Come vi avevamo anticipato ieri nell’articolo ‘Riforma pensioni 2021, perché le tre proposte di Tridico non convincono i lavoratori’ eccovi la seconda parte dell’elaborato del Dott. Claudio Maria Perfetto che nello specifico nel corso della sua disamina conclusiva spiega a quali rischi potrebbero andare incontro i lavoratori, rimanendo dunque profondamente delusi rispetto alle loro aspettative attuali, qualora il Governo decidesse di seguire le raccomandazioni del Presidente Inps, contenute nelle sue tre proposte e nelle risorse necessarie ad attuarle.
Pensioni anticipate 2021, i sogni son desideri ma Tridico mette fuori dai giochi quota 41
Emerge chiaramente dal grafico che correda il XX Rapporto Annuale, che sotto riproponiamo, come la proposta relativa alla quota 41 per tutti, indipendentemente dall’età anagrafica e senza penalità sull’assegno ultimo sia in realtà la più onerosa rispetto alle altre 2. Difficile dunque venga anche solo presa in considerazione dal Governo? La si può cosiderare già fuori dai giochi, ossia Tridico, involontariamente o volontariamente, attraverso le sue tre proposte e il grafico gli ha dato l’addio definitivo? Anche con questo interrogativo ci eravamo lasciati ieri, eccovi le interessanti considerazioni del Dott Perfetto, a voi le conclusioni.
Così prosegue il suo ragionamento il Dott Perfetto dopo aver bene evidenziato le tre proposte: “Riguardo alla scelta che il Governo potrebbe fare, il Rapporto Inps prosegue: “La scelta che farà il legislatore rispetto ad un possibile intervento deve tener conto del crescente livello di spesa pensionistica rispetto al PIL a normativa vigente e delle tensioni che ci saranno nei prossimi anni sul denominatore anche a seguito della crisi pandemica oltre a quelle già note che agiscono sul numeratore e dovute a fenomeni demografici difficilmente controllabili. Inoltre, dovrebbe tenere debito conto dell’equità intergenerazionale cercando di creare condizioni di flessibilità nella direzione di quelle già esistenti nel sistema contributivo in modo da non generare ulteriori discriminazioni tra generazioni di lavoratori spostando ancora una volta i costi di un intervento a carico delle giovani generazioni. Da ultimo, a tutela di alcune tipologie di lavoratori, perché senza lavoro o in condizioni di salute precarie o impegnati in lavori particolarmente gravosi, andrebbero rafforzati quegli strumenti quali l’APE sociale (reddito ponte al requisito di vecchiaia) e le misure pensionistiche già esistenti per i lavori usuranti e i lavoratori precoci”.
Nulla da eccepire sulla scelta delle proposte (alcune delle quali sono le stesse che animano il dibattito pubblico), né sulla loro sostenibilità finanziaria (che sono oggetto di attenzione anche da parte delle Istituzioni europee), né sulle raccomandazioni rivolte al legislatore (orientate a tutelare i disoccupati, i lavoratori precoci, chi versa in precarie condizioni di salute, chi è impegnato in lavori gravosi o usuranti).
Esercizio di valore, brillante e degno di apprezzamento quello del Presidente Tridico. Ma i risultati non sono in linea con le aspettative dei lavoratori“
Riforma pensioni 2021: cosa si aspettano i lavoratori per il 2022?
“I lavoratori si aspettano di poter andare in pensione con 41 anni di contribuzione, senza modifiche al sistema di calcolo della pensione, e a prescindere dall’età anagrafica: ma questa aspettativa sembra venire disattesa, dal momento che dal grafico si evince che è la misura più onerosa per la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale.
I lavoratori si aspettano di poter andare in pensione a partire da almeno 62 anni di età anagrafica, ma è una opzione che non è contemplata nelle proposte avanzate.
I lavoratori si aspettano, soprattutto, di poter andare in pensione potendo decidere se e quando lasciare il lavoro: sulla base di un’attenta valutazione dell’importo pensionistico che verrà loro riconosciuto potranno decidere se lasciare il lavoro o continuare a lavorare per incrementare il montante contributivo.
La pensione, come dare torto al Dott Perfetto che non poteva chiudere con frase più ad effetto la sua disamina, è il risultato di una vita di lavoro, e non solo qualcosa per cui lavorare. Il semplice rapporto spesa pensionistica/Pil non è in grado di afferrare questa semplice verità“.
Cosa ne pensate delle sue considerazioni? Le condividete, temete anche voi che la Quota 41 resterà un sogno nel cassetto per molti quarantunisti? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.
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Concordo pienamente con il Sig. Lastrucci ma aggiungo anche che occorre, con forza scoperchiare il vaso. Vorrei chiedere inoltre a Triadico (messo lì dal M5S) come si arriva alla spesa da lui ipotizzata con quota 41 per tutti riducendo semplicemente di 1anno e 10 mesi per gli uomini e di 10 mesi per le donne (tra l’altro non riesco a capire il perché di questa differenza di cui possono beneficiare anche donne single e senza figli) gli attuali limiti. Ce li mostrasse questi calcoli.
