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Pensioni anticipate 2021 ultimissime: la proposta di Tridico divide i lavoratori

Due giorni fa vi abbiamo riportato in un nostro articolo la proposta di Tridico per uscire dal mondo del lavoro tramite una pensione anticipata a 62-63 anni ma ottenendo solo la parte contributiva dei versamenti, aspettando poi i 67 anni per il resto. Questa soluzione, come detto da Tridico è studiata per non creare “problemi di sostenibilità ai conti“ consentendo comunque un’ uscita anticipata. I lavoratori hanno risposto dividendosi tra chi è concorde con questa soluzione e chi vorrebbe altro, ecco cosa ci hanno scritto.

Ultime novità Pensioni anticipate 2021: Proposta di Tridico peggiore di quota 41 o 62 per tutti

Alcuni lavoratori hanno gradito la proposta, come ad esempio Gerardo che scrive: “La proposta del Presidente Tridico appare fattibile in quanto l’assegno pensionistico verrebbe tagliato solo fino al raggiungimento dei 67 anni”. Parere favorevole anche per Sergio, anche se spera che i sindacati spingano sulle loro proposte: “la soluzione prospettata da Tridico potrebbe pure essere presa in considerazione – infatti darebbe la possibilità di uscire a chi come me che a 64 anni vuole finalmente godersi la meritata pensione– il problema è la penalizzazione fino ai 67 anni- ma comunque poi a 67 si calcolerebbe la parte retributiva per chi ha il misto- ma il discorso è sempre lo stesso, perchè mai ci devono essere penalizzazioni , visto che negli anni addietro abbiamo visto quanta gente è andata in pensione con quote inferiori di contributi e anni? I Sindacati devono spingere quindi si forzi la mano per l’uscita a 62 anni senza penalizzazioni o a 41 indipendentemente dall’età– ma che si dia anche in alternativa la possibilità di uscire a 64 anni con almeno 20 anni di contributi per quelli come me entrati prima del 1996, dando anche a costoro la possibilità di usufruire della pace contributiva, riscattando anni senza lavoro, infatti sappiamo tutti quante carriere discontinue ci sono.

Parere simile anche per Giovanni: “A proposta da Tridico di dividere la pensione in due momenti sarebbe meno dolorosa rispetto ai 64 anni perché consentirebbe in ogni caso l’uscita dai 62 anni. La proposta migliore è quella dei sindacati ossia flessibilità dai 62 anni o 41 di contributi senza penalità o ricalcolo contributivo. Ovvero le stesse condizioni attuate con quota 100 che quantomeno ha consentito un margine di flessibilità e dovrebbe essere prorogata per un altro anno!”

Pensioni anticipate 2021 ultime news: i lavoratori contro Tridico

Diversi i lavoratori contrari alla proposta, come Giovanni: Assolutamente no. non vedo perché dovremmo rinunciare a quello che onestamente dopo 40 anni di contributi ci siamo guadagnati, mentre la classe politica che purtroppo ci rappresenta non perde occasione per riavere i vitalizi. Pensioni dai 62 anni e 41 anni di contributi sono punti fermi, altrimenti alle prossime elezioni sapremmo tutti per chi votare” Celestino ci dice: “È giusto in termini di contenimento dei costi, ma estremamente iniquo. Bisognerebbe ridurre l’assegno anche a chi è già in pensione…. ma lì ci si scontra con il “sacro dogma” dei diritti acquisiti, sulla cui intoccabilità sono tutti d’accordo, da destra a sinistra”.

E ancora, Eugenio spiega la sua visione: “Il fatto che a tutt’oggi viene accettata l’uscita con quasi 43 anni di contributi deve essere la base di partenza per la prossima riforma. Un lavoratore che inizia a 20 anni sa già che avrà davanti a sé ben 43 anni di lavoro con un’età che si aggira sui 63 anni. Una riforma che dia la possibilità di uscire a tutti a 64 anni diventa equa ed auspicabile. Ciò che sarà importante è considerare le situazioni di difficoltà per chi dovesse presentarla con soluzioni ad hoc. Il calcolo lo si sa già che sarà contributivo . Importante sarà una soluzione in cui i fondi pensioni , anche con l’apporto di un sostegno statale, per una ulteriore integrazione dell’assegno pensionistico. 64 anni…un sacrificio certo… ma non un anno di più”. E voi avete altre ipotesi al vaglio? Condividete le parole di Tridico o quelle dei lavoratori qui riportate? Fatecelo sapere nei commenti!

