Pensioni 2023, ultime su anticipate: la soluzione é una ‘Grosse Koalition’

Sul sito il dibattito riforma pensioni, flessibilità in uscita, pensioni anticipate ‘tiene banco’ da diverse settimane ed ultimamente si é fatto ancora più intenso, moltissimi i lettori che ci scrivono o meglio scrivono direttamente ai nostri esperti previdenziali o con i politici che ci hanno rilasciato l’intervista, cercando di istaurare con loro un canale diretto. Alcuni rispondono attraverso nostri solleciti e noi prontamente riportiamo le informazioni aggiuntive ottenute, altri invece provvedono, e gliene siamo immensamente grati, in autonomia a creare un dibattito interno al sito. Tra questi il Dott. Claudio Maria Perfetto che non si é mai sottratto a fornire ulteriori specifiche ai nostri lettori dialogando direttamente con loro e fornendo talvolta nelle risposte spunti talmente interessanti che a mio avviso meritano di essere enfatizzati attraverso una pubblicazione ad hoc.

Al riguardo di seguito due commenti che fanno emergere due aspetti molto interessanti, il primo evidenzia come per superare una riforma valida e strutturata, quella Fornero, di durata decennale occorra una proposta analoga, ossia una Pdl che esista ormai da anni e che possa essere resa perfettibile in semplici passi e poi immediatamente applicata dal 1 gennaio 2023, il secondo che la flessibilità potrebbe essere compresa meglio con un esempio geometrico che ben esplicita quali migliorie potrebbe innescare, concretamente parlando, in termini di anni di flessibilità, il Ddl 857 se sostituisse l’attuale Riforma Fornero, certamente più rigida. Eccovi le considerazioni del Dott. Claudio Maria Perfetto:

Pensioni 2023, Riforma Fornero può essere sostituita subito da un’altra Pdl decennale

Il Dott. Perfetto rispondendo ad un nostro lettore che gli chiedeva ragioni sul perché il Ddl 857 di Damiano a suo avviso potrebbe oggi più di ieri trovare accoglimento presso il futuro Governo, ha così risposto: “Sig. Kartesio, la capisco bene. Perché mai la Proposta di legge 857 oramai decennale, che non fu accettata nel 2013, dovrebbe essere accetta nel 2022?

La risposta è sempre nella domanda. Occorre una nuova Riforma che faccia leva su una Proposta di legge decennale per poter sostituire la Riforma Fornero decennale.

In altri termini, occorre una Proposta sulla quale si siano fatte già discussioni interne al Partito, simulazioni attuariali, che abbia, insomma, un certo “backgroud” e che, soprattutto, sia di pari rango della Riforma Fornero.

La Riforma Fornero è una Riforma ottima, eccellente, insuperabile. Per quanto concerne il contenimento della spesa pensionistica. Ma ha portato ad un invecchiamento della popolazione lavoratrice che sta minando non solo la sostenibilità della spesa pensionistica (perché mancano i lavoratori giovani che alimentano i versamenti dei contributi), ma anche l’intera capacità produttiva dell’Italia.

Abbiamo una forza lavoro che non serve più, è inadeguata, è inutile, è un peso per le aziende, è un peso per la nazione. La Riforma Fornero è responsabile di tutto ciò. E deve essere superata.

Nessun politico è riuscito a concepire in 10 anni una Riforma dello stesso calibro della Riforma Fornero. Ma ora quegli stessi politici si ritrovano tra le mani una Proposta di legge (la 857 per l’appunto) che è la soluzione ai problemi creati dalla Riforma Fornero.

L’Italia, purtroppo, non è una nazione credibile agli occhi dei Partner europei.

Per questo i Partiti farebbero bene a mettersi tutti d’accordo per formare una “Grosse Koalition” (l’espressione germanica che suona più roboante dell’italico “governo di larghe intese”) per portare avanti la Riforma Previdenziale basata sulla Proposta di legge 857 al fine di fare il bene non solo dell’Italia (che tutti i Partiti – nessuno escluso – affermano di volere), ma anche e soprattutto il bene degli Italiani“.

Riforma Pensioni 2023, ultime: La flessibilità non é per tutti, ma può essere estesa

Il Dott Perfetto passa poi a parlare con la Sig.ra Cristiana, facendo presente come ‘qualsiasi Riforma Previdenziale venga concepita avrà necessariamente un perimetro di applicazione.