Loro ruberanno sempre perché noi siamo i primi pagando di tasca propria con tasse e lavoro
I nostri sindacati dovrebbero battersi non per i 41 anni di contributi che secondo me resta un sogno ma per 42 per gli uomini e 41 per le donne a prescindere dall’età
Si lavorerebbe 10 mesi meno tutti
E’ una vergogna ma lo sanno che le aziende fanno pressione sui lavoratori x avere un ricambio generazionale , non conta piu’ la competenza per loro siamo vecchi e non ci vogliono x sostituirci con dei lavoratori giovani sotto pagati forse non lo sapete ma non tutti sono statali .
41 anni di contributi non sono abbastanza ? vi sembra il caso di decurtare ancora l’assegno con penalizzazioni? un paese civile si prende le sue responsabilita’ e sei conti non tornano non se la prende con i + deboli x mettere una pezza ai propri errori
E’ una vergogna ma lo sanno che le aziende fanno pressione sui lavoratori x avere un ricambio generazionale , non conta piu’ la competenza per loro siamo vecchi e non ci vogliono x sostituirci con dei lavoratori giovani sotto pagati forse non lo sapete ma non tutti sono statali .
41 anni di contributi non sono abbastanza ? vi sembra il caso di decurtare ancora l’assegno con penalizzazioni? un paese civile si prende le sue responsabilita’ e sei conti non tornano non se la prende con i + deboli x mettere una pezza ai propri errori
Completamente d’accordo. Bravo. E poi nessuno dice dei miliardi che l’INPS risparmierà nei prossimi anni con tutti (purtroppo) morti che abbiano avuto con il Covid. Ci sarà stato qualche pensionato in mezzo ai quasi 130.000 morti? O no.?
Giovanni.
Per scorticà hanno assunto il miglior scortichino sul mercato, adesso godiamocela !!!
una bellissima notizia. il 27 luglio riapre la trattativa tra governo e sindacati sulle pensioni; e chi farà da consulente del governo? l’ex ministra ELSA; come dire che siamo nella M….da più totale, vediamo cosa combinerà; sindacati: state molto attenti a come agite……………………… diceva bud spencer in un film: non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo………………………. occhio ; presidente Draghi: l’ha combinata veramente grossa questa volta; si dimetta e si vergogni
Pienamente d’accordo, purtroppo la democrazia qui in Italia non esiste più, siamo sotto dittatura, le telenovelas che vediamo tutti i giorni non sono altro che continue prese per il culo, ma forse, un giorno non troppo lontano ci riprenderemo ciò che ci spetta…. I forconi per infilzare le bestie ci aspettano..
Mi ripeto per l’ ennesima volta.Se aspettiamo governo e sindacato possiamo morire.Sono gl imprenditori che possono alzare la voce
Quindi non ci rimane che mostrare giornalmente al proprio datore di lavoro quanto è basso il nostro profilo in base a serietà e professionalità.
Io 55 anni e 39 di contributi come si dice mi sarei strappato la pelle per il mio datore di lavoro e per il mio paese fino al’ ultimo giorno (41 di contributi) ma siccome intravedo un’ altra ingiustizia nei confronti dei lavoratori è meglio che incominci da oggi a lasciare il cervello sul comodino
Quota 41 è proposta demenziale, totalmente fuori dalla realtà.
Io la penso come te, ho 57 anni e 40 anni e mezzo di contributi. E tra due anni e qualche mese sarò in pensione anticipata, decreto legge bloccato fino al 2026
Lo spero vivamente pe Lei e il prossimo anno per mia moglie.
Auguri.
avete letto l’ultimissima notizia? l’ex ministra ELSA nominata consulente a palazzo Chigi: dopo aver rovinato la vita a milioni di persone ora è stata promossa; quota 41? bel sogno ……. vediamo di quanti altri milioni di persone rovinerà la vita; complimenti presidente Draghi; veramente complimenti ……………………………………………………………………………
Quando un qualsiasi personaggio che vuol decidere sulla vita delle persone, e la pensione lo è, e prende appunto 62000 € di stipendio dovrebbe già visti gli stipendi dei lavoratori avere la decenza di tacere ma, se passa appunto da 62000 a 150000€ credo che quando è stato zitto ha già parlato troppo se confrontiamo il suo stipendio appunto a quello di qualsiasi lavoratore.
Dovrebbe essere impegnato notte e giorno per trovarla una soluzione decente per aiutare i lavoratori e non cercare di prenderli per i fondelli proponendo cose offensive e vergognose dopo una vita di vero lavoro e non certamente in giacca e cravatta invece che in tuta alzandosi alle tre del mattino, in una strada, in una cucina, a catena in un supermercato, in un Ospedale o quant’altro per capire cosa sia veramente il lavoro.
Probabilmente non pubblicheranno questo mio pensiero ma io dico a tutti coloro che qui lèggono e scrivono che Rivogliamo i nostri soldi altrimenti entriamo in Parlamento in modo educatola prima volta è deciso se entro la fine dell’anno non ci permetteranno di andare in pensione con 62 anni o con 41 anni versati per tutti Politici e Fannulloni compresi licenziando in tronco i lavoratori di qualsiasi settore soprattutto se Ospedali che timbrano e spariscono o non vanno per niente, a me è capitata di andare a parlare da un sindacato senza fare nomi il cui ufficio era aperto due sole volte a settimana e aspettare quasi un’ora perché la signora addetta al servizio era a fare la spesa e mi ha poi spedito velocemente praticamente senza ascoltarmi.
