Pensioni 2025, raggiungo i requisiti (41+10) o (42+10) ma non vado subito, cristallizzo il diritto?

In questi giorni relativamente abbiamo parlato delle nuove misure che potrebbero essere introdotte con la nuova legge di bilancio 2025 (Quota 41Flessibilità dai 64 ai 72, 67+25) e che potrebbero dunque andare a cambiare l’impianto pensionistico attuale dando vita ad una nuova Riforma pensioni.

Il dubbio di molti che ci seguono é il seguente: “Se verrà approvata Quota 41 tutta contributiva ed io ho maturato i requisiti per l’anticipata Fornero, 42+10 mesi o se donna 41+10 mesi, ma non sono andato in pensione ed ho preferito continuare a lavorare, perdo il diritto ad andare con la Riforma Fornero qualora fosse sostituita o il mio diritto é cristallizzato?”

Pensioni anticipate, cristallizzazione del diritto o si perde?

Alla seguente domanda abbiamo trovato risposta in un articolo redatto da Patrizia del Pidio per Orizzonte scuola, ove rispondendo nel 2021 ad una domanda analoga di una lettrice la nostra collega scrive:

“Una volta raggiunti i requisiti di accesso ad una misura previdenziale, il diritto acquisito non viene meno neanche se interviene una normativa che muta i requisiti stessi. Nel caso della pensione anticipata ordinaria, quindi, il diritto alla pensione si cristallizza non appena si raggiungono:

  • i 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne
  • i 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini

Questo significa che, una volta raggiunto il diritto alla pensione (nel caso della pensione anticipata 3 mesi dopo il raggiungimento del requisito contributivo a causa della finestra di attesa di 3  mesi) lo stesso può essere esercitato subito ma anche in qualsiasi momento successivo al raggiungimento

Inoltre il Dottor Perfetto é stato ancora più preciso rispondendo ad un commento di un nostro lettore Luca V che chiedeva lumi al riguardo, chiamandolo in causa, su una normativa specifica che dichiarasse appunto la cristallizzazione del diritto.

Circolare INPS 74 del 2015: cristallizzazione diritto alla pensione anticipata

Detto fatto, Così Perfetto: Sig. Luca V, le segnalo il seguente messaggio dell’INPS risalente al 2015 in merito al principio della cristallizzazione del diritto alla pensione anticipata”.

Cristallizzazione del diritto alla pensione anticipata

In applicazione del principio della cristallizzazione del diritto a pensione, volto a tutelare il legittimo affidamento e la certezza del diritto, come già chiarito al punto 8 del messaggio n. 219 del 2013, i soggetti che perfezionano il diritto alla pensione anticipata in base al requisito contributivo richiesto dalla legge ad una certa data, possono accedere alla pensione, previa cessazione del rapporto di lavoro subordinato, successivamente alla predetta data senza che sia loro richiesto il perfezionamento dell’eventuale più elevato requisito contributivo vigente, anche per effetto dell’adeguamento alla speranza di vita, alla data di presentazione della domanda di pensione.

Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui il lavoratore, pur avendo perfezionato il requisito contributivo prescritto dalla legge ad una certa data, avendo meno di 62 anni di età, abbia continuato a svolgere attività lavorativa al fine di evitare, ai sensi del più volte citato art. 6, comma 2- quater, la riduzione percentuale della pensione anticipata in regime misto, prevista dal sopra richiamato art. 24, comma 10.

In applicazione di detto principio, con riferimento ai soggetti destinatari della disposizione di cui all’art. 1, comma 113, della legge n. 190 del 2014, di cui al punto 2 parte II, che entro il 31 dicembre 2017 maturino il diritto alla pensione anticipata, ancorché abbiano alla stessa data meno di 62 anni di età, non si applica l’articolo 24, comma 10, del decreto legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, anche se la decorrenza della pensione si collochi successivamente alla predetta data ed a quest’ultima l’interessato abbia un’età inferiore a 62 anni”.

Dunque stando alla circolare numero 74 del 10-04-2015 il diritto per chi matura i requisiti per accedere alla pensione anticipata Fornero dovrebbe essere cristallizzato anche a fronte di una nuova riforma pensioni.

