Le ultime novità sulle pensioni al 28 gennaio 2019 giungono da un post di Davide Aiello, membro della XI Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, che dà notizia sulla sua pagina ufficiale Fb della bollinatura da parte della Ragioneria di Stato al decreto su reddito di cittadinanza e quota 100. L’onorevole afferma con soddisfazione che “questo dimostra che i soldi ci sono e chi diceva il contrario si sbagliava di grosso. Finalmente nasce un nuovo Stato sociale, più equo e vicino ai bisogni dei cittadini”.
A seguito del Post Orietta Armiliato fondatrice e amministratrice del Comitato opzione donna social, ha specificato quale sarà l’iter parlamentare necessario a determinarne la conversione in legge del decreto, nel corso del quale é possibile che il Parlamento apporti modifiche rilevanti al testo orignale del decreto legge, a seguito della richiesta di emendamenti. Ve lo riproponiamo perché ci pare molto esaustivo e rispondente a quanti sul sito continuano a chiederci cosa accadrà ora, nel mentre le donne nate dopo il 1960 e gli esodati, dalla loro, chiedono modifiche al testo, facendo appelli al Governo.
Pensioni 2019, Decreto quando in Gu? L’iter parlamentare
Così Orietta Armiliato: ” La ragioneria dello Stato ha appena bollinato il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100.” Così sabato alle h 11:06 scriveva sul suo profilo FB l’On.Davide Aiello (M5S) membro della XI Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. A questo punto si ha ragione di credere che già domani il testo possa essere firmato dal Presidente della Repubblica e quindi pubblicato in Gazzetta Ufficiale e, contestualmente, si avvierà l’iter parlamentare necessario a determinarne la conversione in legge del decreto, seguendo questa procedura:
le Camere sono tenute a riunirsi entro 5 giorni dalla promulga per effettuare la conversione che deve avvenire entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione del decreto.
In sede di conversione è possibile che il Parlamento apporti modifiche, anche rilevanti, al testo originale del decreto legge, a seguito degli emendamenti presentati ed accolti che producono i loro effetti a partire dal giorno successivo a quello di pubblicazione della legge di conversione. La mancata conversione fa perdere al decreto-legge efficacia a partire dal momento della sua emanazione. Pertanto, il decreto privo della conversione viene considerato nullo, ovvero come mai emanato, naturalmente sono fatte salve le possibilità di regolare e sanare eventuali rapporti sorti sulla base del decreto attivato ma che poi non sia stato posto nello stato di legge a tutti gli effetti giuridici”. Crediamo che su quota 100 non vi saranno grandi stravolgimenti, mentre per la quota 41 si dovrà attendere, il Governo ha già adetto che verrà attuata in seguito, attendono fiduciosi fli emendamenti esodati e donne. Così Elide Alboni , amministratrice del Comitato esodati, licenziati e cessati, rievoca il post di Armiliato per lanciare un importante appello al Governo affinché metta fine al dramma sociale degli esodati ancora non salvaguardati. Eccovi le sue parole.
