Riforma Pensioni 2020 novità oggi 7 settembre: si riapre tavolo Governo-Sindacati

Il dibattito sulla riforma delle pensioni è pronto a ripartire, con Governo e Sindacati che stanno per riaprire il tavolo di negoziazione per discutere sulle misure più urgenti da prendere (dopo la crisi dovuta dal Covid) e come fare per superare la legge Fornero. Il primo appuntamento in programma inizialmente per domani è stato rinviato a mercoledì 16 settembre, mentre il secondo appuntamento si svolgerà il 25 dello stesso mese.

Ultime novità Riforma Pensioni oggi 7 settembre: due appuntamenti in programma

Da quanto si è saputo dai sindacati possiamo anticiparvi che nel primo appuntamento del 16 settembre tra Governo e Sindacati si discuterà delle misure da inserire nella Legge di Bilancio, con l’obiettivo di “mettere in campo una riforma complessiva del sistema, a partire dal primo gennaio 2022, ovvero dopo la conclusione della sperimentazione di quota 100, sulla base delle richieste contenute nella Piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil“. Ma della riforma si comincerà a discutere solo nel secondo incontro del 25 settembre. Tra le richieste prioritarie da parte dei sindacati ci sono quelle relative ai lavori gravosi e alla separazione tra assistenza e previdenza.

La Cgil, con altre sigle confederali chiederà interventi per risolvere la crisi dovuta dal Covid, proponendo al Governo l’introduzione di nuovi strumenti di flessibilità in uscita legati anche alla situazione emergenziale tramite un nuovo contratto di espansione o in alternativa modifiche dell’isopensione, uno strumento utilizzato per facilitare l’uscita di lavoratori vicini alla pensione in cambio di nuove assunzioni.

Riforma Pensioni 2020, le richieste dei sindacati su Ape Social, precoci ed opzione donna

Inoltre tra le altre richieste, i Sindacati chiederanno la proroga dell’Ape sociale 2021 insieme all’estensione della platea attraverso l’’allargamento delle attività gravose/usuranti alle mansioni particolarmente esposte al rischio contagio. Per quanto riguarda invece il problema dei lavoratori precoci la richiesta sarà quella di eliminare il requisito di un anno di contribuzione prima del 19esimo anno di età. E dell’estensione della possibilità di accesso alla pensione “precoci” per i lavoratori per i quali si ipotizza l’estensione dell’Ape Sociale. Infine ci sarà anche la richiesta di prorogare l’Opzione donna e per gli esodati possibilità di accesso al pensionamento con i requisiti indicati nell’ottava salvaguardia, a chi matura i requisiti entro il 2021.

Ultime notizie Riforma Pensioni 2020: Ghiselli risponde a Salvini sulla Fornero

Il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli ha fatto un post dopo le recenti parole di Salvini, ribadite anche ieri in piazzia spiegando che “Salvini anche oggi ha ripetuto che se si ritorna alla Legge Fornero farà le barricate. Il punto è che la legge Fornero c’è ancora e il Governo di cui lui era il Vice presidente non l’ha nemmeno scalfita. Si continua quindi ad andare in pensione con 67 anni di età o con oltre 42 anni e 10 mesi di contributi, più una finestra di 3 mesi (un anno in meno per le donne). Il problema rimane quindi aperto e la riforma previdenziale è proprio quello che stiamo chiedendo all’attuale Governo“.

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39 commenti su “Riforma Pensioni 2020 novità oggi 7 settembre: si riapre tavolo Governo-Sindacati”

  1. a noi usuranti e precoci come è possibile che nn capiate che 40anni di contributi bastano e avanzano? ma nn vi vergognate voi del governo? 30enni a casa mantenuti da nonni e padri e 60enni ancora a sudare lacrime e sangue..x nn ricominciare al cambio generazzionale…ma vi rendete conto che 40anni è una vita?ma nn avete un può di buon senso e umanità?o pensate solo ai vostri stipendi e poltrone!vendola cosha fatto x andar in pensione a 55 anni e 5000€ di stipendio? ma vi rendete conto?

