Pensioni 2024 la guida alle domande più frequenti: aumenti, finestre, quota 103

Il 2024 sarà un anno di cambiamenti per le pensioni in Italia. La legge di bilancio 2024 ha introdotto nuove norme che modificano i requisiti di accesso, il calcolo degli assegni e la rivalutazione all’inflazione. In questo articolo cercheremo di rispondere alle domande più frequenti che i lettori ci hanno rivolto sulle pensioni 2024.

Come si potrà andare in pensione nel 2024?

Nel 2024 si potrà andare in pensione con diverse modalità, a seconda dell’età anagrafica e dei contributi versati. Le principali opzioni sono:

  • Pensione di vecchiaia: si potrà ottenere con 67 anni di età e 20 anni di contributi. Questa soglia potrebbe aumentare di 2 o 3 mesi nel 2025, in base all’aspettativa di vita. In alternativa, si potrà accedere alla pensione di vecchiaia anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, a prescindere dall’età.
  • Quota 103: si potrà andare in pensione anticipata con 62 anni di età e 41 anni di contributi, ma con alcune penalizzazioni rispetto al 2023. L’intera pensione sarà calcolata con il sistema contributivo, anche per gli anni lavorati prima del 1996, e l’importo non potrà superare le quattro volte il minimo Inps fino al raggiungimento dei 67 anni.
  • Nuova Opzione donna: si potrà scegliere di andare in pensione con il sistema contributivo, rinunciando al retributivo, con 61 di età e 35 anni di contributi (con uno sconto anagrafico di 1 anno per ogni figlio, massimo 2 anni). Questa opzione sarà valida solo per le donne nate entro il 1963 e sarà soggetta a finestre mobili di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome.
  • Ape sociale: si potrà beneficiare di un’anticipazione della pensione, a carico dello Stato, con 63 anni e 5 mesi di età e almeno 30 anni di contributi per disoccupati, caregivers e invalidi Sale a 36 anni di contributi il requisiti per lavoratori dipendenti con mansioni difficoltose e gravose. L’Ape sociale sarà riconosciuto fino al 31 dicembre 2024 e come spiega pensionioggi: “scatterà la piena incumulabilità del trattamento con i redditi di lavoro autonomo e dipendente, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale fino a 5mila euro annui lordi. Attualmente la prestazione è cumulabile sino ad un massimo di 8.000€ di reddito da lavoro dipendente o parasubordinato e 4.800€ come lavoro autonomo. Il ddl impone sostanzialmente le stesse restrizioni previste per Quota 100 e successive modifiche.”

Quando andrò in pensione con la nuova riforma?

Per sapere quando si potrà andare in pensione con la nuova riforma, bisogna considerare i requisiti previsti per il 2024 e le eventuali finestre di accesso. Per esempio, chi matura i requisiti per la pensione di vecchiaia nel 2024 potrà andare in pensione dal primo giorno del mese successivo al compimento dell’età, mentre chi matura i requisiti per la quota 103 potrà andare in pensione dopo tre mesi dal raggiungimento della quota. Per calcolare la data di pensionamento, si può utilizzare il simulatore online dell’Inps o rivolgersi a un patronato o a un consulente del lavoro.

Quanto aumentano le pensioni nel 2024?

Le pensioni nel 2024 aumenteranno in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo, che è stimata al 5,4% per il 2024. Tuttavia, l’aumento non sarà uguale per tutti gli assegni, ma dipenderà dall’importo complessivo delle pensioni percepite da ogni persona. Infatti, la legge di bilancio 2024 ha previsto una riduzione dell’aliquota di rivalutazione per le pensioni superiori a dieci volte il minimo Inps, che sarà pari al 75% dell’indice. Questo significa che le pensioni fino a quattro volte il minimo Inps (circa 2.272 euro lordi al mese) aumenteranno del 5,4%, mentre quelle superiori subiranno un taglio progressivo. Per esempio, una pensione di 3.000 euro al mese aumenterà del 2,86%, mentre una di 4.000 euro al mese aumenterà del 2,53%. Inoltre, le pensioni 2024 beneficeranno anche dell’arretrato del 2023, che sarà pari allo 0,8%, portando l’aumento complessivo al 6,2%.

Chi è nato nel 1968 quando andrà in pensione?

Chi è nato nel 1968 potrà andare in pensione con le seguenti modalità:

  • Pensione di vecchiaia: con 67 anni di età e 20 anni di contributi, quindi nel 2035;
  • Pensione anticipata: con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, a prescindere dall’età,
  • Quota 103: con 62 anni di età e 41 anni di contributi, quindi nel 2030, ma con penalizzazioni sull’importo e sulle finestre;
  • Ape sociale: con 63 anni e 5 mesi di età e 30 anni di contributi, se appartenenti a categorie svantaggiate o in condizioni di disagio, quindi nel 2031, ma solo fino al 31 dicembre 2024.

Quali sono le finestre per andare in pensione nel 2025?

