Le ultimissime novità sulla riforma delle pensioni al 21 aprile 2020 giungono da Matteo Salvini, il leader della Lega parlando di Coronavirus, di chi é maggiormente più fragile e di come sia importante mettere in siscurezza il Paese, nonostante sia necessario ripartire, torna a parlare di pensioni. Matteo Salvini ospite della trasmissione non é L’Arena in onda su La 7, é tornato affrontando l‘emergenza sanitaria attuale determinata dal Coronavirus a lanciare, tra le righe, frecciatine anche alla riforma Fornero. Eccovi le sue parole.
Riforma pensioni, Salvini attacca nuovamente la Legge Fornero
“Coronavirus? Un altro problema é la messa in sicurezza degli anziani. Come ha fatto il Governo di Istraele, l’uscita delle persone sopra una certa età dovrà essere successiva.
Certo é bizzarro sentirsi dire oggi che sono a rischio tutte le italiane e gli italiani dai 65 anni in su, quando, secondo una legge approvata qualche anno fa, si poteva andare tranquillamente a lavorare fino a 67 o 70 anni“. Il riferimento alla legge di qualche anno fa é chiaramente alla riforma Fornero dunque il riferimento non é così velato, anzi é come se il leader della Lega volesse riaccendere la miccia rispetto ad una polemica scoppiata sui social giorni fa.
Pensioni 65 anni si é fragili per il Coronavirus, ma non per andare al lavoro?
La polemica che aveva preso piede sui social nei vari gruppi che trattano di pensioni era determinata proprio dall’incongruenza mediatica che pareva esserci sull’età anagrafica. In questo periodo di epidemia la frase più ricorrente che i lavoratori hanno udito é stata: gli over 65 sono i maggiormente a rischio, i più fragili in questo contesto. Allora ripetutamente ed in modo provocatorio sul web era apparsa la frase: “fatemi capire a 65 anni sono a rischio per il Coronavirus, ma sono giovane per la pensione? Come faccio a stare a casa, se devo andare a lavoro fino a 67 anni? Sono un soggetto fragile e merito la pensione dunque perché anziano o sono giovane e devo andare a lavorare?
Ecco Salvini su La7 pare cavalcare l’onda polemica dei giorni scorsi, anche Durigon in una delle ultime intervsite che ci ha rilasciato era tornato su questo aspetto, dicendoci: “ In tempo a dietro ci hanno detto un sacco di parole sull’aspettativa di cita: é in rialzo! e poi eccoci qua ai tempi del Covid19 ad evidenziare che la classe più fragile é proprio quella dei 65enni che la Fornero ed il Pd vorrebbero far lavorare fino a 67 anni”.
Voi cosa ne pensate delle considerazioni di Matteo Salvini sono pertinenti ed era giusta focalizzare l’attenzione sull’età di accesso alla pensione o si é trattato solo di polemica ‘sterile’ in un contesto già complicato? Fateci sapere la vostra nell’apposita sezione ‘commenti ‘ del sito.
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Compio 62 anni a novembre 2021, completo l’anzianità di lavoro “38 anni ” a gennaio 2022, non rientro in quota 100 per circa due settimane, sono in cassa integrazione da aprile 2020, non ho prospettive di rientro al lavoro, resto bloccato in questo limbo per il blocco dei licenziamenti, e grazie alle leggi per la massa devo attendere 67 anni per godermi la meritata pensione. Causa covid appartengo alla categoria dei più fragili per la salute e non per il lavoro. Come me migliaia di altri lavoratori, su questo dovete pensare e lavorare, siate concreti, pratici ed empatici prima di sparare assurde teorie sul consenso e chi lo cavalca, grazie a questo possiamo migliorare la nostra vita.
