Pensioni anticipate 2023: le richieste dei sindacati all’incontro con il Governo

L’attività del Parlamento e del governo riprende, e oggi pomeriggio 5 settembre si terrà il primo incontro tra l’esecutivo e i sindacati sul tema delle pensioni dopo la pausa estiva. Nonostante vari incontri svolti fin dall’inizio dell’anno, finora non sono state fornite risposte concrete. Vediamo le posizioni dei sindacati a poche ore dalla discussione. Secondo Bombardieri (segretario UIL) , il governo non ha ancora dato un riscontro positivo su nessuna delle proposte avanzate, preferendo diluire il confronto senza una chiara direzione, e ripartendo continuamente dai medesimi punti. Per Lara Ghiglione segretaria confederale della Cgil: “Questo governo ha fatto addirittura peggio dei suoi predecessori. Il problema sembra essere più di metodo che di sostanza”. Vediamo le ultime dichiarazioni e le posizioni dei sindacati

Pensioni 2023, le parole di Lara Ghiglione alla vigilia dell’Incontro Governo-Sindacati

Lara Ghiglione tramite il sito della CGIL ‘Collettiva’ spiega che “Nonostante i tavoli di confronto sui diversi capitoli previdenziali conosciamo le posizioni dell’esecutivo solo leggendo i giornali. Sono quotidiane le notizie di analisi e verifiche che questo governo sta facendo e su cui non c’è mai stato alcun confronto, anzi molte addirittura vanno esattamente nella strada opposta che al tavolo noi, ma anche le altre organizzazioni, abbiamo proposto”.

Non ultima di queste voci la notizia secondo cui il Governo sta pensando ad un taglio della rivalutazione delle pensioni per poter “fare cassa”. A questo proposito Ghiglione spiega: “Avevamo chiesto un tavolo specifico che potesse affrontare per noi la piena rivalutazione delle pensioni e il rafforzamento della quattordicesima. Ovviamente non è arrivata nessuna risposta“.

Infine la sindcalista ha spiegato che dopo un periodo di interventi più o meno “spontanei, occasionali e talvolta regresivi” è diventato essenziale avviare una riforma strutturale del sistema previdenziale. Questa riforma dovrebbe affrontare le numerose distorsioni e ingiustizie accumulate nel tempo e mirare a ripristinare la certezza, la stabilità e la sostenibilità sia dal punto di vista finanziario che sociale.

Pensioni anticipate ultime news: le richieste della Uil e della Cgil al tavolo di oggi 5 settembre con il Governo

Anche il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, durante un’intervista a Rainews24 ha parlato della prossima riforma, attaccando il Governo: “Ogni volta che ci presentiamo il governo chiede sempre di ripresentare la nostra piattaforma, forse ha difficoltà a comprendere. Il dato è semplice, abbiamo fatto delle richieste ben precise: flessibilità in uscita da 62 anni a partire dai lavori gravosi, una pensione di garanzia per i giovani e la conferma di Opzione donna così come applicata due anni fa”.

“Fino ad ora abbiamo incontrato questa grande carovana, ma ad oggi nessun risultato”, ha sintetizzato il rappresentante sindacale. L’incontro di domani rappresenterà un’opportunità per un ulteriore confronto sugli stessi temi, ma si avvicina l’approvazione della legge di bilancio per la fine del 2023, ed è evidente che il governo avrà limitate possibilità di manovra per effettuare interventi sul sistema pensionistico.

Vi ricordiamo infine, che in esclusiva per il nostro canale youtube Pensioni Per tutti, Ezio Cigna (CGIL) ha spiegato in un esauriente video la posizione del sindacato e quali saranno le richieste che nel pomeriggio verranno fatte al Ministro del Lavoro e al Governo. Tra le priorità c’è una soluzione per i lavori gravosi e per il ripristino della ‘vecchia’ opzione donna. Potete ascoltare le sue parole nel video qui di seguito!

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20 commenti su “Pensioni anticipate 2023: le richieste dei sindacati all’incontro con il Governo”

  1. QUESTO GOVERNO PRESIEDUTO DALLA SIG.RA MELONI IN QUANTO NUOVA FASCISTA MANTENGA QUELLO CHE AVEVA PROMESSO DOPO LA VITTORIA DELLE ELEZIONI OVVERO ” TUTTI IN PENSIONE CON QUOTA 96, 60 ANNI DI ETA’ E 36 ANNI DI CONTRIBUTI. IO IL VOTO A QUESTI FASCISTI DISCRIMINATORI NON GLIELO DATO E SE TUTTI AVESSERO VOTATO PER IL ” PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATRI ” NON SAREMMO IN QUESTA SITUAZIONE.