Stefano Rodinò

Classe 1981, ho studiato scienze politiche ad indirizzo Comunicazione Pubblica. Scopri di più

Questo articolo ha 64 commenti

  1. SERGIO

    Bisogna che la smettano di giocare e parlare sulla salute e sulla vita delle persone. Bisogna andare in pensione tutti a 62 anni, al limite con qualche piccolissima penalizzazione, io ha da 40 anni che lavoro ma solo con 31 anni di contributi ben 9 anni sono in nero che qui al SUD come sapete è quasi una prassi. Quindi credo che la vera riforma debba essere quella generazionale basta semplicemente mandare in pensione un Sessantaduenne ed assumere contestualmente un giovane.
    Se il Nuovo governo o il prossimo non faranno questo sarà un disastro sociale ed economico di tragiche proporzioni.

  2. Don61

    Caro Presidente Tridico
    le rivolgo 5 semplici domande:
    1) E’ giusto che una persona DOPO 40 anni di contributi possa decidere di ritirarsi dal lavoro potendo contare su una pensione dignitosa? – io dico di si-
    2) E’ giusto che molte persone si siano potute ritirare con meno anni di contributi (inferiori a 40 e con emolumenti maggiori) e che invece alcune generazioni di lavoratori debbano lavorarne minimo 43? – io dico che è una grande ingiustizia alla quale volendo si può porre rimedio-
    3) E’ giusto che ci sia una grande disparità tra la pensione dell’operaio (dopo 40 anni di lavoro) e un dirigente statale, o un politico, o un militare superiore a 5 volte. (esempio 1000 euro pensione operaio 10.000 euro pensione dirigente) – Io dico che è una grande ingiustizia – fatta sperperando soldi dei contribuenti per lo piu’ operai, quelli che ora mancano nelle casse.
    4) E’ giusto che i politici acquisiscano il diritto alla pensione prima di altre categorie? – io dico di no-
    5) E’ giusto voler far quadrare i conti chiedendo sempre ulteriori sforzi ai soliti noti. – – io dico di no-
    Ecco dopo aver risposto alle 5 domande sopra esposte provi a formulare una nuova proposta, sono sicuro che riuscirà meglio, coscienza permettendo.

  3. Franco

    Quelli che dovrebbero Legiferare la Giusta Pensione per NOI TUTTI ….se ne sbattono altamente i cosiddetti Di Noi …ho iniziato nel 1982 a 16 anni , sono cardiopatico ,
    Ma cosa ve ne frega a voi politici o presidente ell’INPS , o Confindustria …vero???
    Tanto a voi il Mega Stipendio non ve lo leva nessuno,
    Chi paga Siamo Sempre e Solo NOI …
    41 ANNI SONO PIU CHE ABBASTANZA PER CHIUNQUE
    Ne ho piene le Tasche di lavorare per pagare la pensione a chi ha lavorato Meno di me …e ha avuto questo PREVILEGIO di godersi la Vita ( con meno anni di lavoro di me e di gente come me)….
    E menomale che chi vi ha eletto lo ha fatto con l’intento di fare anche I NOSTRI INTERESSI ….Ma CI STATE SUCCHIANDO IL SANGUE E LA VITA CON GLI INTERESSI……VERGOGNATEVIIIII
    METTETE QUOTA 41 PER TUTTI E SUBITOOOOOO…..

  4. Gabriella

    Se non ci fossero altre alternative, la proposta di Tritico non è da scartare, uscire a 62 con contributivo e a 67 con ricalcolo anche retributivo. Sicuramente meglio di chi propone l’uscita a 62anni con tutto contributivo x sempre.

