Pensioni 2024, l’editoriale: la cancellazione “de facto” di opzione donna

Dopo lo scempio partorito nella scorsa legge di Bilancio su Opzione Donna o quello che ne è restato di essa non pensavo che fosse possibile peggiorare ulteriormente un istituto che nato nel 2004 doveva essere, nelle intenzioni del legislatore, una possibilità di scelta, seppur penalizzante economicamente, data alle donne che volessero uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. Penalizzante, perché, ricordiamolo sempre, le donne che avessero scelto tale forma di pensionamento anticipato avrebbero avuto tutto l’assegno previdenziale calcolato con il sistema contributivo, con una decurtazione intorno al 25% che sarebbe durata per tutta la rimanenza in vita delle interessate. In pratica dopo i primi tre/quattro anni in cui l’erario avrebbe anticipato la corresponsione dell’assegno poi per molti anni lo Stato avrebbe avuto un notevole guadagno economico.

Pensioni opzione donna 2024: anticipo discriminante

Eppure, dopo quello che è successo lo scorso anno di una norma legislativa destinata solo a categorie fortemente svantaggiate e che ha creato ulteriori discriminazioni tra le donne; essere licenziate, ma solo da grandi aziende con tavolo di crisi aperto; essere caregiver, ma da almeno 6 mesi e conviventi; essere invalide civili almeno al 74% con l’ulteriore discriminante operata nei confronti di chi non ha potuto o voluto avere figli, quest’anno si fa ancora peggio. Vengono mantenute le tre categorie di svantaggio ed addirittura si aumenta di un ulteriore anno l’età di accesso, con le finestre di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome, cosa che determinerà che l’uscita anticipata, già ridotta quest’anno del 90%, sarà consentita solo a poche centinaia di donne in tutto il territorio nazionale. In pratica una situazione che sancisce “de facto” dopo vent’anni la cancellazione di Opzione Donna.

Purtroppo, però, dietro ad ogni decisione del Governo ci sono le reali storie delle persone che vivono sulla loro pelle il loro disagio. Tra le tante donne che mi hanno scritto in questi giorni, preoccupate e deluse dalle scelte di questo esecutivo mi hanno colpito le testimonianze di Annamaria e Catia.

Annamaria madre e caregiver di una ragazza disabile grave di quasi 29 anni che vive con lei. Ha appena compiuto 59 anni e lavora da oltre 36 anni e mezzo, vedova da un anno e mezzo. Ad ottobre 2022 avrebbe maturato i requisiti per accedere ad Opzione Donna, con 58 anni di età e oltre 35 di contributi. Era convinta di poter andare in pensione a novembre di quest’anno ma la Ldb 2023 ha introdotto delle pesanti novità e lei pur essendo caregiver ha una sola figlia per giunta disabile. Essendo richiesti 59 anni per chi ha una sola maternità, ha subito uno slittamento di un altro anno; quindi, l’agognato pensionamento è slittato a novembre 2024. Ora si prospetta un nuovo peggioramento e l’allontanarsi sempre più il giorno in cui potrà andare in pensione che, se verrà confermata la bozza della nuova legge, slitterà ancora a novembre 2025.

Pensioni 2024 ultime notizie su opzione donna: Governo Meloni peggio del Governo tecnico di Draghi

Catia, 59 anni, 41 di lavoro senza figli non per scelta. Non è né caregiver, né invalida, ma ha perso il lavoro da più di un anno non da azienda per il quale sia stato aperto al MISE un tavolo di crisi. Mi scrive “ma le licenziate non sono tutte uguali?” Sarebbe stata in pensione dal 14 ottobre con la vecchia legge ante Ldb 2023 e adesso è senza lavoro con enormi difficoltà di essere assunta vista l’età, senza pensione con l’incubo che vista la totale assenza della certezza del diritto possa succedere qualcosa di ancora peggiore.