E poi passa alla metafora geometrica del perimetro per spiegare egregiamente i limiti di una e dell’altra riforma, i dettagli: “Se immaginiamo come perimetro i quattro lati di un rettangolo, allora la base sarebbe costituita da “anni di contribuzione” e potrebbe avere una lunghezza pari a 6 (range 35-40, come nella tabella A); l’altezza del rettangolo sarebbe costituita da “età anagrafica” e potrebbe avere una lunghezza pari a 9 (range 62-70, come nella tabella A). Il perimetro di applicazione di tale Riforma Previdenziale basata sulla Pdl 857 è pari a 30.

Il perimetro di applicazione della Riforma Fornero potrebbe essere concepito come un rettangolo avente la base costituita da “anni di contribuzione” di lunghezza pari a 2 (range 42-43) e altezza costituita da “età anagrafica” di lunghezza pari a 4 (range 67-70). Il perimetro di applicazione della Riforma Fornero è pari a 12.

La differenza perimetrale tra la Pdl 857 e la Riforma Fornero risulta pari a 30-12=18 e si chiama “flessibilità”.

Laddove c’è un perimetro, c’è qualcosa che è dentro il perimetro e qualcosa che è fuori dal perimetro. Ciò che separa il “dentro” dal “fuori” è il confine, il limite. La Pdl 857 ha limiti più estesi della Riforma Fornero.

Le persone che ricadrebbero fuori dal perimetro dell’applicazione della normativa vanno pure considerate. È il caso, per esempio, dei “Quota 41 precoci”, dell’Ape Sociale, di Opzione Donna, delle categorie di lavoratori che svolgono lavori usuranti, o caregiver, come pure lavoratori, e soprattutto lavoratrici, non più di giovane età che hanno sofferto periodi di disoccupazione e carriere discontinue.

Tutti sanno che non esiste regola che non abbia la sua eccezione. E le eccezioni vanno pure gestite“.

Cosa ne pensate delle lunghe precisazioni del Dott. Perfetto, vi sono chiare, vi ci ritrovate? Fatecelo sapere come sempre nella voce ‘commenti’ del sito.

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28 commenti su “Pensioni 2023, ultime su anticipate: la soluzione é una ‘Grosse Koalition’”

  1. Buongiorno i Politici non si rendono conto che dopo 40 Passa anni di lavoro continuativo,la persona il lavoratore va mandato in Pensione e va assunto un giovane come e sempre stato,ma cari Politici quando mai vorrete che i nostri giovani si facciano una Posizione in questo C…o di Paese dove avete lasciato il ricambio generazionale, dovete rendervi conto che il mondo del lavoro ha bisogno dei Giovani io vedo dei stagisti con voglia ed entusiasmo,ma non trovano posto,a pensare che il lavoro di adesso e alla loro portata,lasciate che siano loro il Futuro
    Grazie Signori Politici

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  2. non ci resta che attendere 8 giorni ; poi le votazioni; poi il tempo per formare un governo e decidere cosa fare in tema di pensioni; praticamente nulla; legge fornero e qualche provvedimento ; i gatti ormai si sono suicidati, batteranno il record di quasi nessuno in pensione (vedi quota 102 attuale) ; saluti ai gestori del sito

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  3. Buongiorno Dott. Perfetto, traggo spunto dalla sua considerazione sulla legge Fornero per Lei ” ottima, eccellente, insuperabile ” e mi domando perchè mai PAOLO Prof accusa me, che l’ho subita tutta fino in fondo, di esserne un fervido sostenitore, mentre a Lei dedica cortesi saluti. Bah, misteri della fede. In fondo, l’aver da parte mia sempre criticato le quote per l’iniquità creata, mi porta oggi a pensare di aver avuto sempre ragione visto che non si fa altro, anche da parte sua, di trovare una formula che sia davvero equa per tutti, quindi l’iniquità c’era davvero anche prima. Non è vero che so solo criticare; anch’io nel lontano 2018 avevo fatto la mia proposta che ricalca, guarda caso, quello che leggo nell’articolo sull’intervista all’On. Rizzetto a proposito del “Decalage “. ” Non si puo fare tutto subito ma nel tempo ….”. Non pretendo che Lei abbia ricordo di tutti i miei commenti, ma non era quello che prospettavo io allora ? Ci sono arrivati con 4 anni di ritardo punendo ed umiliando migliaia di lavoratori e favorendone altri meno meritevoli ? Leggo dal dizionario italiano che ” Decalage ” ( che non è una parola francese ), tra le altre definizioni, riporta anche in ambito sportivo, specificatamente nell’atletica leggera, lo scarto che separa i concorrenti alla partenza impegnati in corsie diverse che fa si che la distanza da percorrere fino all’arrivo sia uguale per tutti. In ambito pensionistico certo non può essere la stessa cosa ma qualcosa di simile. Perchè il decalage delle pensioni non si è fatto nel 2019 al posto dell’orribile e iniqua quota 100 ? Nel triennio si poteva “decalare” a tappe i requisiti della Fornero riportandoli ad una più condivisibile accettazione. Nel triennio la vecchiaia scesa a 65 anni e l’anzianità contributiva ( il massimo ) a 41. Sarebbe stato sufficiente calcolare nuovi coefficienti per la durata di percezione dell’assegno in base ai contributi versati e oggi non saremmo ancora qui al punto zero di 4 anni fa con addosso in più una spesa di 21 miliardi. Il tempo è galantuomo: Non mi sono meritato quattro anni di critiche. Distinti saluti.

