In molti ci hanno scritto in queste ultime ore per chiederci novità circa l’incontro tenutosi ieri tra Governo e sindacati, per comprendere se le richieste dei sindacati sono state ascoltate, recepite e soprattutto se l’esecutivo intende aprire davvero un tavolo di confronto su questi temi, cari ai lavoratori, al fine di procedere verso una modifica dell’attuale Riforma Fornero che possa andare oltre misure ‘tampone’e’temporanee’.
Nella giornata di ieri, 20 gennaio, come vi avevamo già anticipato dai lunghi editoriali del segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, il fulcro della discussione sono stati ‘giovani e donne’. Abbiamo da poco ricevuto e dunque volentieri pubblichiamo la nota stampa redatta per i media da Ignazio Ganga, segretario confedereale della Cisl, che ringraziamo per avercela prontamente inoltrata. Di seguito il comunicato ufficiale in cui emerge chiaramente l’esito del recente confronto e le prossime date in cui il dibattito tra Governo e sindacati procederà.
Pensioni anticipate 2022: ultimissime: esito confronto Governo-sindacati: parla Ganga
“APERTO IL TAVOLO TECNICO PER LA PREVIDENZA DEI GIOVANI E DELLE DONNE:
Nell’incontro tenutosi oggi pomeriggio presso il Ministero del lavoro si è iniziato a verificare le questioni di carattere tecnico inerenti le proposte per riformare il sistema previdenziale presentate nella piattaforma unitaria. In particolare sono stati approfonditi gli aspetti relativi all’introduzione di una pensione contributiva di garanzia per i giovani e per chi ha iniziato a lavorare dal 1996 che, rientrando completamente nel sistema contributivo, oggi non ha diritto ad alcuna integrazione sull’importo della pensione. Abbiamo anche affrontato le problematiche dell’impatto delle riforme ultime pensionistiche sulle donne che sono state particolarmente penalizzanti.
Per quanto riguarda la pensione contributiva di garanzia a favore dei giovani, la Cisl ha sottolineato l’importanza di prevedere un meccanismo di integrazione dell’assegno pensionistico per le persone che, pur avendo versato vari anni di contributi, riceveranno una pensione di importo molto basso a causa di lavori precari e non adeguatamente retribuiti. Le carenze del mercato del lavoro si riflettono inevitabilmente sull’assegno previdenziale. Non possiamo però rassegnarci a questa situazione per cui è fondamentale agire per migliorare il mercato del lavoro ma altrettanto importante e non più rinviabile è introdurre forme di sostegno agli assegni dei futuri pensionati. Allo stesso tempo, è necessario tenere in considerazione i periodi di disoccupazione involontaria non indennizzata, e quindi non coperta da contribuzione figurativa e i periodi di formazione che dimostrino l’attivismo del lavoratore a collocarsi nel mercato del lavoro. Accanto a questo, bisogna a riconoscere a fini pensionistici il lavoro di cura.
Per la Cisl l’importo della pensione contributiva deve crescere sia in base al numero di anni lavorati e di periodi qualificanti come formazione, disoccupazione e lavoro di cura, sia in base all’età di pensionamento e deve essere coordinato con le provvidenze che oggi già esistono. Per quanto riguarda le donne, la Cisl ha ribadito che è necessario prevedere una riduzione del requisito pensionistico di 12 mesi per figlio senza pregiudicare il calcolo della prestazione, dando così un effettivo sostegno alla maternità.
Per quanto riguarda opzione donna, la Cisl ha chiesto di confermarla nel futuro, riconoscendo anche il cumulo gratuito dei contributi versati in diverse gestioni che, invece, oggi per questa pensione non è ammesso. Fra l’altro, la pensione contributiva di garanzia rappresenterebbe per le donne una importante forma di sostegno in considerazione della particolare fragilità dell’occupazione femminile, ulteriormente aggravatasi in questo difficile periodo di pandemia.
Il Ministero in chiusura, si è impegnato a riconvocare il tavolo per giovedì 27 gennaio sullo stesso tema impegnandosi a presentare specifiche valutazioni in ordine alla prosecuzione del confronto sulle proposte messe in campo. Successivamente, e a cadenza settimanale, verranno affrontati il tema della previdenza complementare e della flessibilità per accedere alla pensione“.
il solito schifo, faranno finta di e poi si farà poco o nulla ed è gia tutto prestabilito. La posizione dei lavoratori negli ulti 20 anni grazie ache a questi signori è andata sempre peggiorando, e non di poco. Cosa possiamo aspettarci ora? che lavorino davvero per noi?
i sindacati sono una causa persa.
