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Pensioni anticipate 2019, novità oggi 14 gennaio: Di Maio promette Quota 41 entro 5 anni

Sabato in Sardegna il vicepremier Luigi Di Maio é tornato a parlare di pensioni anticipate, e nello specifico ha menzionato quota 100 e la tanto discussa quota 41, grande esclusa dal maxi decreto che dovrebbe arrivare a giorni.

Il vicepremier ha ricordato non solo che il reddito di cittadinanza e quota 100 saranno nello stesso decreto, ma si é rivolto ai tanti precoci delusipromettendo che la quota 41 non é un capitolo chiuso. Eccovi le sue parole e la risposta di un precoce, Andrea detto il Toscano, che ha deciso di scrivere una lunga lettera rivolgendosi direttamente al Governo.

Pensioni 2019, Di Maio promette: entro 5 anni quota 41

Il vicepremier da Porto Torres tranquillizza i lavoratori precoci e mentre ricorda che il maxi decreto, che dovrebbe essere portato in discussione Giovedì, conterrà sia il capitolo pensioni quanto il reddito di cittadinanza, fa un promessa a tal riguardo: “Ve lo prometto abbiamo iniziato con quota 100 ma abbiamo 5 anni davanti per arrivare a quota 41″. Dunque il vicepremier assicura che entro 5 anni i lavoratori precoci potranno finalmente contare sulla quota 41 per tutti, quel provvedimento chiesto a gran voce da quanti hanno già alla spalle ben 41 anni di contributi versati, ma per il Governo sono troppo giovani per poter accedere alla pensione.

La quota 100 taglia fuori tutti i quarantunisti che non arrivano ai 62 anni anagrafici richiesti pur avendo molti più dei 38 anni di contributi che apriranno le porte ai beneficiari del provvedimento. Il paradosso, dunque, che fa infuriare i precoci: chi ha lavorato di più , sacrificando la propria giovinezza, é relegato al lavoro, chi ha lavorato meno, ma ha la ‘fortuna’ di essere più anziano, potrà ritirarsi prima. Le rassicurazioni non bastano, tra 3/5 anni i precoci, dicono sui social, si saranno quasi ‘estinti’, che senso hanno allora queste promesse? Così Andrea detto Il Toscano scrive al Governo, che in campagna elettorale aveva promesso ben altro.

Pensioni anticipate 2019, la lettera di un precoce: ci vediamo alle Europee

Così Andrea scrive sulla sua pagina facebook, raccogliendo molti likes e commenti che accomunano la frustrazione di altri colleghi: “Egr. Governo del “CAMBIAMENTO, chi le scrive è un lavoratore precoce. Sicuramente Lei conoscerà questa categoria che non viene mai nominata se non per accennare al fatto che effettivamente esistiamo, che stiamo lavorando oltre ogni limite ed ogni categoria che fino adesso è potuta andare in pensione. Siamo la categoria che più è stata danneggiata dalla disgraziata Legge Fornero e, malgrado questo, non un provvedimento, una facilitazione, o almeno delle parole che possono lenire le nostre frustrazioni e le amarezze che fino adesso siamo stati costretti ad ingoiare. Il nostro “mantra”: QUOTA 41 viene bellamente ignorato anche dal Suo Governo che ha fatto delle proposte, come la quota 100, che sebbene faciliti dei lavoratori, di fatto discrimina coloro i quali stanno lavorando da 41,42 o 43 anni. Per cui mi dica lei se le sembra giustizia mandare in pensione che ha 38 anni di contribuzione ed ignorare chi ne ha anche 4 o 5 di più. E’ vero che, iniziando a lavorare a 14 o 15 anni, l’età di pensionamento con 41 anni di contributi rimarrebbe bassa, ma se l’esser stati costretti a lavorare a quella giovane età, poco più che bambini, si ritiene sia una colpa, ebbene sì, noi siamo colpevoli! Siamo colpevoli di aver dovuto aiutare le famiglie, siamo colpevoli di aver fatto risparmiare allo Stato costi scolastici, siamo colpevoli di aver materialmente costruito l’Italia, ed infine siamo colpevoli di aver pagato le pensioni a baby pensionati, a tutti coloro che hanno avuto scivoli, facilitazioni, agevolazioni e benefici a bizzeffe”