Le finestre per andare in pensione nel 2025 sono i periodi di attesa tra il raggiungimento dei requisiti e l’effettivo accesso alla pensione. Le finestre variano a seconda della tipologia di pensione e della categoria di lavoratori. Le principali finestre per andare in pensione nel 2025 sono:

  • Pensione di vecchiaia: nessuna finestra, si può andare in pensione dal primo giorno del mese successivo al compimento dell’età;
  • Pensione di vecchiaia anticipata: nessuna finestra, si può andare in pensione dal primo giorno del mese successivo al raggiungimento dei contributi;
  • Quota 103: dai 7 mesi per i privati, ai 9 mesi per i dipendenti pubblici di finestra, si può andare in pensione dal primo giorno del ottavo/decimo mese successivo al raggiungimento della quota;
  • Nuova Opzione donna: 12 mesi di finestra per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le autonome, si può andare in pensione dal primo giorno del tredicesimo o del diciannovesimo mese successivo al raggiungimento dei requisiti;
  • Ape sociale: nessuna finestra, si può andare in pensione dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, se in possesso dei requisiti.

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155 commenti su “Pensioni 2024 la guida alle domande più frequenti: aumenti, finestre, quota 103

  1. Buongiorno. Scusate ma io non ho ancora capito se l’aumento delle finestre riguarda anche chi, come me, andrà in pensione con l’anticipata della Fornero, cioè 41 anni e 10 mesi.

    Grazie

  2. Incredibile come ci stiamo martellando i cosiddetti da soli.Questo è un governo di incapaci e politicamente inadatti.Stiamo affondando nel baratro.Fac59

  3. Pali, paletti, finestre, ricalcoli, penalizzazioni, ostacoli vari, come se il percorso previdenziale fosse un campo minato…e il pensionando una bestia feroce che divora risorse senza alcun ritegno, mettendo in difficoltà un esecutivo già di per sè improvvido! Le persone non sono macchine, nè robot, e tantomeno sono di ferro, in special modo dopo i 60 anni. Vorrei sottolineare che dopo oltre 40 anni di contributi versati, il nostro contributo per tenere in piedi la baracca lo abbiamo dato, e non ci viene fatto alcun regalo. Semplicemente ci dovrebbe essere riconosciuto quello che è!

    1. Bravo Alex….. una disamina impeccabile 👏 Purtroppo questi somari feroci conoscono solo il male e non faranno mai del bene a chi ha dato tanto nel percorso lavorativo…. ed ora vorrebbe raccogliere il frutto di ciò che ha seminato negli anni …… ma purtroppo il frutto rimarrà congelato nei freezer dello Stato assassino 🥺

  4. Buongiorno
    Vorrei fare una domanda:
    Sono un dipendente pubblico ( regione Lombardia), Ho ottenuto i requisiti perla quota 103 nel luglio 2023 e ho presentato domanda di pensione anticipata. Il mio ente e il patronato mi hanno detto che l’ultimo giorno di lavoro sarà il 31.01.2024.
    L’ufficio personale mi informa che a seguito delle nuove disposizioni dovrò lavorare tre mesi in più e andrò in pensione con le regole della 103 2024, siccome sono do fatto dimissionario si dovrà stabilire anche l,’il mio nuovo luogo di lavoro in altra sede. Vi sembra possibile?

    1. Visto che la Corte dei Conti non solo ragiona…. ma invita a ragionare questi scellerati che impongono questa truffa ….. con 84 si esce e con 104-105 etc non si esce…..—— questo è il classico caso in cui dovrebbe intervenire il Presidente della Repubblica, per richiamare l’esecutivo a ovviare a questa pagina vergognosa della nostra repubblica, facendo rientrare le cose nel giusto binario dell’ equità e della democrazia. Ma purtroppo il nostro Mattarella sa fare solo bei discorsi e null’altro.

  5. Buona sera, Dr. Rodinò e Dr.ssa Venditti

    Se fosse possibile, vorrei che questo commento venisse inoltrato a tutte le categorie di Sindacati e ministri per commentare la disparità tra lavoratori con trattamento INIQUO ED ILLEGITTIMO.

    Oggi ho letto che causa di un ipotetico sciopero di 24 h, annunciato dai medici per il prossimo 5 dicembre, la Meloni ha deciso di fare un passo indietro e SALVARE la categoria dei MEDICI dai tagli sulle pensioni, CONDANNADO alla forca ben 27.700 dipendenti pubblici per i quali i tagli sulle pensioni resteranno CONFERMATI..

    ATTENZIONE, UDITE, UDITE, il Governo DEVE trovare le risorse finanziarie, tagliando le pensioni di quei lavoratori ONESTI che hanno iniziato a lavorare tra il 1981 e il 1995, come se fosse colpa loro per avere iniziato prima di altri, per RIFINANZIARE le misure di PENSIONE ANTICIPATA. Chi prima va con meno anni lo mette nel lato “B” ad altri che hanno lavorato di più e lasciano il mondo del lavoro più tardi.

    Per coloro che HANNO LAVORATO PER 43 ANNI E 1 MESE, lasciando il lavoro usufruendo della Legge Fornero, l’assegno NON verrà calcolato con il sistema misto ma TOTALMENTE contributivo, nel mio caso perdendo circa 200,00 Euro mensili, su un assegno oggi calcolato di 1.650,00 Euro mensili, stiamo andando come i gamberi.
    Tutto questo demenziale calcolo? togliendo ai poveri per dare ai poveri, è proprio la guerra dei poveri.

    MELONI, GIORGETTI, SALVINI DURIGON, in varie trasmissioni avete detto di avere aumentato le pensioni…, ma questi sono scivolati dalle mani del ginecologo quando sono nati battendo la testa a terra, perché stanno partorendo delle demenzialità assurde.

    Dovreste aggregarvi a Beppe Grillo, creando la compagnia del filo di ferro, dato che fa ridere più ora che quando era comico.