Nella speranza di aver risposto adeguatamente al nostro lettore Luca ed ai tanti che sollevavano dubbi analoghi, vi ricordiamo di lasciare le vostre domande nella sezione ‘commenti’ del portale affinché ci sia possibile raccoglierle e rispondere poi pubblicamente attraverso un articolo. Ogni domanda può diventare un momento importante di confronto, ringraziamo come sempre il Dott. Perfetto per prestarsi a rispondere ai nostri lettori in modo così puntuale.

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65 commenti su “Pensioni 2025, raggiungo i requisiti (41+10) o (42+10) ma non vado subito, cristallizzo il diritto?”

  1. Buon pomeriggio, sono una maestra di scuola primaria entrata in ruolo il 29 ottobre 1983, ho compiuto 61 anni in giugno. Il mio sindacato mi consiglia di andare in pensione il prossimo anno con 41 + 10, il Caf mi suggerisce di rimanere in servizio fino a 65 anni per avere un assegno pensionistico più sostanzioso. Attualmente il mio stipendio è un poco meno di 2000 e, secondo il calcolo fatto, la pensione sarebbe di 1.580. Se resto aumenterà di 15 euro al mese…sono preoccupata e confusa.

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  2. Buongiorno
    Ad ottobre compio 58 anni. Mi sono stati riconosciuti 13 anni di esposizione all’amianto, quindi con gli anni effettivi di lavoro ad oggi e i contributi previsti dall’amianto, la simulazione Inps mi dice che andrò in pensione il 28 febbraio 2025 con più di 43 anni di contributi.
    Una volta in pensione, per poter incrementare l’assegno previsto, posso comunque intraprendere un’altra attività lavorativa? E se sì ci sono vincoli particolari?
    O se decido di rimanere nel mio attuale impiego conservo i requisiti già maturati e decidere in qualsiasi momento di andare in pensione?
    Grazie in anticipo per l’eventuale risposta

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    • caro Roberto, cosa vuoi che ti dica? credo che tra inps e patronato loro ti sanno spiegare meglio quello che puoi fare; non solo un ente, entrambi; la cosa più importante è la salute visti gli anni di esposizione all’amianto; in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito

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    • Sig. Roberto, se lei maturerà il diritto alla pensione il 28 febbraio 2025 con più di 43 anni di contributi, potrà esercitare il suo diritto anche dopo il 28 febbraio 2025. Pertanto, se lei decide di rimanere nel suo attuale impiego, conserva i requisiti già maturati e potrà decidere in qualsiasi momento di andare in pensione.

      Se, invece, lei dovesse decidere di continuare l’attività lavorativa presso altre aziende, su questo punto non saprei risponderle. Non so dirle se ci sono dei vincoli.

      Con Quota 100, per esempio, ci sono dei vincoli. Avendo maturato il diritto alla quiescenza con Quota 100, il lavoratore potrebbe continuare a lavorare nella stessa azienda ed andare in pensione con Quota 100 in qualsiasi momento, anche un anno dopo aver maturato il diritto di Quota 100. Ma, se invece lascia l’azienda e va in pensione con Quota 100, potrà lavorare solamente se realizza un reddito lordo annuale pari a 5.000 euro. Se eccede i 5.000 euro, la pensione Quota 100 viene sospesa per un determinato periodo di tempo.

      Ora, nel suo caso, non saprei dirle se l’essere stato esposto per 13 anni all’amianto possa avere agevolato in qualche modo il suo accesso alla pensione. Presumo di no, dal momento che comunque lei ha maturato più di 43 anni di contributi. Tuttavia, su questo punto potrebbe darle la risposta certa il Patronato.

