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Pensioni ultime novità oggi 21/9: scontro Di Maio – Ocse su legge Fornero

Pensioni, le ultime novità di oggi 21 settembre arrivano direttamente dal vice Premier Luigi Di Maio che ribadisce ancora una volta che la legge Fornero verrà superata, così come previsto dal contratto di Governo. Il leader del M5S risponde dalla sua pagina ufficiale di Facebook all’ OCSE (L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Vediamo allora quali sono le stime e le preoccupazioni sulla tenuta dei conti pubblici dell’organismo internazionale e la pronta risposta di Di Maio.

Pensioni ultime novità: l’ OCSE lancia l’allarme: ‘Non disfare la riforma Fornero, avrà effetti negativi’

Durante la presentazione dell’Interim Economic Outlook a Parigi, Laurence Boone,capoeconomista dell’OCSE, ha lanciato il suo appello all’Italia e al Governo: ” Sarebbe importante non disfare la riforma Fornero perché, se si tratta di ridurre l’età pensionabile, sappiamo che questo non crea occupazione, non sono i giovani che rimpiazzano gli anziani“. Inoltre, prosegue poi Boone, “Sarebbe ingiusto da un punto di vista di equità intergenerazionale“. Infine conclude: “L’Italia ha fatto sforzi straordinari. È importante che continui e che rispetti le regole dell’Unione europea”.

Pensioni ultime novità oggi 21 settembre: la risposta di Di Maio su Facebook: ‘Supereremo la legge Fornero

Il vice-Premier ha sentito le parole di Laurence Boone, ed il rapporto redatto dall’ OCSE e ha prontamente risposto tramite un post sulla sua pagina Facebook. Di Maio dice: “L’Ocse non deve intromettersi nelle scelte di un Paese sovrano che il governo democraticamente legittimato sta portando avanti. Il superamento della legge Fornero è nel contratto e verrà realizzato. Quasi due terzi degli italiani sono con noi. I burocrati se ne facciano una ragione. Siamo stati eletti anche per questo e manterremo l’impegno preso”. Anche Cesare Damiano ha risposto, come potete leggere qui!

Ultime novità Pensioni oggi: il rapporto dell’OCSE

Ma qual è la situazione dell Italia? Ecco le parole di Mauro Pisu, l’economista che guida il desk Italia all’Ocse e che ha spiegato così il calo del PIL stimato all’ 1,2% per il 2018 (meno 0,2 punti rispetto alle previsioni di maggio) e all’ 1,1% per il 2019 “Abbiamo rivisto il 2018 perché la crescita nel secondo trimestre è stata sotto le attese, con un effetto di trascinamento fino a fine anno e nel 2019. Ora prevediamo l’1,2%, assumendo che la crescita si riprenda nel terzo e quarto trimestre, ma i dati di luglio della produzione industriale non sono buoni, sono in forte calo “.

Attenzione poi alla puntualizzazione di Pisu su queste stime: “Le previsioni non incorporano nessuna delle misure che il Governo sta discutendo – flat tax, reddito di cittadinanza, superamento della legge Fornero e così via, perché non ci sono dati sufficienti per poterli includere in maniera appropriata nelle stime”. Infine sulle pensioni e sulla legge Fornero conclude: “La ‘contro-riforma’ delle pensioni avrà sicuramente un effetto negativo sulla crescita dell’economia. E’ solo un trasferimento di soldi ai privati. L’effetto nel breve termine sarà basso o prossimo allo zero e nel medio termine sarà negativo, perché si riduce il numero dei lavoratori e quindi in prospettiva la crescita, in un Paese come l’Italia che ha già problemi demografici”.

Stefano Rodinò

Classe 1981, ho studiato scienze politiche ad indirizzo Comunicazione Pubblica. Scopri di più

Questo articolo ha 37 commenti

  1. MASSIMO

    oggi è uscito il seguente articolo: (ho copiato l’articolo)
    Nel 2019 potrebbe uscire chi è nato nel 1957 se ha cominciato a lavorare nel 1981 (a 24 anni) ed ha versato contributi senza interruzioni.
    Ma ad esempio non potrebbe andare in pensione una persona nata nel 1958 che ha cominciato a lavorare nel 1978 a vent’anni perché ne avrebbe solo 61 di età.
    Ma chi fa queste proposte , che scuola ha fatto?
    Quindi si manda in pensione chi ha 62 anni e 38 anni di contributi e non si manda in pensione chi ha 61 anni e 40 di contributi.
    E poi dicono che i decimali non sono un problema.
    Io ritengo che nel 2019 sia più semplice mandare in pensione coloro che hanno compito 60 e raggiungono quota 100 con i contributi, compresi i figurativi.