Un lavoratore ha diritto di andare in pensione dopo 41 anni di contributi indipendemente dall’età e la pensione di vecchiaia deve essere abbassata dagli attuali 67/68 anni a 65 per tutti. Non mi sembra di chiedere troppo , ma il giusto
Se anche Salvini usa la questione ‘pensioni’ per avere visibilità, non credo sia un problema, infatti per i politici tutto ruota intorno ai consensi. Credo sia peggio chi non si occupa del problema o ci impone tempi biblici per avere una pensione come se fossimo eterni. Quindi il covid dimostra proprio questo che siamo appesi ad un filo, facile da spezzare, ma non avevamo bisogno di questa pandemia per fare questa constatazione. Credo che ci debba essere restituito il diritto a disporre del nostro tempo, se poi per professori come la Fornero o gente ricca è uguale, possiamo capire anche questo perché per loro è una ‘ vita in vacanza’!
Lui cavalca solo l’onda è un ipocrita profittatore. con i5stelle c’era lui al governo ma non ha fatto niente per cambiare le cose👎
D’accordo con il Sig. Totuccio e Francesca.
Nonostante non ho votato Salvini devo riconoscergli che al riguardo delle pensioni ha ragione.E’ confermato da statistiche nel campo medico che la mortalita’ piu’ elevata e’ proprio tra i 60 e i settant’ anni ed ora pare che il coronavirus attacchi proprio quella fascia di eta’ e per essere precisi dai 65 anni in su. La cosa peggiore che ha fatto un governo a noi italiani portare’ la pensione in quella fascia. Vai Matteo insisti che prima dei 65 anni riuscirai’ ad abbassare l’eta’ di pensione
Sig. Enrico, proprio Lei nel suo commento dice che le persone più esposte al contagio sono precisamente dai 65 anni in su e poi plaude a chi invece di abbassare l’età della vecchiaia, l’ha lasciata inalterata e manda in pensione chi ha 62 ? Non trova che ci sia un controsenso in quel che dice ? Ci sono ancora migliaia e migliaia di lavoratori con 65-66-67 anni, non se n’è accorto ?
Abbassare l’età della vecchiaia mi trova perfettamente d’accordo. Meglio di quota 100 ? Forse , per me si , magari ad altri non sembrerà o non risulterebbe conveniente. Ai precoci non servirebbe a niente , per esempio. Ribadisco , quota 100 non è una soluzione perfetta, esistono alternative sulle quali si dovrebbe discutere. Quota cento è semplicemente meglio che niente , per alcuni. Per gli altri non passi il” mal comune , mezzo gaudio”. Niente di più. E per Salvini ? Non mi entusiasma per niente ma anche un orologio rotto , due volte al giorno, segna l’ora esatta. Una precisazione, vedo, ultimamente, interventi di un Alessandro che non sono io .
In futuro mi firmerò Alessandro57 per evitare equivoci
Mi sono rivolto all’Alessandro sbagliato ? Me ne scuso. Avevo ricevuto un commento allucinante da un suo omonimo, che mi ha costretto a rispondere a modo. Saluti cordiali.
A cosa servono tutti i ragionamenti che leggo nei commenti se esistono decine di migliaia di stipendi e pensioni altissimi, che non esistono in nessun’altra nazione, un’evasione fiscale e una corruzione esagerate, la quasi totale mancanza di servizi pubblici, nonostante il loro costo, un numero incredibile di persone che continua a lavorare anche se ben pensionato e via dicendo. Tutti a dire la sua su pochi miliardi che può costare mandare la gente in pensione prima che tiri le calze e nessuno che parla dei problemi seri di questa nazione penosa,piena di ladri.
Bravo Alessandro
Hai centrato il problema.
Tutta propaganda elettorale anziché darsi da fare tutti insieme per diminuire
Le troppe differenze tra chi lavora tutti i giorni COVID O NON COVID per arrivare
A guadagnare 1000 euro al mese forse
E parlo di coloro che hanno rischiato la vita dagli infermieri/e, agli addetti ai supermercati ed altre categorie . Un grazie a tutti gli infermieri/e che pur essendo statali non hanno approfittato della mutua ma si sono sacrificati per tutti noi, a loro ma solo a loro dedico l’inno di Mameli cantandolo non per una partita di calcio ma per la sfida più grande di tutte : La vita.
