da tutti allora…
Comodo pescare tutti dallo stesso pozzo…
E una vergogna che noi 60 enni con 41 anni di contributi non possiamo andare in pensione per dare opportunità ai giovani di entrare nel campo del lavoro e scandaloso io vorrei sapere i sindacati cosa ci stano a fare ci vogliono fare morire a lavorare e che io faccio carpentiere in ferro e saldatore e respiro tanta rumenta