  5. ANTONIO DAMIANI

    HO INIZIATO A LAVORARE IL 1988 IN STABILIMENTO BIRRA CASTELBERG APPARTENENTE ERSAP E REGIONE PUGLIA LA MIA AZZIENDA E FALLITA LA QUALE BIRRERIA ITALIA ERA AZZIENDA AQUISITA DALLA REGIONE NEL 2004 CHIUSA LA BIRRERIA E NOI SIAMO RIMASTI SENZA LAVORO E SENZA SOLDI ED ORA STIAMO PIANGENDO MA LA REGIONE NON CI SENTE ALMENO A RECUPERARE I CONTRIBUTI PERSI SALUTI

  6. PAOLO Prof

    lo ribadisco: ok i 62 ma perchè aspettare i 67 se uno raggiunge la quota fornero dei 42 anni e 10 mesi prima? hanno paura che mandiamo in crisi lo stato?; è che hanno fatto tante porcate prima e adesso fanno pagare a chi non ha colpe chiaroooooooooooooooooooooooooooooooooo; tantissima salute ai caporioni

    1. Giuseppe

      Io ho laborato quando ancora avevo 15 anni ho 40 anni di contributi una vita di lavoro ho il sacro diritto dopo 41 anni di andare in pensione.

  7. Valentina

    Buonasera, io ho 56 anni ed ho iniziato a lavorare a 13 anni e mezzo ma per 10 anni senza contributi (purtroppo ho avuto dei genitori che se ne sono fregati, a loro bastavano quei quattro soldi che mi davano e non mi hanno tutelata). Ora mi ritrovo a questa età ad avere 42 anni di lavoro ma solo 31 e mezzo di contributi. Oltretutto lavoro in ospedale e faccio i turni, notti comprese, da 32 anni e capite bene che per me arrivare a 42 anni di contributi è impossibile con il lavoro che faccio. Spero si accordino per i 62 anni di età senza limiti di contributi, sapere di dover lavorare ancora “solo” sei anni già mi conforterebbe. Valentina

    1. KARTESIO - cogito ergo sum

      …… purtroppo spesso i “genitori” o altre “figure” parentali e/o affini sono causa di mancato pagamento dei contributi previdenziali …..

  8. Beppe

    41 anni di contributi o 62 di età devono bastare per il pensionamento senza penalizzazioni.

  9. Antonello

    Io penso che quando uno versa 41anni di contributi e 61di età di cui 40passati sopra un camion come me credo che sia un diritto andare in pensione non un lusso spero veramente che i sindacati diano battaglia e riescano a portare a casa la quota 41a qualsiasi età

  10. Daniele

    La mia proposta sono i dignitosi 40 anni per tutti a prescindere dall’età anagrafica i politici si mettano una mano nella coscienza e salvaguardano il popolo italiano

  11. Ssbastiano

    Sono Seby
    I signori al comando devono solo stabilire
    A che età si va in pensione, per aggirare la Fornero, a partire da 62 , 63, 64.Una volta stabilito il limite minimo, chi ha i contributi
    Prima del 1996 va con il misto, il resto con il contributivo, tutto il resto è confusione e ingiustizia sociale.

  12. Marina

    Da mamma che negli anni 80 ha dovuto non lavorare per mancanza di supporto nella gestione dei figli, e che quindi andrebbe in pensione a 67 anni, approvo la proposta Tridico, anche se i 62 anni sarebbero meglio, ma, non potendo avere tutto, mi accontenterei di avere una parte della pensione subito.

  13. Emilio

    L’ho già scritto più volte, bisogna essere realisti, la proposta Tridico è l’unica possibilità.

  14. Salvo

    Ma possibile che nessuno ha ancora capito?
    La riforma non si farà, sono tutti tranquilli e sereni in quanto la riforma esistegià.
    In fatti l’addormentato e adepti possono vivere sogni tranquilli.
    E allora: Viva la Fornero

  15. Mariolina

    59 anni di età e 39 di contributi, il prossimo anno sarei dovuta andare in pensione ma il sogno è svanito! Chi pretende che una donna che lavora come infermiera turnista oltre 40 anni dopo che accudisce una famiglia, che ha cresciuto i figli, che ogni giorno fa’ 80 km andata e ritorno anche quando c’è la bufera, è una donna che non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua. E che dire dell’agoniato TFR? che infamità trattenerlo ancora e se lo vuoi subito devi pagare il pizzo alle banche. VERGOGNA!!!

  16. paola miorin

    GIUSTISSMO

  17. Ivana

    Augurandoci che si tenga conto di tutti i commenti, e soprattutto il grido di molti lavoratori ormai allo stremo… Sono mesi che sentiamo parlare di riforma pensionistica, ed è inaccettabile che si allunga sempre di più l’età e la contribuzione… Mettete fine a questa situazione incresciosa, è giusto uscire a 62 anni per tutti e ancora di più per gli invalidi civili… Con un minimo di 20 anni, bisogna aiutare i giovani che attendono da tempo…i tempi stringono… mi rivolgo anche ai Sindacati che quando si uniscono hanno un buon potere contrattuale…la pensione va goduta!!!!

