Il tavolo di confronto tra Governo e sindacati, tanto atteso dai lavoratori dopo la fase di lockdown, riprenderà finalmente martedì 28 luglio, a tal riguardo abbiamo avuto modo questa mattina di interfacciarci con Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil, al fine di comprendere quali sono le priorità della Cgil e quali richieste avanzerà al Governo in fase di confronto. Tra le misure messe in luce da Ghiselli anche il riconoscimento ai fini previdenziali del lavoro di cura delle donne.
Su tale questione si spende da tempo l’amministratrice del CODS, Orietta Armiliato, che confida possa essere presa in considerazione, dati anche i risparmi accertati di Quota 100, la sua proposta di una quota 100 rosa, che vedrebbe l’accesso al pensionamento anticipato per le donne, in considerazione della valorizzazione del lavoro di cura, con 36 anni contributivi, anziché gli attuali 38, mantenendo fissi i 62 anni d’età anagrafica richiesti. L’Armiliato spera altresì venga meno, in fase di stesura della LdB, la proroga dell’opzione donna con il metodo del ‘di anno in anno’ che non solo non permette alcuna pianificazione futura ma genera ansia tra le lavoratrici, e chiede al Governo questa venga prorogata da subito fino al 2023. Per esprimere le proprie proposte e considerazioni sull’attuale fallace metodo del ‘di anno in anno’ che sta accompagnando la proroga dell’opzione donna, ha scritto e pubblicato poi sui social una lunga e precisa lettera all’Onorevole Puglisi, sottosegretaria di Stato del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Di seguito, senza più nulla aggiungere, perché ci pare completa ed esaustiva, ve la riproponiamo.
Pensioni anticipate 2020, Armiliato scrive alla Puglisi: Quota 100 rosa e proroga opzione donna al 2023
“Gentile dott.ssa Puglisi,
La contatto a nome del ComitatoOpzioneDonnaSocial (CODS), che ho fondato e che amministro, poiché come piú volte Le ho significato tramite le mie e-mail, inviate alla Sua segreteria, sto portando avanti l’istanza che vorrebbe NON vedere attuato, relativamente alla proroga della misura dell’Opzione Donna capitolo che auspichiamo venga inserito nel prossimo programma governativo funzionale alla stesura della Ldb, il sistema che vede prorogare la misura con il barbaro metodo del “di anno in anno”, una pessima pratica legislativa, che non consente pianificazioni di nessuna natura, proprio negli anni in cui le lavoratrici vanno incontro ad una sempre maggiore fragilità sia fisica sia emotiva.
Pensioni anticipate, ultimissime: le richieste del CODS al Governo
Ciò detto, quello che noi chiediamo é che vi sia l’estensione di questa misura fino a comprenderne la sua logica applicazione che è stata reputata essere efficace fino all’anno 2023, dopodiché come naturalmente lei meglio di me sa, non avrebbe più valenza per via del metodo di calcolo applicato per chi sceglie di aderire (contributivo puro), chiediamo dunque, che l’istituto si proroghi in un’unica soluzione fino alla sua chiusura tombale.
Considerato che più volte é stato evidenziato dal Presidente Tridico che una proroga di questo istituto al 2023 costerebbe circa 400mil anno, riteniamo che la nostra non sia una proposta mirabolante ma, altresì, percorribile ed utile alle donne che desiderano (o devono….) sceglierla, anche in virtù dei significativi minori costi rilevati per l’utilizzo di Quota💯che ha un fondo già stanziato e che, anche visto in proiezione, é risultato essere più che capiente.
Fermo restando l’istanza del riconoscimento del lavoro di cura domestico ordinario, che continueremo senza meno a portare avanti per le donne di oggi e di domani anche con la nostra proposta di #QuotaCentoRosa da inserire fino alla fine della sperimentazione affinché fornisca la possibilità di accesso alle donne, fermo restando il requisito anagrafico pari a 62 anni ma con l’abbassamento a 36 anni invece dei 38 richiesti, proprio in virtù della valorizzazione del lavoro di cura suddetto oltre all’impossibilità di raggiungere gli anni di contribuzione attualmente necessari.
