Riforma pensioni 2020, quota 100 ‘libera’ é stato un errore: le parole del precoce Cuppi

Cristian Cuppi, lavoratore precoce che spesso si presta a dar vita a dibattiti interessanti sul nostro portale, oggi ha commentato con un lungo scritto le ragioni che a suo avviso hanno portato al fallimento, in termini di equità dell’uscita anticipata con quota 100. Paradossalmente la misura, nonostante fissa nei paletti 62+38, paletti che hanno svantaggiato moltissimo i quarantunisti, che pur avendo alle spalle 41 anni di contributi essendo giovani anagraficamente sono rimasti ‘fuori dai giochi‘, a detta di Cuppi é stata fin troppo ‘libera’ su altri versanti.

Proprio questo ossia non aver selezionato le categorie, come invece si fa per i precoci che possono accedere oggi a quota 41, ha creato ulteriori iniquità tra le due misure. La quota 100 effettivamente é rivolta a tutti coloro che hanno centrto i due requisiti sopra menzionati, non sono state poste differenze all’origine nei lavori svolti dai richiedenti. Questa grossa pecca é stata segnalata più volte anche dalla Professoressa Elsa Fornero che ha fatto notare come l’aver concesso la pensione anticipata con quota 100 in modo così allargato, anche a quanti non ne avessero necessità effettive, ha portato ad uno spreco di risorse. Eccovi la lunga disamina del precoce Cuppi, che ringraziamo per averci permesso la pubblicazione del testo, che resta esclusiva del sito

Riforma pensioni 2019, quota 100 libera: questo é stato l’errore

“Quota 100 è stata voluta da Salvini anno scorso. È stata “partorita” male. Perché lasciata libera a tutti. Mi spiego meglio. Per uscire con 41 anni i lavoratori precoci sono stati selezionati in base al lavoro svolto se usurante, gravoso.Quota 100 doveva essere “selettiva” cioè rivolta a lavoratori/trici i quali durante l’arco della.propria vita lavorativa avessero avuto problemi legati a disoccupazione, chiusure aziendali, casse integrazioni, mobilita, ecc.
Quota 100 libera costa allo Stato Italiano decine di migliaia di euro ogni aderente. Un errore politico non averla emendata anno scorso, non averla contrastata. Oggi due firmatari di quella legge sono ancora al Governo. Il PD non ha avuto la volontà e la forza per dirimere questa “falla economica” che durerà non solo fino alla fine del 2021 ma rimarrà strutturale perché già oggi si indica che al primo gennaio 2022 ci sarebbero lavoratori costretti a fare 5 anni in più.

Ricordo che chi scrive, lavoratore precoce che ha iniziato a lavorare a 16 anni, appunto, chi scrive, dovrà lui fare i 5 anni in più. Senza scelta. Perché precoce e quindi “giovane” per poter usufruire di quota 100.
Quota 100 appunto costosa e iniqua. Crea discriminante per chi ha lavorato già 39 40 41 anni e otre ma non ha l’eta.
Ma scusate, usura il lavoro, non l’età!!! Eppoi se vogliamo dare un taglio giusto al ragionamento, guardiamo questa tabellina che mi appartiene per certi aspetti:
38 + 62 =100, 42 + 58 = 100. Se si manda a casa un lavoratore con la prima tabella (quota 100 vigente) il costo a carico dello Stato è elevato.
Nella seconda ipotesi il costo è relativamente più basso in quanto la contribuzione è quasi arrivata alla soglia dei 42e10 (43 e 1 con finestra).
Quindi quota 100 così come impostata e come, pare, reiterata, avrà per anni un costo sempre più alto a carico dello Stato e successivamente all’INPS. Quota 100 deve essere migliorata emendata.

Pensioni 2019, Cuppi vs Di Maio: quota 100 va rivista, per rispetto dei precoci

Poi prosegue Cuppi rivolgendosi a Di Maio: “Se Di Maio dice che fino a quando c’è lui al Governo quota 100 non si tocca, allora non ci siamo. Quota 100 succhia le risorse già labili per poter dare risposte serie a tutti i lavoratori, soprattutto quelli che hanno versato più contributi, appunto. Quota 100 non ha avuto contrasto ne politico ne sindacale, perché purtroppo si sta oggi perdendo di vista la realtà delle cose nel variegato caotico sistema previdenziale.

