Nella giornata di ieri il DEF è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Ma cosa viene detto nel documento riguardo alle pensioni anticipate e a quota 100? La previsione di crescita per l’Italia è stata attestata vicino allo 0 dal Governo stesso, questo potrà comportare problematiche nel futuro anche per reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni. Vediamo cosa dice il DEF ed il commento molto critico di Marco Leonardi, professore di Economia ed ex consigliere del Presidente del Consiglio.
Ultime notizie Pensioni oggi 11 aprile, cosa dice il DEF?
Con il il comunicato stampa n. 73 ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato il DEF (Documento di Economia e Finanza). Aspettando l’esame da parte delle varie commissioni, vediamo cosa si trova all’interno del documento per quanto riguarda le pensioni e la quota 100. Abbiamo estrapolato alcuni passaggi significativi: “La revisione del sistema pensionistico operata con ‘Quota 100’ intende consentire un accesso più agevole alla pensione, favorendo anche il ricambio generazionale e l’innovazione e la produttività di imprese e Amministrazioni pubbliche”. A proposito di Quota 100 e dell’impatto finanziario della riforma viene precisato: “La possibilità di anticipare il trattamento pensionistico è consentita soltanto agli individui che maturano i requisiti indicati nel triennio 2019-2021”.
Sui costi della misura si legge: ” Il maggior numero di pensioni associate al provvedimento è stimato pari a 290 mila unità a fine 2019, 327 mila a fine 2020 e 356 e 296 mila, rispettivamente, a fine 2021 e 2022. Nei primi quattro anni la maggiore spesa ammonterebbe a 3,8 miliardi nel 2019, 7,9 miliardi nel 2020, 8,4 miliardi nel 2021 e 7,9 miliardi nel 2022. Riguardo i lavoratori dipendenti privati che accedono al pensionamento con i nuovi requisiti, è anche da considerare l’erogazione anticipata del TFR devoluto al fondo di gestione tenuto dall’INPS. Gli effetti per la finanza pubblica legati a questo aspetto comportano un onere di 585 milioni nel 2019 mentre sono più contenuti nel 2020 e 2021; comportano invece un risparmio per gli anni successivi”.
Pensioni quota 100 ultimissime novità oggi: parla Leonardi sul DEF
La previsione del Governo di crescita del PIL previsto per il 2019 è sceso del 90% rispetto alle previsioni di pochi mesi fa, attestandosi soltanto allo 0,1%, dando così ragione a FMI ed UE che erano preoccupate proprio per questo dato. Marco Leonardi ha commentato il DEF, spiegando il perchè il quadro tracciato con onestà dal Ministro TRIA è preoccupante:
“Ammissione di una crescita 2019 dello 0.1% Ricordiamoci che solo nel 2017 si cresceva all’1.5%, 15 volte tanto. Onesto anche sugli effetti del reddito di cittadinanza e quota 100: in particolare si ammette che produca ZERO crescita e una diminuzione di -0.3% dell’occupazione (e gli effetti del decreto dignità ne vogliamo parlare??) UDITE UDITE si ammette che gli investimenti determinano la crescita (peccato che li hanno tagliati del 30% quando hanno dovuto tagliare il deficit dal 2.4 al 2%). Si ammette anche che lo spread ha effetto negativo sulla crescita (peccato che pochi mesi fa sostenevano di mangiarlo a colazione, lo hanno fatto salire fino a 250 punti ed è ancora stabile lì, da maggio 2018 riduce le aspettative di consumatori e imprese). Onesti sul decreto crescita e sblocca cantieri (che ancora non si vedono ma si ammette finalmente che producono solo 0.1% di crescita). Meno onesto sul debito che sale nel 2019 ( gravissimo averlo fatto salire negando fino ad ora l’evidenza) ma scende nel 2020-21. Peccato che si dimenticano di dire che scende soltanto perché si incorpora già l’aumento automatico dell’IVA. Se invece dovessero cancellare la clausole di aumento dell’IVA come promettono (ma dove trovano 23 miliardi !?) il debito salirebbe eccome e di quasi 1%.
Le coperture sono del tutto ignote: 18 miliardi di privatizzazioni non sono specificate e c’è un dibattito surreale tra l’introduzione della flat tax a fronte o meno dell’aumento dell’IVA. Tipica tecnica di distrazione: l’aumento dell’IVA serve già adesso a bocce ferme per evitare aumento del debito, non serve per pagare la flat tax. Ricordiamoci che il Fondo Monetario prevede un debito a 138 punti percentuali in pochi anni e suggerisce già da ora la reintroduzione dell’IMU.
Del resto se il rimborso dei truffati delle banche, reddito di cittadinanza e quota 100 le fai solo per motivi elettorali non puoi lamentarti che il mondo intero non creda alle tue promesse sui conti pubblici. Il DEF stesso candidamente ammette uno SBILANCIAMENTO totale a favore delle misure lavoro (che poi è il non-lavoro del reddito di cittadinanza) e pensioni: 133 MILIARDI in tre anni. Sapete quanto sono le spese previste per capitale umano e innovazione nei prossimi 3 anni? poco più di 2 miliardi. Saremo tutti pensionati e zero laureati”. Voi cosa ne pensate?
Quota 100 non per tutti! Io ho 61 e quattro mesi,42 anni di lavoro!! 42 anni di pomeriggi,mattine,notti!! Purtroppo devo ancora lavorare,lavoro che,posso assicurare molto impegnativo con responsabilità!! In più non riconosciuto come lavoro usurante,che sia uomo,oppure donna,con 40 anni di contributi una persona deve andare a casa!! Hai dato anche troppo della tua vita!!Antonio
quota 100 per chi e disoccupato come me a 62 anni e con 39 anni di contributi e stata una manna una salvezza altrimenti avrei dovuto aspettare 68 anni e passa con la Fornero un grazie al governo .Noi lavoratori non siamo economisti
Sig. Enrico, Lei è uno di quei casi in cui la quota 100 è cosa buona e giusta. Essendo disoccupato e difficilmente ricollocabile per l’età avanzata mandarla in pensione è dovuto. Ci sono molti altri casi di persone che il lavoro lo hanno ancora, hanno iniziato tardi, lavorato meno e versato meno che andranno in pensione prima di chi ha lavorato di più e versato meno. E questa la grossa ingiustizia di questa legge. Auguri.
Non sono meravigliato, sono cose che si sapevano. Le coperture finanziarie bisognerebbe trovarle altrove, e giusto riproporre un sistema pensionistico umano, e almeno provare a difendere con rdc le persone piu’ deboli. Quando parlo di coperture finanziare altrove mi riferisco al lavoro nero e all’evasione fiscale.Infatti perche’ dove si aspettavano le maggiori richieste sul rdc non sono state presentate le domande? Ma non bisogna prendersela con i soliti noti ma con le aziende che contribuiscono arricchendosi ad alimentare il lavoro sommerso.Beato capitalismo
Ecco caro Stefano Tondino se invece di studiare tanto magari venivi in fonderia con me anche con molto meno di 40 anni sono sicuro che tutte le tue certezze sul lavoro altrui cambierebbero! Magari se studiavo di meno e lavoravi di più contributivi anche Tu a quei parametri che ti interessano tanto. Franco
Mi perdoni Franco ma a chi si sta rivolgendo? Al mio collega Stefano Rodinò o a chi altro?
Cosa c’entra Stefano Rodinò ? Quello che riporta l’articolista sono le affermazioni di Leonardi.
Sono talmente deluso che sto pensando di andarmene dall’ Italia ……..