Sebbene non vi sia ancora stato nessun annuncio ufficiale da parte del Governo sembrerebbe ormai pressoché certo, come confermano Il Sole 24 Ore e fonti Mef , l‘accordo raggiunto sulla manovra tra Roma e Bruxelles. Si attende che il premier Giuseppe Conte faccia chiarezza sui tratti salienti di ciò che ha permesso il buon esito della trattativa, giacché i dettagli restano avvolti nel mistero.
La commissione Europea ha deciso di sospendere, almeno per il momento, sebbene i dubbi sulle misure restino, la procedura d’infrazione nei confronti sell’Italia, e di tornare a fare il punto a Gennaio, dopo l’approvazione della manovra da parte del Parlamento. Vediamo il punto sulla riforma delle pensioni 2019, dopo quest’ultima ora sull’accordo raggiunto.
Riforma Pensioni 2019, scongiurata infrazione: soluzione non ancora ideale
Il dubbio sul rischio infrazione per l’Italia pare effettivamente rientrato, si é trovato un accordo sulla manovra 2019 con Bruxelles, che ha accolto positivamente il deficit ridotto al 2.04% e l’impegno dell’Italia a tagliare 4 miliardi su reddito di cittadinanza e pensioni. Sebbene Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione, abbia fatto notare che la soluzione sul tavolo non sia ideale.
“La soluzione sul tavolo non é ideale, non fornisce una soluzione alungo termine per i problemi economici italiani, ma ci consente di evitare per ora di aprire una procedura per debito, posto che le misure negoziate siano attuate pienamente”. Salvini e Di Maio si sono già detti molto soddisfatti di quanto sin qui raggiunto. Le loro dichiarazioni:
Pensioni 2019, Matteo Salvini e Di Maio soddisfatti
Così Il vicepremier leghista commenta a caldo i risultati ottenuti con l’accordo tra Bruxelles e l’Italia sulla manovra 2019, che ora può proseguire il suo iter: “Grande soddisfazione per il risultato raggiunto, per i miglioramenti inseriti ascoltando categorie e associazioni, finalmente da gennaio la manovra diventano soldi veri per aiutare milioni di italiani”. Poi ha aggiunto: “I soldi per la riforma della legge Fornero e il reddito di cittadinanza erano anche troppi, meglio essere prudenti. Sono salvi quota 100 e reddito di cittadinanza, era il nostro impegno per cominciare a passare dalle parole ai fatti. Quota 100 è una possibilità di liberarsi dall’inizio del 2019 dalla gabbia della Fornero”
Un commento a caldo lo ha rilasciato anche il vicepremier Luigi Di Maio: “Sono molto fiducioso sulla manovra, la porteremo a casa, con i provvedimenti che ci abbiamo messo dentro e senza procedura d’infrazione. Devo dire che anche le dichiarazioni delle ultime ore, dall’una e dall’altra parte, vanno nella direzione di trovare un accordo”. Poi aggiunge, forse cercando di rassicurare gli italiani che, specie sui social manifestano tutta la loro ansia su un futuro previdenziale al 19 dicembre molto incerto: “Noi un accordo vogliamo trovarlo ma per mantenere le promesse fatte agli italiani, non per tradirle”.
Sono soddisfatti.
Contenti loro, noi siamo raggianti: infatti la “minaccia”, tanto per gradire, è: “… “Le novità per i cittadini sono tante e sono buone tagliamo fino al 40% le pensioni d’oro…”.
Grazie, a nome dei titolari legittimi di queste pensioni, che immagino ringrazino sentitamente e stanno già saltando di gioia sul balcone di casa loro!
Onorevole Ministro Di Maio, E’ INCOSTITUZIONALE!
PENSATE A FARE POLITICHE PER IL LAVORO E LO SVILUPPO,NON IL “REDDITO DI NULLAFACJENZA”, ALTRIMENTI, gli unici che lavoreranno, saranno il Capo dello Stato e la Corte Costituzionale, a parte eventuali avvocati per i ricorsi.