    Grazie al sito, agli autori e tutti i lettori, che ci date spazio per sfogarci con le parole e NON CON ALTRO. Aggiungo che i dipendenti pubblici, a differenza di altri, percepiscono la liquidazione dopo 24 mesi “2 anni”…

      1. Buongiorno, Dr.ssa Venditti
        L’articolo è reale ed è il seguente:

        “IL GOVERNO FA MARCIA INDIETRO SUI TAGLI DELLE PENSIONI: QUESTA CATEGORIA DI LAVORATORI PUÒ DORMIRE SONNI TRANQUILLI”

        è stato pubblicato da Samanta Airoldi il 13/11/2023.
        Lo può trovare su https://www.lintellettualedissidente.it

        Vorrei chiedere ai Sindacati e chi ci governa perché c’è distinzione tra lavoratori. Chi a GODUTO DI BENEFIT non sono gli attuali ma pensionati che da oltre 40 anni se la stanno godendo alle nostre spalle e ministri con 2/3 pensioni all’attivo e ora gli aumentano anche l’assegno… POVERI NOI DALLA PADELLA ALLA BRACE.

        Grazie Dr.ssa Venditti, cordialmente la saluto.
        Buon lavoro

    1. Dopo 24 mesi ? Chi e’ andato via con pensione anticipata o va via la prende dopo i 67 anni e quindi sono 5- 6 anni dopo !!! Dopo 24 mesi prende il 50 % dalla banca pagando gli interessi. Un doppio furto ! Una autentica appropriazione indebita di soldi tolti ogni mese dallo stipendio per l’intera vita lavorativa.

  6. Buonasera dott. Rodino’. Lei crede , nel caso l’agenzia di rating Mood’s dovesse dare un giudizio positivo sull’Italia , che il governo possa riaprire la vicenda pensioni allargando un po’ i cordoni della borsa ?

    1. Un po’ ???? … a cosa serve un po’ ???? … o per tutti o per nessuno … vogliamo altre ingiustizie come le baby pensioni, le quote 100, 102, 103, Fornero, parlamentari, le pensioni d’oro, ecc. ???? … SERVE UNA LEGGE UGUALE PER TUTTI

    2. E proprio a proposito di questo allargamento dei cordoni della borsa, la Corte dei Conti in audizione oggi in Parlamento ha detto che ci vuole un’età standard di uscita per i contributivi ed i misti e questa età dev’essere 64- ma ci rendiamo conto che questi non ascoltano nessuno e fanno come gli pare e continuerà questa vergogna….. lavoratori che escono a 64-20 con quota 84 e lavoratori che hanno raggiunto pure quota 100-102-103 e pure 104 e magari hanno 35-36-37 e più di contribuzione….che devono uscire a 67 anni sol perché hanno lavorato prima del 1996 – ma che paese è questo, roba da prenderli a calci nel sedere…. non ascoltano nemmeno la Corte dei Conti….. figuriamoci se daranno mai ascolto a poveracci come noi che veniamo trattati peggio delle bestie.

    3. Il problema che vedo io è che le agenzie devono fondare i propri giudizi su dati analizzati razionalmente. Alla luce di ciò non vedo premesse per giudizi positivi tali da consentire maggiore spesa pensionistica. Se consideriamo che per alzare un poco gli stipendi bassi, quelli con maggiore propensione al consumo, si è ricorso alla decontribuzione che provocherà il solito super buco nelle entrate dell’INPS…..vada in rete a cercare il valore del danno, non voglio toglierti il piacere della scoperta, così capirai da solo cosa faranno con le pensioni.

      1. Improprio è usare termini come “spesa pensionistica!” Scusami Bernardo diciamoci una volta per tutte cosa intendiamo con questi termini .. dove inizia e dove finisce la “spesa pensionistica”.
        Per il resto concordo …non è intervenendo sui contributi, come ben dici, che si migliorano le basse retribuzioni ma cosi facendo si creano solo ulteriori buchi.

        1. Pensioni d’oro ???? … baby pensioni ???? … pensioni dei parlamentari ???? … queste non le toccano ???? … ah ah ah ah

        2. Essendo una reazione ad un commento e richiamando i giudizi internazionali sulla nostra spesa pensionistica mi riferivo a spesa per previdenza reale + assistenza + previdenze sostanzialmente non tali. Altri?Ad esempio Alberto Brambilla in un suo articolo afferma in modo dettagliato che su 16.000.000 di pensionati in Italia ce ne sono 7.500.000 che non sono realmente tali e cio ha una corrispondenza in termini di spesa. E tu cosa intendi per spesa pensionistica?

          1. Quella coperta da contributi depurata da assistenza e da imposte.
            Ovvero quella reale mai o quasi mai veramente indicata.

    4. Caro Rino, non so il giudizio di moodys del 17 novembre se sia stato positivo o negativo; credo che sia impossibile che allentino i cordoni della borsa; non farti illusioni; almeno io credo così

  7. Caro Wal, non ho mai detto che in Italia sia stato sfilato un seggiolino sotto le natiche dei progressisti: dove li hai mai visti i progressisti da noi? C’era la DC con quella piccola parte di democratici sociali (prima fra tutti Tina Anselmi). Abbiamo ottenuto il divorzio ed il diritto di scelta sull’interruzione volontaria della gravidanza e poco altro. Ed ora ci vogliono far tornare indietro. Non ci sto. Un saluto. Lilli Reolon

    1. Sono onorato dai tuoi commenti.
      Quale sia la differenza tra non averlo detto ma di augurarsi che quello attuale sparisca non farebbe alcuna differenzia alle mie orecchie ma consisterebbe nel sostenere: “o centro sinistra o governo tecnico”.
      Saluti e buona pensione Lilli (anche tu, come mia moglie con la anticipata post 2019 suppongo ti sia risparmiata cinque o sei mesi di lavoro).

