Le novità in tema di pensioni anticipate giungono dal Presidente della commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, che nei giorni scorsi a Telefriuli ha presentato una proposta di Riforma Pensioni che torna a parlare di flessibilità in uscita dai 62 anni. Questa mattina abbiamo raggiunto l’onorevole Rizzetto allo scopo di comprendere se avevamo inteso bene i punti salienti della sua misura che paiono ricordare molto da vicino il Ddl 857 proposto all’epoca, nel 2013, da Damiano-Baretta-Gnecchi. L’Onorevole ci ha confermato che i nostri sentori sono corretti, in quanto nella proposta si va effettivamente a rievocare il principio di base che all’epoca era stato proposto dall’Onorevole Cesare Damiano, ossia un’uscita dai 62 anni e 35 anni di contributi con un massimo dell’8% di penalizzazione. Vediamo i dettagli della proposta:
Pensioni anticipate 2025, Rizzetto rispolvera in parte la proposta di Damiano
Molti lavoratori ricorderanno il Ddl 857 di Cesare Damiano che avrebbe permesso, se approvato, l’uscita anticipata dai 62 anni d’età, con il 2% di penalizzazione per ogni anno di anticipo rispetto all’epoca ai 66 anni. Oggi la proposta di Rizzetto pare davvero ricordarla molto da vicino,
*Possibilità di accesso alla quiescenza dai 62 anni d’età, anzianità contributiva di 35 anni, penalizzazione dell’8% sull’assegno
Tale percentuale andrebbe a decrescere in due casi: con l’aumento dell’anzianità contributiva ( esempio infatti con 62 anni d’età ma con 40 di servizio si avrebbe una penalizzazione inferiore e pari al 3.6%) o con l’aumento dell’età anagrafica (chi accederà alla quiescenza con soli 35 anni di contributi ma 64 anni d’età si vedrà decurtare l’assegno del 4%), queste solo alcune delle possibili combinazioni.
Come aveva immaginato Damiano, primo firmatario del Ddl 857, anche Rizzetto ha pensato a casi in cui possono annullarsi del tutto le penalizzazioni, e casi in cui restando più a lungo al lavoro si potranno avere incrementi dell’assegno.
La proposta di pensione anticipata di Rizzetto prevedrebbe un annullamento delle penalizzazioni per chi va in pensione raggiunti i 66 anni con almeno 35 anni di contributi ed un incremento dell’assegno per chi optasse per restare al lavoro più a lungo, un aumento che potrebbe incidere per il 6% in più nel caso il lavoratore decidesse di lavorare fino a 70 anni.
Non resta che sperare che questa proposta che potrebbe tornare utile in un momento in cui le uscite anticipate risultano di molto diminuite a causa della ultime misure approvate Quota 103 contributiva, considerata poco conveniente dai lavoratori, e dell’opzione donna con eccessivi paletti, ormai irragiungibile per molte donne, abbia un esito migliore rispetto alla Ddl 857 che piaceva ai lavoratori ma non ha mai visto la luce.
Il Deputato di Fratelli d’Italia ha spiegato di aver individuato le coperture finanziarie necessarie per dare il via alla sua proposta, ma ha altresì fatto notare come la strada per farla accettare potrebbe essere in salita.
Proviamo nel mentre a sondare il campo tra i nostri lettori, la proposta dell’onorevole Rizzetto potrebbe, a vostro avviso, essere una valida alternativa alle misure odierne? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del portale.
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Non ho capito bene, 62 e 35 su quale ruota li devo giocare?
Si si certo ! 62 anni di flessibilità . Avanti con queste proposte da presa in giro.
Come sempre sentiamo parole da parte dei politici che ci fanno solo arrabbiare (per non dire altro) parlano di flessibilità in uscita a 62 anni. Solo balle perchè:
Età pensionabile sempre più alta: l’Italia unica in Europa
Dal 1° gennaio 2025 le pensioni saranno più basse: riduzione dei coefficienti di trasformazione.
Dal 2027 e 2029 nuovi aumenti dell’età pensionabile: +3 mesi nel 2027, +2 mesi nel 2029.
Lavoratori penalizzati: l’Italia è l’unico Paese in Europa in cui i lavoratori subiscono un doppio svantaggio: età pensionabile più alta e assegni più bassi.
Quindi almeno non prendeteci per i fondelli……
Parole in libertà
Ridicoli…
Esatto. Diciamo che si preparano il terreno per le prossime elezioni. E’ un terreno che franerà miseramente sotto i loro piedi mi auspico, visto come hanno preso in giro gli italiani soprattutto sulla questione delle pensioni…
Perchè quelli che hanno governato per dieci anni prima di questi hanno mantenuto l’ impegno sulle pensioni? Totò direbbe ” ma mi faccia il piacere”. Lei si illude sperando che la sinistra faccia di meglio sulle pensioni, legga il programma del Pd e mi raccomando, non cada dalla sedia.