Riforma pensioni, l’appello su quota 100 rosa e opzione donna al 2023
Auspichiamo che anche questa istanza possa essere sostenuta durante il dibattito parlamentare così come siamo certe che vorrá prestare attenzione e quindi appoggiare la significativa iniziativa di un’unica proroga per le lavoratrici che desiderano aderire alla misura dll’Opzione Donna, senza dover subire lo stillicidio eventuale ed incerto del “di anno in anno”.
Crediamo fermamente che questa possa essere espressione di rispetto verso le donne vessate da sempre da norme che le penalizzano, oltre che manifestazione di equità, da parte del Legislatore.
Grazie in anticipo per una Sua cortese risposta che condividerò con le oltre 6100 iscritte al Comitato che sono da tempo in stressante angosciosa attesa. Buon lavoro e a presto leggerLa. Orietta Armiliato (Fondatrice e Amministratrice)
ComitatoOpzioneDonnaSocial (CODS)”.
Di seguito un consiglio che l’Armiliato dà alle proprie iscritte rispondendo ai commenti ed ai likes piovuti a seguito del suo post in cui ha reso pubblica la sua azione, affinché la lettera possa essere condivisa il più possibile e le misure abbiano maggiore probabilità di divenire realtà.
Riforma pensioni: occorre un’azione sinergica tra le lavoratrici
“Questa lettera aperta fa parte delle azioni che oltre ad altre individualmente, ho portato e porto avanti.
Se volete, potrete cambiare l’indirizzo del destinatario ed estenderla ad altri siano essi,parlamentari, membri del Governo o politici vari. Gli indirizzi e-mail sono disponibili sui siti istituzionali di Camera e senato e su quelli dei partiti politici, fermo restando che potreste utilizzare anche sia le bacheche FB sia messenger: praticamente tutti oramai hanno una pagina disponibile. Sconsiglio l’uso di Twitter poiché so per certo che molti per non essere “tempestati” adoperano filtri per alcune parole chiave tipo “ Opzione Donna “ per intenderci”.
Cosa ne pensate delle richieste del CODS al Governo, sareste favorevoli alla Quota 100 rosa proposta e alla proroga dell’opzione donna fino al 2023? In tal caso, a seguito della lettura di questo articolo, se vi ritrovate nelle istanze portate avanti dall’Armiliato, potreste in primis iscrivervi al CODS su facebook e poi condividere come ‘parte attiva’ la lettera al fine di darne maggiore risalto.
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Le donne di una certa età sono stanche di lavorare, non possono accudire più i genitori anziani bisognosi di cure , non possono più guardare i nipotini . Ma il nostro stato non si vergogna? Sono nata nel 1959 è attualmente mi tocca ancora lavorare . Presto il mio servizio in un supermercato nel reparto freschissimi, carico surgelati e sono sempre a contatto col freddo . Il mio lavoro non è considerato usurante, ma il mio corpo è pieno di dolori. Purtroppo per alcuni anni persi durante la mia vita lavorativa non posso usufruire di quota 100 perché mi mancano sei mesi di contributi al raggiungimento. Opzione donna sarebbe l’ideale per andare in pensione ma con il ricalcolo esclusivamente contributivo ci si ritrova con un assegno pensionistico tagliato del 30 per cento. Possiamo batterci per avere una riforma pensionistica che ci permetta negli anni avvenire di vivere decorosamente. Un saluto a tutti.
Io credo che un vero impulso all’economia del nostro paese lo darebbero molto di più i giovani, se avessero la garanzia di un lavoro. Sono i nostri giovani che devono ancora costruire tutto nella vita. Perché si ostinano a lasciarli sul divano mentre noi dobbiamo continuare a lavorare fino allo sfinimento?
..magari considerare per opzione donna il conteggio misto dei contributi e non penalizzante solo contributivo.. ma neanche le donne in politica le vedo scaldarsi sull’argomento….hanno altri importi con cui destreggiarsi LORO..