Oggi c’è la necessità di creare le condizioni politiche per una seria revisione dinamica e progressiva della legge Fornero nel suo complesso. Oggi ci sono alcune centinaia di provvedimenti mirati specifici non strutturali che hanno creato confusione disparità costi su una legge iniqua sibillina che ripeto fino allo stremo, occorre seriamente metterci mano. Occorreranno anni per sistemare le disparità create da questa Legge. Quindi conservare questa quota 100 così come male partorita, significa continuare a dare trattamenti diversi e discriminatori a stesse fasce di lavoratori ovvero “tu si tu no”. Senza una logica sociale morale politica che possa dare tutela a questa quota 100. Chi scrive è già avviato alla uscita con la Fornero che pone i 43anni ed 1 mese . Altro che 38 anni. Un precoce dovrà fare 5 anni in più rispetto a quelli di quota 100 E senza nessuna possibilità di appello. No. Non va proprio questa quota 100.
Un errore politico averla accettata e oggi promulgata senza che venga emendata migliorata. E con le risorse risicate che abbiamo, così stante le cose , uno spreco.

Un altro lavoratore pur approvando in discorso di Cristian, sul sito, rispondendo ed entrando nel vivo del dibattito, ci tiene però a dire la sua su cosa può aver portato ad una scelta politica che ha preferito andare in direzione quota 100 piuttosto che quota 41, eccovi le sue considerazioni.

Pensioni 2019, Quota 100 questione di costi, meglio bonus per tutti

Così Riccardo: “Cristian, non entro nel merito del giudizio che dai su quota 100 e sono sostanzialmente d’accordo con te. Dove dici una cosa non corretta è nell’esempio che porti con la tabellina e cioè che la seconda ipotesi sarebbe meno costosa, non è proprio vero! E’ molto più costosa in quanto visto che la vita media delle persone è circa 82 anni nella prima ipotesi la pensione verrebbe pagata per 20 anni nella seconda per 24 anni a fronte di contributi che sono si diversi ma che non portano a penalizzazione nel calcolo in un caso e nell’altro.

Se non ci fosse questo ‘piccolo’ dettaglio di 4 anni di differenza avrebbero fatto quello che tu sostieni senza alcun dubbio. La decisione di impostare quota 100 nel modo che sappiamo è stata presa solo in funzione dei costi che avrebbe avuto. Personalmente ( sono un 42 / 62 e quindi minimamente avvantaggiato ) avrei preferito che, stabilito il budget di spesa, tutti fossero stati favoriti allo stesso modo con 6 mesi, 12 mesi di bonus uguale per tutti fermo restando un minimo di età.

Ringraziamo Cristian e Riccardo per aver aperto a questo bel confronto e vi chiediamo, voi cosa ne pensate della questione? Se doveste inserirvi nel dibattito ove vi posizionereste?

Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 15 commenti

  1. Giovanni Mete

    Tutta questa diatriba mi fa tornare alla memoria la storia dei capponi di Renzo che si beccavano ,andando entrambi al macello !
    I benestanti adorano le guerre fra poveri !

  2. Massimo

    Non condivido per nulla il comportamento di chi oggi si scaglia contro le agevolazioni concesse ai “fortunati di quota 100”, chiedendo semmai agevolazioni uguali e maggiori ed essendosi dimenticato per anni e ancora oggi delle tante agevolazioni ben più consistenti di cui è stato ed è disseminato il sistema previdenziale italiano. Solo per citarne qualcuna: Legge Fornero mai applicata a: militari e forze dell’ordine (compreso chi fa normali lavori d’ufficio); lavoratori con casse private “ricche” (Ingegneri, Medici, Bancari, ecc.), ricche perché non “saccheggiate” dai politici come quelle dell’Imps; Riforma Dini che ha diviso nettamente chi aveva più o meno di 18 anni di contributi al 31/12/1995 concedendo ai primi di conservare, fino all’avvento della Fornero (2012), il sistema di calcolo retributivo.