  2. Giuseppe C.

    Certo, per l’OCSE, se abolissero DEL TUTTO le pensioni, PUR CONTINUANDO A PAGARE I CONTRIBUTI PENSIONISTICI, SI AVREBBERO ANCOR DI PIU’ EFFETTI POSITIVI!
    Ma i contributi si pagano per andarci in pensione, non per far contenta l’OCSE, il FMI, la BCE, l’UE ed avere “EFFETTI POSITIVI”!
    Se io acquisto un biglietto del cinema, poi penso di aver diritto a vedere il film e non ad essere rimandato a casa senza vederlo per “AVERE EFFETTI POSITIVI”!

  3. Davide

    Posso solo dire tre cose per la fornero
    Da uno che ha 63 anni compiuti con 39 anni di contributi
    È stata un boia insieme a monti
    Personalmente mi ha rovinato la vita mi sono indebitato fino al collo per poter arrivare alla pensione tra 4 anni sei mesi e vendere tutto dipendenti compresi perché non riesco a mandarli via.
    se fossi andato in pensione regolarmente 35 +65 avrei venduto in un momento più ottimale senza debiti che ho dovuto accendere per mantenere i dipendenti.
    Tenendo anche in considerazione che ora con la crisi devastante che sta facendo vittime in tutto il sistema lavorativo le aziende sono invendibili.
    Perché devo sopportare la forneroche ha una figlia giovanissima già in pensione con solo due anni di lavoro.
    Per cui scusate se vi dico che dei bilancio italiano non me ne frega nulla come all Italia sembra non importare dei bilanci familiari e delle aziende puoi pure fallire o morire prima di aver rivisto un solo soldo versato e che ancora a fatica cerco di versare
    Davide

  4. Giuseppe C.

    Volendo scherzare mi viene da chiedermi se ci sia qualcuno che attenda il reddito di cittadinanza per stare sul divano, davanti al televisore, A MANGIARE POP CORN!

  5. Giuseppe C.

    LUCE, Scrivi: “… Si devono trovare i soldi? Ma perché non si tagliano le pensioni d’oro e i vitalizi ai senatori…”.
    Chiaro esempio di “Divide et impera”! Poi diranno che hanno dato l’esempio e taglieranno tutte le altre pensioni, indipendentemente dall’importo!
    Io preferisco lo Stato di diritto alla “guerra tra poveri”: garantire i diritti di tutti per garantire anche i nostri diritti e, soprattutto, LA DEMOCRAZIA! Io preferisco equiparare tutti “AL MEGLIO” e non tutti “AL PEGGIO!”

    1. Giuseppe C.

      Prima o poi vince sempre Lui!

  6. Giuseppe C.

    Caro Nino, non temi che un Paese che non rispetti il diritto quesito per alcuni poi si rischi che non lo rispetti per nessuno? Ovvero, non temi che si rischi di poter cadere in una logica che non sia quella di uno Stato di diritto, questo molto più pericoloso del sopruso fatto a chi si tolga il diritto quesito? Io ricevo questa impressione di un rischio eventuale, nel tuo commento.
    Vedo poi la tua logica tentennare quando scrivi: “… Ricalcolo di tutte le pensioni anche quelle in essere con il sistema contributivo garantendo delle soglie minime a protezione delle fasce più deboli. Gli unici diritti acquisiti sono di coloro che hanno versato i contributi …”.
    SCUSAMI, MA, SE SCRIVI CHE “GLI UNICI DIRITTI ACQUISITI SONO DI COLORO CHE HANNO VERSATO I CONTRIBUTI” (e non è così, documentati su un libro di diritto e, eventualmente, poi,come regola generale, ARGOMENTA le tue asserzioni per porle alla prova dei fatti) COME FAI POI A SCRIVERE “… garantendo delle soglie minime a protezione delle fasce più deboli …”? NON PENSI CHE ANCHE LE FASCE PIU’ DEBOLI, SECONDO LA TUA LOGICA, DOVREBBERO AVERE DIRITTO “SOLO SECONDO I CONTRIBUTI VERSATI”, OVVERO NIENTE? CHI STABILISCE POI QUALI SIANO LE FASCE PIU’ DEBOLI, A SUO INSINDACABILE GIUDIZIO?
    SI CONTINUA A FARE CONFUSIONE TRA PREVIDENZA E ASSISTENZA?
    SEMMAI: FAR POLITICHE PER IL LAVORO A TEMPO INDETERMINATO E BEN PAGATO PER LE FASCE PIU’ DEBOLI AFFINCHE’, LAVORANDO E VERSANDO, POSSANO COSTRUIRSI UNA FUTURA PENSIONE DECENTE.
    L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, non sui soldi presi dalle pensioni altrui! e, a tutt’oggi, mi risulta ancora essere uno Stato di diritto.

