Pensioni anticipate 2025: perché non puntare su opzione uomo? Pareri a confronto

Nella giornata di ieri abbiamo pubblicato un articolo in cui parlavamo dell’attuale legge di bilancio e della proroga di opzione donna con purtroppo tutti i limiti della passata legge di bilancio, sebbene, mai presi in considerazione dall’esecutivo, vi fossero differenti emendamenti pronti che avrebbero potuto ripristinare l’opzione donna originaria, certamente più utile rispetto all’attuale irraggiungibile da molte. Come immaginavamo l’articolo ha nella sezione commenti confermato, raccogliendo ancora altre testimonianze, il forte rammarico delle donne, anche un uomo, il Signor Carlo ha espresso massima solidarietà nei confronti delle donne, parlando addirittura di violenza contro le donne per il danno subito dalle stesse. Poi però é emerso anche un commento controcorrente, che ci ha colpito per i contenuti, e che torna a far parlare di opzione uomo, una misura già richiesta in passato. Vi riportiamo un paio di commenti pro opzione donna a cui facciamo seguire quello del Signor Piti che da solo sa di scrivere cose ‘scomode’ e in apertura di commento fa una premessa: “Sono perfettamente consapevole che dirò cose che l’andazzo corrente non accetta”.

Pensioni anticipate 2025-2026. Opzione donna prorogata ma con troppi limiti, ‘violenza di genere’?

Marisa scrive: “Buongiorno, sarei andata in pensione nel 2022 con 35 anni di contributi e 58 anni di età. Le uniche due condizioni che esistevano prima del totale stravolgimento.
Quanta amarezza, pensare che poi hanno ulteriormente peggiorata nel limite anagrafico arrivando a 61 anni. Vergogna!”

Silvana: “Ho due disabili in famiglia, 58 anni e lavoro in una piccola realtà. Oltre al fatto che è sempre più pesante per me andare a lavorare visto il carico che mi aspetta a casa, ogni volta che chiedo i giorni che mi spettano di legge 104 so di creare problemi…aspetto con ansia di raggiungere l’età per l’opzione donna (i 35 anni di contributi li ho da un po’)… Ma continuano ad aumentare l’età per accedere… è un incubo!

Carlo:L’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne recita:
E’ “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà”
Le modifiche, restrizioni (anche con discriminazione) per lo stesso genere al diritto di accesso ad Opzione donna non sono un danno o una sofferenza psicologica ? (es. discriminando le licenziate con tavolo di crisi previsto solo per aziende con piu di 250 dipendenti e quelle no, avere figli e non averne, opzione in vigore da piu di un decennio.. avere un invalidità inferiore al 74% rispetto al 73%… vedere modificare la legge l’anno precedente a quanto spetterebbe“.

Vi é poi chi si schiera contro opzione donna, o meglio la considera ingiusta, sostenendo che la donna viva già mediamente di più e dunque sia già avvantaggiata rispetto ad un uomo ad avere questa opzione seppur oggi peggiorata rispetto all’originaria, inoltre si potrebbe optare per la parità di diritti e dunque permettere anche agli uomini questa opzione di uscita anticipata per il 2025-26 ossia creare l’opzione uomo. I toni usati in alcune frasi, credo e spero solo in modo provocatorio (zitta etc..) non ci sono piaciuti molto, ma pubblichiamo il commento visto che solleva la questione opzione uomo che ci pare comunque interessante, sopratutto per vedere quanti uomini sarebbero favorevoli qualora questa opzione fosse offerta dall’esecutivo.

Se vale opzione donna allora dovrebbe essere proposta opzione uomo

Piti scrive: “Sono perfettamente consapevole che dirò cose che l’andazzo corrente non accetta.