  3. Giacomo

    Ora esiste questa legge e va rispettata . Non si può illudere e spegnere le speranze della gente . Io sono disoccupato 61 anni 39 anni di contributi ( se vi sembrano pochi) e dovrei andare nel 2020 .
    Ora va rispettata e va ripresentata migliorata dal 2022 in poi.
    Renzi e i suoi amici facessero pace con il cervello.
    Come mai ha introdotto 10 miliardi annui per gli 80 euro e non ha pensato con una parte di diminuire anche di poco la Fornero ? Perché a lui andava bene cosi.
    La legge va rispettata . Non si può cambiare ogni anno.
    E basta . Ma se non c era quota 100 di che parlavate ?

    1. Franco

      Giacomo concordo in tutto e per tutto con quanto scrivi

  4. Franco Giuseppe

    Purtroppo, la questioni pensioni, è da sempre complessa e ricca di variabili che la quota 100 ha aumentato in maniera esponenziale. Per fare un ragionamento serio bisognerebbe partire da quello che è stato lasciato e cioè la legge Fornero. Quella legge disponeva che la pensione si poteva richiedere al raggiungimento dei 67 anni ( pensione di vecchiaia ) o al raggiungimento di una quantità di contributi ( dal 2019 43,3 ). Quella che io chiamo “opzione quota 100”, non ha intaccato minimamente su questi due requisiti che sono rimasti intatti al loro posto, infatti chi ha pochissimi contributi andrà con 67 anni e chi ha un elevato numero di contributi ma non ha ancora 62 anni andrà con 42,10+ 3 mesi di finestra= 43,1.
    L’opzione quota 100 ha consentito a un certo numero di lavoratori di evitarsi sia il raggiungimento del requisito vecchiaia, sia il raggiungimento del minimo contributivo, un, chiamiamolo, vantaggio da 1 mese a 5,3 anni sia di lavoro che di versamenti contributi.
    Quando si dice che la quota 41xtutti sarebbe stata più costosa e forse è vero, bisogna però tenere conto anche di altri fattori, per esempio: chi deve andare con 43,3 avrebbe avuto un risparmio di 2 anni e 3 mesi di lavoro e percepito per 2,3 in anticipo il reddito da pensione. Chi ha optato per quota 100 invece percepirà da 1 mese a 5,3 anni in anticipo il reddito da pensione, quindi 3 anni di differenza del percepimento della pensione. Io questa grande differenza di spesa non la vedo, 100.000 persone che la percepiscono per 5 anni, seppur con assegno inferiore e 100.000 che la percepiscono più alta ma solo per 2 anni, più o meno le uscite finanziarie dell’INPS sono pressochè uguali. I quota 100 per 5 anni, i quota 41 per 2 anni ma la cosa più importante sarebbe stata che il tutto sarebbe stato più equo e più giusto per tutti i lavoratori nessuno escluso. I quota 100 di oggi avrebbero si lavorato 2-3 anni in più, ma avrebbero avuto un assegno più corposo e si sarebbero comunque risparmiati di arrivare ai 43,3 cosa che invece viene imposta ad altri colleghi. Quando leggo che i quota 100 si sono programmati la loro vita e temono di essere i nuovi esodati si fa un’offesa all’intelligenza propria ed altrui. A parte il fatto che tutti vorrebbero programmarsi la propria vita; prima dell’emanazione della quota 100 il pericolo di nuovi esodati non esisteva, infatti solo dopo l’approvazione sono cominciati gli accordi aziende- lavoratori per un’uscita concordata, non credo siano così tanti i beoti che si sono licenziati prima di aver la sicurezza che la quota 100 venisse approvata, cerchiamo di essere seri.
    Dispiace dirlo, ma la malvagia legge Fornero, come la precedente Sacconi-Brunetta avevano la loro linearità e stabilità nel tempo, tutti i lavoratori erano penalizzati sadicamente allo stesso modo e nella stessa quantità. La quota 100 ha creato un caos, iniquità a non finire e senso di ingiustizia tra lavoratori. Se sarà il grimaldello per ottenere in futuro dei requisiti più bassi per tutti è bene che sia venuta, ma temo che quello che conta davvero sarà la situazione economica del paese nel 2022 e se sarà negativa, la quota 100 sarà ricordata solo come un regalo per pochi, una compravendita di voti.