Queste sono solo due delle centinaia di donne che confidavano nel ripristino della situazione ante legge di Bilancio 2023, prospettive che sono andate completamente deluse. Medesimo discorso si può fare per Quota 103, ulteriormente peggiorata con calcolo totalmente contributivo e perdita secca di oltre il 15% dell’assegno previdenziale, con finestre di uscita aumentate di tre mesi e con paletti come quello che l’importo dell’assegno non può superare di quattro volte il TM fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

In pratica un Governo politico, a dispetto di quanto promesso e che dovrebbe stare dalla parte delle persone è riuscito, incredibile a dirsi, a far peggio del governo tecnico di Draghi dove la principale prerogativa è stata quella di tenere i conti in ordine. Occorre, ora, che l’esecutivo si renda conto che il capitolo previdenziale è troppo importante per la vita dei cittadini, non peggiori ulteriormente una realtà già difficile e metta tra le priorità l’anno prossimo una riforma non più rinviabile.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

63 commenti su “Pensioni 2024, l’editoriale: la cancellazione “de facto” di opzione donna

  1. Ma non crede che sia arrivato il momento di dire la verità di come sono messi i conti dello Stato.
    L’Europa nel suo statuto chiede agli STATI PARTECIPANTI ALLA UNIONE LA RIDUZIONE DEL DEBITO AL 60 % DEL PIL.
    Come lo risolve il problema quando in fatto di sole pensioni abbiamo persone che chiedono di uscire con 35 anni di versamenti e altri attendono pazientemente i 43,1/42,1, quando poi per gli anni a venire sarà sempre peggio.

    Come mi spiega che il sindacato è uscito dal letargo del pollaio in cui è restato tutti questi anni solo perché da governi in cui vi era la presenza dei “progressisti” ora si è passati a dei “conservatori” (uso questi termini e non qelli di partito volutamente per non scendere nella propaganda).

  2. Già, l’hanno raccontata molto bene, e ci stanno facendo molto male….colpiscono i “misti” per recuperare 11,5 mil. e, dicono miliardi tra 20 anni senza contare che tra15 anni non Già saranno più “misti” ma solo contributivi puri…. La balla non sta in piedi.. il fatto è che vogliono solo fare cassa sulla pelle di chi ha lavorato 43 anni….. Ma le elezioni arriveranno……

  3. È scandaloso ciò che stanno facendo, manovre di tale impatto e di tale crudeltà sociale; se pensiamo alle categorie che hanno sempre pagato i contributi, hanno fatto un lavoro usurante come quello ad es. infermieristico e ora dal retributivo puro degli ultimi anni si trovano un taglio pensione da FAME….Andassero questi politici sciagurati in corsia per 42 anni per un tozzo di pane mutuo e tasse….VERGOGNOSI….
    Danno miliardi di soldi pubblici per le ARMI e tolgono il pane a chi ha servito lo stato con sacrificio e fatica e fedeltà per oltre 40 anni. E non toccano certamente le pensioni d’oro….ma affamano i poveri diavoli che hanno compiuto un lavoro onesto. .All’inferno devono andare.

  4. Opzione Donna annientata, donne licenziate, madri, nonne, si trovano a 60 anni senza lavoro e senza pensione a chiedere in ginocchio i propri diritti distrutti da questo Governo che dopo aver illuso le donne ora non le considera per niente. Bisogna urgentemente inserire un emendamento per il ripristino di OD perché le donne esistono ed alle prossime elezioni se ne accorgeranno i nostri Politici!!!!

  5. cosa volete che vi dica? speriamo in bene; spero in buone notizie al mio ritorno; una cosa è importante: facendo enormi sacrifici facciamo qualsiasi cosa: un amico disse: l’uomo è in grado di fare qualsiasi cosa: a patto che sia disposto a fare grandissimi sacrifici e creda ciecamente in se stesso; saluti a tutti compresi i gestori del sito

    1. Buonasera Paolo, dove se ne va stavolta a zuzzerellare ? Si copra e si riguardi, che l’età avanza. Anche io quando vado d’estate in montagna sulle alpi talvolta esagero e sono un po scapestrato sulle ferrate. Comunque ne vale sempre la pena. Si diverta e non si aspetti buone nuove. Franco Giuseppe.

      1. il viaggio non è lungo in termini di tempo, come distanza molto (Patagonia); dopo aver fatto tantissimi sacrifici lungo una vita ne approfitto; anche perchè poi quando si diventa vecchi non hai più voglia di muoverti; speriamo sempre in buone nuove in termini di pensioni; anche se ci siamo scontrati molto un saluto a te e ai gestori del sito; ps: (non farmi fare un commento dalla Patagonia come è capitato da Capo Nord a maggio);

    2. Destra e sinistra stessa identica pasta … e i parlamentari dopo quanti anni maturano il diritto alla pensione ???? … ah ah ah ah

    3. Buonasera Prof., di nuovo in vacanze. Che cosa ha organizzato questa volta? Mi pare di capire che la “Rita” le giova assai. Si ricordi che non ha più 30 anni, se la goda al meglio e si metta il cuore in pace, non ci saranno buone notizie.

