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Pensioni anticipate 2021, ultimissime da Ghiselli su Quota 41, uscita dai 62 anni, lavoro

Ieri 26 giugno si é tenuta la Manifestazione dei sindacati in tre diverse città Firenze, Bari e Torino, abbiamo dunque deciso di interfacciarvi con Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil, presente in piazza a Torino ieri. Vi riportiamo il resoconto della Manifestazione attraverso questa dettagliata intervista che ci é stata gentilemente concessa.

Pensioni anticipate 2021, il resoconto della Manifestazione di ieri 26 giugno: L’intervista a Ghiselli

Pensionipertutti: Come sono andate le manifestazioni di ieri?

Roberto Ghiselli:Molto bene, veramente molto bene. Le piazze erano piene ma questa volta, per i vincoli di sicurezza imposti dalla pandemia, non è tanto il numero dei partecipanti ad essere significativo ma il clima che si respirava, la volontà della nostra gente di tornare in piazza per rivendicare i nostri diritti. Proprio una bella giornata per il mondo del lavoro che ridà speranza al Paese.

Pensionipertutti: “ Quali sono i diritti che volete difendere?

Roberto Ghiselli: “Innanzi tutto la difesa dell’occupazione e il diritto di avere una tutela la più alta possibile contro i licenziamenti. Siamo stati gli unici sindacati in Europa ad aver conquistato il blocco dei licenziamenti per tutto il periodo della pandemia ma ora non possiamo fermarci in mezzo al guado. Il blocco dei licenziamenti si può superare quando la ripresa è più robusta e quando gli ammortizzatori sociali e le politiche attive vengono rafforzare. Ecco perché ci vuole più tempo, fino all’autunno”.

Pensionipertutti: In diversi vi rimproverano di pensate solo all’emergenza difendendo l’indifendibile, senza guardare oltre.

Roberto Ghiselli:Solo chi ha gli occhi offuscati dalla faziosità non vede che il punto centrale che stiamo ponendo è lo sviluppo economico e sociale del Paese, utilizzando al meglio la grande opportunità offerta dal Recovery found. Ma con misure che facoriscano anche la qualità dello sviluppo e del lavoro, e non solo trasferimenti incondizionati alle imprese per creare lavoro precario e sottopagato. Solo così si offre una prospettiva al Parse e soprattutto ai giovani” .

Pensioni anticipate 2021, quota 41 e uscita dai 62 anni: Argomento di discussione in piazza

Pensionipertutti: Nelle manifestazioni avete parlato anche di pensioni?

Roberto Ghiselli: Certamente, abbiamo riproposto la nostra piattaforma, uscita a 62 anni o con 41 anni di contributi, riconoscimento dei lavori gravosi, del lavoro di cura e delle donne, tutela dei disoccupati senza lavoro e senza pensione, pensione di garanzia per il lavoro povero e discontinuo, adeguamento delle pensioni in essere”

Pensionipertutti: E ora, dopo le manifestazioni, cosa succederà?

Roberto Ghiselli: Ora ci auguriamo che il Governo abbia capito il messaggio chiaro che gli arriva dal sindacato confederale e, sui diversi tavoli, dia le risposte che sino ad ora non ha dato. Se così non fosse, lo ha detto chiaramente Maurizio Landini ma anche gli altri segretari generali, l’iniziativa sindacale continuerà con iniziative sempre più ampie e incisive”

Ringraziamo il Segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, per questa interessante intervista e per il resoconto preciso sugli argomenti per quanti non avessero avuto modo di presenziare in piazza, e ricordiamo a chiunque volesse riprendere parte delle sue parole, che tratatndosi di esclusiva é tenuto a citare la fonte.

Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 16 commenti

  1. Mara

    I sindacati potrebbero proporre 2 possibilità: quota 41 a prescindere dall’ eta’ e pensione per tutti a 65 anni

  2. Graziella

    Sono disoccupato da dieci anni eta anagrafica 62 quando in pensione he fare

    1. MASSIMO

      Anche io ho la tua situazione e non è possibile vivere senza lavoro e senza indennità, quindi anzichè
      dare il reddito di cittadinanza alle persone che non spetta, dovrebbero dare la pensione ai disoccupati
      a partire dai 62 anni anche con il minimo di 20 anni di contributi.

  3. Paolo Ceccherelli

    Decreto Legge:
    “È consentita l’uscita dal lavoro, ed il conseguente collocamento in pensione, al compimento del 62^ anno di età e/o al raggiungimento di 41 anni di versamenti contributivi. Il trattamento economico dovrà essere calcolato col sistema misto, secondo le attuali normative e senza penalizzazioni.

    In conformità agli art 1, 35,36,37,38 della Costituzione è altresì previsto il collocamento in pensione dei cittadini con oltre 58 anni di età, disoccupati di lungo periodo, ovvero è previsto l’obbligo dello Stato di ricollocare i medesimi in lavori socialmente utili, con retribuzioni e contributi relativi, fino al raggiungimento delle condizioni di cui al primo comma del presente decreto”.
    Su questo testo vorrei dichiarazione ufficiale dei sindacati (con correzioni eventuali).
    Altrimenti mettiamoci l’animo in pace.
    Paolo:
    41.5 contributi + 60.5 età = quota 102 ad oggi.
    (Potrei accontentarmi dell’anticipata Fornero, ma vorrei lottare per gli altri).

