Elsa Fornero, ex ministra del Lavoro, ha rilasciato un’intervista a La Stampa per esprimere il suo punto di vista sull’attuale riforma delle pensioni 2025. In particolare, ha affrontato il tema di quota 41 e dell’adeguamento delle pensioni alla speranza di vita, una norma introdotta nel 2011 dal governo Berlusconi. Pur essendo stata spesso associata a questa misura, Fornero sottolinea di averla ereditata e ricorda che, a causa della pandemia, l’aspettativa di vita è stata congelata fino al 2026.
Pensioni 2025: Fornero su quota 41 e finestre
Elsa Fornero nell’intervista ha evidenzia che il Parlamento potrebbe decidere di prorogare ulteriormente questo blocco sull’aspettativa di vita se volesse davvero farlo. L’ex ministra si dice stupita per il modo in cui sono stati comunicati i nuovi requisiti pensionistici, che prevedono un incremento di tre mesi nel 2027 e di cinque mesi nel 2029, definendo la diffusione della notizia come “surrettizia”. Inoltre, chiarisce il ruolo dell’Inps, ribadendo che l’istituto si limita ad applicare le leggi in vigore, senza avere il potere di modificarle.
Fornero critica aspramente le cosiddette “finestre” introdotte dai governi successivi alla sua riforma, definendole “trucchetti finalizzati ad aumentare l’età pensionabile senza dichiararlo apertamente”. Sottolinea poi le promesse elettorali della Lega, in particolare la proposta di Quota 41 che prevedeva la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. L’ex ministra attacca Matteo Salvini, e la sua campagna elettorale su quota 41, accusandolo di “trascurare i dati del Tesoro, che dimostrano l’infattibilità di una riduzione dell’età pensionabile con l’attuale scenario demografico”.
Fornero ribadisce l’importanza di garantire l’occupazione sia ai giovani che agli anziani in buona salute, ponendo inoltre l’accento sulla necessità di aumentare il tasso di occupazione femminile, ancora basso, in particolare nel Mezzogiorno.
Pensioni 2025 e aumento pensioni minime, per Fornero una questione di sostenibilità economica
L’ex ministra affronta anche il tema degli assegni pensionistici minimi, criticando la mancanza di coraggio del centrodestra nell’ammettere che non vi siano risorse sufficienti per aumenti generalizzati delle pensioni o riduzioni del carico fiscale. Valuta però positivamente una misura contenuta nella manovra finanziaria, che consente di cumulare la pensione maturata con quella integrativa, offrendo così maggiore sicurezza economica ai pensionati.
Fornero considera questo provvedimento un primo passo verso la flessibilità contributiva che entrerà in vigore dal 2030. Tale meccanismo permetterà di accedere alla pensione tra i 64 e i 71 anni, a condizione di aver accumulato contributi adeguati. “La flessibilità – conclude Fornero – non sarà a carico della collettività, ma a carico del singolo individuo”. Voi cosa ne pensate delle parole dell’ex Ministro del Lavoro? Fatecelo sapere nei commenti.
Fornero, non sia choosy … ci spieghi perche’ i parlamentari maturano il diritto dopo solo pochi anni di legislatura … ah ah ah ah
Forse trattasi di lavoro SUPER USURANTE….
Ansa ultime notizie: “Caos pensioni, ripartito il simulatore Inps”. Cgil: “Cancellati i 3 mesi in più”. Mamma mia in che mani siamo!!
Da stamani..
Mia sorella ha INPS Dip.+ENPALS+INPS Lav.Aut. = non si capisce nulla e deve andare da un super esperto. Lo vogliamo capire che ci vuole un nuovo T.U. che semplifichi la materia. I primi a non capirci nulla sono proprio i politici.
41 mascellare !
Continua la pazzesca sarabanda normativa ed applicativa nel mondo previdenziale nostrano! Mamma mia in che mani siamo!!