      1. Caro Wal, sono prossima alla pensione con legge Fornero: con 41 anni + 10 mesi+ 15 giorni(regalo del mio datore di lavoro-pubblico- per sue ragioni organizzative) e dal 1 01/01/2024 sarò in pensione. Per il tuo discorso sul governo, sono totalmente in tua sintonia. Un caro saluto.
        Lilli Reolon

    2. Ancora con ste sciocchezze destra e sinistra ???? … sono tutti uguali … nessuna differenza … ai politici fa comodo creare il tifo da stadio per annebbiare la testa delle persone

  8. Buongorno a tutti e a Wal in particolare: ma quando mai i progressisti hanno governato l’Italia? Da noi i più progressisti sono stati i democristiani di di sinistra, e questi al governo non fanno nemmeno un decimo di quanto abbiano fatto loro. Anzi vorrebbero toglierci le poche libertà sociali che abbiamo , solo per citarne uno il diritto di sciopero. Non sono pasionaria sono indignata. Non sono distratta dalla propaganda cerco nel mio piccolo di andare oltre alla propaganda. Un saluto a tutti. Lilli Reolon

    1. Ancora con ste sciocchezze destra e sinistra ???? … sono tutti uguali … nessuna differenza … ai politici fa comodo creare il tifo da stadio per annebbiare la testa delle persone

  9. Buongiorno, signor Rodinò non volevo mancare di rispetto, ma da sessantatreenne in procinto di andare in pensione, faccio presente che mi ricordo di molti governi e non ho problemi a dire che, nonostante la politica italiana non sia stato il non plus ultra, l’azione politica del governo Meloni è talmente illiberale e ladra di verità: la riduzione del cuneo fiscale non è manovra espansiva (quello lo fa l’aumento di stipendio) ma fa espandere la spesa pubblica e conseguentemente il debito pubblico. Saluti distinti Lilli Reolon

    1. Certo questo governo una cosa l’ha fatta ha compiuto un miracolo ,pare che stia svegliando i sindacati da un lungo anzi lunghissimo letargo anzi erano in coma.

  10. Scusate solo per curiosità, ma le finestre nelle anticipate Fornero dal 2025 spariscono? leggevo l’articolo ed ho visto che non sono più contemplate, è perchè è stata ripristinata l’aspettativa di vita?
    Grazie per le informazioni

  11. Buongiorno
    Chiedo scusa…
    Ma il mio commento (sfogo) di ieri h.22.30 non compare….
    Non dicevo nulla di particolare
    Grazie

    1. Io l’ho sempre fatto ancora di più adesso contro questo governo arrogante e fascista che vorrebbe toglierci anche questo diritto,spero che i tanti che su questo sito chiedevano la discesa in piazza siano coerenti.Saluti

    2. e’ di 59 minuti fa la notizia che i sindacati hanno calato le braghe a Salvini e faranno solo 4 ore per i trasporti…..se fosse cosi’,confermano sempre di piu’ di essere delle marionette al servizio dei vari governi e i lavoratori numeri da sfruttare

      1. Prima di parlare bisognerebbe informarsi: dopo la precettazione del sig. salvini, cosa mai successa prima,se si fossero mantenute le 8 ore di sciopero anche nei trasporti i lavoratori che avessero aderito rischiavano una multa fino a 2000 euro ed un’azione penale.Saluti

  12. Gli unici fortunati… Coloro che non hanno pagato contributi… Lavorato in nero tutta la vita… Ne conosciamo tutti… Niente contributi, niente imposte sul reddito… Adesso 500€ mensili regalati da chi ha pagato… Più i vari supplementi
    Più gli appartamenti intestati ai figli. Proprio così… HO PAGATO SON FREGATO

  13. Buonasera
    Chiedo scusa per lo sfogo…
    Più ci penso….ma non devo pensarci… però ci penso…che qualcuno è convinto di aver migliorato le condizioni di uscita flessibile allungando i tempi di maturazione e riducendo…ohhh…scusate….rubando (come diceva sempre quel qualcuno) sul dovuto…sia nei ri-conteggi sia nei valori massimi….scusate ma mi imbestialisco…e mi devo sfogare… però non devo pensarci…ma ci penso…
    Quindi pensate gente…pensate….
    La lega….che ciulata ed io….l’ho sempre votata…
    C….o
    Grazie e scusate

  14. Buona sera,
    dopo tante promesse, l’obbiettivo del presente Governo è EQUIPARARE l’importo delle pensioni… portarle TUTTE ad un assegno/importo unico uguale per tutti per non fare differenze.
    Pertanto entro la fine della legislatura taglieranno l’importo dell’assegno di 1500 Euro mensili, dopo 43 anni di duro lavoro e contributi, per integrare/aumentare le pensioni più basse di persone che hanno lavorato 20 , 25, 30, 36 anni di lavoro o addirittura per coloro che non hanno mai lavorato…
    Oltretutto riprendendo le lamentele dei lettori inerente gli scioperi francesi differenti da quelli italiani, la differenza che in Francia i lavoratori SONO PAGATI dai Sindacati in quanto hanno le casse piene di soldi, pertanto un lavoratore francese viene pagato per fare sciopero. Noi puoi perde un giorno , due, max 3 giorni, poi ritorni al lavoro, perché a fine mese devi fare tornare i conti.
    Una bella soddisfazione. Siete persone INCOERENTI, INCAPACI E DEMENTI.
    GIORGETTI SPERO DI NON INCONTRARTI PER STRADA.