Umberto
A mio modesto avviso 60 anni sono anche troppi. Quindi in pensione al massimo a 60 anni e guai a chi lavora dopo la pensione se questa gli permette di campare (1500 per tutti) . E chi era abituato ad un’alto regime di vita s’attacca. Tanto dopo i 60 anni l’hai nel c…. Ai voglia di pasticche blu.
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Vorrei puntualizzare che a parere personale, il vero problema è la transizione da retributivo a contributivo. Da quando il contributivo sarà il solo metodo di calcolo tutte le ipotesi per aumentare la flessibilità di pensionamento saranno possibili , senza grossi ostacoli. Ma saranno tutte soluzioni a carico del lavoratore. Lavori meno anni , meno pensione, sei più giovane al momento di andare in pensione , ancora meno pensione. Una situazione che apparirà a tutti nella sua durezza.
Certo signor. Giovanni lei crede ancora a babbo Natale creda pure al signor Zingaretti / conte / di Maio etc…. Purtroppo se siamo arrivati a questo punto oltre alla politica infame della sx c’e’ ancora in giro gente come lei e questo e quello che ci meritiamo complimenti e magari inneggia pure alla legge monti/ Fornero
Salvini a pienamente ragione, bisogna andare in pensione con cuota 100, perché dai 60 anni siamo a rischio, oggi ci siamo domani non lo sappiamo, se poi non lasciamo posto ai giovani loro quando andranno in pensione.
Non sono pro Salvini ma pro Verità.
1 – Se non fossa stata varata Quota 100 ad oggi saremmo ancora tutti a dover lavorare fino a 67 anni. Quota 100 non è stata la riforma/modifica/ecc ecc del sistema pensionistico che la prosopopea di chi la ha varata sostiene, ne tanto meno tutto quanto i critici continuano a lamentare. Quota 100 è stata ne più ne meno una testa d’ariete per infrangere il dogma imposto dalla legge Fornero, cioè che non si può più andare in pensione anticipatamente. Rotto il muro sarebbe seguita, nelle intenzioni, la ridefinizione dell’intero sistema, cosa che purtroppo non si è più potuta fare.
2 -Mi dura fatica credere che tra i 6000 esodati nessuno di loro abbia potuto raggiungere la pensione grazie a Quota 100. E questo è già qualcosa
3- Posso perfino essere d’accordo con chi dice che Quota 100 non è stata la scelta migliore, infatti è stata la scelta che è costata meno. Ragione per cui non ha alcun senso stare a discutere se al posto di Quota 100 ci sarà quel che altro si vuole. Se per evitare la bancarotta salta Quota 100, quel che ci aspetta non è il ritorno alla Fornero, ma a qualcosa di molto peggio. E questo vale non solo per la pensione ma anche per molto altro. Quindi…..
Sig. Gian, mi devo ricredere su di Lei. Ce le siamo dette di santa ragione per mesi, mentre a me bastava che si ammettesse che la quota 100 non fosse stata la scelta migliore. Bene, è andata cosi, si poteva fare molto meglio e più equamente. Pazienza. Purtroppo abbiamo dei politici che al bene dei cittadini tutti, antepongono gli interessi del partito di appartenenza. Ai più anziani e ai precoci rimane l’amaro in bocca. Mi creda, auguro a Lei e a tutti quelli che sono potuti accedere alla quota 100 una felice pensione. Senza invidia, cosa che non appartiene al mio essere.
Esatto, sign Gian, se malauguratamente dovesse saltare Quota 100 si porrebbe una pietra tombale ad ogni ipotesi di riforma progressiva del sistema previdenziale.