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    • non è questione di essere cortesi con una persona o con un’altra, ; è questione di farsene una ragione delle situazioni a noi negative e cercare di superarle; nei prossimi mesi vedremo ciò che ci aspetta ricordandoci che le leggi una forza politica le propone ma poi alla fine è il parlamento che le approva e non basta una sola; saluti a te, al dott. Perfetto e ai gestori del sito

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    • Sig. Franco Giuseppe, è vero, ho definito la Riforma Fornero “ottima, eccellente, insuperabile”. Per poi precisare “per quanto concerne il contenimento della spesa pensionistica”. Lei ha riportato solo la prima parte del pezzo (come fanno talvolta alcuni giornalisti). Ma forse lei è stato tratto in inganno dal fatto che i due periodi non sono collegati in modo diretto ma vengono separati dal punto. Avrei dovuto utilizzare la virgola invece del punto. Pertanto, mi assumo la responsabilità della mancata chiarezza del mio pensiero che ha tratto in inganno persino lei che so essere un acuto osservatore delle espressioni altrui.

      Sig. Franco Giuseppe, leggo tutti i suoi commenti e pertanto non mi è sfuggita la sua domanda se rischiavo il licenziamento. Non le ho risposto allora (suo commento del 14 settembre 2022 alle 9:52), ma colgo l’occasione per risponderle ora: no, non ero a rischio licenziamento. Aggiungo che per me non è stato mai un problema entrare in un’azienda; il difficile era uscirne, perché ero talmente utile all’azienda che nessuno voleva che andassi via. Per andare via ho dovuto sempre attendere che si aprissero le “incentivazioni all’esodo”: mi recavo dal Direttore del Personale (sapendo che lui era oltremodo interessato a mandar via quanta più gente possibile), firmavo la lettera di dimissioni volontarie, anzi, volontarissime, incassavo la mia somma da mercenario e intanto avevo già trovato un altro posto in cui andare.

      Sig. Franco Giuseppe, al mondo non esistono i puri: le aziende sono assoldatrici e i lavoratori sono “soldati”, ovvero “al soldo” delle aziende e quindi sono a tutti gli effetti dei mercenari. Entrambi sono necessari all’economia. Come la guerra.

      Non se la prenda se riceve delle critiche. Vuol dire che io suoi pensieri sono buoni, perché solo i buoni pensieri vengono criticati.

      Personalmente sono molto favorevole alle critiche. Mi piacerebbe, anzi, ricevere tantissime critiche da parte di tutti questi professoroni, che parlano e sparlano, di rinomate Università italiane che non sarebbero capaci nemmeno di comporre una critica economica alla mia più semplice equazione. Sono economisti tradizionali, che in mondo digitale sono senz’arte e né parte, orfani di Adam Smith (padre dell’economia), di Léon Walras (padre della microeconomia), di John Maynard Keynes (padre della Macroeconomia).

      Sig. Franco Giuseppe, parliamoci chiaro: questi sono i professori che abbiamo, questi sono i politici che abbiamo, questi sono gli elettori che abbiamo, questi sono gli imprenditori che abbiamo, queste sono le aziende che abbiamo.

      Se andiamo a 10 km orari anziché a 100 km orari, vuol dire che non abbiamo né capacità intellettuali, né capacità politiche, né capacità imprenditoriali, né capacità umane per meritare più di quanto riusciamo ad ottenere.