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  2. Ormai questa gentaglia sindacato politici fanno solo promesse noi operai saremmo costretti prima o pou ad andare in pensione vuoi pe f la vecchiaia vuou per anticipata o altre poblematiche sareremmo solo stanchi con yna pensione misera ..e gli altri sopra elencati andranno in pensione con la schiena dritt e un bel gruzzoletto di pensione.sveglia sveglia sveglia,è solo un bla bla bla bla…..

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  3. Avrei scommesso che sarebbe avvenuto questo rinvio , così faranno passare le elezioni regionali e poi ci daranno la stangata ! Se il governo ci avesse servito il piatto avvelenato prima del 20 avrebbero perso voti alle regionali !

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    • Potrebbe chiedere a Salvini di rimediare al caos che ha creato insieme all’amico di merende Durigon. Ma tanto già sappiamo che faranno tutto a debito come sempre d’altronde. Tanto non sono soldi suoi ma di tutti gli italiani che pagheranno il debito pubblico in un altro modo, magari con più tasse che pagherà certo anche lei.

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  4. Buongiorno Questa volta Governo e sindacati vi state giocando veramente le sorti di questo Paese ,Speriamo vivamente che riusciate a fare in un momento così critico un passo grande se volete veramente che si riparta dovete dare spazio ai Giovani sono loro in questo momento i veri protagonisti chi lavora da 40 anni cosa si può chiedere ancora….Ci vuole un atto di Coraggio…

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  5. Mi associo a quanto detto da Carlo sul sito che ospita i nostri post! Pensionepertutti è l’unica fonte di informazione puntuale sul tema delle pensioni, in cui inoltre è possibile esprimere un parere. Per cui Grazie!
    Tornando alla riforma, penso si debba tornare alla modularità dei requisiti dando modo di accedere alla pensione o per anni di età o per anni contributivi, senza paletti e senza penalizzazioni e procedere con la separazione tra previdenza e assistenza.
    E’ urgente individuare le reali categorie di lavori usuranti che debbono giustamente beneficiare di uno sconto pensionistico in considerazione della gravosità del lavoro svolto, non capisco perché per i ballerini è previsto l’accesso alla pensione anticipata e per altre categorie di lavori gravosi no (non me ne vogliano i ballerini, è per fare un raffronto).
    Anche per le donne è necessario uno sconto pensionistico, senza penalizzazioni e senza discriminazioni fra chi ha avuto figli e chi no.
    Secondo me, nel riformulare i requisiti di accesso alla pensione, bisogna discriminare tra le attività apicali, dirigenziali, intellettuali, altamente professionali (ambito universitario, sanitario, politico ecc…) e quelle della platea di lavoratori salariati che sottostanno a rigidi orari, ai quali, siano essi operai o impiegati, non si può chiedere di lavorare ad oltranza oltre i 60 anni. Vorrei che i politici e i sindacalisti si calassero nella realtà di un lavoratore che timbra per quattro volte al giorno, anche “solo” per 40 anni o che fa lo stesso lavoro per tutta la vita, senza possibilità alcuna di miglioramento! Non sarà considerato un lavoro gravoso ma almeno usurante o alienante credo proprio di sì.
    Partendo da queste considerazioni penso proprio non si possa chiedere a questa categoria di lavoratori di superare la soglia dei 40 anni di contributi, deve essere data loro la possibilità di staccarsi dal mondo del lavoro e accedere alla pensione, SENZA PENALIZZAZIONI, visti i salari italiani già bassi, se confrontati con altri paesi europei che non siano dell’Est.
    L’aumento dell’aspettativa di vita lo abbiamo già pagato con le riforme che ci hanno portato dai 35 anni di contributi di quando abbiamo iniziato a lavorare ai 40 anni, non credo che l’aspettativa di vita si incrementi incessantemente con il trascorrere del tempo, anzi la storia recente ci dice il contrario (vedi pandemia da Covid19).
    Per quanto riguarda la sostenibilità, va considerato il fatto che un lavoratore che accede alla pensione in un’età non proprio decrepita, darebbe il suo contributo all’economia spendendo parte della sua pensione in attività varie (culturali-ludico-turistiche per esempio) anziché tenere bloccati i propri risparmi nell’incertezza di un futuro che non si delinea mai.