La reazione trionfetebbe su tutta la linea, si andrebbe in pensione ad almeno 70 anni e senza limiti di contributi massimi. Peggio, molto peggio della famigerata Legge Fornero.
Il liberismo capitalista, la barbarie trionfetebbe.
Non solo il sistema previdenziale, ma tutto il welfare pubblico verrebbe travolto.
Questa è la catastrofica prospettiva.
L’alternativa non sarà più la riforma, ma la lotta rivoluzionaria.
Alla guerra, come alla guerra.
Il nostro caro Salvini non ha soperto l’acqua calda, è la “carissima ” Fornero e compani non sanno che esiste. Il problema dato ad un bambino dell’asilo , lo risolverebbe subito con la logica( senza politica) Problema: un uomo lavora una vita per raggiungere la pensione, i soldi serviranno per godersi qualche anno di meritato riposo, oppure subito dopo per pagarsi le spese per il suo funerale? Schieratevi e rispondete
Ma come si fa a credere ancora in Salvini meno male che nn c’è in questa emergenza a decidere per il popolo italiano
È vero, gli ultra sessantenne sono a rischio di crepare.
Via la criminale Legge Fornero!
Via la cosiddetta speranza di vita di Sacconi!
62 anni bastano! Anzi sono troppi!
Quota 100 è il primo passo! Via la Legge Fornero e la cosiddetta speranza di vita!
BASTA con il liberismo economico!
BASTA con le politiche di austerity per i lavoratori e le masse popolari!
BASTA soldi alle banche!
I soldi vanno presi dove ci sono.
Sig. Totuccio condivido quanto da Lei scritto!
Senza nulla togliere indistintamente a tutti i governi che si sono avvicendati dal 2016 ad oggi, tanto Salvini quanto Durigon dovrebbero fare un profondo esame di coscienza in materia di previdenza. Nel corso dei quattordici mesi in cui hanno governato, hanno continuamente rimpallato a INPS la responsabilità per il nulla di fatto nei confronti dei 6.000 esodati. Di fatto, i 6.000 esodati sono tuttora esodati, abbandonati privi di pensione anche nel bel mezzo della pandemia. Non meno responsabile di questo è ovviamente anche l’attuale governo ma ció non autorizza chi nulla ha voluto fare, di usare ora gli anziani per farsi propaganda. La Lombardia, se non erro, è a guida Lega e ben stiamo constatando in questo frangente di quanta cura abbiano beneficiato gli anziani lombardi. La questione non è se esista una età oltre la quale si diventi anziani e fragili. La questione è che gli anziani si rispettano prevedendo strutture adeguate, economicamente accessibili per chi sia costretto a ricorrervi e soprattutto servizi pubblici, a cominciare da quelli sanitari; si rispettano mandando in pensione chi ne è stato defraudato e riformando strutturalmente l’attuale regime che sempre più si allontana dai canoni costituzionali e dal concetto di benessere della persona al quale si riconduce l’art. 8 della Costituzione.
Non è opposizione seria accapigliarsi su una banale contraddizione di numeri; non è costruttivo neanche richiamare tale contraddizione per fare satira sui social; la voracità con la quale ci si tuffa l’opposizione tentando di appropriarsene per fare proaganda ne è palese dimostrazione.
Sarebbe opposizione pretendere rapide istruttorie per i fatti delle RSA; sarebbe opposizione pretendere indicazioni precise e dettagliate sulle strategie di uscita dall’emergenza pandemia e chiedere garanzie sulle forniture dei materiali sanitari necessari ad uno screening di massa. Sarebbe fare una seria opposizione assicurare una regia coordinata tra le varie regioni, fare quadrato col governo nelle decisioni che riguardano le coperture al debito. Dulcis in fundo, sarebbe fare opposizione seria occuparsi (una volta tanto) degli ultimi tra i disagiati, di coloro che, da più di otto anni tanto che i più hanno perfino perduto cognizione della genesi del vulnus, sono lasciati a marcire in uno stato di assoluto abbandono da una politica che non sta facendo onore a se stessa: gli esodati.