Però le dico ugualmente.

a) Le donne vivono in media circa 4 anni in più degli uomini: e questo è il solo dato statistico non falsificabile o che possa essere tirato per la giacchetta dei casi personali. Quindi già godere degli stessi requisiti per la pensione degli uomini è un vantaggio, e non da poco, tanto più da quando età e importo della pensione sono collegati all’aspettativa di vita: aspettativa di vita che, sebbene maggiore per le donne, non viene fatta “pagare” in termini nè di età nè di importo.

b) Ci sarebbe quell’articoletto, il numero 3 della Costituzione, che recita: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Ora, eguali significa eguali. Se a me maschio non concedono opzione uomo e mi chiedono un anno in più di lavoro per la anticipata Fornero, eh, scuserete, signore mie, ma questa è una discriminazione di sesso. Che sarebbe una di quelle che all’articolo di cui sopra non piacciono. Però la Costituzione è sempre un po’ così, come il divano letto, si usa solo quando fa comodo, se no può stare chiusa.

c) Siccome il cesto dei soldini per la previdenza è quello che è, e non una cornucopia dalla quale escono ricchezze senza fine, basta chiedere e sgorgano dobloni, se alla categoria X (sia tale categoria quella delle donne o degli uomini, dei magri o dei grassi, dei belli o dei, brutti) diamo di più, questo implica inevitabilmente che alla categoria Y diamo di meno. Quindi, chiedere di più per le donne implica dare di meno, per tempo e/o importo, agli uomini, che pagano questa cosa con svantaggi evidenti nei requisiti. Ovviamente, tutte zitte.

d) last but not least: voi direte, conosco a memoria la storiella: le donne fanno la rava e la fava in casa in famiglia e tutt’e cose. A parte che questa cosa è perlomeno in declino, e a partire da me, maschio 64enne, che seguo mia madre malata tanto quanto lo fa mia sorella, ricordo un dettaglio che scompare sempre nel discorso. Il dettaglio è questo: OK, voi donne avete diritto a un favore previdenziale perché (sacrificio indimostrato, ma facciamo finta) siete gli angeli del focolare. Benissimo. Però allora gli angeli del focolare li fate, e senza storie né recriminazioni. Perché se qualcuno ti paga in qualche forma perché tu faccia una cosa, o rifiuti il compenso e sei libera di non fare quella cosa, o lo accetti, e la cosa la fai, e zitta. Non che volete favori di genere e parità: è un po’ troppo comoda, ne converrete

Poi dite quel che volete, ma tutto questo è ciò che è, il resto è cercare dei vantaggi o dei favorini di categoria, malamente celati da alibi patetici”.

Cari uomini e care donne a voi la possibilità di commentare quanto scritto sia da Carlo, quanto da Piti, con posizione estreme sullo stesso argomento, oppure semplicemente per rilasciarci la vostra testimonianza come hanno fatto Silvana e Marisa, che ringraziamo.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

57 commenti su “Pensioni anticipate 2025: perché non puntare su opzione uomo? Pareri a confronto”

  1. Sig.Piti dal poco garbo, ma lei dove la vede la parità tra uomo e donna nella vita? L’uomo non mi risulta partorisca figli, con tutto quello che ne consegue in termini di cura, allattamento etc. Dover sospendere per un anno il proprio lavoro con tutto quello che poi comporta. Ha mai provato lui a cercare lavoro, avendo già un figlio piccolo? Io si, mi sentivo dire che probabilmente ne avrei fatto un’altro (anche se non era nelle mie intenzioni) e preferivano fare altre scelte. Parliamo poi degli stipendi delle donne. Dov’è la parità? Sono sempre gli uomini che hanno gli stipendi più alti e non certo perchè più qualificati e sono sempre loro, tranne pochissime eccezioni che riescono a far carriera. Sig. Piti si guardi le statistiche sugli importi delle pensioni delle donne e sugli importi degli uomini!

    Rispondi
    • Mio bisnonno e’ andato in guerra e pure mio nonno … tornati mezzi rovinati … mi dicevano sempre che la prox volta volevano nascere donna

      Rispondi
    • Sig Mary dal molto vittimismo, le faccio notare che in Italia abbiamo

      – la presidente del Consiglio

      – la principale leader dell’opposizione

      – la presidente della Corte di Cassazione

      – la penultima presidente della Corte costituzionale

      sono donne.

      Per essere una categoria discriminata, ho visto di peggio…

      Rispondi
  2. Una cosa che non capisco,nella simulazione Pensione futura, dà due opzioni,nel mio caso Una uscita col sistema misto,e una col sistema contributivo,a scelta Perché se accettassi uscita col contributivo,andrei in pensione 4 mesi prima?Perdendoci ovviamente nell’assegno.Ma perché così tanto prima?

