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Pensioni ultime notizie oggi 28/3 su quota 100: Nannicini sulle ingiustizie della riforma

Nella giornata di ieri il Governo ha approvato il decreto sulle pensioni e su quota 100 che ora è ufficialmente legge. Le ultime notizie di oggi 28 marzo arrivano da Tommaso Nannicini, che spiega quali sono secondo lui tutte le iniquità e le ingiustizie di questa misura temporanea di accesso alla pensione anticipata con 62 anni di contributi e 38 di età. Vediamo le sue parole correlate anche dal suo video in cui spiega la sua posizione.

Ultime notizie Riforma Pensioni e quota 100: Nannicini spiega quota 100

Nannicini inizia spiegando che “Ieri mia madre voleva parlare di Quota 100. Ho provato a raccontargliela così: Il governo dice che ha cancellato la Riforma Fornero. Ma è falso. Le regole di quella riforma non cambiano. L’unica novità è che si aggiunge, solo per 3 anni, una strada in più per andare in pensione: chi ha almeno 62 anni di età potrà andarci con più di 38 anni di contributi. Sì, hai capito bene, questo vale solo per 3 anni e poi chi si è visto si è visto.

Ma è giusto? Beh, pensa a questo caso. Mario e Alessandro hanno lavorato per gli stessi anni: entrambi raggiungeranno 38 anni di contributi nel 2021. Mario compirà 62 anni nel dicembre 2021, Alessandro nel gennaio 2022. Sono praticamente identici. Con Quota 100, avranno lo stesso trattamento? No, perché il primo andrà in pensione a 62 anni, il secondo a 67. Tra Mario e Alessandro il governo ha frapposto uno “scalone” di 5 anni”.

Di fatto Quota 100 è una “lotteria” di 3 anni, che avvantaggia solo alcuni, sperando nella loro riconoscenza alle prossime elezioni. Dopo questi 3 anni, esistono solo due possibilità. Lasciare lo scalone con tutte le ingiustizie che crea. Oppure rifinanziare Quota 100 con un’altra valanga di soldi. Soldi che però non ci sono. E a quel punto chi pagherà le pensioni dei giovani?

Pensioni oggi ultime notizie su quota 100: Nannicini sui costi, sui lavori usuranti e su disagiati

Nannicini poi spiega i costi della riforma pensionistica e delle iniquità che porta questa quota 100: “Nonostante duri per poco, infatti, Quota 100 ci costa un sacco di soldi: 55 miliardi nei prossimi 10 anni. Soldi nostri, di noi italiani. Pagheremo più tasse e faremo file più lunghe in ospedale per permettere a Mario e a quelli come lui di andare in pensione 5 anni prima. Lavoratori maschi con redditi più alti della media: saranno soprattutto loro a trarne vantaggio. E il conto lo pagheranno i giovani e 5 milioni di pensionati a cui il governo ha bloccato la pensione. Ti sembra giusto? Eppure, con molti meno soldi, potevamo prenderci cura di persone in difficoltà. Per sempre, non solo per 3 anni.

Vuoi sapere chi? Luca, per esempio: un lavoratore edile che a 62 anni deve ancora salire su un’impalcatura, perché non ha 38 anni di contributi, impossibili da raggiungere nell’edilizia. Agostino, un infermiere di 62 anni che fa i turni di notte da 32. Cecilia, anche lei 62 anni, una lavoratrice autonoma che guida un furgone e non ce la fa più. Maria, che ha finito il sussidio di disoccupazione e non trova lavoro. Alberto, che oltre a lavorare si prende cura della madre non autosufficiente in famiglia. Tutti loro con Quota 100 non avranno niente.

Potevamo spendere meno soldi, liberando risorse per la crescita dell’economia, e aiutare queste persone. Facendo solo per loro – disoccupati, lavoratori in occupazioni pesanti, persone con disabilità e loro familiari – una “Quota 92”: mandandoli in pensione a 62 anni con 30 anni di contributi. Coniugando giustizia sociale oggi e sostenibilità delle pensioni dei giovani domani. Lo so, mia madre tende a darmi ragione un po’ troppo spesso, ma era indignata per una misura così miope e ingiusta. Voi invece che ne pensate?”