Un domanda andrebbe fatta alla Sig.ra Fornero, proprio in riferimento alla sua legge, ed è molto semplice. Perchè per il biennio 2025/2026 sono stati variati i coefficienti di trasformazione delle pensioni rispetto al biennio 2023/2024?Questa variazione comporta un 2% in meno sul valore delle pensioni decorrenti dal 2025.I coefficienti di trasformazione delle pensioni sono stati variati in peggio, nonostante non ci sia stata una variazione dell’ aspettativa di vita, infatti le pensioni di vecchiaia sono rimaste a 67 anni. Perlomeno, la sua legge avrebbe dovuto espressamente prevedere la variazione dei coefficienti di trasformazione solo in presenza di un incremento dell’ aspettativa di vita ( sarebbe il minimo sindacale). E’ il motivo per cui il sottoscritto ha pagato cinque mesi di riscatto laurea ( visto che lavoravo e studiavo e avevo dei buchi contributivi), per anticipare la decorrenza della pensione a dicembre 2024. Cosa che mi è costata parecchie migliaia di euro.
Vero! E’ la stessa mia opinione espressa su questo sito varie volte, non si capisce perché questi coefficienti siano stati abbassati se in questo biennio non c’è aumento di speranza di vita.
Perchè sono come una curva che ha un picco e poi ritorna giù, anche se l’aspettativa di vita non aumenta; ritorna giù più lentamente fino a stabilizzarsi come prima del picco e se poi nel corso degli anni l’aspettativa di vita migliora, ridiscende nei coefficienti. Infatti i coefficienti prima del “picco” 2023/2024 cioè il periodo 2021/2022, sono inferiori al periodo 2025/2026.
👍
Buona sera Don
Non vorrei dire fesserie … ma il PIL o quacosa nel campo economico ignoto a noi profani potrebbe averci qualcosa a che fare?
Saluti
👍
Pensate che, se passava il minimo degli anni da 20 a 25, io era fregato. Perché l’altro ente pretendeva una somma di 37 anni mentre io ne facevo + di 36. Se modificano la Fornero devono agevolare cumuli e totalizzazioni. Non tutti hanno la fortuna di aver avuto carriere continue.
Cara Fornero, è vero che le promesse elettorali sono state disattese, e qualcuno merita gli spernacchi. E anche nel corso del tempo si son fatte misure inique, pensiamo a quota 100, 102, 103 e 103 contributiva, toppe di uscite anticipate solo per alcuni e che hanno almeno per quota 100 lasciato più buchi. Ma non bisogna nemmeno dimenticare gli esodati creati dalla sua legge, ci son volute ben 9 salvaguardie per rimediare all’errore! Uno spernacchietto lo merita anche lei.
Due cose giuste la Fornero le ha dette: 1 ) le finestre sono un furto legalizzato, aumentano l’età di accesso alla meritata pensione dopo 42 anni di servizio e soprattutto a carico dei dipendenti pubblici c’è un ulteriore furto ( ad alcune casse pensionistiche oltre che aver tagliato i coefficienti togliendo soldi a chi ha riscattato pagando in anticipo di decenni , dico di decenni, anni di laurea e di lavoro pregressi – un vero furto di diritti acquisiti su cui nessuno ha detto parola- hanno allungato pure le finestre 4 mesi nel 2025, 5 mesi nel 2026, 7 nel 2027 …enti locali, giustizia – maestre elementari e asilo che poi sono considerati pure lavori usuranti ) 2) gli adeguamenti che realisticamente dovrebbero essere fermati perché con la sanità che abbiamo la speranza di vita cresce solo per alcune fasce d’età in particolare i già pensionati mentre aumenta la mortalità tra o 50/60 anni e la media non ne tiene conto… tu mangi un pollo e io nessuno ma tutti e due ne abbiamo mangiato metà !!! Quindi, la Fornero dovrebbe stare zitta ma altri stanno facendo assolutamente peggio senza alcun rimorso nè lacrima per quanto falsa !!! Dante li sistemerebbe all’inferno e nel peggiore girone tutto insieme a litigarsi le bugie e i furti compiuti a danno della gente perbene che gli ha dato fiducia.
Elsa e Mario, avete azzerato i privilegi dei parlamentari ?? … ah ah ah ah !!!!