    Rispondi
    • Scusa Andrea, ma lo chiami tanto 4 mesi prima? è praticamente niente; fossero 2-3 anni prima sarebbe tanto; la differenza è se accettare le varie quote, chiaramente con il tutto contributivo, o i requisiti Fornero; saluti a te e ai gestori del sito

      Rispondi
    • Nel mio caso l’anticipo con il contributivo è dovuto alla quota 103 che ho maturato, però quel simulatore è veramente da prendere con le molle!

      Rispondi
      • Ma per quota 103 occorrono 62 anni di età se non sbaglio,io nel 2027,quando mi dà uscita possibile col contributivo,di anni ne ho 61 con circa 42 anni di contributi.Boh…e cmq vedo che ballano circa 150 euro lordi di differenza,col sistema misto.,4 mesi dopo

        Rispondi
        • Sì per la quota 103 ci vogliono 62 anni, per quanto concerne la differenza dei 4 mesi non so cosa dirti se non che anche a me qualche mese fa la funzione pensione futura dava i numeri dicendomi che potevo andare con anticipata Fornero a gennaio 2025 invece che ottobre 2025, confondendosi con la quota 103, poi dopo hanno sistemato.

          Rispondi
        • caro Andrea, facciamo un po’ di calcoli: essendo tu nato nel 1966, a quel che ho capito, pensi alle quote? intanto secondo me non sarà nel 2027 ma 2028 allora ci sta quella differenza; comunque fino al 2028…….. saluti a te e ai gestori del sito

          Rispondi
  3. Hanno riattivato la simulazione pensione sul sito Inps,togliendo i 3mesi che avevano inserito.Unica cosa,a me viene scritto che cmq c’è un anomalia nell’estratto conto,che provvederanno a correggere, è così anche X qualcun altro?Grazie

    Rispondi
  4. Sì stamattina la funzione pensione futura e’ in manutenzione, L’INPS ha smentito aumenti, ma effettivamente nei giorni scorsi c’erano mesi in più addebitati negli anni futuri, staranno velocemente tornando indietro con gli applicativi…

    Rispondi
    • Buongiorno, in realtà non hanno fatto altro che applicare in modo puntale la proiezioni della Fornero e, trattandosi di simulazioni trovo anche giusto che L’INPS l’abbia fatto.
      Infatti non solo hanno aumentato le previsioni al 2027 ma sono andati ben oltre . Nel mio caso la simulazione della ” Mia pensione futura” di vecchiaia del 2032 è di 67 anni e 8 mesi idem l’adeguamento della anticipata.
      Ripeto, mi sembra giusto che le simulazioni vengano fatte con i dati a disposizione dell’ente e la legge Fornero ha degli automatismi che nelle simulazioni devono essere presi in considerazione , ONERE BEN DIVERSO E’ QUELLO DEL POLITICO CHE DEVE DISINNESCARE NEI MODI E NEI TEMPI OPPORTUNI L’AVVERARSI DI QUELLE PREVISIONI.

      Rispondi
      • Devono attenersi alle specifiche ufficiali anche per le previsioni future, correttamente sono tornati indietro, adesso palla ai politici che faranno danni.

        Rispondi
  5. andrea, mi sembri catastrofico: tra 1 anno e mezzo cancellare la pensione d’anzianità; in merito ai 3 mesi della pensione di vecchiaia te l’ho già spiegato; mi coinvolge pienamente visto che la pensione ufficiale sarà proprio nel 2027; restare in attesa, non farsi illusioni, sperare in bene; e fino al 2027? saluti a te e ai gestori del sito

    Rispondi
  6. Inps senza vergogna!! Afferma che non è vero che ha aumentato i requisiti X andare in pensione dal 2027, quando dal sito,alla simulazione della pensione futura,i dati erano già stati aggiornati da giorni,con appunto,3 mesi in più.Stramo che la stessa rubrica Simulatore, adesso risulta in manutenzione!! ahahahah

    Rispondi
    • Sig. Andrea, l’INPS non fa le leggi, le applica. I requisiti per il pensionamento sono stati bloccati dal governo giallo-verde fino a tutto il 2026, e dal 2027 riparte la Fornero da dove si era fermata salvo eventuali modifiche prima di quella data. E’ normale che il software del simulatore fornisca indicazioni in base ai dati che ha in memoria al momento in cui viene effettuata la previsione. Ne consegue che non sia attendibile al 100% nel medio termine (anche nel breve) proprio perchè le leggi potrebbero cambiare da un anno all’altro. Nel mio caso, prima del blocco sopra citato la previsione per il mio pensionamento anticipato ordinario era il 1-6-2025 con una certa cifra, invece sono andato il 1-8-2024 con una cifra superiore. Quindi stia tranquillo. Saluti.