Stefano Rodinò

Classe 1981, ho studiato scienze politiche ad indirizzo Comunicazione Pubblica. Scopri di più

Questo articolo ha 13 commenti

  1. ALESSANDRO

    Da quale pulpito viene la predica. Perché non è che le idee più strane diventano vangelo. Nannicini poteva fare tanto, ma poi, asservito al partito, ha partorito “l’APE” NELLE SUE SVARIATE DECLINAZIONI. Poteva proporre una riforma organica, valorizzando età e contributi versati, poteva far bloccare l’obbrobrio, o se preferite quella mostruosità dell’ADV, poteva, poteva, poteva e quanto ancora poteva fare ed invece……………. da consigliere economico è diventato, prima sottosegretario e poi senatore. Sarà per lo splendido lavoro fatto per “aiutare” i lavoratori tartassati dalla famigerata fornero????. Strana situazione, altri hanno avuto la carica di senatore e in qualche caso “a vita”, prima ancora di averla meritata.

  2. GIUSEPPINA

    afferma Nannicini che i soldi non ci sono per le pensioni, a questo punto non ci sono i soldi nemmeno per il mega stipendio di Nannicini!

    1. Giuseppe C.

      E, però, continuano ad esserci i soldi per i mega introiti degli “indisturbati” evasori per 110 miliardi annui che, da decenni, se la ridono alla faccia di chi, oltre che a pagare le imposte a monte, tutte e prima, si vedono anche additati come “affamatori delle future generazioni”.

  3. Giuseppe C.

    “E’ FALSO, PERCHE’ LE REGOLE DI QUELLA RIFORMA NON CAMBIANO!”.

    HA RAGIONE, ONOREVOLE NANNICINI, SI IMPEGNI LEI, COL PD, FINALMENTE, A CAMBIARLE!
    AVRA’ MOLTI ELETTORI A SOSTENERE LEI ED IL PD, SE LO FARA’.
    PER ORA, DAL 2011, IL PD NON HA MAI NEANCHE ACCENNATO A FARLO; COME MAI ORA TANTO INTERESSE?
    INTERESSE, COMUNQUE, BENVENUTO: SI DIA DA FARE IN PRIMA PERSONA, COL SUO PARTITO, PER CAMBIARLE, FINALMENTE!
    NESSUNO GLIELO IMPEDISCE, ANZI…

  4. Giuseppe C.

    Leggo: “… E a quel punto chi pagherà le pensioni dei giovani?…”.
    Posso rispondere:
    1) gli evasori fiscali per 110 miliardi che, dal 2011, ancora nessuno fa, evidentemente, pagare rimanendo quindi nella solita “emergenza” che, poi, fa pagare sempre i soliti, con “LA PATRIMONIALE”, SOLITA, SU PENSIONATI E PENSIONANDI, SALVADANAIO DA ROMPERE SEMPRE QUANDO SI RIMANE IN “OSPEDALE DA CAMPO” PERCHE’ NESSUNO FA PAGARE GLI EVASORI PER 110 MILIARDI ANNUI, E, COMUNQUE, NON SOLO I PENSIONATI E PENSIONANDI MA LA FISCALITA’ GENERALE, COME NEGLI ALTRI PAESI CIVILI?
    2) FACENDOSI RESTITUIRE, CON UN GIRO DI CONTO, GLI 80 MILIARDI “RISPARMIATI” CON LA CONTRORIFORMA PENSIONISTICA FORNERO E, IMPROPRIAMENTE “DIROTTATI” (INVECE CHE A RAFFORZARE, EVENTUALMENTE, L’INPS), A RIDURRE IL DEBITO PUBBLICO, COSA CHE, NEGLI ALTRI PAESI CIVILI, VIENE FATTA NON COI SOLDI AD ALTRO DESTINATI MA CON LA FISCALITA ‘GENERALE E, MAGARI, “DISTURBANDO” GLI EVASORI FISCALI PER 110 MILIARDI ANNUI.
    E, MAI SI COMINCIA, SI E’ COMINCIATO?, E MAI SI OTTERRA’ IL RISULTATO DELLA FINE DELL’EMERGENZA; PER CUI, POI, IMPROPRIAMENTE, PER FAR CASSA, SI ROMPE IL SOLITO SALVADANAIO: PENSIONI E LAVORO (MALPAGATO).

    1. Giuseppe C.

      Leggo: “E’ FALSO, PERCHE’ LE REGOLE DI QUELLA RIFORMA NON CAMBIANO!”.