  18. Carlo Q.

    Secondo me la proposta Tridico NON è affatto irricevibile.
    E dato che credo che ben difficilmente le più favorevoli proposte dei sindacati (62 anni senza penalizzazioni e 41 per tutti) saranno anche minimamente accolte da questo governo di restaurazione UE-diretto, credo che sarebbe un “meno peggio” che potrebbe aiutare quelle tantissime persone che proprio “non ce la fanno più”, fisicamente e/o psicologicamente, ad andare ogni giorno in ufficio, in fabbrica ecc.

    Mi chiedo se per i “pasdaran” della Fornero non sia ancora “troppo favorevole” ai pensionandi, ovvero mi aspetto sempre l’uscita del Cazzola di turno a dire che NO!, anche il puro contributivo per “soli” due, tre, o anche cinque anni è ancora “troppo oneroso” per le casse dell’INPS (casse che però immagino Tridico, assieme ai suoi tecnici, conosca bene …).

    Personalmente (e salvo “cataclismi” che mi auguro davvero improbabili e contro i quali faccio tutti gli scongiuri possibili!) andrò in pensione in autunno a 64 anni e con una formula a ricalcolo completamente contributivo, se ci fosse già stata un’opzione come questa proposta di Tridico l’avrei certamente presa in considerazione.

  19. PAOLO Prof

    la proposta di tridico non è male; 62 anni con la parte contributiva; c’è un problema; i 67 è pazzesco se uno raggiunge i 42 anni e 10 mesi ai 64-65; se uno non li raggiunge è un altro discorso; meglio di tutti un 101-102 con minimi a 62 e 40 , e non ditemi che i soldi non ci sono; con tutti i miliardi che arriveranno dall’europa; e a chi vanno? ai lavoratori onesti o……………………………………

  20. mauro

    estendere immediatamente la pace contributiva per chi è entrato nel mondo del lavoro prima del 1996 politici e sindacati hanno da pensare ad altro….

  21. Marco

    Ma scusate, qualcuno di Voi tutti, ha una vaga idea, di quanto andrà a prendere quando arriverà a soddisfare quota 41 o la Fornero…. Caro Tridico forse nemmeno tu lo sai, perché altrimenti non le spareresti così GROSSE. Noi siamo già ULTRA PENALIZZATI con appena il 60% dello stipendio. FAREMO GIÀ LA FAME così come stanno le cose e TU parli di ulteriori penalizzazioni????? SVEGLIA GENTE SVEGLIA!!!!!

  22. Renzo

    La mia proppsta e’ per i 62 anni in particolare per le donne che hanno difficolta a raggiungere i 38-40 anni di contribuzione valutando una quota mamma per i figli a carico

    1. Francesco Piccione

      Scusa ma non sono d’accordo.
      Perché a pagare deve essere sempre la pelle degli degli operai. Ci hanno aumentati 8 anni di lavoro. Se i conti non tornano che tassassero i macchinari e robot che hanno sostituito la manodopera. Invece questi governi gli danno agevolazioni fiscali per il loro acquisto. Sveglia

  23. Gaetano

    Salve sono Gaetano da Cosenza volevo dire che mi fanno ridere e nello stesso tempo incazzare tutte queste notizie dove si parla di come andare in pensione, con 62 anni, con 64, con 35 o addirittura 20 anni di contributi versati, e poi io che ne ho 42 se posso uscire con una ipotetica nuova legge devo avere pure delle penalizzazioni ma i sindacati che fanno?

    1. Wal52

      Il suo concetto, espresso in maniera sintetica, è corretto.
      Ma come vede i tanti commenti di chi ha lavorato molto meno di Lei (sfortunati ?) non tutti io credo, insistono e per loro conta poco se tagliano per qualche anno le già basse pensioni della massa degli operai.
      Il supercalcolatore di Tridico sa bene che questo modo di agire rende molto di più alle casse INPS che non il contributo di solidarietà che hanno usato per qualche anno sulle pensioni elevate totalmente retributive.
      Ma per ora, in ultima analisi, sappiamo bene che non sarà costui a decidere.
      Quello che è certo è che se noi già a parole caliamo le braghe, qualcuno poi nei fatti non ci lascerà nemmeno le mutande.