Poi prosegue facendo notare la delusione che questo Governo ha inflitto hai precoci, che avevano dato massima fiducia al cambaimento annunciato a gran voce in campagna elettorale: ” Ed ancora il conto viene presentato a noi precoci. Lei non si immagina quanto abbiamo sperato in un Governo che finalmente avrebbe dovuto appianare queste differenze che ancora adesso sono vigenti. Io e il mio gruppo FB dei lavoratori precoci stiamo conducendo questa battaglia da anni perché ci sia riconosciuto almeno una parte di quello che lo Stato stesso aveva promesso. Da persone ragionevoli quali siamo, infatti non volevamo ancora la pensione con 35 anni, o 38 o 40. Sapevamo che non poteva essere fatto con i conti e le risorse attuali, quindi abbiamo scelto, con piena onestà intellettuale di poter andare in quiescenza con 41 anni di contributi, senza vincoli di età e senza penalizzazioni, che a noi è sembrato un tempo giusto perché una persona possa finalmente riposarsi e dedicare qualche anno anche a sé stesso, alla propria famiglia, ai figli, ai nipoti e agli amici. Devo dire che al momento niente di tutto questo è uscito dai vari Governi, se non una sola possibilità: avere avuto un lavoro usurante. Infatti questo provvedimento ha contribuito a mandare in pensione una manciata di persone, come un contentino o una mancia”.

Andrea a Durigon: non vogliamo regalie, ma il nostro diritto allla pensione

Poi rivolgendosi al sottosegreraio Durigon scrive: “Sig. Sottosegretario, noi non vogliamo mance, regalie, o concessioni. Noi vogliamo quanto è nel nostro diritto pretendere e quanto questo Stato deve restituire a tutti noi lavoratori precoci. Nelle varie trasmissioni che attualmente vanno in onda si parla solo di Quota 100, di Ape Social, di Opzione donna, di esodati e altre situazioni. Non che queste categorie non siano importanti, anzi hanno un’importanza al pari della nostra, ma di loro si parla e dei lavoratori precoci no. Ma io forse conosco il perché. E questo mi crea ancora più imbarazzo poiché non esiste nessun motivo, oltre alla convenienza che tutti i precedenti Governi hanno avuto nel tenerci al lavoro oltre ogni limite umanamente immaginabile e se non ne viene parlato è solo perché non esistono motivi o situazioni che possono giustificare questa mancanza di attenzione e in un qualsiasi confronto il nostro interlocutore non avrebbe avuto nessuna scusante a sua difesa !!
Noi crediamo di meritare certamente di più di quanto i vari Governi NON ci hanno concesso fino ad ora e ci rimettiamo a Lei e al Suo Governo”

Poi alcuni suggerimenti al Governo, che ad oggi pare non aver accolto le priorità: “Mi permetto una critica che potrebbe in un certo qual senso riaprire la partita: i provvedimenti che avere deciso di attuare, nel tempo, li avete invertiti tutti. Sarebbe stato più logico, per primo cancellare l’Aspettativa di vita, poi per secondo concedere a tutti di poter andare in pensione con 41 anni di contributi e, soltanto dopo la quota 100. Questo sarebbe stato l’ordine giusto.
Io non so se il vostro agire è giusto o sbagliato, non sono giudice ne giurato. Ma una riflessione in più sarebbe stata una cosa saggia. Siete stati da tutti, avete interpellato tutte le categorie, compreso forse i raccattapalle delle bocciofile. Cosa vi sarebbe costato interpellare anche noi “Quarantunisti”? Magari vi riscriverò dopo le Elezioni Europee, forse ci darete finalmente ascolto. Con perfetta osservanza la saluto.”

Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 10 commenti

  1. Giovanni

    salvini sei piccolo piccolo, fai promesse che non mantiene

  2. Donato

    Salvini ti ho votato per quota 41 mi hai preso in giro me tutti quelli che ti hanno votato per la quota 41 non c è cosa peggiore della delusione sei lassu grazie anche ai nostri voti

  3. Giuseppe C.

    Se dell’attuale generazione se ne sono infischiati?, dato che tra cinque anni andrà con la legge Fornero, anche delle future se ne infischiano?: perché, ormai, prima dei quaranta anni, un lavoro con una parvenza di quasi regolarità i cosiddetti giovani non lo trovano e, allora, di quota 41, NE USUFRUIRANNO GLI OTTANTUNENNI FUTURI: SI VUOLE DIRE CHE CIO’ COSTITUISCA UNA “RIFORMA STRUTTURALE”: 81 E 41? Spero di no.

  4. Giorgio

    Se la prenda con comodo anche un lustro va bene!!!! Bugiardi infami

  5. mario

    sti coglioni sono ancora peggio dei precedenti.Ricordo come ha detto qualcuno che quota 41 l aveva promessa salvini.