    1. Diciamo che il taglio sull’indicizzazione delle pensioni più alte ha già un effetto sul potere di acquisto di questi pensionati.Comunque, il tetto massimo sulle pensioni già esiste in alcuni paesi europei ma il sistema è diverso.L’unica strada è la pensione integrativa per i prossimi decenni, non ci sono alternative, siamo indietro di vent’anni rispetto a Germania e Olanda.Mettiamoci una volta per tutte in testa, lo dico anche lei Yan, che la pensione pubblica è destinata a diventare solo di sussistenza.In Olanda le pensioni integrative sono la maggioranza dell’importo totale e sono frutto di accordi anche con le aziende, questo dovrebbero fare i governi.Capisco le proteste ma la strada è segnata.Il trattato di Maastricht e le regole europee portano a questa situazione.

      1. Pensione integrativa vuol dire che se vuoi una pensione decente te la paghi. Invece di andare in vacanza alle Maldive vai a Ostia Lido (con rispetto parlando) e ti metti da parte i soldi per la vecchiaia.

        1. Buongiorno,
          la pensione integrativa, per quanto mi riguarda, dovevo iniziare ad accantonare una quota mensile partendo 20 anni fa, oggi avrebbe senso, ma farla oggi ad un anno dalla pensione NON SERVE A NULLA.
          Saluti.

      2. Caro Nicola, il tuo ragionamento non fa una grinza. Ma puoi pensare che in Italia riusciremmo ad avere finalmente una gestione sana della questione previdenziale? Un saluto caro. Lilli Reolon

  15. Grazie a Stefano Rodinò per questa ottima guida e a Erica Venditti per le precisazioni.
    “Pensioni per tutti” rimane un faro e ci permette di far sentire la nostra voce. Poi, che nessuno ci ascolti è un altro discorso…
    Un saluto a tutti

    1. Spero che la redazione possa pubblicare un articolo dettagliato sulle pensioni dei parlamentari … Fornero, Monti, Draghi, Meloni, Salvini, Renzi, ecc. … che ci chiedono sacrifici … che allungano le pensioni … che tolgono l’articolo 18 … mancano le coperture … mancano le risorse … ma loro dopo quanti anni maturano il diritto alla pensione ????

      1. la loro pensione è basata sul sistema di calcolo contributivo. Per gli ex parlamentari si ha il diritto a ricevere la pensione a condizione di avere svolto il mandato parlamentare per almeno 5 anni e di aver compiuto 65 anni di età. Per ogni anno di mandato oltre il quinto, il requisito anagrafico è diminuito di un anno sino al minimo inderogabile di 60 anni. Se ricopre altri incarichi o è rieletto la pensione è sospesa durante il servizio. Il resto sono bufale ;).

        1. Buongiorno, Stefano Rodinò se i parlamentari svolgono altri incarichi di pensioni ne prenderanno più di una o sbaglio? Mi ricordo di Giuliano Amato che di pensioni ne ha più di due per un totale di più di 38.000 euro. Ed è solo un caso tra tanti: sono bufale? Saluti distinti Lilli Reolon

        2. Signor Rodinò, ribadisco c’è gente in Italia che prende più di una pensione, è di dominio pubblico il caso Amato, ma non sarà sicuramente l’unico: non sono bufale. E noi lavoratori e lavoratrici dipendenti siamo con pensioni da non arrivare alla fine del mese! Saluti distinti. Lilli Reolon

        3. Preg.mo Stefano … si rende conto della follia ???? … bastano 5 anni e prendono la pensione … lei si rende conto che questi dicono a noi che non ci sono le risorse ??? … ah ah ah ah

      2. Caro Pio, solo per precisare: i sindacati accettarono con interesse l’abrogazione dell’articolo 18 e adesso vengono convocati da Salvini che nega il diritto di sciopero e usa la precettazione: bello per uno che scioperare non può e non ha mai potuto perché non ha mai LAVORATO. Peraltro anche i fascisti non lavoravano ma vessavano brutalmente gli italiani. E questi al governo non celebrano il 25 aprile o il 2 giugno ma il 28 ottobre 1922 (marcia su Roma) e negano che Matteotti sia stato assassinato dai fascisti. Non è in incubo, è la dura realtà. Saremo svegli noi per uscire da questo vicolo cieco? Ciao. Lilli Reolon

        1. Appunto … articolo 18 … privilegio pensioni dei parlamentari … c’e’ altro da aggiungere ???? … questa e’ la realta’ … le altre sono bufale

        2. Vede Sig.ra Lilli, glielo dico con le parole di un autorevole giornalista che ascolto tutti i giorni su radio 24 (Paolo Mieli) ” finché la sinistra continuerà a parlare di fascismo è destinata a perdere( per inciso Mieli scrive sul Corriere della sera, non su Libero).Invece lei continua a parlare, di libertà, di fascismo, di marcia su Roma.Per fortuna che i giovani sono pragmatici, ormai senza offesa queste ideologie sono in via di estinzione.Ultima cosa , la Cisl di cui sono un fedele iscritto, non partecipa allo sciopero, è fascista anche la Cisl?