Sono del 60 con 41 contributi, con salute precaria…..perché non attivare un cambio di generazione…..Voi del governo parlate di politica x i Giovani…..ma poi cosa fate? (Niente …solo bla…bla) BASTA POCO….attivare cambio di generazione….non è difficile
Ho 60 anni, compiuti nel 2021 e a marzo di quest’anno, 40 anni di contributi.
Con quota 102 – grazie al capitone verde, alias Matteo Salvini – avrei i requisiti tra quattro anni, mi tocca, quasi quasi, ringraziare la Fornero.
Che vergogna.
Il problema è che a quelli incontri ci dovrebbero andare i LAVORATORI e non i sindacati, ma che ne sanno di lavoro,sono la nostra rovina……..
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SINDACATI, ma lo volete dire ai lavoratori che state convergendo sulla “FLESSIBILITA’ in USCITA” barattandola con il ricalcolo “CONTRIBUTIVO SECCO” da SUBITO e a 360°??
SAREI FELICISSIMO DI ESSERE S M E N T I T O!!
Grazie
41 anni di lavoro sono esageratamente sufficienti x andare in meritata pensione indipendentemente dall’età, poi chi vuol continuare a lavorare faccia pure… pensiamo giustamente anche ai giovani ma prima permettiamogli di lavorare dignitosamente e aiutiamo quelli che stanno schiattando sul lavoro o che un lavoro a più di 50 non lo trovano più… basta giocare con la vita delle persone!!!
Buone le premesse di questo incontro, ma speriamo che nei prossimi, programmati a breve scadenza, si entri presto nel vivo dei problemi davvero urgenti, che riguardano cioè quelli che devono andare in pensione adesso e non tra trent’anni!
Accedere alla pensione anticipata diventerà una questione di fortuna, speriamo che le prossime lotterie nazionali mettano in palio un cospicuo numero di pensioni anticipate. Così potremo risolvere la questione della sostenibilità del sistema…..
40 anni di lavoro in agricoltura sono troppi, perché è un lavoro usurante il governo deve tenere conto di quanto sia pesante.
Fino a quando avremo questo tipo di sindacato dove alimenta il lavoro precario non fa’nulla x il reddito minimo garantito ,questi personaggi del sindacato si accontentano di fare assistenza come patronati x fare ISEE Il 730 ecc.ecc. x la popolazione prendendo soldi dallo. Stato poi alla fine i segretari (tutti) cgil CISL uilm vanno in pensione con 250,000,,euro alla faccia nostra
E per tutti gli esodati che non sono rientrati nella nona salvaguardia che prevedeva l’uscita dal lavoro fino al 2011 devono morire di fame? Dal 2012 al 2017 cosa succede?
Ganga lo sai cosa COSTA il quirinale ALL anno dipendenti più presidente 200 MILIONI sai quante pensioni per i Precoci Noi dobbiamo Sacrificarci Loro no ?? Perché?? E poi 700 persone di personale per 1 presidente Ma nessuno si Vergogna mattarella ma che esempio hai dato???? Neanche una restrizione alla spesa solo PER I QUOTA 41NON SI TROVA MAI UN SOLDO ANZI SI PROLUNGA PRECOCE DEL 60 DISOCCUPATO DA 18MESI.REDDITO ZERO
Signore e Signori, io sono nato il 03 12 1961, ho 37 anni di contributi versati tra lavoro autonomo e dipendente statale, posso sapere io quando posso andare in pensione con le leggi attuali, con affetto Aldo Orlando
Sarebbe buona cosa far andare in pensione a 41 anni di versamenti senza decultazioni, se non ci sono soldi, dovrebbero trovarli togliendo i vitalizi agli eredi, e diminuirli
Non è possibile che un operaio nato nel 1965 che ha iniziato a lavorare a 16 anni con la legge Fornero andrà in pensione con 50anni di versamento o 42 e 10 mesi che diventano 43 e un mese con una pensione decultata.