  6. Giuseppe C.

    Entro cinque anni tutti in pensione con quota 41, per prendere meno che con la legge Fornero di cui, ormai, tra cinque anni potremo più vantaggiosamente usufruire.
    Il problema è che la promessa l’ha fatta l’attuale Ministro dell’Interno e, invece, la porta avanti il Ministro Di Maio che, posso sbagliare, ma ho l’impressione che preferisca DEDICARE FONDI AL REDDITO E PENSIONE DI CITTADINANZA INVECE CHE A MANTENERE LE PROMESSE DI “ABOLIZIONE” DELLA LEGGE FORNERO, FATTE DALL’ATTUALE MINISTRO DELL’INTERNO, ORA OCCUPATISSIMO A PARLARE DI MIGRANTI!

  7. Giuseppe C.

    AH, AH, AH… ESILARANTE! ENTRO CINQUE ANNI, QUANDO ORMAI, SI SPERA, SAREMO ANDATI TUTTI IN PENSIONE CON LA LEGGE FORNERO! MA DICE SUL SERIO O SCHERZA?

  8. luigi

    Caro Di Maio, senza offesa ma sei proprio un meridionale DOC e chi lo dice e un campano come te, Nolano, per essere preciso ( ma voglio precisare subito, un meridionale lavoratore sempre in regola, iniziando a sudare già alla tenera età di 10 anni), e tu??
    Ma con le Tue affermazioni chi Vuoi prendere per il culo?
    Tra cinque anni il gruppo dei precoci di cui faccio parte circa 700.000/800.000 saranno/saremo già a riposo con la folle Riforma Fornero o con la dolce mano di Dio..
    Chi verrà dopo, significa che ha iniziato almeno dieci dopo per cui ingiustizia sopra ingiustizia.Un classico per Voi, siete campioni in questo ramo, diciamo un mast!!
    Il Vostro governo è un gigantesco bluff, vedi air Force Renzi, siete anche dei bravissimi bugiardi, leggendo oggi il Vostro Contratto del Buon governo, ci si chiede, Buon Governo di cosa?? Mi risponda punto su punto su quello che avete fatto,,,( extra comunitari li avete fermati, STOP… ma Le ricordo che paghiamo la diaria quotidiana, mantenendone circa 700.000 non dimenticatelo, sono circa 5/7 miliardi, guarda caso i soldi che servirebbero per mandare in pensione i precoci dopo 40/41/42/ anni di lavoro una strana coincidenza!!!)Sono troppe le coincidenze che pagherete molto presto!! credo che già alla prossima tornata elettorale (maggio) i cittadini presi per i fondelli Ve le suoneranno di santa ragione.. Dalle stelle alle stalle, a braccetto con i leghisti che si sono come per incanto purificati come redenti, nulla più sui Terun fannulloni, oggi gli date pure il reddito di cittadinanza, la secessione scomparsa, sulle macro regioni del Nord affondate, su Roma Ladrona, ora sono tutti rispettosi delle norme, oggi e tutto ok a Roma, tutti santoni… Siete dei banali mercenari che giocate con la vita dei cittadini di questo paese. E devo anche dire che il cittadino fa la sua parte di menefreghismo, voltandosi dall’altra parte questo pur di portare a casa qualcosa anche se non gli spetta a qualsiasi costo.. Un popolo di mercenari, evasori fiscali incalliti, credo che qualche lezione potrebbe risultare utile, magari impartita dal popolo francese, che saranno certamente antipatici, mai sui diritti non si scherza sono C°°° per tutti , non si fanno calpestare da nessuno,, Mentre noi invece, per il posticino assicurato (magari pubblico) vendiamo ogni giorno i nostri diritti, dimenticandoci di tutto il resto. Tutto questo a favore di tutti questo manipolo di mercenari seduti in poltrona rossa.. VergognateVI tutti. E se per caso credete o riterrete di essere nel giusto; mi vergognerò io per VOI.
    Distinti saluti.
    Luigi Napolitano

  9. Walter

    Caro giggino potevi anche. Ri sparmiarti di dire faremo la 41 per tutti fra cinque anni.. Fra cinque anni i precoci non esisteranno più.. Bravi come al solito ci avete ancora una volta preso per il c…o… Siete veramente dei pagliacci

  10. Renato

    questo governo non ne ha ancora combinata UNA giusta , ma da persone incompetenti solo questo ci potevamo aspettare . Voglio proprio vedere alle Europee quanti fessi gli daranno ancora il voto .

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