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  3. Buongiorno,
    a settembre maturerò 41 anni e 10 mesi di contribuzione.  Con 2 anni di NASPI raggiungerei così i requisiti previsti dalla Fornero ma mi chiedo se in tal caso sarei tutelato nell’eventualità di modifiche alla legge attuale. 
    grazie per l’attenzione

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  4. Buongiorno.
    Vi ringrazio per la vostra puntuale e competente risposta in merito alla cristallizzazione del diritto per chi ha maturato i requisiti pensionistici con legge Fornero (anticipata ordinaria), anche con circolare INPS al riguardo.
    Quello che non mi è chiaro è se la cristallizzazione comprende anche il coefficiente di trasformazione biennale.
    In sostanza, avendo maturato quest’anno i 42 anni e 10 mesi avrei una pensione calcolata col coefficiente di trasformazione del biennio 2023-2024. Se dovessi andare in pensione l’anno prossimo, avrei il calcolo con i nuovi parametri del biennio 2025-2026 o 2023-2024.
    Cari saluti.
    Giancarlo C

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    • Si va coi coefficienti dell’anno in cui si richiede la pensione. Se uno quest’anno ha 57 anni e va in pensione, il coefficiente va calcolato in base al fatto che richiede e ha diritto alla pensione e viene calcolato sull’età e sul biennio di riferimento (2023/2024) alla richiesta/diritto alla pensione. Anche se ha maturato il diritto l’anno precedente, l’anno successivo si prende riferimento 58 anni sul biennio di riferimento (2025/2026) considerando anche le frazioni di anno rispetto all’età dell’assicurato.

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    • secondo me, caro Giancarlo, come dice Don, con i nuovi coefficienti; una curiosità, giancarlo, quanto ti pesa il tuo lavoro? a me sembra veramente poco; sei fortunato; attento però, perchè la fortuna va e viene; rifletti bene; un saluto e comunque rimango veramente basito; in un contesto in cui fanno di tutto per non mandare la gente in pensione tu rimani a lavorare; è solo la mia opinione e non conta nulla; saluti ai gestori del sito

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  5. Ho maturato 42 anni e 10 mesi a luglio 2023, mi hanno rubato 5 settimane del 1998 dicendo che non avevo pagato 30 mila lire, cosa impossibile perché si pagavano bollettini trimestrali pre stampati, (non ho mai ricevuto avvisi di non pagamento)tra l’altro i durc erano sempre buoni , adesso dicono che sono prescritti, né appuntamento personale e né patronato siamo riusciti a convincerli di un loro errore, cosa si può fare?

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  6. Sono quasi arrivato con 43 anni e un mese prossimo fine agosto mi godrò la pensione con eta’ 63 anni e 8 mesi, un anno di servizio militare,senza contributi, resto tutto contributivo. Che vuol dire iniziare subito a lavorare! Grazie.

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  7. Ho maturato, ad aprile 2024, i requisiti per quota 103, ma ci ho rinunciato per via delle ultime forti penalizzazioni. Sto quindi puntando alla pensione anticipata Fornero (farò 42+10 a novembre 2025) ma ho una fifa matta che il governo possa inventarsi qualcosa con la prossima finanziaria ed impedirmi di andare in pensione. Cosa ne pensate? Potranno davvero, in barba alle promesse elettorali, fare “peggio della Fornero”?

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    • Sono anch’io più o meno nella tua condizione, io ho raggiunto i requisiti della quota 103 il 3 Maggio al compimento del mio 62 compleanno, con i 7 mesi di finestra che sono partiti a Giugno, quindi per me di fatto 8 mesi di finestra potrei andare in pensione a Gennaio 2025 con tutte le penalizzazioni assurde del caso, quando a Giugno 2025 maturo i 42 anni e 10 mesi Fornero; attendo in Naspi (lo sono da Maggio) quella data (+ 3 mesi di finestra), lascio cristallizzato il diritto della quota 103 per un non auspicabile peggioramento delle Fornero.

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    • Ero anch’io a cavallo di una finanziaria e considerando le incertezze, i dubbi e le perplessità dei miei consulenti previdenziali e e la dicitura….ogni diritto acquisito “dovrebbe” essere cristallizzato. Ho preferito prendere la certezza matematica ed a dicembre sono uscito con 42,02. Altri hanno atteso e gli è andata bene sono arrivati a 42,10, Senza modifiche ( per quest’anno). Ma il detto dell’ uovo oggi o della gallina domani penso sia sempre valido. Almeno in mancanza di garanzie certe. Mario

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      • Lo hai potuto fare perché la quota 103 dell’anno scorso non era malvagia come quella di quest’anno! Fosse stata quella dell’anno scorso anch’io me ne sarei andato senza aspettare l’anno prossimo la Fornero!

