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Pensioni ultime news oggi 4 giugno: Fornero su quota 100, comparto scuola preoccupato

Anche oggi 4 giugno 2019 arrivano nuove news sulla quota 100 e sulle pensioni anticipate. Elsa Fornero è tornata a parlare durante la Fiera del libro di Imperia alla presentazione del suo “Chi ha paura delle riforme”. Vediamo le sue dichiarazioni e poi la presa di posizione dell’ ANIEF che resta preoccupata per la pensione anticipata con quota 100 del comparto scuola,visto che per ora è stato dato l’ok soltanto a 7.544 domande su 17 mila.

Ultime notizie sulle Pensioni anticipate: Fornero torna su quota 100 e Salvini

Durante la presentazione del suo libro, l’ex Ministro Fornero ha parlato anche della riforma previdenziale, attaccando il Governo di non aver smontato la sua legge: “La nostra riforma delle Pensioni fatta dal nostro Governo è ancora lì. Salvini ha pensato per tre anni, per poi concedere a chi ha il requisito 100, 62+38, di uscire. È una temporanea sospensione di una parte della pensione, è una visione a corto raggio, di breve termine, fatto per avere consenso”.

Fornero ha criticato il leader della Lega, evidenziando che “Salvini dice sempre di comportarsi come buon padre di famiglia, io rispondo che la nostra riforma guardava anche ai bambini come suo figlio, ai più giovani e a quelli che devono ancora nascere, la sua essenzialmente alle persone meno giovani che sono la maggioranza, che forse hanno delle paure sulle quali è facile soffiare. Io so di aver lavorato per il mio Paese, non so se lui sta facendo altrettanto,  perché è molto più facile soffiare sul fuoco, ma è molto più difficile spegnere gli incendi. Mi sembra che lui stia soffiando sul fuoco ancora adesso che è Ministro degli Interni e non vorrei che ci fosse bisogno di nuovo di qualcuno chiamato a spegnere gli incendi”.

Pensioni scuola, le ultime novità sulle domande con quota 100

Il sindacato Anief della scuola ha fornito alcuni dati sulle domande per l’uscita tramite quota 100. Emerge che è errato pensare che fosse poco più di una formalità la validazione delle pratiche delle 17 mila richieste per andare in pensione con l’anticipo Quota 100, formulate nei mesi scorsi dai lavoratori della scuola: ad oggi, infatti secondo questi dati risultano acquisite solo 7.544 domande, ossia il 36% del totale. L’Anief dice che risultano 1.458 unità di personale Ata; 123 dirigenti scolastici; 5.875 docenti; appena 56 insegnanti di religione cattolica e 32 educatori. Risulta, infine, una difformità sul territorio, soprattutto per le province più grandi.

Non è tollerabile questo procedere a rilento, perché le domande sono state presentate da mesi e i posti che si libereranno a settembre è bene che siano da subito disponibili sia per mobilità del personale di ruolo che per le assunzioni dei precari“, dice il presidente del sindacato, Marcello Pacifico. Con un comunicato sul suo sito l’ Anief spiega che “ritiene ingiustificato il via libera, in media, da parte dell’Inps, ad uno solo dipendente della scuola su tre che ha aderito alla formula ‘Quota 100′, quindi con almeno 38 anni di contributi e 62 di età, introdotta con l’ultima legge di Bilancio dal Governo M5S-Lega”. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief spiega: I posti che si libereranno devono essere tutti utilizzabili sia per le operazioni di mobilità, ad iniziare dagli imminenti trasferimenti, passando per utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie, sia per le immissioni in ruolo”.

Per fare fronte a questi numeri in aumento è bene che nei prossimi giorni il Miur si convinca a riaprire da subito le GaE, in modo da utilizzare i tanti docenti abilitati ma che invece, relegati come sono oggi nelle graduatorie di una manciata di istituti, rischiano di rimanere al palo, perdendo supplenze annuali e anche la possibilità di essere immessi in ruolo. Senza dimenticare il pericolo fondato del caos organizzativo, visto che tante delle oltre 150 mila supplenze annuali da assegnare a settembre verranno molto probabilmente affidate solo dopo svariati tentativi”.

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Stefano Rodinò

Classe 1981, ho studiato scienze politiche ad indirizzo Comunicazione Pubblica. Scopri di più

Questo articolo ha un commento

  1. Stefano

    Ho 63 anni e 41 di servizio, quindi sono a 104 non potevo andare in pensione e fare il nonno al bisogno, Grazie a Salvini ora posso andarci. Grazie. Unica cosa GLI ESODATI non dimenticateli loro devono andarci subito, sono senza reddito ….almeno.

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