    1. riccardo

      Franco Giuseppe, ho sempre letto le tue considerazioni con attenzione e le ho apprezzate per la misura e anche per le conclusioni alle quali arrivi. Se però parliamo dei contenuti puramente matematico / statistici non mi trovi d’accordo. Il punto è che, fermo restando la vita media di 82 anni e che l’età di pensionamento non è una variabile indipendente, c’è una grande differenza tra pensionarsi a 58 anni o a 62. In un caso l’INPS deve pagare quasi il 20% in più a parità di contributi versati e la penalizzazione riguardante l’età ( che riguarda solo la parte contributiva ) è minima. Tu dici ma io ho pagato i contributi come l’altro, si è vero ma perchè devi ottenere quasi il 20% di ritorno in più ? Purtroppo le regole pensionistiche relative alle varie situazioni: retributivo puro, misto, contributivo puro, sono illogiche e retaggio di modifiche successive che non hanno potuto essere lineari ed essere uguali per tutti. Solo quando esisteranno solo contributivi puri si potrà affrontare il problema con equità e coerenza. Si poteva fare meglio ? Certamente, ma cosa dire di chi si è pensionato ancora nel secolo scorso con regole molto più generose delle attuali sia per l’età di pensionamento che per gli ammontari ? e che magari oggi si lamenta per aggiornamenti al carovita poco apprezzabili. Nessuno mi sembra discuta che debbano essere ricalcolati questi vantaggi davvero importanti ottenuti per molti e molti anni e che ricadono su tutti.
      Purtroppo la sostanza è questa: un brutta legge fatta limitando la platea degli aventi diritto e con la speranza ( che oggi sappiamo essere una realtà ) che pochi ne usufruiscano

  5. il diavolo tentatore

    A rieccoci.
    L’ennesimo ottuso che non sa far altro che screditare uno dei provvedimenti , anche se minimo, fatto per far fronte al DANNO prodotto da passati e spero defunti emeriti LUNGIMIRANTI che hanno rovinato la vita a centinaia di migliaia di persone.
    Perche’ invece di continuare a sparare minchiate non SOLLECITATE i vostri paladini per attuare la riscossione dei FURTI prodotti dall’evasione fiscale ad esempio FALSE FATTURAZIONI che, da soli, andrebbero a coprire le pensioni di 41isti, precoci, 100 rosa, ecc., ecc per tutti gli anni a venire ?
    Se l’evasione fiscale ANNUALE è sottostimata dalla GdF in 110 Miliardi, vedete anche voi cosa significa anche il solo recupero del 10% !!!
    Proponete incentivi, in altri paesi si chiamano TAGLIE, per chi stana gli evasori.
    In un anno il nostro paese RINASCE !

    1. Franco Giuseppe

      Certo che dare dell’ottuso a un precoce e simbolicamente a tutti i precoci, perchè contestano la non equità della quota 100, non è proprio un gran bel sentire. Un minimo di pudore richiederebbe almeno di rivolgersi a loro esprimendo la propria opinione senza aggettivi offensivi.

      1. Franco

        Il bue che dice cornuto all’asino !!!! Andiamo a rileggere cosa ha scritto lei della signora Francesca ?…..

      2. Franco

        Lo stesso pudore che manca a chi di rivolge con frasi di dubbio gusto verso i post della Signora Francesca

  6. 1) Tito Boeri (ex presidente dell’INPS) afferma che Quota 100 a regime costa 8 miliardi di euro, mentre Quota 41 a regime costa 10 miliardi di euro. Personalmente non sono in grado né di confermare, né di confutare ciò che dice Tito Boeri. Se non si è in grado di controbattere, ci si trova in un una posizione di svantaggio, e rimane valida l’argomentazione di Boeri (fino a prova contraria);
    2) Pensare che le scelte politiche vengano fatte nel rispetto dell’equità e della giustizia è da ingenui. Credo che si debba arrivare a sessant’anni con lo spirito giovane, ma non con l’ingenuità dei giovani. Le scelte politiche vengono fatte sulla base di numeri, proprio come avviene nelle aziende quando bisogna decidere quante persone licenziare per fa quadrare i conti dell’azienda evitando che questa fallisca. Secondo chi ci governa, Quota 100, numericamente parlando, costa meno di Quota 41, anzi, ancor meno di quanto stimato, vista la ridotta platea che vi ha aderito.

