Le ultime notizie di oggi 4 luglio 2019 sulle pensioni anticipate riguardano ancora una volta quota 100 e l’opzione donna. Arrivano nuove parole di critica dalla CGIL (tramite Vincenzo Colla) alla quota 100 e ai problemi che stanno sopraggiungendo in alcuni settori come quello medico. Infine continua il pressing del Comitato Opzione Donna Social al Governo per chiedere l’estensione della misura fino al 2023.
Pensioni anticipate e quota 100, le parole critiche di Colla (CGIL)
Ecco di seguito le parole di Vincenzo Colla, vicesegretario generale della Cgil, che non concorda con le parole entusiaste del Governo sugli ultimi dati arrivati sul mondo del lavoro. Soprattutto il dato sulla disoccupazione secondo Colla: ” Peraltro di un solo mese, non fotografa la situazione reale dell’Italia. Il numero che racconta la verità è quello delle ore lavorate”. In una intervista rilasciata su Repubblica spiega che: “Tra l’inizio della crisi nel 2008 e oggi abbiamo perso ben oltre un miliardo di ore lavorate e almeno 700-800 mila lavoratori. I nuovi assunti? Se oggi l’Istat trova una persona che lavora anche solo quattro ore in un mese, subito la considera un dipendente. Ma quello è in realtà un disperato che non intasca mai uno stipendio pieno. Il sindacalista boccia quindi il Decreto dignità e la riforma pensioni con Quota 100 quali misure in grado di favorire l’aumento dell’occupazione: “Lo vediamo nella sanità pubblica. Quota 100 ha spinto tante persone a lasciare il lavoro e adesso gli ospedali, per andare avanti, devono richiamare i medici in pensione o magari reclutare quelli militari, come propone il ministro Trenta. Davvero ci sta bene così?”.
Per Colla, “mentre la politica è anfetaminica sui dati generali dell’Istat, il part-time involontario e non richiesto aumenta in maniera esponenziale. Al Sud intanto i ragazzi continuano a emigrare: l’Istat ci segnala una crescita dell’occupazione soprattutto tra chi ha più di 50 anni, non è un caso. Il Nord invece cerca professionisti qualificati, che non trova. Occorre quindi puntare sui giovani, con formazione continua, riqualificazione, alternanza scuola lavoro, alfabetizzazione digitale anche per riportare in partita quel ceto medio che altrimenti implode. Bisogna scommettere sulla intelligenza della mani, come suggeriva Tullio De Mauro”.
Pensione Opzione donna, proroga al 2023, continua il pressing
Orietta Armiliato, responsabile del Comitato Opzione Donna Social continua il pressing al Governo, e ha scritto sotto un post del sottosegretario Durigon, come spiega poi sul gruppo del CODS: “Come abbiamo ribadito ieri, é adesso il momento di fare pressione per far arrivare le nostre richieste e, mentre il mail bombing é passibile di provvedimento legale ed il Twitter pressing ha perso da tempo la sua efficacia perché i diretti interessati silenziano i tweet via parole chiave, messenger e FB rimangono, per ora, gli strumenti più efficaci. Ci aspettiamo dunque una massiccia partecipazione che significa semplicemente porre il vostro like👍a sostegno, copiare il mio commento e incollarlo creandone un’altro e/o scriverne uno nuovo; questo, il testo che ho postato:
Gentile sottosegretario Durigon, non è possibile accettare supinamente il “di anno in anno” come state promettendo, poiché mortifica le donne e pone in pratica uno stillicidio che, oltre a tutto il resto, le donne proprio non si meritano. La necessità di poter pianificare con un filo di serenità il proprio futuro pensionistico é un diritto inalienabile che procedendo in questo modo, viene negato. Ciò detto e fermo restando gli attuali paletti di accesso, il CODS chiede che con la prossima LdB il provvedimento sia prorogato fino al 2023 in modalità tombale dichiarando quindi concluso con il raggiungimento di questa data limite, il logico e matematico senso della sua esistenza nel nostro ordinamento previdenziale.
Le 5060 donne nate nel ed oltre il 1961, membri attivi del CODS, attendono una sua cortese risposta che, siamo certe, non tarderà ad arrivare e per la quale la ringraziamo anticipatamente”.
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Ora la Cgil ed il pd vanno contro natura . Cercando solo in tutti i modi di togliere diritti ai lavoratori. ma non si rendono conto che non contano più niente.prendono sberle a non finire ogni volta che si vota. Non Dovrebbero avere neanche il coraggio di parlare. Vogliono riparare i danno che hanno fatto negli anni 70 .allora esistevano solo diritto e pochi doveri. Oggi noi 60 enni dovremmo pagare per i casini che hanno fatto e per mantenere i loro diritti squisiti. Banda di disonesti.andate a quel paese per non dire altro.
E’ incredibile come i sindacati e in particolare la CGIL si schieri regolarmente e in ogni occasione contro i lavoratori pensando sempre e solo a difendere i propri interessi di “partito”.
Quota 100 non è la soluzione? Lo è forse la legge Fornero che avete sostenuto e ora difendete a spada tratta?
Felicissimo di essere uscito dal sindacato trenta anni fa e non esserci più ritornato!
Opzione donna deve essere prorogata almeno fino al 2023 da subito e non anno dopo anno. Forse… Poi ci deve essere qualcosa comunque a favore delle donne
Ma che razza di sindacalista e’ sto colla!! Ma mi faccia il favore.
Spero tanto che si ottenga questa opzione donna non c’è la faccio più ma non capisco perché devono essere solo per alcune ,penso che di man in mano tutte arriveranno ai requisiti per usare opzione donna perché se può spigarmi è meglio fino al 2023 e non per sempre cioè strutturale e lasciare il pensiero a chi sta facendo sacrifici o per raggiungere età ho contributi grazie mille per ciò che fa insieme a tutte noi donne che siamo tutte solidarie tra noi può darmi una spiegazione tra convenienza 2023 e strutturale
Mi puoi alla incirca quando posso andare in pensione a luglio faccio 63anni magari con opposizione donna ho 35anni di contributi
se ha maturato al 31/12/2018 58 anni se dipendnete o 59 se autonoma e 35 di contributi può andare in pensione