Egr. Aldo,
– dopo aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi quindi tra 5 e 10 mesi oppure
– al compimento di 67 anni di età anagrafica ovvero 03/12/ 2028
Sono previste uscite anticipate (la cosiddetta Ape social) ma dipendono dal tipo di lavoro (se usurante) o se si è portatori di particolari patologie oppure se si accudisce persone anziane o con gravi patologie
Saluti
Salvatore (Roma)
E va bene la pensione di garanzia per i giovani, ma se non si impongono per dare la possibilità ai 41nisti e chi ha gia 62 anni di andare in pensione i giovani quando e quanto lavoreranno per avere una ben che dignitosa pensione. Ma che messaggi stanno dando i sindacati! Il messaggio che i così detti furbetti (vedi il reddito di cittadinanza) tanto vada avranno comunque la pensione. Devono intanto contrastare l’evasione fiscale che in Italia è a livelli impressionanti e fare contratti stabili per i nostri giovani, e far si che pure loro avranno una pensione dignitosa. Lo ripeterò all’infinito noi 41nisti abbiamo già dato, fateci andar via in pensione. Saluti ai gestori del sito.
Buongiorno ma vi sembra giusto che con 49 di invalidità in atto . 41anni e 10 mesi di servizio misto , dopo aver pagato tanti soldi per riscatto università ecc per un errore di calcolo e la chiusura della presentazione della domanda quest anno anticipata al 31 ottobre non si possa andare in pensione nonostante i requisisti raggiunti a 59 anni. ? Ma caro ministro dell’istruzione io a furia di stringere i denti mi riproverò senza. Apri le domande e dai la possibilità di fare domanda a chi lavora da 41annie piu
Se ho compreso bene si sono seduti al tavolo solo per fare un banchetto la situazione è rimasta la stessa ovvero le imposizioni assurde di questo governo e il poco peso anzi La nullità della contrapposizione sindacale!!!
Per pietà gentilissimo ministro Draghi potrebbe ascoltare l’invocazione dei nati nel 1960, donna, con stipendio di pubblico impiego comunale : stipendio netto euro 1300,00, che con opzione donna andrebbe con euro 850,00.
Le nate nel 1960(62 anni nel 2022) e con 39 anni di lavoro per pochi mesi la quota 100 è svanita.
Ho amiche cenate a discrezione del 1959 sono in pensione e noi del 1960 no.
Risposta: sei sfortunata.
Penso che i dindacati, le regioni , lo stato debba aiutare le “sfortunate della pensione quota 100”
vedi monica, se draghi fosse uno , come si dice, accorto si sarebbe accorto che già nel 2021 ci aveva inc……………to con la quota 100 mettendo il minimo a 62 anni; uno per bene avrebbe fatto questo ragionamento: visto che i nati nel 1960 li ho già inchiap……………………….ti 1 volta è sufficiente; ora non li inc…………..o più; ma siccome è una persona ………………………………………. dice: li ho già fregati 1 volta perchè non 2 ? e quindi cosa fa: quota 102 che potrebbe anche starci? ma dov’è l’ennesima inchiap………………………? il minimo a 64 anni; e allora alla fine? pensiamo alla salute, campiamo 100 anni e magari godiamo quando qualcuno di loro che comandano passa a miglior vita saluti ai gestori del sito
Buongiorno Monica, sono anch’io nata nel 1960 ed ho cominciato a lavorare continuativamente nel settore pubblico, dal 1981, lo scorso mese ho raggiunto 40 anni di lavoro. Se il governo in carica non farà brutti scherzi, tipo tutto contributivo anche l’ante 1996, aspetto i termini della pensione anticipata Fornero. Avrei potuto aggiungere 5 settimane di lavoro nel settore privato a 19 anni, ma se richiedevo il cumulo “gratuito” avrei dovuto aspettare il TFS fino ai 67 anni!!. Lo stabilisce la Legge di Bilancio 2017 ‘ strano ma la pensione anticipata mi sembra il bengodi (assurdo , ma non ho altri termini). Un abbraccio
Lilli Reolon
Finalmente le cose prendono il giusto andamento.Buon Segno quello di incontrarsi ogni tre settimane con gia’dei temi gia’concordati
Leonardo Buongiorno
Sono Giovanni un fortunato pensionato di 58 anni , non voglio l’uccello del malaugurio ma credo che sia tutto pilotato e finirà così
Per il 2024 max 41 per tutti con il contributivo
E qui tanti diranno meglio un nuovo oggi che una gallina domani.
Ma il governo farà così 41 contributivo ma poi piano piano si riporterà a 43 fregando tutti .
Non possiamo fidarci di sindacati o politici dove le loro condizioni pensionistiche sono diverse da tutto il resto degli italiani .
Spero però questa volta di sbagliarmi.
Saluti
Giovanni
Non. È. Meglio. Che. Portano. La. Vecchiaia. 65.