          1. Nicola, forse non ci siamo capiti ora l’ideologia fascista si manifesta attraverso le politiche sovraniste che sono la moderna versione dell’ancien régime illiberale e sessista : Mieli ha ragione , ma quello che fa la politica ora è di portarci su un vicolo cieco che non serve proprio ai giovani. E non sono io a parlare di marcia su Roma, ci ha pensato Meloni. E da quando in qua è male parlare di libertà? Un saluto Lilli Reolon

    2. Concordo con Tiziano, perché è veramente un sito fatto bene che non solo permette a tutti di dire la propria opinione, ma ci illumina ,illustra e analizza al meglio le problematiche previdenziali e sociali- un ringraziamento ed un saluto ai giornalisti Venditti e Rodino’ ed a tutti i compagni di ventura e sventura che ci accompagnano in questo viaggio di sogni e speranze!

  16. Buonasera! Dopo aver letto questo articolo molto interessante, una domanda sorge spontanea:” Quanti lavoratori e quante lavoratrici, con queste misure pensionistiche, adottate dal Governo Italiano, riusciranno ad accedere alla quiescenza? ” Ringrazio tutti vivamente

    1. Cara Teodora, si ricorda quota 102? Non l’ha chiesta nessuno. Ed ora con tutte le proposte in campo non so quanti la vorranno scegliere. Il mio consiglio è che chi può aspettare aspetti l’anticipata Fornero. Altro non si può dire. Saluti cordiali. Lilli Reolon

      1. cara Lilli,sei cosi’ sicura che l’anticipata Fornero per il 2025 sia mantenuta con gli stessi requisiti?insomma siamo nelle condizioni di scegliere se ‘ meglio un uovo oggi o una gallina domani…..che paese allo sfascio

        1. Caro Seba, i requisiti di 42 e 10 mesi + 3 mesi finestra e per le lavoratrici un anno in meno, rimangono fissati alla fine del 2026. C’è la possibilità che con la legge di bilancio invece che alla fine del 2026 si arrivi solo alla fine del 2025. Ma con Circolare INPS del 18/2/2023 e 22° Rapporto 7/3/2023 della Ragioneria Generale dello Stato l’aspettativa di vita verrà rivalutata nel 2025. Di più non posso dirti. Speriamo che il governo abbia letto questi due documenti e ne tenga conto. Un caro saluto. Lilli Reolon

          1. Se non era necessario perche’ si sono mossi per ripristinare l’aggancio alla speranza di vita dal primo gennaio 2025 ???? … lo scopriremo strada facendo

      2. cara lilli, certo che nessuno ha preso o quasi nessuno quota 102; c’è una ragione: chi poteva scappare era già scappato; nel 2022 toccava a noi terminare; avevamo raggiunto i 62 anni; e cosa fece Draghi? alzò a 102 e alzò di 2 anni l’età; la porto a 64 anni; morale: nulla da fare; nel 2023 che cosa fecero? abbassarono l’età a 62 anni ma alzarono di 3 anni i contributi; nella personale partita a calcio sono 4 a 1: ma conta l’uno; e se mi dicessero quota 105 con i 40 anni ma tutto contributivo col c….o che lo prendo: i 13 anni di retributivo non glieli lascio a quei……………………….; saluti a te e ai gestori del sito

  17. Venerdì 17 l’agenzia di rating Mood’s darà il giudizio sull’Italia. Incrociamo le dita. Nel caso il giudizio fosse positivo è possibile che il governo ci faccia una bella sorpresa rivedendo la legge sulle pensioni. Teniamo duro.

    1. Rino sei troppo ottimista, io non credo che questi inferociti dittatori ci faranno concessioni……… a meno che !!!!!!!! Dipende dai sindacati e da noi, perché la questione dello sciopero bloccato potrebbe essere il grimaldello per scardinare la porta del potere!

    2. Moody’s ci ha “promosso”. Spero che lei abbia ragione. Vorrei un APE sociale con una anagrafica ridotta. Magari anche solo a 63 anni e 3 mesi…

    1. Giovanni, mi sa che Salvini non ha mai capito una mazza- capisce solo quello che prende per stare in parlamento…… 💰 ……. per rompere poi i coglioni a noi .

    2. Importante è che non ci pigli in giro dicendo che ha mantenuto quota 103…. pesante accettare i sette mesi di finestra allucinante e distruttivo il tutto contributivo…trovo scandaloso l’atteggiamento della lega

        1. In parole povere Don ……. Una TRUFFA! E che ti aspettavi dai maghi del centro destra? La 103 senza paletti? Lasciamo perdere….. non vedo l’ora di vedere se i sindacati e l’opposizione vanno veramente e realmente allo scontro frontale…… dopo la bastonata sullo sciopero del 17- ora è il momento di fare i francesi……. ORA O MAI PIÙ !!!!!!!! Meditate gente….. meditate!

    3. Quota 100, reddito di cittadinanza, quota 102, 103, 103 contributivo … avanti la prossima … evviva Durigon … evviva Salvini … evviva Fornero … vi stimiamo fratelli !!!!

  18. Buonasera, con quota 103 la penalizzazione del calcolo con il solo contributivo è per sempre o solo fino ai 67 anni? Grazie

  19. Ma scusate, ma se io sciopero contro l’Europa che impedisce a Salvini di fare quota 41 da subito, perché al ministro non sta bene?