  24. Massimo

    Pensione a 62 anni per tutti senza tagli. Cose semplici e durature per fare chiarezza.

    1. massimo scotti

      quale sarebbe la chiarezza? qualcuno ha 62 anni e 10 di contrubuti io ne avrei 45 …e magari io sarò penalizzato e l altro prenderà di più avendo lavorato 10 anni? IO direi che ognuno vada in pensione quando vuole ..alla fine la pensione avrà una durata limitata se inferiore a 40 anni di contributi …e basta pensioni maggiori di 4-5-mila mese netti il max dovrebbe essere 3 volte il reddito di cittadinanza che si dà ai nullatenenti

  25. Giuseppe

    Pensione a 62 anni senza limiti di contributi, sosterrebbe il lavoro ai giovani sia nel settore pubblico che privato. Finalmente una proposta ottimale per rilanciare il mondo del lavoro , creare nuove famiglie, nuove nascite e rilanciare l’economia.

    1. SQUILLANTE MARIA ROS

      Io preferirei godermi una quota di pensione ridotta per 5 anni, fino ai 67 anni quando sarebbe integrata dalla quota retributiva spettante, piuttosto che una pensione complessiva per un numero di anni ridotto. Facciamo spazio ai giovani che non mettono al mondo bambini per mancanza di lavoro e/o per mancato aiuto da parte dei nonni che devono ancora lavorare!

  26. Giuseppe Carraro

    Non essendo OBBLIGATORIO l’appoggio pienamente..io 64 anni Disoccupato nessuna possibilita di Lavoro. Mi toglierebbe Dalla MISERIA.

  27. Susi Boscarato

    Dopo quarant’anni di lavoro in cui ho pagato le pensioni per fior fiore di baby pensionati col sistema retributivo che hanno continuato la loro vita precedente salvaguardando salute e incrementando risparmi anche con nuovi lavori per cui avevano forze ed entusiasmo da spendere, considero di una iniquità assoluta le proposte di Trofico.

    1. Gino

      Concordo , a me manca un niente a 41 anni di contributi , ho gia superato i 60di età ,ma all’orizzonte c ‘ e solo l’ anticipata detta Fornero cioè devo superare altri 2 inverni ,aspettando il pullman all’addiaccio alle 19.30 della sera ,dopo essere uscito di casa alle 07,45 ,mentre vi scrivo sono sul pullman
      Dopo aver lavorato tutto il giorno a 30 gr.di temperatura è con la mascherina addosso 09 Luglio 2021. G.

  28. Buongiorno e possibile che si pensa sempre a quelli senza lavoro e mai a quelli che dopo 41 anni devono ancora lavorare? Se per 2pensionati si sistemassero tre in cassa con par time verticale ci sarebbero meno cassaintegrati e meno rdc da distribuire ps per i soldi di rdc distribuiti a chi non fosse in possesso dei requisiti chi recupera i soldi Elargiti? Nessuno è responsabile dello sperpero?

  29. Terry

    Mi chiedo: per i fragili over 64? Tutto tace! Va bene comunque la proposta di Tridico…. Meglio che niente

    1. Azzurra

      I politici e i sindacati ci vogliono far lavorare fino a 70 anni. Loro fanno un tubo e guadagnano. Loro vanno in pensione con camionate di euro. A noi ci daranno pensioni striminzite.

  30. Wal52

    Vi sono moltissimi che con la pensione anticipata Fornero riescono ad uscire dal mondo del lavoro ancora prima di compiere i 60 anni. Questo però perché, se maschi, hanno almeno 43,1 anni di versamenti (42,1 se donne) e fruiscono di pensioni calcolate con il sistema misto.
    Una colpa? NO! Una Legge! SI!
    Qualcuno ci va un poco dopo in pensione, ma sempre con 43,1 anni !

    Non parlo pertanto di classe dirigente (che anche in pensione continua a lavorare) o di impiegati di alto profilo con più di 100.000 euro lordi annuali di reddito.
    Parlo di operai e impiegati comuni che portano a casa dopo ben 43,1 anni di lavoro, se va bene, 1.500 euro netti al mese.