Ecco iniziamo da capo, denunciamo i nullafacenti e mandiamoli a casa e tutti politici compresi ad andare in pensione con gli stessi anni e con lo stesso stipendio nostro visto che lo fanno per scelta e non per obbligo.
Vedrete quanti soldi avanzano!,,,
Salve, compresi il *TRIDICO”,ma per fare due conti ci vuole per forza una “LAUREA”????
Un povero lavoratore/c’è che ad oggi ha accumulato *41anni*di contributi,lavorando inizialmente nella su esperienza lavorativa,come apprendista e premuto come un limone per alcuni anni…riflettendo sono o non sono più di 41 anni *straccumulati??
Allora?? perché non dare la pensione,che ormai si è cotto a prescindere l’età….
Cordiali saluti
L’INPS, che ben dovrebbe fare i conti essendo l’unica a dispone di tutti i dati necessari, dati che noi non conosciamo e non sapremmo elaborare, simula in continuazione i differenti scenari.
Logica vorrebbe che i suoi vertici, visti gli scenari, si astenessero dal proporre in prima persona e al pubblico ipotetiche soluzioni limitandosi a sottoporre i risultati al governo e lasciando a quest’ultimo il compito di proporre le possibili soluzioni (la definirei Logica Draghi parlare poco, cercare di agire bene), almeno me lo auguro.
Non seguendo questa logica il risultato che si ottiene e che si vede, è quello di inasprire gli animi dei lavoratori andando a creare un’aria malsana in un momento storico nel quale non se ne vede la necessità; ci basta e avanzano la crisi economica, quella lavorativa e dei licenziamenti nonché di salute pubblica.
Ora aggiungo che se confronto quanto è dato leggere, vi sono opinioni diverse sui numeri e porto ad esempio quelli ipotetici a quota 41.
l’Inps ne ha valutato il costo in 4,2 miliardi di euro il primo anno e 9,2 miliardi nel 2029 e per questo la ritiene fuori portata per il bilancio dello Stato.
L’impegno finanziario ipotizzato dall’Osservatorio sulla Previdenza della Cgil parla di 1 miliardo e 242 milioni nel 2022, di 1 miliardo e 292 milioni nel 2023, per poi diminuire negli anni successivi.
Nel 2024 Quota 41 avrebbe un costo pari a 1miliardo e 115 milioni, nel 2025 pari a 975 milioni di euro e nel 2026 di 851 milioni.
O io non li comprendo e non mi metto di certo a fare somme, posso solo immaginare che ciascuno tiri, come sempre, l’acqua al proprio mulino.
Buongiorno
concordo con Fausto
“NON C’ E’ CATTIVO PIU’ CATTIVO DI UN BUONO QUANDO DIVENTA CATTIVO. Attenzione i buoni che diventano cattivi in italia li stimo almeno in 4/5 milioni di persone
Occhio alle scelte che fate”
ATTENZIONE A COME VI MUOVETE CARI POLITICI PERCHE’ QUESTA VOLTA RISCHIATE GROSSO
Quota 41 è un sogno e tale rimarrà ben chiuso in un cassetto perché non passerà mai se non vincolata ad una età minima di uscita dal mondo del lavoro.
Penso che il disastro per i lavoratori sarà completato anche da un intervento peggiorativo sulla pensione anticipata Fornero, quella per essere chiaro dei 42,1 /43,1 anni contributivi attuali e valida fino al 2026.
Quello che resterà sarà solo il mal congeniato RdC che non crea alcun posto di lavoro anzi..
Manca poco e staremo a vedere se tra licenziamenti e decurtazioni pensionistiche il sindacato saprà dire la sua.
Per un motivo o per altro siamo sempre in guerra coi Francesi.
Ovvio che il tuo pensiero di rassegnazione mi porta aime a dire VIVE LA FRANCE
Rassegnazione, no!
Realismo, forse si!
Pensa che davanti a questa situazione io sono arrivato a dire VIVA la FORNERO.
Inteso come possibilità di pensione anticipata con le regole attuali.
Ora che sento che il suo nome girerà tra le “stanze di comando”, sono curioso di vedere se rinnegherà parte della sua creatura.
Saluti
P.S.
Da: ANSA.IT Politica.
Ho appreso che la dottoressa Fornero è stata chiamata dal sottosegretario Tabacci a partecipare a una commissione e, per quanto asserito da quest’ultimo, non avrà compiti inerenti ne la previdenza ne competenze relative al Ministero del Lavoro che di gestione diretta del Pnrr.
Pur comprendendo la sua gioia, non non mi spiego la sua affermazione attuale “Ci sono dei momenti in cui la politica ci chiama. Forse perché sente che è venuto il momento di compiere scelte impopolari”.
Queste affermazioni i lavoratori le conoscono bene, pensi da fine 2011!
Se Lei è stata chiamata perché esperta in tal senso, ci vuole spiegare nell’ambito dei consigli che la commissione si aspetta Lei sappia dispensare, cosa riguarderanno?
Oppure ritiene dato che è li, passerà del tempo a regolare i conti con qualcuno?