Duvbia, non siate choosy … ah ah ah ah !!!!
Suvvia professoroni !!!! … ah ah ah ah !!!!
Egalite’, fraternite’, privilegie’ … ah ah ah ah … grandi Elsa e Mario … ah ah !!!!
La Fornero parla parla ma vorrei sapere lei dopo quanti anni è andata in pensione?. Poi che ne sa lei di come stanno in salute i 60/65 enni. Dovrebbe solo tacere perchè con la sua legge ci ha rubato minimo 5 anni di pensione, una volta si andava con 35 anni di contributi. Però per quanto riguarda le promesse della Lega purtroppo ha ragione, a partire da Salvini per finire con Durigon solo parole, parole, parole e nessun fatto per abolire la legge Fornero.
Mi sarei accontentato di quando si andava coi 40 anni di contributi.Ora i 35 anni è preistoria
Stefano, sono Pienamente d’accordo con Lei.
Prima della legge Fornero esisteva la legge Sacconi-Brunetta che prevedeva 40 anni di contributi + 1 anno di finestra = 41. Sono loro che hanno inventato le finestre.
Questa merita solo insulti … come ha fatto lei con milioni di Italiani … (meno i parlamentari ovviamente)
Ma che dici Pio ?? … tu non sei un professorone … loro ne sanno … ah ah ah ah !!!!
Ieri sera sono tornato a verificare sul sito Inps se a gennaio ci fosse qualche variazione dell’ importo pensionistico lordo rispetto a dicembre 2024, visto che prima della fine dell’ anno “dovrei” accedere alla pensione anticipata Fornero… bene ci sono 10 euro in meno mensili…. mi sfugge qualcosa ? …oppure e’ l’ ennesimo “furto” ?
Potrebbero essere i coefficienti del montante contributivo più sfavorevoli quest’anno.
Coefficenti di trasformazione sulla parte contributiva più bassi, se non erro, chi è nel misto come me con 14 anni pre 1995 appena se ne accorge. Per questo “scappo” da un lavoro che amo, ma voglio stare al riparo da pericolose variazioni prima dei miei 67 anni del 2027.
Scusa Aldemaro, se raggiungi i requisiti Fornero te ne vai; o sei come quelli, e ne conosco, che raggiunti i requisiti Fornero dicono: e poi che cosa faccio, come occupo il tempo? saluti a te e ai gestori del sito
Su un punto la Fornero ha ragione: le finestre pensionistiche sono un istituto scandaloso. Se i requisiti per la pensione sono l’età anagrafica X oppure gli anni di lavoro Y, raggiunto X oppure Y la pensione la si deve percepire dal giorno dopo. Tutto il resto è truffa.
Ma naturalmente l’organismo più deleterio delle istituzioni italiane, la Corte Costituzionale, che interpreta come vuole norme pensate ottant’anni fa (e nel frattempo il mondo è un pochino cambiato, si direbbe) ha deciso che:
– le finestre non sono un problema (non le ha mai nemmeno esaminate)
– i diritti acquisiti non si toccano: col risultato che mezza Italia vive nella pacchia di pensioni retributive calcolate sugli ultimi stipendi e percepite a meno di 60 anni e l’altra metà è qui che prega per non andare oltre i 67 anni, e la prospettiva di prendere cifre ridicole. Però il Paese sarebbe sempre lo stesso, quello della metà salvata e quello della metà sommersa.
– (per i dipendenti pubblici) il tfs -la liquidazione- arriva dopo anni, e spesso a pezzi e bocconi. A dire il vero, qui la Corte Cost ha detto che non va bene, ma i governi di ogni colore se ne sono sbattuti la ciolla, e quindi chi va in pensione attorno ai 65 anni con la anticipata rischia di vedere la liquidazione completa a 70
– E intanto la Corte Cost ha sancito più volte l’obbligo di mantenere un meccanismo di adeguamento delle pensioni in essere. Questo mentre chi lavora potrebbe avere il contratto scaduto da anni senza vedereun aumento per mezza vita. Sempre della serie: i sommersi e i salvati.
Ancora?? Ci mancava.Bah