IL LAVORO CHE MANCA A UN ETA SOPRA I 54 ANNI COME DEVE FARE AD ARRIVARE A 67 ANNI SE ALLA MIA ETA SIAMO GIA MORTI PER IL SENZA LAVORO E IN MANCAMENTO DI CONTRIBUTI PIU DI 10 ANNI CI AIUTASSERO AD UN LAVORO PER GLI ANNI MANCANTI . E POI A 62 ANNI E PIU CHE GIUSTO ANDARE IN PENSIONE. NON DEVE MORIRE UNA PERSONA . CHE SUCCEDE CHE SI DEVONO GODERE LA PENSIONE NELLA BARA………….
Sono ultra convinto che gli over 65 sono i maggiormente a rischio, i più fragili in questo contesto. Quindi mi auguro che Matteo Salvini, Durigon e tanti altri riescano in Parlamento a portare avanti questa battaglia affinchè’ si possa andare in pensione a 65 anni.
Non sapendo dell’uscita di questo articolo, ho postato l’argomento Salvini nel precedente. Lo riporto nuovamente qui: La legge Fornero è del 2011 e in quell’anno le priorità erano altre, causate dal cdx con il quasi default creato con la partecipazione della Lega. Oggi nel 2020, si scandalizza degli anziani al lavoro, quando proprio lui con Durigon e tutta la Lega, ha approvato la quota 100 che consente a chi ha 62-63-64 anni di andare in pensione, mentre rimangono al lavoro chi ha già 65-66 anni e devono arrivare ai 67 della Fornero. Perchè non ci ha pensato lui a mandare in pensione i più anziani invece di pensionare quelli con meno anni?
Scusate signor Franco ma che senso ha dire che quota 100 manda in pensione chi ha 62 -63-64 anni mentre rimane al lavoro chi ne ha 65-66 . Anche chi ne ha 65 -66 può andare in pensione con quota 100 se ha almeno 38 anni di contributi. Quota 100 ha due requisiti da superare , almeno 62 anni e almeno 38 di contributi , chi ne supera solo uno non può usufruirne. Perfino a 67 con la Fornero esiste comunque un minimo di contributi. Quota cento prova a valutare le situazioni intermedie di chi ha parecchi anni di lavoro e non è più giovane , non risolve tutti i problemi dei pensionandi, non è perfetta ma non capisco perchè osteggiarla. Sarebbe come se in medicina si desse un giudizio negativo sugli antibiotici perchè non risolvono i tumori o le infezioni virali !
Cerchiamo di migliorare non di ostacolare ciò che comunque va nel senso giusto. Il difetto più grande di quota 100 sarebbe quello di terminare senza una alternativa per chi resta.
Gentile Alessandro, la aspettavo al varco da qualche giorno, non avendo avuto la possibilità di risponderle nel suo commento-risposta del 15 aprile con l’articolo sui ringraziamenti a Cazzola. Lei nella sua risposta ha toccato solo l’argomento “denaro”, chiedendomi come potevo essere “arrabbiato”, visto che sarei andato in pensione si con la Fornero, ma con il massimo dell’assegno. Guardi, forse anche ai precoci sarebbe interessato andare con un assegno più basso e risparmiarsi anni di lavoro, ma a loro non è stato consentita nessuna scelta, Loro sono stati “OBBLIGATI” a sorbirsi anni in più di lavoro, voi avete avuto la scelta, loro no.
Per il suo commento di oggi, le faccio notare che un senso la cosa ce l’ha, anzi una verità indiscutibile. E’ vero che oggi in pensione ci vanno persone relativamente anziane, mentre altre più anziane sono ancora al lavoro. O no ?
Per quanto riguarda chi ha 67 anni, questi hanno raggiunto, o quasi, l’età della vecchiaia e quindi non esiste un minimo di contributi. Si va con quelli che si ha.