      Rispondi
  7. Caro Andrea.
    Le ripropongo per esteso la notizia relativa all’aumento supposto di tre mesi, a partire da gennaio 2027 è stata reale per la durata di poche ore, in quanto sia i patronati che la CGIL la hanno divulgata, in buona compagnia di qualche lavoratore che pare la abbia rilevata attraverso il calcolatore Inps.
    Detto ciò l’unica spiegazione poteva essere che il programma avesse considerato la ripartenza della aspettativa di vita inizio a 2027.
    Nel mio commento a quello di Andrea delle 19,39 di ieri, che mi sembrava un tantino imbufalito dalla notizia, gli ha fornito la possibile spiegazione sottolineando nell’ultima riga … “INPS credo abbia solo adeguato in calcolo che IN MANCANZA DI INTERVENTI è questo”. ….

    Direi che, seppur comprensibile, alcune volte la rabbia della “gatta frettolosa fa i gattini ciechi”.

    https://www.ilsole24ore.com/art/pensioni-cgil-inps-modifica-requisiti-3-mesi-piu-2027-AGM9F0CC

    Saluti.

    Rispondi
  8. Inps vergognosa!!Spero che stavolta la CGIL si faccia sentire,visto che si è già detta contraria . Hanno rotto il….,sempre sulla pelle dei cittadini,che si sono fatti il c…tutta la vita.Basta basta basta.Ora altri tre mesi di lavoro.Ma andate voi a lavorare,invece Tridico prima di lasciare si aumentò lo stipendio.

    Rispondi
    • Buona sera Andrea.
      Centra poco l’INPS.
      Questo nuovo requisito è dovu0 allo “scongelamento” di quanto valido fino al 31 dicembre 2026; dal 1° gennaio 2027, con la cadenza biennale, stabilita da ben prima di questo governo riprenderanno gli adeguamenti all’aspettativa di vita.
      INPS credo abbia solo adeguato il calcolo che in mancaza di interventi è questo.
      Saluti

      Rispondi
        • Non ha compreso il commento. Che il sito lo presenti è vero. Tra l’altro ancune testate lo danno gia rientrato. Quello che dico e’ che le regole stabilite dall’ incremento della speranza di vita prevederebbero per il 2027 questo incremento.
          Mancano 2 anni é cosa tutta da vedere come successo per i blocchi salvini e pandemici del passato.
          Spero di essere stato chiaro.
          Saluti

          Rispondi
        • Quello che ho detto é corretto. Perché la simulazione dei patronati la ha confermata.
          La cosa poi è rientrata come lei precisa.
          Ma il fatto è che le regole, qualora non venissero in seguito modificate, la prevede in funzione della speranza di vita.
          Spero le sia chiaro.
          Saluti

          Rispondi
        • Vedi caro Andrea, queste sono le classiche smentite che non smentiscono nulla; staremo a vedere tra 1 anno e mezzo; al 99, 99% aumenterà; di quanto? ricordo nel 2019 quando era prevista di 3 mesi e aumentò di 5 poi bloccata da quota 100; vedremo; saluti a te e ai gestori del sito

          Rispondi
          • E che c’ entra tra un anno e mezzo??Tra un anno e mezzo,possono anche cancellare la pensione di anzianità del tutto,se è X questo Qui si contesta un provvedimento,che non potevano prendere e hanno preso,perché ripeto,sul loro sito,avevano già aggiornato i requisiti.Con 3 mesi in più E non possono così deliberatamente prendere una decisione,quando attualmente le regole sono diverse .

  9. Inps ha aggiornato i requisiti X la pensione anticipata dal 2027,con ulteriori 3mesi,e anche quella di vecchiaia.Contro ogni accordo precedente,e senza preavviso alcuno.Praticamente per andare in pensione occorreranno 43anni e 1 mese x.l’anticipata dal 2027.Sindacati sul piede di guerra Inps vergognosa

    Rispondi
  10. Caro Quota Bara, visto che mi sei troppo simpatico, aggiungo la mia lapide e ci scrivo un Epitaph. Che poi è una delle più belle canzoni dei King Crimson. “Avete toccato la Fornero e sono morto prima”.

