Pensioni, ultime l’INPS genera terrore tra i pensionati italiani: il caso in Bulgaria

Riportiamo una testimonianza di Orietta Armiliato , amministratrice del CODS, che sa anche di appello accorato all’ INPS o chi abbia il compito di preservare i diritti acquisiti da parte dei pensionati. Donne ed uomini in Bulgaria stanno vivendo un incubo, la pensione maturata in Italia con la quale prima conducevano una vita dignitosa nel paese di arrivo, rischia ora di divenire eccessivamente bassa. L’Inps ha cambiato la normativa in atto, creando panico, caos e soprattutto da un giorno all’altro senza un reale motivo. INPS ha deciso che la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica popolare di Bulgaria intesa ad evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio ed a prevenire le evasioni fiscali, con protocollo firmato a Sofia e Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 297 del 21/12/1990” debba essere re-interpretata cambiandone i termini legali vigenti, necessari per potervi aderire.

Si sta creando confusione, forse voluta dall’INPS stessa, con due termini: NAZIONALITà E CITTADINANZA. Tant’è che il dettato di Legge cita chiaramente la necessità di dover essere in grado di poter sottoscrivere la propria NAZIONALITÀ e non già la propria CITTADINANZA. Ora il rischio é appunto che quanti, anche donne che hanno aderito all’opzione donna, conscie dell’importo più basso, ed hanno deciso di vivere all’estero rinunciando al proprio paese nativo al solo scopo di vivere dignitosamente date le tasse più basse, rischiano oggi di doversi pentire, a causa di una scelta ‘bizzarra’ ed ingiustificata dell’INPS della loro scelta pensionistica prima e di vita dopo.

L’appello dunque va a tutti coloro che possano spendersi per tutelare i diritti degli italiani residenti all’estero. Le sue parole:

Pensioni 2022-2023, L’INPS si ravveda: La testimonza di Orietta Armiliato (CODS)

“Vivendo da qualche tempo per motivi di lavoro nella splendida città bulgara di Varna, ho avuto modo di entrare in contatto con molti pensionati italiani che qui risiedono.

Sono perfettamente integrati, soddisfatti della scelta compiuta e sono tutti ex-sorpresi, poiché oggi ne fanno parte a tutto tondo, dalla bellezza, storia e civiltà che si respira in terra Varnese.

Ora, succede che da qualche mese coloro che si sono trasferiti, molti oramai da anni, stiano vivendo in una sorta di limbo, un limbo scomodo ed inquietante che genera ansia e preoccupazione poiché l’INPS, ente erogatore del loro unico reddito (…leggi pensione…) ha deciso che laConvenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica popolare di Bulgaria intesa ad evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio ed a prevenire le evasioni fiscali, con protocollo firmato a Sofia e Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 297 del 21/12/1990” debba essere re-interpretata cambiandone i termini legali vigenti, necessari per potervi aderire.

Il tutto, così…d’emblée, senza neppure curarsi di avvisare i percipienti per informarli che gli importi mensili della propria prestazione pensionistica, ammontari sui quali tutti, ineluttabilmente, hanno calibrato la propria esistenza, sarebbero cambiati in un batter di ciglia, peggiorativamente

Sappiamo, giacché ciò si evince dalle leggi sulla materia in essere in tutti i paesi del mondo, che la pensione percepita in uno stato diverso da quello d’origine, viene erogata al lordo della fiscalità vigente nel paese di origine appunto ed assume, altresì, quella del paese di residenza fiscale laddove il pensionato decide di trasferirsi.

Ma, non solo! INPS chiede ai pensionati cui revoca la detassazione, di restituire almeno un anno della quota erogata in più “per errore”, contravvenendo al principio sul quale la Corte di Cassazione si era già pronunciata con una sentenza risalente al 2018 dove la stessa aveva escluso che, quando si tratti di un errore “esclusivamente imputabile all’Istituto”, ci possa essere l’obbligo per il pensionato di restituire quanto ricevuto.

Ma, perché ho detto che INPS gioca con le parole?

Pensionati all’estero: l’INPS non giochi con le parole

Poiché, un qualche zelante funzionario dell’Ente erogatore ossia INPS (sempre perché non voglio pensare che INPS sia il “braccio armato” di qualche Ministero sia esso il MEF o INTERNI o chi volete… ) ha voluto far credere ai suoi pensionati che NAZIONALITÀ e CITTADINANZA siano la medesima cosa.