Bell’articolo e bella lettera della sig.ra. Armiliato, che esprime chiaramente i nostri stati d’animo. provo un pò di tristezza per questa che sembra una guerra tra lavoratori sulla conta dei contributi. La flessibilità in uscita è una regola anche per altri stati, mentre altri hanno una età per la pensione di vecchiaia molto inferiore alla nostra, (ricordo che opzione donna per l’uscita anticipata prevede una penalizzazione). Quello che non capisco è perchè ci si ostina a far lavorare vecchi che hanno esaurito le energie, quando i giovani impiegano le proprie per fare a cazzotti per le strade o per le piazze con atti di bullismo ecc. ecc., non potrebbero incanalarla nell’ambiente di lavoro e cominciare a farsi una pensione? Invece si vuole presentare ai lavoratori anziani la pensione come la carota attaccata davanti al muso del mulo, più andiamo avanti, più invecchiamo e più si allontana. Il covid comunque ci ha insegnato che la nostra aspettativa di vita si è di molto abbassata e siamo preoccupati per il futuro.
Ho 62 anni e lavorato 1 anno in settore privato dopo di che’ sono stata chiamata da graduatoria per lavorare in un posto pubblico che per ben 4 anni mi ha regalato un contratto a convenzione dove non mi potevano versare i contributi e ne’ avrei potuto versarli personalmente. Insomma un posto pubblico che per ben 4 anni mi ha regalato un contratto a convenzione dove non mi potevano versare i contributi e ne avrei potuto versarli personalmente. Immessa in ruolo ho praticamente perso quei 4 anni .
Quindi dopo aver lavorato 40 anni me ne ritrovo 36 e non dovrei essere un pochino arrabbiata quando i politici dicono che le pensioni costano ,che quota 100 va abolita e altre stupidaggini? non dicono mica che costano troppo le loro che pur non avendo fatto bene il loro lavoro vanno tagliate soprattutto per non aver raggiunto gli obiettivi per un’ italia migliore !
Buongiorno a tutti, SONO DONNA nata nel 1963 ed ê dal 1981 che lavoro, non mi sono MAI RISPARMIATA in niente!!! Lavoro Casa Figli Famiglia e Tutto il Resto che comporta la vita… Cos’altro VOGLIANO da NOI DONNE!!! VOGLIAMO ANDARE IN PENSIONE SIAMO LOGORATE, POSSIBILE CHE NON ARRIVANO A CAPIRLO!!!
(soprattutto mi meraviglia La Signora Fornero, altro che lacrimuccia, sapeva bene quanto ci avrebbe prese in giro!!!)
Buona Vita a TUTTE un abbraccio
Spero che politica ed economisti capiscano che solo un ricambio generazionale nei luoghi di lavoro potrà risollevare l’economia italiana. Troppi danni ha creato la riforma Fornero, anziani sui posti di lavoro e giovani a casa con lavori saltuari. Quota rosa aiuterebbe molte donne a smettere di lavorare con una pensione dignitosa, al contrario di opzione donna che rende le donne povere. Basta andare all’Inp e parlare con un consulente e te la sconsiglia.
Io spero veramente che opzione donna continui fino al 2023 perche’ non ce la faccio piu’…ho 37 anni di anzianita’ una famiglia pesante sulle spalle e penso proprio che non ce la faro’ ad arrivare ai 41 anni e 10 mesi…ma sono nata nel 1963 e quindi non posso usufruire di opzione donna purtroppo…
In Italia dicono che ci sono 150 miliardi di evasione fiscale ogni anno, il presidente della Lombardia è indagato per 5 milioni di euro in Svizzera…….
E poi la signora Fornero e altri personaggi rompono OGNI GIORNO …… su Quota 100 e le pensioni di lavoratrici e lavoratori.
BASTA AVETE PASSATO OGNI LIMITE DI SOPPORTAZIONE.
La signora Fornero, non sa come si lavora su una linea di montaggio di una fabbrica, il corpo si logora per i movimenti ripetitivi. Le donne che lavorano in fabbrica non sono mai andate in pensione con 15 anni e sei mesi come gli statali, 35 anni di fabbrica erano già faticosi, ma la Fornero ha dovuto infierire ancora di più dando il contentino opzione donna e farle andare con una pensione da fame visto che c’è una decurtazione del 30 per cento. Dei giovani non ha mai avuto grande ammirazione la finisca di nascondersi. Il cambio generazionale nei posti di lavoro garantirebbe una vita dignitosa a lavoratori e giovani.