      SI IMPEGNI LEI PERSONALMENTE, COL PD, A CAMBIARE, ANZI ABROGARE, “VERAMENTE”, LA CONTRORIFORMA PENSIONISTICA FORNERO ED A RIPRISTINARE L’ART. 18! ED A FARE POLITICHE PER IL LAVORO SERIO E A TEMPO INDETERMINATO: CE N’E’ TANTO BISOGNO PER IL NOSTRO TERRITORIO DISSESTATO E DISASTRATO!

      PRENDERA’ CERTAMENTE ANCHE I CONSENSI DI QUEL 50%, PARTITO DI MAGGIORANZA, CHE ORMAI SI ASTIENE DAL VOTO!

  5. Giuseppe C.

    E, finora, il PD, cosa ha fatto per luca, Agostino, Cecilia, Alberto ecc. che pone come esempio di dimenticanza da parte di quota 100?
    Dal 2011, cosa ha fatto, coi vari Governo succedutosi? HA TOLTO L’art. 18!
    PER LORO, RIPETO COSA HA FATTO? MI RISPONDO: “NIENTE”.
    PERO’ NESSUNO IMPEDISCE, ALL’ONOREVOLE NANNICINI, DI IMPEGNARSI A FARE OPPOSIZIONE PER FARE QUALCOSA, FINALMENTE, PER LORO! QUALCOSA DI MEGLIO DI QUOTA 100 E QUALCOSA, SOPRATTUTTO, DI MEGLIO DELLE CONDIZIONI DI (NON) LAVORO CHE, ATTUALMENTE, HANNO! CERTAMENTE AVRA’ L’APPOGGIO DI TUTTE LE PERSONE DI SINISTRA, DA CERCARE ANCHE IN QUEL 50% DI ASTENUTI DAL VOTO, E DI TUTTI I LAVORATORI!

  6. Giuseppe C.

    Leggo: “… E a quel punto chi pagherà le pensioni dei giovani?…”. La solita litania.
    Rispondo: se, finalmente, dal 2011 in poi, qualcuno ridarà la “normalità” tolta, ovvero, COME IN PASSATO: lavoro a tempo indeterminato, ben retribuito e non saltuario o in nero, I GIOVANI, COME LE GENERAZIONI PRECEDENTI, LE PENSIONI SE LE PAGHERANNO DA SOLI; ALTRIMENTI,
    NO LAVORO, NO CONTRIBUTI, NO PENSIONE!
    IL PD, DOPO AVER TOLTO L’ART. 18, LO RIPRISTINI E SI AFFACCENDI PER RIDARE QUELLA CHE, ORMAI, PASSA PER “PRIVILEGIO DELLE VECCHIE GENERAZIONI” E, INVECE, E’ SOLO “LA NORMALITA'”: OVVERO FACCIA OPPOSIZIONE PER CREARE OCCASIONI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO, BEN RETRIBUITO E NON SALTUARIO O IN NERO, AFFINCHE’ AI GIOVANI VENGA ESTESA TALE “NORMALITA'”; ALTRIMENTI LA PENSIONE, E’ EVIDENTE, NON LA AVRANNO: OCCORRE CREARE LAVORO, NON “CREARE PENSIONI PER I GIOVANI SENZA LAVORO”, TOGLIENDO, PROCRASTINANDOLO ALL’INFINITO, TALE DIRITTO A CHI SE LO SIA GUADAGNATO COL LAVORO E COI CONTRIBUTI, E SMETTENDO DI DICHIARARE CHE TALE DIRITTO SIA UN “PRIVILEGIO”; LA SI SMETTA DI METTERE LE GENERAZIONI L’UNA CONTRO L’ALTRA, PER UN DIVIDE ET IMPERA TUTTI CONTRO TUTTI!
    PERCHE’ TUTTI GLI ESEMPI FATTI DI LUCA, AGOSTINO, ALBERTO ECC. NON LI HA FATTI PRIMA, L’ONOREVOLE NANNICINI, O IL PD, DOPO IL 2011 E DURANTE I GOVERNI MONTI, LETTA, RENZI?
    ALL’IMPROVVISO TANTO INTERESSE PER LE SORTI DI COSTORO?
    NON VI ERANO GIA’ LE INGIUSTIZIE DESCRITTE?
    SE ESISTE UNA SINISTRA, NON FACCIA CHIACCHIERE E NON DIVIDA I LAVORATORI L’UNO CONTRO L’ALTRO CON LA STORIA DELLE “FUTURE GENERAZIONI” , MA FACCIA COSE DI SINISTRA, DIA LORO OCCASIONI, COME IN PASSATO, DI LAVORO VERO E SERIO!