    E ora, senza pudore, si avanzano proposte e lo strano è che vedo molti di noi plaudire all’idea d’intervenire sui 15 o 16 anni di retributivo ( dati da vecchi emolumenti allora più che miseri) che permetterebbero a costoro una PENSIONE APPENA ACCETTABILE.
    Si propone di interviene riducendo dall’oggi al domani nel suo complesso l’assegno di un 25% per 7 anni (di fatto una Opzione Uomo per 7 anni, quella per le Donne già la conosciamo bene!).

    Siete mai andati in un ufficio Inps a farvi fare il conto per verificare con mano la differenza reale esistente tra calcolo misto (con 15 anni di retributivo e 28 di contributivo) e importo totale qualora accettaste il tutto contributivo?
    Fatelo!

    Prima accettiamo silenti la legge Fornero e incolpiamo i sindacati, io compresso, che al tempo hanno dormito; è stata una “fottuta legge” che però, guardandola attentamente permette, almeno per ora e per chi ha lavorato per molti anni, queste uscite dal mondo del lavoro.
    Poi caliamo non solo le braghe davanti a proposte come quella descritta.

    In uno Nazione dove quasi il 50% dei pensionati non è stato capace di versare CONTRIBUTI REGOLARI per almeno 16 / 17 anni e lo vediamo dai molti che scrivono nel Blog e che chiedono, supplicano assistenza dallo Stato; si arriva al punto che un suo rappresentante pensi di USUCAPIRE cifre consistenti per alcuni anni dalla massa dei nuovi MISERI ASSEGNI con la scusante che servono ai conti (falso!) o per il RdC (vero!).

    Ma voi siete matti!
    Se sbaglio … mi corrigerete … diceva qualche tempo fa un Santo … ma io al momento non lo sono!

    1. Karol Wojtyla, dal balcone che si affaccia su Piazza San Pietro, quando fu eletto papa nel 1978.

      Ma non si preoccupi, sig. Wal52, se al momento lei non è un santo. Anche lei, un giorno, può diventarlo. In fondo, “santo è un peccator che mai si arrese” (è un verso endecasillabo che ho inserito in un mio sonetto scritto nel 2004).

      1. Wal52

        Grazie sempre felice di sentirla.

    2. Salvatore (primo)

      Perfettamente d’accordo con Lei, signor Wal52!
      E’ grottesco leggere commenti di lavoratori che si accomoderebbero felicemente con proposte da parte di politici e amministratori nominati da politici (cioè sono della stessa razza).
      Come dire che dopo aver subito un furto sei contento se il ladro ti elargisce una percentuale della refurtiva.
      L’uomo è un animale strano.

  31. El emam

    Ho 74 anni Con Minori di 6 e 10 anni e moglie disoccupata ,da 7anni in Guerra con il inps sono invalido del 80% più ho 18 anni di contributi, ad oggi il inps a fatto morire Dì fame con assegno sociale di 600 euro se MOUIO la famiglia và mezza la strada e disumanità da parte di tutti ho il diritto di Pensione di vecchiaia contributiva e valutazione delle mia invalidità e gli motivazione con cartella clinica xché nn ho più lavorato ridicolo continuare a parlare tutto bene x chi scambia Favore e corrotti
    Nn ho nessuno Po fare qualcosa utile x il mio grosso problema Nn so cosa devo Fare

    1. Anna

      Salve, mio marito ha 62 anni, disoccupato da 9 anni, invalido al 50%, 32 anni di contributi, nessun sostegno statale. La soluzione di Tridico è accettabile. Poco meglio di niente…

  32. Daniele

    Come sempre si penalizza chi è entrato giovane nel mondo del lavoro. Credo che dopo 40 anni di contributi versati si debba andare in pensione, un assegno tagliato fino al raggiungimento dei 42 e 10 mesi? Si può anche fare ma é comunque una grande concessione dopo anni e anni di lavoro onesto. Se mancano dei fondi andiamo a vedere dove sono i veri privilegi perché 40 anni di lavoro non lo sono affatto.

    1. paola miorin

      Giusto, concordo pienamente. Io compirò 60 anni ad ottobre e 40 di contributi che somamti danno 100!
      legge fornero 62 anni + 38 di contributi ! ma il totale non dà sempre 100 ???!!!