Bene, non stiamo parlando meramente di lessico, naturalmente, anche perché sia nella lingua italiana sia nel linguaggio giuridico, i due termini non solo non hanno la medesima accezione ma non si assomigliano neppure e, meno che meno, sono essi sinonimi, tant’è che il dettato di Legge cita chiaramente la necessità di dover essere in grado di poter sottoscrivere la propria NAZIONALITÀ e non già la propria CITTADINANZA.

Ebbene, proprio nel momento di maggior fragilità della vita di un individuo che, pensionandosi, si sta avviando alla stagione più breve e più delicata della propria esistenza, INPS lo vessa adducendo motivazioni inesistenti e, soprattutto “contra legem”.

E non sarebbe la prima volta …. I precedenti si sprecano!

Fra le mie nuove conoscenze in terra Bulgara, e arrivo alla spiegazione del perché questo post non può essere considerato un fuori tema qui in CODS, vi sono alcune donne che si sono pensionate aderendo alla misura dell’Opzione Donna e che dunque, percependo una pensione “piccola” hanno deciso di venire a vivere in questo Paese poiché offriva loro, dato il minor costo della vita, la possibilità di vivere un’esistenza dignitosa.

Infatti, percepire la pensione al lordo ovvero “defiscalizzata” come si dice utilizzando il gergo tecnico, consentiva a loro e, non solo a loro, ma penso anche ai moltissimi artigiani e/o lavoratori autonomi e/o operai che hanno dovuto, per garantirsi una qualità di vita migliore, rinunciare a vivere sul proprio terreno natio ma che oggi si ritrovano in uno stato molto, molto vicino all’indigenza.

Ovviamente si stanno formando gruppi e comitati per farsí che, ancora una volta i diritti soggettivi non siano calpestati, a causa di tardive e riduttive interpretazioni delle leggi vigenti.

Mi domando e vi domando: abbiamo poche certezze specie di carattere economico, come é possibile pensare che si ponga in essere da parte INPS o per chi esso lavora, un agire così arbitrariamente contro i dettati di legge costringendo le persone ad adire alle vie legali solo ed esclusivamente a causa della loro non curanza o meglio “voluta/ostentata/ignoranza”?

Attenzione dunque a compiere scelte avventate aderendo a qualche misura pensionistica che genera piccoli importi della prestazione, perché potreste trovarvi in situazioni davvero difficili: qui ne siamo al cospetto peraltro indebitamente e con modalità sopraffattorie.

Grazie a chi vorrà condividere in modo che questa ennesima angheria perpetrata, da parte INPS ai danni dei pensionati, emerga in tutta la sua ingiustizia ed iniquità“.

Confidiamo che il caso possa suscitare la giusta indignazione ed il giusto interesse anche qui in Italia affinché possano essere tutelati i nostri concittadini che hanno scelto di andare all’estero post pensione e ringraziamo Orietta Armiliato, amministratrice del CODS, per aver fatto emergere così chiaramente il problema e per averci portato la sua testionianza.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

11 commenti su “Pensioni, ultime l’INPS genera terrore tra i pensionati italiani: il caso in Bulgaria”

  1. Incertezze INPSN non si limitano qua.Io per esempio ho la doppia cittadinanza (bulgara ed italiana), ho la residenza in Bulgaria, sono iscritto ad AIRE e nonostante questo la domanda di defiscalisazzione e stata rifiutata… per motivi amministrativi. Lo sappiamo che Italia è campione europeo di calcio, ma non lo sapevo che è campione mondiale di burocrazia.

    Rispondi
  2. sono molto dispiaciuto sono solo cose che accadono solo in Italia .i vitalizi non si toccano perche sono loro a ercepirli …i politici,mentre le pensioni sono per i poveri se no come fanno a vivere ,non preoccupiamoci stringiamo la ginghia poi ce li ridaranno tuttii soldi che ora ci stanno rubando con una scusa assurda io sono ottimista

    Rispondi
  3. Non solo INPS ha preso per equivalente la Nazionalità con la Cittadinanza, ma nella Convinzione è scritto chiaramente che lo Stato italiano ha la capacità impositiva soltanto quando c’è una di queste condizioni: Residenza, Domicilio, Centro degli interessi vitali. Mentre è la Bulgaria che chiede la Nazionalità. Pertanto, INPS non ha alcun titolo a pretendere la nazionalità Bulgara, tanto meno la cittadinanza. La richiesta deve essere avanzata ad Agenzia delle Entrate COP di Pescara e ad INPS.