  4. ,bruno

    Per anni mi sono chiesto come mai i politici qualsiasi reato commettessero non pagavano mai la giusta pena ora so il perché ma è chiarissimo sono incapaci di intendere e volere svelato il mistero ma rimane il fatto che sono sempre la e pure gli stessi.

  5. MAURO LASTRUCCI

    non mi sembra che i sindacati abbiano fatto un granchè per quota 41 o 62, non vogliono esporsi troppo altrimenti poi litigano con i loro amici politici. E come diceva Benigni “E’ TUTTO UN MAGNA MAGNA”

  6. Felice

    Sono del ’58 a febbraio 2022 faccio 64 anni e 38 di contributi. Cioè quota 102. Ma non posso andare in pensione perché non ho centrato i paletti 62/38. Badate non faccio 100 ma 102 dopo solo due mesi. Ma vi sembra giusto e equo.

  7. ,bruno

    Se lo stato non ascolta le parti sociali commette un grave errore .ancora una volta il governo è orientato a premiare chi le tasse non le paga e non ascolta i lavoratori e i pensionati che le pagano anche troppo.

    1. Gaetano

      Salve sono Gaetano lavoro da quando avevo 17 anni ed ho 42 anni di contributi versati, sento parlare di andare in pensione con 62, 64, anni ma i primi da mandare in pensione a gennaio siamo noi precoci senza se e senza ma, ma è possibile che non si riesca a fare una legge per tutti i precoci?

  8. ,bruno

    Niente da commentare i sindacati hanno detto tutto i commenti vanno al governo che pare non rappresenti i lavoratori ma solo le imprese non va bene.

  9. Gezim

    Chon41ani contributi o 62 ani età con 20 ani contributi deve essere fori di mondodi lavoro senca penilizacione. Guverno devi as oltre anche sacrifici di operai.

  10. VITTORIO FACCHI

    santissima pazienza perche’ continuate ad ostinarvi sui licenziamenti, forse per distogliere il grande popolo operaio dalla verita’ che non porterete mai quota 41 e 62 in saccoccia, quindi il blocco dei licenziamenti diventa una battaglia, anzi la guerra, bon eccovi la soluzione semplice, efficace ed anche ecologica adesso va di moda mettere ecologico anche nella minestra, lasciate liberi i licenziamenti per chi ha gia’ 41 anni cosi si va in naspi, personalmente vorrei assere licenziato ed allora piantatela di dire che non si puo’, perche altrimenti non si puo’ licenziare non si puo’ quota 41 non si puo’ 62 anni, l’unica cosa che si puo’ e’ lavorare ………………………..piantatela per favore……

  11. PAOLO Prof

    cerco di essere breve ma è difficile; in 6 mesi, da qui a 31 dicembre 2021, il tempo per fare una riforma seria ci sarebbe se ci fosse la volontà da tutte le parti; proroghiamo di 1 altro anno la quota 100 così invece di 6 mesi si hanno 1 anno e 6 mesi; mi si dirà: la copertura economica: solo per i risparmi sulla quota 100 i soldi ci sono ; ma vogliamo fare una modifica: quota 101 ma se mi alzate a 63 anni è già una mezza carognata la quota con i 62 anni perchè se uno ha raggiunto la quota a 60-61 anni già gli freghi 1-2 anni; aumenti a 39; forse è meglio; sui 41 e 62 anni non dovrebbero neanche discutere se fossero persone serie; lo sono? oooooooooooooooooo qui potremmo discutere tantissimo e gli epiteti nei confronti di queste persone che decidono sarebbero numerosi e……………………..; e allora , alla fine: vogliamo fare una cosa seria o volete cedere al ricatto dell’ U.E che dice: vuoi i soldi del ricovery found? dai piena attuazione alla legge Fornero; e intanto la gente muore

    1. Carlo

      Ognuno tira acqua al suo mulino vero ? Chi e’ nato dopo il 60 cosa se ne fa della proroga di un anno?

  12. Giuseppe Cipriani

    Purtroppo il governo è piu occupato sul fronte covid e varianti. Se Draghi si preoccupasse di pensioni quanto si preoccupa di stanare quelli che hanno deciso di non vaccinarsi saremmo in una botte di ferro. Per il ricambio generazionale e rilanciare l’occupazione giovanile occorre per forza di cose far uscire gradualmente quelli nati negli anni sessanta. Ma non ci sentono! Chiudono quota 100 e non riaprono con quota 41, come avevano promesso quelli della Lega. L’unica via è lo sciopero generale, sempre che i sindacati riprendano a fare il loro mestiere.

  13. Roberta lotti

    Vedere queste piazze piene, con unità, per i diritti di noi tutti, non ha prezzo e mi ha fatto un gran piacere. L’Italia migliore si vede sempre dopo una situazione difficile ed è solo l’inizio, uniti!

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