Perché: chi mal comincia peggio termina.
il colmo è che è quasi più conveniente andare in pensione con la legge fornero; questo è pazzesco; ma la cosa che fa venire più rabbia è che quest’anno bastavano 62 e 38 anni e l’anno prossimo non basteranno 62 e 40; anche la proposta di tridico prevede i 63 anni come minimo; il solito ricatto dell’UE: vuoi i soldi? non toccare la legge fornero; e cosa fa draghi? pecoroni ma sulla pelle degli italiani; troppo comodo………………………………………… , ci dobbiamo rassegnare? sindacati sveglia…………………………………… la gente muore mentre voi dormite o peggio e Salvini………………………… non dice 1 parola sulle pensioni, ora non è più un problema, lo era fino a quest’anno; andate tutti ………………………………………..
41 anni di contributi sono più che sufficienti, lasciateci vivere la nostra vita.
Visto che voi con quegli stipendi da favola ve la godete da sempre.
Noi qui, su questo forum possiamo esternare la nostra rabbia, disapprovare certi discorsi , poter dire la nostra, ecc. ecc. e ringrazio tutto lo staff del sito che Gentilmente ci concede degli spazi a cui poter dare sfogo alle nostre disapprovazioni. Ma di concreto cosa facciamo? Una beata mi….
Sì perché diamo adito che con le loro Proposte/provocazioni ne lanciano minutamente riescono a sondare il clima dei lavoratori.
Da questi sondaggi capiscono fin dove si possono spingere i nostri legislatori e guarda caso constatata l’inerzia o l’incapacità dei lavoratori di intraprendere azioni tipo alla francese, ecco che agiscono con sicurezza ad approvare norme sempre più peggiorative, sicuri che la loro incolumità non è a rischio, poiché pensano che siamo dei pecoroni: veramente non lo pensano……lo siamo.
Un invito a meditare..
Grazie a voi Salvo per i commenti
Gentile signora Venditti buonasera,
volevo chiederle gentilmente, mio marito può andare in pensione anticipata visto che io sono invalida al 100%,inabile permanente al lavoro con legge 104 art 3 comma 3 ?
Casomai con quanti contributi lavorativi può accadere alla pensione? La ringrazio di Cuore.
Nicoletta.
Buongiorno, ieri ho letto su un quotidiano nazionale che il Governo il nostro Governo ha preso come consulente per trattative con o Sindacati la Signora Elsa Fornero …non voglio dirvi il sdegno il tradimento che provo io non ho parole non più se questo è vero siamo fregati ‘tutti’ cose di un altro Mondo .
Letto ora, la Fornero entra come consulente nel governo Draghi.
AMEN
Ritengo interessante la proposta di Tridico inerente l’anticipo della quota contributiva della pensione: ” si permette ai lavoratori del sistema misto l’anticipo pensionistico della sola quota di pensione contributiva al raggiungimento di almeno 63 anni di età, almeno 20 anni di contribuzione e un importo minimo di 1,2 volte l’assegno sociale. Al raggiungimento del requisito di vecchiaia al lavoratore verrà riconosciuta anche la quota retributiva della pensione”. Quindi se i sindacati riusciranno a far approvare la suddetta proposta,
molti disoccupati di lungo corso inizieranno a sopravvivere.
Io che ho più di 40 anni di contributi ho visto colleghi andare in pensione con 38 anni di contributi solo perché avevano più anni di me.Ma non conta più quanti anni una persona lavora? Scherziamo che dopo 41 anni di lavoro devo avere anche delle penalità? Roba da rivoluzione davvero.
Adesso basta, ho iniziato ha lavorare a 15 anni ma non faccio parte dei precoci, ho perso 2 anni per strada non posso arrivare a lavorare fino a 47 anni di contributi, basta e avanza lavorare 41 anni per tutti tanto ora la maggior parte inizia a lavorare a 25/30 anni perciò in automatico superano i 41 anni prima di andare in pensione, basta politici avete stufato.
Noi abbiamo lavorato x 41 anni ( e stiamo ancora lavorando ) e versato i relativi contributi , e ci dicono che non possiamo andare in pensione perchè non ci sono i soldi !? Possibile che nessuno chieda a queste persone dove sono andati i nostri contributi !! Se ce li hanno ” rubati” sono da denunciare, se li stanno utilizzando x garantire la pensione a chi non ha i versamenti è una truffa !! Sono LORO che ci devono spiegazioni e soluzioni e che non devono penalizzarci ulteriormente. Nessuno nella storia della nostra repubblica ha dovuto versare quanto noi !!! Nessun partito adesso prende le nostre parti ?? DOBBIAMO SOLO MANIFESTARE X QUESTA INGIUSTIZIA , e ricordarci di questi politici alle prossime elezioni con i nostri voti e quelli dei famigliari e amici
Noi abbiamo lavorato x 41 anni ( e stiamo ancora lavorando ) e versato i relativi contributi , e ci dicono che non possiamo andare in pensione perchè non ci sono i soldi !? Possibile che nessuno chieda a queste persone dove sono andati i nostri contributi !! Se ce li hanno ” rubati” sono da denunciare, se li stanno utilizzando x garantire la pensione a chi non ha i versamenti è una truffa !! Sono LORO che ci devono spiegazioni e soluzioni e che non devono penalizzarci ulteriormente. Nessuno nella storia della nostra repubblica ha dovuto versare quanto noi !!! Nessun partito adesso prende le nostre parti ?? DOBBIAMO SOLO MANIFESTARE X QUESTA INGIUSTIZIA , e ricordarci di questi politici alle prossime elezioni con i nostri voti e quelli dei famigliari e amici
La Fornero …:
L’aumento del tasso di occupazione per gli anziani
Ma c’è un’altra battaglia che Fornero ha intenzione d’intestarsi e che suonerà impopolare: quella per l’aumento del tasso di occupazione tra gli anziani «purché in buona salute»
Quindi chi come me si sta impegnando da una vita a mantenere un buon stile di vita e’ penalizzato…. devi morire lavorando….