    Quota 100 è stata scelta per una semplice questione numerica (e, aggiungiamo pure, per opportunità politica). Non per altro. È equa? Solo in parte. È iniqua? Per la maggior parte. Dev’essere tolta? Solo se c’è qualcosa di migliore che la possa sostituire. Dev’essere cambiata? Senz’altro sì. Risultato finale: rimarrà così com’è, perché non c’è tempo a sufficienza per pensarci. Ci si penserà domani. “Dopotutto, domani è un altro giorno”.

  7. FRANCESCA

    QUOTA 100 GIA’ LEGGE FINO AL 2021 COMPRESO DEVE RIMANERE FINO ALLA FINE DEI 3 ANNI DI SPERIMENTAZIONE COME DA LEGGE E COME PREVISTO E COSI” COME E’ , LE PERSONE DA QUANDO E’ USCITA LA LEGGE HANNO PROGRAMMATO E FATTO AFFIDAMENTO FINO AL 2021 COMPRESO, COME MINIMO HANNO 62 ANNI (GLI ANNI INFLUISCONO ANCHE SUL DETERIORAMENTO FISICO CHE INVECCHIA ,SUI MUSCOLI, LE OSSA, CARTILLAGGINI, TENDINI , E L’ENERGIA ECC. , LE PERSONE INVECCHIANDO SE NE ACCORGONO ), E PROBLEMI FISICI E DI SALUTE E MANCA L’ENERGIA, IO PER CRISI DELLA DITTA DOVE LAVORAVO HO PERSO IL LAVORO ED HO DOVUTO LAVORARE CON CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO PER 10 ANNI, PASSANDO DA UNA FABBRICA ALL’ALTRA, DOVENDO FARE I LAVORI PIU’ DURI CHE LE PERSONE CHE LAVORAVANO LI DA MOLTI ANNI NON VOLEVANO FARE E CHE NON HANNO MAI AVUTO LA PRECCUPAZIONE E L’ANSIA DI TROVARSI NUOVI LAVORI, LONTANA DA CASA DALLA FAMIGLIA E FIGLI PUR DI LAVORARE, INOLTRE LE DONNE SVOLGONO DOPPIO LAVORO ANCHE CURA DELLA FAMIGLIA E FIGLI, QUOTA 100 FINO AL 2021 COMPRESO GIA’ LEGGE CHE IO TROVO GIUSTA ,
    ( PRECEDENZA ALLE LEGGI GIA’ IN VIGORE DA PORTARE A TERMINE), DEVE ANDARE FINO ALLA FINE DELLA SPERIMENTAZIONE DEI 3 ANNI (COME DICHIARATO DA MOLTE PERSONALITA’ POLITICHE), NON SI POSSONO CAMBIARE LE COSE OGNI 2 ANNI, SE SERVONO SOLDI SI DEVONO TROVARE ALTROVE, QUOTA 100 FINO ALLA FINE DEI 3 ANNI DI SPERIMENTAZIONE DELLA LEGGE NON SI TOCCA PER NESSUN MOTIVO E RIMANE COSI’ COME E’, GIU’ LE MANI DA QUOTA 100 FINO AL 2021 COMPRESO!!!

    1. Franco

      Concordo con Te Francesca GIÙ LE MANI DA QUOTA 100

  8. Franco

    Quota 100 è il miglior provvedimento che un governo abbia mai varato negli ultimi vent’anni e non è vero che è stata voluta solo da Salvini perché era anche uno dei 20 punti del programma con il quale il M5S si è presentato alle scorse politiche e quindi ora giustamente e coerentemente DiMaio difende questo provvedimento che finalmente va incontro ai lavoratori anziani ed è solo il primo passo verso lo smantellamento dell’odiosa e infame legge Fornero GRAZIE ONOREVOLE DI MAIO PER DIFENDERE QUESTA GRANDE LEGGE DAI PARACULO RENZIANI W QUOTA 100

    1. Salvatore (primo)

      Vero!
      Non capisco la razionalità di chi schifa un provvedimento che va nella direzione del benessere personale e sociale.
      Purtroppo personaggi come Renzi cercano visibilità sulle spalle di chi è più debole, non considerando il contributo che un lavoratore ha dato versando soli contributi sociali per 40 anni e più!
      Spero che il blaterare di Renzi e compagnia cantando abbia quello che si merita alle prossime elezioni.

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