      Cosa accadrà il 25 settembre? Altro giro di giostra, altra corsa. Lo sappiamo già. Tutti felici e contenti, eccetto i poveri creduloni che sono rimasti con la fiammella di speranza accesa in mano (in pratica, col cerino in mano).

      Lei, sig. Franco Giuseppe, mi dirà: e allora, lei cosa propone di fare?

      Sig. Franco Giuseppe, ci sono solo due vie che si possono percorrere, e gliene indicherò solo una: fare silenzio dentro di sé, utilizzare le difficoltà come gradini di una scala che porta ad elevare noi stessi al di sopra delle miserie umane, spogliarci dei nostri abiti mentali quotidiani e fare ciò che faceva Niccolò Machiavelli che, quando scriveva “Il Principe”, dismetteva i suoi abiti consueti e indossava abiti appropriati al tema regale.

      Sig. Franco Giuseppe, noi, tutti noi, siamo mendicanti solo in apparenza, ma siamo Re in essenza.

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  4. Ormai abbiamo fatto la quadra su quello che serve….facciamo un bel periodo di pausa ed evitiamo interviste a partner del sito che istigano la serenità di noi lavoratori !!!
    Dai poi dopo il 25 si riprende

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  5. Attenzione lavoratori dipendentei: l’On Porchietto di Forza Italia ha dichiarato pubblicamente nei giorni scorsi che per far fronte alla crescente carenza di personale nella sanità occorrerà al più presto vietare a medici ed infermieri del SSN di andare in pensione con l’anticipata Fornero! (43anni + 1 mese di contributi!!). La cosa sconvolgente è che nessun sindacalista nè politico ha contesto la proposta. Ma se passa questo progetto pensate forse che la scuola e tutti i vari settori della pubblica amministrazione in perenne carenza di organico saranno risparmiati?
    Questo è il vento che tira: invece di risolvere i problemi affrontandoli alla radice con assunzioni di giovani e retribuzioni adeguate si vuole vietare ai dipendenti anziani e demotivati di usufruire della pensione cosiddetta anticipata costringendoli a restare in servizio fino ai 67. Siamo alla follia! Altro che flessibilità in uscita, 41 anni, quote 100/102/104 ecc! Tutto fumo negli occhi: prepariamoci al peggio!

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    • matteo, trova il lato positivo: pensi di dare il voto a Berlusconi dopo questa uscita dell’On. Porchietto? o hai sentito cosa ha detto l’On. Rizzetto a proposito delle pensioni? con calma entro qualche anno? Fosse per loro tu dovresti lavorare altro che 43 anni e 1 mese, 44, 45 anni; sulla scuola sai quanti furbi ci sono che potevano andar via con quota 100 e sono ancora là a lavorare? io ho detto: non voglio mai dire la frase: potevo andare in pensione e sono ancora qua; appena posso, anche con una proposta schifosa, la colgo: quella successiva potrebbe essere migliore ma anche peggiore o non esserci proprio; aspettati il peggio del peggio; saluti a te e ai gestori del sito

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  6. Buon pomeriggio! Spero che venga assicurato ad ogni giovane un lavoro a tempo indeterminato e che, a tutti coloro i quali, abbiano sofferto periodi di disoccupazione e carriere discontinue, venga garantita una pensione dignitosa. Grazie a tutti!

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  7. La riforma Fornero-Monti è stata fatta e attuata in pochissimo tempo (e se ricordo bene anche con data retrattiva) quindi per quota 41 c’è tutto il tempo per farla e attuarla da subito. Sappiamo benissimo che se aspettiamo che i nostri politici e esperti che facciano una “Grosse Koalition” ai voglia che la facciano e la faranno rendere per non farla (addio quota 41). Quindi quota 41 subito e che lo dicano apertamente prima del voto se lo vogliono avere!!! Abbiamo già aspettato troppo per questa riforma. VERGOGNA… VERGOGNA…

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    • La riforma Fornero rappresentava un vantaggio per le finanze pubbliche, dunque l’applicazione istantanea era semmai un’urgenza. Nel caso della cosiddetta “quota 41” invece occorrerebbe trovare nelle pieghe del bilancio 2023 i soldi per attuarla. La differenza è tutta qui

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  8. Tutti i partiti politici ed i vari esperti, parlano di superamento della legge fornero, in realtà apportano soltanto delle modifiche alla stessa, ognuno con provvedimenti diversi. Il vero superamento della legge fornero è ribaltare il concetto fondamentale, più contributi hai più sei premiato, e non il contrario, più sei anziano e più ti premio. Pertanto le varie proposte che circolano sono solamente fumo negli occhi per i lavoratori con stipendi medio bassi, per non parlare dei lavoratori precoci vere vittime di questa legge e le varianti finqui proposte.