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  6. Buongiorno, non so se qualcuno legge e mi puo anche rispondere ! Ho 63 anni e 36 anni di lavoro e ultimi 15 anni lavoro: usuranti e lavori gravosi ! NON posso andare in pensione con Ape sociale perché prendo una pensione di 160 € da un paese estero . Mi sembra una presa in girò questo emendamento in una legge così importante . Sindacati se vogliono aiutare i lavoratori deve fare sparire questa presa in giro ! ( pensione estera ) Sono stanca ammalata e stufa da lavorare ! Grazie per la risposta

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    • Io ho 63 anni e 34 anni di lavoro quindi non posso andare in pensione Opzione Donna ma potrei andare con Ape sociale ma non posso perchè prendo 25 Euro di pensione dall estero, queto non è ridicolo!!! Dove sono Sindacati che ho pagato per tanti anni…. siamo esausti con tutte prese in giro con leggi che non ci stanno ne nell celo ne in terra! Voglio una risposta come vivere con 25 euro dopo licenziamento colettivo…. Grazie

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  7. PensioniPerTutti è l’unica fonte che oggi ho trovato che parla del rinvio e che pertanto, immaginando sia un’informazione esatta, si confermerebbe come probabilmente l’unico sito affidabile sul tema delle pensioni.
    Sugli altri siti, anche lasciando perdere questa news specifica, stendo un velo pietoso (articoli copiati reciprocamente, titoli allarmistici “acchiappa-click”, titoli urlati tipo “Ecco tutte le novità delle pensioni 2021!” e quando poi vai a leggere sono indiscrezioni e ipotesi vecchie di un mese ecc.).
    Lo dico sinceramente e senza personalmente conoscere nessuno nè di questo sito nè di altri.

    Ciò premesso, le voci che stanno girando oggi in rete (es. Sole 24ore ma non solo) sono allarmanti, tipo proposte di “Quota 100 PEGGIORATIVA, stessi 38 anni di contributi ma con penalizzazione” o “(FINTA) flessibilità non solo con penalizzazione ma pure con anni di contribuzione MINIMI di 36 o addirittura 38 anni”.

    Chiaro che ad inizio trattativa ognuna delle due parti tenderà a “sparare alto” (o basso), in modo da tenersi dei margini.
    Non è il caso di fasciarsi la testa prima del tempo, ovvero prima che si arrivi ad un possibile compromesso.

    Nè va dimenticato che molti organi di stampa “remano” a favore di riforme restrittive che cambino poco o nulla e possono “lavorare” per cominciare a far passare l’idea che “più di tanto non si può fare”.
    O, al contrario, fanno allarmismo su future “nuove Fornero in arrivo” per motivi di propaganda politica.
    Perciò, attenzione a non scambiare “voci” per “proposte”, nè “proposte” per “la riforma”.

    TUTTAVIA, considerando che entrambe le ipotetiche proposte che ho riportato sopra sono secondo me DEL TUTTO INACCETTABILI, mi auguro VIVAMENTE che i sindacati TENGANO FEDE a quanto scritto da Ghiselli della CGIL a gennaio, sul sito di quel sindacato:

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    Pensioni: Cgil, no a Quota 102 o ipotesi con contributi alti per uscita anticipata
    Governo apra tavolo su previdenza con sindacati

    Pubblicato il 10/01/2020

    Roma, 10 gennaio – “Le ipotesi di riforma previdenziale che prevedono l’obbligo di avere un numero alto di contributi non possono essere accettate, come quella definita Quota 102, con 64 anni di età e 38 di contributi, ancor peggio se accompagnate dal ricalcolo contributivo di tutta la carriera lavorativa. Interventi simili non consentirebbero l’accesso alla pensione anticipata alla maggior parte delle persone, in particolare quelle più deboli sul mercato del lavoro, a partire da giovani e donne”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli a proposito delle proposte per sostituire Quota 100, sperimentazione che si concluderà al termine del 2021.