Pensioni 2019, servono urgenti emendamenti per gli esodati
Così Alboni “Sul ‘Finalmente nasce un nuovo Stato sociale, più equo e vicino ai bisogni dei cittadini’ come si legge nel post dell’on. Davide Aiello in realtà: 6000persone stanno ancora attendendo la PROVA delle assicurazioni avute dal maggio 2018 con il Presidente della Camera Fico e terminate con COMUNICATO STAMPA di garanzia il 18 ottobre con il vicePremier Di Maio”
Poi prosegue: “Uno Stato sociale ( nuovo o vecchio) ma #equo e vicino ai bisogni dei suoi cittadini è in #priorità rispettoso della loro #Dignità e ne rispetta i Diritti guadagnati in una vita di lavoro ma rubati nella notte del dicembre 2011 , data in cui fu sovvertita ogni certezza a persone già uscite dal lavoro in #attesa della loro pensione così negando un range transitorio come osservato in tutta la UE . Poi conclude il post dicendo:
QUESTO E SOLO QUESTO VA RESTITUITO : il diritto alla pensione! LA BUONA OCCASIONE, SEPPUR IN EXTREMIS , è nelle modifiche rilevanti al Decreto in Conversione da domani entro 60 giorni ❗ PS : il #Comitato si è già preoccupato di sollecitare EMENDAMENTI che ci sono stati assicurati nelle more del Diritto . Tra gli appelli al Governo si alza forte e chiaro quello di Paola Viscovich amministratrice del gruppo fb opzione donna le escluse che chiede di ricomprendere nella proroga dell’opzione donna anche le nate nel 1961, ossia di estendere la data di maturazione dei requisiti (35 anni di contributi- 58/59 anni d’età) al 31/12/2019. Le sue parole:
Pensioni anticipate, ancor possibile estensione della proroga di Od
“Signori Onorevoli, il decreto è pronto. Avete fatto del vostro meglio, e ve ne diamo atto. Ma siete proprio sicuri che non si possa aggiungere altro? Possibile estensione di Opzione Donna, ad esempio? Le donne che maturerebbero i requisiti anagrafici e contributivi nell’anno in corso, sono proprio quelle che andrebbero incontro ad una maggiore percentuale di penalità, che invece si riduce per le donne più anziane e con una contribuzione più alta. Le donne del 61 dunque, sono proprio quelle per le quali il vantaggio per lo Stato, concedendo loro la pensione con le condizioni di Opzione Donna è più alto! Inoltre per effetto delle finestre di 12/18 mesi il costo, irrisorio, per accontentarle, si sposterebbe al 2020 e oltre! Si il decreto è pronto, ma siamo fiduciose che lo rendiate emendabile.
Ci auguriamo che tutti voi, dopo aver lavorato alla risoluzione dei temi impegnativi che contiene, possiate adesso avere un attimo di serenità per soffermarvi su ciò che ancora si può migliorare, prima del suo varo definitivo. Vi assicuriamo che anche noi siamo esauste, sfibrate da un’attesa che, pur sfiancandoci, non ci atterra ancora. È la forza della disperazione, ma anche della speranza… Vogliamo credere che tornerete a rileggere il capitolo che ci riguarda e a dare un senso di attualità a Opzione Donna, aggiornandola al 2019 e non relegandola al passato al 2018 ormai trascorso. Grazie.”
E’ incredibile venire esclusi da ape social , per aver lavorato per solo 3 giorni dopo la fine della mobilita’ e da 3 anni di nuovo disoccupato. Questa legge degna di burundiland disincentiva i disoccupati a trovarsi un lavoro per sopravvivere , si viene severamente puniti per questo, con il non diritto a questo anticipo pensionistico. Incredibile solo in Italia sono possibili certe assurdita’
A MIO AVVISO UN EMENDAMENTO SAREBBE QUELLO DI RIVEDERE LA DECISIONE DELLA SPERIMENTAZIONE TRIENNALE DELLA QUOTA 100. NON VEDO COSA CI SIA DA SPERIMENTARE. CHE IO SAPPIA LE SPERIMENTAZIONI SI FANNO NEI CENTRI DI RICERCA. LA QUOTA 100 DEVE ESSERE STRUTTURALE E BASTA POI OGNUNO DECIDE DEL SUO FUTURO
Buonasera, ho 27 anni e 8 mesi di contributi effettivi versati come lavoratore dipendente e 8 anni di contributi versati nella gestione separata. L’ottava salvaguardia mi è stata respinta perché il cumulo non è stato accettato. Sono disoccupato /cessato da lavoro dipendente dal 2010. A maggio compiro’ 63 anni. Quali speranze ho che la nona salvaguardia permetta il cumulo contributivo? Ringrazio tutti per la risposta. Un saluto cordiale. Guido Cervetti
Guido anche a lei dò il suggerimento che ho dato a Rosella ossia: per domande così tecniche si rivolga ai massimi esperti ossia Luigi Metassi o Elide Alboni amministrtaori del comitato esodati licenziati e cessati, cerchi la loro pagina su Facebook o li contatti in privato su messanger, sono certa che troverà in loro ottime persone competenti.
Anche questi ci hanno preso in giro. A 62 anni avrò più di 43 anni di contributi, più la finestra di sei mesi = nuova Fornero!!!