Si è così.
Pensa all’aumento del tasso di occupazione per gli anziani, mentre dovrebbe intestarsi una riforma che guardi a quei circa due milioni che potrebbero lavorare e ai quali, invece un altro che abita in Casa Inps, regala il RdC.
Io penso che se non la fanno quota 41anno dovranno affrontare gli italiani molto inferociti. Anche perché si permette un pensionamento dopo 20ANNI e si nega dopo 41anno mi sembra assurdo. Succede la rivoluzione.
Concordo Andrea.. Rivoluzione.. Se non ci facciamo sentire nessuno ci considera. 20 anni ed uno può andare in pensione e noi con 41 no… Assurdo.
Credo che il sistema pensionistico italiano rispecchi l ingiustizia sociale in cui viviamo,sono una donna,ho cresciuto due figli e accudito una madre con Alzheimer,ho lavorato i ininterrottamente come educatrice in un nido,(lavoro gravoso),da quando avevo 20 anni ,ho 41 di contributi ,penso di aver dato abbastanza e avere il diritto di andare in pensione,lo trovo un diritto più che acquisito,ed è VERGOGNOSO,inaccettabile sentire che non ci sono i soldi,visti i tanti privilegiati dei politici ecc….
Paese che affonda nella merda.
sindacati svegliatevi; certe proposte sono pura utopia; hanno già detto che 41 non lo accetteranno mai; puntate i piedi sui 62 con il contributivo e 67 con il retributivo, è quella meno onerosa ; se poi proprio non vogliono concedere neanche questa abbiamo a che fare con dei figli……………………………………………….. e allora lì bisogna essere duri; orlando stendiamo un velo pietoso e Draghi? no comment
Vorrei comunicare al signor Tridico che in PAESE CIVILE dopo 41 ANNI DI LAVORO TUTTI i DISOCCUPATI che hanno perso il lavoro da oltre 4 anni DEVONO AVERE IL DIRITTO DI AVERE LA PENSIONE !!! Il lavoro non lo troveranno mai più e per poter vivere non possono aspettare i 67 anni di età !!! ATTENZIONE CHE SE NON SI CAPISCONO QUESTE COSE BASILARI SI RISCHIA UNA RIVOLTA SOCIALE. ED È CERTO CHE LA PAZIENZA È DEFINITIVAMENTE FINITA!!!
SINDACATI ATTENZIONE !!!! È LA VOSTRA ULTIMA OCCASIONE PER ESISTERE!!!
Come a dire:
– chi si è goduto la vita fino a 25 anni può andare in pensione, raggiunta l’età anagrafica, con MOLTI MENO anni di lavoro di chi ha iniziato a piegare la schiena a 18 (o meno) e ha fatto 41 anni di lavoro e deve continuare a tirare la carretta e pagare i contributi per le minipensioni, le pensioni baby, le pensioni d’oro ecc… ecc…
Complimenti, davvero complimenti sindacato di tutela dei lavoratori, che barzelletta !!!
Esattamente così, ho iniziato a lavorare a 16 anni! E a settembre 2023 finisco 41 anni di contribuzione! Dai calcoli dell’INPS invece io dovrei essere collocato in pensione a gennaio 2026 con quasi 45 anni di contribuzione! Non basta nemmeno la legge Fornero poiché hanno pensato bene di inserire anche delle finestre in uscita!!! Per prendere poi una miseria alla fine, sono uscito piangendo dall’INPS credetimi! Questa è l’Italia? Siete scandalosi!!! I soldi del reddito di cittadinanza per i fannulloni, mafiosi Rom e gente che ha sempre lavorato in nero sono usciti fuori però vero? .. Tra me ed il mio datore di lavoro versiamo all’INPS 700 euro al mese! Politici, sindacati e caro presidente dell’INPS, Siete la vergogna dell’Italia !!! Dateci quello che ci spetta perché sono soldi nostri che abbiamo versato!!! Salvini è una delusione totale! Siamo allo sbando totale! Scegliendo quota 100 a noi precoci ci ha solo preso per il culo!!! Ma scenderemo in piazza cari politici e ci incateneremo per giorni sotto il parlamento! Questa volta non ne possiamo più davvero siamo alla frutta!!!
verissimo, parole sante
I sindacati ormai non fanno più niente x noi operai molto usurati,stanchi e umiliati quotidianamente da questi politici vermi,che non hanno mai lavorato e hanno lo stipendio che arriva puntuale e molto sostanzioso… dobbiamo noi ribellarci,dire basta a questa ormai schiavitù e tornare ai famosi ma passati 35 anni di lavoro e poi stop, goderci qualche anno di relax….a 60 o più anni cosa posso offrire,come posso rendere? però riesumiamo la rovina operai Fornero… diamogli un altro stipendio oltre alle varie pensioni…schifo tutto di questa Italia
BASTA..BASTA…BASTA…… dopo 41 anni di versamenti si deve poter andare in pensione e si ha diritto ad una pensione dignitosa. Finiamola con queste prese per i fondelli.