  7. MASSIMO

    IL PROBLEMA PENSIONI VA RISOLTO GRADUALMENTE:
    – NEL 2019 DEVONO MANDARE IN PENSIONE COLORO CHE AVRANNO OLTRE 60 ANNI E RAGGIUNGERANNO QUOTA 100.
    – NEL 2019 POTRANNO ANDARE IN PENSIONE LE DONNE CON 60 ANNI , DISOCCUPATE CON ALMENO 20 ANNI DI CONTRIBUTI O CON LA DEROGA AMATO.
    DAL 2020 SULLA BASE DELLE RISORSE APPROVERANNO UN NUOVO PIANO PENSIONISTICO .

  8. Nino Daniele

    Ricalcolo di tutte le pensioni anche quelle in essere con il sistema contributivo garantendo delle soglie minime a protezione delle fasce più deboli. Gli unici diritti acquisiti sono di coloro che hanno versato i contributi. L’Italia è un paese di vecchi e fra 20 anni l’INPS non sarà più in grado di pagare le pensioni.

  9. Armando v

    Io non so cosa stanno aspettando per fare questa riforma probabilmente chi la deve fare non si rende conto cose vuol dire cominciare ha lavorare ha 15 anni adesso ho già 42 anni di lavoro vedete voi ciao

    1. Giuseppe C.

      Infatti, Nino, a forza di pagare l’Assistenza l’INPS rischia di bruciare tutti i soldi dei lavoratori cui si dice che i loro versamenti mensili prelevati sono per la loro pensione! Occorre separare la Previdenza dall’Assistenza e far pagare l’Assistenza alla fiscalità generale, come negli altri Paesi, invece di pagarla solo coi soldi delle pensioni altrui! Così forse l’INPS non fallirà!

  10. Diego

    Fatti non parole siamo stanchi di sentirvi parlare ogni giorno a vanvera.Ho 59 anni con 41’5 anni di contributi cosa devo aspettare ancora !!!!!!! Molto probabilmente mi dovrò scavare una fossa prima di andare in pensione.Vergogna

  11. Elena

    Si potrebbe valutare di rinunciare alla buonuscita per l’assunzione di un figlio.

  12. Giuseppe C.

    La S. Boone, leggo che dichiara:
    “… Sarebbe importante non disfare la riforma Fornero perché, se si tratta di ridurre l’età pensionabile, sappiamo che questo non crea occupazione, non sono i giovani che rimpiazzano gli anziani…” e “… Sarebbe ingiusto da un punto di vista di equità intergenerazionale …”.
    Mandando in pensione gli anziani NON SI CREANO NUOVI POSTI DI LAVORO? Non vengono rimpiazzati dai giovani? E da chi vengono rimpiazzati?
    La s. Boone, COME IN VOGA DA QUALCHE ANNO, NON HA ARGOMENTATO LE SUE AFFERMAZIONI, o i media non hanno riportato le argomentazioni a riprova della Sua tesi? Ovvero le argomentazioni su IL PERCHE’, non si creino nuovi posti di lavoro. Per me, una dichiarazione non argomentata vale molto poco.
    Laddove la S. Boone dichiara che “… Sarebbe ingiusto da un punto di vista di equità intergenerazionale…”, io La rassicurerei; per quanto mi riguarda riterrei giusto abrogare la legge Fornero, come penso poi, eventualmente, accada, anche per le future generazioni, mica solo per la presente! ANZI, IO RIPRISTINEREI IL SISTEMA RETRIBUTIVO ANCHE PER LE FUTURE GENERAZIONI; A PROPOSITO di abrogare la legge Fornero, QUANDO SI SCONGELA IL TFR/TFS CHE SPETTEREBBE IL GIORNO DOPO IL PENSIONAMENTO?

    1. Giuseppe C.

      Il peggior modo per NON dimostrare che, per la Costituzione Italiana, il LAVORO E’ UN DIRITTO GARANTITO!
      IL LAVORO, NON IL REDDITO O LA PENSIONE DI CITTADINANZA.