    Rispondi
    • Boh, adesso tutti che adorano la fornero. Tra qualche anno arriverà la “fornero” di turno che obbligherà le persone a lavorare fino a 100 anni di età e tutti contenti a scrivere su questa piattaforma: “evviva, dobbiamo essere felici, la nuova riforma ci fa lavorare fino a 100 anni”
      Noi italiani ci meritiamo questo: essere presi per i fondelli, tartassati, tenerci schiavi e sottomessi fino all’ultimo respiro, perchè tanto i nostri cari simpatici politici sanno benissimo che ci sono tanti pecoroni che non si ribelleranno mai… anzi, gli danno pure ragione. (basta leggere certi commenti)
      Ah già, dimenticavo; (e non mi rivolgo a Lei sig. Guido ma in generale), Vi pare giusto che non ci sono i soldi per mandare i sessantenni in pensione dopo 40 anni, e i nostri soldi che abbiamo versato, li spendono per comprare le armi a Zelensky ?

      Rispondi
  11. OT
    in homepage di Repubblica si legge che l’INPS -sebbene apparentemente in assenza di una norma esplicita- ha aggiornato, ovviamente in peggio, i requisiti per la pensione dal 2027

    Qualcuno ne sa niente?

    Rispondi
    • E’ cosi. Confermato da uso simulatore INPS “La mia pensione futura”. Strano avrebbero dovuto aspettare il documento rilasciato dalla Ragioneria generale dello stato (solitamente redatto a Luglio). Qui c’è la manina del nuovo presidente Inps e presidente Istat (mi sembra entrambi di fresca nomina FDI.

      Rispondi
  12. Io sarei anche per la parità nei requisiti Fornero anticipata entrambi a 41 e 10 mesi senza diversificazioni.
    Per quanto concerne opzione donna e’stata talmente devastata che ormai è irrilevante.

    Rispondi
  13. Buona sera.

    Il mio ragionamento, se mi è permesso di chiamalo cos’ì, è questo:

    Mi fa specie, in un mondo pensionistico italiano nel quale parliamo, nella maggior parte, di cifre insufficienti a garantire una esistenza decorosa dopo 35 anni di lavoro in presenza di una vita a bassa retribuzione, che parte delle donne possano arrivare alla conclusione di pensionarsi (ora non più) raggiunti i 58 anni di età.
    Questo, visto che ciò comporta loro (per contributi ed età), una riduzione percentuale importante dell’assegno per tutto il restante periodo della vita; non dimentichiamo anche che, per chi è tenuto a far di conto, del continuo abbassamento del rapporto lavoratori su pensionati.

    Premesso che i lavori possono essere usuranti sia per le donne sia per gli uomini, comunque mi pare di intravvedere, almeno per loro, la presenza di uno spiraglio: nella legge attuale si tiene conto della incombenza di aver cresciuto dei figli.
    Per le restanti donne non vedrei molta differenza se rapporta alla parità dei sessi.

    Trovare una motivazione, che intendiamoci resta comunque personale, non è semplice e valevole per tute le situazioni.
    Se, tralasciando quelle dovute alla assistenza familiare che però in accordo a quanto evidenzia il signor piti, i tempi ci dicono spesso non vissuta dalle sole donne, io fatico, “economicamente” a spiegarmelo se non col fatto della probabile presenza di un consorte/convivente con quale il cumulo dei redditi sia tale da permetterlo.

    Saluti.

    Rispondi
  14. Nel rispetto sempre di tutte le opinioni e posizioni .. in merito a quanto scritto…. Ci sarebbe quell’articoletto, il numero 3 della Costituzione, che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
    Personalmente credo che questo “c’entri poco”… perche allora bisognerebbe discutere di diritti acquisiti .. e diversità all’interno del sistema pensionistico non di opzione donna…(oltre che di centinaia di altri temi legati all’art. 3.)
    Opzione donna non e’ una discriminazione di genere degli esseri umani o degli stessi cittadini.
    Opzione donna nella sua formulazione originale era un alta espressione di uno Stato Sociale Giusto che riconosce nelle proprie Donne un valore che e’ alla base del futuro dell’identità dello stato stesso..
    W le Donne D’Italia!