E abbiate il coraggio di mandare a casa le persone che non sanno fare il loro lavoro come ad esempio il latitante Ministro Orlando che non si sa cosa stia facendo – forse potremmo vederlo a chi la visto-, o il presidente INPS che non ascolta i lavoratori e se ne esce con proposte ad hoc per scongiurare la richiesta di quota 41. Caro Presidente è facile buttare lì 3 proposte e far vedere che quota 41 è la più costosa, giusto per farla scartare a priori. Un po’ più difficile è fare un analisi sulla congruità dell’importo della pensione e dimostrare che le pensioni superiori ai 3000 euro netti mese sono tutte sostenibili e in linea con quanto versato dagli stessi percettori.
Sono sicuro che qualsiasi lavoratore che ha versato per 40 anni (ora ne volete 43,1) si è guadagnato la sua pensione e con i suoi versamenti si sostiene la pensione per quanto vivra’. Diverso è se ci soffermiamo ad analizzare le pensioni dei politici, dei dirigenti statali, dei sindacalisti e di quanti percepiscono un importo mensile uguale o superiore ai 3000 euro netti. Questi sicuramente sono in deficit e rappresentano quelle mancanze che non si vedono nei suoi numeri. Se il rapporto spesa pensionistica/Pil non è in linea con le aspettative forse bisogna porsi queste 3 domande:
1) – Verifico che nella spesa pensionistica ci siano finite le giuste attribuzioni di costi e, se del caso, verifico la congruità di ogni pensione pagata superiore e 3000 euro netti mese con i relativi versamenti di pertinenza per determinare se è sostenibile o se andrebbe ricalcolata.
2) – Cerco di contenere il nominatore (leggi spesa pensionistica)
3) – Aumento il denominatore (leggi Pil)
Se avesse il coraggio di affrontare seriamente il primo punto forse dimostrerebbe a noi poveri lavoratori che si guadagna parte del lauto compenso che ogni mese percepisce.
Completamente d’accordo. È tutta una farsa anche quella dei sindacati. In realtà sono tutti d’accordo. A questo punto c’è solo da sperare che non tocchino nulla perché il signor Tridico dà solo proposte assurde.
Basta!
Vi siete resi conto del momento storico-economico?
Ci sono i tagliatori di teste, specializzati in licenziamenti…e se ne vedranno di drammatici.
Ci sono i tagliatori di spesa, specializzati in tagli alle pensioni (la voce più facile da tagliare nel bilancio dello stato). E Tridico ha un bello stipendio anche per questo, e in più fa da capro espiatorio ai politici che non vogliono apparire.
Ma in fondo le responsabilità sono POLITICHE!
Vi siete mai chiesti se i miliardi stanziati per la Difesa siano tutti necessari?
E quelli per le infrastrutture sono tutti necessari?
Nessuno obietta su quelle spese, ma su 4 / 5 miliardi per quota 41 si dichiara l’assoluta impossibilità di spesa.
Ragionate bene…che è tornata anche la Fornero…
Paolo 61 Età + 41,9 contributi (quota 102 ad aggi).
Fate voi.
Concordo con quanto scritto da Mauro Lastrucci e mi permetto di osservare che lo stipendio di un dirigente pubblico, di un politico, di un giudice di un sindacalista ecc. dovrebbe essere legato allo stipendio base di un operaio e non dovrebbe mai superare 5 volte questo – (comprensivo di qualsiasi ulteriore preband, agevolazioni ecc. ecc). E’ così che si fa una giusta economia, non come si è sempre fatto sulla pelle dei lavoratori sempre più tartassati e portati allo sfinimento. POSSIBILE CHE NON LO SI VOGLIA ACCETTARE. Sono anni che mi chiedo cosa ne facciamo di tanti politici, si era parlato di ridurli ma quando?? La cosa assurda è che si moltiplicano e quando mollano ua seggiola son m pronti a prenderne altre 2 o 3 in altri posti parastatali. E per giunta i loro stipendi sono tra i migliori in europa, ma anche questa è la nostra Italia. Temo che vedremo un autunno molto caldo…
proprio cosi
26 settembre 2020 aumento di stipendio del Sig Tridico da 62000,00 euro annui a 150000,00 euro anno.Le sue testuali parole.Non l’ ho deciso io e non prenderò gli arretrati.
Mio commento non ho parole
Da qualche mese arrivano sul mio cellulare proposte di prestiti agevolati da parte dell’ INPS. Ma è diventata una banca che fa prestiti con i soldi di tutti i contribuenti.Non ho parole
Ho letto in questi giorni che nella commissione consulenti del consiglio di indirizzo politico economico istituito da Tabacci (altro bel elemento che paghiamo) c’ è anche la M…A della Fornero di cui la sua battaglia sarà “L’ AUMENTO DEL TASSO DI OCCUPAZIONE TRA GLI ANZIANI “PURCHE’ IN BUONA SALUTE” Non ho parole
Ho solo alcune parole da consigliare a chi governa e a chi di regola dovrebbe tutelare i lavoratori.