  33. Gloria

    Un altro suggerimento che mi sento vivamente di dare a chi si occupa di riforma pensioni e’ di rivedere la posizione delle donne che spesso, oltre i 60 anni, si ritrovano a dover accudire genitori anziani, mariti più vecchi, figli ancora in casa, o dare aiuto ai figli sposati nella cura dei nipotini. Aver aumentato l’età pensionabile delle donne a 67 anni è stata una vera scelleratezza, a cui bisognerebbe riparare con una soluzione definitiva che ne abbassi l’età per la pensione.

    1. Daniela D'Auria

      Pienamente d’accordo,equiparare uomini e donne è stata una cattiveria inaudita…altro che lacrime…di coccodrillo….60 anni è il limite massimo per le donne e magari lasciare la libera scelta per chi vuole restare ancora qche anno…come per i docenti universitari

  34. Gloria

    Io mi trovo molto d’accordo con la proposta di Tridico, di permettere l’uscita a tutti a 62- 63, e comunque non oltre i 64 anni, con il calcolo contributivo, sia che si abbiano 20- 30 o 40 anni di contribuzione, per poi pagare la parte retributiva, a chi ce l’ha, al raggiungimento dei 67 anni. Mi sembra la soluzione più giusta per favorire l’occupazione dei giovani e per permettere a lavoratori ormai anziani e non più produttivi di lasciare il mondo del lavoro.

  35. mariagrazia zamo'

    mi chiamo Maria Grazia Zamo’ ho 65 anni di eta’ non lavoro da 12 anni causa intervento di microdecompressione 7/8° nervo cranico errato rovinata a vita ma mi hanno dato solo il 60% di in validita’ soffro di sordita ‘e ho problemi neurologici e di comprendere , posso sapere se posso aderire alla mia pensione lavorativa avendo dolo 20 di contributi premetto che pur non avendo firmato il consenso , non mi vogliono pagare il torto subito , come posso fare ero un agente di commercio spiegatemi come posso fare per avere almeno la pensine lavorativa
    DGrazie a chi mi rispondera’

  36. MARCO

    Con l’aria che tira la proposta di Tridico è accettabile,
    sopra tutto con il più che probabile ritorno della FORNERO e poco altro.
    Almeno in questo modo tutti , e dico tutti) possono fare i loro conti e decidere se andare o meno in pensione 5 anni prima.

    Marco

  37. Tommaso

    Ma perché dobbiamo sempre e poi sempre andare di mezzo noi riguardo l’età pensionabile? Ma sanno cosa vuol dire lavorare x 41 anni in una azienda? Poi vogliono penalizzare la nostra pensione ma dove vive sta gente. Loro hanno pensioni da nababbi con vitalizi che tolgano quache pensione e vitalizio a sta gente che non hanno contributi x 41 anni di lavoro e fatica. Io ho 56 anni ho iniziato a 15 anni e sinceramente le mie forze non sono piu quelle di un giovane mi poi con i priblemi che ti vengono addosso e non se ne vanno piu.

  38. Francesco

    Salve
    Nella discussione in merito
    Nn vedo una sola proposta x invalidi al disotto del 74/100
    Sappiamo bene quanto pesa questa situazione per i lavoratori è le aziende stesse
    Eppure qualcosa si potrebbe fare ad esempio un ape generosa che apre la finestra agli invalidi al disotto del 74/100 da 60 anni accompagnarli alla pensione
    Ma costringere le aziende al ricambio occupazionale
    Per un invalido che ti metto in ape ne assume un altro lavoratore con uguale diritti.
    Distinti saluti
    LEONE Francesco

  39. Marco

    Sono convinto che dopo 41 anni di contributi sia giusto andare in pensione senza penalizzazioni.
    Se proprio mancasse la sostenibilità economica, mettiamo il vincolo dei 62 anni. Quindi una quota 103 che permetterebbe a chi ha 40 anni di contributi di andare a 63 anni e così via fino a 67 anni.
    Lasciando tutti gli istituti (APE sociale, opzione donna ecc.) per coloro che hanno situazioni particolari.
    Logicamente qualsiasi soluzione migliorativa è ben accetta.
    Bene quota 41 o 62 anni senza penalizzazioni, ma la vedo difficile

  40. Paolo

    Chiamare anticipata dopo 41/42 Anni di lavoro/contributi mi sembra da criminali…

  41. Pino

    41 per tutti e giustissimo..per chi poi vuole lasciare il lavoro a 62 anni di età, il calcolo deve essere senza penalizzazioni .in base ai contributi versati.
    Inoltre bisogna aprire per i caregiver e per i lavoratori che hanno patologie che riducono le condizioni sul lavoro..(fragili)