NON SCHERZIAMO PER FAVORE !!! NON SCHERZIAMO PER FAVORE !!! NON TOCCATE LA PENSIONE ANTICIPATA DELLA FORNERO !!!!!!!! FISSARE I 63 ANNI E TUTTO CON IL CONTRIBUTIVO PER CHI HA INIZIATO A LAVORARE NEI PRIMI ANNI 80 SAREBBE UN FURTO INDECENTE !!! UNA “ROBA DA LADRI” !!! VERGOGNA !!! VERGOGNA !!! ADESSO PROPRIO BASTA !!! SIAMO DISGUSTATI .. NON NE POSSIAMO PIÙ !!! SINDACATI SVEGLIAAAAAAAAAA !!!
Sono completamente dalla tua parte. Le maiuscole stanno proprio bene!!
Un saluto. Lilli Reolon
MA PER QUELLO CHE RIGUARDA LO SCALONE PER QUELLI. DEL 60 ANCORA NIENTE,????? PRECOCE DEL 60 41ANNI VERSATI. DISOCUPPATOOOOO. SINDACATI I GIOVANI FRA 40ANNI ANDRANNO IN PENSIONE MA LE MIE BOLLETTE ARRIVANO ADESSO
Ampliare L’APE SOCIALE, 36 anni di lavoro e 63 anni di età va bene, ma per chi come me, ha iniziato a fare un lavoro usurante all’età di 18anni e due mesi è impensabile andare in pensione con 45 anni di lavoro, per questo chiedo ai sindacati di lottare per quota 41 almeno per i lavoratori usuranti. Grazie.
Vogliamo 41 e basta,i giochetti di mandare 10000 persone in pensione su 60 milioni ha stufato..basta vogliamo la nostra pensione
Anche l ape sociale dovrebbe diventare strutturale ed essere ampliata con altre categorie di lavoratori visto che ci sono delle incongruenze che anche un bambino riuscirebbe a rilevare. Ci sono estetisti , maestri d asilo , maestri di scuola elementare ( che hanno cosi tante di quelle vacanze per ammorbidire lo stress di un anno scolastico) e non sono contemplati i fisioterapisti che lavorano tutto l anno e che sono sottoposti a stress psico fisico specie i domiciliaristi costretti a lavorare su letti bassi e con patologie varie ecc. Raggiunta l eta di 60 anni soffrono gia di ernie lombo sacrali e articolazioni degli arti inf e superiori distrutte. Riflettete e soprattutto agite con onesta intellettuale. Grazie.
Opzione donna strutturale e senza discriminazioni tra lavoratrici dipendenti e autonome. 58 anni e 35 di contributi e cumulo dei contributi versati nelle diverse gestioni. Questa potrebbe essere la svolta per tutte le donne che non riescono a trovare lavoro. Grazie
E quindi non toccano la legge fornero?
Menomale almeno non fanno altri danni.
Siamo ridotti ad apprezzare quella riforma che tanto si odiava e da come si mettono le cose forse è meglio lasciare tutto così.
Draghi è un vero volpone sa come gestire i suoi interlocutori.
Una miriade di richieste sacrosante ma quando la coperta è corta vorrei capire a saldi invariati dove troveranno il punto d’incontro !!!! Speriamo che non decidano di limare ancora sulla povera gente.
Aggiungo anche che questo mi fa capire quanto il governo è interessato a cambiare qualcosa per queste persone
Staremo a vedere cosa saranno capaci di fare (Anche se non ho fiducia) inoltre, che non me ne vogliano i giovani che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996, ma forse era più urgente parlare delle persone che hanno una certa età e che sono 35/40 anni che lavorano
Buonasera,
volevo sapere se si è parlato anche del riscatto per gli anni di laurea gratuito, visto che vogliamo aiutare i giovani, che hanno sicuramente pochi risparmi e non riescono a pagare le rate del riscatto (seppur agevolato) e per di più devono magari pagare un mutuo e pure accantonare un Fondo pensione.
Non è possibile tutto ciò in quanto gli stipendi medi dei giovani, anche se laureati sono troppo bassi..
Grazie per l’attenzione.
Bene che si vada avanti con questi incontri con ritmo settimanale, io non vedo l’ora di avere notizie sui risultati ottenuti, sperando di non vanificare tutto per un’eventuale rimpasto di governo, o, peggio ancora elezioni anticipate.
Detto questo non bisognerà ripartire da zero per l’ennesima volta!
Voglio sforzarmi di restare fiducioso!