  13. Sandro

    Questo governo non deve lasciarsi influenzare dai vecchi politicanti che hanno continuato a mantenere il paese allo stallo .creando un clima di incertezza e preoccupazione nella popolazione. Secondo me dovrebbero mandare in pensione chi ha maturato gli anni E nello stesso tempo dare una dritta alle aziende di rimpiazzare ad ogni pensionato uscente uno giovane

  14. Luce

    Si devono trovare i soldi? Ma perché non si tagliano le pensioni d’oro e i vitalizi ai senatori. Ogni volta parlano di prospettiva di vita ……..certo se prendono in considerazione alla loro prospettiva di vita, quelli campano cent’anni e oltre, senza pensieri, con i figli ben sistemati, le tasche piene e peraltro non pagano nulla perché hanno tutto gratis, come possono capire i lavoratori che fanno fatica ad arrivare a fine mese…….. Il loro unico pensiero è allungare l’età pensionabile e continuate imperterriti a derubare gli italiani. Che schifo la politica!! È la mafia autorizzata da noi stessi che votiamo questi ciarlatani i quali, dopo aver raggiunto la tanto agognata poltrona, si dimenticano di tutti………….alla faccia nostra!!!!!

  15. Antonino Principato

    È vero che con i cento punti si perdono 200 euro al mese io ho 65 anni e 39 di servizio e quindi li perdo le 200 euro al mese?

    1. Erica Venditti

      Cosa sono i cento punti? Intendeva la quota 100? Il ricalcolo dell assegno dovrebbe essere con contributivo dal 96…un taglio sull assegno ultimo vi sarà di certo, se le dichiarazioni di Brambilla venissero confermate. Non resta che attendere la ldb 2019 per capire se la quota 100 passerà e con quali paletti.

  16. Raffaele

    Ma mi chiedo perché non si possa andare con cuota 102 esempio 62 anni di età e 40 di contributi e cosi via 64 e 38 di contributi 41 e 61 di età e cosi via credo che ne abbia più diritto chi ha versato più di 40 anni di contributi

    1. giorgio

      Il prossimo gennaio avrò 62 anni con circa 41 anni di contributi.
      Secondo la legge Fornero potrò andare in pensione a 64 anni e 4 mesi con un assegno di circa 1100 euro netti mensili. Se sarà approvata la legge che permette di andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi, non ne potrò usufruire se la mia pensione sarà decurtata. Sarò quindi costretto a lavorare per altri lunghi anni (credetemi, a una certa età lavorare è veramente faticoso).

  17. pieriga

    Sono tutti sapientoni che vogliono intromettersi, ma fatevi un po i cazzi vostri

  18. anna barra

    scusatemi ma perche nn si decide x la quota 41 anziche”trovare fuori questa quota 100 ?????
    io penso che un lavoratore dopo 41 anni di contributi abbia il sacrosanto diritto di godersi la pensione .scherziamo parliamo di 41 anni di contributi ..ma possibile che si cerca sempre di trovare la strada piu” complicata ?? ….noi tutti compresa me abbiamo votato questi partiti perche” era stato detto che ci sarebbero venuti incontro ..parlavano di quota 41 !!!! possibile che ora nn se ne parla piu”??? si parla solo della quota cento ..????

  19. Sadete

    Bravissimo sai tantissimo di più di quelli fannulloni ed incapaci complimenti continua scrivere ci aiuti anche noi sfortunati dimenticati da tutti grazie di cuore Enzo

  20. Enzo

    Chiedo scusa La matematica non è un opinione questi signori studiano troppo lo fanno o lo sono mi spiego meglio è così difficile creare occupazione ? Supponiamo che tu Governo giallo verde mandi in pensione 100. 000 sessantenni con le palle a terra dopo più di 40 / 42 anni di lavoro non crei forse posti di lavoro per i giovani e i disoccupati senza pagare 780 euro di reddito di cittadinanza ? Inoltre questi nuovi lavoratori continuano a versare contributi alla Inps ? Sto’ sbagliando qualcosa .

  21. Stefano1

    Leggendo il commento..
    ” Sarebbe importante non disfare la riforma Fornero perché, se si tratta di ridurre l’età pensionabile, sappiamo che questo non crea occupazione, non sono i giovani che rimpiazzano gli anziani“
    MA PERCHE QUANDO PARLANO NON SPIEGANO LA LOGICA DI QUELLO CHE DICONO??

    1. Andrea Porretti

      In Svizzera hanno proposto, in un referendum la pensione unica per tutti a 3000€ dovremmo farlo anche noi!

  22. Isabella

    “La ‘contro-riforma’ delle pensioni avrà sicuramente un effetto negativo sulla crescita dell’economia. E’ solo un trasferimento di soldi ai privati. L’effetto nel breve termine sarà basso o prossimo allo zero e nel medio termine sarà negativo, perché si riduce il numero dei lavoratori e quindi in prospettiva la crescita, in un Paese come l’Italia che ha già problemi demografici”.