  6. Non abbiamo altre soluzioni se non quella di farci sentire scendendo in strada come i francesi .
    Non è possibile assistere a questo disastro , e non solo a livello pensionistico ma in TUTTO .
    Ho 54 anni ma non ricordo un governo che piglia per il culo alla luce del sole , perlomeno gli altri lo facevano cercando di celare le malefatte .
    E la cosa che mi preoccupa di più sono i sostenitori con inpeletti nel deretano senza accorgersene e l’opposizione che fa ben poco per contestare .
    INCREDIBILE !!!!

    1. Proponi di protestare contro un governo che non ha potere decisionale sulle materie importanti quali la materia pensionistica.

      1. lei intende dire che l’Europa ci da i soldi del PNRR a fronte della diminuzione della spesa pensionistica? ebbene potrebbero separare la spesa pensionistica dall’assistenza, potrebbero far pagare la spesa anche ai pensionati benestanti, potrebbero far pagare le loro scelte a tutti e non solo ad alcuni. QUESTO E’ UN GOVERNO POLITICO CHE SI VANTA DELLE PROPRIE SCELTE, che per quel che mi riguarda sono state le PEGGIORI

    2. Purtroppo la credibilità di questo esecutivo è pari allo 0- la credibilità del sindacato e pari a -0 e la credibilità dell’opposizione è pari a 0 al quadrato- pertanto rassegniamoci, e scendiamo da soli in piazza.

    3. Ben detto Giovanni, questi qui lo fanno alla luce del sole e a noi ci brucia sempre più il deretano- purtroppo non siamo francesi, ma a furia di incassare violenti colpi di questi maledetti…..lo potremmo diventare!!!

        1. Giusto Giovanni, e quando arriverà il momento….. saranno cacchi amari per i signori del male- si va allo scontro frontale e i francesi forse ci faranno l’applauso.

      1. I Francesi? Almeno hanno fermato l’età pensionabile a 64 anni dal 2030, mentre qui rischiamo di oltrepassare i 67 anni già dal 2025…. quindi vogliamo paragonarci ai francesi? Ci sono anni luce di differenza e le distanze non le ridurremo mai…. a meno che non ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di imitarli.

        1. La pensione dei francesi e’ uguale per tutti … da noi abbiamo pensioni baby, d’oro, 100, 102, 103, statali, privati, parlamentari, giornalisti, ecc. … chi scende in piazza di questi ???? … ah ah

      1. caro Pio in Francia 64 anni dal 2030 e qui 67 fino al 2026 poi aumenterà, gli aventi diritto all’anticipata Fornero(sistema misto) saranno sempre meno essendo riservati a chi ha 41/42 anni di lavoro +10 mesi +3 mesi di finestra, poi tutto contributivo. Mi sembra un po’ diverso no?. Un caro saluto.
        Lilli Reolon

    4. Caro Giovanni, hai mai provato a fare il conto dei versamenti IRPEF di un mese? facciamo una cifra media di 400 euro al mese per 20.000.000 di lavoratori dipendenti circa, quanto fa l’entrata IRPEF mensile che va all’INPS? Miliardi (400 per 20.000.000)=8.000.000.000. Saranno conti imprecisi, ma ognuno di noi paga l’IRPEF ogni mese e in ogni anno 12 mesi per ogni anno di lavoro fino alla pensione . Capisco che le esigenze siano tante, ma dimenticare lavoratori e pensionati è criminale da parte di un governo che si dichiari tale. E i soldi versati sono reali. Un saluto Lilli Reolon

  7. State tranquilli che alle prossime elezioni si accorgeranno di cosa hanno combinato con questa manovra. Gli italiani sono vendicativi. No sbarchi. Eliminare la Fornero ecc..

  8. Auspichiamo che l’esecutivo non peggiori ulteriormente una sitauzione già difficile e metta tra le priorità per gli anni avvenire di non mettere più mano alle pensioni visto come le stanno gestendo ora: gli elefanti non possono che far danni se entrano in una cristalleria.