Ma crediamo ancora a certi personaggi?Fac59
Solite promesse da marinaio..
E’ da oltre un decennio che si parla di questa proposta dell’ on. Damiano, proposta che ritengo di buon senso. Penso sia ora di finirla con questa continua presa in giro nei confronti dei futuri pensionandi nel riproporre ciclicamente questa proposta. L’onorevole Rizzetto essendo un autorevole esponente del partito di Fratelli d’Italia oltre che Presidente della XI commissione ( lavoro pubblico e privato ) si attivi affinche’ tale proposta venga finalmente tramutata in legge una volta per tutte.
Più che la proposta Damiano è molto simile alla proposta UTP che era però molto più organica e completa. Un tanto per completezza di informazione.
Correva l’anno 2022 Dicembre: “Pensioni 2023, Durigon e Rizzetto: opzione donna ‘vera’ nel decreto Mille Proroghe?” Non è riuscito in quello che era la più facile impresa di far prorogare “opzione donna” quella “vera”. Ma le coperture non c’erano in manovra così disse Durigon. Rizzetto ora rievoca il Ddl 857 di Damiano, e secondo voi riuscirà nell’impresa che lui stesso definisce come la strada che per farla accettare potrebbe essere in salita? A me pare che ci stia prendendo in giro.
Sono d accordo.solite parole a cui non seguono i fatti
Ricapitolando se ho capito bene:
1) la quota 41 per tutti tanto sbandierata ormai la si può considerare morta e sepolta.
2) Durigon e poi Giorgetti hanno detto a gennaio che bloccheranno l’aspettativa di vita prevista crescere dal 2027, ma al momento non sembra esserci nessun provvedimento in tal senso
3) Rizzetto propone a febbraio una flessibilità 62+35 con penalizzazione della parte retributiva fino all’8% per i “misti”
Sinceramente non so più se ridere o piangere, comunque temo che a settembre in occasione della stesura della legge finanziaria ci diranno ancora una volta che non ci sono le risorse e quindi anche per il 2026 non si farà nulla di nulla per le pensioni se non prorogare le misure attualmente in essere, cioè ci teniamo la fornero anche per l’anno prossimo.
Se avessero un minimo di decenza a quest’ora avrebbero già convocato i tavoli con i sindacati per discutere dei provvedimenti da attuare, invece mi pare che annunci a parte tutto tace.
E’ così anche per me, andrà come gli altri anni recenti.
Questi discorsi Rizzetto li ha già fatti mille volte,e questa proposta gira ormai da 12 anni e nessuno né a destra né a sinistra l’ha mai presa in considerazione, figurarsi se lo fanno adesso. Facessero almeno il piacere di stare zitti anziché prenderci per i fondelli !!
…. proposto all’epoca, nel 2013 (22 anni)
Quanti anni di attese … quanti anni di bugie e nessun rispetto.
A volte cambiano gli attori ma il copione resta sempre solo quello!
Spero tutti sappiano che quello che dice rizzetto non conta niente. trattasi in gergo di Aria Fritta.
I requisiti potrebbero anche essere una valida alternativa rispetto a quelli attuali.
Ma…c’è sempre un “ma”…è lo stesso onorevole che “ha altresì fatto notare come la strada per farla accettare potrebbe essere in salita”. Ricordiamo anche che “il Ddl 857 che piaceva ai lavoratori non ha mai visto la luce”. Non un gran precedente, purtroppo!
Speriamo in bene; mi sa tanto di proposta preelettorale anche se mancano 2 anni; saluti ai gestori del sito
I pensionamenti anticipati non devono togliere risorse agli ordinari. Deve essere fatto tutto a costo zero, cioè con penalizzazioni proporzionali.
Sì, mi piace questa proposta, se fosse approvata ed entrasse in vigore nel 2026, credo che avrebbe successo. Speriamo.
Cara Marina, adesso l’ha buttata là; vedrai l’anno prossimo quante volte la ripeteranno; per non dire nel 2027 avvicinandosi le elezioni; e poi diranno: abbiamo tentato; è colpa……. ; della congiuntura internazionale; saluti a te e ai gestori del sito
Caro Paolo,
infatti non mi faccio illusioni, so bene come andrà a finire, e cioè che bisogna aspettare i 67 anni, da lì non si scappa. Io ho iniziato il countdown, avendo già 65, -2. A meno di altre rovinose novità, ma speriamo proprio di no!
Sarebbe bello …..
ma per non creare troppa differenza con l’anticipata Fornero dei CONTRIBUTIVI PURI (64 anni e 20 di contributi.., che forse ora sono stati portati a 25) e magari farla digerire meglio
penso che andrebbe bene anche un 63 anni e 35 di contributi