    Rispondi
  4. Pensavo se non era il caso di affidarsi all’Avv PANIZ, quello che aveva vinto la causa sui diritti acquisiti dai politici magari facendo una colletta per le spese.

    Rispondi
  5. Beh! Se ci dobbiamo preoccupare anche di quelli che per non pagare le tasse in Italia spostano la residenza per 6 mesi e 1 giorno all’estero credo che per per le persone oneste sia la fine!

    Rispondi
    • Caro Signore si ,condivido ,parassita e’ il termine giusto per chi non ha versato e non ha diritto ma chi ha versato e ha diritto credo non vada offeso, e credo abbia diritto di vivere la sua vecchiaia dove vuole anche perché in Italia la vita media lavorativa è di soli 23 anni in Germania 32 e le pensioni sono tassate al 2% in Germania, i parassiti sono quelli che hanno lavorato in nero e si sono fatti mantenere dagli altri su tutti i servizi scuola sanità ecc. Quando una persona ha versato regolarmente per 43 anni deve continuare a mantenerli ancora con le tasse sulla pensione?

      Rispondi
    • Buongiorno.
      Talvolta concordo con i i suoi commenti pungenti.
      Però non dobbiamo dimenticare che in Italia, per attirare miliardari, applicano sconti ultra consistenti sulle imposte ai ricchi stranieri.
      Qui si parla soprattutto di persone, suppongo, da 1.000 / 1.500 euro al mese ( poi ve ne saranno anche di oltre).
      Quello che mi meraviglia è che mentre ce la menano tutti i giorni con l’Europa, poi possa capitarti di spostarti al suo interno e qualcuno venga a farti le pulci riguardo il luogo in cui pensi di andare a passare gli ultimi anni che ti restano.
      Pensassero a tutti quei laureati che non trovando lavoro sono costretti ad emigrare dopo anni e anni di studio nelle nostre università.
      Saluti

      Rispondi
  6. Quella di cambiare le carte in tavola per i poveri o pensionati per fare di tutto per farli stare in Italia senza tutelarli in alcun modo viceversa quando ci vivono mi puzza di truffa. Se succedesse ai potenti e ricchi con i loro avvocati riuscirebbero in un battibaleno a far cambiare la norma. Ma i vari Codacons o associazioni di categoria cosa fanno? Dormono o tutelano anche ferocemente quando fanno queste porcate. Ragazzi svegliamoci e cerchiamo di far capire in tutti i modi che anche Basta con questi maledetti comportamenti per fregare sempre gli stessi. Facciamo capire a chi dovremo votare il 25 di settembre che lo faremo solamente per un partito (😂😂😂 tempo perso di sicuro) che difenda veramente i diritti di lavoratori e pensionati. VERGOGNATEVI

    Rispondi
  7. Per quel poco che si intuisce dall’articolo, restando al sodo, mi domando:

    Ma chi sarebbero questi funzionari INPS o del Ministero coinvolto?
    Ma perché la Bulgaria e non la Germania, la Francia ecc.?
    Ma perché tirare in ballo solo Opzione donna e non soffermarsi solo sul concetto?
    Ma se sono accadimenti in corso da mesi dove sta la Commissione, la Von der Leyen, L’Europa dei popoli?

    Ma allora è proprio vero che si possono spostare capitali multimiliardari come fossero noccioline e creare problemi solo e sempre a lavoratori o ex tali.
    Repubblica delle banane?
    Oppure tirino fuori velocemente spiegazioni serie e giustificazioni di quanto accade, quando vedi la facilità con cui puoi perdere un posto di lavoro perché delocalizzato mentre, al contrario, tentano di tenere in “galera” dei pensionati.

    Mi augurerei che alla fine delle verifiche, se ciò che è in corso non sia corretto, qualcuno perda la cadrega.

    Rispondi

Lascia un commento