NON C’ E’ CATTIVO PIU’ CATTIVO DI UN BUONO QUANDO DIVENTA CATTIVO. Attenzione i buoni che diventano cattivi in italia li stimo almeno in 4/5 milioni di persone
Occhio alle scelte che fate
Personalmente ho sempre ritenuto più che evidente che tutte le proposte migliorative rispetto alla attuale legge “Fornero” (migliorative per i lavoratori) non sarebbero mai state varate. E’ un classico della politica: tante chiacchiere, tanti proclami, tante “volontà di procedere”,… ma fatti zero.
E puntualmente sarà così, mettetevela via e ringraziate il cielo che non peggiorino la Fornero, perché questa gente che decide sul nostro futuro è capace di tutto!
Peccato che Salvini sia andato “in tilt” (per essere buoni) perché forse una sua rielezione avrebbe riaperto i giochi (quelli concreti, come Q100, non le chiacchiere!).
Ah, dimenticavo: continuate a votare quelli che vi omaggiano del cetriolo, ma poi non lamentatevi.
NON SCONTRI IN PIAZZA MA DIRETTAMENTE DENTRO AL PARLAMENTO COME HANNO FATTO GLI AMERICANI
Ma una volta bastavano 35/37 anni di contributi,dopo hanno mandato in pensione gente con 38 anni di contributi,adesso 41 non bastano più,come mai le forze dell’ordine vanno 5 anni prima degli altri?Forestali compresi se sono “vecchi”cambiamogli la mansione e stanno sul posto di lavoro come gli atri 42 e 10 è questo che mi fa incazzare che non siamo tutti uguali nel mondo del lavoro
si, è una pura utopia pensare di andare a 62 anni con la parte contributiva e poi a 67 avere la parte retributiva; ormai la regola è che si va in pensione per un colpo di culo, per la decisione del politico di turno, e non si va per colpi di sfiga; il loro obiettivo è chiaro: farci morire prima di goderci la pensione; così chi più opportunità, chi nessuna; di cosa hanno paura se ci fanno andare a 62 anni ? che magari viviamo troppo e mandiamo in crisi lo stato? magari hanno anche il culo che muoriamo prima dei 67 anni così risparmiano sulla pensione; tutti moriremo prima o poi; e se muore qualcuno prima di me mi faccio anche una bella risata visto che vogliono farci morire
Si deve cambiare metodo, Inps deve essere il gestore dei contributi dei lavoratori, ognuno dei quali ha associato un “conto” che viene estinto quando il lavoratore dice basta. Il conteggio è contributivo sulla base del montante ricavato dopo gli adeguamenti Istat e valutari. Inps chiede al lavoratore se intende essere liquidato del capitale o mantenerlo in Inps che erogherà il vitalizio. Ognuno poi è libero di scegliere se continuare a lavorare se il vitalizio fosse ritenuto insufficiente, essere liquidato oppure vitalizio, alto o basso dipenderà da quanto versato. Una nota, vi starete chiedendo cosa succede se colui che va in pensione continua a lavorare in nero, beh, questo succede anche adesso. C’è da cambiare il sistema di calcolo, sono uscito col misto e dai calcoli puri che mi ha fatto un esperto di paghe e contributi è emerso che il mio montante era di poco meno di 300.000 euro mentre il calcolo Inps riporta 270.000.
Quei 30.000 euro sono il frutto delle aliquote di …..non ricordo il termine…che Inps applica perché il riferimento è sempre quello della Fornero, 67 anni età e 41 e 10 mesi di contribuzione mentre io avevo 64 anni, 38 anni e 1 mese di contributi versati in un periodo di 41 anni e 5 mesi di anzianità contributiva, in pratica ho perso circa il 5% del valore della pensione. In più, sono uscito due anni dopo l’introduzione della quota 100 semplicemente perché non lo sapevo mente dovrebbe essere Inps a informare il cittadino del raggiungimento dei requisiti.
I CCNL di ogni lavoratore è firmato dai sindacati e dalle controparti. Ogni lavoratore è inquadrato in un livello e le buste paghe riferiscono le ore lavorate nei turni o altro. Chi cone me (59 anni di età) da ben anni 41,5 lavoro a ciclo continuo in turni avvicendati in fabbrica, sapendo all’inizio dell’anno solare quanti turni di notte lavorerò e quante domeniche e giorni festivi sarò sul mio posto di lavoro. Io credo che devono tutelare questi lavoratori mandano in pensione perché logorati dagli anni e usurati dal lavoro. Io non posso usufruire di tutte le uscite per andare in pensione, perché ogni una ha una postilla che non mi permette di uscire dal mondo di lavoro, chi chiede 61 anni di età con requisiti di percentuale di invalidità con i 41 anni di lavoro, e io ne ho 59 . Chi chiede altro che io non posso per raggiungimento di notti, ma io ho 59 anni di età. Devo solo attendere la famosa legge Fornero con i requisiti anni 42 +10 + 3 mesi di finestra. Pazzesco vedere colleghi che sono e vanno in pensione con 38 anni di lavoro con 62 anni di età. Io con la Fornero andrò con 61anni di età con anni 43,1 di contributi versati . Lavorando 5 anni in più con chi andrà in pensione con 62 anni e 38 anni di contributi
La pensione è il risultato di una vita di lavoro, è proprio così, e quindi non deve essere un mero conto contabile! Se non ci sono abbastanza introiti, prego considerare le soluzioni fornite dal dott. Perfetto, nei suoi articoli passati.