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    • Caro Antonio Z, il loro obiettivo era chiaro: con il tutto contributivo convincerti a rimanere a lavorare; cosa sarà nel 2025? non lo possiamo sapere; secondo me non avrai problemi ma tieni conto di questo: all’incirca sono le stesse persone che nel 2011, per salvarsi il loro vitalizio con il rischio di perdere la loro pensione visto che erano a circa metà della legislatura , votarono la legge Fornero; quindi? speriamo in bene; saluti a te e ai gestori del sito

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    • Anch’io mi trovo nelle tue stesse situazioni: 42 + 10 li compirò a Febbraio del 2026 (inserendo anche l’anno relativo al servizio militare che dall’INPS mi è stato riconosciuto). Anch’io ho una fifa matta che possano inventarsi qualcosa. Ormai è da tempo, consolidato il fatto che, tutti i politici quando stanno all’opposizione promettono cose alla “Cetto La Qualunque”, ma poi quando vanno al potere…………………………..non aggiungo altro……….

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      • Ciao Ornella
        Si ci sei Tu e tanti altri (compreso io) ma il numero preciso dei Lavoratori Precoci (razza ad estinzione) ad oggi quanti sono?
        i gestori del sito sicuramente ci sapranno rispondere.
        Proprio perchè qualcuno dice che è una categoria ad estinzione, ne dovrebbero essere rimasti in pochi, e questi pochi perchè non inserirli nela categoria lavoro gravoso? e mandarli in pensione a 41 anni di contributi senza se e senza ma? e con il sistema misto?
        Visto che i Lavoratori Precoci sono rimasti in pochi anche la spesa per mandarli in pensione dovrebbe essere poca.

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  8. La mia domanda è semplicissima, ammesso che ci sia una qualsiasi riforma nel 2025 io ritenendola non gradita posso aspettare i requisiti per andare con la legge Fornero? Raggiungerei i suddetti requisiti a Febbraio 2025. Grazie.

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    • Se la Fornero resta un ‘opzione certamente sì qualora invece venisse sostituita non avendo lei raggiunto i requisiti al momento non avrebbe alcun diritto in quanto non ha ancora cristallizzato il diritto

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    • Buonasera.
      Ho raggiunto i 42 anni e 10 mes di contributi a giugno 2023, sto tutt’oggi continuando a lavorare, così facendo la mia pensione futura aumenta?considerando che a novembre compio 64 anni e aumenta il coefficiente da applicare al contributivo?

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      • Si ogni mese aumenta il coefficiente di trasformazione, ma occhio che nel prossimo biennio che parte a gennaio sarà più penalizzante in confronto a questo, così pare leggendo qua e là.

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  9. Non sono convinto che sia un diritto cristallizzato. Vedi ad esempio la modifica dei coefficienti delle aliquote nel periodo retributivo attuato con la legge bilancio 2024 per coloro che prima del 1995 hanno meno di 15 anni di contribuzione.

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    • La cristallizzazione avviene quando arrivi ai requisiti richiesti, 42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne, prima fanno tutte ste porcate!

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  10. Io ieri leggendo su un sito che la segretaria del PD parla di dare la pensione agli stranieri anche se non hanno contributi,sono rimasto basito! E poi si parla di modificare la Fornero inasprendola!!! Io credo che siamo alla pura follia!!!

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  11. Chiedo cortesemente se la cristallizzazione del diritto vale anche per opzione donna ? Requisiti raggiunti al 31/12/2021, finestra fatta intero anno 2022. Posso andare in pensione quando voglio o debbo temere che se la misura sarà cambiata e/o cancellata io non posso più accedere? Grazie

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    • Le consiglio di iscriversi al comitato opzione donna social su Fb quotidinamante troevrà notizie aggiornate, giusto ieri é stato riproposto il mio articolo con un commento della fondatrice Orietta Armiliato.