    “Qualunque ipotesi di uscita anticipata, che per noi deve essere possibile dai 62 anni – sottolinea il dirigente sindacale – deve vedere un requisito contributivo che non superi i 20 anni e deve valorizzare previdenzialmente i periodi di lavoro discontinuo, povero, gravoso o di cura”. Per Ghiselli “solo in questo modo si può parlare alla reale platea del mondo del lavoro, quella di oggi e ancor più quella di domani, oltre a garantire l’uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall’età”.

    “È quindi importante – conclude il segretario confederale – aprire immediatamente il tavolo tra Governo e sindacati sulla previdenza, che riteniamo debba partire dai contenuti della Piattaforma unitaria che il sindacato da tempo ha presentato all’Esecutivo”.

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    Se così non andasse, se la “riforma” finale avesse invece realmente tanti PALETTI (di età minima, di contribuzione minima) da renderla PRATICAMENTE INAVVICINABILE da gran parte dei pensionandi (come già per Quota 100), che si ritroverebbero così a dover attendere sul lavoro i famigerati 67 anni, tutti i DISCORSI su come riformare non solo per giustizia sociale verso gli anziani ma anche, mentre si cerca la ripresa, per buon senso e giustizia verso i giovani che, con gli anziani bloccati al lavoro, restano disoccupati, CADREBBERO MISERAMENTE E CON DISONORE.

    Attenzione, perchè questo è un momento critico per l’Italia e non solo per i destini individuali dei pensionati ma per tutta l’economia.
    Sbagliare ora per ottusità, riproponendo vecchissime ricette da “cordoni della borsa stretti”, mentre la stessa UE ha deciso una “terapia d’urto” economica per far riprendere l’economia, vorrebbe dire andare contro il buon senso.
    Sbagliare ora, facendo vincere i soliti “ragionieri miopi”, può voler dire perdere definitivamente il treno della ripresa.

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  8. Claudia R.

    Credo che quota 41 con la penalità, alle donne con convenga. Con 41 anni e 10 mesi si va con la Fornero, a questo punto, con sacrificio, si aspetta. Credo inoltre che non siano tantissimi ad avere 41 anni di contributi ed essere giovanissimi.

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  9. Sindacati e Governo; credo che sentiate anche voi a pelle che questa volta sarà molto più difficile convincerci con lagne e scuse come è avvenuto per quella straodiosa legge Fornero. Leggete bene tutti i post che questo sito web mette a disposizione. Quello è ciò che ci attendiamo per una ripresa nel lavoro e per una vita umana per chi ha dato tanto nel lavoro. Anche per noi lavoratori i margini sono limitati non solo per la matematica dei conti. Volete un’Italia che si riprenda con energia e nuova passione? Fatta da lavoratori meglio incentivati e vogliosi di dare un proprio contributo o pensate di mantenere una forza lavoro vecchia fuori dalle competenze richieste , che fornisce si e no il 50 % di potenzialità e credo costi un 30% in più, in busta paga, ogni anno rispetto ad un giovane ?

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  10. Già un rinvio, cominciamo bene! E anche se in parte capisco, vista la situazione, è da gennaio che si rimanda e che aspettiamo la riforma.
    E…. da troppe parti in questi giorni, leggo di pensione a 62 anni con 38 anni di contributi più penalità. Non sarà mica questo il meglio che saprete fare vero? Ricordatevi e portate avanti le proposte iniziali per quanto riguarda anche le pensioni di vecchiaia a 62 anni, perchè non ci si può non rendere conto che ci sono innumerevoli persone che ai 38 anni di contribuzione non ci arriveranno mai e che per molti è anche improponibile continuare a lavorare fino ai 67!

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    • progetto/suggerimento ai sindacati, che andranno a trattare
      Modifica alle leggi pensionistiche:
      1. Dove c’è scritto 67……….leggasi 65
      2. Dove c’è scritto 41+10 mesi+ 3…..leggasi 41
      3. Dove c’è scritto 42+10 mesi +3…..leggasi 42
      Il tutto senza penalizzazioni.

      4. Via quota 100….leggasi quota 102 comunque raggiungibile.
      5. Opzione donna = anche uomo
      6.particolari disposizioni per disoccupati over55

      7. Separazione previdenza / assistenza

      8. Futura flessibilità a 62 anni a discrezione lavoratori
      9. Dopo 42 anni, per chi continua, contributi in tasca al lavoratore.