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  2. Buonasera! Il mio auspicio è che il Governo Italiano, realizzi una Riforma strutturale delle pensioni e non effettui, alcun taglio, della rivalutazione delle pensioni. Mille grazie a tutti!

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  3. La CISL non vale nemmeno più la pena intervistarla, ad ogni incontro usciva dichiarandosi soddisfatta del nulla presentato dal governo. Come l’UGL due sindacati che non servono ai lavoratori.

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  4. Quando metteranno fine agli interminabili e inutili tavoli e agiranno sapendo che questo governo è composto da incapaci? Capace solo di inutili chiacchiere e offese a chi ha lavorato una vita.

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  5. Questo governo sta dimostrando di essere il peggio del peggio !!!
    Mai visto un accanimento così nei confronti delle 20.000 donne esodate!!!

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  6. Opzione Donna deve essere ripristinata, le aventi diritto maturato nel 2022, con finestra di 12 mesi si arriva al 2023, 20000 donne sono rimaste al palo con i requisiti già maturati! Un’opzione in vigore da circa 20 anni che dà alle donne la possibilità di scegliere nonostante la decurtazione del calcolo sul contributivo! Per il futuro di OD deve essere pensata una formula consona, le donne sono il welfare innegabile, lavorano in casa e fuori casa, devono avere la possibilità di scegliere. Se non dovesse essere prorogata nel 2024 con gli stessi originali requisiti validi da molti anni, questo governo sarà ricordato per averla abolita e sicuramente non sarà ricordato come un governo che riconosce il vero, arduo lavoro che hanno fatto le donne di quella generazione dove, a prescindere, dovevano occuparsi di tutto. Nel futuro auspichiamo che la mentalità possa cambiare, ma per coloro che hanno vissuto il doppio, triplo lavoro, OPZIONE DONNA deve essere ripristinata! E’ un opzione pensionistica che in pochi anni si ripaga da sola, i soldi ci sono se si vuole, questo governo deve dimostrare la sua buona volontà, tutti i governi precedenti l’avevano sempre ripristinata!

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  7. se tolgono opzione donna dopo tutti questi anni, saranno ricordati come il governo che ce l’ha avuta con le donne, perché hanno voluto anteporre la questione ideologica al bisogno delle donne. Sarebbe vergognoso, anche se si sa di già che non ascoltano nessuno.

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  8. Speriamo rimanga la Fornero originaria. Questi fanno di peggio. Al limite uscita anticipata con decurtazioni su base facoltativa, almeno si risparmiano i sussidi/elemosine di stato. Le cose intelligenti e modiche non si fanno mai.

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  9. OPZIONE DONNA!! Speriamo non vengano abbandonate le donne. Lasciare libertà di scelta per coloro che sono lontano da casa, che non ne possono più e che anche perdendo il 30% hanno bisogno di lasciare il lavoro ai giovani.

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  10. I tempi si allungano, i lavoratori hanno bisogno di risposte precise e veloci; che si decidessero ….. sempre promesse, faremo …. non mi pare ci abbiano pensato molto ad aumentarsi gli stipendi; hanno deciso, legge fatta, e pubblicata, e tutti noi l’abbiamo saputo a cose ormai fatte. Ora, per i nostri diritti, tavoli di consultazioni a non finire ….. per poi? Rimandare ai prossimi incotri.

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  11. bravi i sindacati, un plauso, solo i lavori gravosi e gli altri ??? Vergogna questa e’ la tutela dei lavoratori. a 65 anni non si puo’ piu’ lavorare, poi ci si lamenta degli incidenti e altro.

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  12. Le priorità del Sindacato: Lavori gravosi e Opzione donna, cioè, messi tutti e due assieme neanche il 5% dei lavoratori potenzialmente interessati. In pratica sconfitti in partenza.

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    • E basta con queste chiacchiere dei sindacati che all ‘avvicinarsi del tavolo, dicono sempre e solo le stesse cose , per infinocchiarci e per dare il senso che sono vivi e combattivi- macché vivi, siete morti da tempo e le vostre insulse chiacchiere fanno ridere, perché il copione è già scritto e noi continueremo a soffrire, senza che qualcuno alzi il dito per prodigarsi a nostro favore- ripeterò fino allo stremo…… solo la piazza ci potrebbe salvare!

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