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  12. Io non capisco una cosa. Ma perché una nuova legge/riforma non dovrebbe prevedere anche un periodo di graduale adeguamento e andare a regime solo dopo un certo periodo ed evitare la beffa a chi è prossimo al pensionamento (come è successo per esempio con la Fornero?) Anche perché uno si deve preparare per tempo e orgazzarsi un minimo, no? Ci vuole un genio per arrivare a una simile ragionevole soluzione ? O forse ai nostri politici non frega proprio niente di nessuno ?

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    • Caro Luca V, il politico esegue quello che i grandi potentati economici e finanziari decidono; sul tema pensioni loro non vogliono che la gente si organizzi e si programmi; vogliono decidere loro e ti lasciano apposta nell’incertezza; l’hanno sempre fatto e la razza è quella; saluti a te e ai gestori del sito

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      • L’hanno sempre fatto perché glielo abbiamo consentito. Abbiamo la Costituzione e la possibilità di mobilitazione e class action.
        Non possono fare quello che vogliono.

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    • Senza contare gli eventuale esodati o chi si è pagato i contributi per arrivare alla Fornero ecc., e poi dalla mattina alla sera tutto contributivo invece che misto… non so se ai politici conviene perché perderebbero un mare di voti, noi boomer siamo tanti e loro su queste cose sono molto sensibili, staremo a vedere…

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  13. Speriamo che lascino la Fornero….o quanto meno che la quota 41 contributiva possa essere solo un’opzione. Saluto ai gestori del sito.

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  14. L’INPS è un assicurazione che paghiamo. Se non fosse un Ente Pubblico e ci scippano i soldi dovremmo fare denuncia ai Carabinieri. I regali ai privilegiati vanno aboliti e ai bisognosi deve pagarli l’Erario. La storia del sistema a ripartizione è una barzelletta per fregarci. Siamo seri e non consentiamo a chi a turno ci governa di fare quello che vuole al di là delle regole costituzionali.

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    • Mi soffermo sulle “barzellette per fregarci”. Già nel ’95 si introdusse la legge Dini e a seguire tutto il resto, per la stabilità del bilancio, per il futuro dei giovani (cioè di quelli d’allora che sono quelli che rischiano oggi di vedersi catapultati in pensione con circa 800 €/mese a 67 anni d’età, ai tempi della legge Dini il requisito dell’età era ben altro), per la riduzione del debito. Queste belle motivazioni saltano sempre fuori per giustificare tagli a pensioni e sanità. In parole più dirette si vuole privatizzare e la spinta è almeno europea. Ha ragione il dott. Perfetto quando dice che lo stato deve diventare imprenditore, una volta si usava il paradigma del buon padre di famiglia ma oggi tale paradigma ha perso di univocità e forza giuridica. Magari io preciso imprenditore alla Leonardo Del Vecchio perchè anche l’imprenditore non è un paradigma così univoco.
      Considererò i problemi di cui sopra reali quando stato ed EU, con sano spirito imprenditoriale, agiranno e richiameranno al recupero di evasione ed elusione, razionalizzazione dei sistemi più costosi ed in particolare della sanità, messa a reddito senza deterioramento dell’enorme patrimonio storico-artistico, eliminazione di privilegi, ecc. In particolare su questo ultimo punto mi soffermo per sottolineare l’ignoranza organizzativa di chi si sofferma solo sul dato economico diretto. Sottoporre il sovrano alla stessa legge dei sudditi è una spinta enorme all’efficiemtamento economico del sistema, ben al di là del mero costo diretto. Fino a chè non vi sarà una decisa azione come descritta sopra ogni intervento teso a recuperare soldi dalle tasche dei pensionati sarà una mera azione sperequativa giustificata con una retorica manipolatoria di qualità machiavellica ed in sostanza un furto ed un abuso. Ricito Cazzola in una sua intervista su Neodemos di alcuni anni fa: non si può far risolvere i problemi finanziari dello stato sempre alle solite tasche……. tanto più aggiungo io che esistono tasche abitualmente poco o nulla agite e note e la responsabilità o è di tutti o è un soppruso.