      E vediamo un po’….
      Poi lotta sociale e voto politico a chi se lo merita davvero!
      Abbiamo la memoria troppo corta

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      • Mi scusi sig. Paolo se mi permetto di semplificare un pochino la sua proposta:
        1. Dove c’è scritto 67……….leggasi 65
        2./3. Dove c’è scritto 41+10 mesi+ 3….. e dove c’è scritto 42+10 mesi +3…..leggasi 41 (non capisco tenere differenziate le cose quando poi al punto 5 equipara uomo e donna) senza penalizzazioni.
        4. Via quota 100….leggasi quota 100 comunque raggiungibile. (senza penalizzazioni)
        5. Opzione donna = anche uomo
        6.particolari disposizioni per disoccupati over55
        7. Separazione previdenza / assistenza
        8. Futura flessibilità a 62 anni a discrezione lavoratori
        9. Dopo 41 anni, per chi continua, contributi in tasca al lavoratore.

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        • Emilio grazie,
          Mi stanno bene le sue modifiche.
          Sono stato più stretto perché sono già un quota 101 (60 + 41) e sapesse quanti siamo…
          Non tanti e non tanto decisi da far nascere un movimento politico.
          Comunque si, approvo le sue modifiche perché più meditate e giuste.

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  11. Scusate ma l’aumento delle pensioni d’invalidita? Io classe 80 100% inabili al lavoro permanente …a carico di mia madre ho diritto all’aumento ? Lei bidella io con 297 euro al mese

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      • Uscita dal lavoro a 38, 37,36.
        Ma chi non lavora, perché disoccupato e con 30 anni di contributi quando andrà in pensione?
        Dove prendiamo i soldi per mettere almeno il piatto a tavola?

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        • Proposta pensione sindacati ..per il 2022 .. bravi così i precoci saranno fottuti e dovranno farsi anni 43,1 di contributi uomini 42,1 mese donne ..esodati fottuti fino al 2022 .. ma quale riforma fate siamo nel 2020 cosa vuol dire la riforma si farà da gennaio 2022 ..è la solita presa in giro tanto per tenere tutti calmi .. alla fine il governo al 2022 non ci arriverà e sarà ennesima scusa per rimandare tutto .. italiani svegliamoci questi ci prendono solo per il c…o

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  12. QUOTA 41 l avete messo in cantina? Se ne parla sempre ma non si conclude mai niente,io credo che sia più giusto di quota 100,ci sono tre anni di lavoro in più non credete!!!!!!!!

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  13. Un progetto / contributo per i sindacati che andranno a trattare.
    Modifica alle normative pensionistiche (post coronavirus e per un ricambio generazionale):
    1. Dove c’è scritto 67……………… leggasi 65
    2. Dove ” ” 41+10+3 …………leggasi 41
    3. ” ” 42+10+3………….leggasi 42
    Tutto senza penalizzazioni!
    4.via quota 100…..leggasi quota 102 comunque
    Raggiungibile
    5 opzione donna = anche uomo
    6. Particolari disposizioni per disoccupati over 54 anni.

    7. Separazione previdenza / assistenza
    8. Flessibilità da 62 anni a scelta lavoratore
    9. Dopo 42 anni, per chi continua, 50% contributi in tasca a chi lavora.

    Di conseguenza revisione immediata e più efficiente del reddito di cittadinanza (più rigido e controllato, vista la possibilità di ricambio generazionale).
    E vediamo un po”.
    ..
    Poi lotta sociale e voto politico a chi lo merita davvero.
    Abbiamo la memoria troppo corta.

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    • mi spieghi perchè bisogna andare in pensione a 65 anni e non a 60?? con tutte le limitazioni fisiche che sopraggiungono va a finire che in certi posti di lavoro si va solo a dormire..e in altri ti esponi ad infortuni..oppure dopo i 60anni aumentano le pensioni di invalidità…dove sta la convenienza a tenere a lavoro gli ultra 60enni ??? e già è troppo per me le donne dovrebbero lasciare a 55anni

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