    Rispondi
    • Quindi se io regalo un cioccolatino a mia figlia e non lo regalo a mio figlio non faccio una discriminazione?
      Facciamo la prova.
      Da domani entra in vigore una legge in base alla quale gli uomini vanno in pensione dieci anni prima delle donne e con una pensione doppia di loro.
      O -stiamo alla storia- a un certo punto c’è stato in quasi tutti i Paesi occidentali il suffragio universale maschile. Gli uomini potevano votare, tutti. Le donne no, nessuna.

      Secondo la sua logica, che dare un qualcosa a Tizio non discrimina Caio, era giusto così.

      Rispondi
    • Esimio signor Carlo, Buona sera.

      Sempre nel rispetto delle reciproche opinioni, io non so … di certo non so di costituzione.
      Devo dire che tra i termini ultimi che Lei ha citato ne vedo, non pochi, che mi richiamano alla mente anche l’immigrazione contro la quale, preciso, non ho nulla in contrario essendo io un emigrato … i diritti!
      Ma poiché mi pare Lei ne derivi, se applicabile, anche uno non presente, ma più che noto i: “diritti acquisiti”, oltre che l’immigrazione mi fa venire alla mente la brutta fine che ha fatto la Grecia.
      Vuole per caso sollecitare B…..ù!
      Le ricordo però che di costituzioni in Europa ne esistono tante quante il numero degli Stati che la compongono e, anche se Lei ritenesse la nostra quale: “la più bella del mondo”, è bene prenda atto che da oltre 20 anni abbiamo accettato una quantità di trattati: (Maastricht , Lisbona , ecc.) per cui a cusa del “vincolo esterno” buona parte del contenuto delle costituzioni nazionali è ormai finito in soffitta.
      Se poi qualcuno esaminasse per noi i trattati curioso sarebbe sapere se tra i termini usati ve ne fossero in maggigor quantità quelli da Lei citati che non altri attinenti a Bilanci e Mercati.

      Saluti

      Rispondi
  15. Iniziamo col dire che O.D. non è per tutte le donne, ma per donne che si trovano in particolare stato di difficoltà. Quindi sparisce il riferimento al solo genere.
    Credo però sia giusto concedere anche agli uomini che hanno tali difficoltà la possibilità di usufruire dell’opzione uomo. Ma in Italia non si fa ciò che è giusto, ma ciò che conveniente al politicante di turno.

    Rispondi
    • Che sparisca il riferimento al solo genere, quando parliamo di opzione DONNA, suvvia, un minimo di onestà quando si discute.

      Invalidi, caregivers o dipendenti licenziati o di aziende in crisi ce ne sono anche fra gli uomini, mi dicono.
      Però per loro Opzione TBEL.
      Ovvero, Opzione Testa Bassa E Lavoraree.

      E però questo non sarebbe un riferimento al genere…

      Rispondi
      • E la altre donne che non rientrano nei parametri non sono donne? Ho anche scritto che O.D. sarabbe giusto applicarla anche agli uomini. Poi le ho fatto notare qual’è il vero problema: che in Italia non si fa ciò che è giusto, ma ciò che conveniente al politicante di turno.

        Rispondi
        • E TUTTI gli uomini che IN QUANTO TALI non ci rientrano nemmeno come invalidi -caregivers – licenziati – dipendenti di aziende in crisi?

          Ma è così difficile ammettere che, piena o limitata, opzione donna è una norma di privilegio per un genere, e tutto il resto è fumo per nascondere questa semplice evidenza? Possibile che un privilegio faccia perdere ogni traccia di onestà nel valutare un concetto, una norma, una cosa qualche che sia?

          Rispondi
          • Ok, posso anche riconoscere che è stata data la possibilità ad alcune categorie di sole donne. Ma lei dimentica i motivi per cui è stata fatta questa cosa:
            a causa del fatto che la partecipazione femminile alle forze di lavoro è più contenuta, le donne hanno carriere professionali più discontinue e hanno, rispetto alla stessa posizione lavorativa degli uomini salari inferiori. Questi cose sono sotto gli occhi di tutti e sono un privilegio di genere! Se lei non riconosce questo è intellettualmente scorretto.