    1. Giuseppe C.

      PERCHE’ A CA, NISCIUNO E’ FESSO!

  7. Giuseppe C.

    L’Onorevole Nannicini dice una cosa giusta quando dice che quota 100 è imperfetta; però non ci dice che, dal 2011, è proprio grazie a partiti come il PD, sedicenti di sinistra che, non avendo voluto né vedere, né sentire, né parlare, né cambiare, DI FATTO RIMUOVENDO (solo in senso psicologico) IL grosso (per i lavoratori, pensionati e pensionandi, passati, presenti e futuri) PROBLEMA LEGGE PENSIONISTICA FORNERO in tema di pensioni, ingiustizia sociale che, più che le pensioni, regola i contributi da pagare per quella che mi sembra “una mancetta di premorienza”, mandando in pensione solo quando NON CI SIA PIU’ NIENTE DA SPREMERE DAL LAVORATORE (a dimostrazione “l’attenzione” relativa per i lavori usuranti) e , quindi, a mio parere, non di pensione si tratta, perché, a mio parere, “pensione” significa un periodo, dopo quello del lavoro, durante il quale l’ex lavoratore possa realizzare i progetti fatti quando, per l’appunto perché lavorava , non li poteva realizzare. La legge pensionistica Fornero, mi sembra che, mandando in pensione solo chi non abbia più la forza né di lavorare né, quindi, di fare altro, costituisca “qualcosa di diverso” dal “diritto a pensione” per il quale si pagano ogni mese, per decenni, i contributi più alti del mondo, il 33%.
    Quindi, l’Onorevole Nannicini, prima di parlare degli evidenti difetti di quota 100, CI SPIEGHI PERCHE’ IL PD, DI CENTRO sedicente SINISTRA, non abbia fatto nulla per cancellare una legge che, di sinistra, mi sembra nulla abbia, riducendo i lavoratori a pagare contributi per un qualcosa che arriverà solo quando il lavoratore non potrà, per le patologie relative all’età assurda in cui potrà ritirarsi, usufruendo di quanto pagato in contributi, dal lavoro, che adagiarsi su un letto ad aspettare la morte, perché la forza di fare altro, nella maggioranza dei casi, non ce l’avrà!
    Sì, quota 100 ha molti difetti; ma perché chi ha governato dal 2011 non ha fatto assolutamente niente per cambiare la legge pensionistica Fornero e, ora, critica qualcosa che, perlomeno, e’ “meno peggio”?
    Il PD cosa ha, o cosa propone, in alternativa della condanna del lavoro, di fatto “a vita” che, di fatto, costituisce la legge pensionistica Fornero?
    Mi sembra: “NIENTE”; E, ALLORA, FORSE, NON SI FA PIU’ BELLA FIGURA A NON CRITICARE SE NON SI PROPONGONO ALTERNATIVE?

  8. ANTONIO

    GIUSEPPE HAI PIENAMENTE RAGIONE. NANNICINI GIA’ IL NOME E’ UNA COMICA POI SE ENTRIAMO DI QUELLO CHE HA FATTO CON POLETTI C’E’ DA METTERSI LE MANI NEI CAPELLI. ADESSO PREDICA COME LE SUE FOSSERO PAROLE SANTE , MA VAI A PRENDERLO DOVE LO PRENDONO LE OCHE

    1. Giuseppe C.

      Grazie, Antonio; cerco solo di essere umanamente obiettivo; però, povere oche, lasciamole in pace, loro, che non fanno del male a nessuno: altrimenti, anche in questo caso, come nella macro politica, facciamo pagare sempre i pi deboli, le oche!
      Almeno, il LORO starnazzare, è giustificato: è il loro linguaggio!

  9. GIUSEPPE

    Nannicini non ha pensato alle classi 19151-1952-1953 che ad un passo dalla pensione si sono visti allungare all’improvviso di altri
    5 -6 -7 anni per potere andare in pensione?
    Forse il Nannicini non ha letto che sono quelli con quota 104 -105-106 ad usufruire della legge ” quota 100″; cioè le classi ’51-’52-’53.
    In Italia basta che uno la mattina si alza è spara sentenze.

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