Ma non scherziamo che 41 anni di lavoro non sono sufficienti, sono, per le donne 10 mesi in meno di adesso, e per gli uomini 1 anno e 10 mesi, in linea con l’aspettativa di vita calata drasticamente.
Ma cosa voglioni di più! La mia generazione ha già dato tanto! Io preferisco che lavorino i miei figli che devono farsi una famiglia, piuttosto che io sfinito e demotivato….
E poi se i calcoli li fanno come con quota 100, del tutto sballati, siamo a cavallo!
Ma mi facciano il piacere!
Ma vogliono gli scontri di piazza ?
Il punto è che nell’attuale situazione politica, economica e finanziaria dell’Italia le richieste dei sindacati (quota 41 od uscita a 62 anni) non potranno mai vedere la luce. Per chi come me (ho 60 anni e 35 anni di contributi), ma è una situazione abbastanza frequente per chi ha un contratto metalmeccanico, dopo il 1996 ha aderito ad un fondo previdenziale (Cometa nel nostro caso) anche la soluzione più economica, anticipo a 63 anni della sola quota contributiva, sarebbe un buon obiettivo rispetto ad attendere i 67 anni e 10 mesi che dovrei attendere con la Fornero. A chi obietta che l’importo per almeno 4 anni sarebbe parecchio inferiore, ricordo che potrebbe essere integrato con la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) per quei pochi anni intaccando un pezzo della pensione integrativa. La riduzione della pensione integrativa sarebbe poi compensata dalla quota retributiva dopo i 67 anni. Se vi fate due conti potrete vedere che sul lungo periodo (auguro a tutti di campare almeno 90 anni) questa soluzione sarebbe comunque più vantaggiosa rispetto all’altra ipotesi di uscire con il contributivo puro a 64 anni. E costerebbe anche poco per lo stato. Se fossi un sindacato ci penserei seriamente. Naturalmente potenziando per disoccupati, lavori pesanti… altre soluzioni come APE Social.
Ciao Luciano
te non dovresti aspettare 67 anni ma potresti andare con 62 anni di età e 37 di contributi mentre io che ne ho 59 ed ho già 41 anni di contributi dovrei aspettare altri 2 anni con la legge Fornero(che fanno 43 anni di contributi e cioè 6 anni in meno di te) figuriamoci se dovessi aspettare 63 anni arriverei a 45 anni di contributi vogliamo scherzare???
41 anni di contributi oppure 62 anni di età non si deve uscire da queste richieste
Buonasera Mauro. Nessuna delle ipotesi di cui si discute andrebbe a cambiare il blocco dell’attuale pensione anticipata fino al 2026. Quindi al peggio con ritorno pieno alla Fornero andresti in pensione a 61 anni con 43 anni e 1 mesi (considerando la finestra di 3 mesi). Concordo con te che sono tanti e sarebbe bella quota 41 ma è improbabile che passi se non con penalizzazioni come calcolo interamente contributivo. Io ad oggi dovrei aspettare quasi 8 anni.
Buongiorno,
I lavoratori si aspettano di poter andare in pensione con 41 anni di contribuzione, senza modifiche al sistema di calcolo della pensione, e a prescindere dall’età anagrafica.
Il dottr Tridico deve fare bene il lavoro per cui i politici da noi eletti, lo hanno sistemato li’ , in quella poltrona, anche molto onerosa sotto l’aspetto dello stipendio ,per trovare delle soluzioni .
Questo signore non mi sembra in grado di trovare delle soluzioni, quindi a questo punto ci aspettiamo dai siggri politici,che noi paghiamo, siano in grado di rimuovere il Dottr Tridico.
Tutte le volte che ha parlato il Dottr Tridico , ha parlato a sfavore dei 41 anni, mai una parola sui soldi buttati a chi prende tre-quattro pensioni , a chi e’ andato in pensione a soli cinquat’anni ed ai politici che prendono pensioni da favola con pochi anni di legislatura e che noi , semplici lavoratori con “appena 41anni di contributi” ci sognamo.
Facciamola finita , per cortesia , 41 anni bastano e avanzano.
I 41 anni di contributi deve essere senza penalizzazioni.
saluti
Per quanto riguarda la rimozione concordo.
Per quanto riguarda … “i politici da noi eletti, lo hanno sistemato li” … meglio essere più precisi!
ma se il caro Tridico invece di rubarci 150mila euro all’anno del suo stipendio (perchè siamo noi a pagarlo) ed anche gli altri la smettessero di rubarci soldi con i loro megastipendi, pensioni,vitalizi forse i soldi per noi poveri lavoratori si troverebbero.
Ma vi rendete conto che questi decidono il loro stipendio a piacimento, si prendono un sacco di soldi in pensioni e vitalizi e non hanno versato un euro? Siamo noi che con i ns. versamenti gli paghiamo pensioni e stipendi e loro pretendono di calcolare le ns. pensioni in base al sistema contributivo/retributivo/misto????????
Dovremmo decidere noi il loro stipendio visto che lo paghiamo noi e visto che non versano un euro di contributi (ribadisco li versiamo noi) dovrebbero andare in pensione a 67 anni con la minima come una casalinga.