  16. Siamo alla guerra dei sessi. Uomini contro donne mentre dovremmo essere tutti contro questo Governo che non ha mantenuto nessuna promessa elettorale. Ogni hanno è sempre peggio sia per i pensionati (con rivalutazioni ridicole) sia per le persone che sperano di andare in pensione e purtroppo non hanno certezze. Tra finestre, aspettative di vita che allungano le finestre, rivalutazione dei coefficenti sempre al ribasso saranno tempi sempre piu’ duri per noi poveri cittadini. Per quanto riguarda opzione donna io sono assolutamente con le donne che oltre a lavorare in casa (premetto che io in casa ho diviso i compiti al 50% con mia moglie perche’ tutti e due lavoriamo) hanno sempre avuto stipendi sottopagatri rispetti a njoi maschi. Ribadisco che il problema eè che andremo in pensione sempre piu’ tardi e con pensioni sempre piu’ basse rispetto i colleghji che sono andati qualoche anno fa. Ritengo poi un ossessione di tutte le riforme proposte che vogliono eliminare anche quei pochi lavoratori che hanno ancora il sistema misto mettendo paletti e sfavorendoli. Quindi lottiamo tutti assieme, uomini e donne, per ottenere pensioni giuste e certezza di quando andremo in pensione.

    Rispondi
  17. A margine: io non ho chiesto Opzione Uomo.

    Mi sono limitato a constatare, e se i toni usati non piacciono pazienza (fosse che è una scusa per tentare di criticare la forma non potendo farlo sul contenuto?), dicevo: mi limito a constatare la torsione davvero impressionante del pensiero per cui se le donne non godono più di un precedente privilegio (pur mantenendone alcuni, anche nella Fornero) rispetto agli uomini, sarebbe una ingiustizia, una violenza, una brutta cosa.

    Cioè i privilegi sono pochi, rispetto agli uomini, quindi sarebbe violenza.

    Fate voi, se questo è ragionare.

    Poi, lo so da ma, sono piuttosto secco quando scrivo di queste cose: ma mi trovo al cospetto di uno scenario desolante per faziosità e mancanza di pudore nelle pretese, e credo fermamente che solo sottolineando con durezza la mancanza di pudore di queste argomentazioni si possano levare dal discorso dubbi e distinguo tanto scorretti.

    E ringrazio -sono sincero- comunque per lo spazio che mi è concesso.

    Rispondi
    • Tra le righe sembrava esserci un riferimento esplicito ad opzione uomo, se ho frainteso chiedo scusa, mi sembrava interessante rilanciare l’argomento, grazie a lei per aver permesso il dibattito, l’unica cosa che ricriminavo erano alcune espressioni nei confronti delle donne, ma credo fossero scritte in tono provocatorio anche sepuur poco eleganti.

      Rispondi
  18. Riporto la frase di Carlo, citata sopra

    “E’ “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà”
    Le modifiche, restrizioni (anche con discriminazione) per lo stesso genere al diritto di accesso ad Opzione donna non sono un danno o una sofferenza psicologica ?”

    Scusate, Carlo e tutti, ma davvero è pazzesca l’unilateralità del punto di vista: OGNI violenza provoca sofferenza danno eccetera. La provoca alle donne, agli uomini, ai bambini, agli animali e, nel caso si scoprisse che esistono, alle creature extraterrestri.

    O la sofferenza, i danni, il subire violenza è una esclusiva delle donne?

    Volete un esempio eclatante? Basta chiedere.
    E’ noto che in Italia storicamente i morti sul lavoro sono uomini, per il 90 e passa per cento, tanto per fare un esempio.
    E al di là delle generiche e giuste, per carità, perorazioni alla causa della sicurezza sul lavoro, avete mai sentito gli uomini imbastire una polemica, che pure avrebbe fondamento visti i numeri, per questa tragica discriminazione relativa ai lavori pericolosi e pesanti?

    Mia madre è andata in pensione con decenni di lavoro meno di quelli cui sono costretto io: sono ragionevolmente certo che lei è una donna e io un uomo. Con la logica aberrante che circola su questo tema, ne deduco che io sono violentato da mia madre.

    Le restrizioni al diritto di accesso ad Opzione Donna come dovremmo considerarle, da maschi, che manco le abbiamo mai avute?

    Se togliere il panino alle donne è violenza, non averlo mai dato agli uomini come vogliamo chiamarlo?

    Rispondi

Lascia un commento