  9. Leggo molti commenti convinti che il governo perda consensi per le azioni sulle pensioni.I lavoratori autonomi, artigiani, imprenditori, agricoltori e buona parte dei lavoratori non vicini alla pensione ( visto del taglio del Cuneo fiscale) votano in massa per questo governo.Ed anche perché dall’altra parte , c’è una segretaria ch3 quando parla non si capisce nemmeno cosa dice, frase detta da Lilli Gruber, giornalista non certo di destra.Quindi, vi state illudendo.

    1. Mi sa che sono d’accordo. Il welfare pubblico, in particolare pensioni e sanità, sono in smantellamento rapido e non solo in Italia. In Francia per le pensioni non sono servite neanche le proteste alla francese. Complice l’inefficenza dei suddetti carrozzoni, i cittadini pensano che si andrà meglio con la privatizzazione. Scopriranno altri e più gravi problemi ma intanto voteranno per chi smantella.

    2. Destra e sinistra stessa identica pasta … e i parlamentari dopo quanti anni maturano il diritto alla pensione ???? … ah ah ah ah

  10. ⚠️⚠️⚠️attenzione!!!! Agenzia di rating Fitch non ha cambiato giudizio sull’Italia. Quindi se anche Mood’s dovesse mantenere il suo giudizio mi aspetterei che il governo possa cambiare il suo giudizio sulle pensioni ed allargare un pochino i cordoni della borsa.

    1. Ma Rino lo sai che l’Europa ci chiede di rientrae dal debito portandolo al 60% del PIL.
      Cosa pensi che possano fare per scendere dal 140 al 60% … che ci dicano scusate ci siamo sbagliati … liberi tutti!
      Se Giorgetti non vuole accettare un deficit al 2% E CERCA DI RITORNARE AL 3% PRECOVID e ancora NON VOGLIONO FIRMARE IL MES, ci sara una ragione! 0 no!
      Oppure pensi che che vogliano rischiare la fine del governo Berlusconi e dare strada al PD.

      1. Già, molto dilettanti. Sempre pronti alle drammatizzazioni pro bandiera quando i fatti e le responsabilità non sono divisibili con un taglio netto tale da individuare un solo schieramento colpevole degli attuali problemi. La dice lunga.

    1. Un governo che ormai ci sta portando all’esasperazione , con queste entrate a gamba tesa nei confronti di uomini e donne che vogliono usufruire dei loro contributi per uscire liberamente e scientemente dal mondo del lavoro, senza essere costretti disumanamente a rincorrere una meta che si allontana sempre di più, per colpa della banda del male che tra paletti, finestre e costrizioni varie ci ha rotto i maroni . Mettiamoci bene in testa che se non si fa casino, invadendo le strade e facendogli pressione, non avremo alcuna speranza di bloccare questa deriva dittatoriale che avanza a grandi passi, senza ostacoli e all ‘ impazzata , con condottieri con i paraocchi ed il sangue negli occhi.

  11. Anche APE sociale è stata abolita per metà. Chi compie 63 anni dal Agosto 2024 finisce nel 2025 e deve solo raccomandarsi a Dio (o alla professoressa Fornero, che è meglio?).

  12. dopo che hanno eliminato di fatto Opzione Donna (quella vera) è chiaro che dalle donne questi di voti ne prenderanno pochissimi, così come dai tanti uomini con loro solidali .
    Dopo 18 anni che esisteva (18 anni, non 18 mesi !) l’opzione è stata praticamente eliminata di fatto dal primo governo guidato da una donna e con un ministro del lavoro donna… direi una beffa …nonostante al governo ci sia anche la Lega di cui ricordiamo le promesse preelettorali

  13. Pare che il governo sia riuscito ad allontanare lo spettro delle raccomandazioni della commissione UE sul debito a dopo le elezioni europee. Quindi preparatevi a sentire da qui a giugno le sbalorditive promesse del governo sulle pensioni, che una volta ottenuto il voto dei creduloni, verranno sistematicamente smentite dando la colpa all’Europa. A quel punto sarà si cancellata la Fornero ma in peggio e sarà tutta contributiva, con una perdita dell’assegno anche del 25%. Ricordatevelo quando andrete a votare.

