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Riforma Pensioni 2018, ultime novità su quota 100 e 41: il punto ad oggi 24 luglio

Sul tema della Riforma delle Pensioni e su quota 100 sono arrivati nuovi commenti, come quello di  Silvia Simoncini, Segretario nazionale del NidilCgil. La Cisal inoltre appoggia quota 100 come vedremo dalle parole di sostegno rilasciate da Francesco Cavallaro, segretario generale della Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori. Infine ecco un video di un lavoratore del gruppo  “41 per tutti lavoratori uniti”, che spiega la sua situazione durante la trasmissione di rete 4 “Stasera Italia”.

Pensioni ultime novità oggi 24 luglio: le richieste della Nidil-CGIL

Silvia Simoncini, Segretario nazionale del Nidil-Cgil, il sindacato dei lavoratori atipici è tornata a parlare lanciando un appello al Governo in carica. Per il sindacato “è necessario che il governo passi dalle parole ai fatti, uscendo da logiche di mera propaganda politica e iniziando ad affrontare concretamente un tema così delicato”. Poi continua “le carriere previdenziali fragili appartengono ormai anche a quei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro in questi lunghi anni di crisi” – per questo occorre quindi – “dare continuità al lungo e faticoso lavoro unitario definito nella nostra piattaforma sulle pensioni, iniziato con il precedente governo”.

Riforma Pensioni 2018 e quota 100: il sostegno della Cisal

La Cisal, Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori, continua a chiedere un intervento “immediato, deciso e coraggioso del Governo” per quanto riguarda la Riforma delle Pensioni 2018. Le ultime novità ci arrivano con le parole del segretario Francesco Cavallaro che evidenzia in queste ore come “Sia necessario, urgente e soprattutto economicamente sostenibile modificare la Legge Fornero, cancellando nel contempo l’Ape volontaria, causa di costi iniqui per i singoli e per la collettività”.

Il Sindacalista poi appoggia quota 100 e attacca l’INPS e le sue stime che parlano di costi elevati: ” Tutto questo va fatto in barba al terrorismo psicologico innescato dalle proiezioni Inps, con particolare riferimento all’ipotesi di ‘abolizione della pensione anticipata e al ripristino della pensione di anzianità con quota 100 o 41 anni di anzianità contributiva’, che porterebbe a un costo, a regime, pari a 6 punti percentuali del Pil 2018″.

Cavallaro infine evidenzia come quota 100 sarebbe positiva: “Il turnover innescato dalla quota 100 comporterebbe, oltre alla corresponsione di contributi e imposte da parte dei nuovi assunti, un indubbio effetto positivo per l’economia anche sotto il profilo dei consumi”.

Pensioni ultime novità: quota 100 e quota 41, l’intervista su rete 4

Di seguito vi riportiamo il video dell’intervista avvenuta su rete 4 alla trasmissione Stasera Italia, in cui Antonio, lavoratore con 41 anni di contributi già versati e membro del gruppo facebook “41 per tutti lavoratori uniti”, spiega la sua situazione e chiede al Governo che venga fatta quota 100. Antonio dichiara “Signori del Governo, quello che avete promesso cercate di mantenerlo, quota 100 è un diritto. Dopo 41 anni di contributi è un nostro diritto andare in pensione”.

Antonio spiega che con la legge Fornero,  nonostante i 41 anni di contributi versati “Dovrei andare in pensione nel 2021 con 43 anni e 5 mesi. Invece effettuando quota 100 andrò in pensione un anno prima, con 42 anni e 5 mesi”. Ecco di seguito il video, diteci la vostra e cosa ne pensate di questa riforma delle Pensioni 2018 qui nei commenti o sulla nostra pagina facebook!

Stefano Rodinò

Classe 1981, ho studiato scienze politiche ad indirizzo Comunicazione Pubblica. Scopri di più

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