Eccovi la seconda parte dell’intervista che ci ha rilasciato l’onorevole Cesare Damiano, per chi si fosse perso la prima parte, può rileggerla qui, nel mentre senza dilungarci vi lasciamo alle sue considerazioni. Ricordiamo, inoltre, a chiunque volesse riprendere parte delle dichiarazioni dell’onorevole che é tenuto, trattandosi di esclusiva, a citare la fonte.
Riforma Pensioni 2020, ultime oggi 7 agosto: Damiano su esodati
Pensioni per tutti: Ghiselli, Cgil, nell’intervista che ci ha rilasciato al termine dell’incontro ha asserito: “Inoltre è stato concordato che l’Inps effettuerà una stima delle persone esodate rientranti nell’ottava salvaguardia che matureranno i requisiti entro il 2021 e la quantificazione dei relativi costi. Vi sarà quindi un apposito incontro per valutare i dati che emergeranno e le conseguenti decisioni. In questo incontro verrà trattato anche il tema del fondo lavoratori esattoriali” ed ha asserito in conclusione: “Esprimiamo una valutazione positiva dell’incontro perché il confronto è ripartito con obiettivi e temi ben precisi, e alcune prime risposte iniziano ad arrivare. Il punto naturalmente sarà come e quando si passerà dalle dichiarazioni agli impegni precisi da assumere con provvedimenti concreti. Per quanto ci riguarda accompagneremo questo confronto garantendo un costante rapporto con le persone che rappresentiamo, i lavoratori e i pensionati”. A suo avviso vi sono dunque buone possibilità che si possa porre fine al dramma pensionistico degli esodati, si riuscirà a passare dalle parole ai fatti, e a ridare giustizia agli ultimi 6.000 esodati ancora in attesa di giustizia?
Cesare Damiano: Ho letto le dichiarazioni di Ghiselli ed anche il suo articolo su Il Messaggero mi pare sia importante che si sia concordato che l’Inps farà una stima sui cosiddetti esodati, è una lunga è tormentata vicenda, che risale al 2011/2012 quando fu varata la legge Fornero che causò in una notte lo spostamento improvviso in avanti di 6/7 anni del momento della pensione. Un dramma per molte persone che avevano richiesto all’azienda la liquidazione della loro posizione personale, insomma si erano licenziate perché presumevano nei primi mesi dell’anno successivo di poter andare in pensione.
Tutti ricorderanno la battaglia condotta in commissione lavoro a partire dal 2012 per quanto riguarda il tema degli esodati che si concretizzò con le cosidette otto salvaguardie, che pur essendo numeri precisi quelli che dirò, possono essere così riassunte. Investimento complessivo di circa 11 miliardi non tutti spesi, e un risultato vale a dire persone concrete, reali, fisicamente individuate che sono andate in pensione attorno alle 150 mila. Rimasero fuori, a causa degli eccessivi paletti messi dal Mef e dalla Ragioneria, circa 6000 lavoratori, cosiddetti ultimi esodati. Ora risolvere quest’ultimo problema, secondo me, sarebbe indispensabile, chiudere definitivamente una stagione, anche perché ci sono stati dei risparmi rispetto alle somme stanziate e sarebbe un’opera ovviamente di giustizia.
Riforma pensioni, chi sono però gli esodati? Ecco la specifica di Damiano
Senza dilatare eccessivamente il concetto di esodato, voglio ricordare che dal 2012 sono passati altri 8 anni, quindi una parte di quelle persone é andata in pensione, un’ altra parte può aver usato ape sociale, naturalmente potranno esserci, si dice 6000 persone, si tratterà appunto di quantificarlo con l’inps che possono essere ancora intrappolate.
Il concetto di Esodati si basa però su un principio: si tratta di quelle persone che al 31 dicembre 2011 si sono trovate improvvisamente di fronte al fatto di uno spostamento in avanti tragico del loro momento della pensione, perché passare da 60 a 67 anni d’improvviso ovviamente é stato non solo un errore ma anche un trauma personale e sociale per molte persone. Quindi io mi auguro davvero, ho partecipato alle manifestazioni e ai presidi dei lavoratori esodati , che di questo il Governo e l’Inps si facciano carico attraverso ovviamente un’azione in primo luogo di censimento della situazione realmente esistente.
Ringraziamo per l’interessante confronto Cesare Damiano e vi ricordiamo che Lunedì pubblicheremo l’ultima parte della lunga intervista che ci ha rilasciato l’onorevole, in cui parleremo anche di flessibilità e quota 41.
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Tanti hanno sottoscritto accordi con le propie aziende per andare in pensione con quota100 visto che è legge dello stato,quindi deve rimanetr fino alla sua scadenza per evitare altri esodati
41 per tutti e l’unica soluzione al scavalcamento della Geniale legge Fornero
Sono un esodato e lavoratore precoce hanno fatto le leggi sugli operai precoci che potevano andare in pensione a 63 anni con 30 di contributi. IO ho 60 anni e 35 anni di contributi, perche’ non posso andare in pensione?
ho una pensione di 280 euro ditemi come faccio a vivere.
A settembre di quest anno faccio 41 anni e 10 mesi ,devo fare ancora i 3 mesi della finestra ? Allora sarebbero 42 anni e 1 mese ? Grazie
La finestra di tre mesi è una fregatura, nel senso che questi tre mesi non sono retribuiti ne da stipendio, ne da pensione. In pratica i 41,10 delle donne diventano 42,1 e i 42,10 degli uomini diventano 43.1. A meno che Lei stia bene di suo e possa permettersi il lusso di restare senza reddito per questo periodo trimestrale.
io sono una persona che vive in Tunisia con la pensione minima perchè non posso farcela in Italia con 600 euro al mese, vorei tornare se almeno l’aumentassero al reddito di cittadinanza, ma purtroppo non si sente più parlare di aumento delle minime. Chiedo a voi che siete più al corrente se non è troppo distubo dirmi qualcosa a riguardo. Ringrazio