Io non la sto osteggiando adesso. L’ho criticata nella sua formulazione da sempre, spiegando il mio punto di vista che specificava la mancanza di equità e giustizia. Ormai è andata così. Una legge fatta male, che ha lasciato molte situazioni critiche e di difficile soluzione, a cominciare dai vecchi 6000 esodati per finire allo scalone del 2022.
Sicuramente è possibile che vadano in pensione persone relativamente anziane ed altre più anziane no , ma per rendere questo impossibile si dovrebbe mandare tutti in pensione ad una determinata età fissa senza tenere alcun conto conto degli anni di contributi. Sarebbe giusto ? non credo che questa sia la sua opinione. Viceversa tenendo conto solo degli anni di contributi non ci sarebbe il rischio di avere chi dopo 38 anni va in pensione e chi ci va dopo 40 ma il rischio di avere chi va a 58 e chi a 64. Serve tenere conto dei due parametri congiuntamente , quota 100 ci prova , in maniera discutibile, ma ci prova. Senza paletti forse sarebbe stato meglio ma purtroppo sarebbe costato di più . La soluzione perfetta non è semplice , probabilmente tecnicamente è perfetta anche la Fornero, a regime in contributivo puro, benchè molto, troppo, dura. Ma andava soprattutto gestita la transizione da retributivo , misto, contributivo puro. Questa si implica diseguaglianze e scaloni intollerabili , tra chi aveva 18 anni di contributi e chi ne aveva 17 nel 95 possono esserci differenze di trattamento economico enormi e sicuramente ingiuste. In sostanza ritengo che pasticci ne siano stati fatti molti e anche ingiustizie , anche quota 100 non è una meraviglia ma senza sarebbe anche peggio. Consideri una cosa, giusto per capirsi, se io andrò in pensione con quota 100 , a 64 anni e 38 di contributi, avrò la meraviglia del 40 % dell’ultima retribuzione , non il 40% in meno ma proprio il 40 % . Questo grazie ad un passato retributivo particolarmente sfortunato da questo punto di vista , ma cosi è.
Capisce che quando sento dire che i centoquotisti sono tutti fortunati privilegiati mi sento un pò preso in giro.
Senta, gentile Alessandro, tagliamo la testa al to …po e parliamoci chiaro. Se si fosse abbassata l’età pensionabile da 67 a 65 e contemporaneamente il numero di contributi necessari ai precoci, ci sarebbe stato lo stesso risparmio, infatti a tutti questi lavoratori si sarebbe abbassato l’assegno, la stessa cosa che avviene con la quota 100, ne più ne meno. Lei pensa davvero che la Lega e Salvini in particolare, dopo aver fatto tutto a debito pubblico, si sia preoccupato di qualche milione in più o in meno ? Ma poi la mia domanda è: Lei sta usufruendo di quota 100? Se lo sta facendo, vuol dire che le sta bene accettare un assegno del 40% come dice Lei, cosa di cui io dubito, altrimenti continui a lavorare fino a 67 anni come sono “COSTRETTI” a fare altri milioni di lavoratori. Vedrà che l’assegno sarà di molto più elevato. Non potete lamentarvi di avere un assegno basso. Se accettate ugualmente la quota 100 vuol dire che state già bene finanziariamente di vostro. Legittimo per carità, maè una scelta che voi avete potuto fare. Gli altri questa scelta non hanno potuto esercitarla.
Non me ne voglia, siamo qui per confrontarci. Saluti.
già..ma Salvini l’ha tirato in tasca a tanti su quota 100 (non era x tutti!!) mettendo dei paletti come ben sappiamo; io precoce con61anni,40contributi e 5 disoccupato…e sono ancora a lavorare!!! Parole-parole-parole farebbe meglio a mettere la testa nella sabbia.
Speriamo cada presto questo governo e Salvini faccia la quota 41 cone promesso l’anno scorso !!