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    • Sig. Gino, la Riforma Fornero è nata per contenere la spesa pubblica, in particolare la spesa pensionistica.

      Il contenimento della spesa pensionistica nasce dal fatto che ci sono sempre meno nascite e sempre più persone anziane.

      La Riforma Fornero si colloca tra questi due estremi, e al problema di meno nascite e più anziani dà la seguente soluzione: si lavora più a lungo e si va in pensione più tardi.

      Molto bene. La soluzione funziona. La sostenibilità del Sistema Pensionistico viene garantita.

      Ma intanto, cosa è accaduto?

      Assistiamo a sempre meno lavoratori giovani (leggi “meno ‘nascite’ di lavoratori giovani”) e a sempre più lavoratori anziani (leggi “sempre più persone anziane al lavoro”).

      In altre parole, la Riforma Fornero ha riprodotto il problema (meno nascite-più anziani) in una dimensione più piccola e invertita (più lavoratori anziani-meno “nascite” di lavoratori giovani).

      Qualcuno si è reso conto di ciò?

      La Prof.ssa Fornero se ne è resa conto? Oppure la Prof.ssa Fornero resta dell’avviso che quanto maggiore è il tasso di occupazione di anziani tanto maggiore sarà il tasso di occupazione giovanile in quanto i lavoratori anziani insegnano ai lavoratori giovani?

      Se la Prof.ssa Fornero è convinta di ciò, allora è in errore, in quanto nell’era digitale è vero il contrario: sono i lavoratori giovani ad insegnare ai lavoratori anziani e questo significa che quanto maggiore è il tasso di occupazione di anziani tanto minore sarà il tasso di occupazione giovanile. E quanto minore sarà il tasso di occupazione giovanile tanto maggiore sarà il tasso di occupazione di anziani.

      Ma, prima o poi, qualcuno se ne renderà conto. E ne renderà conto.

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  9. Buon pomeriggio! Spero che ai giovani venga assicurato un lavoro a tempo indeterminato e che, a tutti coloro i quali, abbiano sofferto periodi di disoccupazione e carriere discontinue, venga garantita una pensione dignitosa. Grazie a tutti!

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  10. Va bene la formazione di una “Grosse Koalition”. Va bene la riforma previdenziale basata su una proposta decennale. Va bene il richiamo geometrico sul perimetro di applicazione.
    Purtuttavia, se è vero, come diceva un vecchio presidente cinese che “tanta è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente”, allora possiamo testimoniare di vivere un momento davvero magico e fantastico per le nostre future pensioni.
    Comunque, ricordiamoci di tenere le dita incrociatissime!

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    • Sig. Alex61, le dico una cosa in privato ma, mi raccomando, non la divulghi per non spaventare i nostri politici.

      Probabilmente Mao aveva ragione nel dire che c’è tanta confusione sotto il cielo (soprattutto quando il cielo si trova sopra l’Italia, mi verrebbe da dire).

      C’è davvero da domandarsi quale Coalizione, di Centrodestra o di Centrosinistra, potrà affrontare da sola i problemi legati all’energia, all’inflazione, alle pensioni, alle alluvioni, alle vaccinazioni.

      C’è davvero da domandarsi quale Coalizione, di Centrosinistra o di Centrodestra, potrà affrontare da sola i problemi legati al debito pubblico, alla spesa pubblica, agli aiuti alle famiglie, agli aiuti alle imprese.

      Sotto il profilo strategico, la Coalizione che vorrebbe vincere le elezioni ora farebbe bene che lasciasse vincere la Coalizione opposta (la quale crollerebbe nel giro di poco tempo sotto il peso enorme dei problemi da affrontare) per prenderne il posto con le successive elezioni anticipate. Insomma, come si direbbe in linguaggio popolare, “lasciare che ci si impicchi con la propria corda”. E, a pensarci bene, è proprio quello che il Governo Draghi sta riservando (a me pare) alla Coalizione che gli subentrerà.