      1. Non ci resta che agire come loro, aspettandoli al varco così come fanno loro- loro studiano la notte per il giorno, affilando le armi per poi tenderci agguati devastanti che ci stanno distruggendo la vita, vedi quota truffa 103 peggiorata, vedi quota donna farsa che distrugge definitivamente le speranze delle donne, vedi ape social vergognosa-quindi al varco li aspettiamo…. Alle votazioni prossime !

    1. Caro Franco Giuseppe, i tuo commenti sono perspicaci. Abbiamo il governo/slogan, capace di far rimpiangere la legge Fornero e di interessarsi degli affari interni del Regno Unito, di chi va a letto con chi, di centri di detenzione e rimpatrio e , non meno grave i “trattati” firmati dal Primo Ministro con uno stato estero (si ricordi che i trattati internazionali non sono prerogativa del Primo ministro dopo aver informato i vicepresidenti ma devono essere ratificati dal Parlamento). Un caro saluto. Lilli Reolon

  14. Un governo di donne che cancella opzione donna, un governo politico che è più succube all’Europa rispetto al precedente governo tecnico. Ben vengano le prossime elezioni

      1. Caro Pio, considera che noi lavoratori dipendenti siamo stati nel 2022 circa 20 milioni: contando 400 euro di contributi IRPEF (senza contare IRPEF Regionale e Comunale) quanti soldi al mese entrano nelle casse INPS£ e quanti ogni anno per tutti gli anni di lavoro? Capisco che le esigenze di spesa siano tante, ma devono far cassa sui pensionati e pensionate? Tanto sono vecchi e non protestano più? Non ho parole. Un caro saluto. Lilli Reolon

    1. Caro Mimmosessanta, chissà che questo governo non faccia la fine di quello di Berlusconi con intervento commissariale UE. Per Meloni e C. sarebbe una brutta sorpresa, ma per noi cittadini e cittadine una liberazione, da questi sovranisti, ultracattolici (Lefevre in confronto era liberale!) e illiberali, quelli che non vogliono celebrare l’Anniversario della Liberazione, ma la marcia su Roma e trattano male la popolazione in generale salvo i loro sodali che ben conosciamo. Un caro saluto.
      Lilli Reolon

      1. I liberatori sarebbero i commissari della troika? Ti prego, no, almeno questa risparmiarcela! Sono merde tutti, non cadete nel tranello, di fare distinzione fra una parte e l’altra! E sono così ovunque nel mondo, governanti messi lì dai loro veri padroni, che servono fedelmente, a scapito di noi tutti, il cosiddetto popolo, sempre bastonati, da sempre! Se non comprendete queste amare verità, spiace, ma, come sempre accaduto, continueremo a prenderlo in quel posto.

    2. Ciao Mimmosessanta, hai ragione, speriamo che alle prossime elezioni saremo in grado di liberarci da questi soloni incapaci e sempre pronti ad autoincensarsi. Un saluto Lilli Reolon

  15. Come già scrissi non molto tempo fa, Meloni e soci, stanno continuando la fatidica “agenda Draghi”. Vorrei ricordare ed invitare ancora una volta a leggere la lettera della BCE del 2011 firmata Draghi-Trichet; da lì iniziò il nostro calvario: Governo Monti e legge Fornero, con il benestare di tutti i vari partiti politici (ad eccezione della Lega e di Italia dei Valori).
    Sorge spontanea una domanda: ma a cosa serve andare a votare, se questi “politici” eletti dal popolo, fanno esattamente l’opposto di ciò che avevano promesso in campagna elettorale ?
    “Ringraziamo” come sempre i sindacati che sono molto bravi a NON far nulla contro questa carneficina .

  16. Buongiorno. Scusate ma qui non si riesce ad andare in pensione a 63 anni e pensate che lo si potrebbe fare a 58? Mi pare che stiate sognando ad occhi aperti. Invece di pensare a forme di pensionamento eque per tutti stiamo a disquisire su un tipo di pensione che e’ pericolosissima perche’ apre una finestra di Overton sul “TUTTO CONTRIBUTIVO PER TUTTI”. E insomma, gia questo governo sta falcidiando le pensioni, non diamogli idee strane. E auguro alle signore di cui sopra di poter pensionarsi quanto prima beninteso, ma purtroppo bisogna vedere la realta’

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su