  42. Gezim Mehmeti

    E gusto 62 ani di età e 25 ani contributi figurativo poso andare pension senca penilizacione

  43. Massimo Galli

    Buongiorno,
    41 anni sono e devono essere sufficienti, i sindacati devono esser fermi sulla posizione che non e’ solo la loro ma e’ tutti quelli nati nel ’60.
    Quindi il governo apra questo sacrosanto tavolo e metta fine alle innumerevoli ipotesi ..la strada per non
    creare una nuova ingiustizia sociale e’ quella dei 41 senza penalizzazioni.
    saluti
    Massimo

  44. Francesco o

    Ma ci rendiamo conto che una persona dopo aver lavorato 41 anni abbia il diritto di poter andare in pensione indipendentemente abbia iniziato a 14 ,20, 21 anni di età senza tanti giri di parole (disabile,usurante , ecc)dopo 41 anni di età siamo tutti usurati e alcuni anche disabili !!!! Grazie.

  45. LORENZO BUCCELLA

    41 anni di contributi equivale alla legge Fornero, ci prendono per i fondelli dicendo che non si puo fare, ce la inculcano nel cervello e ci fanno credere che andrà bene……ma facciamo un ragionamento.
    CHI DOPO L’OBBLIGO DI LEVA, HA INIZIATO A LAVORARE ED ESSERE ASSUNTO PRIMA DEI 25 ANNI DI ETA’? credo pochissimo persone. l’età media del lavoro (prima del militare nessuno ti prendeva) era sui 25 anni e se aggiungiamo 41 di servizio richiesti adesso, fanno 66. NON E’ PER CASO SIMILE ALLA LEGGE FORNERO? 41 + 25 =66.
    MEDITATE CITTADINI

    1. gian

      mah,
      io ho iniziato a lavorare a 18 anni e 9 mesi, andavo ancora in quarta superiore e mi sono diplomato l’anno dopo. A 25 anni iniziavo ad essere già discretamente stufo 🙂 .
      E la staragrande maggioranza dei miei amici lavorava prima di partire militare …

      per cui, sinceramente, non so bene di cosa lei stia parlando.

      1. m

        Anch’io ho iniziato a lavorare prima del servizio militare, esattamente a sedici anni ero già in bojta “fabbrica” a fare trucioli. A settembre sono 40 di contributi versati e mai percepito un centesimo da nessuno, sempre lavorato e pagato la mia parte. ADESSO sono un pò stufo di sentire da illustri personaggi le scuse piu’ svariate per NON darci ciò che ci spetta. Ritengo che dopo 40/41 anni lavorati non sia accettabile parlare di ANTICIPATO… Se siamo un problema, dateci indietro quanto abbiamo versato che ci aggiustiamo da soli.

    2. Paolo Ceccherelli

      Lorenzo,
      Non so dove tu viva , te l”ho già detto altre volte e continuo a non capire come tu possa far equivalere quota 41 ai 66 /67 anni di età.
      Io sono un quota quasi 42 e 61 anni di età! E come me, a Firenze ne conosco centinaia.
      Dalle tue parti la conservazione del posto di lavoro per il militare non esisteva?
      È probabile che le lotte di piazza fin dagli anni ’60 abbiano fatto di Firenze un luogo di lavoro migliore del tuo? Da te non vigevano i contratti nazionali? Scendevi in piazza? O Ti beavi negli studi universitari mentre noi lavoravamo , scioperavamo e ci facevamo l’università lavorando e senza poterla riscattare?
      E , senza parlare di chi ha fatto le superiori, sai quanti amici conosco che lavorano dai 16/17 anni? E non sono “precoci “?
      Anche per loro quota 41 equivale 67 anni? Se così fosse li faresti lavorare 50 anni.
      Pensa a chi sta peggio di te. 41 anni di lavoro sono una vita e se uno ci arriva prima dei 67 anni,
      vuol dire che non si è goduto la giovinezza.
      Paolo
      41, e 8 mesi di contributi +
      61 età (pari quasi a quota 103)
      Ancora al lavoro.

  46. Luca Grillini

    La proposta Tridico è il minimo accettabile se respinte le altre

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