    Traduzione, in sintesi, dall’astratto linguaggio economico-politichese:
    VE TOCCA DE’LAVORA’ FINO ALLA TOMBA! Altro che pensioni!!!!!

    1. antonio

      E’ vero, non danno mai una logica a quello che dicono, forse non lo sanno neanche loro o appartengono all’altra sponda. Adesso dovete spiegarci in che modo, se gli ultra sessantenni andando in pensione e non sono pochi, chi farà il lavoro se i giovani non hanno la possibilità di rimpiazzare i vecchi,(tra virgolette). Dateci una spiegazione.. ovviamente una spiegazione plausibile.

      1. Giuseppe C.

        Allora, però, io risponderei, in linguaggio papale papale, che NON VEDO PERCHE’ PAGARE OGNI MESE I CONTRIBUTI RELATIVI AD UNA PENSIONE CONTINUAMENTE POSPOSTA! FORSE SOLO PERCHE’PRELEVATI A MONTE SENZA NEANCHE FARCELI VEDERE, I SOLDI CHE DOVREBBERO ESSERE PER LA PENSIONE? SONO DIVENTI SOLO UNA NUOVA TASSA?
        E, ALLORA, COME CRITICARE, DA UN PUNTO DI VISTA MATERIALE ED OPPORTUNISTICO, LA DISDICEVOLE MANOVRA DI CHI LAVORI IN NERO E CHE, COMUNQUE, PROBABILMENTE, POI VERRA’ PREMIATO CON 780 EURO (PRELEVATI DAI SOLDI DELLE PENSIONI DI CHI I CONTRIBUTI LI VERSA?)?

    2. Giuseppe C.

      Spero che, anche senza referendum, a differenza della Svizzera, qui da noi, sia che abbiamo lavorato e versato, sia che non lo abbiamo fatto, prima o poi non ci ritroveremo con la pensione unica a 780 euro!

  23. Giuseppe C.

    A me risulta che l’Italia abbia sottoscritto degli impegni con dei parametri da rispettare e non abbia mai sottoscritto COME rispettarli; tale decisione è prettamente di squisita competenza della nostra sovranità nazionale.
    Trovo irrispettoso della nostra libertà dirci COME far per rispettare gli impegni firmati (purtroppo), ALTAMENTE IRRISPETTOSO!
    SAREBBE, ALTRIMENTI, INUTILE QUELLA CHE DIVERREBBE SOLO UNA SQUISITA “CERIMONIA DEL VOTO”.
    A parte il fatto che io non ho votato né giallo né verde, a che servirebbe votare dei partiti per dei programmi se poi c’è qualcuno (non credo al di sopra della nostra democrazia rappresentativa) che dica ai rappresentanti votati cosa fare e cosa non fare!
    Io ricevo l’impressione che sia molto pericoloso questo modo di comportarsi e di consigliare!
    Potrebbe portare a diffidenza verso l’Euro e avere, forse, effetti controproducenti per l’indignazione che potrebbe provocare.
    Altrimenti che ci andiamo a fare a votare nell’urna? Andiamo a votare nell’urna dell’OCSE?, della BCE?, della UE?, del FMI?
    direttamente?

  24. massimo

    BEN DETTO PANTALEO BRAVO. E’ TEMPO CHE L’ITALIA RIACQUISTI PRESTIGIO, AUTONOMIA, AUTOREVOLEZZA E SOPRATTUTTO RISPETTO. REQUISITI QUESTI CHE NEGLI ULTIMI ANNI SONO SEMPRE VENUTI MENO A CAUSA DELLA SCARSA DETERMINAZIONE E SUDDITANZA DELLA CLASSE POLITICA CHE CI HA GOVERNATO. SOLO COSI’ POSSIAMO MANDARE A QUEL POSTO CHE TU DICI I VARI BUROCRATI DI TURNO EUROPEI.

  25. Pantaleo

    Ma è mai possibile che Tutti si permettono di sentenziare contro dell Italia…???
    Moscovici,ilprimo ministro del lussemburgho, ora questa…
    Ma un po’ di cazzi vostri no…???
    Scusate lo sfogo ma questi non hanno la minima idea dei danni fatti dal governo monti e si permettono di parlare!!!
    Tra l altro parlano loro….!!!
    Noi stiamo qua a soffrire e sperare che facciano
    Andare in pensione dopo 41-42 anni e questi sentenziano!!!!
    Ma andatevene a F………..!!!

    1. Giuseppe C.

      Infatti: come volevasi dimostrare!

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