      1. …infatti,ora vogliono porre rimedio solo alle pensioni dei medici e personale sanitario;con tutto il rispetto per i medici,ma uno che si e’ fatto 41 anni in fabbrica pensano che si sia fatto una passeggiata?che porci,con rispetto per il suino che almeno qualcosa in termini culinari ci da’

    1. Siamo realisti, quota 41 non la farà nessuno, nemmeno i sindacati o quelli di sinistra che adesso fanno gli innocenti.Il trattato di Mastricht firmato nel 1992 impedisce alla banca centrale di comprare i titoli di stato e non consente il rientro dal debito se non a prezzo di finanziarie sempre più stringenti, il cane che si morde la coda.

    2. Sciopero contro l’Europa, mi scusi ma questa è bella!
      Sciopero contro l’Europa e chiamata al voto per chi la sostiene cosi come è stata costruita!
      Vorrei essere chiaro io non sono contro l’Europa per principio, tutt’altro, ma contro un’Europa raffazzonata precipitosamente dalla caduta del muro solo per ingabbiare la Germana e il suo Marco.
      Queste, oltre alle nostre colpe, sono le conseguenze.
      Purtroppo non essendo un’Europa federale (paragonabile a nazioni con Germania o Svizzera per fare un esempio) queste difficotà rischeranno di durare ancora a lungo, decenni, con tutti i rischi conseguenti per le Nazioni oberate da un alto debito.
      E poichè per il debito altrui non vi è persona al mondo diposta a contribuire di tasca propria, i sacrifici o gli interventi drastici sono richiesti e vanno fatti in casa propria.

  20. Segnalo comunque che ad inizio articolo parlando della pensione anticipata Fornero con 42,10 ed un anno in meno per le donne non è specificato che ci sono tre mesi di finestra.

  21. Non ci sono più le finestre di 3 mesi per la pernsione di vecchiaia anticipata? 41 anni e 10 mesi (+ 3 mesi di finestra?) e 42 anni e 10 mesi (+ 3 mesi di finestra?)

  22. Buongiorno
    Ringrazio per il dettaglio…
    Ma segnalo parecchi errori ed omissioni…
    …non per essere prof…ma solo per non illudere chi ancora spera in meglio…
    Saluti

    1. Il testo presentava alcune inesattezze, ma il collega, che ha redatto l’articolo stamane, ha subito provveduto a sistemare le imprecisioni. Purtroppo non é semrpe facile stare ditero, specie quando si fa una guida, a tutti i cambiamenti che sono avvenuti nelle ultime settimane. Ringraziamo anche chi si é accorto ed ha segnalato alcune sviste.

    2. Ah ah ah ah … evviva la Fornero … evviva Monti … quelli che dovevano azzerare le differenze … equita’ ed uguaglianza … ah ah ah ah

  23. In merito alla pensione di vecchiaia : e’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre 2023 il Decreto ministeriale del 18.7.2023 del Ministero dell’economia sulla variazione dei requisiti anagrafici per l’accesso ai trattamenti pensionistici nel biennio 2025-2026 sulla base della speranza di vita verificata dai dati ISTAT. Il decreto non prevede variazioni per il biennio 2025-2026.
    A decorrere dal 1° gennaio 2025, quindi l’età minima di accesso alle pensioni di vecchiaia resta fissato a 67 anni di età sia per gli uomini che per le donne. Quindi mi chiedo perchè in molti siti si continua a dire che la soglia POTREBBE aumentare dal 2025 ?

    1. Scaramanzia del collega credo :-), ma é esattamente come dice lei, ne avevo parlato in un precedente articolo, diciamo che per una volta dobbiamo essere contenti che la speranza di vita non sia aumentata, ma diminuita, ed é proprio per questo che nonostante nella legge di bilancio si sia fatto retrofront rispetto allo stop fino al 2026, ripristinando l’aggancio all’aspettativa di vita dal 1 gennaio 2025, in realtà proprio per i dati comunicati dall’Istat nulla comunque cambierà fino al 2026.

      1. Se non era necessario perche’ si sono mossi per ripristinare l’aggancio alla speranza di vita dal primo gennaio 2025 ???? … lo scopriremo strada facendo

    2. perche’ con questo governo che,a seconda di come si alza la mattina, cambia le carte in tavola ,di solito a svantaggio dei futuri pensionati,io non sarei piu’ certo che si possa andare a 67 anni……

  24. 300/400 miliardi tra sprechi, mafia, evasione fiscale e contributiva e privilegi. Se sento ancora qualcuno che dice che non ci sono i soldi per le pensioni, peraltro già pagati da noi, lo “scomunico”.

  25. In un momento cruciale del nostro paese dove viene bloccato anche il diritto di sciopero, sta venendo fuori in maniera lampante l’andazzo dittatoriale dei capi al comando e la cosa non è per niente rassicurante sul piano previdenziale, viste le mezze quote, le restrizioni e le trasformazione delle misure 103, ape social e QD – ora spero che si vada allo scontro frontale tra governicchio e sindacati e che l’opposizione ci mette il carico… e vediamo che succede, perché se non si fa il gioco duro…. questi tiranni non la smetteranno mai di punzecchiarci e maltrattarci sul piano umano e lavorativo- AVANTI COSÌ E TUTTI IN PIAZZA!!!!!!

