Il Comitato Opzione Donna Social, qualche giorno fa ha lanciato un sondaggio tramite la sua amministratrice Orietta Armiliato per capire chi è disposta ad accedere alla pensione anticipata tramite questa misura e quanto prenderebbe di pensione. Vediamo i risultati che sono stati elaborati e pubblicati oggi 27 marzo 2019, con le considerazioni sull’Opzione donna che ne conseguono.
Ultime news Pensioni opzione Donna, il sondaggio del CODS oggi 27 marzo
Una settimana fa si è aperto il sondaggio sulla pagina Facebook del Comitato Opzione Donna Social chiedendo quanto avrebbero preso le iscritte secondo le simulazioni andando in pensione tramite l’opzione donna e se fossero intenzionate ad accettare o meno quella cifra. Ecco il resoconto della Armiliato:
“L’importo risultante dal nostro sondaggio pari a 983€ mensili, corrisponde alla media matematica, la media ponderata invece produce un risultato pari a 870€. Abbiamo analizzato un campione di circa 200 lavoratrici, siamo quindi in presenza di una percentuale che è meno del 1% del numero totale che hanno segnalato i tecnici (24000) unità.
Rispetto alle risposte pervenute e processate, questa la scelta effettuata dai soggetti coinvolti: A) ADERISCONO 160 B)RINUNCIANO 40.
Da quanto espresso dalle donne iscritte al CODS che hanno partecipato al sondaggio, coloro che hanno accettato sono prevalentemente lavoratrici disoccupate, spesso di lungo periodo, che al momento non percepiscono nessun ammortizzatore e non possono contare su alcun reddito, altre hanno situazioni lavorative a rischio (chiusura azienda, fallimento etc) altre hanno optato per ragioni legate allo stato di salute ed altre ancora perché stanche di sobbarcarsi oneri lavorativi che non lasciano spazio al riposo e a se stesse (lavoro fuori casa sommato al lavoro dentro casa=lavoro di cura), altre ancora perché hanno pensione di reversibilità, o coniuge con un discreto reddito”.
Pensione Opzione Donna, l’analisi dei risultati del Sondaggio
Armiliato poi continua spiegando: “La peculiarità positiva é senza dubbio il fatto che esista per le donne una SCELTA ma, come abbiamo visto, spesso trattasi di “SCELTA OBBLIGATA” che, comunque, non soddisfa sicuramente il requisito enunciato dall’onorevole leghista Gualtiero Caffaratto che ha dichiarato essere questo istituto economicamente soddisfacente e, riporto testuale, le sue parole pronunciate in Aula qualche giorno fa laddove promuoveva il risultato ottenuto con la proroga della misura ossia: “nonostante le solite quanto infondate accuse di riduzione dell’importo pensionistico” . Evidentemente, per il deputato leghista, percepire un mensile pari a 900 euro, dopo 35 anni di lavoro, corrisponde ad un reddito più che sufficiente e dignitoso.
Faccio presente che, questa obsoleta legge targata 2004, avrebbe davvero bisogno di essere svecchiata, migliorata e resa contemporanea, dato il radicale cambiamento del contesto socio-economico del nostro Paese da quando fu inserita nel nostro ordinamento, anche in funzione del fatto che, dal 2013 al 2018, la spesa media annua delle famiglie è cresciuta complessivamente di 1.881,81 euro (fonte report Federconsumatori). Estendendo tale rilevazione agli anni a venire, le domande da porsi sulla virtuosità di questa misura…si sprecano: parliamone”. Come sempre aspettiamo i vostri commenti, continuate a seguirci!
è iniquo non rendere opzione donna “strutturale”, chiedo maggiori delucidazioni
Al momento Luciano la proroga dell’opzione donna vale solo per quante abbiano 35 anni di contributi e 58/59 a seconda se dipendenti o autonome, matuati entro il 31/12/2018. Durigon ha però affermato che la proroga almeno per le nate nel 61 vi sarà nella prox legge di bilancio, ‘di anno in anno’. non so se questo sarà possibile, né tanto meno se vorrà dire che un po’ alla volta diverrà un provvedimento strutturale. purtroppo tutte le misure a termine sono effettivamente limitanti e tagliano fuori sempre qualcuno, anche la quota 100 durerà solo 3 ani, così come ape sociale solo fino al 31/12/2019. Come vede il limite temporale non riguarda, purtroppo, solo l’opzione donna.
Mi chiamo Enrica sono pensionata con opzione donna e percepisco 751 euro di pensione al mese con 37 anni di contributi con il 30 x cento di penalizzazione a voi sembra giusto che con il reddito di cittadinanza prendano 780 euro senza avere versato nemmeno 1 contributo