Le ultime novità al 2 luglio 2019 riguardano la proroga dell’opzione donna, mentre il gruppo ‘opzione donna le escluse’ continua lottare affinché la misura venga prorogata almeno per quante sono rimaste ingiustamente escluse dalla precedente legge di bilancio, ossia le nate nel 61, vi é anche chi come Orietta Armiliato, analizzando l’attuale normativa previdenziale concernente appunto la proroga, alza la posta e richiede, dati i troppi paletti che l’hanno peggiorata, di estenderla non di ‘anno in anno’, ma fino al 2023, affinché la misura sia equa e corretta per tutti quante ne potranno ancora usufruire. Dal 2023 in poi la misura diverrebbe ‘priva di senso’, in quanto basata sul contributivo.
Vediamo la richiesta mirata dunque dell’amministratrice del CODS al Governo, e le ragioni che sottendono a tale richiesta. Va da sé, é sottointeso infatti, che se mai l’esecutivo decidesse di prorogare fino al 2023, la misura dopo tale data dovrebbe, a rigor di logica, sparire e divenire qualcos’altro. Magari proprio quella valorizzazione del lavoro di cura, chiesta dai sindacati nella piattaforma condivisa, e a gran voce, ormai da mesi, dalla stessa Orietta Armiliato.
Opzione donna, proroga ‘snaturata’, così non va
Eccovi la richiesta di Armiliato e le accuse nei confronti di un Governo, che a suo modo, ha peggiorato la misura, seppur illudendo le donne di aver prorogato per un intero altro anno, e di essere in procinto di prorogarla ancora.
“L’attuale Governo con il DL. 28 marzo 2019, n. 26 (in G.U. 29/03/2019, n. 75). ha promulgato la legge dell’Opzione Donna ma, peggiorandola sensibilmente ovvero:
➡️ ha innalzato il requisito anagrafico di accesso portandolo da 57,7 anni a 58 anni
➡️ ha innalzato il requisito contributivo portandolo da 34anni 11mesi e 16giorni a 35 anni pieni
➡️ha vietato alle lavoratrici dipendenti della Pubblica Amministrazione che optano, il diritto di accedere all’anticipo del proprio tfs (trattamento di fine servizio) “. L’amministratrice del Cods, si chiede preoccupata, ma ci si può ancora fidare ciecamente, come alcune donne stanno facendo, forse sfinite e desiderose di accedere alla queiscenza a qualsiasi costo, di un Governo che non ha in realtà rispettato i termini di proroga della misura?
Opzione donna, Armiliato: attuali paletti di accesso e proroga al 2023
Così Armiliato: “Ma, nonostante queste evidenze e dimenticando che l’esecutivo non ha rispettato i termini di proroga della misura come promesso sia durante la campagna elettorale sia successivamente, oggi un certo numero di lavoratrici continua comunque a fidarsi delle promesse degli esponenti dei partiti che compongono la maggioranza di governo e ad invocare questo provvedimento, oramai completamente snaturato, accettando in aggiunta che sia prorogato con l’aggravante del mortificante “di anno in anno” sperando ovviamente, che non si trovi il modo di peggiorarne ancora i requisiti“.
Ecco allora la richiesta al Governo: “Alla luce di tutto questo e fermo restando gli attuali paletti di accesso, il CODS chiede che con la prossima LdB il provvedimento sia prorogato fino al 2023 in modalità tombale dichiarando quindi concluso con il raggiungimento di questa data limite, il logico e matematico senso della sua esistenza nel nostro ordinamento previdenziale“. Cosa ne pensate della proposta di Orietta Armiliato, la condividete?
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Solo quando si farà una legge chiara e trasparente con un articolo solo: dopo 41 anni di contributi versati indipendentemente dall’età anagrafica hai diritto di scegliere o sei obbligato … ad andare in pensione.
E questo dovrebbe valere per TUTTI i lavoratori : forze armate comprese(Esercito, Marina e Aeronautica;l’Arma dei Carabinieri;il Corpo della Guardia di Finanza;le Forze di Polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato e Penitenziaria;il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.) , che oggi possono andare con 35 anni di contributi o con età di 58 anni o con quota 41 anni di contributi senza limiti di età..!!!..per loro la pensione di anzianità con la Fornero è cambiato di poco o nulla. Perchè questa disuguaglianza che pagano i “normali lavoratori”?
https://www.money.it/pensioni-Forze-Armate-Polizia-Vigili-Fuoco-novita-2019
Propongo oltre all’opzione fino al 2023, la possibilità della donazione dei contributi pensionisti INPS fra coniugi es. il marito dona alla moglie 5 anni dei propri contributi ovviamente pagando una eventuale compensazione . Per lo stato tale operazione sarebbe a costo zero .
Io proporrei che tutti gli uomini (anche i pensionati) donassero 2 anni dei loro contributi pensionistici in favore delle donne madri. Si potrebbe creare all`INPS un fondo solo per le donne, con il quale poi finanziare questi contributivi. Silvana ha avuto una buona idea.
Io proporrei, che al momento del raggiungimento dei 35 anni, indipendentemente dall’ anno di nascita, si possa usufruire dell’ Opzione Donna, e poterci andare, al momento stesso, non calcolando l’ anno precedente.
Ci affidiamo a voi, grazie
Non sono d’accordo che OD venga bloccata dopo il 2023. Tutte le donne devono poter scegliere, quando lasciare il lavoro, con il contributivo si esce solo raggiungendo l’importo del 2,8 pensione sociale: condizione difficile x le donne, non poche, costrette al partime per anni. Le donne che rientrano nel sistema misto o contributivo sono ulteriormemte penalizzate. Ringrazio per il vostro costante impegno, ma non dimenticatevi di chi viene dopo, sempre più donne saranno ocvupate nel lavoro di cura, in particolrare degli anziani o lo sono state per anni. Aggiungo che molte donne scegliendo di uscire con OD hanno ptodotto un risparmio allo Stato, quindi perché togliere OD?
Sono d’accordo che opzione donna venga prorogata fino al 2023 già dalla nuova LdB e non di anno in anno sperando sempre in una proroga. E senza peggiorare i requisiti come invece hanno fatto. Poi sarà opportuno trasformarla in qualcos’ altro
fatti forza Giampiero non sei l’unico
Sono Giampiero Balma Marchis a dicembre di quest anno ho 41 anni di contributo versato. Non posso andare in pensione perché ho solo 59 anni. Ma vi sembra una cosa giusta…… può andare in pensione chi ha 38 anni di contributi e 62 anni di età. Questa e una bufala che più grande non può esserci. Come me sono tanti i lavoratori. Questo governo pensa di prendere in giro gli italiani. Complimenti. Siete molto in gamba. Io andrò in pensione con la Fornero. Evviva la Fornero. Almeno aveva l idee chiare. Non questi magnapeccati.