    1. Caro Sergio, hai perfettamente ragione, ci stanno togliendo un diritto al giorno, mai avevo visto tanta protervia, tanti slogan e tanta incapacità.
      E sono capaci invece di coccolare gli industriali ,evasori ed elusori fiscali. Se ne accorgeranno coloro che in buona fede hanno creduto che tale accozzaglia potesse farli star bene ora che hanno visto quello che sono capaci di fare? Un caro saluto. Lilli Reolon

      1. Resta il fatto che sono gli imprenditori che creano il lavoro e bisogna metterli nelle condizioni di fare impresa.Quindi, i sindacati devono tornare a fare i sindacati e confrontarsi su temi come la produttività con gli imprenditori, non a fare sciopero su temi come il ponte sullo stretto ben lontano dai loro compiti.Purtroppo il difetto di certa sinistra è che dimentica chi crea i posti di lavoro.

      2. Cara Lilli è proprio come diciamo e pensiamo noi , perché a furia di toglierci i diritti, ci resteranno solo i doveri che impongono loro col pugno pesante- possiamo mai continuare a sopportare questa tragedia che ci coinvolge tutti? La parola ora passi a Sindacati e opposizione, se hanno ancora un briciolo di tenacia e umanità! Ma finora le loro azioni ci hanno lasciati delusi e scettici sul loro operato!

        1. Caro Sergio, i sindacati non hanno fatto molto certo, ma non solo ora. Ciò che fa specie è che ora c’è Salvini che precetta (il garante sciopero è del 1990) e nessuno ha mai usato la precettazione come modus operandi, solo il padre del ponte sullo stretto, l’avete visto ieri come ha trattato i sindacati come il padrone delle ferriere o il il commissario politico di una dittatura. Come canta Vaso “mi viene il v.). Un caro saluto. Lilli Reolon

          1. Ed ora Lilli la nostra speranza è che Bombardieri e Landini vadano al braccio di ferro, perché ne va della loro reputazione e certamente , furbi come sono, comprendono benissimo che tutti noi stiamo alla finestra a guardare le loro mosse per contrastare il ducetto Salvini che stavolta l’ha fatta grossa, tirandosi la zappa sui piedi- incrociamo le dita , perché da questa vicenda…. potremmo assistere ad un’alzata di scudi da parte sindacale e opposizione e aggiungo nostra, che potrebbe mettere all’angolo il governicchio di paglia.

      3. E mentre la nostra Lilli se la canta e ce la suona rivolgendosi alla “accozzaglia” sovranista, allarmata che questi abbiano potuto sfilare da sotto le natiche dei riformisti il seggiolino; non sembra accorgersi che dopo anni trascorsi da parte loro a voler “democratizzare il mondo”, gli altri, i veri sovranisti, hanno messo in ritirata l’intero occidente.
        Cara Lilli dopo che avrà rimosso le distrazioni da “pasionaria” e compiuto il piccolo sforzo di tirare le somme dei 30 anni di globalizzazione del libero mercato; avuta coscienza di come il nostro mondo sia cambiato in peggio, le sarà chiaro chi in questo trentennio è emerso, e chi si è ritrovato sprofondato nella c…a a suon di crisi e di tagli a quel welfare che era stato promesso seguirci dalla “culla alla tomba”.
        Si domandi perché le presunte “società avanzate”, tra cui la nostra, hanno de localizzato lavoro in paesi a basso costo di manodopera, mentre ora quando cercano le vie di fuga, si lamentano di non ritrovare sul “Suolo Nazionale” le necessarie figure specializzate.
        Dove eravate in questi 30 anni cari progressisti? Sul barcone per sopperire al calo della dei nostri lavoratori.
        Si chieda se fatti i conti hanno vinto le liberaldemocrazie (occidente) o il sovransita per eccellenza (la Cina).
        E poiché tutto questo non ci è bastato, e la paura per alcuni fa 90, visto che la storia ci insegna che da che mondo è mondo più di un gallo nel pollaio crea scompiglio, abbiamo ripreso la corsa agli armamenti con la paura di finire nella “Trappola di Tucidite”.
        In definitiva ci siamo distratti tutti al rumore della individuale propaganda e lei, temo, più del sottoscritto, perché oltre alla retorica di partito, temo preferirebbe il governo di tecnici purché amici, a quello deciso attraverso il voto.

        Saluti

      4. Cara Lilli il tuo discorso non fa una piega- purtroppo c’è gente che tocca con mano lo stare male causato da questa accozzaglia…. ma continua a votarli ahimè …….poveri noi 😵‍💫

    2. Ma figuriamoci … Fornero e Monti hanno distrutto l’Italia senza aver preso un solo voto e nessuno ha mosso un dito … ah ah ah ah

  26. Scusate, ma non ho capito: “Quota 103: dai 7 mesi per i privati, ai 9 mesi per i dipendenti pubblici di finestra, si può andare in pensione dal primo giorno del quarto mese successivo al raggiungimento della quota” nel caso di dipendente pubblico sono 9 mesi di finestra o dal primo giorno del quarto mese successivo ???
    Grazie

    1. il testo è ora corretto, purtroppo era uscita una prima versione dell’articolo con alcune imprecisioni… la finestra sarà di 7/9 mesi.

  27. …. per la redazione…. c’è un errore….
    Per esempio, chi matura i requisiti per la pensione di vecchiaia nel 2024 potrà andare in pensione dal primo giorno del mese successivo al compimento dell’età, mentre chi matura i requisiti per la quota 103 potrà andare in pensione dopo tre mesi dal raggiungimento della quota……… NON DOPO 3 MESI —–7/9 mesi a seconda se privato o pubblico

      1. Per cortesia … fate un articolo sulle pensioni dei parlamentari … quanti anni devono fare loro di legislatura per maturare il diritto alla pensione ???? … grazie

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