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  15. Un diritto deve essere mantenuto dal momento che si entra nel mondo del lavoro in maniera stabile…
    Comodo cambiare le regole in corsa…
    Altrimenti equivale a cancellare il passato storico del lavoratore…

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    • Bravo! Tanto sanno che gli italiani dormono. Una legge fiscale o previdenziale deve durare almeno un quinquennio. Io ho 66 anni. Se non sono sicuro che nel 2025 andrò in pensione, cosa posso programmare? Eutanasia legalizzata. Follia legislativa.

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      • Io credo che per te l’anno prossimo andrai tranquillamente con la Fornero.
        Ti manca poco, ma ce la fanno veramente sudare, che stato iniquo che è l’Italia! Non danno mai certezza insinuando dubbi di tutti i tipi.

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  16. Le quote sono sbagliate. Pensione uguale per tutti. Anticipate con giuste penalizzazioni. Se ritoccano ancora le pensioni in peggio, ci solo gli estremi per ricorrere alla Corte Costituzionale per manifeste discriminazioni.
    Come si fa a dire che i 60enni sono inabili al lavoro per poi farli lavorare a 67 anni? Riapriamo i manicomi.

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  17. e qui vi sbagliate ; la legge prevale sulla circolare; e se arriva una nuova legge che modifica una legge precedente ho tanti dubbi che si possa cristallizzare un diritto; ma siccome non sono un giudice e neppure un avvocato meglio informarsi molto bene; comunque se una persona raggiunge i requisiti della legge Fornero e vuole rimanere a lavorare , ma è un’opinione strettamente personale, non ha capito proprio nulla ; con l’aria che tira e il principio che non vogliono mandare in pensione la gente aiutarli in questo progetto……………………….. non ho parole; un saluto ai gestori del sito

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    • Sig. Paolo prof, è vero il legislatore potrebbe farla una legge retroattiva, ma il giudice non potrebbe applicarla. Solo in casi particolari ed eccezionali a vantaggio dei soggetti e non del legislatore si può applicare una legge retroattiva. Fare una legge retroattiva è come se si mettesse un cartello che vieti di passare in un senso in una strada e si multassero tutti coloro che sono passati precedentemente nel senso ora vietato, capite che va contro il concetto stesso di giustizia.

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      • cara barbara, mi spiego meglio: il punto era se veniva cristallizzato il diritto se una persona raggiungeva i requisiti e non faceva domanda; a mio parere no; ma siccome non è un problema che mi riguarda in quanto appena ho un diritto non aspetto tempi successivi, lo colgo come ho fatto con la Rita; meglio comunque informarsi bene; un saluto

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        • Caro Paolo prof, allora non ci capiamo. Esiste già una norma che stabilisce la cristallizzazione del diritto e non è una questione di pareri. Come le ripeto, il legislatore potrebbe anche fare una legge per togliere quella norma, ma il giudice non può applicarla perchè va contro le stesse norme giuridiche del diritto. Un saluto

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          • Buongiorno vedo che molti di voi sono ferrati in materia. Se volete fare una vostra valutazione sulla mia posizione vi ringrazio.
            Insegnante, raggiungo 41 con 63 anni di eta’ (compiuti in Aprile). Ho rinunciato a quota 41 in quanto le penalizzazioni erano esagerate….. Pertanto mi rassegno a continuare per altri due anni scolastici, fino a raggiungere i 42+10. Con la speranza che mi venga calcolato il sistema misto retributivo/contributivo e non ci siano penalizzazioni.

          • Cara Barbara, allora non ci capiamo; sei sicura al 100% di quello che dici? ad esempio su quota 100 era prevista la norma che chi rimaneva a lavorare maturati i requisiti poteva usufruire di quelle norme favorevoli anche negli anni successivi; comunque per quanto mi riguarda chi matura i requisiti e non coglie l’occasione per me sbaglia ma è un’opinione strettamente personale; un saluto a te e ai gestori del sito

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