Pensioni 2025, Opzione donna/uomo e le scelte del Governo di conservare la Fornero: perché?

Ha creato un dibattito interessante, ma lo immaginavamo, sia l’articolo pubblicato in cui si riportavano le considerazioni di Carlo e del Signor Piti, pareri diametralmente opposti, su opzione donna, quanto l’ultimo articolo in cui si riportano le ultime dichiarazioni della Fornero. Il Dott. Perfetto, di cui riportiamo il commento in versione integrale, ha deciso con la sua solita capacità di mettere insieme più elementi emersi nei pareri dei lettori di fare il punto nuovamente sulla proposta di cui é primo firmatario, la riforma pensioni Perfetto-Armiliato-Gibbin che, se solo fosse presa in considerazione dall’esecutivo, potrebbe non solo soddisfare le richieste dei lavoratori, Piti e Carlo allo stesso modo, ma anche permettere al Governo di poter allontanarsi definiticamente dalla Riforma Fornero ad oggi non più idonea all’attuale contesto previdenziale, visto il decremetno delle nascite e l’aumento dell’invecchiamento. Vi lasciamo alle sue parole:

Pensioni 2025, gli errori del Governo sulla riforma

Così Perfetto: “In merito all’Opzione Donna e all’Opzione Uomo, l’articolo propone le testimonianze delle lettrici Marisa e Silvana, e i pareri dei lettori Carlo e Piti.

Trovo in ciascuno e in ciascuna di loro una parte di ragione. E trovo pure una parte di ragione nelle decisioni del Governo.

Tutte queste ragioni trovano posto e si accordano tra loro nella “Proposta di Riforma Previdenziale flessibile e strutturale” a firma di Perfetto, Armiliato, Gibbin.

Nel paragrafo 7.7 dal titolo “Opzione Donna” a pag. 27 della suddetta Proposta: (al link indicato di puà leggere la proposta in versione integrale)

si propongono i requisiti originari di 58 anni di età e 35 anni di contribuzione (cosa che realizzerebbe le aspirazioni della sig.ra Marisa e dalla sig.ra Silvana);

non c’è discriminazione tra madri e non madri, tra licenziate e non licenziate (cosa che auspica il sig. Carlo);

qualora l’uomo esercitasse lavoro di cura per i propri familiari potrà aderire ad “Opzione Donna” con 58 anni di età e 35 di contributi. In tal caso “Opzione Uomo” coinciderebbe con Opzione Donna (scomparirebbe quindi la “discriminazione di sesso” che fa notare il sig. Piti);

per rendere possibile l’attuazione delle misure pensionistiche indicate nella Proposta, si individua nell’imposta sull’automazione (Robot e AI) i mezzi per attuarle (senza tali mezzi il Governo si trova nella oggettiva situazione di non poter favorire Opzione Donna nella sua versione originaria e di non poter favorire nessun’altra forma pensionistica auspicata dai lavoratori e dalle lavoratrici).

Per approfondimenti, rimando i lettori al link della Proposta presente nell’articolo a firma di Erica Venditti pubblicato su Pensionipertutti in data 2 giugno 2025 col titolo “Pensioni 2025, news 2/1: Quote (41,103), AI, Bonus, cosa dovremmo aspettarci in futuro?”

Per concludere: cos’è che manca per realizzare ciò che è auspicato da lavoratori e lavoratrici, da sindacati e da una parte di parlamentari italiani?

Riforma pensioni, al Governo manca il coraggio di abbandonare la Riforma Fornero e di cambiare

Poi prosegue: “Manca il coraggio da parte del Governo di portare avanti le sue scelte.

Il Governo voleva tassare gli extraprofitti delle banche? Ha dovuto fare marcia indietro.

Il Governo voleva estendere la Digital Service Tax dalle grandi imprese alle piccole e medie imprese? Ha dovuto fare marcia indietro.

Il Governo voleva aumentare la tassa sulle criptovalute (tipo bitcoin)? Ha dovuto fare marcia indietro.

il Governo è forzato nel fare marce indietro perché non ha una “vision”, non sa dove andare.

Per quanto riguarda in particolare le pensioni, il Governo lascia che a governare il sistema pensionistico sia il “pilota automatico della legge Fornero” (espressione più che felice del sig. Nicola T. presente nel suo commento del 3 gennaio 2025 alle 23:02 proprio nell’articolo di Erica Venditti del 2 gennaio 2025 che ho citato prima).

La legge Fornero è la vera responsabile dell’invecchiamento dei lavoratori anziani.

La legge Fornero è la vera responsabile dell’invecchiamento della popolazione italiana.

La legge Fornero è la vera responsabile della scarsa crescita economica.

La legge Fornero è la vera responsabile dell’aumento del debito pubblico

Non resta che sperare che il Governo prima o poi prenda almeno in considerazione la suddetta proposta, affinché si possa valutare altre strade oltre alla Fornero.

Ringraziamo il Dott. Perfetto per il tempo che sempre dedica al nostro portale e tutti i lettori che partecipano attivamente ai vari dibattiti nella sezione commenti, il vostro contributo é prezioso per procedere con ulteriori approfondimenti. Vi ricordiamo altresì che il sito ha bisogno del vostro supporto per poter essere sempre sul pezzo, ogni articolo richiesde tempo, così come la moderazione dei commenti. Ogni donazione al portale é dunque di grande aiuto, per chi volesse contrinuire ricordiamo il dono ora, pulsante in rosso nella home, https://www.paypal.com/paypalme/ericavenditti

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14 commenti su “Pensioni 2025, Opzione donna/uomo e le scelte del Governo di conservare la Fornero: perché?”

  1. Continuare a non capire che se cambiano la Fornero la peggiorano è una colpa. L’unica via praticabile è presentare progetti di riforma a costo zero.

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  2. Buonasera,avrei una domanda X esperti della materia. Dal mio estratto conto previdenziale, risulta che il periodo malattia,non contribuiscono al raggiungimento dei requisiti per la pensione di anzianità.Cosi è scritto.Cosa vuol dire?Che se uno manda certificati,slitta l’accesso alla pensione? Però facendo una ricerca su internet,leggevo di una sentenza della Cassazione,del 2024,che ribalta questa cosa, rendendo così utili anche i giorni coperti da malattia,ai fini della pensione di anzianità .
    Sarei grato se qualcuno mi spiegasse questa cosa.Grazie
    Andrea

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    • I contributi figurativi per malattia e infortunio sono utili sia per il raggiungimento dei requisiti contributivi necessari per il diritto alla pensione sia per la determinazione dell’importo della stessa, fermo restando il limite, già descritto, relativo al rispetto dell’ulteriore requisito di 35 anni di contributi al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e infortunio, in relazione alle pensioni di anzianità e anticipate. Tale limite è operante solo per i lavoratori la cui pensione si calcola con sistema misto e solo per gli iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dell’Inps e ai fondi sostitutivi, non opera per i dipendenti pubblici e i lavoratori nel contributivo. Inoltre, i contributi per malattia non sono utili al raggiungimento dei contributi volontari.

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  3. Sig. Pio, nel Vangelo secondo Matteo, capitolo 7 versetto 6, si legge: “non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e, rivolti contro di voi, non vi sbranino”.

    Noto che lei si rivolta contro Fornero, Salvini e Durigon.

    Mi verrebbe da pensare che Fornero, Salvini e Durigon, comunicatori di perle di saggezza, non abbiano letto il Vangelo secondo Matteo capitolo 7 versetto 6.

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