      Solo una Grande Coalizione (cosa che ahimè! sempre più vedo allontanarsi man mano che si avvicina il giorno del giudizio elettorale) potrà avere la forza necessaria per affrontare tutti i problemi che l’Italia ha.

      Perciò, sig. Alex61, più che incrociare le dita, occorrerebbe giungere le mani, nella speranza che come in terra non sia pure così in cielo.

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      • solo una curiosità: ma l’hanno candidata per qualche partito? io il voto a lei lo darei comunque a prescindere; ce lo faccia sapere; buona giornata a lei e ai gestori del sito

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        • Gent.mo Paolo non lo candiderà mai nessuno, nei partiti contano atteggiamenti ed analisi di bandiera e non razionalità ed obbiettività.

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        • Sig. Paolo prof, provo a soddisfare la sua curiosità.

          Non sono candidato per nessun partito. Quanto poco mi conosce, sig. Paolo prof!

          Davvero può immaginare che una persona come me, capace di inchinarsi dinanzi alla bandiera italiana soprattutto quando si è all’estero, possa frequentare quei politici le cui espressioni verbali sono di così basso livello da accomunarli al più basso precariato che vive ai margini della società?

          Ma forse, chissà, forse c’è proprio bisogno che il popolo del precariato, per riscattarsi da una società ingiusta, mandi al Parlamento proprio quei politici che del precariato fanno parte.

          In tal caso, saranno loro i migliori di tutti. Mentre io, di tutti il peggiore.

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      • Buongiorno dottor Perfetto mi dica un po’ ma tutte queste problematiche chi le ha generate? L’energia elettrica? Esiste il fotovoltaico peccato che si dovrebbe dire addio ai vari gestori che guadagnano cifre folli per mantenere i loro dirigenti. Il debito pubblico chi è che non è stato in grado di contenerlo? Gli stessi incompetenti che lottano per avere una poltrona che siano rossi verdi neri ecc ecc. Aiuti alle famiglie? Otto regioni italiani devono da decenni fare da traino a un sud che vieta agli imprenditori di fare impresa perché coloro che assumono si mettono subito in malattia e dopo qualche anno abdicano. Reddito di cittadinanza? Ne vogliamo parlare lo sappiamo solo io e lei che è stato distribuito senza una vera forma di controllo o cosa. Quota 41? Vergognoso dover mendicare un’anno e poco più quando la casta ci costa il doppio dell’Eliseo ora mi dica che ho scritto tante stupidate intanto non se ne esce rimaniamo un paese dove i migliori se ne vanno giustamente all’estero dove c’è più saggezza e umiltà nello svolgere il proprio lavoro e le verità hanno sempre dato fastidio.

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        • Sig. Luigi, le dico che non ha scritto delle stupidate.

          Quante cose non vanno, e quante di più potrebbero andar meglio!

          Eppure, ciò che conta non è ciò che accade ma ciò che noi diventiamo attraverso ciò che accade.

          La verità è che né marmi, né aurei monumenti, né principi, né re sopravvivranno alle Istituzioni che nel tempo si sono create.

          Le Istituzioni sono rappresentate da simboli. La bandiera è un simbolo, il Parlamento è un simbolo, l’inno nazionale è un simbolo. Sono questi simboli che legano il Popolo alla Patria, nonostante chi siamo, ciò che siamo, ciò che facciamo.

          Nonostante tutto.

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  11. Andate andate a Pontida
    Domenica 18 settembre
    A sentire Salvini
    Sulle ultime barzellette della riforma pensioni.
    Andate andate………..
    Nel 2021. SPARITO mai
    Visto Salvini
    E intanto scadeva
    Quota 100
    Complimenti
    Il mio voto?????
    Neanche coi
    Binocoli

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  12. Credo che il tutto non può essere concepito da schemi matematici , le nuove nascite risultano in calo ,cervelli in fuga , il perché è chiaro giovani che abbandonano il proprio paese , pensionati alla loro volta in fuga , c’è da farsi una domanda, anzi darsi una risposta il modello attuato è valido ,un autobus non può essere sempre pieno , qualcuno deve scendere, largo ai giovani

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  13. Le tabelle dei coefficienti di trasformazione legati all età, una volta raggiunti i 42 anni di contributi, partirebbe sempre da 57 anni, oppure da 63. Nel caso rimanessero invariati, mi sembra l’ennesima presa in giro per i lavoratori precoci. grazie

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