Chiediamo alla SIG.A FORNERO quante pensioni percepisce e quanto percepisce.
e da quale eta’. NO KOMMENT
Buongiorno, spero ci
sia la proroga di opzione donna almeno sono libera..grazie mille
Margherita Cappella
La libertà è una bella cosa dopo anni di lavoro, ma trovarsi con 800€ di pensione prevede una vecchiaia povera a meno che si spera sulla reversibilità del marito. Qualsiasi decisione prendi valutala bene, alcune mie colleghe se ne sono pentite spese e tasse rimangono.
È più che giusto prorogare opzione donna fino al 2023 e proporre quota 100 rosa.
Bisogna mettere un tetto chiaro per tutti uomini e donne di età massima di vecchiaia, direi 64 anni. Mantenendo poi Quota 100 per tutti donne e uomini con età massima di 60 anni. Una rivorma delle pensioni deve durare almeno 10 anni.
Per adesso direi la rivendicazione è :
QUOTA 100 NON SI TOCCA!!!!!
Sono assolutamente d’accordo ! Quota 100 è la cosa migliore uscita daglio ultimi governi, e piaccia o meno, dobbiamo ringraziare Salvini. Quota 100 rosa e Opzione Donna mi sembrano surrogati inutili, tanto più che si parla di “lavori di cura” che da tempo eseguono anche gli uomini, per cui mi pare discriminante. Opzione Donna ? Ho conosciuto donne che hanno aderito e ora si mangiano le mani per averlo fatto : a meno che non hai altre entrate, OD è un cappio al collo. Portiamo avanti, invece, la richiesta di una quota 100 strutturale, senza perderci in idee del genio che assomigliano a stupidaggini
Ci si lamenta sulla proroga di anno in anno di Opzione Donna quando si fa sciacallaggio mediatico su Quota 100 che da 1 anno a questa parte viene quotidianamente attaccata e a giorni alterni se ne chiede la abolizione immediata lasciando i possibili fruitori nella impossibilità di programmare il proprio futuro. Sarebbe bene anche su questo mettere una parola di chiarezza definitiva.
Condivido pienamente!!!!
CONDIVIDO PIENAMENTE QUANTO SCRITTO DA ANDREA NOTO!!!!
Sono nata a gennaio 1959 e a gennaio 2021 potrei fare domanda di pensiobe per quota 100 ma…..un giorno si e un giorno si vedo pubblicati articoli che parlano di un eventuale chiusura anticipata di quota 100!!!…..e anche basta!!!!….non se ne può più……possibile che nessun governo si renda conto che non si puo giocare con la vita delle persone???….altro che pianificare il proprio futuro….. qua è già un miracolo se ci arriviamo vivi alla pensione…..ah già dimenticavo…..io se ci arrivo viva ci andrò con 62 anni e 8 mesi di età e 41 anni di contributi!!!….non è poi un regalone quello che mi fanno!!!! Grazie….scusate lo sfogo
Brava!!!
Pensate tanto a quota 100, quota rosa ma per le donne come me che hanno avuto la carriera interrotta per pensare alla famiglia chi ci pensa? Mi sembra che una donna che arriva a 63/64 anni anche se ha solo 28/30 anni di contributi abbia tutto il diritto di poter scegliere se ritirarsi o continuare la sua carriera lavorativa. Se hai iniziato a lavorare tardi o hai degli spezzoni lavorativi anche se va fino a 67 sempre pensione minima è. Pertanto pensate anche a noi grazie
E’ giusto pensare di anticipare tutto!Ma bisogna tener presente di quei 50enni che anno perso il lavoro:non per cause loro!E che mai sono risaliti in sella!Arrivati a 62 anni vanno mandati in pensione subito,con i contributi che hanno!Dato che non lavorando non maturano più contributi.
Quota rosa: 62 anni e 36 di contributi….va bene…ma chi ha 60 anni e 39 di contributi? Quota 100 niente….opzione donna un furto….opzione rosa nemmeno.
E chi a 60 anni ne ha 41 di contributi e deve aspettare il 2022? E farà quota 105?
5 anni di lavoro in più rispetto a un quota 100 (bene per lui) ma per me una bella fregatura e senza possibilità di scelta.