Leggo: “Sono molto fiducioso sulla manovra, la porteremo a casa, con i provvedimenti che ci abbiamo messo dentro e senza procedura d’infrazione…”.
E: “Noi un accordo vogliamo trovarlo ma per mantenere le promesse fatte agli italiani, non per tradirle”.
IO AVREI FATTO UNA PRECISAZIONE A BRUXELLES, OVVERO CHE, QUEST’ANNO, POI, NON C’E’ STATA “LA MORIA DELLE VACCHE?”.
Carissimi signori Salvini e Di Maio, io a maggio vi ho votato perché mi avevate promesso che con 41anni di contributi sarei potuto andare in pensione. Io di anni di contributi ne ho 42 ma purtroppo ho soltanto 59 anni di età. Quindi ? Le vostre promesse che fine hanno fatto ? Buffoni!!!!!!
E gli aumenti agli inabili?
Al 31 dicembre, la mia situazione riguardante la possibilità di andare in pensione è la seguente:
63 anni e 40 anni 8 mesi di effettiva contribuzione. Vorrei sapere se continuare a lavorare per altri 3 anni circa per avere una pensione a 43 e 6 mesi o accettare di andare in pensione con quota 100.. Da informazione ricevute con la seconda opzione la mia pensione sarebbe molto bassa circa il 30% in meno..Vi chiedo una risposta in merito casa mi conviene fare..
Tutti contenti?
Aspettiamo di avere notizie certe.
Alla fine dovremmo lavorare 43 anni e tre mesi, e se siamo fortunati di avere una buona pensione, certamente non regalata, faranno prelievi forzosi sulle rivalutazioni dei prossimi anni. Alla fine saremo tutti uguali, ma più poveri.
Personalmente mi sento defraudato.
Tutte le manovre economiche di un bilancio creano aspettative ; di pari passo, persone contente e chi no. Di Maio e Salvini contenti.
I lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare a 14-15-16 anni di certo NON soddisfatti. Dovranno attendere probabilmente altri 3 anni. E certamente la soddisfazione sarà della ragioneria di stato che vedrà ridurre le uscite necessarie ad una platea oramai risicata. Avanti pure con questa alchimia della quota 100. Quando si andrà a consuntivare i risultati ottenuti se ne riparlerà.
Leggo: “… Luigi Di Maio: “Sono molto fiducioso sulla manovra, la porteremo a casa, con i provvedimenti che ci abbiamo messo dentro e senza procedura d’infrazione…”.
Vorrei vedere che, oltre ad una manovra CHE, POSSO SBAGLIARE MA RICEVO L’IMPRESSIONE CHE SIA INUTILE E DANNOSA, “portata”a casa”, A CASA DI CHI?, di cui Lui, però, è “fiducioso”, ci venisse propinata pure una procedura d’infrazione: saremmo, come suol dirsi……. e mazziati!
“… i provvedimenti “che ci abbiamo messo dentro”…”. ce li hanno messi dentro, i provvedimenti? Uno a uno e ben incartati con la carta di Natale? Dentro “DOVE”? Ah, nella manovra!
E: “… i provvedimenti che ci abbiamo messo dentro e senza procedura d’infrazione…”. CE LI HANNO “MESSI DENTRO” DA SOLI, I PROVVEDIMENTI, SENZA PROCEDURA D’INFRAZIONE… QUELLA L’HANNO LASCIATA FUORI?
E, leggo: “… Noi un accordo vogliamo trovarlo ma per mantenere le promesse fatte agli italiani, non per tradirle…”. AHHH.
GRAZIE, FACCIA COME CREDE.
IO NON CI CReDO CHE LA MANOVRA GLIELA ABBIA SCRITTA BRUXELLES:
“Punto, punto e virgola, un punto e un punto e virgola.
Troppa roba!
Lascia fare! Che dicono che noi siamo provinciali, che siamo tirati.
Ma è troppo!…
… Salutandovi indistintamente… salutandovi indistintamente… sbrigati!!! Salutandovi indistintamente, i fratelli Caponi che siamo noi…apri una parente e dici che siamo noi, i fratelli Caponi…
………………………..Senza nulla a pretendere!”.